
cosa state leggendo
#15861
Inviato 09 maggio 2017 - 13:37
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play
Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you
#15862
Inviato 09 maggio 2017 - 13:54
è impazzito
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#15863
Inviato 09 maggio 2017 - 16:49
sto leggendo amor de perdiçao di camilo castelo branco, così poi vedo il film di manoel de oliveira.
tutto è cominciato quando ho visto francisca, film di manoel de oliveira, tra i cui personaggi figura lo stesso camilo castelo branco; poi ho recuperato giorno della disperazione, sempre di de oliveira, che racconta gli ultimi momenti della vita dello scrittore; chiuderò tutto quando troverò fanny owen di agustina nessa-luís, libro da cui è tratto francisca.
#15864
Inviato 09 maggio 2017 - 17:56
"Guerra in camicia nera" di Giuseppe Berto
Poi domani, se mi prende bene, comincio, dopo varie letture frammentarie, "Le operette morali".
#15865
Inviato 10 maggio 2017 - 21:00
Romanzo in terza persona con focalizzazione interna, caratterizzato da un certo ricorso al flusso di coscienza. Protagonista è Hugh Person, un sonnambulo della vita il cui sonnambulismo avrà effetti mortiferi. Compie vari vaggi in Svizzera, ma dato che ogni volta che ci va gliene capita una, non si capisce se sia più la Svizzera a portare sfiga o lui a essere autolesionista. Alla luce del finale (non privo di ambiguità) propendo per la seconda alternativa. Ciò detto, ho apprezzato di più altri libri di Nabokov. E' godibile, beninteso, soprattutto nella parte centrale, assai umoristica. Belli, ancor più nello specifico, i due capitoli adiacenti sul tennis (XVI) e sull'amore (XVII), i quali non parlano solamente di tennis e d'amore e in ogni caso lo fanno in maniera del tutto stravagante. E' un miniromanzo piuttosto magmatico che si accende a sprazzi. Alcuni passaggi non ho potuto fare a meno di sottolinearli, sono delle vere perle: «Poiché tutto era finzione e figure di cera se paragonato alla realtà di Armande, la cui immagine, impressa sull'occhio della sua mente, risplendette durante tutto lo spettacolo a diversi livelli, ora capovolta, ora sull'irridente margine del campo visivo, ma sempre presente, sempre vera ed eccitante. I luoghi comuni che aveva scambiato con lei ardevano di autenticità a confronto delle forzate esplosioni di risa in quel finto bar» (pp. 46-7); «Nel campo artistico essere "di avanguardia" vuol dire, in fondo, conformarsi a qualche audace moda filistea, così che quando si aprì il sipario, Hugh non provò la minima sorpresa nel vedersi offrire lo spettacolo di un eremita nudo seduto su un cesso crepato al centro di un palcoscenico vuoto» (p. 51); «Le dica che il mio organismo è stato avvelenato da lei» (p. 62); «Pensò [...] che avrebbe dovuto farsi visitare da un oculista fra non volto» (p.112); «Tutti i sogni sono anagrammi della realtà diurna» (p. 115); «Il cuore di Hugh aveva la forma di una lacrima» (p. 143).
#15866
Inviato 10 maggio 2017 - 23:15
Perché lo leggi?
Ora posso rispondere. Perché ero molto indeciso se invitare a una birra una che pensavo potesse essere mia figlia e invece ha solo pochi anni meno di me. Non lo avrei mai scoperto senza questo romanzo essenziale, né l'avrei mai invitata.
#15867
Inviato 11 maggio 2017 - 10:18
Il primo approccio con Bernhard ebbe i toni dello sconforto e tutti i crismi e le caratteristiche per essere considerato come il percorrere una strada impervia e tortuosa.
Correzione fu troppo per quel periodo, non era ancora il momento, una morsa attanagliante e claustrofobica che spezza il respiro mi provocò un blocco. Comunque è sempre lì che aspetta degni e consoni momenti di attenzione ed immersione tentacolare in quegli opalescenti andirivieni opprimenti ed immobilizzanti.
Con Il Soccombente la strada è sembrata meno tortuosa, zigzagante ma a suo modo più fluida e scorrevole. E' sempre presente quel senso di costrizione dovuto al profluvio di parole denso, circolare ed ipnotico che caratterizza il racconto e l'esposizione dei fatti, l'avvilupparsi su se stesso con sovraccarichi e stratificazioni, una nebulosa che narcotizza e provoca l'accettazione a lasciarsi andare trasportati da questa marea nero pece di disperazione, nichilismo e tragedia dell'animo sublimata nell'ardore della sconfitta, quasi bramata e vista come unico fine possibile ad un'esistenza che ha perso e smarrito il suo essere e si è fatta mera portatrice di eventi a cui si è succubi, vivendo passivamente nell'insoddisfazione.
Tre vite, un narratore quasi onnisciente che ha raggiunto un'accettazione totale di sè e del resto, poi da una parte il genio, l'essenza più pura, dall'altra il non riuscire ad essere come incontrovertibile condizione di vita, due essenze che si sono incontrate, sfiorate, ed in un baluginio in cui si è scorta la verità si sono allontanate inesorabilmente, distanze incolmabili, la perfezione assurta a specchio in cui tutto si riflette come fallimento.
Una variazione intensa sul tema della grazia e dell'invidia, con la musica sullo sfondo a circondare e riempire l'ambiente.
Poi la visione di Cadaveri eccellenti mi ha fatto venir voglia di Sciascia ed ora sto terminando ll giorno della civetta
#15868
Inviato 11 maggio 2017 - 12:26
Del libro non so nulla ma in copertina ha Spilliaert, e già questo è motivo di merito.
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
#15869
Inviato 11 maggio 2017 - 22:30
Casualmente, l'ho iniziato stamane in treno - Il soccombente, dico.
Per il momento condivido quanto scrive Dark Mavis. Anche per me è il secondo Bernhard; il primo fu Amras.
#15871
Inviato 12 maggio 2017 - 12:45
Per il prossimo mi vorrei buttare su Perturbamento (il più bello?). Correzione lo riprenderò
#15872
Inviato 12 maggio 2017 - 13:53
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#15873
Inviato 12 maggio 2017 - 14:00
Ma non li leggete in ordine cronologico?! Siate dannati.
Non sapevo fosse determinante.
#15874
Inviato 12 maggio 2017 - 14:05
(il più bello?).
A colpi d'ascia (parerino personale).
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#15875
Inviato 12 maggio 2017 - 14:12
A me è piaciuto Il respiro
#15876
Inviato 12 maggio 2017 - 14:28
Ma non li leggete in ordine cronologico?! Siate dannati.
Non sapevo fosse determinante.
Se sei un paranoico (come me), lo è.
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#15877
Inviato 12 maggio 2017 - 14:33
Avoglia se lo sono, che credi. Ma pensavo fosse importante solo per i volumi dell'autobiografia, non per tutta l'opera. Dunque, per esser filologici, bisognerebbe partire da "Gelo"?
#15878
Inviato 12 maggio 2017 - 14:35
Avoglia se lo sono, che credi. Ma pensavo fosse importante solo per i volumi dell'autobiografia, non per tutta l'opera. Dunque, per esser filologici, bisognerebbe partire da "Gelo"?
Esatto.
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#15879
Inviato 12 maggio 2017 - 15:24
Io sono partito da quello, infatti.
E sono ancora fermo lì
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
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