cosa state leggendo
#51
Inviato 18 giugno 2006 - 21:34
Tutto quel che è di moda sarà presto fuori moda. [...] Occupa meglio il tuo tempo.
Robert Schuhmann – Musikalische Haus- und Lebensregeln
Youtube : musica = pornografia in rete : amore
(quindi gentilmente niente musica su YouTube o attraverso FB: li ho bloccati. Contatto personale e scambio di dati non massificato)
In culo al commerciale, in culo ai fighetti. State fuori, state contro.
Lemmy è morto, Dio è morto, e nemmeno io mi sento troppo bene...
#52
Inviato 18 giugno 2006 - 21:38
...non pensavo di lanciare questa discussione su Lovecraft, ma ben venga... grazie per le vostre idee e commenti...solo che non ho ancora cominciato a leggere il libro di racconti che mi sono preso (causa lettura altri libri a mezzo e esami+gare alle porte)Beh, oddio è uno stile sentenzioso, declamatorio, neo-romantico. Dai contemporanei era considerato alla stregua della para-letteratura, ora è stato pienamente rivalutato, tanto da essere oggetto di ricerche filologiche. Laddove Poe era più conciso lui è più prolisso, ma questo non lo sminuisce affatto a parer mio.
alcune precisazioni:
- si chiama Lovecraft e non LoveRcraft
- dal punto di vista, diciamo così, tecnico, non è un grandissimo autore. usa troppi aggettivi, ha periodi a volte contorti... però si deve pur ammettere che l'universo che è riuscito a creare (lasciando stare quali siano state le fonti d'ispirazione) ha un fascino incredibile
...per quanto riguarda Poe, non ne ho letto tantissimo a dire il vero, ma mi piace, soprattutto alcuni aspetti psicologici che mi intriga un sacco trovare nelle mie letture, però sono (o meglio sono stato) anche un "amante" della Fantasy più classica, quindi dalle vostre descrizioni anche Lovecraft dovrebbe piacermi assai: non vedo l'ora di iniziarlo!!!
#53
Inviato 18 giugno 2006 - 22:48
E' tutt' ora in commercio oppure ormai non viene più pubblicato, che tu ne sappia?A chi è piaciuto Lovecraft, consiglio la lettura di un'altro di quei simpaticoni della Golden Dawn:
fantastica, dovrebbero conoscerlo tutti.Lord Dunsany, di cui consiglio il capolavoro "La figlia del re degli Elfi"(The King of Elfland's Daughter), una perla di novellistica
#54
Inviato 19 giugno 2006 - 06:40
L'editore è "Terra Di Mezzo", qui lo puoi trovare(altrimenti è rarissimo, pensa che la pima volta ho dovuto leggerlo in Inglese) : http://www.internetb...isbn=8886026323E' tutt' ora in commercio oppure ormai non viene più pubblicato, che tu ne sappia?
A chi è piaciuto Lovecraft, consiglio la lettura di un'altro di quei simpaticoni della Golden Dawn:fantastica, dovrebbero conoscerlo tutti.Lord Dunsany, di cui consiglio il capolavoro "La figlia del re degli Elfi"(The King of Elfland's Daughter), una perla di novellistica
Tutto quel che è di moda sarà presto fuori moda. [...] Occupa meglio il tuo tempo.
Robert Schuhmann – Musikalische Haus- und Lebensregeln
Youtube : musica = pornografia in rete : amore
(quindi gentilmente niente musica su YouTube o attraverso FB: li ho bloccati. Contatto personale e scambio di dati non massificato)
In culo al commerciale, in culo ai fighetti. State fuori, state contro.
Lemmy è morto, Dio è morto, e nemmeno io mi sento troppo bene...
#55 Guest_bebo_*
Inviato 19 giugno 2006 - 09:37
Che libro meraviglioso, lo lessi la prima volta a 16/17 anni senza apprezzarlo granchè, per poi rileggerlo pochi mesi fa e finire per adorarlo. Ho adorato Tomáš nella sua freddezza e stupidità , così come Tereza nella sua ciecità romantica. L'ho trovato un libro per molti versi "tragico", intriso di una malinconia uggiosa che ho trovato solamente negli autori dell'est.mi darò a "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Kundera
Quando l'hai finito poi sappimi dire come ti è sembrato.
#56
Inviato 19 giugno 2006 - 20:33
Grazie Reine, vedrò di procurarmelo.L'editore è "Terra Di Mezzo", qui lo puoi trovare(altrimenti è rarissimo, pensa che la pima volta ho dovuto leggerlo in Inglese) : http://www.internetb...isbn=8886026323
E' tutt' ora in commercio oppure ormai non viene più pubblicato, che tu ne sappia?
A chi è piaciuto Lovecraft, consiglio la lettura di un'altro di quei simpaticoni della Golden Dawn:fantastica, dovrebbero conoscerlo tutti.Lord Dunsany, di cui consiglio il capolavoro "La figlia del re degli Elfi"(The King of Elfland's Daughter), una perla di novellistica
#57
Inviato 19 giugno 2006 - 21:23
Un po' depistata dal filtro della traduzione, nonché vergine di questo scrittore, per le prime 40 pagine, le più prettamente narrative, lo stile "breve ma intenso" di Mà rai mi ha lasciato un po' delusa; ma poi, quando parte il soliloquio del mitico Generale, il libro ti porta veramente dove vuole e mi devo scoprire vittima estasiata del modo in cui quest'uomo parla delle cose della vita.
Bellissimo libro, che parte dall'interpretazione dell'amicizia per giungere al senso della vita, rectius al quel senso che può disperatamente cercare un'esistenza borghese per tutta la vita. In effetti, mi riprometto di leggere le sue "Confessioni di un borghese". Qualcuno l'ha già fatto?
Lee: "Like a 16 year old girl who's been dating a 40 year old man, but it's all over now"
#58
Inviato 20 giugno 2006 - 08:38
E' in vendita nelle librerie solo sul web? Ccioè, è stata tradotta?
Ho letto l'originale inglese, ristampato nel 2003 dopo qualche anno in cui era rimasto fuori catalogo. Lo pubblica Plexus. L'edizione italiana ancora non esiste, ma mi ha detto un uccellino che prima o poi qualcuno la pubblicherà .
Whatever you do, don't
#59
Inviato 20 giugno 2006 - 12:47
Ho letto in poco men di 5 ore uno dei romanzi più famosi di Mà rai, le braci.
Un po' depistata dal filtro della traduzione, nonché vergine di questo scrittore, per le prime 40 pagine, le più prettamente narrative, lo stile "breve ma intenso" di Mà rai mi ha lasciato un po' delusa; ma poi, quando parte il soliloquio del mitico Generale, il libro ti porta veramente dove vuole e mi devo scoprire vittima estasiata del modo in cui quest'uomo parla delle cose della vita.
Bellissimo libro, che parte dall'interpretazione dell'amicizia per giungere al senso della vita, rectius al quel senso che può disperatamente cercare un'esistenza borghese per tutta la vita. In effetti, mi riprometto di leggere le sue "Confessioni di un borghese". Qualcuno l'ha già fatto?
ah, 'sta fanciulla che trova strepitosi gli stessi libri che amo pure io, pur non avendo quasi mai parlato di letteratura in vita nostra...Andò sta il wub??? Ridatemi il wuuuuuuubbbbbbb!
#60
Inviato 20 giugno 2006 - 13:02
Vladimir Ja. Propp, Le Radici Storiche dei Racconti di Fate, Bollati Boringhieri, 20 euro.
Come e quando sono nate le fiabe? E perchè si rassomigliano in tutto il mondo? Nell'interpretazione di Propp, i racconti di fate non sono fantasia ma storia, sono il documento di una delle più antiche età dell'uomo: l'epoca delle comunità di cacciatori, prima ancora che la pastorizia e l'agricoltura cominciassero a cambiare il volto del mondo. Giovandosi di un materiale comparativo vastissimo tratto dalla etnologia e lavorando soprattutto sui racconti di fate russi, Propp stabilisce una serie di confronti tra i principali motivi di cui sono intessute le fiabe e analoghe forme rituali esistenti nella protostoria - o in fasi storiche più o meno vagamente indicate - e presso i primitivi. Attraverso tanti racconti sezionati e comparati, interrotti e ripresi in un giro di richiami e illuminazioni, il mondo vivace della narrazione si compone esso stesso in un affascinante racconto.
#61
Inviato 20 giugno 2006 - 16:33
Neko, te l'ho chiesto anche sul vecchio forum, subito prima che defungesse: l'antropologia è una tua passione o fa parte del tuo lavoro? L'hai studiata all'università ? E in ogni caso, su cosa ti sei formato? Hai qualche testo fondamentale che non siano i soliti Frazer e Malinowski da proporre?Vladimir Ja. Propp, Le Radici Storiche dei Racconti di Fate, Bollati Boringhieri, 20 euro.
#62
Inviato 22 giugno 2006 - 01:03
http://rateyourmusic...ceLORDofSILENCE
http://www.anobii.com/people/moro/
http://www.lastfm.it...r/BlackiceLORD/
la mamma dei sottogeneri del metal è sempre incinta
Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.
#63
Inviato 23 giugno 2006 - 15:14
#64
Inviato 23 giugno 2006 - 17:09
io l'ho letto qualche tempo fa: che te ne pare? a che punto sei?"Nordic Light"...antologia di autori scandinavi contemporanei
#65
Inviato 23 giugno 2006 - 20:00
è nel senso che "Il Ramo D'Oro" di Frazer (così come "Argonauti del Pacifico Occidentale" di Malinowsky) è considerato universalmente un testo chiave per approcciarsi all'antropologia, uno di quelli da cui si parte generalmente, e come tale il "solito" (così come Velvet Underground sono uno dei "soliti" nomi da cui partire per approfondire la conoscenza del rock). Volevo sapere da Nekokuma, che purtroppo non ha risposto :-( , se aveva seguito differenti percorsi. Tutto qui, pensavo fosse chiaro :-)per te Frazer è addirittura fra i soliti ??
#66
Inviato 24 giugno 2006 - 10:08
Non sono appassionato di antropologia in particolare, non l'ho mai studiata nemmeno, ma leggo molta saggistica in generale e sono un fan della Bollati & Boringhieri. Non ti saprei dunque indicare un "percorso" perchè io stesso non l'ho compiuto, ti faccio però un piccolo elenco dei libri più interessanti che ho letto in quest'ambito:
Eliade Mircea - Il mito dell'alchimia/L'alchimia asiatica
Eliade Mircea - Sull'erotica mistica indiana e altri scritti
Fabietti U. (a cura di) - Alle origini dell'antropologia
Arnold Van Gennep - I riti di passaggio
Michela Fusaschi - I segni sul corpo: per un'antropologia delle modificazioni dei genitali femminili
Beneduce Roberto - Trance e possessione in Africa. Corpi, mimesi, storia
Hyde Lewis - Il briccone fa il mondo. Malizia, mito e arte
Calame-Griaule Geneviève - Il mondo della parola: etnologia e linguaggio dei Dogon
e naturalmente Il Ramo D'Oro e gli Argonauti del Pacifico Occidentale, ma quelli li conoscerai bene pure tu.
Per qualunque delucidazione sui libri che ti ho citato, a disposizione, io li ho trovati tutti interessantissimi. A quelli aggiungerei assolutamente quello di Propp che ho segnalato in questo thread un po' più su che è veramente uno dei più belli che abbia mai letto; se riesci a procurarti anche un libro di fiabe russe, che è il principale materiale a cui Propp fa riferimento, e li leggi in contemporanea, è ancora meglio.
#67
Inviato 25 giugno 2006 - 23:01
Ho finito da poco Ubik e Rapporto di minoranza e altri racconti, entrambi di Philip K. Dick, scoprendo un autore visionario e surreale. Quello che più mi ha colpito è stato il constatare come in ognuno di questi racconti e nel romanzo ci sia una mancanza pressochè totale di punti di riferimento per decifrare la realtà entro la quale si muovono i personaggi: ciò che sembra reale quasi mai lo è davvero, e viceversa.
Concordo pienamente con quello che dici...secondo me Dick, e senza paura di esagare, è uno dei più grandi scrittori americani della seconda metà del 900 (non solo all'interno del suo genere). Usa il genere fantascientifico, ma davvero chi non lo conosce resterebe sorpeso dalla profondità della sua scrittura. Ho da poco finito di leggere Noi Marziani, e mi ha sorpeso ancora per la sua capacità visionaria. Ogni sua invenzione è di una potenza narrativa incredibile.
Hai ragione...la sua caratteristica è quella di costruire mondi complessi e sovrapposti e poi farli collasare l'uno sull'altro, senza lasciare punti di riferimento.
Il suo più bello resta per me Un Oscuro scrutare (di cui aspetto con anzia anche il film, appena presentato a Cannes...speriamo bene... )
#68
Inviato 26 giugno 2006 - 08:40
"Il romanzo attraversa gli anni 70 e 80 Lotta politica e vita intima sâ??intrecciano naturalmente. Un bel modo di conoscere il passato che non passa di questa Italia dove Piove allâ??insù perché niente è al suo posto"
#69
Inviato 26 giugno 2006 - 10:08
...non ne vedevo l'ora, sono proprio curioso! per ora non mi azzardo però in giudizi, visto che ho letto solo le prime 5 pagine del primo racconto oltre a tutte le prefazioni del caso!
#70
Inviato 26 giugno 2006 - 11:34
Prima di rispondere è meglio che chiarisca il mio ruolo, che è quello di semplice appassionato; ti ho fatto quella domanda perché hai citato libri che mi sembra affrontino tematiche particolari all'interno del mare magnum dell'antropologia :-) Ovviamente la tua risposta mi ha soddisfatto; ho capito soprattutto che il legame con l'antr. è da ricercare con quanto pubblica al riguardo la B-B (che anche a me piace un sacco, peccato per i prezzi talvolta proibitivi). Detto questo, ho anch'io un libro di Mircea Eliade comprato e non ancora letto; così come non ho ancora letto i libri di Frazer e di Malinowsky citati, in quanto aspetto il momento buono per alleggerire il carico di roba comprata che ancora aspetta- lo dico per non fare la figura del saputello, che detesto. So che sono importanti, e prima o poi li leggerò ;-)scusa any01 non avevo letto il tuo post.
Non sono appassionato di antropologia in particolare, non l'ho mai studiata nemmeno, ma leggo molta saggistica in generale e sono un fan della Bollati & Boringhieri. Non ti saprei dunque indicare un "percorso" perchè io stesso non l'ho compiuto, ti faccio però un piccolo elenco dei libri più interessanti che ho letto in quest'ambito:
Eliade Mircea - Il mito dell'alchimia/L'alchimia asiatica
Eliade Mircea - Sull'erotica mistica indiana e altri scritti
Fabietti U. (a cura di) - Alle origini dell'antropologia
Arnold Van Gennep - I riti di passaggio
Michela Fusaschi - I segni sul corpo: per un'antropologia delle modificazioni dei genitali femminili
Beneduce Roberto - Trance e possessione in Africa. Corpi, mimesi, storia
Hyde Lewis - Il briccone fa il mondo. Malizia, mito e arte
Calame-Griaule Geneviève - Il mondo della parola: etnologia e linguaggio dei Dogon
e naturalmente Il Ramo D'Oro e gli Argonauti del Pacifico Occidentale, ma quelli li conoscerai bene pure tu.
Per qualunque delucidazione sui libri che ti ho citato, a disposizione, io li ho trovati tutti interessantissimi. A quelli aggiungerei assolutamente quello di Propp che ho segnalato in questo thread un po' più su che è veramente uno dei più belli che abbia mai letto; se riesci a procurarti anche un libro di fiabe russe, che è il principale materiale a cui Propp fa riferimento, e li leggi in contemporanea, è ancora meglio.
Grazie per la risposta Neko :-)
Finito il libro sugli esperimenti mentali; davvero carino, anche se alla fine tende a essere ripetitivo nel proporre certe situazioni. Ora finirò il libro di Amos Oz (comincio a non poterne più a dire il vero...) e poi, chissà , vedrò un po'.
#71
Inviato 26 giugno 2006 - 14:12
io l'ho letto qualche tempo fa: che te ne pare? a che punto sei?
"Nordic Light"...antologia di autori scandinavi contemporanei
L'ho finito da un paio di giorni...
Mah. Non so cosa scrivere realmente perchè non è che mi abbia fatto in toto questo grande effetto...a parte riportami un pò indietro ad alcuni viaggi passati...anche se mi ha colpito molto, non per il plot in sè quanto per lo stile dela scrittura, "Fuori di testa" di Leiva Wenger (il terzo dalla Svezia).
Per il resto...Ho trovato un pò simili gli sviluppi degli scrittori danesi (solitudine-amore-disillusione), "Estranei gentili" addirittura piatto...interessante invece il finale di "Io resto qui non me ne vado" con la trasposizione dell'immagine del protagonista in quella del padre.
E tu invece? Che ne dici?
Ora ho finito di leggere "In un tempo freddo e oscuro" di Lansdale (un'antologia di racconti) e ho iniziato "Boys don't cry" di Il'ja Stogoff...per il tema del viaggio...visto che la stagione si sta inesorabilmente avvicinando...
#72
Inviato 27 giugno 2006 - 10:24
well, Alejandro Leiva Wenger è un gran sperimentatore e il suo racconto mi piace davvero molto, anche se a volte ci si perde un po' a capire CHI sta parlando di CHI. stessa impressione che ne hai avuto tu sugli altri, anche se qualcuno degli autori vorrei "vederlo" alle prese con un romanzo.
io l'ho letto qualche tempo fa: che te ne pare? a che punto sei?
"Nordic Light"...antologia di autori scandinavi contemporanei
L'ho finito da un paio di giorni...
Mah. Non so cosa scrivere realmente perchè non è che mi abbia fatto in toto questo grande effetto...a parte riportami un pò indietro ad alcuni viaggi passati...anche se mi ha colpito molto, non per il plot in sè quanto per lo stile dela scrittura, "Fuori di testa" di Leiva Wenger (il terzo dalla Svezia).
Per il resto...Ho trovato un pò simili gli sviluppi degli scrittori danesi (solitudine-amore-disillusione), "Estranei gentili" addirittura piatto...interessante invece il finale di "Io resto qui non me ne vado" con la trasposizione dell'immagine del protagonista in quella del padre.
E tu invece? Che ne dici?
#73
Inviato 27 giugno 2006 - 12:03
Whatever you do, don't
#74 Guest_gunner_*
Inviato 27 giugno 2006 - 14:06
#75
Inviato 27 giugno 2006 - 14:12
#76 Guest_gunner_*
Inviato 27 giugno 2006 - 14:14
pienamente d'accordoNegli ultimi tempi ho deciso di farmi un'immersione nei nuovi autori da best.seller americani...sono sempre stato diffidente e così a un certo punto ho voluto rompere il ghiaccio...dopo due libri di fila di Ken Follett sono arrivato a una conclusione: ma questa non è mica narrativa letteraria! è solo l'inizio di una futura ipotetica sceneggiatura cinematografica...mai avuta un'esperienza così: due libri di 500 pagine l'uno che scivolano via senza suscitare la benchè minima sensazione..
#77
Inviato 27 giugno 2006 - 14:29
io di Gide ho letto "l'immoralista": molto bello e ben scritto.Sto leggendo"I sotterranei del Vaticano"di Gide ed è la prima volta che mi avvicino a questo autore.Il libro è strutturato in cinque capitoli,ciascuno dei quali è incentrato su un personaggio.Per ora ho letto solo il primo e mi è piaciuta molto la caratterizzazione del protagonista,vedremo come procede..qualcuno di voi l'ha letto?
OT: ma te sei la solita Naoko che bazzica Scatterbrain?
#78
Inviato 27 giugno 2006 - 17:33
Sto leggendo"I sotterranei del Vaticano"di Gide ed è la prima volta che mi avvicino a questo autore.Il libro è strutturato in cinque capitoli,ciascuno dei quali è incentrato su un personaggio.
Non hai scelto il suo libro migliore né tantomeno quello più significativo. Il grande difetto de I sotterranei nel Vaticano sta nell'ammiccare al contemporaneo, esaurendosi così prima del tempo. Alla luce di certi fatti personali di Gide questo romanzo sembra un'invettiva contro i cattolici, è volutamente indisponente e la "foga punitrice" dell'autore fa sì che sia riuscito solo a metà e eterogeneo.
Le parti migliori sono quelle dedicate al flusso di coscienza di Lafcadio Wluiki, buon personaggio ancipite (di qua Julien Sorel, di là Raskolnikov), figura ambigua, incoerente e affascinante, ma purtroppo anch'essa troppo influenzata dalla furia immoralizzatrice di Gide.
La struttura è "centrifuga" e nonostante la scientifica perfezione attraverso la quale alla fine tutti i tasselli vanno al loro posto non pecca di artificialità , anche se il fatto che Gide attinga a diversi generi (operazione assolutamente utilitaristica) rende difficile una collocazione stilistica. Ad ogni modo alcune trovate "farsesche" (come recita il sottotitolo) lo rendono molto divertente. Niente di più, però.
Per ora ho letto solo il primo e mi è piaciuta molto la caratterizzazione del protagonista,vedremo come procede..
Qui per evitare spoiler posso solo shiftare (a proposito, onore al defunto shifty).
I aim to misbehave
#79
Inviato 27 giugno 2006 - 17:39
io di Gide ho letto "l'immoralista": molto bello e ben scritto.
Sto leggendo"I sotterranei del Vaticano"di Gide ed è la prima volta che mi avvicino a questo autore.Il libro è strutturato in cinque capitoli,ciascuno dei quali è incentrato su un personaggio.Per ora ho letto solo il primo e mi è piaciuta molto la caratterizzazione del protagonista,vedremo come procede..qualcuno di voi l'ha letto?
OT: ma te sei la solita Naoko che bazzica Scatterbrain?
no,sono un'altra Naoko!
#80
Inviato 27 giugno 2006 - 17:48
FINE OT
#81
Inviato 27 giugno 2006 - 17:53
Sto leggendo"I sotterranei del Vaticano"di Gide ed è la prima volta che mi avvicino a questo autore.Il libro è strutturato in cinque capitoli,ciascuno dei quali è incentrato su un personaggio.
Non hai scelto il suo libro migliore né tantomeno quello più significativo. Il grande difetto de I sotterranei nel Vaticano sta nell'ammiccare al contemporaneo, esaurendosi così prima del tempo. Alla luce di certi fatti personali di Gide questo romanzo sembra un'invettiva contro i cattolici, è volutamente indisponente e la "foga punitrice" dell'autore fa sì che sia riuscito solo a metà e eterogeneo.
Le parti migliori sono quelle dedicate al flusso di coscienza di Lafcadio Wluiki, buon personaggio ancipite (di qua Julien Sorel, di là Raskolnikov), figura ambigua, incoerente e affascinante, ma purtroppo anch'essa troppo influenzata dalla furia immoralizzatrice di Gide.
La struttura è "centrifuga" e nonostante la scientifica perfezione attraverso la quale alla fine tutti i tasselli vanno al loro posto non pecca di artificialità , anche se il fatto che Gide attinga a diversi generi (operazione assolutamente utilitaristica) rende difficile una collocazione stilistica. Ad ogni modo alcune trovate "farsesche" (come recita il sottotitolo) lo rendono molto divertente. Niente di più, però.Per ora ho letto solo il primo e mi è piaciuta molto la caratterizzazione del protagonista,vedremo come procede..
Qui per evitare spoiler posso solo shiftare (a proposito, onore al defunto shifty).
Molto interessanti i tuoi commenti,Clarissa.Dal momento che dici che questa non è l'opera più significativa di Gide cosa mi consiglieresti di suo?
#82
Inviato 27 giugno 2006 - 19:11
#83
Inviato 27 giugno 2006 - 19:26
"Je EST un autre", direbbe qualcuno...
Quattro parole che mi hanno riconciliata col signorino in questione...
(ovviamente mi riferisco a Morgan dei Bluvertigo )
I aim to misbehave
#84
Inviato 27 giugno 2006 - 20:19
Premetto che non amo particolarmente Gide, comunque ti consiglio il dittico L'immoralista - La porta stretta. � bene leggerli entrambi perché sono in qualche modo speculari, tra l'altro si trovano anche in un'unica edizione Garzanti. Non so dirti se sono i migliori lavori di Gide perché non ho letto altro, ma credo ci troverai molti spunti di riflessione.
Grazie per i consigli,arricchiranno la lista acquisti!
#85
Inviato 27 giugno 2006 - 22:12
Bianciardi, da mesi. "La vita agra" è uno dei più bei libri su Milano che abbia mai letto. E Bianciardi sapeva scrivere in italiano, non da giornalista, non da segaiolo, non da reporter, ma da scrittore.
Un signor libro. L'ho letto anni fa.
La mia copia mi è stata "rubata" da un amico.
Magari ne recupero un'altra e lo rileggo.
#86
Inviato 28 giugno 2006 - 10:07
...Edgar Lee MastersIn coerenza col percorso che ho iniziato: "L'antologia di Spoon River" di
io ho letto solo alcuni estratti: com'è la versione "full length"? merita?
#87
Inviato 28 giugno 2006 - 10:50
[...Edgar Lee Masters
io ho letto solo alcuni estratti: com'è la versione "full length"? merita?
mah, "Rubbish", ti dirò: per ora ho letto soltanto la prefazione della Pivano e circa una ventina di pagine.
Non so ancora dirti se merita ma...... sembrerebbe di sì...
#88
Inviato 28 giugno 2006 - 10:54
ricordo che alcune poesie mi colpirono molto, ma non ricordo i titoli.mah, "Rubbish", ti dirò: per ora ho letto soltanto la prefazione della Pivano e circa una ventina di pagine.
Non so ancora dirti se merita ma...... sembrerebbe di sì...
coming soon
#89
Inviato 29 giugno 2006 - 14:54
#90
Inviato 29 giugno 2006 - 18:34
#91
Inviato 30 giugno 2006 - 07:44
Un signor libro. L'ho letto anni fa.
La mia copia mi è stata "rubata" da un amico.
Magari ne recupero un'altra e lo rileggo.
...io ho recentemente fatto la follia e comprato "L'Antimediridiano" di ISBN con tutta la prosa di Bianciardi, romanzi e racconti.
Malgrado non tutto sia sul livello de "La vita agra", me lo sto gustando pian piano e con immenso piacere. Anche quando le trame sono deboli (come in "Aprire il fuoco", una narrazione che sposta le Cinque Giornate di Milano negli anni Sessanta del '900) gli argomenti mi interessano poco (come nei numerosi approfondimenti più ambiziosi sulla storia del Risorgimento), la prosa è sempre una bellezza. Attendo il secondo volume, con gli scritti giornalistici.
Whatever you do, don't
#92 Guest_Mia_*
Inviato 30 giugno 2006 - 21:42
#93
Inviato 30 giugno 2006 - 23:21
#94
Inviato 01 luglio 2006 - 01:33
#95 Guest_bebo_*
Inviato 01 luglio 2006 - 09:46
Ho anche cominciato per la seconda volta Il Gene Egoista di Dawkins, che ora è molto più illuminante e chiaro di quanto non lo fosse stato la prima volta.
In ultima istanza, entro il 13 luglio devo finire lui.
#96
Inviato 01 luglio 2006 - 10:17
P.S.: Heisenberg eroe di tutti i tubumanisti! wub
I aim to misbehave
#97 Guest_bebo_*
Inviato 01 luglio 2006 - 10:37
Hai il dovere morale di istruirmi sommariamente su Heisenberg.P.S.: Heisenberg eroe di tutti i tubumanisti! wub
#98 Guest_Mia_*
Inviato 01 luglio 2006 - 10:48
#99
Inviato 01 luglio 2006 - 12:11
DottorDivago, di Benni ho letto parecchio tempo fa la compagnia dei Celestini, me la consigliò un caro amico che l'aveva trovato strepitoso. Anche a me è piaciuto molto, l'ho trovato molto ironico e poetico allo stesso tempo...
Quello ancora non l'ho letto, ma ce l'ho pronto sulla scrivania!
Io lo adoro sul serio.. Per tutto quello che ha fatto: dagli articoli su Repubblica, agli audiolibri, a tutti i libri che ho letto fino ad ora. Penso che non mi deluderà mai!
PS WES cavolo.. TI PIACCIONO I DIRTY THREE? L'album di cui hai la copertina come avatar E' SUBLIME!
#100
Inviato 01 luglio 2006 - 18:56
Hai il dovere morale di istruirmi sommariamente su Heisenberg.
Premetto che di fisica non ne so niente e me ne vergogno tantissimo:
Heisenberg è stato uno dei fisici più importanti dello scorso secolo, in quantum (oddio che battuta del cazzo) ha formulato il principio di indeterminazione, basilare per la fisica quantistica. Secondo questo principio non si può determinare la posizione spaziale e temporale di una particella se non con un margine x di errore, e questo margine non è mai inferiore a un dato valore. Ora, onde evitare figuracce non spiego quel che mi ricordo delle implicazioni che questa formulazione e più in generale la meccanica quantistica ha avuto nella fisica (cito solo la famosa battuta di Einstein, che non accettava che il principio di indeterminazione fosse un carattere necessario del reale: Dio non gioca a dadi col mondo), ma in filosofia è stata oggetto di lunghe discussioni e insieme alle scoperte di Einstein ha acceso la contesa sulla legittimità o no del determinismo, che poi ha portato a dibattiti di ordine gnoseologico (sconosciuto vs non conoscibile), logico (revisione del concetto di causa), morale (libero arbitrio) etc...
Questo è il minimo indispensabile, non so a che livelli sei in fisica ma se hai bisogno di aiuto nel caso volessi approfondire ti consiglio l'ultimo capitolo di Sei pezzi facili (ndC.L. a me non sono sembrati così facili...) di Feynman, che tratta proprio di questo argomento in modo piuttosto chiaro.
I aim to misbehave
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