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La Disco


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472 replies to this topic

#1 astrodomini

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Inviato 08 luglio 2006 - 14:47

Genere quasi sempre relegato a truzzata o tamarrata la Disco è rimasta eternamente legata a un immaginario, quello del suo boom commerciale, che non la rappresenta minimamente nel suo spirito. Nata cagli inizi dei 70 la Disco si è trasformata in un movimento dirompente di meltin-pop culturale che seppe unire sotto lo spirito della sola musica razze, persone e tendenze sessuali le più diverse fra loro. Importantissima per la nascita e lo sviluppo delle grandi ondate USA degli 80s (Hip-Hop, House, Techno) la Disco più importante e storica non gode del rispetto e della considerazione dovuta quando non è relegata nelle tenebre di un oblio pressochè totale soppiantata dai grandi classici che hanno associato il movimento più al plasticoso ed elitario Studio 54 che al delirante e multirazziale Loft di David Mancuso.

Un genere assolutamente da riportare alla luce, parliamone.

La sola compilation che conosco a riguardo è questa:

Immagine inserita

AA.VV - Nicky Siano's Legendary The Gallery: Original New York Disco 1973-1977 (Soul Jazz)
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the music that forced the world into future


#2 Francis

    Classic Rocker

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Inviato 08 luglio 2006 - 20:32

Se fossi vissuto alla fine degli anni '70 sono certo al 99% che sarei stato un discotecaro sfrenato, molto di più di quanto non lo possa essere oggi....l'era della discomusic è stato un periodo meraviglioso anche dal profilo squisitamente musicale, con una serie di produzioni capolavoro e di gemme indimenticabili.
Eterno rispetto e amore per la discomusic
Traccio la mia playlist disco preferita:

Andrea True Connection - More More More
5000 Volts - I'm On Fire
George Mc Rae - Rock You Babe
Carl Douglas - Kung Fu Fighting
Ritchie Family - The Best Disco In Town
Tina Charles - I Love To Love
Chic - Everybody Dance
The Three Degrees - When I'll See You Again
The O' Jays - Love Train
Michael Zager Band - Let's All Chant
Abba - Dancing Queen
Blondie - Rapture
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#3 gigirictus

    ï͂͑̉͆ͧͮͩ̓ͧ̒͒̉̎̂̊͆͑͐̊̓̊̅ͭ͗̐̄̏̾̄͊

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Inviato 09 luglio 2006 - 01:06

Quando ho scoperto la disco mi sono reso conto che tutti i miei pezzi house preferiti non erano altro che remix di roba disco di anni prima.

Questi dischi sono imperdibili:

Kenny Carpenter Presents The Studio 54 Underground Classics

Larry Levan - The Definitive Salsoul Mixes '78 - '83

Larry Levan -  Live at the Paradise Garage
(questo è un documento straordinario, un dj-set al Paradise Garage registrato nel 1979)

David Mancuso Presents The Loft (1999)
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rym |


#4 astrodomini

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Inviato 09 luglio 2006 - 11:02

Larry Levan -  Live at the Paradise Garage
(questo è un documento straordinario, un dj-set al Paradise Garage registrato nel 1979)


Di questo mi ero dimenticato, semplicemente immenso.

Intanto in questi giorni sto ascoltando questa compilation che, anche se non è proprio del periodo di cui vorrei discutere qui, contiene delle interessantissime chicche:

Immagine inserita

AA.VV - Morgan Geist presents Unclassics: Obscure Electronic Funk & Disco 1978-1985 (2004, Environ)
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#5 egebamyasi

    pivello

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Inviato 10 luglio 2006 - 23:24

E' una compilation molto bella, ma è nettamente Italo disco, più che "disco".
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#6 astrodomini

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Inviato 25 settembre 2006 - 22:00

Immagine inserita

Riporto su per segnalare una nuova doppia raccolta dedicata a sua maestà [url=http://www.allmusic.com/cg/amg.dll?p=amg&sql=11:9u5m96hodep3]Larry Levan, leggendario DJ del Paradise Garage e storico produttore/remixer.

Immagine inserita

Journey Into Paradise: The Larry Levan Story (2006, 2xCD Rhino)

Compilation di due CD orientata più sui prodotti Warner (la Rhino è distribuita proprio dalla Warner) sia per quanto riguarda i brani provenienti dai DJ Set di Levan sia per quanto riguarda i grandi remix riproposti dalla discografia del compianto re del Paradise Garage. Si passa dalla grande Chaka Khan fino ai Talking Heads passando per pezzi storici come Lost in Music dei Sister Sledge e We Got The Funk dei Positive Force in un ottimo affresco della disco music a cavallo fra gli anni settanta e ottanta.

Da consigliare assolutamente a chi non conoscesse (mannaggia a lui) la figura di Levan almeno due dischi:

Live at The Paradise Garage (2000, Strut)
Classic West End Records Remixes (2000, West End)

Fateli vostri, assolutamente.

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#7 Guest_konrad_*

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Inviato 26 settembre 2006 - 01:19

giorgio moroder faceva suoni avanti di 20 anni nel 1977

gli chic senza elettronica,facevano un suono cosi'pulito che sembravano elettronici e 20 anni dopo hanno dato le basi originali a nuove hit ,willy smith,modjo(lady),alcazar etc etc

per me questi erano i 2 picchi artistici della disco anni 70


negli anni 80 i depeche mode,i pet shop boys,hanno avuto un sound chetuttora influenzano .ma un terzo nome meno famoso,Bobby Orlando,o Bobby O.,(1982-84) tuttora è campionato o richiamato. silver screen di felix da housecat, o i begin to wonder, o anche hung up di madonna,sotto ci son le sue tastiere dell'epoca
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#8 bluefunk72

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Inviato 26 settembre 2006 - 07:42

gli chic senza elettronica,facevano un suono cosi'pulito che sembravano elettronici e 20 anni dopo hanno dato le basi originali a nuove hit ,willy smith,modjo(lady),alcazar etc etc


Mitici Chic (e mitiche Sister Sledge, che poi erano gli Chic a scrivere, suonare e produrre i pezzi del loro periodo migliore). Hanno stabilito un canone che è ancora valido e fresco a 30 anni di distanza. Un duo come Nile Rodgers e Bernard Edwards, secondo me, non c'è più stato. 
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#9 beppecozza

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Inviato 26 settembre 2006 - 10:06

Fra il 1973 ed il 1980 ero uno dei pochi (allora) disc jockey professionisti, ed ho una profonda conoscenza del settore per ovvii motivi.
Al di là delle raccolte di approfondimento mi sento in dovere di consigliare:

The Disco Box della Rhino, monumentale cofanetto con 80 brani, tutte le hits...ci sono The Jackson 5, Gloria Gaynor, Silver Convention, KC & The Sunshine Band

Sempre della Rhino c'è un altro box di sei cd, in un cofanetto spettacolare che riproduce una scatola per gli Stereo 8, dedicato alla dance soul, 136 pezzi fra cui
rMarvin Gaye, Sly Stone, Curtis Mayfield, the Spinners, the O'Jays, the Staple Singers, James Brown, Chairmen of the Board, Laura Lee, Freda Payne, Jean Knight ecc ecc

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#10 bluefunk72

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Inviato 26 settembre 2006 - 10:25

Grazie beppecozza! :)
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#11 Joey

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Inviato 26 settembre 2006 - 10:46

E' un genere che ho sempre guardato, e guardo tuttora, con una certa diffidenza; ho l'impressione che il vero fattore che contribuisce alla sua periodica riscoperta/rivalutazione sia sopratutto la nostalgia di chi ha vissuto i suoi anni d'oro, relativamente recenti. Ma questo mi sembra un fattore extramusicale che non andrebbe considerato ai fini di una valutazione artistica...

Ovviamente, come in ogni genere, c'è anche della roba buona (Gloria Gaynor, Blondie, Chic, la prima Madonna, la soundtrack di "Flashdance", etc...) ma personalmente in questo ambito io vado con i piedi di piombo...

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#12 Claudio

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Inviato 26 settembre 2006 - 11:00

E' un genere che ho sempre guardato, e guardo tuttora, con una certa diffidenza; ho l'impressione che il vero fattore che contribuisce alla sua periodica riscoperta/rivalutazione sia sopratutto la nostalgia di chi ha vissuto i suoi anni d'oro


Mah, molti sostengono questa tesi... io invece sono convinto che fosse musica ben composta, prodotta e arrangiata, e che utilizzava melodie efficacissime e molto "fresche", in grado di resistere all'usura del tempo.
Insomma, il suo perenne revival non mi sembra un caso, visto che non solo soltanto i nostalgici di quei "sabati sera" (ai quali comunque mi iscrivo volentieri) ad apprezzarla.
E aggiungo che interpreti come Gloria Gaynor e compositori come Moroder farebbero tuttora la fortuna di qualsiasi casa discografica.
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#13 astrodomini

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Inviato 26 settembre 2006 - 11:07

Come dicevo:

la Disco è rimasta eternamente legata a un immaginario, quello del suo boom commerciale, che non la rappresenta minimamente nel suo spirito.


la Disco più importante e storica non gode del rispetto e della considerazione dovuta quando non è relegata nelle tenebre di un oblio pressochè totale soppiantata dai grandi classici che hanno associato il movimento più al plasticoso ed elitario Studio 54 che al delirante e multirazziale Loft di David Mancuso.


Purtroppo nessuno si schioderà mai dal parlare di Disco citando i grandi capolavori commerciali del suo periodo più povero e svilito, quello appunto del suo approccio sulle major e sul mercato del grande pubblico. La grandezza della Disco invece è nel suo primo periodo, quello più libero e senza barriere, quello che ha dato il via in grande stile al DJing e a una liberazione sempre maggiore dei costumi, quello che vedeva nella musica un modo per stare assieme e divertirsi fregandosene del resto, quello qualitativamente migliore. Bisogna dire che per un miliardo di raccolte commerciali una o poco più di una raccolgono la vera anima del primo, fantastico, periodo.

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#14 beppecozza

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Inviato 26 settembre 2006 - 11:11

Anch'io sono dell'idea di non sottovalutare il genere, anche perchè come vedo circolano i soliti nomi, e rimangono fuori ad esempio vere chicche dei tempi come BT Express, Silver Convention, Shalamar, Hues Corporation e decine di altri...insomma c'è ancora tutto da scoprire...
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#15 Claudio

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Inviato 26 settembre 2006 - 13:53

Anch'io sono dell'idea di non sottovalutare il genere, anche perchè come vedo circolano i soliti nomi, e rimangono fuori ad esempio vere chicche dei tempi come BT Express, Silver Convention, Shalamar, Hues Corporation e decine di altri...insomma c'è ancora tutto da scoprire...


Sì, ma io non capisco perché dover distinguere necessariamente tra primo e secondo periodo, tra "major/commerciale" e "verginità iniziale". Io non vedo una gran discontinuità...
Le Silver Convention erano grandissime (il 45 giri di "Fly Robin Fly" è uno dei pezzi pregiati della mia discografia  ;D), ma erano anche commercialissime e uscirono alla fine del 1975, e, sì, rappresentavano in pieno lo spirito della disco, basta guardarle:

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#16 White Duke

    facente parte dell'élite

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Inviato 26 settembre 2006 - 13:57


Sì, ma io non capisco perché dover distinguere necessariamente tra primo e secondo periodo, tra "major/commerciale" e "verginità iniziale". Io non vedo una gran discontinuità...


tantopiù che non si contano i pezzoni memorabili usciti nel triennio 75-77, con corpose code fino al '79...
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"No matter how high are one's estimates of human stupidity, one is repeatedly and recurrently startled by the fact that: a) people whom one had once judged rational and intelligent turn out to be unashamedly stupid b) day after day, with unceasing monotony, one is harassed in one's activities by stupid individuals who appear suddenly and unespectedly in the most inconvenient places and at the most improbable moments" (Carlo M. Cipolla)

#17 astrodomini

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Inviato 26 settembre 2006 - 14:00

Sì, ma io non capisco perché dover distinguere necessariamente tra primo e secondo periodo, tra "major/commerciale" e "verginità iniziale". Io non vedo una gran discontinuità...


Perchè era cambiato il clima, i luoghi di ritrovo, il sentimento di unione sotto la sola musica, la musica, tutto. Con la commercializzazione la Disco perse buona parte dello spirito iniziale per diventare un prodotto per le masse, filtrato dai soldi, sempre più povero in qualità e innovazione, inondò il mercato e lo saturò. Distrutto insomma quel clima in sè elitario e innovatore che aveva alla sua nascita. I pezzi stessi degli inizi e quelli del periodo commerciale sono diversi. Poi francamente il periodo commerciale lo si conosce un pò tutti e ha anche stufato, il mio intento era riportare alla luce il lato più ancestrale e interessante del movimento.
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#18 GetTheF###OuttaDodge

    Roadie

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Inviato 26 settembre 2006 - 14:02

consiglio la lettura del fenomenale "last night a dj saved my life" di Bill Brewster e Frank Broughton per capire in cosa consisteva la differenza tra primo e secondo periodo della disco. e per capire anche un sacco di altre cosette.

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#19 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 26 settembre 2006 - 14:24

Concordo con Astro. Meglio, molto meglio una SUPERNATURAL THING di Ben E. King o le avvisaglie che si scorgono in PAPA WAS A ROLLING STONE dei Temptations che tanta paccotaglia successiva (senza dimenticare che cmq anche nel periodo più fortunato ci furono artisti di spiccata qualità come i Chic, che a loro volta furono tra i primissimi saccheggiati dal rap).
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#20 TB 303

    pivello

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Inviato 26 settembre 2006 - 14:30

Beh gli Chic avevano così tanto groove che sarebbe stato un dleitto non campionarli! : D
Comunque gran bel thread, mi è sempre piaciuto poter andare a rovistare nei meandri di questa scena musicale, e non ho mai saputo da dove cominciare prima d'ora. Grazie mille!
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#21 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 26 settembre 2006 - 14:32

Secondo voi lo 'Hi Records Sound' (quello alla Al Green, per intenderci) ha molto a che a che fare con la prima disco? Secondo me sì.
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#22 bluefunk72

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Inviato 26 settembre 2006 - 14:37

Secondo me, oltre alla distinzione tra prima e seconda disco dance (esplosione del fenomeno), bisogna anche distinguere tra dance di matrice "nera" (che veniva dal funk e dal soul) e dance di matrice "bianca" (che veniva dal pop e dal rock). Per esempio di matrice nera erano Chic, Sister Sledge, Jackson 5, Michael Jackson, Donna Summer, Kool and the Gang, KC and the Sunshine Band, Earth Wind and Fire, ecc. Di matrice bianca erano Bee-Gees, ABBA, Village People, Sylvester, ecc.(e si noti che non sempre questi ultimi erano bianchi). Se si confronta un pezzo dei Bee-Gees con uno degli Chic, per esempio, si sente quello che voglio dire: il groove è diverso. Io preferisco la dance che veniva dal funk, dal soul, dall'R&B, generi che non mi pare siano molto considerati in questo forum e su OR in generale e che però sono importanti in quanto costituiscono una grossa fetta della musica popolare e hanno avuto un'influenza enorme su pop, rock e derivati.     
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#23 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 26 settembre 2006 - 14:41

Kool and the Gang,


Più funky tout court e proto-rap che disco.
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#24 bluefunk72

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Inviato 26 settembre 2006 - 14:53

Kool and the Gang,


Più funky tout court e proto-rap che disco.


parli di Al Green e fai il purista? :)
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#25 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 26 settembre 2006 - 15:07


Kool and the Gang,


Più funky tout court e proto-rap che disco.


parli di Al Green e fai il purista? :)


Hai ragione :-[ :D !
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#26 Claudio

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Inviato 26 settembre 2006 - 15:11

Sì, ma io non capisco perché dover distinguere necessariamente tra primo e secondo periodo, tra "major/commerciale" e "verginità iniziale". Io non vedo una gran discontinuità...

Perchè era cambiato il clima, i luoghi di ritrovo, il sentimento di unione sotto la sola musica, la musica, tutto. Con la commercializzazione la Disco perse buona parte dello spirito iniziale per diventare un prodotto per le masse, filtrato dai soldi, sempre più povero in qualità e innovazione, inondò il mercato e lo saturò. Distrutto insomma quel clima in sè elitario e innovatore che aveva alla sua nascita. I pezzi stessi degli inizi e quelli del periodo commerciale sono diversi.


Boh, a me sembra che la Disco abbia finito semplicemente con l'esaurirsi, come un po' tutti gli altri generi esplosi negli anni 70, proiettando però la sua ombra in tanta, tantissima dance (e non solo) degli anni a venire.
E' anche normale che un filone musicale finisca per inaridirsi col tempo, anche senza tirare in ballo questioni etico/commerciali, e fermo restando questo:

tantopiù che non si contano i pezzoni memorabili usciti nel triennio 75-77, con corpose code fino al '79...


Poi francamente il periodo commerciale lo si conosce un pò tutti e ha anche stufato, il mio intento era riportare alla luce il lato più ancestrale e interessante del movimento.


Ecco, questa motivazione la trovo molto più comprensibile.
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#27 astrodomini

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Inviato 26 settembre 2006 - 15:18

Boh, a me sembra che la Disco abbia finito semplicemente con l'esaurirsi, come un po' tutti gli altri generi esplosi negli anni 70, proiettando però la sua ombra in tanta, tantissima dance (e non solo) degli anni a venire.
E' anche normale che un filone musicale finisca per inaridirsi col tempo, anche senza tirare in ballo questioni etico/commerciali


La Disco è mutata da un tipo di musica a un altra, nel passaggio da musica di nicchia e per una determinata cerchia di persone a musica per chiunque ha perso il forte richiamo al soul per trasformarsi in qualcosa di più forte e marcato perdendo quello spirito iniziale che ne aveva caratterizzato la nascita. I pezzi leccatissimi e super conosciuti della seconda metà dei settanta sono solo un pavido esempio di ciò che era agli inizi la Disco, del suo mondo e dei club che ne animarono la nascita. Che poi piaccia più quella commerciale di quella storica ci può stare (dubito però che quelli che parlano di Disco vadano oltre le raccolte di successi commerciali) ma storicamente è la prima che fece la differenza, che creò un modo di intendere il divertimento, che distrusse le barriere razziali e creò un movimento underground fra i più influenti della storia. Tutti conoscono Moroder, Gloria Gaynor, Beegees, Chic e compagnia, pochi però si ricordano del Loft, del Gallery, di Siano, Mancuso o Grasso (sì, la disco parlava tricolore).
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#28 Guest_konrad_*

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Inviato 26 settembre 2006 - 15:23

Non è nostalgia , e ho la prova di me stesso: avevo 22 anni,1988 , e da quell'anno quella discomusic o dance o house o cmq MUSICA DA DISCOTECAmi iniziava a fare schifo avevo 22 anni,nel pieno della giovinezza,quindi nessuna nostalgia.faccio notare che fino al 1987, non avevo bisogno di sentire i dischi degli anni precedenti,perche' appunto BASTAVANO QUELLI DELLE RADIO del 1987. quindi è proprio per gusti personali, che si iniziava a sentire le prime radio revival,perche' ovviamente nelle radio normali non c'era piu la vera disco o dance del periodo 76-87. La prova è che anche le radio normali tuttora INSERISCONO QUEI BRANI NELLA NOMRALE PROGRAMMAZIONE!!!!!!!!!!! cioe' sento piu roba disco ORA su qualsiasi network,che nel 1988-96,attenzoine, non son programmi revival , ma rtl ad esempio METTE I DISCHI 70-80 NELLA PROGRAMMAZIONE NORMALE come fossero ATTUALI, e che dire della pubblcita'?la pubblicita FA TENDENZA E MODA, se fa jingle anni 70-80 è perche' tira di piu',non possono permettersi di non vendere!
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#29 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 26 settembre 2006 - 15:32

ma storicamente è la prima che fece la differenza, che creò un modo di intendere il divertimento, che distrusse le barriere razziali


Piano. Prima dell'Atlanta Sound c'era la Motown con successi come DANCIN' IN THE STREET, c'era Sly Stone con la sua band multirazziale che andava a Woodstock, ecc... In Gran Bretagna c'erano i mods che s'abbeveravano ampiamente alla fonte del soul.
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#30 astrodomini

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Inviato 26 settembre 2006 - 15:38

ma storicamente è la prima che fece la differenza, che creò un modo di intendere il divertimento, che distrusse le barriere razziali


Piano. Prima dell'Atlanta Sound c'era la Motown con successi come DANCIN' IN THE STREET, c'era Sly Stone con la sua band multirazziale che andava a Woodstock, ecc... In Gran Bretagna c'erano i mods che s'abbeveravano ampiamente alla fonte del soul.


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#31 Claudio

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Inviato 26 settembre 2006 - 15:39

La Disco è mutata da un tipo di musica a un altra, nel passaggio da musica di nicchia e per una determinata cerchia di persone a musica per chiunque ha perso il forte richiamo al soul per trasformarsi in qualcosa di più forte e marcato perdendo quello spirito iniziale che ne aveva caratterizzato la nascita. I pezzi leccatissimi e super conosciuti della seconda metà dei settanta sono solo un pavido esempio di ciò che era agli inizi la Disco


Fossero solo due risvolti (o anche solo la naturale evoluzione) di uno stesso movimento, no, eh?
A me piace molto la "prima" disco, ma sinceramente non vedo questa discontinuità, né questa "dannazione da successo" che avrebbe contraddistinto le produzioni successive. Lo spirito non mi sembra diverso, e credo che molti musicisti della prima ondata sarebbero stati ben felici di essere prodotti da major e di vendere tonnellate di dischi, magari grazie anche a una produzione più leccata.

In generale, mi oppongo fermamente a questa concezione della musica secondo cui "di nicchia e con pochi mezzi" è bello, "per chiunque e ben prodotto" è senz'anima. Tanto più che di "pavido" nella musica di Moroder e compagni vedo ben poco.

Ma parliamo pure di "Love's Theme" di Love Unlimited Orchestra e di Dave Mancuso, ci mancherebbe: è musica meno nota e merita senz'altro una riscoperta.
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#32 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 26 settembre 2006 - 15:44


ma storicamente è la prima che fece la differenza, che creò un modo di intendere il divertimento, che distrusse le barriere razziali


Piano. Prima dell'Atlanta Sound c'era la Motown con successi come DANCIN' IN THE STREET, c'era Sly Stone con la sua band multirazziale che andava a Woodstock, ecc... In Gran Bretagna c'erano i mods che s'abbeveravano ampiamente alla fonte del soul.


?


Intendo che non è stata la prima.
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#33 beppecozza

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Inviato 26 settembre 2006 - 15:46

PAPA WAS A ROLLING STONE degli Impressions


Chiedo scusa della precisazione: Papa Was A Rolling Stone è dei Temptations.

E comunque esce dalla penna di due mostri sacri come Norman Whitfield e Barrett Strong: per la verità la prima versione era stata scritta nel 1971 per gli Undisputed Truth, uscì nei primi mesi dell'anno successivo e raggiunse le parti medio alte delle classifiche statunitensi. Poi Whitfield ne fece una versione di dodici minuti per i Temptations, che nel 1973 raggiunse il primo posto e vinse tre Grammy, diventando un classico del soul.
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#34 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 26 settembre 2006 - 15:51


PAPA WAS A ROLLING STONE degli Impressions


Chiedo scusa della precisazione: Papa Was A Rolling Stone è dei Temptations


Non devi chiedere scusa, m'ero accorto dell'errore, ma mi ero dimenticato di editare.
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#35 astrodomini

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Inviato 26 settembre 2006 - 15:59


La Disco è mutata da un tipo di musica a un altra, nel passaggio da musica di nicchia e per una determinata cerchia di persone a musica per chiunque ha perso il forte richiamo al soul per trasformarsi in qualcosa di più forte e marcato perdendo quello spirito iniziale che ne aveva caratterizzato la nascita. I pezzi leccatissimi e super conosciuti della seconda metà dei settanta sono solo un pavido esempio di ciò che era agli inizi la Disco


Fossero solo due risvolti (o anche solo la naturale evoluzione) di uno stesso movimento, no, eh?
A me piace molto la "prima" disco, ma sinceramente non vedo questa discontinuità, né questa "dannazione da successo" che avrebbe contraddistinto le produzioni successive. Lo spirito non mi sembra diverso, e credo che molti musicisti della prima ondata sarebbero stati ben felici di essere prodotti da major e di vendere tonnellate di dischi, magari grazie anche a una produzione più leccata.

In generale, mi oppongo fermamente a questa concezione della musica secondo cui "di nicchia e con pochi mezzi" è bello, "per chiunque e ben prodotto" è senz'anima. Tanto più che di "pavido" nella musica di Moroder e compagni vedo ben poco.

Ma parliamo pure di "Love's Theme" di Love Unlimited Orchestra e di Dave Mancuso, ci mancherebbe: è musica meno nota e merita senz'altro una riscoperta.


Invece lo spirito era diversissimo, come ho detto si è passato da un fenomeno per un elitè (promisqua, spesso omosessuale, spesso nera) in situazioni del tutto particolari e storicamente importanti a una musica prettamente commerciale che si ascoltava anche la casalinga o il colletto bianco, molto lontana da ciò che era prima. Da musica con una storia, con un certo ambiente a musica fatta perchè portava soldi, perchè la major avevano capito che bastava pochissimo per fare successo, perchè a nessuno fregava più della storia o di nulla: bastava mettere insieme due bassisti, una voce in falsetto e i soldi fioccavano a palate. Non penso di dire nulla di strano se penso che con il secondo periodo il Soul (inteso proprio come anima) era finito e la Disco stava andando incontro una saturazione/decadenza totale. Il libro consigliato poco sopra te lo saprà spiegare meglio di me.
Poi non ho mai pensato che musica con pochi mezzi=figo e superleccato=schifo, qui non è una questione di produzione, è una questione proprio di anima.
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#36 beppecozza

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Inviato 26 settembre 2006 - 16:19

Tanto più che di "pavido" nella musica di Moroder e compagni vedo ben poco.


Comunque non puoi parlare di disco music senza passare da Moroder, e con lui Cerrone e Constandinos


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#37 Guest_Julian_*

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Inviato 26 settembre 2006 - 16:23

E' un genere che conosco abbastanza poco e che non credo approfondirò mai. Oddio, il suo ascolto è piacevole, molti pezzi sono ben scritti ed arrangiati ed indubbiamente freschi e coinvolgenti, però io nella musica cerco altre cose, e quindi attribuisco alla disco il valore che secondo me le spetta e che lei stessa si è attribuita: quello della piacevolissima colonna sonora del sabato sera in discoteca.
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#38 Claudio

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Inviato 26 settembre 2006 - 16:33



La Disco è mutata da un tipo di musica a un altra, nel passaggio da musica di nicchia e per una determinata cerchia di persone a musica per chiunque ha perso il forte richiamo al soul per trasformarsi in qualcosa di più forte e marcato perdendo quello spirito iniziale che ne aveva caratterizzato la nascita. I pezzi leccatissimi e super conosciuti della seconda metà dei settanta sono solo un pavido esempio di ciò che era agli inizi la Disco


Fossero solo due risvolti (o anche solo la naturale evoluzione) di uno stesso movimento, no, eh?
A me piace molto la "prima" disco, ma sinceramente non vedo questa discontinuità, né questa "dannazione da successo" che avrebbe contraddistinto le produzioni successive. Lo spirito non mi sembra diverso, e credo che molti musicisti della prima ondata sarebbero stati ben felici di essere prodotti da major e di vendere tonnellate di dischi, magari grazie anche a una produzione più leccata.

In generale, mi oppongo fermamente a questa concezione della musica secondo cui "di nicchia e con pochi mezzi" è bello, "per chiunque e ben prodotto" è senz'anima. Tanto più che di "pavido" nella musica di Moroder e compagni vedo ben poco.

Ma parliamo pure di "Love's Theme" di Love Unlimited Orchestra e di Dave Mancuso, ci mancherebbe: è musica meno nota e merita senz'altro una riscoperta.


Invece lo spirito era diversissimo, come ho detto si è passato da un fenomeno per un elitè (promisqua, spesso omosessuale, spesso nera) in situazioni del tutto particolari e storicamente importanti a una musica prettamente commerciale che si ascoltava anche la casalinga o il colletto bianco, molto lontana da ciò che era prima. Da musica con una storia, con un certo ambiente a musica fatta perchè portava soldi, perchè la major avevano capito che bastava pochissimo per fare successo, perchè a nessuno fregava più della storia o di nulla: bastava mettere insieme due bassisti, una voce in falsetto e i soldi fioccavano a palate.


Vabbe', lasciamo perdere: abbiamo evidentemente due modi di valutare la musica diversi.
Figurati che a me fa piacere che certa musica la ascolti anche la casalinga o il colletto bianco, quindi ho solo ammirazione per chi può riuscire nell'impresa...
E anche Sylvester era omosessuale e forse anche Donna Summer era promiscua...
E io credo anche fermamente che tutta la musica sia fatta (almeno nelle speranze) per portare soldi.
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#39 beppecozza

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Inviato 26 settembre 2006 - 16:41

Vabbe', lasciamo perdere: abbiamo evidentemente due modi di valutare la musica diversi.
Figurati che a me fa piacere che certa musica la ascolti anche la casalinga o il colletto bianco, quindi ho solo ammirazione per chi può riuscire nell'impresa...
.....
E io credo anche fermamente che tutta la musica sia fatta (almeno nelle speranze) per portare soldi.


Ne sono fermamente convinto anch'io...non credo che uno si metta a far musica solo per la gloria artistica...
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#40 D.VAN VLIET-parte seconda

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Inviato 26 settembre 2006 - 16:47

Funky Town dei Lips Inc. capolavoro assoluto. Seguono a ruota, i vari Jungle Boogie e Shake Your Booty (KC and the S.Band). E Celebration di Cool and The Gang. Non mi piace invece Le Chic; pacchiani i Village People.
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#41 astrodomini

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Inviato 26 settembre 2006 - 16:48

Vabbe', lasciamo perdere: abbiamo evidentemente due modi di valutare la musica diversi.
Figurati che a me fa piacere che certa musica la ascolti anche la casalinga o il colletto bianco, quindi ho solo ammirazione per chi può riuscire nell'impresa...
E anche Sylvester era omosessuale e forse anche Donna Summer era promiscua...
E io credo anche fermamente che tutta la musica sia fatta (almeno nelle speranze) per portare soldi.


Claudio cosa ti devo dire? Per me fra i Ramones e un gruppo Punk commerciale a caso incorre una grossa differenza: entrambi alla fine fanno Punk ma uno è stato un gruppo nato in una determinata scena, da una determinata voglia di fare musica etc. un altro invece è nato dal desiderio di manager ed etichette miliardarie di fare soldi. La stessa differenza che incorre fra la Disco del primo periodo e quella del secondo, sono entrate palate di soldi e lo spirito è svilito, si è mirato solo e unicamente ai soldi (che non significa che la musica della prima Disco era fatta per carità cristiana) e tutto ciò che era Disco è morto con essi.
Per non parlare del fatto che quando sono entrati i capitali si è assistito a una vera e propria morte del genere, cosa che con molti altri generi non è accaduta e che è una peculiarità della Disco. Insomma a me non interessa fare il purista, mi piacciono molti brani della Disco commerciale (hanno un grande groove) ma se devo indicare lo spirito e la storia della Disco mi è inevitabile parlare del primo periodo e trattare in maniera molto minore il secondo.
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#42 beppecozza

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Inviato 26 settembre 2006 - 16:55

Funky Town dei Lips Inc. capolavoro assoluto. Seguono a ruota, i vari Jungle Boogie e Shake Your Booty (KC and the S.Band). E Celebration di Cool and The Gang. Non mi piace invece Le Chic; pacchiani i Village People.


con tutto il rispetto, ma stai citando i tuoi gusti personali. Chic (e ridai: non si chiamano Le Chic: la band si chiama Chic) e Village People sono una parte imprescindibile del fenomeno disco. Che ti piacciano o no.
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#43 bluefunk72

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Inviato 26 settembre 2006 - 17:28

Non penso di dire nulla di strano se penso che con il secondo periodo il Soul (inteso proprio come anima) era finito e la Disco stava andando incontro una saturazione/decadenza totale.


Dipende da quale tipo di disco, il top per me sono stati gli Chic (lo so, sono pesante), successo commerciale o no, è musica di altissima qualità e con Soul da vendere! Questione di gusti...
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#44 Claudio

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Inviato 26 settembre 2006 - 18:16


Non penso di dire nulla di strano se penso che con il secondo periodo il Soul (inteso proprio come anima) era finito e la Disco stava andando incontro una saturazione/decadenza totale.


Dipende da quale tipo di disco, il top per me sono stati gli Chic (lo so, sono pesante), successo commerciale o no, è musica di altissima qualità e con Soul da vendere!


Altroché... E perché, un "The Hustle" di Van McCoy non era soul?
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#45 astrodomini

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Inviato 26 settembre 2006 - 18:49



Non penso di dire nulla di strano se penso che con il secondo periodo il Soul (inteso proprio come anima) era finito e la Disco stava andando incontro una saturazione/decadenza totale.


Dipende da quale tipo di disco, il top per me sono stati gli Chic (lo so, sono pesante), successo commerciale o no, è musica di altissima qualità e con Soul da vendere!


Altroché... E perché, un "The Hustle" di Van McCoy non era soul?


Ho scritto sopra che ci sono un sacco di pezzi del periodo commerciale che mi piacciono. Quello che contesto è lo spirito che secondo me è del tutto diverso, si è passati da un tipo di ambiante, da un tipo di musica a un altro molto più commerciale e meno sentito, più per le masse e con un sacco di monnezza fatta solo perchè in quel momento qualsiasi cosa etichettata come Disco portava un sacco di soldi. Ciò non toglie che pezzi ottimi ci sono eccome ma che lo spirito (ed è quello che indicavo con soul) era completamente diverso.
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#46 D.VAN VLIET-parte seconda

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Inviato 27 settembre 2006 - 16:39


Funky Town dei Lips Inc. capolavoro assoluto. Seguono a ruota, i vari Jungle Boogie e Shake Your Booty (KC and the S.Band). E Celebration di Cool and The Gang. Non mi piace invece Le Chic; pacchiani i Village People.


con tutto il rispetto, ma stai citando i tuoi gusti personali. Chic (e ridai: non si chiamano Le Chic: la band si chiama Chic) e Village People sono una parte imprescindibile del fenomeno disco. Che ti piacciano o no.


No. Non sono gusti personali. Si tratta di certezze assolute. Verita' inconfutabili. Leggi della Natura.
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#47 beppecozza

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Inviato 27 settembre 2006 - 17:44

No. Non sono gusti personali. Si tratta di certezze assolute. Verita' inconfutabili. Leggi della Natura.


Beato te che hai le certezze assolute e possiedi le verità inconfutabili. Comunque spero che tu stia scherzando...
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#48 bluefunk72

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Inviato 27 settembre 2006 - 17:53

Jungle Boogie è dei Kool and the Gang prima maniera, cioè Funk puro (ed enorme!).
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#49 floods

    l'utente main$tream

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Inviato 28 settembre 2006 - 08:03

E Ma' Baker dei Boney M  non la cita nessuno? E' troppo truzza lo so, ma a me piace tantissimo...a che anno risale!?
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RYM enafffffffiiiiooooooooolllll

#50 vrummel

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Inviato 28 settembre 2006 - 08:09

Ovviamente, come in ogni genere, c'è anche della roba buona (Gloria Gaynor, Blondie, Chic, la prima Madonna, la soundtrack di "Flashdance", etc...)


aaarrrggghhh la prima Madonna no, dai! Like a virgin, Papa don't preach e compagnia, ammazz'eschifezza
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