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Jack calls House


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50 replies to this topic

#51 Damy

    pophead

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Inviato 16 aprile 2021 - 15:25

Oggi il grande riascolto integrale di:

 

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Romanthony - Romanworld (Azuli, 1997)

 

Disco dalla matrice talmente ricca e personale che sfugge alle classificazioni di genere. Con la scusa della house - qui sia deep che soulful - e del più ruvido impianto beat/sample del garage spesso tangenziale all'hip-hop, Romanthony infila un doppio album di debutto da oltre un'ora e mezza di durata, mescolando le tracce tutte assieme in un viaggione che ha dello spirituale. Solo l'intro si dipana per oltre dieci minuti, poi arrivano interludi di jazz chitarristico, partiture soul, lounge esotica, esplorazioni spaziali, percussioni e lunghe divagazioni dallo svolgimento progressivo. Lui oltre a fare da autore e mixer canta pure, sfoderando dal nulla una sensualissima voce funk-rock che a tratti sembra un misto tra Prince e Lenny Kravitz e dona quindi al disco un aspetto "cantautoriale" che trascende la semplice formula beat + vocalist tipica della dance anni 90. Difficile descrivere nei dettagli un lavoro del genere, dico solo che a fine ascolto si rimane quasi offesi da cotanta plateale bellezza. Che sborone che era...


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