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OCEANO MARE


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22 replies to this topic

#1 Guest_*Otherside*_*

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Inviato 12 giugno 2007 - 19:59

La locanda Almayer si affaccia sul mare.
Vi sono tanti ospiti particolari, come Plasson, il pittore, che dipinge il mare con l'acqua di mare, o Adams, un marinaio che aveva visto troppo e trova l'amore in una ragazza che invece non conosce niente, se non la paura...
Tutti cercano di carpire il tuo segreto...Oceano Mare... Ma tu li hai cambiati... Ma cosa sei, alla fine ? Un'entità sconosciuta... Un dono divino...Un segreto inarrivabile... Il nostro desiderio più profondo...Li hai guariti. Tutti.
Oceano Mare... surreale tra mare, sangue, angoscia. E poi ancora mare. E sentimenti, timori e sguardi. E di nuovo il mare. E una sensazione che le parole, ahimè, non riescono a spiegare. E' una sensazione che mi permea tutta. E' il mare che viene a prendermi... Per fuggire via, disperatamente... Via da qua. Nel mare...

Chi di voi ha letto questo capolavoro? "Oceano Mare" di Alessandro Baricco? Dentro di me ha lasciato il segno. Un incrocio di destini, uomini, persone, anime che si incontrano in un non-luogo, per cercare la verità forse. Ma "solo chi ha conosciuto la verità rimarrà per sempre inconsolabile".  Dopo aver letto questo libro, guardando il mare ho provato sensazioni nuove... Non è solo un'immensa distesa d'acqua. E' qualcosa di più, molto di più. Il mare può salvare. Può guarire.. Non so se sto ancora sognando presa dal libro, o se mi sto semplicemente illudendo, ma ci credo.
Gran parte del merito va attribuito a certe sperimentazioni linguistiche che riescono a far rimanere particolarmente impresse parole, frasi, periodi... come gli spazi bianchi... o l'ordine delle parole e proposizioni che viene stravolto... così è più facile addentrarsi nella scena e farne parte...

Sono molto logorroica .-.''
Ora tocca a voi: commenti, considerazioni, aspettative...
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#2 wago

    FURTHERMORE

  • Redattore OndaRock
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Inviato 13 giugno 2007 - 08:55

Libro bellissimo, affascinante, evocativo. Un libro incredibilmente "vuoto", silenzioso, che trova il suo senso nelle piccole cose. Senza dubbio uno dei migliori di Baricco. L'ho letto anni fa, ma farei bene a riprenderlo in mano.
Ps. Se non l'hai fatto ancora, leggi anche "City": e' molto diverso, come suggerisce il titolo e' piu' "metropolitano", ma forse lo preferisco.
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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#3 StellaDanzante

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Inviato 13 giugno 2007 - 16:18

Primo (e unico) libro letto di Baricco, se si esclude "Novecento". Per quanto si possa odiare la figura supponente dell'autore, compresi i suoi sghiribizzi stilistici a volte un po' assurdamente forzati (anche se considerando la forte ascendenza da Gadda credo siano comprensibili), non si può non ammettere che sia una festa di idee, di colori e di toni. I suoi libri mi paiono sempre estremamente vicini alla musica più che alla narrativa in sé, anche se in realtà in essi si può ritrovare il ritmo e il respiro di quasi tutte le arti contemporanee, come in un gigantesco gioco di frammenti di specchio che si riflettono l'un l'altro in un'armonia dinamica.

Appena posso e ho tempo non vedo l'ora di leggermi "City" e "Castelli di rabbia", che già posseggo.
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#4 Guest_*Otherside*_*

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Inviato 14 giugno 2007 - 23:28

grazie del consiglio, vedrò di procurarmi anche "City"  ;)
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#5 Hybris

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Inviato 20 giugno 2007 - 14:45

A me piace moltissimo ma non è uno dei migliori. E' strano come City riesca a raggiungere lo stesso livello di fascino ma su sentieri narrativi e con un'impostazione molto diversa .
Anche se secondo me Baricco dovrebbe levigare un po' il suo modo di scrivere (cosa che già in City aveva fatto, e ha anche migliorato in Senza Sangue che però a livello di contenuti mi è risultato scarsino)(questi tre sono gli unici libri che ho letto, di Baricco), ogni tanto ci va troppo pesante con gli orpelli post-sperimentali, e anche con il fascino-post-romantico-disincantato-figo-a-tutti-i-costi.
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#6 Guest_*Otherside*_*

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Inviato 20 giugno 2007 - 19:24

si, devo ammettere che anch'io ho trovato alcune sperimentazioni un pò forzate però con un pò di levigazione come dici tu  asd secondo me sarebbe quasi perfetto!
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#7 Panfilo Maria Lippi

    Classic Rocker

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Inviato 07 marzo 2008 - 12:51

Bello, affascinante, suggestivo, pieno di trovate indimenticabili, scritto con una classe e una capacità enormi... ma alla fine lascia un vuoto, una sensazione di incompletezza, quando non di insensatezza.
La mia sensazione è che Baricco scriva il nulla, ma che lo scriva da dio.
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#8 kebab

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Inviato 07 marzo 2008 - 15:22

la parte centrale è intensa e cruda come poche altre cose. il resto del libro non mi ha mai coinvolto molto, anche se barricco può scrivere qualsiasi cosa che fa comunque bella figura.
continuo a preferirgli seta e, soprattutto, castelli di rabbia, che trovo più compiuti, approfonditi ed emozionanti.
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#9 debaser

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Inviato 09 marzo 2008 - 10:47

Tesi
Baricco=Satana

Dimostrazione
Lasciata per esercizio allo studente.
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#10 Drosophila

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Inviato 09 marzo 2008 - 15:07

Tesi
Baricco=Satana

Dimostrazione
Lasciata per esercizio allo studente.

asd
Dai, però, Novecento non mi è dispiaciuto troppo!
Oceano Mare è un libro del quale posseggo 3/4 copie! Classico libro che la gente regala ad una persona che conosce poco ( io ,al contrario, credo che un libro debba essere regalato ad una persona delle quali conosci bene i gusti, sennò sarà al 70% non apprezzato). Per essere Baricco un pò troppo melenso e ruffiano, diciamo che la storiella di Adams è carina!
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Non bisogna amare per amore, ma per schifo, perchè l'amore finisce ed è una delusione, anche lo schifo finisce, ma è una soddisfazione!

#11 Lois

    - Dancing Queen -

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Inviato 23 aprile 2008 - 08:38

Io non ho un giudizio positivo: è un libro che comprai perchè qualche persona a me vicina mi faceva una testa "così" perchè "lo devi leggere è fantastico guarda è di una poesia che a te piacerà di sicuro non puoi non leggerlo è un capolavoro io l'ho amato dalle prime righe e mi ha aiutato anche molto".
Ci ho messo un po' di tempo a leggerlo e francamente non ricordo di averlo finito. Questo vorrà dire che non ha inciso un granchè, probabilmente.

Eppure, mio malgrado, è un libro a cui ho pensato spesso un paio d'anni fa; era la metà di settembre e presi le ferie per accompagnare i miei al mare. Di mattina presto, ovviamente. In una spiaggia, ovviamente. In una zona discreta, ovviamente... Così, mi ritrovai mio malgrado in una conca -al riparo dal mare aperto- frequentata da anziani che, come i miei, avevano le stesse abitudini, le stesse necessità. Mi sentivo fuori luogo, sembrava di essere in una pensione per over 65, da qualche parte nel mare del Nord. Quella settimana, infatti, non fu molto soleggiata e l'atmosfera era... grigia. Ma non cupa!
Mi sentivo in quel non-luogo evocato da Baricco, lontana dal caos, dalla folla, a contemplare la serenità di una non-situazione, così lontana dalle mie abitudini, paradossalmente capace di farmi star bene. Cosa mi facesse collegare Oceano Mare con quella situazione non lo so, ma quando provavo a descriverla mi veniva in mente questo libro.

Ho cercato ora qualcosa e mi sono ricordata cosa mi piacque di quel libro: 
"Posa la penna, piega il foglio, lo infila in una busta. Si alza, prende dal suo baule una scatola di mogano, solleva il coperchio, ci lascia cadere dentro la lettera, aperta e senza indirizzo. Nella scatola ci sono centinaia di buste uguali. Aperte e senza indirizzo. Ha 38 anni, Bartleboom. Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la sua donna. Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma col tempo ha imparato a considerare la cosa con grande serenità. Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende la penna in mano e scrive. Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste: ma ha una vita da raccontare. E a chi, se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle -Ti aspettavo. Lei aprirà la scatola e lentamente, quando vorrà, leggerà le lettere una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu si prenderà gli anni -i giorni, gli istanti- che quell'uomo, prima ancora di conoscerla, già le aveva regalato. O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell'uomo -Tu sei matto. E per sempre lo amerà."

Questo mi emoziona. Capita spesso di immedesimarsi in qualcuno, anche se è lontano anni luce da noi o da come noi appariamo agli altri. Io mi vedo come Bartleboom. Sono stata Bartleboom. Scrivevo a nessuno, quando "tutti" non potevano sentirmi, ma... who cares?

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ॐ मणि पद्मे हूँ

... perchè il voler bene non si compra, non si vende, non si impone con il coltello alla gola, nè si può evitare: il voler bene succede
(J. Amado - "Teresa Batista stanca di guerra")


 

... "Guys, I know Kung Fu" ...


#12 paloz

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Inviato 20 giugno 2008 - 20:40

Io non ho un giudizio positivo: è un libro che comprai perchè qualche persona a me vicina mi faceva una testa "così" perchè "lo devi leggere è fantastico guarda è di una poesia che a te piacerà di sicuro non puoi non leggerlo è un capolavoro io l'ho amato dalle prime righe e mi ha aiutato anche molto".
Ci ho messo un po' di tempo a leggerlo e francamente non ricordo di averlo finito. Questo vorrà dire che non ha inciso un granchè, probabilmente.

Eppure, mio malgrado, è un libro a cui ho pensato spesso un paio d'anni fa; era la metà di settembre e presi le ferie per accompagnare i miei al mare. Di mattina presto, ovviamente. In una spiaggia, ovviamente. In una zona discreta, ovviamente... Così, mi ritrovai mio malgrado in una conca -al riparo dal mare aperto- frequentata da anziani che, come i miei, avevano le stesse abitudini, le stesse necessità. Mi sentivo fuori luogo, sembrava di essere in una pensione per over 65, da qualche parte nel mare del Nord. Quella settimana, infatti, non fu molto soleggiata e l'atmosfera era... grigia. Ma non cupa!
Mi sentivo in quel non-luogo evocato da Baricco, lontana dal caos, dalla folla, a contemplare la serenità di una non-situazione, così lontana dalle mie abitudini, paradossalmente capace di farmi star bene. Cosa mi facesse collegare Oceano Mare con quella situazione non lo so, ma quando provavo a descriverla mi veniva in mente questo libro.

Ho cercato ora qualcosa e mi sono ricordata cosa mi piacque di quel libro: 
"Posa la penna, piega il foglio, lo infila in una busta. Si alza, prende dal suo baule una scatola di mogano, solleva il coperchio, ci lascia cadere dentro la lettera, aperta e senza indirizzo. Nella scatola ci sono centinaia di buste uguali. Aperte e senza indirizzo. Ha 38 anni, Bartleboom. Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la sua donna. Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma col tempo ha imparato a considerare la cosa con grande serenità. Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende la penna in mano e scrive. Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste: ma ha una vita da raccontare. E a chi, se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle -Ti aspettavo. Lei aprirà la scatola e lentamente, quando vorrà, leggerà le lettere una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu si prenderà gli anni -i giorni, gli istanti- che quell'uomo, prima ancora di conoscerla, già le aveva regalato. O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell'uomo -Tu sei matto. E per sempre lo amerà."

Questo mi emoziona. Capita spesso di immedesimarsi in qualcuno, anche se è lontano anni luce da noi o da come noi appariamo agli altri. Io mi vedo come Bartleboom. Sono stata Bartleboom. Scrivevo a nessuno, quando "tutti" non potevano sentirmi, ma... who cares?



Io stesso avrei citato questo esatto punto, perché è quello in cui mi sono detto "avrei voluto scriverlo io", e poche volte me lo sono detto in altri libri.
Romanzo meraviglioso. Alcuni passaggi sono davvero incredibili.
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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#13 Greed

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Inviato 30 luglio 2008 - 13:32

Sono stata Bartleboom. Scrivevo a nessuno, quando "tutti" non potevano sentirmi, ma... who cares?


Anche io  :'(

Il libro l'ho finito ora, mi è piaciuto molto. E' particolare e in qualche modo impalpabile...non so come rendere l'idea che ho in testa..
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#14 Guest_Incidente_*

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Inviato 31 luglio 2008 - 13:43

Marò pure un 3ed ci avete dedicato? Mi ammazzo. Basta. Non ne posso più.
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#15 Greed

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Inviato 31 luglio 2008 - 16:45

Marò pure un 3ed ci avete dedicato? Mi ammazzo. Basta. Non ne posso più.


C'era da un pezzo.  ;D
Appena ho finito il libro l'ho rispolverato, il topic.
Se proprio ti da così fastidio, comunque non entrare più  :-X
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#16 paloz

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Inviato 31 luglio 2008 - 16:57

Infatti. Manco fosse un libro di Moccia.
Questo di Baricco è fenomenale, contemporaneo tra l'altro al capolavoro "Novecento".
Anch'io mi son visto in Bartleboom. Una figura estremamente impalpabile, ma meravigliosa.
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#17 mongodrone

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Inviato 31 luglio 2008 - 17:00

Marò pure un 3ed ci avete dedicato? Mi ammazzo. Basta. Non ne posso più.


incidente snob! e vai così, non me l'aspettavo
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#18 debaser

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Inviato 31 luglio 2008 - 17:12

Infatti. Manco fosse un libro di Moccia.


insomma..  :)

si scherza dai (ma non troppo  :P)
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
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#19 Guest_Incidente_*

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Inviato 31 luglio 2008 - 18:14

Io non lo butterei oceano-mare per nessuna ragione al mondo è che fa parte di una serie di cose che non voglio sentire nominare.
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#20 Lois

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Inviato 01 agosto 2008 - 07:19

Anche io  :'(

Anch'io mi son visto in Bartleboom. Una figura estremamente impalpabile, ma meravigliosa.


  ;) Ma ciao, gemellini ritrovati... 

Io non lo butterei oceano-mare per nessuna ragione al mondo è che fa parte di una serie di cose che non voglio sentire nominare.

La differenza tra te e me è che io -in teoria- lo butterei anche, come altri libri che non mi sono piaciuti e altri "libri" che non ho mai letto; però ne parlo, e "ne leggo" -anche-, perchè penso sia necessario che io mi confronti con ciò che a priori tendo invece ad escludere, disponendomi ad una maggiore e variegata conoscenza di altri... modi di raccontare o raccontarsi
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#21 Guest_Incidente_*

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Inviato 01 agosto 2008 - 08:22

Ma tu vuoi che tutto sia semplice. Ti fermi al sinificato primo delle parole.
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#22 MissWisteria

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Inviato 01 agosto 2008 - 09:25

Costretta a leggerlo due volte.
Libro di una stucchevolezza disarmante, libro disonesto che promette e non mantiene. Un esercizio di stile (in quanto tale ben riuscito), mette d'accordo tutti perchè persuade con immagini che paiono sofisticate e invece sono semplicissime. L'uomo che dipinge il mare con l'acqua di mare. Mise en abyme di quel che fa l'autore che al lettore consegna la trasparenza del nulla.
I contenuti sono gli stessi di un Coelho vale l'altro, il sentimentalismo prodigo è lo stesso ma condito in salsa più surrealista.
Novecento almeno è onesto, è breve. Provoca nausea da troppo zucchero, ma almeno è brillante. Ho concesso un'altra chance a Baricco, ho letto quel libro del treno. Così insignificante che nemmeno mi ricordo il titolo.
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People I see just remind me of mooing like a cow on the grass,and that’s not to say that there’s anything wrong with being a cow anyway, but people are people with the added advantage of the spoken word. We’re getting on fine but I feel more of a man when I get with the herd.

#23 Greed

    round control to major troll

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Inviato 01 agosto 2008 - 19:19

E' particolare e in qualche modo impalpabile...non so come rendere l'idea che ho in testa..


Anch'io mi son visto in Bartleboom. Una figura estremamente impalpabile, ma meravigliosa.


Oh, per fortuna....pensavo di essermela inventata quella parola in questo contesto.

Ma ciao, gemellini ritrovati...


Se fossimo stati 3 Bartleboom, io mi sarei preso la pianista. A voi la pittrice di fagiani morti e la donna dai lenti riflessi  ;D 

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