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20102 replies to this topic

#15701 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 05 marzo 2017 - 11:31

Sto leggendo Oblomov. Bello, ma mi sa che mi sono rotto i coglioni con i grandi classici. Lo finisco e poi il resto di questo anno lo passerò a leggere solo fumetti e libri contemporanei e/o yolo post-tutto.


  • 3

#15702 Guest_Michele Murolo_*

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Inviato 05 marzo 2017 - 13:04

Sei in buona compagnia sul Manzoni, io sto leggendo le Osservazioni sulla Morale Cattolica asd


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#15703 100000

    Enciclopedista

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Inviato 05 marzo 2017 - 18:35

libri contemporanei e/o yolo post-tutto.

Qualche nome?

 

A proposito, poi ho finito Zero K di DeLillo: piaciuto, anche se alla fine forse mi aspettavo qualcosa di più.

Non consiglierei di iniziare con questo per un neofita, ma questo ottantenne rimane uno degli scrittori più aggiornati e contemporanei che conosco.


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#15704 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 05 marzo 2017 - 18:40

Mah, Valerio. Non so, questione complessa.
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#15705 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 05 marzo 2017 - 18:47

 

libri contemporanei e/o yolo post-tutto.

Qualche nome?

Per i libri non ne ho idea, infatti mi ci addentrerò proprio per cambiare un po' di aria. Coi fumetti invece sono abbondantemente a posto con Tintin, Little Nemo e la collezione di Topolino di Gottfredson. Ah, tempo fa mi ero pure preso questo che dovrebbe essere bellissimo ma che non ho ancora letto (e quasi quasi in questi giorni...)

 

beverly-cover.jpg


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#15706 100000

    Enciclopedista

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Inviato 05 marzo 2017 - 18:54

Vabbè ma scusa, hai detto no classici ma contemporanei/yolo/post-tutto e poi mi spari: Tintin, Little Nemo, Gottfredson.

Che vanno benissimo, però ecco.


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#15707 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 05 marzo 2017 - 18:56

Vabbè ma scusa, hai detto no classici ma contemporanei/yolo/post-tutto e poi mi spari: Tintin, Little Nemo, Gottfredson.

Che vanno benissimo, però ecco.

Ma quello era riferito ai soli libri infatti (in effetti era ambiguo) asd


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#15708 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 05 marzo 2017 - 19:00

Il fu Mattia Pascal è un romanzo di Luigi Pirandello, pubblicato tra l'aprile e il giugno del 1904 sulla rivista <<Nuova Antologia>>. L'opera è certamente molto creativa, ricca di vicende e avvenimenti ben congegnati, e offre parecchi spunti di riflessione. Ad esempio, ci fa capire come la morte "burocratica" di un uomo, che in un primo momento sembra donare alla sua seconda vita una libertà totale, in realtà trasforma questo essere umano in un'ombra, provocando la sua morte "sociale". In questo modo, non solo non ottiene quella libertà assoluta alla quale mirava, ma gli viene a mancare anche quella libertà parziale che almeno, nella sua prima vita, già possedeva. In ogni caso, si tratta di una lettura fondamentale e consigliatissima.


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#15709 Gael

    Fire Walk with Me

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Inviato 06 marzo 2017 - 14:19

Sto rileggendo* (come i vecchi) i Promessi Sposi (qualcuno qua mi ha messo la pulce all'orecchio): sono all'innominato e mi diverto un mondo.

 

* 1: lettura certosina (con giochi d'individuazione e quiz folli) di circa 25/38 al ginnasio; 2: lettura un po' sommaria per esame universitario.

 

La rilettura fatta qualche anno fa in occasione di un esame mi aveva stupito. Divertita tanto, davvero tanto. 


  • 1

#15710 Gonzalo Pirobutirro

    Tony Nelli

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Inviato 06 marzo 2017 - 14:51

Sto leggendo "Senilità" di Svevo; sono a metà: per il momento direi capolavoro, e il signore in questione non mi sembra il tipo che si perde nei finali.


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#15711 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 06 marzo 2017 - 15:09

ah, così? Tipo l'uomo invisibile?


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#15712 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 06 marzo 2017 - 16:09

Sto leggendo "Senilità" di Svevo; sono a metà: per il momento direi capolavoro, e il signore in questione non mi sembra il tipo che si perde nei finali.

 

i romanzi precedenti a "la coscienza di Zeno" sono stati coperti dalla notorietà di quest'ultimo, ma "Senilità" è straordinario


  • 0
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#15713 William Wilson

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Inviato 06 marzo 2017 - 19:59

Finito Il tesoro della Montagna Azzurra. Prolisso. Per qualche tempo ci do un taglio con Salgari.  :ciao:

Rimando il prosieguo de Il conte di Montecristo a data da destinarsi.

La lettura de Il piacere va avanti a mozzichi e bocconi.

 

Intanto, ho quasi terminato questi altri due:

 

05fec0796af036f940111c8b9c516eed_orig.jp

 

<3

 

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Geniale.  :ossequi:


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#15714 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 06 marzo 2017 - 20:12

31C1rZcrdbL._SX289_BO1,204,203,200_.jpg

 

Geniale.  :ossequi:

 

Ci dici di più? Almeno a me, quindi non ti imbarazzare.

 

 

 

 

Io sto leggendo Le Onde di Virginia Woolf, primo contatto con lei. Inizio molto bello e anche se la narratrice formalmente prende il punto di vista dei personaggi, senza "esserli", mi sono molto identificato con quelle visioni e sensazioni d'infanzia. Sono ancora al collegio, eventualmente dirò qualcosina in più.


  • 0

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#15715 Duck

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Inviato 06 marzo 2017 - 20:20

Canale Mussolini parte seconda, di Pennacchi. (sì, ho letto la prima parte)


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«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#15716 William Wilson

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Inviato 06 marzo 2017 - 21:45

 

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Geniale.  :ossequi:

 

Ci dici di più? Almeno a me, quindi non ti imbarazzare.

 

 

E' il saggio di un antropologo e linguista che, partendo dal presupposto che i casi seguenti hanno delle costanti:

 

1.  Il re dà ad un suo prode un'aquila. L'aquila lo porta in un altro regno.

2.  Il nonno dà a Sucenko un cavallo. Il cavallo lo porta in un altro regno.

3.  Lo stregone dà a Ivan una barchetta. La barchetta lo porta in un altro regno.

4.  La figlia del re dà a Ivan un anello. I giovani evocati dall'anello lo portano in un altro regno.

 

 

ha preso un corpus di 100 "favole di magia" (la raccolta Afanas'ev), le ha scomposte, e ha dimostrato, con un rigore e un'asciuttezza quasi matematici, che gli elementi costanti, che lui chiama "funzioni dei personaggi", sono in numero limitato, 31, e si presentano in una successione sempre identica. Tutte queste favole di magia possono essere ricondotte a una struttura monotipica. Nessuna fiaba presenta tutte e 31 le funzioni contemporaneamente e a volte si riscontra qualche inversione nella successione dell'ordine delle stesse... La casistica è minuta e talvolta difficile da seguire, ma se si è anche solo un minimo interessati alle questioni di narratologia si legge con piacere, e i risultati sono dal mio punto di vista impressionanti.


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#15717 Gonzalo Pirobutirro

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Inviato 06 marzo 2017 - 23:20

Canale Mussolini parte seconda, di Pennacchi. (sì, ho letto la prima parte)

 

Anch'io ho letto la prima parte, poi fai com'è la seconda, ché ce l'ho anch'io lì da cominciare.


  • 0

#15718 Tom

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Inviato 07 marzo 2017 - 08:38

brontessm.png

 

^_^


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#15719 ucca

    CRM

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Inviato 07 marzo 2017 - 08:42

Sto leggendo questo, opera prima scritta da un mio amico. All'inizio ero molto scettico vista la dimensione (quasi 400 pagine) e l'inizio da neuro deliri.

Poi mi sono ritrovato da a ricercarlo (dopo averlo lanciato da tutte le parti) e alla fine penna in mano a sottolineare passaggio dopo passaggio. 

 

In alcuni passaggi mi sta ricordando "L'inferno" di Strindberg". 

 

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#15720 piersa

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Inviato 07 marzo 2017 - 09:18

Ucca, volere sapere


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#15721 Dark Mavis

    Snacky Mike’s haircut fan

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Inviato 08 marzo 2017 - 18:13

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Un omaggio delicatissimo e spassionatamente amorevole, colto e poetico, impregnato di un lirismo trasognato che trascende e travalica i generi raggiungendo climax poetici trasversali ed intensi, attraverso una pacata gioia che pervade l'opera, sferzata sottilmente da una tensione impalpabile e sublime che porta ad una dichiarazione d'intenti espressa come una dedica raffinatissima che analizza ed erge a monumento universale di bellezza ed armonia incontrastata una città unica e passionale.

Venezia raccontata e sublimata districandosi attraverso i suoi canali, creando un passaggio nella fittissima e densissima nebbia che come una coltre di nebulosa e di grigiore prevarica sulle viuzze e nasconde le splendenti architetture che vengono esaltate ed elevate come simbolo di purezza e bellezza dall'acqua del mare, attraverso le sue increspature, il suo placido ondulare e la sua superficie lucidissima che riflette il baluginare della luce e governa la città ed i suoi abitanti che specchiandosi vedono la loro figura proiettata attraverso il filtro della bellezza rappresentato dall'elemento primario simbolicamente riconosciuto come l'epitome di questa illustre virtù.

Brodskij porta a compimento un viaggio ripercorrendo le varie tappe della sua vita che l'hanno portato ad entrare in contatto con la città, ormai impregnata dei suoi personali ricordi in ogni suo anfratto. Ne conosce perfettamente gli umori, i sapori, gli odori, qui ha vissuto felicemente ed infelicemente, è ormai un pezzo di sè da cui non riesce a rifuggire, si porta dentro questi eterni momenti come un sogno che scalfisce i contorni che squadrano la realtà, come a complementarsi, integrarsi e confondersi in un virtuoso gioco di specchi e rimandi infiniti portando lo stile e l'estetica ad essere la madre dell'etica come diceva Brodskij stesso.

L'autore è impegnato in un bellissimo gioco sensoriale, uno scambio di umori fluidi, liquidi, gassosi ed è immerso in un mondo di stimolazioni continue che bombardano la sua retina così come il suo apparato olfattivo o il tatto racchiudendolo e trasformandolo in un gigantesco organo di senso, un'essenza ormai estremamente e totalmente emozionale pronta concedersi interamente alla sua musa.


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#15722 Greed

    round control to major troll

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Inviato 08 marzo 2017 - 23:17

Ho scoperto che dal sito della Treccani si possono comprare i classici Ricciardi (quelle cose grandissime che hanno tutte le biblioteche e nessuno sfoglia) in ebook a un prezzo ridicolo (10).

 

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Mo provo a comprarne uno per vedere se sono impaginati degnamente (ho paura di no, sarebbe troppo bello). 

 

Questo post è solo per Ninì e Gonzalo e WW, penso.


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#15723 William Wilson

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Inviato 09 marzo 2017 - 07:28

31C1rZcrdbL._SX289_BO1,204,203,200_.jpg

Geniale. :ossequi:


Ci dici di più? Almeno a me, quindi non ti imbarazzare.

E' il saggio di un antropologo e linguista che, partendo dal presupposto che i casi seguenti hanno delle costanti:

1. Il re dà ad un suo prode un'aquila. L'aquila lo porta in un altro regno.
2. Il nonno dà a Sucenko un cavallo. Il cavallo lo porta in un altro regno.
3. Lo stregone dà a Ivan una barchetta. La barchetta lo porta in un altro regno.
4. La figlia del re dà a Ivan un anello. I giovani evocati dall'anello lo portano in un altro regno.


ha preso un corpus di 100 "favole di magia" (la raccolta Afanas'ev), le ha scomposte, e ha dimostrato, con un rigore e un'asciuttezza quasi matematici, che gli elementi costanti, che lui chiama "funzioni dei personaggi", sono in numero limitato, 31, e si presentano in una successione sempre identica. Tutte queste favole di magia possono essere ricondotte a una struttura monotipica. Nessuna fiaba presenta tutte e 31 le funzioni contemporaneamente e a volte si riscontra qualche inversione nella successione dell'ordine delle stesse... La casistica è minuta e talvolta difficile da seguire, ma se si è anche solo un minimo interessati alle questioni di narratologia si legge con piacere, e i risultati sono dal mio punto di vista impressionanti.

Finito. L'ho divorato.
Arricchiscono l'edizione Einaudi da me letta alcune riflessioni di Lévi-Strauss e un contro-articolo di Propp: quest'ultimo (Eroe), avendo già supplito a una mancanza di studi debitamente rigorosi sull'argomento (x) con la pubblicazione trentott'anni prima di questo classico delle scienze umane (Rm), incassate le pretese del "falso eroe" Lévi-Strauss (F), lo ha smascherato e punito (Sm Pu), per riconfermarsi un genio e ascendere infine al trono (N) che gli spetta: quello di uno dei maggiori studiosi in campo umanistico, e antropologico-folcloristico in particolare, che il Novecento abbia conosciuto, nonché uno dei miei punti di riferimento nell'ambito della critica letteraria.
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#15724 Greed

    round control to major troll

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Inviato 09 marzo 2017 - 08:08

Leggi anche "Radici storiche dei racconti di magia"; abbinato ad Afanasev, in cui ci sono fiabe più oscure e strane di quelle a cui siamo abituati. Il secondo studio è ancora più interessante e coraggioso. È anche datato e criticabile "scientificamente", ma fervido di idee.

Sabato chiedo in prestito, di Propp, Edipo alla luce del folklore.
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#15725 piersa

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Inviato 09 marzo 2017 - 09:06

A 'sto punto, aggiungi Bachtin su Fiodor e amen.
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#15726 William Wilson

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Inviato 09 marzo 2017 - 12:27

Leggi anche "Radici storiche dei racconti di magia"; abbinato ad Afanasev, in cui ci sono fiabe più oscure e strane di quelle a cui siamo abituati. Il secondo studio è ancora più interessante e coraggioso. È anche datato e criticabile "scientificamente", ma fervido di idee.
Sabato chiedo in prestito, di Propp, Edipo alla luce del folklore.

Ho "Le radici storiche dei racconti di magia" già da qualche parte a casa da qualche anno (l'avevo trovato in regalo in una cesta della biblioteca conunale). È lì che mi aspetta per essere letto. D'altra parte Propp l'ha inteso come la necessaria continuazione storica del suo primo lavoro (osservazione-analisi empirica del materiale).
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#15727 Greed

    round control to major troll

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Inviato 09 marzo 2017 - 13:07

Sì, diciamo che il primo fa un'analisi sincronica, e a partire dalle forme e strutture individuate, inizia l'analisi del significato della fiaba nel tempo. Si specula sulla protostoria, nientemeno; seguendo le tracce giunte fino a noi.
Vorrei sapere cosa ne penserebbe un antropologo di oggi asd Però bellissimo lo stesso, anche se è tutto falso.
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#15728 Greed

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Inviato 09 marzo 2017 - 15:14

Ho scoperto che dal sito della Treccani si possono comprare i classici Ricciardi (quelle cose grandissime che hanno tutte le biblioteche e nessuno sfoglia) in ebook a un prezzo ridicolo (10).

Mo provo a comprarne uno per vedere se sono impaginati degnamente (ho paura di no, sarebbe troppo bello). 

 

Ovviamente è un file pdf (quindi ebook stucazz!) con buonissima leggibilità; ma si tratta sempre di copie digitalizzate, con alcune pagine un po' storte e una definizione non alta.

Insomma, per 10 euro si può comprare un buon libro digitale da consultazione, non la felicità.

 

 

A proposito di fiabe, sto leggendo Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile.

 

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In napoletano ovviamente. Ogni ripetizione fiabesca è la scusa per infilare nuovi sinonimi, dar fondo a un lessico infinito e improponibile. Le uniche cose che mi sono per ora venute in mente, quanto a esuberanza linguistica, sono Shakespeare e Plauto.

A breve qualche esempio.


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#15729 ucca

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Inviato 10 marzo 2017 - 07:42

Leggi anche "Radici storiche dei racconti di magia"; abbinato ad Afanasev, in cui ci sono fiabe più oscure e strane di quelle a cui siamo abituati. Il secondo studio è ancora più interessante e coraggioso. È anche datato e criticabile "scientificamente", ma fervido di idee.
Sabato chiedo in prestito, di tePropp, Edipo alla luce del folklore.

scusami non ho capito on quale libro trovo queste fiabe oscure a cui accenni
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#15730 Greed

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Inviato 10 marzo 2017 - 09:53

Antiche fiabe russe, raccolte da Afanas'ev. Io ho questo:
https://www.ibs.it/a...e/9788806401887
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#15731 Greed

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Inviato 10 marzo 2017 - 11:24

ps. Masha e Orso è una fiaba russa?

 

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#15732 aldous

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Inviato 11 marzo 2017 - 08:21

http://imgur.com/a/YtaXa

EDNA O’BRIEN, PER PHILIP ROTH ‘LA MIGLIORE SCRITTRICE IN LINGUA INGLESE VIVENTE’

 

https://www.ibs.it/t...e/9788806233181


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#15733 William Wilson

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Inviato 12 marzo 2017 - 12:15

 

05fec0796af036f940111c8b9c516eed_orig.jp

 

 

In una memorabile pagina, Ray Bradbury scriveva che si ha letteratura laddove, come sotto il vetrino di un microscopio, si possa osservare, in fiumane in infinita profusione, la vita scorrere, pullulare, pulsare.
Cuore, libro che intende(va) preparare i futuri cittadini come soldati della patria sotto la duplice insegna dell'obbedienza e del sacrificio; che a fronte del buon Garrone pone l'elemento dialettico rappresentato da Franti, antitesi contrassegnata da perfidia e sottolineatura del ridicolo e simbolo parimenti dell'aspetto incorreggibilmente tragico del reale; che mette davanti ai fanciulli, rinfrescandone allo stesso tempo il ricordo ai "grandi", quelle virtù disprezzate da chi è incapace anche solo di concepirsele nell'animo; che ottimamente segue il Manzoni del "parlato" con il suo italiano mondato di regionalismi, ricercatezze e contorte torniture della frase, per mimare quella lingua  verosimilmente da tema in classe di uno scolaro di circa dieci anni (la cui competenza nello scritto corrisponderebbe oggigiorno a quella di un liceale che ci sa fare con la penna) che redige un diario; che secondo l'impeccabile prefatore all'edizione Einaudi, Gilberto Finzi, non va letto solo in quanto opera d'arte e di letteratura, ma anche come
 
"un amalgama di concezioni e ideologie, una concrezione di morale e pedagogia, di realtà concreta e di enfasi retorica, di storia patria e di utopie sociali e di buona volontà borghese (presto modificata in socialista)" (p. xxiv);
 
libro che, non esito ad ammetterlo, qua e là mi ha fatto venire i "lucciconi" e che, al pari di quanto accaduto a me, oggi come ieri, non lo dubito, scuote nell'intimo un gran numero di lettori, ne sconvolge i sentimenti più profondi e complessi (illusione in cui mi cullo e che mi fa ancora credere un poco nell'umanità), scopo (o uno degli scopi) questo, o funzione più propria (o una delle funzioni più proprie), a detta dello scrittore israeliano Abraham B. Yeoshua (lettore di De Amicis), della grande letteratura
 
("[...] provo gratitudine verso l'autore per quel pianto a cui attribuisco un grande valore letterario. [...] Io non piango per il personaggio ma per me stesso, dopo che questi si è insinuato in me ed è diventato parte della mia personalità. Il fine supremo della letteratura è [...] un'immedesimazione che permette di recepire le cose in maniera molto più profonda", p. 284: tesi che a pensarci si trova verificata da una moltitudine di esempi);
 
Cuore - dicevo - pulsa (in ambo i sensi), e pulsa ancora, e continuerà a battere per un pezzo se ci saranno petti disposti ad accoglierlo. Perché vanno bene le letture paradossali, e ci stanno i risolini, e ben vengano persino i veleni di celebri penne novecentesche. Nondimeno tutto ciò dovrebbe aver immunizzato il lettore di oggi, prevenendolo dal pericolo di farsi "possedere" da punti di vista sedicenti illuminati e scaltriti, e dovrebbe averlo oramai reso "lettore avvertito". Consapevole, soprattutto, che il contrario della poesia non è la prosa, è il cinismo.

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#15734 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 12 marzo 2017 - 12:34

Tu leggi robe strane per la tua età (qual è?)
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#15735 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 12 marzo 2017 - 12:48

Diciamo che ho l'età di chi muove i primi passi nell'insegnamento... :)
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#15736 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 12 marzo 2017 - 13:29

Sì, diciamo che il primo fa un'analisi sincronica, e a partire dalle forme e strutture individuate, inizia l'analisi del significato della fiaba nel tempo. Si specula sulla protostoria, nientemeno; seguendo le tracce giunte fino a noi.
Vorrei sapere cosa ne penserebbe un antropologo di oggi asd Però bellissimo lo stesso, anche se è tutto falso.

Perché "tutto falso"?
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#15737 Greed

    round control to major troll

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Inviato 12 marzo 2017 - 21:09

La struttura mono-tipo della fiaba e molti singoli elementi (la casetta con zampe di gallina, il bosco, la strega) sono ritenuti vestigia di antichi riti di iniziazione: narrazioni di un rito rimaste in vita da quando quel rito iniziò a perdere il suo significato sociale-esistenziale. Si riconducono i riti alle società di cacciatori-raccoglitori, che avrebbero sviluppato in parallelo e autonomamente fiabe simili, dovuti a riti simili, dovuti a un'identica economia e società: la quale implica un certo tipo di religione e concezione dei cicli di vita e morte. Il rito serviva a procurare una morte -vista come trasformazione in animale/inghiottimento da parte di un animale- e quindi una nuova rinascita, che avrebbe donato all'iniziando un nuovo sapere riguardo al mondo animale (necessario per il cacciatore, che solo di quello vive).

 

Ok, questo è a grandi linee il quadro di Propp, estremamente suggestivo e gravido di spunti (per dirne uno: Giona nella balena muore e torna in vita come altro uomo, iniziato alla via di Dio). Immagino però che l'antropologia successiva avrebbe contestato soprattutto ciò che ho sottolineato, cioè la parte materialista del ragionamento per cui a dato ordinamento socio-economico corrisponde una data tipologia di religione, in modo necessario. E' un presupposto importante. Così come la spiegazione della fiaba come "racconto del rito privato della sua funzione": su questa cosa mi pare che una critica gli sia stata mossa subito da Levi-Strauss.

Però non conosco direttamente niente dell'antropologia successiva, anzi, non è proprio il mio campo. Forse Reynard potrebbe chiarire meglio questa cosa (so che conosce bene pure Propp).

 

In ogni caso, a me la teoria di Propp piace. Molte cose sono indimostrabili e mi permetto di avere dei dubbi; però mi piace pensarla vera, ecco, e soprattutto c'è dietro un metodo nuovo che genera una lettura potente degli elementi della cultura popolare, e che illumina anche altri campi (letteratura, testi sacri).

 

Ultimo spunto: un cognitivista di oggi, tipo Dan Sperber, immagino che della struttura della fiaba darebbe questa lettura: le fiabe si sono diffuse forme simili perché, nell'ambito della cultura orale, quel tipo di forma era adatto ad essere memorizzato e riciclato all'infinito e con successo (un meme).


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#15738 combatrock

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Inviato 12 marzo 2017 - 21:14

http://imgur.com/a/YtaXa

EDNA O’BRIEN, PER PHILIP ROTH ‘LA MIGLIORE SCRITTRICE IN LINGUA INGLESE VIVENTE’

https://www.ibs.it/t...e/9788806233181

Se uno volesse iniziare, da quale libro dovrebbe farlo secondo te?
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Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


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#15739 aldous

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Inviato 13 marzo 2017 - 07:32

 

http://imgur.com/a/YtaXa

EDNA O’BRIEN, PER PHILIP ROTH ‘LA MIGLIORE SCRITTRICE IN LINGUA INGLESE VIVENTE’

https://www.ibs.it/t...e/9788806233181

Se uno volesse iniziare, da quale libro dovrebbe farlo secondo te?

 

presumo dal suo più noto "Ragazze di campagna", che però non ho letto. (il libro fu bruciato sul sagrato delle chiese e messo all'indice per aver raccontato, per la prima volta con sincerità e in maniera esplicita, il desiderio di una nuova generazione di donne che rivendicava il diritto di poter vivere e parlare liberamente della propria sessualità).


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#15740 combatrock

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Inviato 13 marzo 2017 - 09:58

http://imgur.com/a/YtaXa
EDNA O’BRIEN, PER PHILIP ROTH ‘LA MIGLIORE SCRITTRICE IN LINGUA INGLESE VIVENTE’https://www.ibs.it/t...e/9788806233181

Se uno volesse iniziare, da quale libro dovrebbe farlo secondo te?
presumo dal suo più noto "Ragazze di campagna", che però non ho letto. (il libro fu bruciato sul sagrato delle chiese e messo all'indice per aver raccontato, per la prima volta con sincerità e in maniera esplicita, il desiderio di una nuova generazione di donne che rivendicava il diritto di poter vivere e parlare liberamente della propria sessualità).

E allora quale hai letto?
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#15741 aldous

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Inviato 13 marzo 2017 - 10:14

 

 

 

http://imgur.com/a/YtaXa
EDNA O’BRIEN, PER PHILIP ROTH ‘LA MIGLIORE SCRITTRICE IN LINGUA INGLESE VIVENTE’https://www.ibs.it/t...e/9788806233181

Se uno volesse iniziare, da quale libro dovrebbe farlo secondo te?
presumo dal suo più noto "Ragazze di campagna", che però non ho letto. (il libro fu bruciato sul sagrato delle chiese e messo all'indice per aver raccontato, per la prima volta con sincerità e in maniera esplicita, il desiderio di una nuova generazione di donne che rivendicava il diritto di poter vivere e parlare liberamente della propria sessualità).

E allora quale hai letto?

 

Oggetto d'amore, ma trattandosi di racconti, non ricordo una mazza, anzi non ricordo neanche se l'ho finito. Invece Tante piccole sedie rosse l'ho appena cominciato e devo dire che in poche pagine mi ha molto intrigato (per la cronaca è un romanzo e non una raccolta di racconti).


  • 0

#15742 ArchieFisher

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Inviato 13 marzo 2017 - 22:02

Ho appena finito questo:

 

9788899253028_0_500_0_75.jpg

 

 

 

E' una figata.


  • 0
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in nineteen sixty-three

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#15743 Infinite dest

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Inviato 14 marzo 2017 - 09:26

L'endorsement di Roth è effettivamente impegnativo. Della O'Brien non ho mai letto niente, ma questo me lo sono fatto regalare

Appena Piero decide che il mio periodo sabbatico è finito, magari lo attacco


  • 0

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#15744 combatrock

    utente antifrastico-apotropaico

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Inviato 14 marzo 2017 - 11:07

L'endorsement di Roth è effettivamente impegnativo. 

 

 

"Impegnativo" nel senso che parecchia gente ammazzerebbe volentieri per averlo asd


  • 0

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A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


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#15745 Duck

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Inviato 15 marzo 2017 - 17:40

 

Canale Mussolini parte seconda, di Pennacchi. (sì, ho letto la prima parte)

 

Anch'io ho letto la prima parte, poi fai com'è la seconda, ché ce l'ho anch'io lì da cominciare.

 

 

Mentre Canale Mussolini a me pareva un romanzo molto sentito (e avevo sentito Pennacchi dire che fu parecchio doloroso, scriverlo), pieno com'è di storie di famiglia e delle famiglie dell'Agro Pontino, questa seconda parte mi sembra, per buona parte, meno necessaria, meno dolorosa, quasi superflua.

Non parte direttamente dal bellissimo finale della prima parte, ma più in generale dai bombardamenti e il successivo sbarco degli americani nel Lazio. Le storie dei vari membri della famiglia Peruzzi, schierati da una parte e dall'altra, si intervallano con la fine di Mussolini, con alcuni episodi della Resistenza, con la ricostruzione e la nascita del nuovo stato italiano.

Forse anche per il cambio di periodo storico, dagli albori del fascismo, effettivamente poco conosciuti, a un periodo storico molto più noto e anche con tutta una sua retorica, le parti "storiche" risultano meno interessanti, più prevedibili e meno provocatorie. Se il punto di vista della famiglia Peruzzi, socialista prima e fascistissima poi, aggiungeva un ottimo contorno ai Mussolini, ai Rossoni, ai Balbo, qui le due parti sono più scollegate e restano quasi solo le opinioni del protagonista (sempre lui) che si confonde nell'autore.

Il mio parere non è negativo: si legge volentieri, ha episodi divertenti, ma il ritorno in Agro Pontino non raggiunge (forse proprio per irripetibilità) i livelli della prima parte.


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«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#15746 Greed

    round control to major troll

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Inviato 16 marzo 2017 - 11:35

Joao Guimaraes Rosa, Mio zio il giaguaro. Edito da Guanda, 74 pagine più una postfazione del traduttore. Uscito su rivista per la prima volta nel 1961.

 

GUIMARAESROSA_giaguaro0.gif

 

<< Uhm? Eh-eh... sì. Gnorsì. An-han, volete entrare, potete entrare... Uhm, uhm. Voi sapevate che abito qui? Com'è che lo sapevate? Uhm-uhm...Eh. Gnornò, tst... Il cavallo vostro è solo questo? Hi! Il cavallo è zoppo, stremato. Vale più nulla. Puh... va bene. Uhm, uhm. Avete intravisto questo mio fuocherello da lontano? Sì. Ecco. Entrate, potete stare qui. >>

 

Questo è l'incipit, o meglio la soglia, il limen del racconto in cui dobbiamo entrare. Siamo ospiti in una capanna, e il nostro ospite si svela a noi nel suo parlare. La stessa struttura narrativa del lungo romanzo Grande Sertao (1956), di cui ho parlato qualche mese fa. Non mi sono stupito di ritrovarmi nella stessa "posizione" nei confronti del testo: ma già dalla prima pagina ho capito che il gioco si stava facendo più serio. E non mi sbagliavo: tu che leggi questo libro, sei un ospite, sei in pericolo. Chissà se George Steiner conosce questo libro: ma sicuramente sì, impossibile che io conosca anche solo un libro che lui non conosce.

Chi ci ospita, chi ci parla, è un mezzo indio, vecchio cacciatore solitario di giaguari nel sertao brasiliano, luogo aspro ma di tenebrosa vitalità animale. Conosce gli animali, le piante, si dice solo, e parente dei giaguari (parlavamo giusto giusto di Propp: tornerebbe a proposito): gran bevitore e gran paroliere che ci terrà svegli con le sue storie durante la notte in cui siamo smarriti nel sertao.

Forse anche chi lo ascolta è pericoloso.

 

_________

 

Mi segnalate i siti da cui comprare libri usati, robe che non si trovano? Maremagnum, i generali amazon e ebay, poi?


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#15747 100000

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Inviato 16 marzo 2017 - 11:57

abebooks?

 

(bello comunque, mi fai venire voglia di procurarmelo ma vabbé, finirá nell´interminabile wishlist)


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#15748 Duck

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Inviato 16 marzo 2017 - 12:05

Non so se arriverò in fondo (in caso è pronto Il figlio del dio del tuono, di Arto Paasilinna, che si preannuncia gustoso e divertente), ma comincio questo:

9788815097095-it.jpg


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«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#15749 Gonzalo Pirobutirro

    Tony Nelli

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Inviato 16 marzo 2017 - 12:05

Sto leggendo "The iron heel" di Jack London, in english ché ogni tanto fa bene. Per ora va che è una meraviglia.

 

Finito da poco "L'imbecillità è una cosa seria" di Maurizio Ferraris, libricino molto intelligente col quale mi son divertito molto.

 

Poi non indovinerete mai cos'altro sto leggendo.


  • 0

#15750 Duck

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Inviato 16 marzo 2017 - 12:06

Poi non indovinerete mai cos'altro sto leggendo.


andrea_scanzi-.jpg
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«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.





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