158 replies to this topic

[Homunculus]

Uhm da quello che ricordo era una scopiazzatura di Pocahontas e Balla Coi Lupi ovviamente in chiave iperbuonista.

[Merlo]

[Lou_Cherry]

da affezionatissimo della saga, come previsto sono uscito dalla sala con la morte nel cuore

[cinemaniaco]

alita è il film che cameron inseguiva dal 2003 e che poi si è visto costretto ad affidare in mani altrui per via di un altro sogno-progetto, ovvero portare a compimento l’interminabile saga di avatar. appare chiaro fin dalle premesse che questo è a tutti gli effetti un film di cameron – che produce e scrive la sceneggiatura – anche se nei credits alla regia figura robert rodriguez, uno che con questi budget non ha mai lavorato e che del suo cinema porta in dote giusto i camei di facce rodrigueziane come eiza gonzalez e jeff fahey. rodriguez comunque si rivela all’altezza della sfida, esaltandosi in particolare nelle numerose scene d’azione e di combattimento. gli effetti speciali sono notevoli: è impressionante il fotorealismo dei personaggi in CGI come la protagonista alita, qualcosa davvero di mai visto. è la stessa tecnologia che cameron ha sviluppato per i sequel di avatar e questo non può che essere di buon auspicio

in una recensione che ho letto, il film è stato descritto come un cyberpunk “alla vaniglia”, per indicare che forse come mondo distopico è troppo colorato, troppo illuminato e soft. in realtà per essere un PG-13 è più violento della media e scade nel girone infernale dello young adult solo quando entrano in scena una banda di fotomodelli da pubblicità della benetton che fingono di essere dei duri. dell’estetica del film mi è piaciuta invece la volontà di mantenersi fedele allo stile dei manga/anime giapponesi – come si può già evincere dagli occhioni della protagonista – pur mantenendo un tono/tocco occidentale. il punto debole del film è semmai la storia, priva di una solida backstory e con un worldbuilding appena abbozzato, un atto finale convulso e una conclusione che non conclude rimandando ad un sequel che probabilmente non ci sarà mai

è un film che funziona nei momenti, soprattutto visivi, nelle sequenze d’azione, nelle iterazioni tra personaggi in carne ed ossa e personaggi in CGI. alita è una riuscita creazione cameroniana, l’ultima di una galleria di eroine guerriere, che incarna l’interesse “filosofico” di cameron per il rapporto tra umanità e tecnologia, spingendo un po’ più in là le capacità mimetiche di quest’ultima nel simulare un essere umano. è vero che dietro ai movimenti di alita c’è un’attrice in carne ed ossa catturata con la motion capture, ma quello che vediamo sullo schermo è un attore digitale che riesce a trasmettere emozioni spesso meglio degli attori “veri” con cui condivide la scena. alita è viva e questo è impressionante e dà a anche da pensare

[pooneil]

nessuno ha visto Dark Fate?

 

io ieri, godibile con qualche momento facepalm.

che sia lontano dai primi due (ma forse anche dal terzo) è banale, ma meglio dei pochi marvel che ho visto o della produzione media di Netflix.

[Fidelio]

A me non è piaciuto: non è piaciuto il messaggio iniziale quello che cambia tutta la storia e di conseguenza giustifica l'arrivo nel 2020 di un nuovo cyborg. Eh no, non mi potete toccare John Connor, non così.
Per il resto ho apprezzato la Davis che è un attrice molto bravina. Il resto è tutta fuffa. La storia di Terminator è finita nel 1992. Tutto il resto è solo mercato. 

[cinemaniaco]

nessuno ha visto Dark Fate?

che delusione. mi ha fatto rivalutare terminator 3. quello che mi ha colpito è che dopo aver visto e sentito cameron presentarlo in pompa magna, rassicurando i fan e tutto quanto, ti ritrovi davanti un film raffazzonato e che, esattamente come gli altri bistrattati (da cameron stesso) sequel, utilizza l'aggancio ai primi due film soltanto per giustificare la propria esistenza e nulla più

gli autori non hanno sentito il bisogno di costruire una storia coerente forse perché la storia è sempre la stessa da 30 anni e tutti la conoscono. non hanno sentito il bisogno di approfondire un minimo e dare credibilità e spessore ai personaggi perché anche questi sono sempre gli stessi, fa poca differenza se gli cambi il sesso o la razza. john connor è stato sostituito con una nana messicana; l'implacabile nuovo terminator malvagio ha la faccia da commesso del mcdonald's di gabriel luna - spaventosissimo!! il t-800 di schwarzy è diventato un caro vecchietto che fa il tappezziere da 20 anni e non ha insospettito nessuno sull'essere un robot perché vive con una donna con cui non ha mai consumato un rapporto - e certo, l'amore più vero è quello puro!

il film vorrebbe essere un film politico sull'oggi, in ottica antitrumpiana, ma non essendoci il film, tutte le velleità vanno a farsi benedire. le sequenze d'azione sono molte e ben coreografate, e in questo tim miller, dopo deadpool, si conferma un regista dalla mano sicura in campo action. ma se lui è già il primo a non essersi ritenuto soddisfatto della lavorazione, c'è poco altro da aggiungere

visto il flop colossale, c'è almeno una buona notizia: la saga cinematografica di terminator, per ora, finisce qua

[Earl Bassett]

 

Molto perplesso dalla resa stile videogioco delle immagini che non riesce a trasportarti veramente in un mondo altro, cosa che invece il primo capitolo faceva egregiamente.

Certo poi manca l'effetto 3D ma a una prima occhiata sembra veramente un immaginario già antico e superato.

[Fidelio]

Voglio rivedermi Aliens e The Abyss, il secondo l'ho praticamente dimenticato