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20104 replies to this topic

#20101 kingsleadhat

    कगलु विपश्यना बाद वैश्व

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Inviato 14 marzo 2024 - 13:48

Una persona di cui ho molta stima nonché fiducia mi ha consigliato Olga Tokarczuk

 

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Mi pare che qualcuno la conoscesse qui dentro.

 

Non so come sia la traduzione italiana (già la resa del titolo l'ho sempre trovata un po' meh), ma è uno dei libri anni '00 più belli che abbia letto. La formula può facilmente strabordare nel pretenzioso ma - soprattutto se si conoscono anche le opere della Tokarczuk appena prima e appena dopo questo - si intuisce facilmente il tema del breaking point, in cui i protagonisti di turno si ritrovano catapultati, per scelta o per forza di cose, a volte loro malgrado, ad entrare in sincro con il fluire indistinto dello spaziotempo, per cui il tema dei voli e dei nonluoghi fa da forza centripeta. A questo si aggiunge il tema parallelo dell'anatomia umana, in linea probabilmente con il desiderio di parlare al livello della "condizione umana" più vivisezionata (la Tokarchuk tiene esplicitamente Buzzati come ispirazione qui). Anche se può sembrare discordante a primo incontro, è una sottotrama che comunque non disturba, anche perché proprio lo stile del libro rende digeribili anche gli spezzoni apparantemente scollegati.


  • 1

#20102 Greed

    round control to major troll

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Inviato 18 marzo 2024 - 17:55

Il consiglio mi arriva da una più-che-intenditrice di linguistica e stilistica italiana. Devo quindi desumere che anche la traduzione sia perlomeno soddisfacente per chi non conosce la lingua originale.

Grazie comunque del tuo commento! Torni a trovarci!

 

...

 

 

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#20103 selva

    mainstream Star

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Inviato 18 aprile 2024 - 10:45

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Il caso editoriale dello scorso anno, scritto da Gian Marco Griffi, che di mestiere gestisce un campo da golf. Credo sia arrivato alla decima ristampa e creato un piccolo culto, spinto anche da Fahrenheit (libro dell'anno) e da Barbero che lo ha proposto al premio Strega. Veramente inusuale per un volume di 800 pagine, ma che si legge abbastanza agilmente.

Ambientato ad Asti nel 1944, segue la stramba avventura di Cesco Magetti, un milite dalla Guardia Nazionale Ferroviaria a cui viene chiesto, non si sa per quale oscura ragione, di disegnare la mappa delle ferrovie messicane. Alcuni capitoli sono di una bellezza abbacinante e l'autore è bravissimo nel mescolare dramma, avventura e grottesco. C'è anche un capitolo con protagonisti Hitler e Eva Braun abbastanza divertente. Ma nelle ultime 200 pagine, la vicenda prende una piega drammatica, l'ironia e gli aspetti ridanciani lasciano spazio a una sensazione di amarezza cupa e irrisolta. 


  • 5

#20104 sfos

    utente unisalento

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Inviato 25 aprile 2024 - 20:34

Finito "Il potere e la gloria" di Graham Greene: per me questa è altissima letteratura, finora il buon GG lo avevo letto con gusto soprattutto per la sua ironia, che prevale in "Our Man in Havana", ma qui siamo a un livello di abisso interiore quasi dalle parti di "Sotto il vulcano" , con un Messico devastato e surreale e un prete solitario alcolizzato che vaga errabondo per sfuggire alla polizia e ai suoi demoni interiori. 10/10
  • 2
"The sun was setting by the time we left. We walked across the deserted lot, alone. We were tired, but we managed to smile."

#20105 Greed

    round control to major troll

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Inviato 28 aprile 2024 - 20:25

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Stefano D'Arrigo, Il compratore di anime morte [Rizzoli, 2024]

 

 

Per chi ha letto anche Horcynus Orca, annoto alcune impressioni di continuità, pur nella diversa statura e impegno delle due opere.

 

- L'incipit con una data, in un momento storico di cambiamenti cruciali (dicembre 1859; ottobre 1943)

- Il viaggio da Napoli alla Sicilia

- Il finale che sembra non chiudere il cerchio, sembra più uno scartare di lato rispetto alla trama che non si risolve in modo prevedibile

- L'esplorazione di un paesaggio sconvolto in cui si muovono personaggi sconvolti: Turi Borruso nel Compratore, il vecchio spiaggiatore in HO, per esempio.

- Il ritmo e l'ostentazione di certi dialoghi che sono continui tira e molla, tipo un duetto di opera lirica. Cirillo con Donna Lissandra, oppure 'Ndrja con Ciccina Circè.

- La tendenza a una lingua originale, un italiano-siciliano che cerca di evitare il dialetto: nel Compratore è solo un tentativo, rispetto all'invenzione pienamente riuscita della lingua di HO. Ma mi saltano già agli occhi termini come improsatura, scialare, carusitti.

 

E comunque NADIA TERRANOVA sembra un nome dei trailer di MACCIO CAPATONDA.


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