Vai al contenuto


Foto
* * * * - 27 Voti

cosa state leggendo


  • Please log in to reply
20197 replies to this topic

#20001 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7852 Messaggi:

Inviato 20 settembre 2023 - 09:31

eh, metto in lista
  • 0

#20002 Trickster017

    Rocker statale

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5124 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 20 settembre 2023 - 12:17

Come giustamente dice De Masi nella postfazione dell'edizione Fazi, si prova davvero un "estremo rammarico" quando "si termina la lettura di questa grande epopea". E non solo: anch'io, come lui, più volte mi sono sorpreso per la squisitezza letteraria, la maturità riflessiva e l'acume psicologico di uno scrittore poco più che trentenne. E davvero ringrazio Vidal per avermi dato modo di approfondire quella che la storia dei vincitori ha relegato a figura di secondo piano nell'elenco degli imperatori più celebri. Ma soprattutto mi sbalordisce l'ironia che con grande classe Vidal dispensa un po' ovunque, riportando tutti al giusto livello, pratogonista compreso. 

Avrei davvero voluto altre centinaia di pagine, in un romanzo già voluminoso.

 

 

713rxQGDcsL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg


  • 1

Keine Gegenstaende aus dem Fenster werfen


#20003 Greed

    round control to major troll

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13137 Messaggi:

Inviato 24 settembre 2023 - 17:38

Ermanno Cavazzoni, Il gran bugiardo

 

Cavazzoni_Il-gran-bugiardo-2.jpg

 

La storia di un uomo che inventa balle gigantesche, che lo portano a complicatissime e rischiose messe in scena, come: invitare i genitori alla propria laurea senza aver mai dato un esame. Oppure fingere di essere un famoso direttore d'orchestra e trovarsi costretto ad invitare una ragazza al proprio concerto, ovviamente senza avere idea di come si legga un pentagramma.

 

L'ho letto velocemente, con la curiosità di vedere fin dove le situazioni assurde potevano reggere, e per quanto tempo il protagonista poteva fingersi persone che non era. Il personaggio è interessante perché improvvisa continuamente e, non ingannando con vera malizia, non starebbe nel dantesco girone degli ingannatori. Piuttosto è vittima di bugie che servono a mascherare la sua nullità (vedi copertina di Luigi Serafini) e compiacciono le aspettative del mondo.

 

Mi dispiace però dire che questo è l'unico romanzo di Cavazzoni che non mi abbia stupito con invenzioni totalmente implausibili portate avanti in modo serissimo, come un azzardo della fantasia. Anche lo stile mi è sembrato un po' dozzinale rispetto al solito. Celati pensava che Cavazzoni avesse una precisione, nelle parole, un po' da maniaco; e infatti Cavazzoni ha detto che si diverte a leggere enciclopedie mediche o testi tecnici. Forse è per questo che nei suoi libri (soprattutto Le tentazioni di Girolamo, Cirenaica) avevo ritrovato puntigliose spiegazioni, ma non di cose reali, bensì di sgangheratezze partorite dalla fantasia.

Uno che cominciasse a leggere Cavazzoni da quest'ultimo libro penserebbe di certo che il romanzo non si preoccupa certo della verosimiglianza; e invece questo mi pare il romanzo più verosimile, e anche quello più unitario nella struttura e meno liberamente divagante.

 

 

******

 

ps. qui ho ritrovato tutto il percorso che cito a mio uso e consumo, così in futuro potrò autocitarmi fino ad un gigantesto quotone che racchiuda tutta l'opera di Cavazzoni. pps. come passa il tempo.

 

Spoiler

  • 1

#20004 Greed

    round control to major troll

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13137 Messaggi:

Inviato 05 ottobre 2023 - 21:29

Sto leggendo cosa state leggendo, un centinaio di pagine fa. Che bello quando ogni giorno c'erano commenti di dest, piersa e combat che litigavano, mick wall, gonzalo pirobutirro, william wilson, reynard, leeeeo, ganzfeld.

Dove sono finiti tutti? Perché non scrivete più?

Che bello scoprire che il libro di Alejo Carpentier comprato st'estate solo perché mi ispirava e costava due euro era consigliato caldamente da nijinsky.

 

Sto leggendo:

- Robert Walser, Il brigante

- Ugo Cornia, Il professionale. Avventure scolastiche


  • 1

#20005 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 22968 Messaggi:
  • LocationPalma Campania (Napoli)

Inviato 16 ottobre 2023 - 21:27

Hermann Broch - La morte di Virgilio

 

md30216918764.jpg


  • 1

#20006 lazlotoz

    Enciclopedista

  • Moderators
  • 6811 Messaggi:

Inviato 01 novembre 2023 - 14:21

978880625958HIG.JPG

 

Stella Maris, Cormac McCarthy

 

Finalmente mi son preso il tempo per mettermici. Abbastanza sorprendentemente è un romanzo più "accessibile" della prima parte, mi immaginavo che nel dialogo continuo avrei trovato difficoltà. Invece ci si rimane immediatamente avviluppati. 

Qui la protagonista è Alicia Western, la sorella, che attraverso sette colloqui con lo psichiatra mette un punto (fermo, o interrogativo) sull'impossibilità di conoscere le cose per quello che sono, sull'infinitezza matematica, sulla fallacia del linguaggio. Un vortice che squarcia il sentimento per arrivare a un'ultima pagina che sarebbe da incorniciare. L'attesa di essere divorati dagli animali selvatici per riprendere il posto nel mondo da parte di chi in questo mondo non ci può stare.

Non ho competenze di storia della matematica sufficienti per giudicare il contenuto di molte parti, ma forse questo non mi ha precluso l'accesso al significato più intimo del libro.

 

L'idea che McCarthy non scriverà più nulla è qualcosa che atterrisce tanto era un gigante in un tempo di piccole cose.

 

Una meraviglia.


  • 5

#20007 debaser

    utente stocazzo

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23258 Messaggi:

Inviato 02 novembre 2023 - 14:14

sorprendentemente leggibile, forse più dell'altro, vero. (e molto bello, ok)


  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#20008 Greed

    round control to major troll

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13137 Messaggi:

Inviato 02 novembre 2023 - 15:27

Robert Walser, Il brigante

 

Spoiler

 

"Dando prova di una lucidità senza eguali egli rende conto della presunta origine del suo male in un'educazione costruita quasi esclusivamente da piccole incurie; di come - a cinquant'anni -  egli continui ad avvertire in sé il bambino e il ragazzo di un tempo; della fanciulla che gli sarebbe piaciuto essere; della soddisfazione che prova nell'indossare un grembiule; della sua attrazione feticistica per un certo cucchiaino; della mania di persecuzione, consistente nel sentirsi circondati, accerchiati [...]". 

Così ne ha parlato W.G. Sebald nel "Passeggiatore solitario". Direi che basta.

 

 

 

Ugo Cornia: Sulla felicità a oltranza, Quasi amore, Roma

 

 

1121-3.jpg  1162-7.jpg  1266-3.jpg

 

 

I primi tre brevi romanzi di Cornia, tutti autobiografici. Il primo sulla morte dei suoi familiari più stretti (madre, padre, zia), che lo lasciano solo in una nuova vita. Il secondo sugli amori, sul cataclisma che producono nella nostra mente. Il terzo sul distacco da Modena per andare a lavorare a Roma, e in generale sui lavori e i lavoretti.

La cosa che mi ha attratto di più è questo autobiografismo pieno di discorsi da filosofo sgangherato, che riesce a raccontare con candore e sincerità, in modo divertente e serio insieme, un po' sgangherato e senza pretese. Aleggia sempre l'ombra di follia degli scrittori emiliani (Delfini, Celati, ecc.).

Quasi amore è il più bello.

 

Ora avrei voglia di leggere Hilarotragoedia di Manganelli, oppure Gargantua e Pantagruele, o il Baldus di Teofilo Folengo. E saranno due anni che non leggo in inglese, mi ero lasciato indietro Wuthering Heights e Sylvie e Bruno di Lewis Carroll. 

Ma queste ultime recensioni del per me sconosciuto McCarthy mi hanno molto invogliato.

Se non si nota ho buttato giù dei gran nomi e titoli solo per alimentare la discussione. Make cosa state leggendo great again. Cazo.


  • 0

#20009 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7852 Messaggi:

Inviato 02 novembre 2023 - 19:11

mi ero ripromesso di commentare e mantengo:

 

in mezzo a letture più filosofiche degli ex-coniugi Arendt (Vita activa) & Anders (L'uomo è antiquato), sui quali non potrei dire molto (o forse direi troppo), piazzo un paio di romanzi interessanti:

 

La foresta trabocca, di Ayase Maru: donne che diventano piante, ormai un filone (solo asiatico? non credo), accomunato alla Vegetariana di Han Kang, anche per la pluralità di punti di vista (e sofferenze sociali), ma questo mi sembra un (bel) gradino sotto. l'elemento weird esplicitato in un realismo magico che non mi dà fastidio ma rimane meno perturbante/disturbante del weird meno esplicito ma più vero della Vegetariana. l'ambiente letterario si presta alle letture meta-artistiche che mi piacciono sempre, ma qui mi sembra di riscontrare un aspetto simile al Murakami che mi era piaciuto meno (pur essendo molto meglio da tutti gli altri punti di vista, anzi funziona bene anche come commento femminista al protagonista imbarazzante di Dance dance dance): una superficialità portata fino al lessico, quasi colloquiale, che in realtà non è un problema, ma tutto mi sembra fin troppo chiaro ed esplicito, senza quella profondità perturbante che mi fa inquietare e quindi innamorare

 

Terre del crepuscolo, di J.M. Coetzee: di suo avevo letto solo Aspettando i barbari, che sì mi era piaciuto ma forse non avevo capito del tutto, questi invece sono due racconti lunghi con cui ha esordito il nostro premio nobel e sono due bombe clamorose. entrambi esperimenti metaletterari sulla violenza mentale prima ancora che fisica (ma si arriva anche a quella, senza tirarsi minimamente indietro, anzi): il primo come rapporto sul Vietnam, sulle sue strategie e soluzioni, su come questo rapporto si ripercuote su chi lo scrive, sulla violenza a ogni livello della società e dell'interpretazione, da redigere per lo stesso Coetzee; il secondo resoconto di un'avventura che da western diventa esistenziale, poi contestualizzata in generazioni di visioni ottuse, razziste e sadiche nel Sudafrica della stessa famiglia di Coetzee, che di generazione in generazione rievoca le gesta di questo progenitore, contraltare perfetto degli eroi western americani, che tratta con disprezzo gli ottentotti, i suoi schiavi, e tutti gli indigeni con cui ha a che fare, che di fronte alla morte sembra intuire il fondo dell'essere umano, ma comunque non si tira indietro davanti a nessuna delle sue convinzioni suprematiste, anzi le porta alle estreme conseguenze. tutti i protagonisti e narratori crudelissimi, terribili, violenti, disperati, umani

consigliatissimo, ma non per soggetti sensibili (in tutti i sensi)


  • 2

#20010 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 22968 Messaggi:
  • LocationPalma Campania (Napoli)

Inviato 03 novembre 2023 - 08:07

 

Anders (L'uomo è antiquato), 

 

Meraviglioso e attualissimo!


  • 0

#20011 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7852 Messaggi:

Inviato 03 novembre 2023 - 08:09

Anders (L'uomo è antiquato),

 
Meraviglioso e attualissimo!

devo ancora finirlo e non lo definirei meraviglioso (neanche brutto eh), ma attualissimo sì, incredibile come sembri commentare il presente pari pari, pur essendo scritto 70 anni fa
  • 0

#20012 lazlotoz

    Enciclopedista

  • Moderators
  • 6811 Messaggi:

Inviato 03 novembre 2023 - 08:48

 

Terre del crepuscolo, di J.M. Coetzee: di suo avevo letto solo Aspettando i barbari, che sì mi era piaciuto ma forse non avevo capito del tutto, questi invece sono due racconti lunghi con cui ha esordito il nostro premio nobel e sono due bombe clamorose. entrambi esperimenti metaletterari sulla violenza mentale prima ancora che fisica (ma si arriva anche a quella, senza tirarsi minimamente indietro, anzi): il primo come rapporto sul Vietnam, sulle sue strategie e soluzioni, su come questo rapporto si ripercuote su chi lo scrive, sulla violenza a ogni livello della società e dell'interpretazione, da redigere per lo stesso Coetzee; il secondo resoconto di un'avventura che da western diventa esistenziale, poi contestualizzata in generazioni di visioni ottuse, razziste e sadiche nel Sudafrica della stessa famiglia di Coetzee, che di generazione in generazione rievoca le gesta di questo progenitore, contraltare perfetto degli eroi western americani, che tratta con disprezzo gli ottentotti, i suoi schiavi, e tutti gli indigeni con cui ha a che fare, che di fronte alla morte sembra intuire il fondo dell'essere umano, ma comunque non si tira indietro davanti a nessuna delle sue convinzioni suprematiste, anzi le porta alle estreme conseguenze. tutti i protagonisti e narratori crudelissimi, terribili, violenti, disperati, umani

consigliatissimo, ma non per soggetti sensibili (in tutti i sensi)

 

Di Coetzee ho letto Età di Ferro e Vergogna, me li ricordo bellissimi e davvero molto crudi. Una scrittura tagliente che non cede a facili immagini. Un grande scrittore che va approfondito, e questo che segnali mi ha incuriosito. Me lo segno (andrà nella pila inesauribile delle letture future).


  • 0

#20013 lazlotoz

    Enciclopedista

  • Moderators
  • 6811 Messaggi:

Inviato 03 novembre 2023 - 08:57

 

Ora avrei voglia di leggere Hilarotragoedia di Manganelli, oppure Gargantua e Pantagruele, o il Baldus di Teofilo Folengo. E saranno due anni che non leggo in inglese, mi ero lasciato indietro Wuthering Heights e Sylvie e Bruno di Lewis Carroll. 

Ma queste ultime recensioni del per me sconosciuto McCarthy mi hanno molto invogliato.

 

 

Beh, quello di Manganelli mi manca, ma Manganelli va letto ogni tanto perché è un vero balsamo per il cervello. 

Tempo fa rimasi così stupito da Centuria, un gioiello. Così come il suo suggerimento per fruirne al meglio:

"Se mi si consente un suggerimento, il modo ottimo per leggere questo libercolo, ma costoso, sarebbe: acquistare diritto d’uso d’un grattacielo che abbia il medesimo numero di piani delle righe del testo da leggere; a ciascun piano collocare un lettore con il libro in mano; a ciascun lettore si dia una riga; ad un segnale, il Lettore Supremo comincerà a precipitare dal sommo dell’edificio, e man mano che transiterà di fronte alle finestre, il lettore di ciascun piano leggerà la riga destinatagli, a voce forte e chiara. È necessario che il numero dei piani corrisponda a quello delle righe, e non vi siano equivoci tra ammezzato e primo piano, che potrebbero causare un imbarazzante silenzio prima dello schianto. Bene anche leggerlo nelle tenebre esteriori, meglio se allo zero assoluto, in smarrito abitacolo spaziale" das.gif 

Gargantua e Pantaguele divertentissimo. Ricordo che a un certo punto un po' mi aveva stuccato ma credo sia normale e forse il senso stesso del libro. Forse anche solo preso a piccole dosi può dare grande piacere.

 

Del Baldus nulla so.

 

Comunque dai, vai con McCarthy e poi scrivine qui, che a naso il buon Cormac ha piazzato un capo.


  • 1

#20014 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7852 Messaggi:

Inviato 03 novembre 2023 - 10:01

l'ultimo doppio (come gli album più ambiziosi) di McCarthy lo voglio recuperare anch'io, ma non so quando

invece con Terre del crepuscolo vai tranqui (per modo di dire): si legge in due giorni, sono proprio due novellette o racconti lunghi (non ho mai capito esattamente la distinzione)


  • 0

#20015 simonisback

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 168 Messaggi:

Inviato 03 novembre 2023 - 10:09

Massimo Cacciari METAFISICA CONCRETA

 

Libro che molto probabilmente chiuderà l'excursus teoretico del Professor Cacciari. Il misticismo che anelava tra le tessiture del suo capolavoro saggistico ICONE DELLA LEGGE, attraversando il periodo di incontro-scontro tra l'Elevazione di uno Heidegger o di un Severino risolto nell'abitare l'abisso che nonostante tutto è la nostra coscienza; si arriva al dunque.

 

METAFISICA CONCRETA per lo stolto, per l'ingenuo potrebbe sembrare un semplice paradosso, invece rimane l'unico atto in-credibile che la filosofia moderna possa permettersi: ritornare financo con una ermeneutica topologicamente in atto, alla lezione quasi filologica ma sempre APERTA al richiamo poetico e romantico delle grandi parole greche. 

 

Impossibile non amare questo libro per coloro che hanno potuto testimoniare il farsi del testo nelle meravigliose prolusioni quasi HENDRIXIANE (ad un certo punto!) al FESTIVALFILOSOFIA nel corso dell'ultimo decennio.

 

Un libro che senza basi specifiche non può essere affrontato al meglio (cerchiamo di essere buoni) è come se io mettessi piede nell'edificio del calcolo della meccanica quantistica partendo da un'eternità spesa nel laboratorio alchemico del linguaggio e intestardirmi nell'avere la meglio

 

Se qualcuno ha intenzione di studiare metafisica, consiglio vivamente l'opera di MONDIN e allo stesso tempo un ripassino al Marx.. in quanto il testo di Cacciari è marxista più del marxismo stesso. 

 

*****


  • 0

#20016 Greed

    round control to major troll

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13137 Messaggi:

Inviato 03 novembre 2023 - 17:04

 

Comunque dai, vai con McCarthy e poi scrivine qui, che a naso il buon Cormac ha piazzato un capo.

 

 

Intanto sono felice di trovare 4-5 messaggi sul topic in un giorno solo!  :wub:

 

Ma di McCarthy dammi una bibliografia ragionata, immagino non sia saggio partire dagli ultimi. A casa ho solo "La strada" che mi regalò centovent'anni fa...MARZ.

 

Ah dimenticavo di aver lasciato a metà (cioè a un trentaduesimo) i Saggi di Montaigne e lo Zibaldone di Giacomino. Mi ci rimetto un pochino ogni autunno.

 

Ho iniziato Hilarotragoedia di Manganelli, dieci pagine ed è già una follia.


  • 0

#20017 Mr. Atomic

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4535 Messaggi:

Inviato 03 novembre 2023 - 18:03

Ho iniziato Hilarotragoedia di Manganelli, dieci pagine ed è già una follia.

 

grandissimo trattato adiposo questo, l'ho letto con il treccani digitale 


  • 0

#20018 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7852 Messaggi:

Inviato 03 novembre 2023 - 19:15

Montaigne e Zibaldone bellissimi ma da consultare più che leggere, cioè belli anche da leggere ma non come un romanzo, ecco

(scusa pigra per dire che vorrei leggerli anch'io tutti, ma non so quando mai lo farò)
  • 1

#20019 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 22968 Messaggi:
  • LocationPalma Campania (Napoli)

Inviato 03 novembre 2023 - 22:54

 

 

Anders (L'uomo è antiquato),

 
Meraviglioso e attualissimo!

devo ancora finirlo e non lo definirei meraviglioso (neanche brutto eh), ma attualissimo sì, incredibile come sembri commentare il presente pari pari, pur essendo scritto 70 anni fa

 

 

esatto!


  • 0

#20020 paloz

    Poo-tee-weet?

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25428 Messaggi:

Inviato 04 novembre 2023 - 10:12

Werner Herzog - Ognuno per sé e Dio contro tutti

 

 

71YaYt7-SWL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg

 

 

L'unica garanzia sulla veridicità di ciò che viene raccontato in questo libro è l'assoluta integrità dell'autore e i suoi ben noti trascorsi da cineasta: in bocca a chiunque altro queste memorie suonerebbero come le farneticazioni di uno zio sbruffone che vuol far colpo sull'uditorio, o una versione estenuata della gag del "cargo battente bandiera liberiana".

Se le folli imprese di pellicole come Fitzcarraldo, La soufrière e altri documentari ai limiti del possibile vi paiono già surreali, aspettate di leggere le decine di aneddoti qui raccolti: diviene del tutto chiaro come Herzog abbia realmente vissuto cento vite diverse, dalla povertà assoluta sulle montagne bavaresi alla opulenta ipermodernità di Los Angeles, tra scalate ed esplorazioni dove l'unica salvezza dalla morte è stata soltanto la strenua determinazione a non morire. Intorno a lui centinaia d'altri hanno perito: Herzog no, ed è soprattutto questo a renderlo una leggenda vivente.

Dice che i suoi libri, contro ogni aspettativa, sopravviveranno molto più a lungo dei suoi film, perché nessuno racconta come lui. Non sono d'accordo: il fatto è che nessuno, credo, abbia davvero vissuto così profondamente e in maniera tanto eclettica come Herzog. Nessuna iperbole, leggere per credere.


  • 3

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#20021 lazlotoz

    Enciclopedista

  • Moderators
  • 6811 Messaggi:

Inviato 04 novembre 2023 - 11:17

L'ho iniziato stamattina. È un monumento vivente quell'uomo.
  • 0

#20022 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 29541 Messaggi:

Inviato 04 novembre 2023 - 13:09

100000, ho visto che mesi fa hai chiesto consigli su Murakami. Se non è troppo tardi, ne ho letti diversi suoi e ti dico: vai con "La fine del mondo e il paese delle meraviglie". 

Sono due storie, una fantascientifica e cupa, l'altra più rilassata e di stampo low fantasy, che si alternano di capitolo in capitolo. Non posso dirti altro perché anche una parola di troppo causerebbe spoiler. 

 

Non so perché da noi sia mezzo sconosciuto e non venga mai indicato fra i suoi migliori, ma lo è con netto distacco per quanto mi riguarda, e in Giappone è adorato, è l'unico suo romanzo che abbia vinto il Tanizaki, uno dei loro maggiori premi letterari, e la sua parte low fantasy ha pure ispirato un anime, "Haibane renmei", molto bello, anche se un po' un'occasione sprecata: se avessero trasposto l'opera completa sarebbe venuto un capolavoro assoluto.


  • 1
RYM ___ i contenuti

"SOVIET SAM" un blog billizzimo


7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#20023 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7852 Messaggi:

Inviato 04 novembre 2023 - 17:38

grazie per i consigli, ma cercavo più un confronto, perché ho trovato Dance dance dance davvero deludente e mi stupiva, vista la considerazione che ha in tutto il mondo

prima o poi recupererò qualcos'altro (credo), ma senza fretta vista l'ultima esperienza


  • 0

#20024 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 29541 Messaggi:

Inviato 05 novembre 2023 - 12:42

Beh, il succo era di mettercela la fretta asd perché non c'entra niente con "Dance Dance Dance", anzi direi che c'entra poco con qualsiasi suo altro romanzo. 


  • 0
RYM ___ i contenuti

"SOVIET SAM" un blog billizzimo


7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#20025 Trickster017

    Rocker statale

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5124 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 19 novembre 2023 - 10:08

Don Felder, Heaven and Hell. La mia vita negli Eagles 1974-2001
La seguente traduzione è mia e mi sono concesso la libertà di saltare qualche parola.

Più o meno era il 1961 e Don aveva grosso modo quattordici anni.

"Il mio nuovo impiego fu presso il nuovo negozio di musica in città. Era l'unico posto dove potevo comprare le corde per la chitarra. Di proprietà del vecchio Lipham e di suo foglio Buster, questo nuovo negozio era rivoluzionario per Gainesville (entroterra della Florida). In vista non c'erano sassofoni, tromboni o pianoforti, ma solo chitarre e spartiti. Era davvero il simbolo della nuova era del rock.
Un giorno ci passai davanti, mi bloccai e iniziai a fissare la vetrina. Lì, come se stesse ad aspettare me, c'era una Fender Stratocaster, proprio come quella che suonava Buddy Holly. Proprio di fronte ai miei occhi. A Gainesville. Era piuttosto malconcia e c'era da farci qualche lavoretto ma era in vendita e, semplicemente, dovevo averla. Entrai e iniziai ad aggirarmi nel negozio finché il signor Lipham finalmente si avvicinò.
"Posso aiutarti, figliolo?" Mi chiese, uno sguardo divertito sul suo volto.
"Vorrei comprare la Fender Stratocaster in vetrina" dissi tutto d'un fiato. "Ho una Fender Musicmaker da permutare, nella sua custodia originale, e al momento non ho soldi, ma potrei pagarle qualcosa ogni settimana".
Il signor Lipham si grattò il mento e mi guardò dall'alto in basso. "Sai suonare?" mi chiese, sospettoso.
"Sì, signore" replicai con fiducia.
"Fammi vedere" rispose, prendendo una chitarra usata. Misi la cinghia intorno al collo e gli diedi un esempio del mio repertorio in rapida espansione.
"Hmmm. Che ne dici di pagarmi con rate di dieci dollari al mese?" Mi chiese. Vedendomi esitare aggiunse: "Potresti lavorare qui quando puoi, accordare e pulire le chitarre, riordinare e mostrare alla gente come suonare. Ti pago un dollaro e mezzo a ora".
"Certamente". Ero raggiante ed entro un'ora ero nella mia stanza a strapazzare quella vecchia Stratocaster.
Il mio impiego al negozio presto si ampliò e diventai un insegnante di musica. Il signor Lipham mi raccomandava ad alcuni dei suoi clienti e, prima che me ne rendessi conto, mi ritrovai ad insegnare a dei mocciosi di dieci anni che piangevano tutto il tempo perché le dita facevano male e perché si illudevano di suonare come Elvis un minuto dopo aver imbracciato la chitarra che i loro genitori gli avevano comprato.
Ma uno dei miei studenti sembrava davvero promettente. Era tre anni più piccolo di me, magrolino, denti sporgenti e un'orribile chitarra. Andai a dargli lezioni a casa. Aveva un microfono e cantava a squarciagola, nel soggiorno, cantando e suonando per quello che poteva. Ero davvero impressionato.
Si chiamava Tom(my) Petty.
Ricordo che un giorno gli dissi che avrebbe anche potuto farcela.
  • 1

Keine Gegenstaende aus dem Fenster werfen


#20026 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7852 Messaggi:

Inviato 28 novembre 2023 - 17:29

finito anche Nottuario, di Ligotti.

una letteratura forte, teorica oltre che materica, che sicuramente può non piacere, ma molto coerente con se stessa e che va fino in fondo.

per quanto ricordi esplicitamente il mentore Lovecraft, la posizione di Ligotti è più filosofica (per quanto anche Lovecraft fosse un intellettuale, a suo modo).

i racconti lunghi tutti dal buono al molto buono, quelli brevi alla fine stuccano un po' per la ripetitività, ma come detto, molto coerenti su un'idea e un'atmosfera (una vibe?), ho pensato per un attimo all'elencone pubblicato assieme alla breve e ironica autobiografia di HPL, ma in realtà non c'entrano molto: quelle erano solo idee, spunti magari fecondi, ma in entrambi gli autori quello che conta poi è il dipanarsi o l'aggrovigliarsi delle parole e del mistero


  • 0

#20027 Greed

    round control to major troll

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13137 Messaggi:

Inviato 05 dicembre 2023 - 17:34

Cose che ho letto ultimamente ma non avevo ancora avuto voglia di scrivere.

 

Roberto Moliterni, La casa di cartone (Quodlibet)

 

Racconta tutte le tappe di un amore dei nostri tempi, che sono ampiamente previste e prevedibili. Approccio sui social, messaggi, appuntamenti, baci sesso e innamoramento, vengo io da te o tu da me?; poi la ricerca di una casa in affitto, i mobili all'ikea, le vacanze insieme, la routine, il gatto. Infine lo spegnersi della passione e la prevedibilità totale, gli amanti, e per finire i silenzi e lo scricchiolio dei mobili economici sui titoli di coda.

Raccontato come un elenco senza enfasi, con un generico "noi" che potremmo essere tutti, probabilmente memore di romanzi come "Le cose", o "Un uomo che dorme" (narrato col "tu") di Georges Perec.

Tra parentesi: scritto 5 anni fa e sembra già datatissimo nei riferimenti a oggetti e applicazioni.

 

 

Giorgio Manganelli, Hilarotragoedia

 

Un trattatello teorico-pratico sulla nostra propensione a morire, a discendere, a suicidarci, a essere attratti gravitazionalmente verso il basso. E' incredibile la serietà e la iper-letterarietà applicata ai voli pindarico-cosmologici della fantasia, che non si riferiscono a nulla di concreto, ma solo alla fantasia stessa. 

"dal loro seme semimorto fecero pasta da cose semivive, e ne nacquero questi scherni di pianeti, e puttane di comete, e le pozze umorali delle nebulose; proliferò da codeste tarme lo sconcio universo".

La prima parte "teorica" è un po' difficile, gli "esercizi", ovvero quattro-cinque storie che chiudono il libro, sono anche molto godibili nella loro totale assurdità. E mi hanno ricordato abbastanza Tommaso Landolfi.

 

 

Gianni Celati, Recita dell'attore Vecchiatto nel teatro di Rio Saliceto

 

La messa in scena dell'ultima recita di questo fantomatico Attilio Vecchiatto insieme a sua moglie Carlotta. Il teatro è nella bassa reggiana, non arriva praticamente nessuno nonostante Attilio sia un attore di fama internazionale. Attilio è un vecchio che non ha più un posto nel mondo fatto di automobilisti impazziti, culto dell'azienda e del guadagno a tutti i costi, godimento come obiettivo massimo della vita, politicanti corrotti. E allora si arrabbia e brontola contro tutto e tutti, mentre recita la sua "lezione di tenebre" alla sala vuota, dove c'è solo una "signora con la sporta".

Un libro molto strano persino per Celati, che include anche 57 sonetti di Vecchiatto con schema alla Shakespeare.

Il finale è bellissimo, mi ricorda un po' certi vecchi del romagnolo Raffaello Baldini, ma anche l'idea di fondo del viaggio di Mastorna di Fellini.

In "Scrittori giocatori", Bartezzaghi fa notare come nel titolo ritornino ossessivamente i fonemi di Celati (Attilio, Vecchiatto, Saliceto).

 

***

 

Ho letto un altro articolo in quel libro di Bartezzaghi su Giampaolo Dossena, e mi sono innamorato sia di Bartezzaghi che di Dossena.

Uno che oltre a scrivere monumentali enciclopedie sui giochi e testi sulla storia della letteratura italiana, faceva queste cose qui su Linus:

 

Garabalda fa farata
Fa farata ad ana gamba
Garabalda ca camanda
Ca camanda al battaglan

 

Babibabbi bu bebibo
Bu bebibo ab uba babba
Babibabbi be bobabba
Be bobabba ib babbabbiob

 

Garebildo fu fareti

Fo furate id onu gambe
Girobulda che cimondu
Ca cemindo ul batteglin

 

Bacidafgi hu lemino

Pu qeriso at uva zabca
Dafigahli me nopaqra
se tovazba ic dafgahlom

 

Bacedifo guhalemi

Nopuqare sitovuza
becidofu gahelimo
nupaqeri sotuvaz

 

Poi a un certo punto i nonsense venivano tradotti:

 

“Bacedifo guhà Jekilomu. <<napeqiro?>> sutàv. <<ewìxo yu-za!>>” Che significa: “Il sovrano chiamò a sé il Grande Sacerdote. <<si sono avverati i presagi?>> gli chiese con irruenza. <<i tempi sono maturi!>>

 

Insomma, è una parafilia.


  • 2

#20028 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7852 Messaggi:

Inviato 05 dicembre 2023 - 22:29

bellissimi quegli ultimi giochi che hai copiato, ammiro sempre questi giochi letterari-fantastici, specie quando virano sul nonsense, anche perché provo una specie di comunanza per qualcosa che faccio da sempre con il mio migliore amico e a volte anche con la mia ragazza (anche se più e da più tempo col mio migliore amico, lo ammetto)

[in particolare l'ultimo con la filastrocca di garibaldi deformata e poi reinterpretata proprio deja-vu, il che mi fa dubitare della nostra e sua originalità, ma comunque non mi pento di niente, anche perché noi non abbiamo pubblicato nulla]


  • 0

#20029 Greed

    round control to major troll

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13137 Messaggi:

Inviato 07 dicembre 2023 - 09:32

E' il momento di pubblicarne un esempio qui angel39.gif


  • 0

#20030 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7852 Messaggi:

Inviato 07 dicembre 2023 - 17:01

vabbè ma orali, ma la cosa curiosa è che ricordo distintamente un pomeriggio primaverile nella fredda tundra teutonica a passeggio con la mia dolce metà a recitare la suddetta filastrocca su Garibaldi modulata sulle cinque vocali (così come inizia sopra) per poi darne le varie interpretazioni dei possibili contesti e significati delle parole così modificate - curioso, no?

 

se no alle superiori quando si facevano fumetti nonsense "àla fumettidellagleba" per poi darne (parodie di) esegesi ermeneutiche (ovviamente senza neanche avere i mezzi per fare le parodie, ma vabbè) - era un po' un gioco simile, anche se con altri mezzi ovviamente


  • 1

#20031 Greed

    round control to major troll

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13137 Messaggi:

Inviato 07 dicembre 2023 - 18:08

Effettivamente viene meglio e fa più ridere su testi che sono "patrimonio comune", come il garibaldi. A me viene subito in mente di farla con l'Infinito di Leopardi ad esempio (l'ho già fatta).

 

Anche io comunque avevo avuto qualche trovata del genere, ma usando questo criterio: cantare una canzone togliendone tutte le consonanti. Tipo

 

E aoa iae

a e aie iae e e aie ue

e aeo i uo oe aa ua aiaa

 

(vi lascio indovinare)


  • 0

#20032 Greed

    round control to major troll

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13137 Messaggi:

Inviato 22 gennaio 2024 - 11:32

Aggiornamento senza commento, perché ho già scritto tutto a mano e non mi va di ricopiare a pc. Sono tutti bellissimi o molto interessanti.

 

Stefano Bartezzaghi, Scrittori giocatori

Antonio Delfini, La Rosina perduta (grazie a Paloz che lavora in una libreria bellissima)

Daniil Charms, Disastri (amore a prima vista)

Giampaolo Dossena, Storia confidenziale della letteratura italiana. Dalle origini a Dante (grazie a Paloz che lavora in una libreria bellissima)

 

e ora

 

Merlin Sheldrake, L'ordine nascosto. La vita segreta dei funghi

 

**** ***** ***** ***** *****

 

Mi rendo conto che in quest'anno abbiamo scritto TRE pagine di questo topic. Suvvia, impegniamoci di più.


  • 0

#20033 lazlotoz

    Enciclopedista

  • Moderators
  • 6811 Messaggi:

Inviato 22 gennaio 2024 - 14:10

 

Daniil Charms, Disastri (amore a prima vista)

 

 

Questo in che traduzione? Mi sa che ne avevamo parlato della disputa con Nori che fu molto criticato (a me lui piace quindi mi va bene la sua versione).


  • 0

#20034 Man-Erg

    Quando sulla riva verrai

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12991 Messaggi:

Inviato 22 gennaio 2024 - 15:43

Merlin Sheldrake, L'ordine nascosto. La vita segreta dei funghi

**** ***** ***** ***** *****


Molto bello, anche quando scende nei dettagli tecnici rimane una lettura piacevolissima e alla fine ti viene voglia di andare in un bosco ad appoggiare un orecchio alla terra fantasticando di trovarci il senso ultimo dell'esistenza sottoforma di eco di un messaggio che da milioni d'anni si tramanda nel sottosuolo.

Io non scrivo mai cosa sto leggendo, perché sono lento e leggo cose banali - spesso non capendole -, ma famo che stavolta sì.

Sto leggendo Il Processo di Kafka. Di suo avevo letto una raccolta di racconti che mi aveva abbastanza fulminato (in particolare Nella colonia penale, per la crudezza e il senso di implacabile angoscia che trasmetteva), e qui ritrovo, ancora più ossessiva, quella sensazione di labirinto inaffrontabile, di tragica ineluttabilità, appena velata da brevi istanti di vana e beffarda speranza. Bella la copertina dell'edizione che mi sono accattato.

9788804700852_0_424_0_75.jpg

Contemporaneamente, prima di chiudere gli occhi la sera, sto leggendo Viaggio di un naturalista intorno al mondo di Charles Darwin. L'ho cominciato da poco, ma già si dispiega nel suo enciclopedismo pionieristico, con terre nuove da svelare, meraviglie geologiche, botaniche e animali da raccontare, ogni volta con l'entusiasmo di una nuova scoperta; con gli occhi che brillano, propri del viaggiatore vorace, ma con la penna votata al linguaggio analitico e preciso dello studioso.

9788806171896_0_424_0_75.jpg
  • 1
Though we've been denied
Too much hope in our lives
Let tonight be the night
Let tonight be the night when it ends

#20035 piersa

    Megalo-Man

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 20527 Messaggi:
  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 22 gennaio 2024 - 18:57

Kafka banale? Annamo bene asd

Il 30 gennaio esce un nuovo libro di Gogol, ispirato alle anime morte. In realtà lo aveva scritto D'Arrigo, e adesso lo hanno ritrovato.
  • 0

#20036 Man-Erg

    Quando sulla riva verrai

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12991 Messaggi:

Inviato 22 gennaio 2024 - 19:43

Dai, che hai capito! Banale nel senso che tutti lo conoscono, non farmi fare la figura del scemo di turno :-)


  • 1
Though we've been denied
Too much hope in our lives
Let tonight be the night
Let tonight be the night when it ends

#20037 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7852 Messaggi:

Inviato 22 gennaio 2024 - 19:51

per continuare la fila delle letture banali, io sto leggendo Solaris, ed è quel capo che ti aspetti che sia, perché è Lem e ogni pagina è un trattato di filosofia ma anche un romanzo di fantascienza ma anche un'esplorazione dell'animo umano
  • 2

#20038 Greed

    round control to major troll

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13137 Messaggi:

Inviato 23 gennaio 2024 - 12:26

 

 

Daniil Charms, Disastri (amore a prima vista)

 

 

Questo in che traduzione? Mi sa che ne avevamo parlato della disputa con Nori che fu molto criticato (a me lui piace quindi mi va bene la sua versione).

 

 

Quella di Nori, anche perché l'unica altra traduzione che mi risulta si chiama "Casi". Ma dato che Charms in vita ha pubblicato solo libri per bambini, sia i Disastri che i Casi sono più antologie di scritti di Charms che opere.

Questa di Nori effettivamente è particolare perché alterna sempre una pagina di diario a un racconto. Con esito secondo me interessante.

 

Contemporaneamente, prima di chiudere gli occhi la sera, sto leggendo Viaggio di un naturalista intorno al mondo di Charles Darwin. L'ho cominciato da poco, ma già si dispiega nel suo enciclopedismo pionieristico, con terre nuove da svelare, meraviglie geologiche, botaniche e animali da raccontare, ogni volta con l'entusiasmo di una nuova scoperta; con gli occhi che brillano, propri del viaggiatore vorace, ma con la penna votata al linguaggio analitico e preciso dello studioso.


9788806171896_0_424_0_75.jpg

 

 

Anche questo vorrei leggere. La scorsa estate ho letto anche la breve autobiografia di Darwin, che poi ti consiglio. Si capisce benissimo lo spirito pionieristico e avventuroso. Lui si imbarca sconsigliato da suo padre, pagato solo con il vitto; prende una marea di appunti inutilizzabili perché non aveva le giuste basi, ecc..

Erano altri tempi e ok, ma fondamentalmente si parla di un dilettante monomaniaco che, se trova tre coleotteri, ne porta a casa due tenendoli in mano e uno tenendolo in bocca.

 

Il 30 gennaio esce un nuovo libro di Gogol, ispirato alle anime morte. In realtà lo aveva scritto D'Arrigo, e adesso lo hanno ritrovato.

 

Veramente esce "Il traghettatore di anime", la misconosciuta e non conclusa riscrittura darrighiana di Gogol? Lo aspetto senza speranze da quando ne ho sentito parlare, correva il 2015.


  • 1

#20039 piersa

    Megalo-Man

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 20527 Messaggi:
  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 23 gennaio 2024 - 12:27

Yep, almeno ti riaddolcisci la bocca asd
  • 0

#20040 Greed

    round control to major troll

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13137 Messaggi:

Inviato 23 gennaio 2024 - 12:36

Rispondimi alla mail piuttosto!

 

Comunque l'ho trovato adesso, ricordavo male il titolo, è "Il compratore di anime morte"

https://www.libreria...ai978881717420/

Comunque è un testo di cui D'Arrigo stesso non ha mai parlato e non avrebbe mai pubblicato. Forse serviva per una sceneggiatura. Vedrò, vedremo.


  • 0

#20041 sfos

    utente unisalento

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4381 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 24 gennaio 2024 - 11:15

"The Makioka Sisters" di Tanizaki (edito come "Neve sottile" in Italia)

Difficile trovare una migliore introduzione alla cultura giapponese del secolo scorso. Oltre ad essere una full immersion nelle tradizioni e dinamiche sociali del Giappone, è anche racconto di straordinaria leggerezza
  • 0
"The sun was setting by the time we left. We walked across the deserted lot, alone. We were tired, but we managed to smile."

#20042 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 29541 Messaggi:

Inviato 25 gennaio 2024 - 09:06

Kon Ichikawa, uno dei massimi registi giapponesi, ne trasse un film nel 1983.


  • 1
RYM ___ i contenuti

"SOVIET SAM" un blog billizzimo


7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#20043 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7852 Messaggi:

Inviato 02 febbraio 2024 - 15:57

finito (da qualche giorno) Solaris, una riflessione che c'entra il giusto ma me l'ha fatta venire in mente lui:

nella fantascienza classica, si immaginavano cambi enormi nella società, esistenziali, ontologici (robot, intelligenze artificiali, alieni, viaggi nello spazio profondo), ma con la tecnologia dell'epoca (cassette, nastri, ecc).

la cruda realtà è che è cambiata molto la tecnologia, anche di tutti i giorni, ma siamo sempre nella stessa merda (anzi un po' più merda di quando scrivevano quegli scrittori lì, che infatti tendenzialmente avevano uno sguardo ottimista/positivista verso il futuro)

in breve si è realizzato l'high technology low life del cyberpunk e non il futuro utopico della scifi classica


  • 0

#20044 Greed

    round control to major troll

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13137 Messaggi:

Inviato 05 febbraio 2024 - 10:55

Merlin Sheldrake, L'ordine nascosto. La vita segreta dei funghi

 

Recensione:

 

Libro da cui si apprendono molte cose incredibili e che mi ha fatto venire tanta voglia di provare i funghi psilocibinici.


  • 1

#20045 lazlotoz

    Enciclopedista

  • Moderators
  • 6811 Messaggi:

Inviato 05 febbraio 2024 - 13:38

71uG+3oGTTL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg

 

Georges Perec, L'infra-ordinario

 

Non ho letto quasi nulla di Perec,  l'area giocherellona math* della letteratura non fa (più) per me. Però questo librettino qui si legge in un attimo ed è dannatamente lucido nelle riflessioni, la spiegazione dell'infra-ordinario l'ho sentita così vicina, e anche solo banalmente la descrizione di Londra (ci son tornato un mesetto fa) è così puntuale da farmi impressione.

 

Gran bel libretto.

 

* la parte delle cartoline è un po' al limite, me le son gustate, ma altalenavo momenti di piacere con altri di "noia", del tipo un po' di vuoto dietro all'abilità inventiva


  • 1

#20046 Greed

    round control to major troll

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13137 Messaggi:

Inviato 05 febbraio 2024 - 21:45

Ricopio i miei appunti di settembre per istituire un confronto su questo libello.

 

***

E' un libretto di scritti vari apparsi su rivista tra il '73 e l'81, poi raccolti dopo la morte di Perec.

Il primo scritto, "Approcci di cosa?", funge da manifesto che dà il la al resto del libro. Mentre tutti (e i mezzi d'informazione siamo attratti dall'insolito e dal sensazionale ("i treni cominciano a esistere solo quando deragliano"), Perec sceglie di interrogare il quotidiano, il banale. Il compito è più arduo di quello che sembra perché l'abituale, per definizione, è ciò a cui siamo abituati, e che quindi ha smesso di porci domande. Sottrarci a questa "anestesia" è un modo per riscoprire la nostra vita e "fondare la nostra propria antropologia".

Proposte concrete.

 

"Ciò che dobbiamo interrogare, sono i mattoni il cemento, il vetro, le nostre maniere a tavola, i nostri utensili, i nostri strumenti, i nostri orari, i nostri ritmi [...].

Descrivete la vostra strata. Descrivetene un'altra. Fate il confronto.

Fate l'inventario delle vostre tasche, della vostra borsa. Interrogatevi sulla provenienza, l'uso e il divenire di ogni oggetto che ne estraete".

 

Lo spirito di questo programma si ritrova in buona parte degli scritti qui raccolti.

In "La rue Vilin" una via parigina viene descritta, in più puntate, nel corso di sei anni. Il risultato è una specie di album fotografico che ci fa vedere un quartiere in movimento, con i palazzi fatiscenti e quelli in ristrutturazione, i negozi che aprono e quelli che falliscono, insieme ai cantieri, le insegne, i manifesti affissi ai muri, ma anche i gatti seduti nei cortili o un anziano che sale le scale. In sordina e senza commenti, il motivo che forse spingeva Perec a tornare proprio lì: era la via dove viveva da bambino, e dove si poteva ancora vedere l'insegna del negozio di sua madre, morta molti anni prima in un campo di concentramento.

 

Sempre nella direzione della descrizione "infraordinaria" è il "Tentativo d'inventario degli alimenti liquidi e solidi che ho ingurgitato durante l'anno millenovecentosettantaquattro", dove l'elenco oggettivo non riesce a non generare effetti comici o (per me) moti di repulsione (per la quantità e la varietà di carni).

 

La passione per l'enumerazione degli oggetti, che avevo già notati neri romanzi "Le cose" e "Un uomo che dorme", è il motivo principale di "Still life / Style leaf", una pignolissima descrizione della scrivania dello scrittore che termina con una specie di trompe l'oeil.

 

Gli altri sscritti sono meno strettamente legati al titolo postumo e al programma enunciato all'inizio. Sono, forse, più legati a una qualche occasione, come "Sancta sanctorum" (sull'arredamento e l'essenza dei bureau del potere), o "Passeggiate londinesi". Quest'ultimo mi è sembrato molto interessante anche per la riflessione sull'inesauribilità di una grande città come Londra, che non consente una conoscenza globale per il viaggiatore più infaticabile; da ciò l'esigenza di abbandonarsi un po' al caso e seguire quello che ci piace senza troppe pretese.

***

 

L'esercizio sulla scrittura delle cartoline con una serie di variazioni su frasi standard è quello più "oulipienne" ed effettivamente produce molti momenti di noia. Trovo interessante però che a un certo punto scatti un qualche effetto comico inatteso e che forse non è neanche così comico, è come un bug del nostro cervello, e scaturisce da una minuscola incrinatura in un mare di banalità. Un effetto simile a quando leggo Charms e non capisco neanche io di cosa sto ridendo. Ho riso molto, ad esempio, sulla frase "Leggo Proust".


  • 1

#20047 lazlotoz

    Enciclopedista

  • Moderators
  • 6811 Messaggi:

Inviato 06 febbraio 2024 - 08:26

Ricopio i miei appunti di settembre per istituire un confronto su questo libello.

 

***

E' un libretto di scritti vari apparsi su rivista tra il '73 e l'81, poi raccolti dopo la morte di Perec.

Il primo scritto, "Approcci di cosa?", funge da manifesto che dà il la al resto del libro. Mentre tutti (e i mezzi d'informazione siamo attratti dall'insolito e dal sensazionale ("i treni cominciano a esistere solo quando deragliano"), Perec sceglie di interrogare il quotidiano, il banale. Il compito è più arduo di quello che sembra perché l'abituale, per definizione, è ciò a cui siamo abituati, e che quindi ha smesso di porci domande. Sottrarci a questa "anestesia" è un modo per riscoprire la nostra vita e "fondare la nostra propria antropologia".

Proposte concrete.

 

"Ciò che dobbiamo interrogare, sono i mattoni il cemento, il vetro, le nostre maniere a tavola, i nostri utensili, i nostri strumenti, i nostri orari, i nostri ritmi [...].

Descrivete la vostra strata. Descrivetene un'altra. Fate il confronto.

Fate l'inventario delle vostre tasche, della vostra borsa. Interrogatevi sulla provenienza, l'uso e il divenire di ogni oggetto che ne estraete".

 

Lo spirito di questo programma si ritrova in buona parte degli scritti qui raccolti.

In "La rue Vilin" una via parigina viene descritta, in più puntate, nel corso di sei anni. Il risultato è una specie di album fotografico che ci fa vedere un quartiere in movimento, con i palazzi fatiscenti e quelli in ristrutturazione, i negozi che aprono e quelli che falliscono, insieme ai cantieri, le insegne, i manifesti affissi ai muri, ma anche i gatti seduti nei cortili o un anziano che sale le scale. In sordina e senza commenti, il motivo che forse spingeva Perec a tornare proprio lì: era la via dove viveva da bambino, e dove si poteva ancora vedere l'insegna del negozio di sua madre, morta molti anni prima in un campo di concentramento.

 

Sempre nella direzione della descrizione "infraordinaria" è il "Tentativo d'inventario degli alimenti liquidi e solidi che ho ingurgitato durante l'anno millenovecentosettantaquattro", dove l'elenco oggettivo non riesce a non generare effetti comici o (per me) moti di repulsione (per la quantità e la varietà di carni).

 

La passione per l'enumerazione degli oggetti, che avevo già notati neri romanzi "Le cose" e "Un uomo che dorme", è il motivo principale di "Still life / Style leaf", una pignolissima descrizione della scrivania dello scrittore che termina con una specie di trompe l'oeil.

 

Gli altri sscritti sono meno strettamente legati al titolo postumo e al programma enunciato all'inizio. Sono, forse, più legati a una qualche occasione, come "Sancta sanctorum" (sull'arredamento e l'essenza dei bureau del potere), o "Passeggiate londinesi". Quest'ultimo mi è sembrato molto interessante anche per la riflessione sull'inesauribilità di una grande città come Londra, che non consente una conoscenza globale per il viaggiatore più infaticabile; da ciò l'esigenza di abbandonarsi un po' al caso e seguire quello che ci piace senza troppe pretese.

***

 

L'esercizio sulla scrittura delle cartoline con una serie di variazioni su frasi standard è quello più "oulipienne" ed effettivamente produce molti momenti di noia. Trovo interessante però che a un certo punto scatti un qualche effetto comico inatteso e che forse non è neanche così comico, è come un bug del nostro cervello, e scaturisce da una minuscola incrinatura in un mare di banalità. Un effetto simile a quando leggo Charms e non capisco neanche io di cosa sto ridendo. Ho riso molto, ad esempio, sulla frase "Leggo Proust".

 

Pensato la stessa cosa, ma tu l'hai espressa meglio happy.png


  • 0

#20048 paloz

    Poo-tee-weet?

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25428 Messaggi:

Inviato 06 febbraio 2024 - 15:51

9788817174206_0_536_0_75.jpg

 

Stefano D'Arrigo, Il compratore di anime morte [Rizzoli, 2024]

 

Partiamo subito con le brutte notizie: da un punto di vista editoriale, il trattamento riservato a questo inedito darrighiano è pietoso. Una brossuraccia molle con sovraccoperta che risulta deformata già alla fonte, figuriamoci dopo averla sfogliata - e parliamo di una prima edizione nella collana "La Scala"; una dozzina buona di refusi costella il testo su 230 pagine che, in un carattere di dimensioni normali, sarebbero state forse 150 (ergo il rapporto cartelle/refusi è alquanto sproporzionato); in copertina il più ovvio dei Bosch attorniato da strilloni del tutto non necessari, dato che parliamo di un autore di culto che finalmente, dopo qualche tardiva ristampa, sta pian piano incontrando il lustro critico che ha sempre meritato.

 

Veniamo al sodo: è chiaro che se l'opera è rimasta nel cassetto dell'autore - e se non vi era alcuna intenzione, da parte sua, di pubblicizzarne l'esistenza - significa che il risultato non doveva essere del tutto soddisfacente per un artigiano così pignolo e ambizioso, capace di chiudersi in studio per 15 anni prima di dare alle stampe il monstre Horcynus Orca.
Detto questo, lo scritto sembra nascere con tutti i crismi del romanzo (breve), con un primo atto appassionato e gustosissimo nella cornice napoletana, cui segue la vicenda vera e propria nella Sicilia di grandi proprietari ridotti alla fame, “anime” in fuga dai campi e giacobini. Epperò man mano che si approssima la risoluzione gli eventi sembrano più tagliati con l’accetta, parchi di dettagli e votati, sembra, a una frettolosa chiusura del cerchio; e questo, dalla parte del lettore, diventa inevitabilmente un difetto.

 

Ho sognato ad occhi aperti di vederlo affidato a un Pietro Marcello o una Alice Rohrwacher, non certo a un vegliardo qualsiasi che ne avrebbe cavato una trasposizione piatta e inutilmente pomposa.
Una esaustiva nota finale (50 pagine, sempre nel carattere sproporzionato) serve almeno a inquadrare la gestazione dell’opera – sulla quale tuttavia si possono solo fare delle ponderate supposizioni, ché di certo né D’Arrigo né la vedova vollero o seppero dirci di più.


  • 3

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#20049 Greed

    round control to major troll

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13137 Messaggi:

Inviato 08 febbraio 2024 - 16:11

[non l'ho ancora fisicamente visto ma]

la prima cosa che ho pensato è stata: la copertina è un pugno in un occhio, pare il peggiore dei peggiori bestseller.

Ma basta guardare il sito di Rizzoli per capire l'importanza che si dà a queste uscite: nonostante sia una novità assoluta, non è tra le novità in homepage unsure.png

Sulla stampa avevo poche speranze. Anche il primo Horcynus Orca uscito da Rizzoli era pietosetto. Ma almeno non aveva refusi.

 

Sui refusi, ricordo che avevo regalato questo BUR

 

9788817097420_0_536_0_75.jpg

 

e il primo refuso era tra le prime cinque parole (era anche un refuso di livello, ma la mia memoria non arriva a tanto).


  • 0

#20050 Unison

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1367 Messaggi:

Inviato 14 febbraio 2024 - 22:37

20210825122153-LESERATEDIPIETROBURGOh009


  • 0

“Looking forward is only an imagination of your brain.

It’s what you want to imaginate.

I can honestly say what I think now, ‘cause I’m in the time now, is what I can tell you.

So, giving you a story of the future is just an imagination.”





1 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 1 ospiti, 0 utenti anonimi