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[Señor Shemo]

Comunque LaBanda visto ti è piaciuto Il vecchio e il mare potresti andare a ritroso nella carriera di Hemingway e leggerti The Sun Also Rises/Il sole sorgerà ancora (conosciuto anche come Fiesta), altro grande capolavoro. L'ho letto l'anno scorso per la prima volta e mi ha folgorato. QUI ne parla Greed, sicuramente ti farà venire voglia

[Ganzfeld]

Se vuoi restare in ambito "marino" e di lotta contro la natura mi è appena venuto in mente questo:

 

[Duck]

grazie a tutti e tre, segno e poi vi faccio sapere. 

 

Anche Butcher's Crossing, di John Williams.

[LaBanda]

segno tutto, così sto apposto per tutto l'anno, ora non esageriamo però .

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.

[Reynard]

Aggiungo un consiglio anch'io, ma non ti preoccupare, è molto breve: "Tifone" di Joseph Conrad.

[Dark Mavis]

Aggiungerei, sempre di Conrad e in tema marittimo, La linea d’ombra.

[Earl Bassett]

Va beh allora Cuore di Tenebra e non ne parliamo più.

[ArchieFisher]

London

 

Mi pare decisamente uno scrittore che "scrive per essere compreso", come richiesto da LaBanda.

Consigliatissimo, anche se i classiconi (Zanna Bianca e Il Richiamo della Foresta) sono un po' "da ragazzi".

[Greed]

Devi ricominciare Alla ricerca del tempo perduto in lingua originale.

 

 

Se vuoi continuare Hemingway, ti ci vedo più con Addio alle armi (Prima guerra mondiale + Amore; ma non leggerlo quando sei giù) che con Fiesta. Avevo pensato anche io a London (Martin Eden ti piacerà) e Conrad, per cui i consigli sopra sono ottimi.

[Earl Bassett]

London

 
Mi pare decisamente uno scrittore che "scrive per essere compreso", come richiesto da LaBanda.
Consigliatissimo, anche se i classiconi (Zanna Bianca e Il Richiamo della Foresta) sono un po' "da ragazzi".

Mah, categorizzazione un po' insensata e superata secondo me, a parte che i protagonisti sono dei cani non vi è alcun altro motivo per definirli "per ragazzi.

[hexen]

mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.

 

se ti piacciono le storie di rivalsa sociale del già citato london devi assolutamente leggere martin eden.

 

edit: vedo ora che mi ha preceduto greed

[Duck]

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.

 

Me la metto in firma dalla soddisfazione.

[ArchieFisher]

 

 

London

 
Mi pare decisamente uno scrittore che "scrive per essere compreso", come richiesto da LaBanda.
Consigliatissimo, anche se i classiconi (Zanna Bianca e Il Richiamo della Foresta) sono un po' "da ragazzi".

Mah, categorizzazione un po' insensata e superata secondo me, a parte che i protagonisti sono dei cani non vi è alcun altro motivo per definirli "per ragazzi.

 

Quando li ho letti (da grande) la sensazione è stata quella. Ma forse è colpa del fatto che sono vecchio dentro.

[Greed]

Per me bisogna semplicemente vedere qual era l'intenzione dell'autore nello scrivere (avevo letto qualcosa a riguardo del Richiamo, ma non ricordo). Se lo ha scritto per i ragazzi è un libro per ragazzi: come l'Isola del tesoro o Pinocchio, e non come I viaggi di Gulliver o Moby Dick.

Poi sappiamo tutti che esistono libri per ragazzi belli, che si leggono su più livelli e piacciono anche agli adulti e magari sono dei capolavori, e libri per ragazzi brutti.

 

 

ps. Ho ridato una letta a quell'introduzione che parlava del Richiamo della foresta, con ciò che diceva Jack London stesso e le lettere dei suoi editori. Non ho trovato niente che sciolga il dubbio di cui sopra. Tuttavia considerando i temi e la crudezza con cui sono trattati, escludo che Jackie Londra volesse fare un libro per pargoli.

[paloz]

esistono libri per ragazzi belli [...] e libri per ragazzi brutti.

 

 

Questa è discriminazione bella e buona (e brutta).

[debaser]

mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.

se ti piacciono le storie di rivalsa sociale del già citato london devi assolutamente leggere martin eden.

edit: vedo ora che mi ha preceduto greed

Martin Eden per LaBanda è perfetto

[100000]

Io ho iniziato l'anno con il secondo libro della raccolta di tutti i racconti di Lydia Davis.

Devo dire che la sua prosa breve e brevissima mi piace molto. Non la colgo sempre perfettamente, ma mi sembra più una questione di affinità di visioni che più si avvicinano più le corde vibrano, come in risonanza, e bastano poche parole, pochissime frasi, per cogliere la magia (come sono sdolcinato, e dire che lei non lo è per niente). Un esempio su tutti: the mother.

 

Altra ottima lettura di inizio anno: La vegetariana, di Han Kang.

Caso letterario di qualche anno fa, credo, io l'ho presa più o meno per caso in una libreria di quartiere in inglese, perché sono un po' a corto di letture. Folgorato, e non solo dalla protagonista e dalla sua storia, quasi sfondo dell'inquietudine altrui, ed è bellissimo il quasi-riassunto finale della sorella che si chiede cosa sarebbe successo se non fosse stata lei a crollare, se forse sarebbe toccato a lei. Il finale atroce pone di fronte inoltre a una situazione di fine vita sempre più comune (anche se di solito con gli anziani più che coi malati di mente, per quanto le due cose possano facilmente coincidere con la demenza) e quanto/quando si possa lasciare liberi di morire (Haneke ha una risposta). Detto questo, mi hanno colpito tutte e tre le parti e mi è piaciuto tutto di questo libro.

L'unico dubbo è sulla prima persona della prima parte, con addirittura gli inserti nella mente e nei sogni di lei, che forse avrei evitato per lasciarla puro oggetto di speculazioni, come un weird-Bartleby sudcoreano.

[Ganzfeld]

Finalmente mi sono deciso a leggere Dracula.

[frankie teardrop]

 

"Da trentacinque anni lavoro alla carta vecchia ed è la mia love story. Da trentacinque anni presso carta vecchia e libri, da trentacinque anni mi imbratto con i caratteri, sicché assomiglio alle enciclopedie, delle quali in quegli anni avrò pressato sicuramente trenta quintali, sono una brocca piena di acqua viva e morta, basta inclinarsi un poco e da me scorrono pensieri tutti belli, contro la mia volontà sono istruito e così in realtà neppure so quali pensieri sono miei e provengono da me e quali li ho letti, e così in questi trentacinque anni mi sono connesso con me stesso e col mondo intorno a me, perché io quando leggo in realtà non leggo, io infilo una bella frase nel beccuccio e la succhio come una caramella, come se sorseggiarsi a lungo un bicchierino di liquore, finché quel pensiero in me si scioglie come alcool, si infiltra dentro di me così a lungo che mi sta non soltanto nel cuore e nel cervello, ma mi cola per le vene fino alle radicine dei capillari."

 

***

"Così in un solo mese presso in media venti quintali di libri, ma per trovare la forza per questo mio benedetto lavoro, allora in questi trentacinque anni ho bevuta tanta birra che questa lager formerebbe una piscina da cinquanta metri, un parco di peschiere per le carpe di Natale. Così contro la mia volontà sono diventato saggio e sto adesso accertando che il cervello è fatto di pensieri lavorati dalla pressa meccanica, di pacchi d’idee. Una noce di Cenerentola è la mia testa, alla quale i capelli sono bruciati e io so come dovevano essere ancor più belli i tempi in cui tutto il pensiero era iscritto soltanto nella memoria umana, quella volta se qualcuno avesse voluto pressare i libri avrebbe dovuto pressare teste umane, ma anche questo non sarebbe servito a nulla, perché i pensieri veri provengono da fuori, accanto all’uomo sono come tagliolini in una gavetta, sicché i Konias di tutto il mondo vanamente bruciano libri, e quando quei libri hanno registrato qualcosa che vale, si sente solo la risata silenziosa dei libri bruciati, perché un libro come si deve rimanda sempre altrove e fuori."

[selva]

La vita in Tempo di Pace - Francesco Pecoraro
Sono arrivato a questo libro stimolato dalle classifiche di qualità dei grandi lettori (sic!) dell'Indiscreto, addirittura in quinta posizione nella graduatoria dei miglior romanzi italiani 2000-2019 (al primo posto Troppi paradisi di Walter Siti).
È la storia dell'ingegnere Ivo Brandani in attesa all'aeroporto di Sharm-el-Sheik, dove tra un flusso di coscienza e l'altro riattraversa i momenti topici della sua vita, dal Dopoguerra ai giorni nostri. Ancora devo digerirlo, ma la sensazione a freddo è che alterni momenti altissimi, l'inizio e il capitolo Monsone sono straordinari, a inutili riempitivi, come ad esempio tutta la fase puberale estiva, totalmente inutile o comunque ai miei occhi inefficace. Molto bella la descrizione di Roma o Città di Dio come la chiama l'autore (l'irrazionalità della rete urbana, la mancanza di geometria e proporzione e sto cazzo di Bernini in ogni angolo) e i biliosi intermezzi all'aeroporto dove l'ormai vecchio e disilluso Brandani, tra un tavor e l'altro, riflette sulla sua inutile esistenza. 
 

[unterwelt]

Pecoraro è ritenuto un autorone, per quello che ho sentito sarà tra i grandi (anche se non l'ho ancora mai letto).

[Greed]

(pensieri liberi)

 

Non mi ero mai reso conto di che faccia simpatica avesse Elias Canetti

 

 

https://www.google.c...DykQ_B16BAgcEAE

[Duck]

Dall'autobiografia (i primi due libri, almeno) ne viene fuori come un grandissimo palo in culo

[A Night Like This]

Appena finito di leggere Please kill me. Libro straordinario.
Vorrei prendermi come prossimo libro uno di jack keRouac. Consigli? Grazie.

[Earl Bassett]

Sulla Strada ovviamente ma anche Visioni di Gerard.

[frankie teardrop]

sono circa a metà di questo

[Unison]

[Greed]

Quando l'ho visto in catalogo e ho letto di cosa si trattava mi sono chiesto: chi è che si impegna in questi libri oggi?

 

Unison.

[Greed]

Treasure Island di Robert Louis Stevenson e Un uomo che dorme di Georges Perec. Molto belli entrambi ma non mi va di spiegarmi meglio.

[botty]

Quando l'ho visto in catalogo e ho letto di cosa si trattava mi sono chiesto: chi è che si impegna in questi libri oggi?
 
Unison.

e se io l'ho letto nell'originale spagnolo?

[Greed]

Potresti andare a prendere un caffè con unison per discuterne.

 

Nel frattempo:

 

Primo Levi, I sommersi e i salvati

Un buon antidoto alla buona retorica di ieri, per forza di cose troppo "semplice". In questo saggio Levi ci fa vedere come il giudizio arrivi spesso a uno scacco totale, quando si parla dei lager nazisti; la fallacia della memoria; l'impossibilità e insieme il tentativo continuo di comprendere.

Il libro è strutturato per capitoli tematici: si parla anche del linguaggio nel lager, degli intellettuali ad Auschwitz, delle lettere che alcuni tedeschi gli hanno inviato dopo la traduzione del libro, della violenza inutile, della zona grigia della collaborazione. E soprattutto, traccia inquietante che percorre tutto il libro, della vergogna di coloro che si sono salvati: verso loro stessi e nei confronti dei "sommersi".

 

Primo Levi, Storie naturali (Racconti)

 

 

Piccoli racconti a cavallo tra scienza e fantascienza. Sono esercizi sul "cosa succederebbe se" (si potessero duplicare oggetti ed esseri, si potesse ibernare una persona, le automobili fossero colpite da un virus altamente infettivo, si potesse convertire il dolore in piacere, ecc...). Per fortuna sono divertenti e ironici e hanno sciolto la tensione del precedente.

Ci sono altre raccolte (nel mio stesso libro Vizio di forma e Lilìt) e sospetto che potrebbero essere anche migliori.

[Greed]

Leonardo Sciascia, La scomparsa di Majorana

 

Saggio, o meglio indagine "filosofica" sulla scomparsa di Ettore Majorana, geniale fisico teorico (uno che teneva testa o precorreva un Fermi o un Heisenberg), nel 1938. Sciascia ricostruisce la vita, il contesto storico e sociale, vaglia le testimonianze con l'occhio di chi capisce cosa sta dietro a ogni parola; e si tiene un po' di spazio anche per speculare, passando da Stendhal a Pirandello a Shakespeare. 

Si tratta di pianificata scomparsa o suicidio? Ma soprattutto, perché? Sciascia indaga sulla possibilità che Majorana avesse già previsto applicazioni e conseguenze nefande alle sue ricerche e scoperte nel campo della fisica nucleare. E diversamente da altri scienziati e colleghi, abbia preferito prima scialacquare il suo genio (la teoria sul nucleo atomico gettata in un cestino) e poi farsi nulla.

Tutto ciò e qualcosa di più in 75 pagine appassionanti come un giallo e scritte con la densità incredibile, da barocco siciliano distillato, di Sciascia. Ed è vero che non si scorge molta differenza dalle indagini e dai personaggi dei suoi romanzi. 

 

Ora che ho pontificato, confesso che ho letto solo Il giorno della civetta e Todo Modo, ma ho già voglia di fare incetta.

Confesso pure che non conoscevo Majorana e dichiaro quindi il mio debito con F.G., che mi ha spinto a cercare il libro.

 

[debaser]

È un bel libriccino che mi è rimasto impresso, non so bene perché ma mi ricordo ancora di quando me lo consigliò la prof di italiano (molto brava) che avevo alle medie.

[Dark Mavis]

 

 

Ora che ho pontificato, confesso che ho letto solo Il giorno della civetta e Todo Modo, ma ho già voglia di fare incetta.

 

 

A ciascuno il suo altro imprescindibile (con il film di Petri), poi Porte aperte basandomi solo sul gran film che ne ha tratto Amelio. Mi incuriosisce molto L’affare Moro che volevo comprare adesso con gli sconti Adelphi. Poi il Contesto ma anche qui ho visto solo la trasposizione cinematografica di Rosi (Cadaveri eccellenti).

[selva]

Di Sciascia bella anche la raccolta Il mare color del vino, su Majorana anche io sono rimasto affascinato dall'album di Flavione.

Per rimanere in tema ho letto Helgoland di Carlo Rovelli, un saggio divulgativo sulla fisica quantistica che racconta la portata enorme - e le ripercussioni sul modo di pensare - della scoperta di Heinsenberg e soci. A tratti Rovelli s'impantana ripetendo un singolo concetto affinché la comprensione del lettore non lasci adito a fraintendimenti, nei limiti del possibile considerata la vastità della materia. A parte questo mi ha entusiasmato e la forza del libro sta forse in questa trasmissione di esaltazione contagiosa. Ora vorrei recuperare L'ordine del tempo, consigliato da un amico che studia la materia.

Dopo Mattatoio N° 5 e Ghiaccio nove, ho terminato Madre notte di Vonnegut. Le gesta dell'americano letterato Howard Campbell jr. al soldo del Ministero della Propaganda del Reich sono la cornice per affrontare di petto alcune questioni etiche su vincitori e vinti e sulla domanda che ha attraversato/attraversa la storia: com'è potuto succedere? Vonnegut risponde con personaggi grotteschi come Lionel J.D. Jones, odontoiatra e teologo, antisemita e ciarlatano, che pare resuscitare nelle manifestazioni di intolleranza quotidiana. Un libro che ho divorato (poco più di 200 pagine) e amato moltissimo.
    

[100000]

Per rimanere in tema ho letto Helgoland di Carlo Rovelli, un saggio divulgativo sulla fisica quantistica che racconta la portata enorme - e le ripercussioni sul modo di pensare - della scoperta di Heinsenberg e soci. A tratti Rovelli s'impantana ripetendo un singolo concetto affinché la comprensione del lettore non lasci adito a fraintendimenti, nei limiti del possibile considerata la vastità della materia. A parte questo mi ha entusiasmato e la forza del libro sta forse in questa trasmissione di esaltazione contagiosa. Ora vorrei recuperare L'ordine del tempo, consigliato da un amico che studia la materia.

Stesso percorso, mi sa che però aspetterò questa primavera/estate per L'ordine del tempo.

[Unison]

Gabriele D'Annunzio - Tutto Il Teatro

[Greed]

È un bel libriccino che mi è rimasto impresso, non so bene perché ma mi ricordo ancora di quando me lo consigliò la prof di italiano (molto brava) che avevo alle medie.

 

Alle medie? Io faccio fatica a starci dietro adesso 

 

@Dark: anche io corro spedito sull'Affare Moro. 

[debaser]

forse mi è rimasto impresso perché non c'ho capito gnente

 

l'ho riletto pochi anni fa

[frankie teardrop]

[Duck]

 

Jon Krakauer - In nome del cielo

 

Ho visto Big Love e io un po' di passione per ste cose folli ce l'ho sempre avuta, per cui pensavo fosse una buona occasione per sapere qualcosa di più sui fondamentalisti mormoni, la poligamia e tutte quelle cose parecchio disturbanti.

Mi sbagliavo. Una gran cacata che mischia un fatto di cronaca (ma reso in maniera confusa), la storia della Chiesa mormone ma senza l'attendibilità di uno storico in un mix di divulgazione e strizzate d'occhio, e quella dei movimenti fondamentalisti più recenti.

Io ero interessato a tutti gli aspetti e l'ho mollato poco superata la metà. Meglio fermarsi a Big Love.

[100000]

io di Krakauer ho letto solo Into thin air, che ho trovato clamoroso, ma più per il fatto in sé probabilmente

non ho opinioni precise su di lui, cosa ne pensa il forum degli illuminati?

[Greed]

Gianni Celati, La banda dei sospiri (dentro Parlamenti Buffi)

 

 

Tengo a precisare che la tovaglia non è mia. Non avendo voglia di recensirlo, mi limito a un sondaggio (etimologicamente parlando) direttamente dal testo:

 

 

I genitori sono tornati con molte provviste di santini cerimoniali per i nonni materni che erano tutti morti.

 

Finchè un giorno un bambino piccolo e nero coi baffi ha gridato per la strada: è lei la Cumparsita.

 

...la nostra tribù di sbraitoni, io dico che doveva discendere da una razza di scalmanati selvatici con le barbe lunghe che andavano in giro a far ladrocini e scandali, e dopo gira e volta cosa succede? Succede che ai suoi discendenti gli è rimasta la tara e non c'è più niente da fare, e così discendiamo noi

 

Arrivati sul ponte del fiume lanciavamo nell'aria una maledizione contro De Gasperi.

 

Una delle nostre specialità estive era di fare il bagno in bicicletta, andando dentro nell'acqua e pedalando con la testa fuori come un signore che va in treno.

[hexen]

cose che sto leggendo o che ho letto recentemente (dalla fine di dicembre a ora) con commentini stringati random:

 

- brian catling, the vorrh: ho riletto il primo volume della vorrh trilogy (sul forum segnalata da auslo qualche anno fa) visto che ho comprato il terzo volume, più un là nell'anno conto di finirla.

 

The bow I carry with me, I made of Este.

She died just before dawn, ten days ago. Este had foreseen her death while working in our garden, an uncapping of momentum in the afternoon sun.

Este was born a seer and lived in the expetancy of her departure, a breeze before a wave, before a storm. Seers die in a threefold lapse, from the outside in.

Her long name was Irrinipeste, and she had been born to Abungu in the Vorrh, the great brooding forest that she said was older than humankind.

 

- marco malvaldi, odore di chiuso: giallo sellerio visto nella classi di debaser, non avevo mai sentito nominare l'autore e gli ho datto una letta, con gli autori italiani sono sempre curioso specie se il libro non è troppo voluminoso; per passare un pomeriggio rimandando cose da fare è perfetto.

 

Sia come sia, per quel sabato mattina andò in scena un bel fuori programma: perché mai, prima di allora, né i residenti né la servitù erano stati svegliati dall'urlo agghiacciante che aveva appena sorpreso il castello.

L'urlo disumano era opera della signorina Barbarici, che giaceva in terra a pelle di leone davanti ad un portoncino di legno e ferro che si trovava al piano seminterrato; la poveretta era, oltre che immobile, debitamente svenuta, come del resto si conviene a una donna in un romanzo ambientato a fine '800.

 

- carlton mellick III, satan burger: ho riletto questo libro – il capostipite della bizarro fiction – che fu penso uno dei primi o addirittura il primo libro letto in inglese da me, questo è il mio pane [libri trashoni più o meno horror in cui succedono le cose pazze e in cui l'autore si diverte a giocare con i vari toolbox di genere] quindi ho goduto com'è giusto che sia, poi questo in particolare ha quelle vibe teen da gruppetto di amici che fanno le cosine, bellobellobello.

 

It started when all the governments of the world decided that it would be a very neat idea for everyone and everyone to write journals of their lives, including every day, every moment, every thought, every person, every creation, and every thing important to each individual from day to day to day to death, so that everyone will have their memories and their life story written down, to live eternally after department. But only two copies were to be made.  One is sewn into the stomach of the deceased and the other is for the public to read.

A Gravestone is not just a stone with a name and a date to another date anymore. It now has a little waterproof/airproof drawer inside that contains the autobiography of the person buried beneath. And ever since I was a child, I’ve been going to the cemetery and reading the lives of the dead. And every time I read about someone, that someone becomes alive again.

 

- gherardo bortolotti, low (una trilogia): raccoglie tre suoi testi dei quali conoscevo soltanto l'ultimo (quando arrivarono gli alieni), quindi è stato un ottimo modo per recuperare gli altri due. soprattutto il secondo, "senza paragone", è un capo mondiale, una delle cose più belle che abbia mai letto. è molto astratto, da poesia prosainprosa, quindi si astenga chi voglia le cose normalone, vi copio qualche frammento a caso con cui ho pianto:

 

1. come il mal di stomaco, il mal di schiena, mentre stai seduto in ufficio, tra la caduta della polvere, l'arrivo delle telefonate, avendo l'idea vaga di una cosa che esiste, che ti accompagna nel corso della giornata, un amico immaginario di giochi di luce, scorci, correnti d'aria, che ti osserva cambiare espressione, soffiarti il naso, dimenticare l'accendino sul davanzale della finestra

 

2. come un'escrescenza di carne, una specie di organo esterno tubolare, metafisico, specializzato, appoggiato al pavimento calando da un fianco, oltre l'orlo del maglione, e sempre pulsante, filtrando il tempo in entrata, il futuro che si disfa in istanti precisi, in secondi, in vicende di una minuzia progressiva, estenuante, mentre l'inefficienza dei processi fisiologici, le parole di troppo in conversazioni che non ti interessano rallentano le ore, accennando a un'imperfezione d'impianto le cui conseguenze

 

3. simili alle ricorrenze, i compleanni in autunno, le festività da calendario in cui ti smarrisci, come qualcuno che sbagliando in ufficio

 

4. come il senso di uno scopo generico, di un progetto sommario da seguire nel corso dei mesi, delle settimane, nelle mattine di ottobre quando, sopra la fermata dell'autobus, si apre il cielo suburbano nei suoi volumi pallidi, nelle sue regioni remote di nuvole striate, di distanze, di addensamenti di azzurri, celesti, bianchi, ancora azzurri

 

- tom bradley, calliope's boy: autore scoperto sul forum (grazie a una segnalazione del solito auslo) di cui ho letto già altre cose (tra cui un libro scritto insieme a chris kelso di cui ho delle cose da leggere nei prossimi mesi), questa è una raccolta di racconti più o meno assurdi, la cui assurdità non sempre risiede in ciò che succede (come nel caso di mellick, di cui sopra) ma nella delivery.

 

They provide prophylaxis from the infections of the Devil; and true Mormons not only fuck and suck, but shower and swim and patronize Turkish baths with these gauzy eye-catchers swathed around them. These conspiscuously pious whole-body scum-bags have pin-holes over each nipple so the soul may exit upon death or baptism by proxy, not unlike those poked with sewing needles in cellophane-packaged Trojans by counter help at Mini Marts all across the Far West, and beyond.

 

- edoardo sanguineti, il giuoco dell'oca: romanzo che romanzo non è, romanzo del senso della neoavanguardia, quindi follia composta da capitoli brevi di una pagina e mezzo (come per centuria di manganelli) ispirata dal giUoco dell'oca, dalla pop art, da opere dei suoi amiketti artisti; l'importante è non capire nulla e farsi trasportare dalla confusione, come nella vita vera, copio qualcosa a caso (mi piace ricopiare dai libri scritti bene, è rilassante ma ti fa anche provare il brivido di saper scrivere):

 

XI.

Sopra un albero c'è molta gente, vestita con eleganza. Uomini e donne stanno disposti su tre file. Tutti i rami sono stati tagliati, in basso. Tutta la gente non può più scendere, ormai. Rimangono i rami alti, rimangono le foglie. L'albero, lassù, sembra un grosso cestino, pieno di uova. Le uova sono questa gente, dunque, che si vede lí sopra l'abero. Nella prima fila, dove ci sono cinque persone, sedute sopra i rami e le foglie, c'è anche una figura nuda, che è l'ultima della sua fila, a destra, che è una figura di donna, e c'è un cane. Ci sono otto persone, invece, nella fila in alto. Sembrano tutti dei preti, a guardarli. Hanno dei mantelli alle spalle, dei cappucci in testa. Uno dei preti, che è il quinto della sua fila, da sinistra, è un papa. Poi, a fare la fila di mezzo, ci sono sette persone. Ci sono venti persone, così, in tutto. Ma una coppia di animali, che sono animali un po' strani, veramente, sta rodendo il tronco dell'albero, lí con i denti. Poi c'è uno scheletro. Sta in piedi, vicino all'albero, con le gambe incrociate che camminano, con un arco e una freccia, con i buchi degli occhi che sorridono, con la mascella rotta. Prende la mira. Vuole colpire una signora, si vede, che sta lí sopra l'albero. Tutta la scena è piena di cartigli che sventolano. Con le ossa della mano destra, mentre prende la mira, lo scheletro tiene un cartiglio, appunto. È un cartiglio piccolo. C'è scritto DEMUM. Ci sono anche altre parole, scritte lí sopra, nel cartiglio, che non si possono leggere.

 

- vincenzo consolo, le pietre di pantalica: non ho mai letto nulla di suo, sono partito da questo perché lo avevo già in casa e lo sto ancora leggendo, magari poi mi procuro retablo.

 

Lo sferragliare dei cingoli, lo scoppio del motore, lo stridere di quel possente ammasso di lamiere rintronava nela stretta valle, rimbalzava da una collina all'altra in un'eco infinita ed esaltante. E stormi di corvi si levavano da siepi, da rami di fico, da chiarchiàri, come nuvole di malaugurio o temporale.

Da grotte e anfratti di rocce, da cunette, da macchie di rovi che schermavano salìbbe, da filari di fichidindia, sbucarono a poco a poco i contadini, le donne con i figli al petto e fra le gonne, i vecchi rinsecchiti. Stracciati, terrosi, stupefatti, come i morti che si destano al suono delle trombe.

 

- steven erikson, midnight tides: sono arrivato al quinto volume di malazan, serie epic fantasy che sto leggendo da un po', questo volume sembra praticamente il migliore della serie finora (ne restano altri 5 dopo questo per quanto riguarda la serie principale), però è un po' presto, sono ancora nella prima metà del testo.

 

Figures on the plain. Walking, dust roiling up behind them like wind-tossed shrouds. Weapons impaled them. Limbs hung from shreds of tendon and muscle. Sightless eyes and expressions twisted with fearful recognition—faces seeing their own deaths—blind to his own presence as they marched past. Rising up within him, a vast sense of loss. Grief, then the bitter whisper of betrayal.

Someone will pay for this. Someone will pay.
Someone.

Someone. The words were not his, the thoughts were another’s, but the voice, there in the centre of his skull—that voice was his own. A dead warrior walked close. Tall, black-skinned. A sword had taken most of his face. Bone gleamed, latticed with red cracks from some fierce impact. A flash of motion. Metal-clad hand crashed into the side of Udinaas’s head. Blood sprayed. He was in a cloud of grey ash, on the ground. Blinking burning fire. He felt gauntleted fingers close about his left ankle. His leg was viciously yanked upward.

 

- cesare pavese, lavorare stanca: sto leggendo (quasi finita) anche questa raccolta di versi di pavese.

 

La campagna è un paese di verdi misteri

al ragazzo, che viene d'estate. La capra, che morde

certi fiori, le gonfia la pancia e bisogna che corra.

Quando l'uomo ha goduto con qualche ragazza

– hanno peli là sotto – il bambino le gonfia la pancia.

Pascolando le capre, si fanno bravate e sogghigni,

ma al crepuscolo ognuno comincia a guardarsi le spalle.

I ragazzi conoscono quando è passata la biscia

dalla striscia sinuosa che resta per terra.

Ma nessuno conosce se passa la biscia

dentro l'erba. Ci sono le capre che vanno a fermarsi

sulla biscia, nell'erba, e che godono a farsi succhiare.

Le ragazze anche godono, a farsi toccare.

[atlas]

pensavo che i vecchi russi fossero tutti pallosetti alla dostoevskij

 

mammt

[debaser]

bravo haxy che ci racconti tante cose belle.
io non sono in un periodo particolarmente attivo, ma ho letto di recente "il grande ritratto" di Buzzati e "the haunting of hill house" di Jackson. Sto leggendo "blindsight" di Watts.

[100000]

"il grande ritratto" di Buzzati e "the haunting of hill house" di Jackson.

letti e apprezzati entrambi quest'estate, sincronicità

(mi piace ricopiare dai libri scritti bene, è rilassante ma ti fa anche provare il brivido di saper scrivere)

quanto è vero, comunque grazie per le segnalazioni, mi sono segnato Bortolotti che non conoscevo


io ho appena finito Le mosche + La porta chiusa di Sartre, due cose:
1- non ho capito cos'avesse da dire Sartre su Beckett
2- l'ho preso col testo a fronte perché non ho trovato altre edizioni, e ho trovato strafalcioni che avrei saputo tradurre meglio io nonostante non sappia il francese (non l'intero libro ovviamente, però quando succede ci rimango sempre male, com'è possibile?)

[Dark Mavis]

 

"Il libro più importante che sia mai stato scritto sulla resistenza tedesca al nazismo" è la definizione calzante ed esplicativa offerta da Primo Levi all'opera di Fallada, sottolineandone l'intrinseca forza e rilevanza. Dramma, spy-story e ricostruzione storica si intrecciano tessendo i fili di una trama avvincente, senza respiro e densa di personaggi ottimamente caratterizzati senza stereotipizzazioni o retorica; tutto è funzionale nel suo dispiegarsi febbrile, ossessivo nella ripetitività circolare di gesti ed azioni, gelidamente teso con un sentore di meccanicità ed intransigenza rigorosa e paranoica che caratterizzava quel contesto e quelle esistenze; trasformate in vite angosciose e impregnate di timori e paure venivano portate all'annichilimento esistenziale. Parte finale stupenda e tragica.

[Narostium]

A. Almas - L' Enneagramma delle Idee Sacre

Theodor Monod - Lo smeraldo dei garamanti

Hernan Huarache Mamani - La Dea dell' Amore

Mircea Eliade - La Creatività dello Spirito

Lev Tolstoj - Anna Karenina

[debaser]

un "CERCO TITOLO LIBRO" per voi appassionati

mi è tornato in mente (in modo assolutamente casuale) la copertina di un libro che ho letto anni (decenni?) fa, ogni tanto ci penso ma non riesco mai a inquadrare cosa fosse (sicuramente preso in biblio).

penso (spero) sia abbastanza facile.

- copertina bianca (einaudi?)
- al centro (in alto?), dipinto che raffigura un enorme anello di pietra (che si sta sgretolando?) a sezione rettangolare che fluttua in mezzo a un paesaggio roccioso / deserto rossastro (penso fosse parte di una serie di dipinti, purtroppo non ricordo né l'autore né il titolo - questo è l'indizio centrale, penso anche sia un'opera discretamente famosa)
- contenuto: probabilmente ~ fantascienza/fantastico? sicuro italiano. ma non è detto. (da questo vago ricordo ho ovviamente provato a guardare le copertine delle raccolte di fruttero & co ma non mi sembra)