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20104 replies to this topic

#19751 Greed

    round control to major troll

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Inviato 07 febbraio 2022 - 19:39

Mi è piaciuto sempre più ed è diventato via via più leggibile e comprensibile nella sua frammentarietà. Ma il materiale da elaborare sembra infinito, tanto che appena finito di leggerlo l'ho riniziato subito, leggendo anche qualche capitolo in spagnolo (che non so). Il gioco del mondo è una sorta di viaggio dantesco in orizzontale.

Mi puoi spiegare meglio questa cosa del life-changing book? Perché è una cosa che ho già letto o sentito dire da altri, forse non è una coincidenza.


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#19752 Dark Mavis

    Snacky Mike’s haircut fan

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Inviato 13 febbraio 2022 - 20:12

Piccolo resoconto dell'ultimo periodo

 

 Serotonina di Michel Houellebecq

Houellebecq dal suo penultimo libro decide di trarre un resoconto di se stesso raffigurandosi nel protagonista e attraverso un’opera di analisi, il cui fulcro può essere rappresentato dalla perdita della libido come metafora esplicativa del blocco comunemente noto agli scrittori, venire a patti con la sua persona e con la sua figura di scrittore. Vengono analizzate le vicissitudini del protagonista tramite il resoconto ed i ricordi delle sue relazioni, quasi come un contraltare francese del Bill Murray di Broken Flowers. Grandiosa opera di uno dei due o tre più grandi scrittori viventi.

 

 

Correndo con le forbici in mano di Augusten Burroughs

Romanzo autobiografico che racconta la scapestrata e turbinosa storia di crescita e formazione del protagonista, sballottolato da una famiglia disfunzionale con madre psicopatica a quella del suo psichiatra, che ha le sembianze di una comune hippie con figli e pazienti che soggiornano nella stessa casa. Vengono raccontate vicende pittoresche e fuori dagli schemi, attraverso la scoperta della propria sessualità, incontri folli e situazioni al limite del paradossale, in una forma di parossistico romanzo di formazione. Carino, a tratti divertente, non eccelso e forse un po' ripetitivo nella forma.


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#19753 Duck

    Professionista della malafede

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Inviato 13 febbraio 2022 - 20:33

Sono un po' in crisi coi romanzi e la letteratura, mi do alla saggistica.

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Premetto che sono una pippa a cucinare e che l'ho letto per curiosità, non per farmi una cultura e provare ad entrare a Masterchef 12.
Il libro parte da una tesi abbastanza chiara: non è vero, come si sente dire molto spesso, che non esiste una cucina italiana vera e propria ma che al suo posto ci siano tantissime cucine regionali. O meglio, è evidente che ci siano differenze tra un luogo e l'altro, ma non sono particolarmente diverse da quelle della cucina francese, ad esempio. Tuttavia, si può facilmente capire il movimento e le sue peculiarità rispetto a tutto il resto. Ci sono caratteristiche comuni, c'è sempre stato uno scambio tra nord e sud (molto più che con la Francia o la Germania, ad esempio), c'è stata un'evoluzione comune dei gusti e delle abitudini anche in epoca pre-unitaria.
Analizzando diversi aspetti della cucina, come l'organizzazione del pasto, la materia prima, il ruolo della tecnologia, come sono evoluti i gusti o perfino come sono scritte le ricette e i menù, si intuisce una storia che porta fino alla cucina attuale. Il libro non presenta una cronologia ma è diviso per tematica, ognuno dei quali presentato con la sua evoluzione.
Non ha risposto alla domanda che avevo (banalmente, perchè la cucina italiana ha questa fama nel mondo? Solo per gli immigrati?) ma sono assolutamente soddisfatto. Direi quasi sazio.
  • 4

«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#19754 il mistico

    proxima centauri

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Inviato 15 febbraio 2022 - 22:39

 duck, ascoltami, le grandi differenze ci sono,

 

scuola dell'olio italia, scuola del burro france

 

 

un italiano che comprende i trucchi dell'ecole francese puo' solo migliorare per far bella figura, e davanti a 100 amici prepara cose di panatura seria , salse al pesce ed al poissons, viande alla vache, canard al volaille, manzo al bouef,..,


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#19755 il mistico

    proxima centauri

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Inviato 25 febbraio 2022 - 02:16

eugene grandet


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#19756 pasquale

    mainstream Star

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Inviato 25 febbraio 2022 - 03:02

eugene grandet


Questa è dei tempi del liceo, me lo assegnarono come libro per le vacanze. Adesso invece mi sto dedicando a Philip Dick
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#19757 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 28 febbraio 2022 - 08:01

È una donna
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#19758 wetton76

    utente alla ricerca dei classici perduti...

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Inviato 03 marzo 2022 - 18:37

 

eugene grandet


Questa è dei tempi del liceo, me lo assegnarono come libro per le vacanze. Adesso invece mi sto dedicando a Philip Dick

 

 

Io lessi (e rin-tin-tin) un po' di anni fà varie cose di Philip Dick, dal celebre "Blade Runner" (titolo vero: "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?") a vari racconti brevi, fino ad arrivare a "Un oscuro scrutare" ("A Scanner Darkly", 1977), uno dei suoi ultimi romanzi, forse non troppo riuscito, ho trovato la storia un po' confusa, solo nel finale c'è una sorpresa. Probabilmente non lo rileggerei.


  • -1

#19759 wetton76

    utente alla ricerca dei classici perduti...

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Inviato 03 marzo 2022 - 22:54

Ciao debaser, mi piace il tuo modo di argomentare, continua così.
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#19760 Greed

    round control to major troll

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Inviato 04 marzo 2022 - 21:08

Gianni Celati, Comiche (Quodlibet)

 

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Primo "romanzo" di Celati uscito nel '71 per Einaudi su interessamento di Ita Calvino.

 

Il professor Otero Aloysio racconta le sue giornate passate tra una casa "di cartone" per villeggianti, che ha qualcosa dell'istituto, e la spiaggia. Molte figure lo perseguitano, gli fanno scherzi, gli dicono cosa fare o non fare, gli mandano pensieri e istigano voglie che poi condannano, lo fanno sbagliare mentre scrive e gli sporcano il quaderno con goccioline.

Tutto infatti viene raccontato sul quaderno di Otero, ma gli errori lo costringono a strappare innumerevoli pagine; in più ci sono vuoti di memoria che solo ogni tanto si possono riempire con l'aiuto dei "sognamenti". Così tutto quanto è labile, può svanire e confondersi: come i personaggi e i loro nomi (Biagini è anche Fantini, Aloysio anche De Aloysio e anche Breviglieri, e alcuni lo confondono con Fantini, che da par suo confonde Jenny con la signorina Frizzi). Come le targhette coi numeri delle camere che vengono tutti scambiati creando la confusione delle coppie e delle famiglie.

 

"Per quei gravissimi sbagli cagionati senza requie non permettendo concentrazioni sporcando impedendo provocando mosse inconsulte e passaggi a mio danno con conseguenze comprensibili per tutti senza particolare sforzo. E io devo sempre rifare ricominciare. Sul quaderno come altrove. E stracciare stracciare le pagine. Urlavo: - è ora di farla finita"

 

Ma il tono del libro non è questo, così sembra un libro serio. E invece si chiama Comiche. Infatti c'è il bambino Savino che incendia una sedia a sdraio con sopra la signora Copedè, poi arriva un bagnino a spegnere l'incendio col suo soffio e nel farlo fa volare via anche gli altri bagnanti.


  • 2

#19761 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 08 marzo 2022 - 18:59

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#19762 wetton76

    utente alla ricerca dei classici perduti...

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Inviato 08 marzo 2022 - 21:30

 

 

eugene grandet


Questa è dei tempi del liceo, me lo assegnarono come libro per le vacanze. Adesso invece mi sto dedicando a Philip Dick

 

 

Io lessi (e rin-tin-tin) un po' di anni fà varie cose di Philip Dick, dal celebre "Blade Runner" (titolo vero: "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?") a vari racconti brevi, fino ad arrivare a "Un oscuro scrutare" ("A Scanner Darkly", 1977), uno dei suoi ultimi romanzi, forse non troppo riuscito, ho trovato la storia un po' confusa, solo nel finale c'è una sorpresa. Probabilmente non lo rileggerei.

 

 

Come detto anche in altri thread, per par condicio:

 

Da Wikipedia:

A Scanner Darkly viene considerato uno dei più bei romanzi sulla tossicodipendenza mai scritti, e senz'altro uno dei capolavori dello scrittore californiano.

 

Almeno Debaser spiega il tuo punto di vista, può essere che mi sia sfuggito qualcosa, del resto questo libro l'ho letto una volta sola, ma ho preferito altro materiale di Philip Dick.


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#19763 Bernardus

    Roadie

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Inviato 09 marzo 2022 - 08:27

81sx+d1rCBL.jpg

Ma beato te. I racconti di Lovecraft sono leggendari.

 

Io invece per motivi professionali sono costretto ai tre volumi di storia della musica di Carrozzo e Cimagalli.

 

Direi che il paragone è impietoso purtroppo.


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#19764 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 13 marzo 2022 - 10:50

Sto leggendo "Una Vita come Tante" di Hanya Yanagihara.

 

Il mio libraio di fiducia me l'ha descritto come un libro eccezionale.

La collega del mio libraio di fiducia me l'ha descritto come un gran libro ma un po' troppo morboso per i suoi gusti.

 

Sono poco oltre la metà e concordo con il giudizio della collega.


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Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."

#19765 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 15 marzo 2022 - 12:38

Per curiosità sono andato a cercare la trama su wiki...proprio una botta di allegria non c'è che dire asd


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#19766 Tom

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Inviato 17 marzo 2022 - 11:44

Il romanzo segue le vite di quattro uomini dal college fino alla mezza età: l'avvocato Jude, l'architetto Malcolm, l'artista JB e l'attore Willem. Con il passare degli anni tutti e quattro ottengono un enorme successo nei rispettivi campi, anche se Jude è continuamente tormentato dai ricordi della sua terribile infanzia, che sfoga con feroci atti di autolesionismo. Abbandonato in un convento da neonato, Jude è cresciuto subendo gli abusi perpetrati su di lui dai frati, finché un giorno uno di loro, Fratel Luke, lo ha portato via dal convento e costretto a prostituirsi per anni. Dopo essere stato salvato dalla polizia, Jude subisce ulteriori abusi mentre si trova in affidamento e alla fine riesce a scappare, solo per essere catturato da un medico che lo rapisce, lo stupra e infine lo investe con l'auto, causandogli danni permanenti alle gambe. Grazie all'aiuto di un'assistente sociale, che muore di cancro poco dopo, Jude riesce ad entrare in un college prestigioso, dove conosce i suoi tre amici. Pur essendo molto amato da Malcolm, JB e Willem, le condizioni di Jude peggiorano ulteriormente dopo una relazione con Caleb, che lo umilia e lo violenta. Dopo aver tentato il suicidio, Jude trova un po' di serenità grazie ai suoi amici e, soprattutto, a Willem, con cui inizia un'amorevole relazione. Tuttavia, dopo alcuni anni Willem e Malcolm vengono uccisi in un incidente automobilistico, spingendo Jude, sempre più autolesionista e costretto su una sedia a rotelle dopo l'amputazione di entrambe le gambe, al suicidio. A ricordare la sua storia ci pensa Harold, il professore universitario di Jude che l'aveva adottato legalmente quando il giovane aveva compiuto trent'anni.

 

900 pagine. ashd


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#19767 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 17 marzo 2022 - 11:57

Abbandonato in un convento da neonato, Jude è cresciuto subendo gli abusi perpetrati su di lui dai frati, finché un giorno uno di loro, Fratel Luke, lo ha portato via dal convento e costretto a prostituirsi per anni. Dopo essere stato salvato dalla polizia, Jude subisce ulteriori abusi mentre si trova in affidamento e alla fine riesce a scappare, solo per essere catturato da un medico che lo rapisce, lo stupra e infine lo investe con l'auto, causandogli danni permanenti alle gambe. Grazie all'aiuto di un'assistente sociale, che muore di cancro....

 

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#19768 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

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Inviato 17 marzo 2022 - 17:56

Mysterious Skin e Il m'aimait sono leggeri a confronto.
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#19769 hexen

    the nameless uncarved user

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Inviato 17 marzo 2022 - 19:49

Il romanzo segue le vite di quattro uomini dal college fino alla mezza età: l'avvocato Jude, l'architetto Malcolm, l'artista JB e l'attore Willem. Con il passare degli anni tutti e quattro ottengono un enorme successo nei rispettivi campi, anche se Jude è continuamente tormentato dai ricordi della sua terribile infanzia, che sfoga con feroci atti di autolesionismo. Abbandonato in un convento da neonato, Jude è cresciuto subendo gli abusi perpetrati su di lui dai frati, finché un giorno uno di loro, Fratel Luke, lo ha portato via dal convento e costretto a prostituirsi per anni. Dopo essere stato salvato dalla polizia, Jude subisce ulteriori abusi mentre si trova in affidamento e alla fine riesce a scappare, solo per essere catturato da un medico che lo rapisce, lo stupra e infine lo investe con l'auto, causandogli danni permanenti alle gambe. Grazie all'aiuto di un'assistente sociale, che muore di cancro poco dopo, Jude riesce ad entrare in un college prestigioso, dove conosce i suoi tre amici. Pur essendo molto amato da Malcolm, JB e Willem, le condizioni di Jude peggiorano ulteriormente dopo una relazione con Caleb, che lo umilia e lo violenta. Dopo aver tentato il suicidio, Jude trova un po' di serenità grazie ai suoi amici e, soprattutto, a Willem, con cui inizia un'amorevole relazione. Tuttavia, dopo alcuni anni Willem e Malcolm vengono uccisi in un incidente automobilistico, spingendo Jude, sempre più autolesionista e costretto su una sedia a rotelle dopo l'amputazione di entrambe le gambe, al suicidio. A ricordare la sua storia ci pensa Harold, il professore universitario di Jude che l'aveva adottato legalmente quando il giovane aveva compiuto trent'anni.

 

900 pagine. ashd

 

bellissimo, è la sinossi più involontariamente comica che abbia mai letto


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il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati

 


#19770 Reynard

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Inviato 17 marzo 2022 - 19:56

Il romanzo segue le vite di quattro uomini dal college fino alla mezza età: l'avvocato Jude, l'architetto Malcolm, l'artista JB e l'attore Willem. Con il passare degli anni tutti e quattro ottengono un enorme successo nei rispettivi campi, anche se Jude è continuamente tormentato dai ricordi della sua terribile infanzia, che sfoga con feroci atti di autolesionismo. Abbandonato in un convento da neonato, Jude è cresciuto subendo gli abusi perpetrati su di lui dai frati, finché un giorno uno di loro, Fratel Luke, lo ha portato via dal convento e costretto a prostituirsi per anni. Dopo essere stato salvato dalla polizia, Jude subisce ulteriori abusi mentre si trova in affidamento e alla fine riesce a scappare, solo per essere catturato da un medico che lo rapisce, lo stupra e infine lo investe con l'auto, causandogli danni permanenti alle gambe. Grazie all'aiuto di un'assistente sociale, che muore di cancro poco dopo, Jude riesce ad entrare in un college prestigioso, dove conosce i suoi tre amici. Pur essendo molto amato da Malcolm, JB e Willem, le condizioni di Jude peggiorano ulteriormente dopo una relazione con Caleb, che lo umilia e lo violenta. Dopo aver tentato il suicidio, Jude trova un po' di serenità grazie ai suoi amici e, soprattutto, a Willem, con cui inizia un'amorevole relazione. Tuttavia, dopo alcuni anni Willem e Malcolm vengono uccisi in un incidente automobilistico, spingendo Jude, sempre più autolesionista e costretto su una sedia a rotelle dopo l'amputazione di entrambe le gambe, al suicidio. A ricordare la sua storia ci pensa Harold, il professore universitario di Jude che l'aveva adottato legalmente quando il giovane aveva compiuto trent'anni.

 

900 pagine. ashd

E non scordiamoci che il titolo del libro è Una vita come tante.


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#19771 Perfect Prey

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Inviato 17 marzo 2022 - 20:12

È una trama piena dei tipici stereotipi che uno si aspetta da vicende del genere. Ridicolizza situazioni drammatiche e reali con il solo scopo di épater les bourgeoises e di solleticare il gusto morboso del lettore. C'è qualcosa di offensivo in un libro come questo. Non vedo profondità d'intenti. È giusto parlare di argomenti delicati, ma non trarne pessima letteratura. Almeno su Pandys anche le vicende più atroci hanno il pregio di essere narrate con pudore e di durare 898 pagine in meno.
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#19772 Greed

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Inviato 18 marzo 2022 - 17:31

Mi chiedo se anche il professore universitario non abbia qualche cosa da nascondere; cosa che gli è agevole dato che è lui a ricordare la storia.


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#19773 The Careless Whisper

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Inviato 18 marzo 2022 - 23:19

Io ho letto solo qualche pagina di questo libro e mi è bastato.

 

Lo chiamo "Un mattone come pochi", ma alla gente piace "affezionarsi ai personaggi" (invece di riflettere).


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https://www.decandiamauro.com

 

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"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)

"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)

"Oggi è tutto elettronico ma fa anche tutto schifo" (Alberto Radius)

 

 


#19774 Unison

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Inviato 22 marzo 2022 - 08:09

Origene - I Principi
Georges Bernanos - Diario di un Curato di Campagna
  • 0

“Looking forward is only an imagination of your brain.

It’s what you want to imaginate.

I can honestly say what I think now, ‘cause I’m in the time now, is what I can tell you.

So, giving you a story of the future is just an imagination.”


#19775 Greed

    round control to major troll

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Inviato 22 marzo 2022 - 17:29

Oggi ho trovato un libro di Mario Pomilio autografato, e "Sardegna come un'infanzia" di Vittorini con dedica minimale "A Lalla Romano - Elio Vittorini". Totale: 9 euro.

 

Leggo: R.L. Stevenson, Kidnapped 


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#19776 100000

    Enciclopedista

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Inviato 22 marzo 2022 - 18:28

Oggi ho trovato un libro di Mario Pomilio autografato, e "Sardegna come un'infanzia" di Vittorini con dedica minimale "A Lalla Romano - Elio Vittorini". Totale: 9 euro.

scattisparsi?


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#19777 diegopunk

    Groupie

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Inviato 25 marzo 2022 - 00:45

"La Bhagavad-gita cosi com'è" di Srila Prabhupada


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#19778 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

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Inviato 25 marzo 2022 - 13:44

Leggo: R.L. Stevenson, Kidnapped 


È da forse 18 anni che mi riprometto di leggerlo.
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#19779 vandiemen

    L'ultima spiaggia

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Inviato 30 marzo 2022 - 13:34

9788845934988_0_536_0_75.jpg

 

Fino ad ora, il mio preferito di Bernhard.


  • 1

#19780 ucca

    CRM

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Inviato 11 aprile 2022 - 09:24

Cosa ti sta piacendo? 


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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#19781 vandiemen

    L'ultima spiaggia

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Inviato 11 aprile 2022 - 17:57

Da profano (fino ad ora ho letto solo "Il soccombente" e "Perturbamento"), mi sembra il suo testo più accessibile, il più sincero e (auto)ironico.

E' riuscito a ipnotizzarmi per 270 pagine, nonostante il protagonista sia rimasto fisicamente fermo a guardare dal suo appartamento Piazza della Minerva, grazie ad una scrittura che mi verrebbe da definire "musicale" (e bisogna dare il merito di questo anche alla traduttrice).

E poi perché Bernhard si diverte a lasciare sparsi qua e là indizi sulla sua idea di arte (e quindi di letteratura):

 

"Ma ho menzionato anche, in quella occasione, gli assoluti pregi di Wolfsegg, le belle giornate d'autunno, il gelo invernale e il silenzio invernale, da me amati come null'altro. Ho detto che lassù la natura è spietata, ma perfettamente limpida e grandiosa. Che di quella natura perfettamente limpida e grandiosa la gente che la abita non si accorge più, perché nella sua ottusità non ne è più capace." (pag. 19)

 

"La visione ideale della natura presuppone un'ideale concezione dell'arte, diceva." (pag. 31)


  • 1

#19782 ravel

    mon cœur est rouge

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Inviato 11 aprile 2022 - 20:16

E' quello nel quale il delirio affabulatorio bernhardiano sembra meglio riuscito (a parte forse quell'altro strepitoso capolavoro che è Antichi maestri), più centrato e in cui "succede" anche qualcosa.
E' anche il mio preferito (anche se sono belli tutti... ).

 

"Gambetti è il mio allievo e, all'inverso, io sono allievo di Gambetti. Sia io imparo da Gambetti  sia Gambetti impara da me. Il nostro è il rapporto ideale perché una volta io sono l'insegnante di Gambetti e lui è il mio allievo, un'altra volta è Gambetti il mio insegnante e io sono il suo allievo, e spesso accade che nessuno di noi due sappia se al momento è Gambetti l'allievo e io l'insegnante o il viceversa. Significa allora che si è instaurata la nostra condizione ideale".


  • 1

«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)

 

Moriremotuttista


#19783 Duck

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Inviato 12 aprile 2022 - 08:18

Doppietta di Achille Campanile.

Celestino e la famiglia Gentilissimi

La famiglia Gentilissimi è una famiglia borghese italiana del ventennio, con la servitù e la casa al mare ma soprattutto con (come dice il nome) un grandissimo senso delle buone maniere. Celestino è uno scroccone impenitente, uno scapolo senza lavoro che regolarmente si presenta alla porta dei Gentilissimi e rimane a tempo indeterminato ospite in casa loro, facendo letteralmente come se fosse a casa sua.
Nella disperazione di avere a che fare con un ospite con così poco riguardo, i Gentilissimi escogitano ogni volta una nuova trovata e con complici sempre diversi per farlo sloggiare. Che sia farlo rapire, mettergli una bomba in camera, allettarlo con un'eredità o spargere voce che la fidanzata lo tradisca, l'importante è una cosa sola: che Celestino non lo venga a sapere e possa avere da ridire sull'ospitalità dei Gentilissimi.
Più che un romanzo, è una successione di brevissime (3-4 pagine) scene simil-teatrali: solo dialoghi, didascalie ed equivoci che quasi sempre finiscono, come i cartoni di Willie il Coyote e Beep-Beep, con il trionfo di Celestino e l'imprecazione "Maledetto Celestino!" dei Gentilissimi.

Agosto, moglie mia non ti conosco

Questo invece è un romanzo vero e proprio, dall'inizio alla fine. Per una semplice distrazione, un gruppo di naufraghi ha indossato delle cinture di castità al posto delle cinture di salvataggio. Sebbene siano tutti sopravvissuti, hanno perso le chiavi e, trovando rifugio in una pensione (in cui il proprietario si deve travestire per cercare di fare la spesa, pena l'essere aggredito dagli ospiti), cercano in tutti i modi di trovare un palombaro che le possa recuperare dal fondo del mare. Con loro, un padre che cerca di organizzare il matrimonio del figlio, un erculeo granatiere, un castellano che si dedica ad opere in più volumi che analizzano le implicazioni logistiche se si dormisse ballando la tarantella ecc. ecc.
Grandi equivoci e giochi di parole, che non fanno minimamente pesare il fatto che la trama sia quasi un pretesto.
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«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#19784 Zimmerman

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Inviato 13 aprile 2022 - 17:11

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Chiunque abbia amato la lettura di Vita e destino, capolavoro-mondo di Vasilij Grossman, non può sottrarsi al suo prequel, "Stalingrado", pubblicato già nel 1952 con un titolo (“Per una giusta causa”) imposto all’autore contro la sua volontà.
L’intenzione era che i due libri, scritti in momenti (non solo storici, ma emotivi, ideologici, personali) diversi, formassero un unico corpo, una grande epopea letteraria con al centro la leggendaria battaglia di Stalingrado (“una difesa di posizioni senza uguali nella storia del mondo”).
Una battaglia che Grossman visse da corrispondente di guerra e che diventò cruciale per tutta la sua produzione letteraria successiva, oltre che per la sua sensibilità di uomo sovietico profondamente deluso dall’utopia internazionalista, dopo essere stato temprato, come milioni di concittadini, nel fuoco del materialismo dialettico.

Stalingrado dovrebbe chiarire molti passaggi che in Vita e destino erano inevitabilmente monchi.
Sono solo alle prime (centinaia di) pagine (sì, anche Stalingrado ha una foliazione monstre  asd ),ma pur non avendo ancora incontrato i vertici espressivi di certe pagine di Vita e destino, anche qui bisogna riconoscere la grande bellezza della scrittura di Grossman, la sua capacità di inchiodarci ai campi di battaglia, all'amarezza delle ritirate, ai momenti di ironia e leggerezza che vivono i suoi personaggi travolti dalla storia, alla potenza demoniaca dei Grandi Dittatori, ai primi accenni di quello che soprattutto nel romanzo successivo si rivelerà come il genocidio della popolazione ebraico sovietica in Ucraina a opera dei nazi. 
Mi sembra che qui ci sia più immediatezza e perfino umorismo, e meno riflessione filosofica sulla natura dei totalitarismi.
 

Non so se alla fine di questa lettura, e ripensandolo con Vita e destino (letto almeno 3 volte) senza soluzione di continuità (come nelle intenzioni dell'autore, del resto), l’impressione sarà di un “Guerra e pace” del Novecento, come da anni si prova a venderlo/considerarlo. Un paragone schiacciante, perché Grossman non raggiunge (non può farlo!) la perfezione stilistica di Tolstoj, né il suo leggendario distacco.
Grossman ha ancora gli occhi straziati da quello che ha visto in battaglia, la sua carne è lacerata dalla sorte toccata alla madre ebrea (che trasfigurerà nel personaggio di Anna Semenova) e che lui stesso, per certi versi, aveva abbandonato al suo destino. 
Sarà forse per i giorni che stiamo vivendo, per i passaggi che riguardano l’Ucraina, per le piccole viltà e le grandi vendette che rimandano ad altre vendette, per l’onda nera tedesca che avanza spietata come un mostro mitologico travolgendo campagne e città, vite e destini, ma il racconto è davvero appassionante. 
Stalingrado offre un’immersione ipnotica che, anche senza la sconvolgente crisi morale dell’autore verso l’ideologia comunista (di cui si avvertono comunque i primi segnali, ma che deflagrerà pienamente solo in Vita e destino, scritto un decennio dopo), già ora si conferma una lettura memorabile. 

 

 
 


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#19785 Operación Puerto

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Inviato 13 aprile 2022 - 18:22

Considerando che ho programma da un po' di iniziare con Grossman, consiglieresti di partire da Stalingrado visto che è il prequel, o va bene/meglio partire da Vita e Destino?
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#19786 Greed

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Inviato 13 aprile 2022 - 18:34

Bella recensione Zimmerman!

 

Doppietta di Achille Campanile.

 

Ho solo letto le Tragedie in due battute, alcune davvero memorabili. Consigli altro? I suoi giochi mi piacciono molto.


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#19787 Zimmerman

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Inviato 13 aprile 2022 - 19:54

Considerando che ho programma da un po' di iniziare con Grossman, consiglieresti di partire da Stalingrado visto che è il prequel, o va bene/meglio partire da Vita e Destino?

Tutti avremmo voluto cominciare da Stalingrado (pubblicato tra l'altro in Francia, in Spagna e in altri paesi europei).
Credo che solo ragioni di tipo editorial/commerciale abbiano spinto Adelphi a sparare subito il massimo caposaldo e solo (molti, troppi) anni dopo riavvolgere il nastro e pubblicare il primo capitolo di questa storia straordinaria, forse ingiustamente messo in ombra dal suo inarrivabile sequel.
I personaggi sono (quasi tutti) gli stessi (i Saposnikov, in buona sostanza, ma sono centinaia in realtà e per fortuna stavolta Adelphi ha previsto un bell'elenco che aiuta nella lettura), la storia segue una cronologia evidente, ma è soprattutto il pensiero di Grossman a cambiare quando anni dopo approda a quel capolavoro che è anche il manifesto definitivo della sua filosofia morale e politica.
Quindi, tu che puoi, comincia pure come Dio comanda: prima Stalingrado poi Vita e destino.



 


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#19788 Duck

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Inviato 15 aprile 2022 - 06:55

Bella recensione Zimmerman!


Doppietta di Achille Campanile.


Ho solo letto le Tragedie in due battute, alcune davvero memorabili. Consigli altro? I suoi giochi mi piacciono molto.

Io ne ho letti tre eh asd
Questi comunque ottimi, consigliati.
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«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#19789 Greed

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Inviato 17 aprile 2022 - 19:15

Sono un po' indietro con i resoconti, questi sono appunti del 21/02.

 

Leggo I costumi degli italiani ultimo libro di Celati, a circa un mese dalla sua morte. Libro riconoscibile, con la formularità del raccontare, il gusto della novella - come nei Narratori delle pianure, in Cinema naturale. Ma non sono più racconti di racconti: sono storie sue, o lo sembrano, rimaste custodite a lungo. Da vecchio Celati ritorna a parlare di eroi sbandati come Guizzardi (dal suo secondo romanzo), di turbamenti amorosi, di scolari falliti e pinocchieschi; ma senza più la grammatica dei matti e la non-credibilità delle storie. Mi sembra un ultimo libro memorabile in molte sue storie: Pucci che si perde ad ascoltare i rumori, il cognome Celati che compare per la prima volta in un racconto, il padre geloso del fratello, la fuga in bici alla ricerca pazza della Gazzi (formosa cliente della madre)...

 

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Avviso per i naviganti-acquirenti: Quodlibet ha pubblicato tre volumetti di Costumi degli italiani (Il benessere arriva in casa Pucci, Selve d'amore, Un eroe moderno). Questo li raccoglie tutti e si spende tipo un terzo. Inoltre sono pensati come opera unica, ergo..

 

***

 

Nel frattempo ho letto:

Robert Walser, Jakob von Gunten

W. G. Sebald, Il camminatore solitario

R.L. Stevenson, Kidnapped

C.E. Gadda, La Madonna dei filosofi (che bello rileggere Gadda dopo 10 anni di astinenza)

Raffaele Simone, Presi nella rete - La mente ai tempi del web (sostanzialmente un libro di linguistica)


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#19790 Greed

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Inviato 20 aprile 2022 - 17:47

Qualcuno conosce Gilles Clement, o questo libro di Gilles Clement, o entrambi tutti e due? https://www.quodlibe...o/9788874626229


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#19791 lazlotoz

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Inviato 21 aprile 2022 - 14:51

*
POPOLARE

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Il mio amore più grande. L'ho ripreso in vista del 25 aprile.

Letto di volata fa un effetto ancora più potente. Immagino sia uno di quei libri letti un po' da tutti alle superiori. Ma riprenderlo di tanto in tanto si rivela ogni volta più profondo e violento.

Sarà poi anche perché racconta circa dei posti miei (quella resistenza lì, rossa o badogliana, l'hanno vista i miei nonni e mio padre di striscio) ma ogni pagina è rivelatrice di verità. Durissimo nei contenuti, sublime nella forma (che però riesce a essere di volta in volta differente, mai fintamente poetica, sempre così concreta che pare sporcarcisi con quelle descrizioni del fango).

 

Parti brutali si mischiano con momenti intimi, Milton personaggio in cui immedesimarsi. Essere sconfitti, sempre: uno dei grandi insegnamenti.

 

"– E allora, – disse il vecchio, – non ne perdonerete nemmeno uno, voglio sperare. – Nemmeno uno, – disse Milton. – Siamo già intesi. – Tutti, tutti li dovete ammazzare, perché non uno di essi merita di meno. La morte, dico io, è la pena più mite per il meno cattivo di loro. – Li ammazzeremo tutti, – disse Milton. – Siamo d’accordo. Ma il vecchio non aveva finito. – Con tutti voglio dire proprio tutti. Anche gli infermieri, i cucinieri, anche i cappellani. Ascoltami bene, ragazzo. Io ti posso chiamare ragazzo. Io sono uno che mette le lacrime quando il macellaio viene a comprarmi gli agnelli. Eppure, io sono quel medesimo che ti dice: tutti, fino all’ultimo, li dovete ammazzare. E segna quel che ti dico ancora. Quando verrà quel giorno glorioso, se ne ammazzerete solo una parte, se vi lascerete prendere dalla pietà o dalla stessa nausea del sangue, farete peccato mortale, sarà un vero tradimento. Chi quel gran giorno non sarà sporco di sangue fino alle ascelle, non venitemi a dire che è un buon patriota."

 

 

La guerra come pare sia stata, gli uomini che resistono. Una questione privata che passa sopra qualunque cosa, un amore infranto che diventa più mortale dei fascisti.

 

Le ultime due pagine, lette d'un fiato, mi han fatto cadere delle lacrime di nuovo. 

 

Spoiler

 

Difficile trovare un finale migliore.


  • 11

#19792 Duck

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Inviato 21 aprile 2022 - 18:29

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Aleksej Ivanov - Il Geografo si è bevuto il mappamondo
 
Questo libro mi ha fregato. Sull'onda di Campanile infatti volevo continuare con qualcosa di leggero e cosa c'è di meglio delle avventure di uno che si trova professore di geografia in una scuola russa, non sapendo niente della materia e con qualche intrallazzo amoroso?
E invece niente. Perchè se la storia Viktor Sluzkin parte come quella di uno sgangherato insegnante contro una classe denominata "il Sonderkommando" e con i tentativi di farsi un'amante, presto si arriva al nocciolo della questione. Il suo matrimonio è in crisi nerissima, la sua vita si trascina nell'incertezza e nell'alcol economico e non si vede via d'uscita.
Pure se la stragrande maggioranza dei capitoli dura poche pagine, ci sono due eccezioni: un lungo flashback sull'infanzia di Sluzkin al tempo della morte di Brezner e il resoconto in prima persona di un'escursione sul fiume, con tutti i pericoli che il freddo e la natura abbandonata a se stessa può portare a un gruppo di ragazzi.
Non sono un esperto di letteratura russa, ma non mi pare si possa ricollegare ai Grandi Temi dei classiconi. L'unico paragone possibile mi verrebbe con Dovlatov, ma più che altro mi ricorda Richard Yates. Non ci sarà l'appiglio alla tranquilla vita americana, ma penso sia lo stesso tipo di solitudine.

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«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#19793 Greed

    round control to major troll

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Inviato 25 aprile 2022 - 19:58

Carlo Emilio Gadda, La Madonna dei Filosofi

 

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Raccolta di racconti di varia ampiezza, è il primo libro "ufficiale" dell'Ingegnere.

Fanno coppia "Teatro" e "Cinema". Il primo è una telecronaca grottesca di un'opera lirica con tutte le sue fanfaronate metriche, retoriche, musicali, coreografiche: una specie di caotica follia applaudita dalla buona società, che alla fine si accalca e gomita con modi da plebei (sto parafrasando) per riavere la pelliccia.

Al cinema invece vanno i veri plebei del Corso Garibaldi (sul quale ottima digressione toponomastica) che non sono certo più discreti: folla, confusione fastidio volgarità, al di là di qualsiasi ambiente o classe sociale. E' interessante il percorso che fa il protagonista per arrivare al cinema: dalle ripetizioni a una contessina zuccona, alla casa della sarta (cui vengono date le banconote piene di germi), fino appunto al Corso. Lì comincia il traviamento, rispetto all'imperativo "studiare, lavorare", consistente nello sperpero degli ultimi spicci in tasca per comprare granite, tramezzini, caramelle. (Prime analisi della bestialità della vita moderna e del comprare?).

E lì in mezzo non si è più nessuno: la scienza e l'alfabeto non valgono a riscattare la giacca scadente e le tre caramelle in bocca. Solo una ragazza, con uno sguardo limpido, accorda al narratore il suo "ticket per il viaggio tra i vivi" - lo riammette cioè tra gli umani; ma è subito inghiottita dalla folla, come la meno innocente passante di Baudelaire. Rimane solo il magma della folla impazita, e una fanatica che lo accusa di essere un palpeggiatore a causa di un urto fortuito.

 

Passo oltre le "Manovre di artiglieria da campagna" e i brevissimi "Studi imperfetti".

Il racconto eponimo mostra già il Gadda manzoniano e dolente della Cognizione; e merita la lettura anche solo per l'evocazione di un "Emilio" disperso in guerra, ferita aperta nel petto della giovane amata (perché non rendi poi quel che prometti allor? Perchè?).


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#19794 atlas

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Inviato 29 aprile 2022 - 14:30

aspetto (e spero) in un’eventuale uscita di Adelphi per rileggerlo; il racconto omonimo lo ricordo particolarmente bellissimo.
  • 0

il faut se radicaliser. 


#19795 Ɲ●†

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Inviato 30 aprile 2022 - 18:19

Volevo giusto chiedere su quale Gadda buttarmi dopo aver letto la cognizione, il pasticciaccio, l'adalgisa e accoppiamenti giudiziosi (ho i due volumi bompiani romanzi+racconti). Tra quelli che ho letto metto sicuramente l'adalgisa in vetta: l'ambientazione milanesotta, l'umorismo, il dialetto...
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#19796 Greed

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Inviato 02 maggio 2022 - 18:09

Mi accodo. Io dopo Pasticciaccio e Cognizione x 2 ho letto appunto la Madonna dei Filosofi. Poi ho proseguito con il Castello di Udine, ma penso che lo lascerò da parte perché faccio un po' fatica a seguire le questioni della guerra (anche se la lingua è più facile). Dopo viene appunto l'Adalgisa.

 

Però ci sono anche il Diario di guerra e prigionia e il Racconto italiano di ignoto del Novecento, che sono postumi ma precedono, se non sbaglio, la Madonna.

 

Atlas, li hai letti?

 

***

 

Sono in un periodo di impazzimento in cui mi interesserebbe studiare: la linguistica, architettura e urbanistica (preso Bruno Zevi), botanica (mi manca un testo introduttivo), storia del libro, la rivoluzione della stampa (sto leggendo "Le rivoluzioni della stampa" di E. Eisenstein), effetti dei media sul sapere, società contemporanea e società dei consumi in saggi tipo Bauman. Magari un po' meno letteratura ma comunque anche letteratura (vedi sopra). Come se ne esce? Scoprire che la vita vera è fuori dalla biblioteca? O che in effetti è proprio dentro? Ché io sono convinto che una nuvola nera che copra il sole in una giornata serena è comunque cosa più grande anche di Tolstoj (mai letto, in lista).

 

In ogni caso il risultato è questo

Spoiler


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#19797 botty

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Inviato 05 maggio 2022 - 17:05

devi assolutamente assecondare queste manie perché per come possono passare da sole possono anche diventare dei tarli giganteschi e inutili. poi magari dopo aver letto un libro scopri che non ti interessa davvero

per la botanica botany di j.d. mauseth, sembra quasi sensato
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I aim to misbehave


#19798 100000

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Inviato 05 maggio 2022 - 17:11

devi leggere bouvard e pécuchet

ma poi assecondare assolutamente tutta la tua sete di conoscenza

(vabbè io sono di parte e sono messo uguale)


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#19799 Greed

    round control to major troll

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Inviato 05 maggio 2022 - 17:17

Grazie botty; e sì, Bouvard e P sono uno di quei libri in lista che so che devo leggere per molte ragioni (il tuo consiglio ne somma una).


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#19800 botty

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Inviato 05 maggio 2022 - 17:24

in effetti b&p fa un po' passare la voglia di allargarsi troppo. secondo me la cosa più sana è tenersi alla larga dal contemporaneo perché c'è troppo rischio di cominciare a credere di capire come va il mondo
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I aim to misbehave





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