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#11951
Inviato 13 marzo 2015 - 12:30
#11952
Inviato 13 marzo 2015 - 14:07
Per quello che riguarda la parte in carcere sicuramente no ma ora che mi ci fai pensare forse neanche il resto.
#11953
Inviato 13 marzo 2015 - 14:13
#11954
Inviato 13 marzo 2015 - 15:21
#11955
Inviato 13 marzo 2015 - 21:52
leggo forte Fortini. e sarebbe ora che ristampassero ché il Meridiano (non completo) mal s'intona ai mobili Ikea.
Siamo vittime di una trovata retorica.
#11956
Inviato 13 marzo 2015 - 22:09
Qualcuno ha letto qualcosa di Vitali?
(non Alvaro, cani).
Zingonia di una certa età
Syd ili 4.5 te l0'ho deto perché il dosco è effettivamente un capovlavoro no perché ti conosco (che poi non ci siamo ancora visti per ora
On dovresti però osservare l'andamtnto dei voti del disco, non è queleo che un artista farebbe. Viaeto che ildisco ha cendo all'estero puoi pensare finalmnetn di espatriare e portare la tua museca ove ha più+ brobabilità di avere cuccesso
#11957
Inviato 13 marzo 2015 - 22:24
leggo forte Fortini. e sarebbe ora che ristampassero ché il Meridiano (non completo) mal s'intona ai mobili Ikea.
non hanno cacciato fuori l'oscar con l'opera poetica di recente?
il faut se radicaliser.
#11958
Inviato 13 marzo 2015 - 23:02
Qualcuno ha letto qualcosa di Vitali?
(non Alvaro, cani).
la figura del medico-scrittore successiva a bulgakov mi urta abbastanza, ed è il principale motivo per cui non ho mai avuto voglia di leggerne nulla
#11959
Inviato 14 marzo 2015 - 09:52
La vita agra di Bianciardi. Nascere incendiario e morire pompiere, anche se i toni non sono quelli che ci si potrebbe aspettare dal titolo: niente molotov, accuse iconoclaste, incitamenti alla rivolta, disgusto per un mondo di cui non si vuole fare parte. È più che altro un assopirsi, un lasciarsi andare dolcemente all'asfissia della puzza, che sarà pur puzza ma è tanto caldina....
Terminato anch'io La vita agra, condivido queste parole quassù è aggiungo che mi ha veramente stupito la ricchezza lessicale del romanzo : inglese, espressioni dialettali, termini desueti, tutto è utile per la composizione di quel flusso di indignazione.
Ho iniziato e terminato ieri notte "Le Notti Bianche", di Dostoevskij. Così breve ma così pesante come un macigno, ha fatto in modo di non farmi dormire per tutta la notte, ripensavo continuamente ai memorabili dialoghi e agli spunti che sono sommersi nel racconto. Bellissimo ma devo scegliere meglio le mie letture notturne
Oggi inizio Il Tocco di Elmore Leonard.
il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati
#11960
Inviato 14 marzo 2015 - 10:14
leggo forte Fortini. e sarebbe ora che ristampassero ché il Meridiano (non completo) mal s'intona ai mobili Ikea.
non hanno cacciato fuori l'oscar con l'opera poetica di recente?
sì, sono usciti franco fortini e dario bellezza. tra un po' esce alfredo giuliani.
#11961
Inviato 14 marzo 2015 - 10:46
Marx e Freud - Fromm
“Looking forward is only an imagination of your brain.
It’s what you want to imaginate.
I can honestly say what I think now, ‘cause I’m in the time now, is what I can tell you.
So, giving you a story of the future is just an imagination.”
#11962
Inviato 14 marzo 2015 - 15:24
Ohi Cap, ho visto che tempo addietro hai letto Insaziabilità di Witkiewicz. Come fu?
"Скучно на этом свете, господа!"
RYM RYM RYM
ANOBII ANOBII
#11963
Inviato 14 marzo 2015 - 17:57
Ohi Cap, ho visto che tempo addietro hai letto Insaziabilità di Witkiewicz. Come fu?
bello, leggilo
#11964
Inviato 16 marzo 2015 - 09:18
Letto (anzi: divorato) “Prendila così” di Joan Didion. Primo pensiero: “e questa da dove salta fuori?” Secondo pensiero, dopo aver scoperto che il romanzo risale al 1970: “impossibile”. Terzo pensiero: “’fanculo B. E. Ellis”!!!
Insomma, Didion racconta Hollywood, la noia, le feste, i fallimenti, la solitudine con tocco acido ma sublime, minimalista ma profondo come un … canyon. Capitoli brevi e brevissimi, tagliati con l’accetta, idem il linguaggio, controllatissimo. Maria (la protagonista, un’attrice di seconda fascia ricoverata in un istituto) ci racconta episodi della sua vita, una serie di flashback neanche troppo disordinati che compongono un mosaico bellissimo e scoraggiante. Davvero un bel romanzo, che sento di consigliarvi caldamente.
“I fatti sono questi. Ora me ne sto distesa al sole e faccio un solitario e ascolto il mare (il mare è laggiù ai piedi della scogliera ma non mi è permesso nuotare, soltanto la domenica quando siamo accompagnate) e guardo un colibrì. Mi sforzo di non pensare alle cose morte e agli impianti idraulici. Mi sforzo di non udire il condizionatore d’aria in quella camera da letto di Encino. Mi sforzo di non vivere a Silver Wells o a New York o con Carter. Mi sforzo di vivere nel presente e di tenere lo sguardo fisso al colibrì. Non vedo nessuno di quelli che conoscevo un tempo, ma del resto me ne importa pochissimo di un sacco di persone. Voglio dire, forse avevo tutti gli assi nella manica, ma a che gioco giocavo?”.
#11965
Inviato 16 marzo 2015 - 09:23
Ho iniziato Songs of a Dead Dreamer di Thomas Ligotti: per ora ho letto solo 4 racconti ma mi sembra sufficiente per sbilanciarmi a definire quest'uomo un genio.
"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"
#11966
Inviato 16 marzo 2015 - 09:39
Letto (anzi: divorato) “Prendila così” di Joan Didion. Primo pensiero: “e questa da dove salta fuori?” Secondo pensiero, dopo aver scoperto che il romanzo risale al 1970: “impossibile”. Terzo pensiero: “’fanculo B. E. Ellis”!!!
Insomma, Didion racconta Hollywood, la noia, le feste, i fallimenti, la solitudine con tocco acido ma sublime, minimalista ma profondo come un … canyon. Capitoli brevi e brevissimi, tagliati con l’accetta, idem il linguaggio, controllatissimo. Maria (la protagonista, un’attrice di seconda fascia ricoverata in un istituto) ci racconta episodi della sua vita, una serie di flashback neanche troppo disordinati che compongono un mosaico bellissimo e scoraggiante. Davvero un bel romanzo, che sento di consigliarvi caldamente.
“I fatti sono questi. Ora me ne sto distesa al sole e faccio un solitario e ascolto il mare (il mare è laggiù ai piedi della scogliera ma non mi è permesso nuotare, soltanto la domenica quando siamo accompagnate) e guardo un colibrì. Mi sforzo di non pensare alle cose morte e agli impianti idraulici. Mi sforzo di non udire il condizionatore d’aria in quella camera da letto di Encino. Mi sforzo di non vivere a Silver Wells o a New York o con Carter. Mi sforzo di vivere nel presente e di tenere lo sguardo fisso al colibrì. Non vedo nessuno di quelli che conoscevo un tempo, ma del resto me ne importa pochissimo di un sacco di persone. Voglio dire, forse avevo tutti gli assi nella manica, ma a che gioco giocavo?”.
allora devi assolutamente leggere questo http://www.ilsaggiat...siero-magico-2/, della Didion ho letto anche Blue nights, non ho invece letto Prendila così. Il Saggiatore li sta ristampando tutti.
#11967
Inviato 16 marzo 2015 - 09:57
Grazie Aldous!
A questo punto, della Didion voglio recuperare TUTTO, tale è stato il piacere provato dalla lettura di "prendila così" (che, a questo punto, ti consiglio caldamente!)
#11968
Inviato 16 marzo 2015 - 10:13
Leggevo giusto stamattina un vecchio articolo di Slate su Amelia di Joni Mitchell (mia canzone-feticcio), in cui si accomuna il brano a questo romanzo.Letto (anzi: divorato) “Prendila così” di Joan Didion.
Sono doppiamente incuriosito, a questo punto credo che lo leggerò.
#11969
Inviato 16 marzo 2015 - 11:08
iniziato nel week end La sottile linea scura di Joe R. Lansdale
http://www.lastfm.it/user/PoisonArrows
http://www.anobii.co...2fb923f43/books
http://www.themurderinn.it/public/new/
#11970
Inviato 16 marzo 2015 - 17:26
Molto bello ma gli preferisco In Fondo alla Palude.
#11971
Inviato 16 marzo 2015 - 21:34
Quasi finito "Limonov" di Emmanuel Carrère, mi ha molto impressionato finora. Il prossimo è un classico: Novantatré di Hugo.
#11972
Inviato 17 marzo 2015 - 17:20
Terry Pratchett - Streghe di una notte di mezza estate
http://www.lastfm.it/user/PoisonArrows
http://www.anobii.co...2fb923f43/books
http://www.themurderinn.it/public/new/
#11973
Inviato 17 marzo 2015 - 17:44
#11975
Inviato 17 marzo 2015 - 18:17
#11976
Inviato 18 marzo 2015 - 13:21
Questo potrebbe stare anche in cose ovvie.
Un paio di giorni fa ho iniziato a leggere La Scopa del Sistema, e ierisera ho scoperto chi è Norman Bombardini (non mi ero mai chiesto quale fosse l'origine del nickname).
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
#11977
Inviato 19 marzo 2015 - 08:41
Finito Herzog di Bellow. Indubbiamente bel romanzo, anche se abbastanza faticoso da leggere.
Ha una storia, tante sottostorie e ulteriori sotto-sotto storie generate dalle "lettere" che il protagonista non del tutto "aggiustato" e stabile di testa invia virtualmente a svariati altri personaggi.
Un reticolo narrativo che un po' mette alla prova il lettore con salti temporali e costruzione estremamente intrecciata della storia. Herzog è un bel personaggio, colto, passivo, più che passivo molto attivo nel ragionamento e nel pensare ricorsivo, chiuso in analisi e autoanalisi spesso estreme e stremanti di sé, di chi gli sta intorno, del suo passato, che quando agisce pare sempre fare delle scelte avventurose o sconsiderate (nei matrimoni così come nelle scelte economiche o nelle decisioni che prende, tanto da finire quasi per caso pure in prigione...) che però alla fine sa ritrovare una strada, che in qualche maniera era anche la più ovvia fin dall'inizio.
Se non amate molto lo stile "cervellotico" forse non è per voi: se avete la pazienza di veder costruire con calma e rotondità un personaggio, anche a patto di stare ad inseguirlo per le sue capovolte mentali, allora vi piacerà.
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
#11978
Inviato 19 marzo 2015 - 10:26
Herzog è il romanzo più...bellowiano di Bellow: figlio dei tempi, sicuro (l'autonalisi, il flusso di coscienza, l'essere ebreo etc), più che ostico direi peculiare, andrebbe letto a valle di altre letture dell'autore. Capolavoro indiscusso, ma chi cerca il Bellow più agile e divertente può sicuramente rifarsi con The Rain King e Augie March (anch'essi capolavori, va da sè).
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#11979
Inviato 19 marzo 2015 - 14:57
Herzog è il romanzo più...bellowiano di Bellow: figlio dei tempi, sicuro (l'autonalisi, il flusso di coscienza, l'essere ebreo etc), più che ostico direi peculiare, andrebbe letto a valle di altre letture dell'autore. Capolavoro indiscusso, ma chi cerca il Bellow più agile e divertente può sicuramente rifarsi con The Rain King e Augie March (anch'essi capolavori, va da sè).
E' forse anche il più ambizioso, il più ambiziosamente "europeizzante", di Bellow. La Pastorale americana di Bellow (per quello che ho letto di Roth, cioè non tutto).
Il Bellow "più agile e divertente" (pur senza perdere quasi nulla del peso specifico di Herzog) secondo me è Il dono di Humboldt.
Pur essendo bellissimi anche tutti quelli che citi tu.
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
#11980
Inviato 19 marzo 2015 - 15:11
Bravo Ravel, Humboldt m'era sfuggito
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#11981
Inviato 19 marzo 2015 - 16:55
messo in pausa Pratchett,mi leggo Casinò Hormonal,il nuovo libro di Gianluca Mercadante (è breve quindi dovrei finirlo in un paio d'ore)
http://www.lastfm.it/user/PoisonArrows
http://www.anobii.co...2fb923f43/books
http://www.themurderinn.it/public/new/
#11982
Inviato 21 marzo 2015 - 18:52
le avete viste le nuove edizioni della newton? sono bellissime e non costano niente
#11983
Inviato 22 marzo 2015 - 14:33
Io non mi fido troppo della Newton in quanto a edizioni e traduzioni :/
Sto rileggendo senza impegno Boccalone di Enrico Palandri. Un libro ingenuo -ma nel senso buono- pieno di nostalgia e di vita vagabonda, nella movimentata Bologna universitaria del '77. Più amore che collettivi e politica, di cui si respirano solo l'aria e qualche slogan. Un flusso di piccoli episodi e vaneggiamenti del personaggio Enrico, risvegliato e sballottato dall'atmosfera della primavera, innamorato di Anna ma vago, invaghito di tutto e tutti.
A me piaceva tutto in quel periodo, ero affascinato da tutte le persone che incontravo, non riuscivo a fare nessuna selezione, tutti erano stupendi per me; ero convinto che ognuno possedesse qualche piccolo segreto e che in una notte si poteva diventare amici quel che bastava per confidarselo; non mancavo mai, tutta quella bella gente, la piazza era la centrale dei desideri, beata la mia superficialità!
Quanto è bella la piazza sembra il falansterio: luogo dei corteggiamenti amorosi, dei brevi incontri, degli sguardi o del lungo bighellonare, starci dentro è facile e divertente; e questo era maggio, la voglia di simili e di diversi da te, presentarsi attraverso piccoli segni, piccoli gesti, poche parole: un fiore all'occhiello, una cravatta da studentello, un foulard, un luogo di ritrovo per i vanitosi e i noncuranti delle apparenze.
Può essere carino per studenti sognatori un po' malinconici e non del tutto cresciuti. Il libretto ha una sua voce e a me piace, ma forse anche l'ambientazione bolognese me lo fa sentire molto vicino.
Forse non si trova più, io ho comprato su libraccio un'edizione feltrinelli dell'88. Sono come i libretti feltrinelli economici che ci sono adesso, ma un po' più piccoli e con una copertina di un materiale diverso. Non so perché, ma mi piacciono molto.
#11984
Inviato 22 marzo 2015 - 20:29
Bello, molto.
#11985
Inviato 23 marzo 2015 - 07:08
Leggevo giusto stamattina un vecchio articolo di Slate su Amelia di Joni Mitchell (mia canzone-feticcio), in cui si accomuna il brano a questo romanzo.Letto (anzi: divorato) “Prendila così” di Joan Didion.
Sono doppiamente incuriosito, a questo punto credo che lo leggerò.
interessante associazione, ma io sono da black crow
#11986
Inviato 26 marzo 2015 - 10:53
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#11987
Inviato 26 marzo 2015 - 11:18
http://www.lastfm.it/user/PoisonArrows
http://www.anobii.co...2fb923f43/books
http://www.themurderinn.it/public/new/
#11988
Inviato 26 marzo 2015 - 17:15
il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati
#11989
Inviato 26 marzo 2015 - 18:30
Siamo vittime di una trovata retorica.
#11990
Inviato 26 marzo 2015 - 19:09
Zingonia di una certa età
Syd ili 4.5 te l0'ho deto perché il dosco è effettivamente un capovlavoro no perché ti conosco (che poi non ci siamo ancora visti per ora
On dovresti però osservare l'andamtnto dei voti del disco, non è queleo che un artista farebbe. Viaeto che ildisco ha cendo all'estero puoi pensare finalmnetn di espatriare e portare la tua museca ove ha più+ brobabilità di avere cuccesso
#11991
Inviato 26 marzo 2015 - 19:09
#11992
Inviato 26 marzo 2015 - 19:12
Arbasino
ninì, vieni da rosa.
il faut se radicaliser.
#11993
Inviato 26 marzo 2015 - 19:57
Siamo vittime di una trovata retorica.
#11994
Inviato 26 marzo 2015 - 20:59
Ho trovato questo libro in un mercatino e l'ho preso solo perchè la copertina mi ricordava un po' I soliti sospetti. Al di la' della storia, che ha qualche deriva improbabile, lui scrive molto bene, è un autore torinese che non conoscevo affatto. Cercherò qualche altra opera, qualcuno conosce?
Molto bravo davvero, e poco conosciuto; io rimasi folgorato da Rossenotti, il suo primo (sempre ambientato a Torino, consigliato se ti è piaciuto questo ), ho poi proseguito con gli altri due - Strade Bianche è il terzo.
#11995
Inviato 26 marzo 2015 - 21:03
Ho trovato questo libro in un mercatino e l'ho preso solo perchè la copertina mi ricordava un po' I soliti sospetti. Al di la' della storia, che ha qualche deriva improbabile, lui scrive molto bene, è un autore torinese che non conoscevo affatto. Cercherò qualche altra opera, qualcuno conosce?
Molto bravo davvero, e poco conosciuto; io rimasi folgorato da Rossenotti, il suo primo (sempre ambientato a Torino, consigliato se ti è piaciuto questo ), ho poi proseguito con gli altri due - Strade Bianche è il terzo.
Infatti, pensavo proprio a rossenotti, ho letto buone rece in giro.
Che bello è quando trovi un autore mai sentito nominare prima ma che scrive in un modo che ti prende dal primo paragrafo?
Giuoia.
Zingonia di una certa età
Syd ili 4.5 te l0'ho deto perché il dosco è effettivamente un capovlavoro no perché ti conosco (che poi non ci siamo ancora visti per ora
On dovresti però osservare l'andamtnto dei voti del disco, non è queleo che un artista farebbe. Viaeto che ildisco ha cendo all'estero puoi pensare finalmnetn di espatriare e portare la tua museca ove ha più+ brobabilità di avere cuccesso
#11996
Inviato 26 marzo 2015 - 21:21
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#11997
Inviato 26 marzo 2015 - 21:35
Ho passato la metà di Infinite Jest (note comprese).
Zingonia di una certa età
Syd ili 4.5 te l0'ho deto perché il dosco è effettivamente un capovlavoro no perché ti conosco (che poi non ci siamo ancora visti per ora
On dovresti però osservare l'andamtnto dei voti del disco, non è queleo che un artista farebbe. Viaeto che ildisco ha cendo all'estero puoi pensare finalmnetn di espatriare e portare la tua museca ove ha più+ brobabilità di avere cuccesso
#11998
Inviato 27 marzo 2015 - 09:38
Ho cominciato Limonov. Se lo stile è molto scarno, diciamo "giornalistico", però il personaggio e la sua vita sono interessanti. Dirò meglio alla fine.
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
#11999
Inviato 27 marzo 2015 - 13:19
Faccio fatica ad identificare i libri che ho in lettura, visto che sono disordinato, ma almeno le nuove uscite posso consigliarle.
Giorgio Agamben, Stasis. La guerra civile come paradigma politico. Homo sacer, II, 2, Bollati Boringhieri, 2015.
Un testo breve e scevro di asprezze stilistiche - trascrizioni di due conferenze - il quale, pur essendo privo di novità radicali - per chi ha già letto l'autore o conosce il dibattito - avanza indubbiamente qualche spunto di riflessione non banale.
Yan Thomas, Il valore delle cose, Quodlibet, 2015.
Un saggio - apparso in francese, su rivista accademica, nel 2002 - tradotto per la prima volta in italiano. E' il primo testo di Yan Thomas ad essere tradotto in italiano, a dire il vero, se si esclude Il diritto di non nascere. A proposito del caso Perruche, scritto a quattro mani con Olivier Cayla, ed edito in Italia per i tipi di Giuffrè. Si tratta, forse, del più importante, attento e radicale storico del diritto romano del novecento, che qui si confronta con la genesi del diritto di proprietà e l'origine dello spazio del mercato. Fondamentale - come ogni altro scritto dell'autore, d'altronde - anche (e soprattutto) per chi vuole pensare la filosoficità del diritto (o la giuridicità della filosofia). Con introdizione di Giorgio Agamben e un saggio di Michele Spanò.
Carlo Emilio Gadda, Un gomitolo di concause. Lettere a Pietro Citati (1957-1969), Adelphi, 2013.
Interessante, sia per le vicende biografiche del personaggio sia per la sua prosa quotidiana (che presenta neologismi di conio letterario, cura metrica e altre raffinatezze stilistiche!).
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#12000
Inviato 27 marzo 2015 - 19:10
anche io vorrei leggere qualche lettera di Gadda ma sono più orientato verso quelle a una gentile signora, non fosse altro che per il fatto che Citati mi sta sul culo come nessun altro mai. qualche stralcio (a Tecchi e boh) lo si trova nell'Ingegnere in blu (molto bello quando lascia la parola all'Ing. o racconta aneddoti che lo riguardano, meno quando si perde nella solita selva di elenchi e situazioni dolce vita già lette - pari pari, il culo in luogo del cielo citando appunto famosi cieli - in Fratelli d'I.)
Siamo vittime di una trovata retorica.
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