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Sun Ra


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77 replies to this topic

#1 21st CENTURY SCHIZOID MAN

    pivello

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Inviato 12 luglio 2006 - 22:38

Per ora sto solo sentendo visits planet earth/interstellar low ways e lo trovo stupendo(ma non ho capito sono 2 album o uno?)

Che cè da dire sul personaggio,consigli di album,ecc ?  ;D
  • 0

#2 madadayo

    Groupie

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Inviato 12 luglio 2006 - 23:16

Per ora sto solo sentendo visits planet earth/interstellar low ways e lo trovo stupendo(ma non ho capito sono 2 album o uno?)

Che cè da dire sul personaggio,consigli di album,ecc ?  ;D

L'album è unico ma le registrazioni sono state fatte in tempi diversi:i primi 7 brani tra il 56 e il 58, gli ultimi nel 1960.
Ti posso consigliare due dischi di Sun Ra e la sua Arkestra, che sono in mio possesso:
-Sound of joy (57) e il più recente Lanquidity (78).
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#3 Shining

    Groupie

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Inviato 12 luglio 2006 - 23:30

è da tempo che devo acquistare degli album originali dell'alieno di saturno; per descriverlo si può usare l'aggettivo più mainstream di tutti: "seminale", ma in questo caso per davvero.

album consigliati che, ho deciso, inizierò a comprare al più presto:


Immagine inserita

Jazz In Silhouette (1958, Evidence)


Immagine inserita

Other Plans Of There (1964, Evidence)


Immagine inserita

Atlantis (1967, Saturn)


Immagine inserita

Space Is The Place (1972, GRP)


Immagine inserita

Lanquidity (1978, Evidence)
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#4 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 13 luglio 2006 - 12:32

...


inoltre, non dimenticherei questi:

Immagine inserita
Sound of joy - 1957

Immagine inserita
Nuits de la Fondation Maeght, Vol. 1 - 1970

Immagine inserita
Nuits de la Fondation Maeght, Vol. 2 - 1970

Immagine inserita
Live at Montreux - 1976
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#5 Fudoshin

    Groupie

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Inviato 13 luglio 2006 - 12:40

Mi parleresti un po' dei due volumi Nuits de la Fondation Maeght ?
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#6 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 13 luglio 2006 - 16:39

Mi parleresti un po' dei due volumi Nuits de la Fondation Maeght ?


si tratta di 2 cd che catturano la prima esecuzione live dell'Arkestra in Europa, in Costa Azzurra per la precisione.
Il primo volume, che è il più interessante, contiene un terrificante assolo di Sun Ra al sintetizzatore che dura quasi 20 minuti, dal titolo Cosmic Explorers.
Su Allmusic parlano di una delle migliori performance della band e, ascoltando questo doppio live, è difficile non dargli ragione, sebbene non ne conosca tutta la discografia.
nel vol.2 invece si può ascoltare uno straordinario Alan Silva al basso in Spontaneous Simplicity.
Sun Ra, in questo live, raggiunge un materismo che può essere paragonato solo a quello di Cecil Taylor; solo che mentre quest'ultimo agiva trasfigurando il suono "elementare" del pianoforte, Sun Ra cercava di scovare l'energia dell'universo violento tra le frequenze distorte del sintetizzatore.
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#7 Guest_Mattia_*

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Inviato 13 luglio 2006 - 17:10

Sun Ra, in questo live, raggiunge un materismo che...


"Meteorismo", vorrai dire!
  • 0

#8 Shining

    Groupie

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Inviato 13 luglio 2006 - 17:47

Sun Ra, in questo live, raggiunge un materismo che...


"Meteorismo", vorrai dire!



probabilmente potrebbe aver fatto un disco di rutti e piriti... capolavoro di certo.
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#9 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 13 luglio 2006 - 18:00

Sun Ra, in questo live, raggiunge un materismo che...


"Meteorismo", vorrai dire!


http://video.google...._cPTBIRV5pu2k9I
http://video.google....447980554417691
???
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#10 Guest_Mattia_*

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Inviato 13 luglio 2006 - 18:05

(...)


You're just an old fart at play, nigga!
  • 0

#11 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 13 luglio 2006 - 18:18

(...)


You're just an old fart at play, nigga!


inconsapevolmente hai citato una delle gemme del Capitano... ma tu sei un ignorante, che ne vuoi sapere... ;D ???

ps: uè moderatò... ma 'o ssaje ca staje nu' poco poco OT? vir' e te ne je affancul, eh... :D
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#12 Guest_Mattia_*

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Inviato 14 luglio 2006 - 06:27

(...)


Torniamo in topic, allora, e vediamo di non confondere la merda [Nuits De La Fondation Maeght Volume One (Universe, 1970) e Nuits De La Fondation Maeght Volume Two (Universe, 1970) - inaugurati da un inutile cantato che rimanda agli ultimi, pessimi lavori di Ayler e influenzati dal contemporaneo mood "electro-jazz" Davis-iano] col cioccolato [Jazz In Silhouette (Evidence, 1958 - il capolavoro innarrivabile e irraggiunto), The Heliocentric Worlds Of Sun Ra - Vol. 1 (ESP-Disk', 1965), The Heliocentric Worlds Of Sun Ra - Vol. 2 ( ESP-Disk', 1965), The Magic City (Evidence, 1965), Nothing Is� (ESP-Disk', 1966), Atlantis (Evidence, 1967), Space Is The Place (Impulse!, 1972), Cosmo Sun Connection (ReR, 1984 - nastri donati a Chris Cutler dallo stesso Sun Ra), The Singles (2xCD Evidence, 1986 - immancabile!), The Solar-Myth Approach Vol. 1 & 2 (Actuel, 2001), The Heliocentric Worlds Of Sun Ra - Vol. 3 (ESP-Disk', 2005)]. La definizione di "merda" attribuita ai due live di cui sopra, ovviamente, è ingenerosa; ma il "grande" Sun Ra (e Marshall Allen! E John Gilmore) risiede altrove.
  • 0

#13 Jazzer

    Utente anziano

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Inviato 14 luglio 2006 - 07:16

...


Sono sostanzialmente d'accordo su quanto detto da Mattia sui due Maeght e sui dischi consigliati che rappresentano davvero la miglior produzione di Sun Ra. Mi permetto di aggiungere due titoli che per me sono altrettanto fondamentali:
Outer spaceways incorporated edito dalla Black Lion nel 1968 e soprattutto Piano recital - Teatro La Fenice, Venezia edito dalla GY (Golden Years) nel 2003 che riporta una registrazione dal vivo del 1977 ovviamente alla Fenice.
Si tratta di un piano-solo nel quale si posso apprezzare a pieno le capacità improvvisative di Sun Ra e come la sua "space-music" sia paradossalmente saldamente ancorata alla tradizione del jazz. Ci sono improvvisazioni estemporanee, blues massicci dove si sente il grosso lavoro della mano sinistra, classici brani della sua produzione come l'onirica "Love in outer space" o "Outer spaceways inc."  con le classiche fughe free, ma anche grandissime riproposizioni di classici quali "Take the A train" nella quale Sun Ra esplora tutta la tastiera e l'altrettanto classica "Honeysuckle rose" di Fats Waller magistralmente re-inventata da Sun Ra.
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#14 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 14 luglio 2006 - 15:20

Torniamo in topic, allora, e vediamo di non confondere la merda ... col cioccolato.
La definizione di "merda" attribuita ai due live di cui sopra, ovviamente, è ingenerosa; ma il "grande" Sun Ra (e Marshall Allen! E John Gilmore) risiede altrove.


solo per precisare che, sebbene non sia d'accordo sull'enorme differenza qualitativa che tu e jazzer riscontrate, i dischi che reputate (e che, invero, reputo anch'io) come i migliori di Sun Ra erano stati già citati precedentemente.
Sun Ra ha perseguito una via stilistica che può essere senz'altro criticata in quanto a risultati ma i due dischi della Universe, come anche il Live at Montreux, offrono la possibilità di apprezzare la deflagrazione a cui l'Arkerstra pervenne dopo la grande stagione post-ellingtoniana rappresentata da Sound of joy, Jazz in silhuette e Atlantis.
quella strada, in fondo, permise all'Arkestra di approdare (ripeto, con alterne fortune) a quel grandissimo esperimento che fu Lanquidity.
Lo stesso Lindsay Planer ha detto di quei live: "these installments present the aggregate at their absolute pinnacle in terms of performance and inspiration".
Inoltre, non sono molto d'accordo con l'accostamento al "mood" del Davis elettrico.
Sono sempre stato attratto dal Piano recital - Teatro La Fenice, Venezia di cio parla Jazzer ma, vuoi per un motivo vuoi per un altro, non l'ho mai comprato.
Faccio presente che proprio in Live at Montreux si trova un arrangiamento di Take the "A" train, ovviamente presentato dall'Arkestra e non da Sun Ra al piano solo, segno che il nume ellingtoniano è sempre stato una costante nel mondo musicale di Sun Ra.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#15 Jazzer

    Utente anziano

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Inviato 14 luglio 2006 - 15:47

quella strada, in fondo, permise all'Arkestra di approdare (ripeto, con alterne fortune) a quel grandissimo esperimento che fu Lanquidity.


Dimmi qualcosa di più di questo disco, che mi attira
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#16 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 14 luglio 2006 - 16:57


quella strada, in fondo, permise all'Arkestra di approdare (ripeto, con alterne fortune) a quel grandissimo esperimento che fu Lanquidity.


Dimmi qualcosa di più di questo disco, che mi attira


caro Jazzer, io non so quale sia il tuo rapporto con il jazz elettrico, soprattutto quello di Davis di cui parlava Mattia, di certo Lanquidity (di cui se n'è parlato a più riprese in questo forum) costituisce una sorta di "sublimazione", estetica e tecnica, del nuovo corso davisiano.
per fartene avere un'idea, pensa a In a silent way di Davis oppure all'omonimo dei Weather Report più che a Bitches Brew.
qual sound "liquido", appunto, viene trasfigurato da Sun Ra come il Pierrot Lunaire di Schonberg trasfigurava i lider di Mahler.
molti ritengono questo disco una sorta di punto di "discontinuità" nella discografia di Sun Ra, invece, come ho detto in precedenza, non è altro che il punto di arrivo di una ricerca iniziata dopo l'emancipazione dalla logica dell'orchestrazione di Ellington.
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#17 Jazzer

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Inviato 14 luglio 2006 - 17:09

caro Jazzer, io non so quale sia il tuo rapporto con il jazz elettrico


Direi buono, anzi ottimo se il jazz elettrico è di qualità come quello di Davis. Da quanto hai scritto su questo disco, credo proprio che sarà uno dei prossimi a cadere sotto le mie mani.
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#18 21st CENTURY SCHIZOID MAN

    pivello

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Inviato 14 luglio 2006 - 18:25


Per ora sto solo sentendo visits planet earth/interstellar low ways e lo trovo stupendo(ma non ho capito sono 2 album o uno?)

Che cè da dire sul personaggio,consigli di album,ecc ?  :D

L'album è unico ma le registrazioni sono state fatte in tempi diversi:i primi 7 brani tra il 56 e il 58, gli ultimi nel 1960.
Ti posso consigliare due dischi di Sun Ra e la sua Arkestra, che sono in mio possesso:
-Sound of joy (57) e il più recente Lanquidity (78).


sai perchè ho visto in giro lp in versione diverse,una per esempio senza la scritta interstellar low ways
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#19 madadayo

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Inviato 14 luglio 2006 - 21:00

Hai ragione: esiste una versione di Interstellar low ways del 1969.
Visit planet earth invece da solo ( i primi 7 brani)originale nel 1958.
Personalmente non li ho mai visti separati , ma solo nella versione doppia.
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#20 Guest_Mattia_*

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Inviato 17 luglio 2006 - 13:21

...soprattutto Piano recital - Teatro La Fenice, Venezia edito dalla GY (Golden Years) nel 2003 che riporta una registrazione dal vivo del 1977 ovviamente alla Fenice.
Si tratta di un piano-solo nel quale si posso apprezzare a pieno le capacità improvvisative di Sun Ra e come la sua "space-music" sia paradossalmente saldamente ancorata alla tradizione del jazz. Ci sono improvvisazioni estemporanee, blues massicci dove si sente il grosso lavoro della mano sinistra, classici brani della sua produzione come l'onirica "Love in outer space" o "Outer spaceways inc."  con le classiche fughe free, ma anche grandissime riproposizioni di classici quali "Take the A train" nella quale Sun Ra esplora tutta la tastiera e l'altrettanto classica "Honeysuckle rose" di Fats Waller magistralmente re-inventata da Sun Ra.


Una sola parola: grazie. Non conoscevo questo titolo e, proprio venerdì sera, sono riuscito a recuperarlo (Fnac ne aveva in vendita una copia, nonostante si tratti di un'edizione limitata a millecinquecento copie e non sia di facile reperibilità) per poi ascoltarlo a Venezia, tra uno "sbagliato" ed un fuoco d'artificio. Beh, è l'eccelsa testimonianza di una performance perfetta: passione e tecnica, improvvisazione e schema. Una ciliegina apposta amorevolmente su una torta ricca e gustosa. Un album strabiliante, da avere a tutti i costi.
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#21 Jazzer

    Utente anziano

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Inviato 17 luglio 2006 - 13:27

ascoltarlo a Venezia, tra uno "sbagliato" ed un fuoco d'artificio.


[OT]
Ma dai! Eri anche tu tra i festeggianti? Pensare che il Redentore è la festa più veneziana che ci sia... che ci faceva un milanes come te?
C'ero anch'io nella bolgia, ovviamente impossibile incontrarsi per caso!
[/OT]
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#22 Guest_Mattia_*

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Inviato 17 luglio 2006 - 13:36

Sono stato invitato da un'amica veneziana ad ammirare lo spettacolo redentoresco: memorabile!!! Caspita, a saperlo ci si dava un puntello (anche se ti saresti vergognato di me, viste le condizioni in cui sono arrivato a fine serata)!


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#23 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 17 luglio 2006 - 15:12

Sono stato invitato da un'amica veneziana ad ammirare lo spettacolo redentoresco: memorabile!!! Caspita, a saperlo ci si dava un puntello (anche se ti saresti vergognato di me, viste le condizioni in cui sono arrivato a fine serata)!


strafatto come una zampogna, ovviamente

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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#24 dick laurent

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Inviato 14 luglio 2007 - 10:08

tiro su il topic per chiedere se qualcuno ha mai letto il libro di robert campbell, e se per caso è stato tradotto (mi sa di no, ma non ne sono certo e allora chiedere non costa niente)
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#25 Guest_Mattia_*

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Inviato 17 gennaio 2008 - 16:55

Dogana italiana permettendo, sono riuscito finalmente a mettere le mani sul(l'ennesimo) sacro graal del die-hard musical maniac: il cofanetto da 28 (ventotto!!!) cd-r Complete Detroit Jazz Center Residency (Transparency, 2007) della Sun Ra & The Omniverse Jet-Set Arkestra.

Trattasi di qualcosa di mai visto, che si avvicina paurosamente al "bestiale". Un oggetto che determina la confusione tra anima e materia, tra godimento dell'ascolto a becero materialismo da collezionista di francobolli (che, per quanto mi riguarda, rappresenta l'ultimo stadio della catena evolutiva preceduto di un soffio dal bacherozzo).

Complete Detroit Jazz Center Residency ripropone le undici performance che i nostri tennero a Detroit a cavallo del capodanno dell'ottantuno (a detta di chi scrive e non solo, una delle migliori stagioni della proposta di Sun Ra). Ovviamente non sono ancora riuscito ad ascoltarlo tutto, ma posso affermare di possedere una delle più mirabolanti pagine musicali degli ultimi trent'anni. Sun Ra era pazzo, seza dubbio, ma Marshall Allen e John Gilmore non erano certo da meno. Classica contemporanea, swing, hard-bop, free jazz, rock, funk, prog e chi più ne ha più ne metta: qui dentro c'è di tutto, per qualsiasi orecchio in qualsiasi ora del giorno e della notte (per un totale di ventisei ore ininterrotte, volendo farsi davvero del male). Una meraviglia. Purtroppo la qualità delle registrazioni è appena sufficiente per comprendere cosa stesse succedendo al Jazz Center Residency di Detroit, ma vi assicuro che è abbastanza per slogarsi le mandibole dalla felicità. E all'inizio del primo disco si sente Sun Ra che accetta le chiavi della città dal sindaco di Detroit (solo 'sta minchiata vale - quantomeno - un ascolto).

Il box, confezionato in un contenitore di plastica con copertina, retro e dorso a colori provvisti di qualche didascalia e corredato di due fogli ciclostilati pieni zeppi d'informazioni, non è un bootleg: parte dei proventi derivanti dalla sua vendita, infatti, giungeranno nelle tasche di Marshall Allen.

Complete Detroit Jazz Center Residency è stato realizzato in un'edizione di 400 copie e credo si possa rimediare presso Downtown Music Gallery e ReR. Tra l'altro, costa poco più di sessanta euro (hai letto bene, Gringo).

Questo il proclama per mezzo del quale sono venuto a conoscenza di quest'irrinunziabile pubblicazione (irrinunciabile per i patiti di Sun Ra: gli altri ne stiano alla larga. Poi, però, s'impicchino):

"SUN RA & THE OMNIVERSE JET-SET ARKESTRA - Complete Detroit Jazz Center Residency [Ltd & #'d 28 CD-R Box Set] (Transparency 0307; USA) Only 400 copies made, we only have 15 for sale. Hurry - it's the bargain of the century! When I heard about this box-set, I thought it was cosmic joke, played upon us crazed Sun Ra fans, but lo and behold, it is here and is another holy grail for those of us who worship at the temple or Outer Spaceways Incorporated!

Yes, you did read right! This handsome box-set contains 28 CD-R's, eleven complete concerts, 26+ hours of music, from the Detroit Jazz Center Residency from December 26th, 1980 to January 1st, 1981. The personnel features Sun Ra on organ, synth, piano & vocals, Marshall Allen and John Gilmore on saxes, Michael Ray on & Walter Miller on trumpets, June Tyson on vocals & dance, Tony Bethel on trombone, Vincent Chancey on French horn, Danny Thompson on bass & flute, James Jacson on bassoon & Infinity drum, Skeeter McFarland & Taylor Richardson on electric guitars, Richard Williams on bass and Luqman Ali on drums.

So far, I've listened to six of these discs and it will take me a while to check them all out. Besides the 28 discs, inside the box we also find two large pages that list all of the song titles from each disc. A large portion of these sets featured dozens of Sun Ra's original compositions, chanting, inspired soloing as well as a variety of standards from Fletcher Henderson, Monk, Coleman Hawkins, Duke Ellington and classics like "Over the Rainbow" and "Big John's Special." Although these are all record from the soundboard, the sound quality is relatively good but certainly not great. Some tweaking from you home stereo will help, but the sound is far from perfect.

I was fortunate to have experienced the Sun Ra Arkestra some 25+ times throughout the 70's, 80's and early 90's and the late 70's was my favorite period. These sets remind me most of this period and cover a lot of the same songs, themes, chants, frenetic solos and everything else that made these gigs like a trip to another alien world. I'm reaching for that 7th disc now, as my long journey continues to Saturn and beyond. - BLG

28 CD-R Box-Set for $85 (limited edition of 400, numbered)
".

Svengo.
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#26 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 17 gennaio 2008 - 17:00

28 CD-R Box-Set for $85 (limited edition of 400, numbered)[/i]".

Svengo.


più i cofanetti brillant bach mozart e beethoven...

vedi di non finire così

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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#27 Guest_Mattia_*

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Inviato 17 gennaio 2008 - 17:06

Ci sono già, caro mio...
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#28 dick laurent

    ...

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Inviato 17 gennaio 2008 - 17:18

....


grande Mattia, bella notissiola...anche se il mio sacro Graal di Sun ra è il famigerato album di Limbo  ;D

curiosità, perchè la tua passione per l'81?
  • 0

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#29 Guest_Mattia_*

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Inviato 17 gennaio 2008 - 17:32

Più che per l''81 in sé, per il decennio che seguitò la seconda metà degli anni Settanta: Sun Ra si è lasciato alle spalle certe velleità sperimentali che rendono indigesti diversi lavori degli anni Sessanta e ripesca gli umori dell'epoca di Jazz In Silhouette aggiornandoli con le contaminazioni "leggere" e artisticamente disimpegnate del "post Sessantotto". Nelle esibizioni contenute nel cofanetto di cui ho appena parlato o in nastri tipo Cosmo Sun Connection c'è l'essenza del rock'n'roll sublimata in qualcosa di radicalmente innovativo (pur rimanendo scevro di ogni implicazione intellettuale che questa definizione si porta spesso dietro) e godibile.
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#30 dick laurent

    ...

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Inviato 17 gennaio 2008 - 17:44

Più che per l''81 in sé, per il decennio che seguitò la seconda metà degli anni Settanta: Sun Ra si è lasciato alle spalle alcune velleità sperimentali che rendono indigesti alcuni lavori degli anni Sessanta e ripesca gli umori dell'epoca di Jazz In Silhouette aggiornandoli con le contaminazioni "leggere" e artisticamente disimpegnate del "post Sessantotto". Nelle esibizioni contenute nel cofanetto di cui ho appena parlato o in nastri tipo Cosmo Sun Connection c'è l'essenza del rock'n'roll sublimata in qualcosa di radicalmente innovativo (pur rimanendo scevro di ogni implicazione intellettuale che questa definizione si porta spesso dietro) e godibile.


Grazie! Ma per quello che hai sentito si avvicina ai suoi dischi funkettosi quindi (che sono in effetti i più "semplici" e immediatamente godibili della sua produzione, probabilmente)?
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#31 Guest_Mattia_*

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Inviato 17 gennaio 2008 - 17:51

Grazie! Ma per quello che hai sentito si avvicina ai suoi dischi funkettosi quindi (che sono in effetti i più "semplici" e immediatamente godibili della sua produzione, probabilmente)?


Mi sembra sia molto eclettico. Nel primo disco ci sono parti del solo Allen che sembrano provenire dritte dall'ancia del Braxton di fine Sixties; poi si vira verso uno swing da big band tipo Count Basie (!!!)... Tutto nell'arco di un quarto d'ora. I dischi successivi (fai fino al quarto: il resto m'è ignoto) girano allo stesso modo: follia omicida noise che nemmeno i Painkiller poi, magari, organetto à la Herbie Hancock che ammicca ai King Crimson... Il tutto condito con psichedelia e accattivanti melodie per poi ripiombare repentinamente nel cannibalismo di un Arthur Doyle prima maniera. Un pizzico di Betty Davis con la Family Stone ed il gioco è fatto. Insomma, un bignami della musica leggera.
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#32 dick laurent

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Inviato 17 gennaio 2008 - 17:58

Grazie! Ma per quello che hai sentito si avvicina ai suoi dischi funkettosi quindi (che sono in effetti i più "semplici" e immediatamente godibili della sua produzione, probabilmente)?


Mi sembra sia molto eclettico. Nel primo disco ci sono parti di Allen solo che sembrano provenire da un lavoro Braxton-iano di fine Sixties; poi si vira verso uno swing da big band à la Count Basie (!!!)... Tutto nell'arco di un quarto d'ora, eh! I dischi successivi (fai fino al quarto: il resto m'è ignoto) girano allo stesso modo: follia omicida noise che nemmeno i Painkiller poi, magari, organetto à la Herbie Hancock che ammicca ai King Crimson... Il tutto condito con psichedelia, accattivanti melodie e tutto, per poi ripiombare repentinamente nel cannibalismo di un Arthur Doyle prima maniera. Poi torna Betty Davis con la Family Stone. Insomma, un Bignami della musica leggera durante la seconda metà del Novecento.


pare ottimo e abbondante, ottima notizia davvero (almeno per un fan terminale come me), grazie ancora!
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#33 HERMANN NITSCH

    Roadie

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Inviato 17 gennaio 2008 - 19:15

Grazie! Ma per quello che hai sentito si avvicina ai suoi dischi funkettosi quindi (che sono in effetti i più "semplici" e immediatamente godibili della sua produzione, probabilmente)?


Mi sembra sia molto eclettico. Nel primo disco ci sono parti di Allen solo che sembrano provenire da un lavoro Braxton-iano di fine Sixties; poi si vira verso uno swing da big band à la Count Basie (!!!)... Tutto nell'arco di un quarto d'ora, eh! I dischi successivi (fai fino al quarto: il resto m'è ignoto) girano allo stesso modo: follia omicida noise che nemmeno i Painkiller poi, magari, organetto à la Herbie Hancock che ammicca ai King Crimson... Il tutto condito con psichedelia, accattivanti melodie e tutto, per poi ripiombare repentinamente nel cannibalismo di un Arthur Doyle prima maniera. Poi torna Betty Davis con la Family Stone. Insomma, un Bignami della musica leggera durante la seconda metà del Novecento.

grazie: un MUST! :-* :-* :-* :-* :-*
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#34 Jazzer

    Utente anziano

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Inviato 23 gennaio 2008 - 16:52

Se non ti/vi fa schifo leggere qualcosa su Sun Ra potreste sempre andare nel mio moribondo sito qui: http://www.jazzer.it...for-dummies.htm. Qualcosa c'ho scritto.

Ah, è bello vedere che se su google si digita "sun ra" jazzer.it è al primo e secondo posto! Son soddisfazioni!!!!  ;D
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non sono asociale...sono socialmente selettivo


#35 dick laurent

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Inviato 23 gennaio 2008 - 19:37

Se non ti/vi fa schifo leggere qualcosa su Sun Ra potreste sempre andare nel mio moribondo sito qui: http://www.jazzer.it...for-dummies.htm. Qualcosa c'ho scritto.

Ah, è bello vedere che se su google si digita "sun ra" jazzer.it è al primo e secondo posto! Son soddisfazioni!!!!  ;D


io la tua scheda l'avevo già letta e molto apprezzata a suo tempo. Mi sa che volevo postare anche un commento, ma forse bisognava registrarsi e ho lasciato perdere.
La trovo molto equilibrata e ben fatta, e condivido molto dei giudizi sui dischi. Però chiariscimi una cosa, che mi è rimasta una curiosità. Io non amo eccessivamente Jazz in Silhouette di quel periodo (a parte la bellissima Ancient Aiethopia, che anche tu metti in evidenza), non che sia brutto ma a parte quel brano non mi pare spicchi particolarmente, se non per una qualità di registrazione tra le migliori pensando ai suoi dischi del periodo... volevi dire la stessa cosa o l'ho voluta leggere io tra le righe?  ;)
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#36 Guest_The Magnetron Society_*

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Inviato 27 giugno 2008 - 11:59

A parte questi libri :

* Pathways to Unknown Worlds: Sun-Ra,
El Saturn and Chicago's Afro-Futurist Underground, 1954-68
Whitewalls

*Traveling the Spaceways: Sun Ra,
the Astro Black and Other Solar Myths
Whitewalls

*The Wisdom of Sun-Ra: Sun Ra's
Polemical Broadsheets and Streetcorner Leaflets
Whitewalls

*Sun Ra: Collected Works Vol. 1 - Immeasurable Equation
Sun; Phaelos Books & Mediawerks

*Space Is the Place: The Lives and Times of Sun Ra
Szwed, John F.
Da Capo Press

Esistono altre cose?
E poi,in Italia nessuno che traduce nulla?
Problemi di diritti o che altro?

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#37 Guest_JackNapier_*

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Inviato 27 giugno 2008 - 12:17

Se non ti/vi fa schifo leggere qualcosa su Sun Ra potreste sempre andare nel mio moribondo sito qui: http://www.jazzer.it...for-dummies.htm. Qualcosa c'ho scritto.

Ah, è bello vedere che se su google si digita "sun ra" jazzer.it è al primo e secondo posto! Son soddisfazioni!!!!  ;D


ne ho usufruito in passato, colgo ora l'occasione per farti i complimenti.

EDIT azz è di gennaio il post  asd bella figur e nient, va be, l'importante è averteli fatti, in ritardo vabè, chissene.
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#38 Guest_The Magnetron Society_*

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Inviato 01 luglio 2008 - 11:45

Beh devo dire che questo cofanetto:

Complete Detroit Jazz Center Residency
(Transparency, 2007)-28 cd-rs
(ed.lim. nr 266)

è davvero spartano..prima di aprirlo pensavo fosse una bufala.
Invece no,28 cd-rs uno diverso dall'altro.
Bellissimo acquisto..chi ha soldi da spendere,avanti pure.
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#39 Shammgod

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Inviato 05 gennaio 2009 - 16:29

Ho scoperto recentemente Sun Ra grazie a The Night of The Purple Moon. Mi consigliate una raccolta per approfondire? Sono un po' scoraggiato dalla discografia sterminata..
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#40 dick laurent

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Inviato 07 gennaio 2009 - 23:59

Ho scoperto recentemente Sun Ra grazie a The Night of The Purple Moon. Mi consigliate una raccolta per approfondire? Sono un po' scoraggiato dalla discografia sterminata..


guarda, io di raccolte ne ho sentito due, The Singles 1954-1960 e An Introduction (by Bo Diddley), entrambe trascurabilissime. A parte che tutte e due riguardano solo i primi anni, ma anche i pezzi che ci sono non sono nulla di che (e in quel periodo ci sono vari pezzi suoi che adoro), anche se in singles c'è qualche curiosità e pure qualcosa di bellino.
Insomma considerando quelle faresti molto prima a sentire un paio di dischi fighi che ora come ora trovi spessissimo accoppiati, che di sicuro non ti danno una panoramica della sua discografia (cosa difficile) ma sono comunque meglio.

Oppure se ti accontenti te la faccio io e ti carico uno zippone da qualche parte.

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#41 dimensionidol

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Inviato 08 gennaio 2009 - 13:20

eccellente...serviva anche a me un thread chiarificatore su sun ra!

:P
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#42 Shammgod

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Inviato 08 gennaio 2009 - 16:04

Oppure se ti accontenti te la faccio io e ti carico uno zippone da qualche parte.


Cavolo grazie! Se no mi bastano i titoli di due o tre dischi consigliati..
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#43 dick laurent

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Inviato 08 gennaio 2009 - 16:53


Oppure se ti accontenti te la faccio io e ti carico uno zippone da qualche parte.


Cavolo grazie! Se no mi bastano i titoli di due o tre dischi consigliati..


figurati, adesso vedo che metterci e poi te lo metto su rapidshare o su mediafire


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#44 dick laurent

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Inviato 10 gennaio 2009 - 18:20

ecco qui

http://www.megauploa.../it/?d=OJRRBQU8

se vuoi ti uppo anche il live all'ann arbor jazz festival che è di quelli più "rognosi", ma io ci impazzisco, un autentico casinaccio sonoro, roba intricatissima e libera che al confronto trout mask replica sembrano i tortoise più geometrici asd, una cosa veramente africana che suona come un abominevole rito nella jungla.
E rappresenta perfettamente sun ra con la sua dimensione avanguardista e quella cialtrona assieme, e non sai mai dove finisce una e dove inizia l'altra. Fammi sapere se ti interessa o per ora ti basta questo, comunque che io te lo consigli è scontato
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#45 Guest_JackNapier_*

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Inviato 10 gennaio 2009 - 18:40

ti dispiace se mi servo pure io?  ;)
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#46 Shammgod

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Inviato 10 gennaio 2009 - 18:55

ecco qui
http://www.megauploa.../it/?d=OJRRBQU8


grazie, gentilissimo
per prima cosa mi ascolto bene questa raccolta, ho l'acquolina in bocca :)

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#47 Guest_Terzo_*

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Inviato 11 gennaio 2009 - 19:05

Se ha almeno un bitrate di 256 sono interessato anch'io al live.
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#48 woody

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Inviato 11 gennaio 2009 - 20:53

Io me lo cerco anche da solo, ma vorrei il titolo preciso, ne ho trovati due ad Ann Arbour:

- outher space employment agency (1973)

- life is splendid. liva at ann arbour & jazz festival (1972)

Sai darmi delucidazioni?


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#49 dick laurent

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Inviato 11 gennaio 2009 - 23:18

scusa non ho specificato, è la terza parte, nota anche come "It is forbidden" e dura circa 64 minuti senza praticamente interruzioni, infatti ho un mp3 unico variabile tra i 192 e poco più di 200, dico per terzo. Se vi interessa lo metto senza problemi

Life is splendid non ricordo se l'ho sentito, outher space employment ce l'ho e mi era piaciuto ma è da parecchio che non lo sento e lo ricordo poco...


ps: jack, non c'è neanche da chiedere  :)
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#50 dick laurent

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Inviato 12 gennaio 2009 - 13:11

vualà
http://rapidshare.co...__1974.mp3.html
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