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(Indulto) Resoconto di un fallimento economico,sociale e politico


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8 replies to this topic

#1 Ukrainian Roulette

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Inviato 06 settembre 2007 - 11:39

04-09-2007
Crimini e misfatti a un anno dall'indulto
Giovanni Mastrobuoni
Alessandro Barbarino


Ã? passato poco più di un anno dallâ??ultimo indulto e si torna a discutere dellâ??opportunità di tali strumenti per affrontare lâ??emergenza legata al sovraffollamento delle carceri, insostenibile sia per le condizioni psico-fisiche e igieniche dei carcerati che per il conseguente stress del personale di servizio. Uno studio recente ha analizzato statisticamente i cambiamenti nel numero e nelle tipologie di crimini successivi allâ??indulto del 2006 e agli atti di clemenza degli ultimi quaranta anni. (1)
Due sono i risultati inequivocabili. Dopo lâ??ultimo provvedimento le rapine in banca, lâ??unico dato criminale già disponibile, sono quasi raddoppiate. Più in generale, a seguito di indulti o amnistie, varie tipologie di crimine subiscono improvvise impennate.


I dati dellâ??Abi e dellâ??Istat


Ma andiamo con ordine. In base ai dati dellâ??Associazione bancaria italiana, nel mese successivo allâ??indulto del 2006, le rapine in banca che nellâ??anno precedente avevano segnato una linea decrescente, sono addirittura raddoppiate per poi attestarsi su livelli leggermente più bassi, ma pur sempre significativamente più elevati di quelli antecedenti il provvedimento. Una situazione drammatica se valutata retrospettivamente perché, a seguito delle quindici tra amnistie e indulti degli ultimi quaranta anni, la popolazione carceraria si è ridotta periodicamente di una percentuale che oscilla tra il 20 e il 50 per cento. Migliaia di potenziali malfattori liberi di tornare a sfidare la legalità.
I dati ISTAT mostrano che a seguito dei vari atti di clemenza susseguitesi dal 1962 ad oggi i crimini che aumentano più marcatamente a seguito di tali atti sono le rapine in banca (0.38 allâ??anno per ogni detenuto liberato), lo spaccio di stupefacenti (0.61 allâ??anno per detenuto), le frodi (5 allâ??anno per detenuto), i furti di autoveicoli (5 allâ??anno per detenuto), i borseggi (42 allâ??anno per detenuto) e persino gli omicidi (0.02 allâ??anno per detenuto). Analizzando le statistiche giudiziarie penali regionali, si evince che lâ??aumento dei crimini denunciati alle forze dellâ??ordine va di pari passo con lâ??aumento degli scarcerati, e il fenomeno è tanto più evidente nelle regioni nelle quali si liberano più detenuti. In passato, ci sono stati casi in cui le misure di clemenza hanno letteralmente svuotato le prigioni: è avvenuto nel 1966 in Abruzzo e Molise (-85 per cento) e nel 1970 in Trentino Alto Adige (-77 per cento). Ed erano anni in cui non esisteva ancora il problema del sovraffollamento delle carceri che, è giusto ammetterlo, resta a tuttâ??oggi il nodo principale da sciogliere.


Lâ??analisi costi-benefici


Tuttavia, per non farsi fuorviare da giudizi (o pregiudizi) moralistici e facili luoghi comuni, è necessario analizzare a fondo le conseguenze che indulti e amnistie comportano sul piano sociale. A giustificazione della misura dellâ??indulto si adduce quasi sempre il sovraffollamento delle carceri, mentre i critici del provvedimento rispondono che sarebbe largamente preferibile costruire nuovi penitenziari. Ma entrambi gli schieramenti trascurano lâ??analisi dei costi-benefici.
Quando viene decisa una misura eccezionale come lâ??indulto o lâ??amnistia, il legislatore mette necessariamente in conto un possibile aumento del crimine. Lâ??importante però è che il costo legato al preventivato aumento del crimine resti ben al di sotto del beneficio derivante dal provvedimento di clemenza.
Le cifre che emergono dai dati dellâ??Istituto di statistica, così come quelle sulle rapine in banca fornite dallâ??Associazione bancaria italiana, indicano che il risultato raggiunto si situa largamente al di sotto delle aspettative: a fronte di una spesa media per detenuto calcolata intorno ai 70mila euro lâ??anno (2), la società civile paga un prezzo stimato di 150mila euro in conseguenza dei crimini commessi in media dai detenuti che usufruiscono del beneficio di clemenza. E si tratta di una stima che pecca per difetto, perché non tiene conto di alcune tipologie di reati per i quali è impossibile stabilire un costo, come lo spaccio di stupefacenti, i tentativi di omicidio o la categoria residua dellâ??Istat "altri crimini".
Ã? dunque assolutamente necessario riequilibrare il rapporto tra costi e benefici della detenzione.


Una selezione dei detenuti


Le riflessioni suggerite dallâ??analisi dei dati Istat lasciano poco spazio alla fantasia, almeno nel breve periodo. Per avvicinare il rapporto costi-benefici della detenzione, al legislatore non resta molto altro da fare se non impegnarsi, con più convinzione di quanto non abbia fatto sinora, affinché eventuali nuove misure di clemenza tengano assolutamente conto della necessità di selezionare in modo rigoroso i detenuti da liberare, per escludere i criminali abituali e di professione e tutti gli appartenenti alla categoria dei recidivi, che invece hanno potuto approfittare una volta ancora dellâ??atto di clemenza del 2006 dopo quello del 1990. Sarebbe infatti un bel risultato se si riuscisse a stabilire preventivamente, in base alla "carriera" criminale del detenuto, chi rappresenta un costo sociale sufficientemente basso da poter essere liberato senza grave danno.
Per decidere quali fattori incidono sulla probabilità di recidività del detenuto sarebbe auspicabile lâ??utilizzo di modelli econometrici. Permetterebbero di valutare lâ??importanza di alcuni fattori, come ad esempio lâ??età del detenuto, il sesso, il tipo e il numero di crimini commessi in passato. Queste informazioni potrebbero poi essere utilizzate dal giudice come strumento utile per scegliere se concedere o meno il beneficio di clemenza. Modelli simili vengono già utilizzati in ambito giudiziario negli Stati Uniti, e tributario in Italia. In fondo, lâ??unica differenza con i cosiddetti studi di settore è che, invece di valutare la capacità di produrre ricavi da parte di unâ??attività economica, si valuta la probabilità di un detenuto di commettere determinati crimini.
Prima dellâ??indulto del luglio 2006 la popolazione carceraria italiana era pari a 60mila persone. Grazie allâ??indulto ne sono state liberate circa 26mila. Ma a giugno 2007, ultimo dato disponibile, si era già tornati alla capienza regolamentare delle carceri, e cioè 43mila detenuti. Tra pochissimo, dunque, si riproporrà il problema del sovraffollamento. Prima di riparlare di atti di clemenza, andrebbero almeno introdotte misure di selezione più efficienti di quelle adottate finora.


(1) "The Incapacitation Effect of Incarceration: Evidence From Several Italian Collective Pardons" di Alessandro Barbarino e Giovanni Mastrobuoni. Disponibile su www.carloalberto.org
(2) Oltre alle spese di mantenimento, in Italia è la sorveglianza dei detenuti ad avere un costo elevatissimo, con un rapporto di uno a uno tra secondini e carcerati.

Immagine inserita

http://www.lavoce.in...2884&from=index

Ecco come sbugiardare in pochi mesi la più evidente delle consociative iniziative dei nostri politici. Cioè andarsi a leggere dati e statistiche.

Se avete ricette sostitutive a queste buffonate non abbiate timore.
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#2 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Inviato 06 settembre 2007 - 13:52

non mi ricordo ( asd) chi ha votato a favore dell'indulto...

ciao.
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#3 Haggard

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Inviato 06 settembre 2007 - 13:56

Non se lo ricordano nemmeno i telegiornali, Studio Aperto in primis. E' utile ricordarlo: hanno votato a favore dell'indulto tutti i principali partiti politici a parte Alleanza Nazionale, Italia dei Valori e i Comunisti Italiani.
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#4 Ukrainian Roulette

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Inviato 06 settembre 2007 - 14:01

Non se lo ricordano nemmeno i telegiornali, Studio Aperto in primis. E' utile ricordarlo: hanno votato a favore dell'indulto tutti i principali partiti politici a parte Alleanza Nazionale, Italia dei Valori e i Comunisti Italiani.


Prima di essere comunista è sempre meglio essere antileghista,n'evvero ?  :P

Idv e Lega, breve sodalizio. Tra gli oppositori più strenui del provvedimento, il partito di Di Pietro e la Lega, che in mattinata si erano ritrovati in un'insolita alleanza bipartisan a manifestare insieme contro l'indulto davanti a Palazzo Madama. Poi però sono volate accuse di tradimento: "Ma come - hanno commentato i manifestanti di Italia dei Valori, riferendosi alla fretta di Calderoli - proprio i leghisti che stamattina hanno manifestato con noi, adesso si piegano?". Replica di Roberto Castelli: "Ma che fine hanno fatto quelli dell'Idv che hanno presentato in aula, in modo decerebrato oltre 1.500 emendamenti? Non parla più nessuno contro l'indulto?".



An contraria. Il gruppo ha votato contro l'indulto, come stabilito dagli organi del partito. Ma, nelle dichiarazioni di voto, il presidente dei senatori, Altero Matteoli, ha dichiarato che ci sarebbero stati "alcuni casi di coscienza, come quello del sottoscritto, per cui singoli senatori voteranno a favore".



http://www.repubblic...to-approva.html


Ecco qua chi non l'ha votato
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#5 Haggard

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Inviato 06 settembre 2007 - 14:22

Io ho guardato su Wikipedia (http://it.wikinews.o...prova_l'indulto), scusa per l'errore...adesso magari modifica pure la pagina.
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#6 juL fu Sig.M.

    Utente paraolimpionico

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Inviato 06 settembre 2007 - 14:45

ma come... Bossi poi si mise a pecorina?

:D che cazzo duro!
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#7 D.VAN VLIET-parte terza

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Inviato 06 settembre 2007 - 16:38

c'è poco da ridere
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#8 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 07 settembre 2007 - 12:16

c'è poco da ridere


Deduco che sei l'unico ad aver letto il resoconto,pur privo di elenco di morti causate da quella legge...
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#9 D.VAN VLIET-parte terza

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Inviato 10 settembre 2007 - 20:06


c'è poco da ridere


Deduco che sei l'unico ad aver letto il resoconto,pur privo di elenco di morti causate da quella legge...


Se vuoi ti dico il resoconto dell'amnistia del 1987...
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