cinema africano e sudamericano, di genere e non
#1
Inviato 13 agosto 2007 - 14:18
Ne parliamo? Anzi, vista la mia ignoranza sarebbe meglio dire...me ne parlate?
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#2
Inviato 14 agosto 2007 - 14:58
Passando al cinema africano, sto leggendo ultimamente di una tradizione ultradecennale che, ahimè, non conoscevo, tradizione fatta di cinema che narra di storie molto "musicali", "tribali", cinema fatto di tradizioni, miti e leggende...finora ho scoperto solo pochi registi:
Safi Faye, senegalese, ho visto solo Mossane, il suo ultimo film, che, per la verità, pur encomiabile negli intenti, non mi è parso nulla di memorabile...in Italia, comunque, non è stato mai distribuito alcun suo film...
Oumarou Ganda, del Niger, documentarista al servizio del suo Governo, per far conoscere le tradizioni storiche del Paese, ho visto L'Exile...ma comunque in Italia non c'è niente...
Hailè Gerima, etiope, questo lo conosco un pò meglio, in Italia sono arrivati tre dei suoi film, Il racconto dei tremila anni, Sankofa e Adua...anche questi sono film molto didattici, d'altronde stiamo parlando di un continente in cui per 3/4 se solo si riesce a finanziare un film e farlo vedere alla gente si può gridare al miracolo...a differenza degli altri Gerima ha imparato anche l'arte della metafora, della messa in scena non forzatamente esplicita, e così guardi un suo film e non solo apprendi la storia e la tradizione dell'Etiopia ma noti anche un certo gusto estetico progredito...
Fanta Regina Nacro, donna del Burkina-Faso, ha girato un solo lungometraggio nel 2004, La Nuit de la Veritè (lo trovi sottotitolato in inglese), è un durissimo dramma politico sulla piaga dei bambini-soldato...forse è il film africano che ho visto io che mi sento più di tutti di consigliare...
Ousmane Sembène, senegalese, è morto due mesi fa...regista fieramente militante, trovi tante interviste in cui rivendica il diritto di un regista a fare informazione prima che arte con i suoi film, è famosissimo in america...in Italia ci sono: La nera di..., Guelwaar, manifesto della rivolta contro l'AIDS, Faat Kinè che invece è un inaspettato passaggio a toni familiari, abbandonando così la dimensione statale propria di quasi tutti questi autori e Moolaadé, che ho visto solo da poco, è del 2004 ed è un vero CAPOLAVORO, ultimo lavoro del regista senegalese, una specie di guida alternativa al continente nero, in cui vengono infilate con maestria tutte le disgrazie che affannano quel popolo...
Cheick Oumar Sissoko, malese, ho visto due film, che trovi anche in italiano, La lezione delle immondizie e La Genese...ero attratto dal fatto che avesse vinto premi in tutto il mondo, ma mi sono addormentato ad entrambe le visioni...
Purtroppo di più non so, e sul cinema sudamericano ne parliamo un'altra volta, anche perchè non è proprio vero che sia ignorato del tutto..
#3
Inviato 16 agosto 2007 - 11:33
provo a vedere se riesco a procurarmi sto Moolaadé, ma tra l'altro un'altra buona questione è quella della reperibilità e del fatto che esistano versioni doppiate o sottotitolate...Moolaadé si trova facilmente?
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#4
Inviato 16 agosto 2007 - 12:19
Comunque Mooladè esiste in dvd in Italia con tanto di extra...certo, a trovarlo nelle varie videoteche può risultare difficile..
#5
Inviato 16 agosto 2007 - 14:00
E' che per il cinema sudamericano non è che si può ridurre il tutto ad un thread...un regista come Salles, per esempio, meriterebbe tanta attenzione di suo come un hollywoodiano o un italiano...senza contare poi che il cinema brasiliano, quello messicano, quello argentino sono realtà belle grosse ed indipendenti, mentre il cinema africano, essendo a quanto mi risulta molto rado, è assimilabile tutto in poche righe...
meglio uno che nessuno, no? poi mica voglio l'esclusiva, va benissimo al contrario se qualcun altro ne parla (anche se mi sa che ).
Una panoramica intanto non sarebbe male, mi incuriosivano per esempio registi come Glauber Rocha, o cose più particolari come l'horror , che tra messico e brasile (ho letto qualcosa di Marins, e visto solo su youtube alcuni spezzoni di qualche suo film, a dir la verità abbastanza trashoni) credo abbia prodotto qualcosa di interessante. O ancora sull'animazione, che forse non è noto a tutti ma è nata in Sudamerica grazie a un italiano emigrato in Argentina, Quirino Cristiani...
Comunque Mooladè esiste in dvd in Italia con tanto di extra...certo, a trovarlo nelle varie videoteche può risultare difficile..
ok, buono a sapersi, vedrò di scovarlo!
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#6
Inviato 23 agosto 2007 - 14:40
#7
Inviato 24 agosto 2007 - 11:38
#8
Inviato 24 agosto 2007 - 11:45
uuhu cosa ci siamo dimenticati! 10 canoe, il capolavoro del cinema aborigeno!
che cos'è? detto così lo voglio vedere troppo!
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#9
Inviato 24 agosto 2007 - 14:25
uuhu cosa ci siamo dimenticati! 10 canoe, il capolavoro del cinema aborigeno!
Però è australiano...
ok è australiano; è un cannes 2006, facile da reperire, c'è anche in dvd; io lo ho visto in sala;
certo che va visto con lo spirito giusto e non è manchino i difetti, per esempio la voce fuori campo è troppo invasiva;
#10
Inviato 24 agosto 2007 - 15:35
uuhu cosa ci siamo dimenticati! 10 canoe, il capolavoro del cinema aborigeno!
Però è australiano...
va bene uguale, è comunque in pieno nello spirito del topic. Però se mi dite qualcosa di più, un parere prima ancora che una descrizione, tu e verdoux mi fate un piacere!
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#11
Inviato 24 agosto 2007 - 21:38
uuhu cosa ci siamo dimenticati! 10 canoe, il capolavoro del cinema aborigeno!
Però è australiano...
va bene uguale, è comunque in pieno nello spirito del topic. Però se mi dite qualcosa di più, un parere prima ancora che una descrizione, tu e verdoux mi fate un piacere!
Film di stampo documentaristico, paesaggistico e tribale, codiretto da un aborigeno, interpretato da aborigeni, in lingua aborigena, narra di storie, riti e credenze, presenti e passate di questo popolo; lo stile del film è spiazzante, rozzo e filmicamente illetterato, direi quasi tribale, coerente con la diversità antropologica rappresentata.
Un parere dicevi; è un film diverso, un brutto anatroccolo; fa sorridere; accidenti a quella voce fuori campo, da impallinare;
#12
Inviato 01 dicembre 2010 - 14:49
scopro solo ora questo thread, meglio tardi che mai.qualcuno ha visto Daratt? come è?
Daratt è un bel film, a mio parere.
Ha dei buoni momenti, sia come vicenda che come camera.
In alcuni momenti( forse complice la recente visione del ben più rigoroso, e per me stupendo, Tilai di Idrissa Ouedraogo) ho pensato che c'è qualche concessione per il pubblico occidentale.
Ad esempio anche in alcune immagini molto belle visivamente(in cui c'è una donna con l'ombrello rosso),ma forse un po' plastiche, che a mio avviso possono essere una giusta,seppur sommaria,sintesi del film.
Film di cui comunque consiglio la visione.
per quanto riguarda invece il citato Moolaadé, il mio giudizio del tutto approssimativo, in quanto purtroppo non ho potuto completarne la visione, è quello di un film che non mi ha convinto.
Visivamente coloratissimo, ma mi dava davvero ben poco l'idea di uno sguardo genuino su vicende e luoghi presentati.
Ho pensato che, trattandosi di un film destinato ai festival europei, in qualche maniera ha prevalso la necessità di far arrivare dei messaggi, venendo a compromessi con la 'forma', forse troppo accattivante.
Comunque è giusto un'impressione, se mi dovesse capitare un giorno di rivederlo darò una mia opinione se non altro scaturita dalla visione globale del film.
Un mio amico che conosce altre opere del regista mi ha però detto che a suo avviso ci son altri suoi film ben più importanti. spero di recuperarli!
#13
Inviato 04 dicembre 2010 - 00:31
Su Mooladé, non puoi dure che non sia africano al 100%. Sembène è il padre fondatore del cinema del continente - nonché uno dei massimi intellettuali africani di sempre - e ne ha dettato forme e caratteristiche. Si è formato, è vero, all'estero. Ma questa è una costante, tra i suoi colleghi più prestigiosi cresciuti negli anni della decolonizzazione nei paesi socialisti, oppure in Usa o in Europa (in questi casi aderendo spesso ai movimenti anticolonialisti occidentali). L'eredità del suo stile la si ritrova in decine e decine di film africani purissimi.
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
https://twitter.com/EligioAldoVere
#14
Inviato 04 dicembre 2010 - 10:51
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#15
Inviato 04 dicembre 2010 - 11:06
#16
Inviato 04 dicembre 2010 - 11:20
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#17
Inviato 04 dicembre 2010 - 13:08
sono riuscito a ritrovare il titolo del film che dicevo, è Touki bouki di Djibril Diop Mambéty. Qualcuno l'ha visto?
No, ma ho visto altro del regista. Un autore fondamentale.
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#18
Inviato 15 aprile 2011 - 14:54
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#19
Inviato 19 aprile 2011 - 16:22
finalmente sono riuscito a vedere touki bouki. Non so bene come valutarlo, perchè non è un film semplice, la trama è molto esile e quel poco non è nemmeno troppo chiaro, rimane un film originalissimo in cui contano soprattutto le immagini straordinarie, una strana via di mezzo tra naturalismo neorealista e gusto pop. La cosa che più salta agli occhi in assoluto è l'uso del colore, rarissimamente ho visto film di questo livello per questo aspetto (forse il miglior bava, anche se in modo completamente diverso e davvero pochissimo altro). Ah, la scena all'inizio nel mattatoio è estremamente cruda e certo non per tutti (ma riprende semplicemente quello che uno si immagini succeda in un mattatoio)
visto oggi. Interessante, non mi ha esaltato però ci son cose molto belle. Purtroppo fra 5 minuti devo andare a lavorare e non posso dilungarmi.
Dekalog 5
#20 Guest_ale_*
Inviato 19 aprile 2011 - 17:18
del cinema sudamericano conosco poco, anche qui
recentemente dal Brasile oltre ai film dei famosi Walter Salles e Fernando Meirelles sono giunti piccoli cult-movie (che là hanno avuto un gran successo) tipo Tropa de Elite, ma è in generale un cinema molto filo-occidentale e non penso possa interessare più di tanto a chi cerca una visione "altra" (anche se lo spaccato sociale è molto realistico).
dall'Argentina invece per i "duri e puri" c'è almeno un regista in cui mi sono imbattuto che ha talento da vendere: Lisandro Alonso (classe '75), di cui ho visto La Libertad (2001) e Los muertos (2004). fa un cinema per "felici pochi", asciutto, antispettacolare, fatto di lunghissimi pianosequenza e dialoghi inesistenti, un cinema quasi muto la cui forza risiede tutta nelle immagini, nello spaccato sociale e umano di una Argentina rurale.
#21
Inviato 19 aprile 2011 - 17:19
#22 Guest_ale_*
Inviato 19 aprile 2011 - 17:23
Ma Gitai e Kiarostami mica sono africani.
e cosa sono in grazia di dio? il continente è quello!
#23
Inviato 19 aprile 2011 - 17:25
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#24
Inviato 19 aprile 2011 - 17:25
:'(
#25 Guest_ale_*
Inviato 19 aprile 2011 - 17:30
#26
Inviato 19 aprile 2011 - 17:51
Se qualcuno può aiutarmi...
Quanto ai migliori film recenti, Il segreto dei suoi occhi uber alles; molto belli anche La zona e Post mortem. Alonso, di cui non ho visto nulla, pensavo fosse portoghese. Vado a eclissarmi anch'io.
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#27
Inviato 19 aprile 2011 - 18:43
finalmente sono riuscito a vedere touki bouki. Non so bene come valutarlo, perchè non è un film semplice, la trama è molto esile e quel poco non è nemmeno troppo chiaro, rimane un film originalissimo in cui contano soprattutto le immagini straordinarie, una strana via di mezzo tra naturalismo neorealista e gusto pop. La cosa che più salta agli occhi in assoluto è l'uso del colore, rarissimamente ho visto film di questo livello per questo aspetto (forse il miglior bava, anche se in modo completamente diverso e davvero pochissimo altro). Ah, la scena all'inizio nel mattatoio è estremamente cruda e certo non per tutti (ma riprende semplicemente quello che uno si immagini succeda in un mattatoio)
visto oggi. Interessante, non mi ha esaltato però ci son cose molto belle. Purtroppo fra 5 minuti devo andare a lavorare e non posso dilungarmi.
cosa non ti è piaciuto? Cioè, anche io ho dei dubbi soprattutto sulla costruzione della storia che a volte mi sembra confusa, però può semplicemente derivare dallo stile così originale (molti l'hanno accostato a godard), non l'ho ben capito se il limite è mio o del film. Però visivamente è una roba che riempie gli occhi, spettacolo vero
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#28
Inviato 19 aprile 2011 - 20:22
finalmente sono riuscito a vedere touki bouki. Non so bene come valutarlo, perchè non è un film semplice, la trama è molto esile e quel poco non è nemmeno troppo chiaro, rimane un film originalissimo in cui contano soprattutto le immagini straordinarie, una strana via di mezzo tra naturalismo neorealista e gusto pop. La cosa che più salta agli occhi in assoluto è l'uso del colore, rarissimamente ho visto film di questo livello per questo aspetto (forse il miglior bava, anche se in modo completamente diverso e davvero pochissimo altro). Ah, la scena all'inizio nel mattatoio è estremamente cruda e certo non per tutti (ma riprende semplicemente quello che uno si immagini succeda in un mattatoio)
visto oggi. Interessante, non mi ha esaltato però ci son cose molto belle. Purtroppo fra 5 minuti devo andare a lavorare e non posso dilungarmi.
cosa non ti è piaciuto? Cioè, anche io ho dei dubbi soprattutto sulla costruzione della storia che a volte mi sembra confusa, però può semplicemente derivare dallo stile così originale (molti l'hanno accostato a godard), non l'ho ben capito se il limite è mio o del film. Però visivamente è una roba che riempie gli occhi, spettacolo vero
Credo che in alcuni frangenti ci sia un po' di contrasto fra lo stile documentaristico e quel gusto pop che citavi tu, che finisce col rendere alcune scene un po' artefatte, quasi delle pantomime, ovviamente volute, ma mancanti di un po' di ritmo. Ad esempio la scena di loro due in macchina riveriti dalla sacerdotessa, anche se qui ho avuto per un attimo la percezione che si trattasse di una fantasia dei personaggi, confusione di piani (onirico - reale) che mi è piaicuta
Quando diventa del tutto visivo esprime invece tutta la sua forza, non solo nelle bellissime scene del mattatoio, ma anche nella sequenza finale, molto più soft, di lui seduto sulle scale.
Cita peraltro un topos dei gangster movie secondo me, con "il criminale" che ha poco tempo per fuggire ma decide di tornare indietro a prendere qualcosa (ora su due piedi mi viene in mente l'orologio di Bruce Willis in Pulp Fiction, ma non so perchè mi ha ricordato pure Carlito's Way)
Dekalog 5
#29
Inviato 20 aprile 2011 - 09:34
ovviamente i loro titoli dalle nostre parti si trovano male, quindi esprimere pareri sulla qualità di tali prodotti al momento è impossibile, magari un domani però...
#30
Inviato 20 aprile 2011 - 09:38
Dekalog 5
#31
Inviato 20 aprile 2011 - 10:43
#32
Inviato 20 aprile 2011 - 11:10
finalmente sono riuscito a vedere touki bouki. Non so bene come valutarlo, perchè non è un film semplice, la trama è molto esile e quel poco non è nemmeno troppo chiaro, rimane un film originalissimo in cui contano soprattutto le immagini straordinarie, una strana via di mezzo tra naturalismo neorealista e gusto pop. La cosa che più salta agli occhi in assoluto è l'uso del colore, rarissimamente ho visto film di questo livello per questo aspetto (forse il miglior bava, anche se in modo completamente diverso e davvero pochissimo altro). Ah, la scena all'inizio nel mattatoio è estremamente cruda e certo non per tutti (ma riprende semplicemente quello che uno si immagini succeda in un mattatoio)
visto oggi. Interessante, non mi ha esaltato però ci son cose molto belle. Purtroppo fra 5 minuti devo andare a lavorare e non posso dilungarmi.
cosa non ti è piaciuto? Cioè, anche io ho dei dubbi soprattutto sulla costruzione della storia che a volte mi sembra confusa, però può semplicemente derivare dallo stile così originale (molti l'hanno accostato a godard), non l'ho ben capito se il limite è mio o del film. Però visivamente è una roba che riempie gli occhi, spettacolo vero
Credo che in alcuni frangenti ci sia un po' di contrasto fra lo stile documentaristico e quel gusto pop che citavi tu, che finisce col rendere alcune scene un po' artefatte, quasi delle pantomime, ovviamente volute, ma mancanti di un po' di ritmo. Ad esempio la scena di loro due in macchina riveriti dalla sacerdotessa, anche se qui ho avuto per un attimo la percezione che si trattasse di una fantasia dei personaggi, confusione di piani (onirico - reale) che mi è piaicuta
Quando diventa del tutto visivo esprime invece tutta la sua forza, non solo nelle bellissime scene del mattatoio, ma anche nella sequenza finale, molto più soft, di lui seduto sulle scale.
vabbè metto qualche immagine, vedi mai che a qualcuno venga voglia di vederselo
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#33
Inviato 20 aprile 2011 - 14:38
Dekalog 5
#34
Inviato 20 aprile 2011 - 18:21
Ma di questi dubbi che ho espresso che ne pensi?
non so se ho capito benissimo, che la recitazione sia un po' forzata sono d'accordo e non sono nemmeno così sicuro che sia una cosa voluta. Sul fatto che manchi di ritmo non so, è anche per il fatto che la trama sia poca parecchio "rilassato", però non mi sono fatto un'idea precisa in merito forse proprio perchè è così particolare, dovrei rivederlo, a me la cosa a una prima visione non è pesata granchè (forse un po' nella seconda parte) perchè mi sono perso nelle immagini
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#35
Inviato 25 aprile 2011 - 23:38
Magari se non c'è qualcuno di esperto può aprire un topic apposito.
Dekalog 5
#36
Inviato 26 aprile 2011 - 17:05
E invece del cinema indiano che mi dite? Lo so che è molto OT decisamente troppo vago, trattandosi di un continente, ma avevo una mezza idea di andare quest'estate (si vabhhe, ma quando mai)
Magari se non c'è qualcuno di esperto può aprire un topic apposito.
E' tanto che vorrei aprire il topic sul cinema indiano; visto che c'è qualcuno interessato vedrò di trovare al più presto il tempo per farlo.
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#37
Inviato 26 aprile 2011 - 18:15
#39
Inviato 27 aprile 2011 - 22:00
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#40
Inviato 09 maggio 2011 - 22:12
AlloraMoolaadé, che ho visto solo da poco, è del 2004 ed è un vero CAPOLAVORO, ultimo lavoro del regista senegalese, una specie di guida alternativa al continente nero, in cui vengono infilate con maestria tutte le disgrazie che affannano quel popolo...
Ecco io stasera ho visto questo film e...si candida, prepotentemente, a film più brutto del mio anno. Il Voto difficilmente andrà oltre il 4.
Due ore di inquadrature orrende, fotografia, trama e dialoghi da telenovela, personaggi piatti come lastre di marmo levigato.
Senza contare buchi di sceneggiatura clamorosi (prima che tu arrivassi gli uomini hanno sequestrato tutte le radio...peccato lui fosse arrivato ben prima di questo fatto)
Anche a livello contenutistico ci sono temi scottanti trattati con una faciloneria impressionante (si veda il potere salvifico affidato alla tv e alle radio).
Di condivisibile c'è solo il messaggio contro l'infibulazione, ma proprio la totale mancanza di profondità estetica lo fa naufragare.
Dekalog 5
#41
Inviato 09 maggio 2011 - 22:51
Mi sa che ti conviene cambiare continente, perché l'estetica di questo film è tipica del cinema africano più autentico. E se tu definisci orrendo, piatto, facile ciò che io chiamo limpido, puro, e lineare, mi sa che per i tuoi gusti è meglio che dirotti altrove le visioni.
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#42
Inviato 10 maggio 2011 - 16:28
???
Mi sa che ti conviene cambiare continente, perché l'estetica di questo film è tipica del cinema africano più autentico. E se tu definisci orrendo, piatto, facile ciò che io chiamo limpido, puro, e lineare, mi sa che per i tuoi gusti è meglio che dirotti altrove le visioni.
Ma veramente quelli di Mambety (soprattutto Afrique) mi eran piaciuti, eppure di punti di contatto se ne ritrovano (il discorso del ritorno dell'emigrato ricco nel paese povero), ma non c'è paragone nei modi con cui vengon trattati. Di là umanità, ambiguità ironia, di qua dialoghi recitati a macchinetta, nessuna profondità nei personaggi. Anche a livello estetico il paragone è impietoso, dove Tuoki Buoki è un festival acido e magmatico di colori, qui per quanto il film resti coloratissimo, c'è un piattume desolante, nulla emerge.
Poi oh, è il primo film che vedo di questo regista, gli darò una seconda chance, magari il resto è meglio.
Dekalog 5
#43
Inviato 10 maggio 2011 - 16:39
Anche a livello estetico il paragone è impietoso, dove Tuoki Buoki è un festival acido e magmatico di colori, qui per quanto il film resti coloratissimo, c'è un piattume desolante, nulla emerge.
Ma è proprio questo che contesto, S.O. fa un film civile e lo fa in maniera sobria, sviluppandolo in modo ragionevole. Tutto senza fronzoli, perché l'intento antropologico (tutta la prima parte) e didattico-politico è palese. Poi non capisco come si possa dire che la protagonista è un personaggio piatto.
Forse è un film un po' spuntato rispetto ai precedenti del regista, nonché decisiamente deideologizzato, tuttavia resta a mio avviso un buon film.
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#44
Inviato 10 maggio 2011 - 17:21
Anche a livello estetico il paragone è impietoso, dove Tuoki Buoki è un festival acido e magmatico di colori, qui per quanto il film resti coloratissimo, c'è un piattume desolante, nulla emerge.
Ma è proprio questo che contesto, S.O. fa un film civile e lo fa in maniera sobria, sviluppandolo in modo ragionevole. Tutto senza fronzoli, perché l'intento antropologico (tutta la prima parte) e didattico-politico è palese. Poi non capisco come si possa dire che la protagonista è un personaggio piatto.
Forse è un film un po' spuntato rispetto ai precedenti del regista, nonché decisiamente deideologizzato, tuttavia resta a mio avviso un buon film.
Mah, non so che dirti, proprio non mi è piaicuto. L'intento didattico-politico è l'unica cosa che ho davvero condiviso(c'ho fatto la tesi, sull'infibulazione), ma è come portare un container su una canoa, se il mezzo non va anche il carico affonda...
Dekalog 5
#45
Inviato 14 giugno 2011 - 15:29
Nonostante l'intento propagandistico è secondo me un gran film. Nonostante la forma si fa male a definirlo un documentario , perchè in realtà è costante, a partire dalla metafora della lotta contro il Drago all'inizio, il rimando al mito, e non per nulla, il film fa continuamente ricorso alla tradizione del canto e della cultura orale. Di tutti gli intervistati non ci viene mai detto il nome, ed è chiaro l'intento di confondere le loro memorie (una generazione successiva rispetto a quella dei combattenti) con quelle di chi partecipò direttamente alla battaglia.
I grandi uomini del passato, su tutti l'Imperatore Menelik, sono rappresentati sempre in maniera statuaria, attraverso vecchie fotografie o ritratti, ma mentre gli etiopi sono protetti da San Giorgio, gli italiani, mai personificati, il loro ruolo di antagonisti mai approfondito, sono nient'altro che il Drago, il Male, espressione di una volontà di conquista tipica di tutti i popoli europei a cui si oppone il fiero e indipendente popolo etiope, che mostra così anche la strada agli altri popoli africani.
Quest'impostazione non tradisce però il lato emotivo e nonostante la povertà dei mezzi (vedasi le lunghe sequenze di ripresa di murales con suoni di sparo in sottofondo) si finisce per sentirsi coinvolti e ammirati per l'impresa di Adua.
Dekalog 5
#46
Inviato 09 marzo 2020 - 22:46
Da due settimane sono in una fase di ascolti/letture prettamente sudamericani (principalmente Argentina) e mi chiedevo se ci fosse un topic riguardante il cinema sudamericano. Trovato questo, ma scorgendolo rapidamente si parla quasi solo d'Africa, si accenna solo a una cattiva distribuzione delle opere del Cono Sur e non saprei da dove cominciare...magari a distanza di anni qualcuno può aggiungere qualcosa di più.
Per curiosità volevo anche tirar su la discussione per sapere se qualcuno di voi avesse mai visto Invasión, film del 1969 del regista Hugo Santiago con una sceneggiatura a firma Borges - Bioy Casares. Io sono sempre rimasto ipnotizzato da questo video e mi accingo a recuperarlo...
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