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Roberto Cacciapaglia


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18 replies to this topic

#1 Guest_Mattia_*

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Inviato 24 maggio 2007 - 14:25

Scartabellando qualche vecchio numero di Blow Up, mi sono imbattuto in un'intervista col solito Jim O'Rourke. Tra i dischi che ricorda con più affetto e interesse, compare un certo Sei Note In Logica (Philips, 1978/rist. 2001) che sostiene essere un lavoro d'incredibile bellezza e parecchio lungimirante.

L'album de quo fu composto durante la seconda metà degli anni Settanta da tal Roberto Cacciapaglia, musicista, compositore, direttore d'orchestra e arrangiatore milanese che si aggiunge alla vergognosa lista degl'italiani apprezzati più all'estero che in patria.

Spinto dalla curiosità, sono andato da Buscemi ad acquistarne una copia ed eccomi qui, puntuale, a sottopormi al pubblico ludibrio ed alla giusta gogna: mi cospargo infatti il capo di cenere per aver ignorato per anni il talento di un altro validissimo musicista ("protagonista della scena musicale italiana più innovativa, è personaggio di riferimento, in Italia e all'estero, per la ricerca musicale tra classicità e sperimentazione elettronica, nella direzione di una musica senza confini, al di là delle divisioni").

Sei Note In Logica (partitura per voci, orchestra e computer) è un lavoro che potrebbe benissimo collocarsi tra i migliori exploit di sempre nel campo della classica contemporanea, dell'elettronica o, se preferite, della musica d'avanguardia. Sembrerebbe una versione mediterranea delle coeve incursioni Reich-iane nella serialità (cfr. Music For 18 Musicians), pur mantenendo una profonda originalità e potendo vantare ancora oggi un efficace afflato di contemporaneità.

Sei Note In Logica, rimasterizzato sei anni fa presso gli studi di Abbey Road, è un capolavoro di quelli che puntano dritti al cuore per non fare prigionieri: "si tratta delle avventure di sei note, quattro bemolle, la, si, re e mi più il fa e il sol che si ripetono e si combinano in tutte le loro possibilità. E' come una visione al microscopio ed al rallentatore. Esaspera l'analisi dei particolari, sviscera i meccanismi con cui la musica si snoda e cambia. Così si può essere consapevoli anche di una sola nota, la si può vivere al massimo". In un certo senso, questa descrizione richiama il minimalismo Conrad-iano così come lui stesso è riuscito magnificamente a rappresentarlo nell'intervista di Onda Rock.

Vi consiglio di non risparmiarvi l'ascolto di questa pietra miliare che, assieme alle gemme di Franco Battiato, Alan Sorrenti, Luciano Cilio, Lino Capra Vaccina, Giusto Pio e tanti altri ancora, fa risplendere il nostro Paese di una luce purtroppo inedita ai più.

Per saperne di più, visitate il suo bellissimo sito web.
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#2 v.

    mainstream Star

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Inviato 24 maggio 2007 - 14:30


Grandissimo disco, e forse il miglior esempio di minimalismo reich-glassiano made in Italy assieme a "Modi" di Piero Milesi (che ti consiglio) e al da te citato Capra Vaccina.
Di Cacciapaglia bello anche Sonanze, il suo primo lavoro (mi pare del '76), molto synth-sinfonico ma affascinante. Evita invece ASSOLUTAMENTE tutta l'altra roba che ha fatto dopo 6 note.
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#3 dick laurent

    ...

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Inviato 24 maggio 2007 - 14:32

bè mattia, direi che sei stato parecchio convincente! mo' lo cerco
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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#4 Guest_Mattia_*

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Inviato 24 maggio 2007 - 14:36

(...)


Wow, grazie per i consigli!
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#5 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 24 maggio 2007 - 14:38

Cacciapaglia io l'ho conosciuto, artisticamente, ascoltando Pollution di Battiato, disco per il quale la sua collaborazione è stata invero preziosissima.
però più che si questo Sei note in logica ho sempre sentito parlare di Sonanze
Immagine inserita
del quale, se non erro, alla FNAC ho pure visto una ristampain cd che, purtroppo, non comprai.
la segnalazione di Mattia mi sembra abbastanza succulenta e spero quanto prima di acquistare questi cd.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#6 woody

    Classic Rocker

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Inviato 24 maggio 2007 - 14:48

Ascoltai molto, troppo, tempo fa i primi due cd di Cacciapaglia, mi ricordo la presenza di elettronica minimalista, ma mi ricordo troppo poco per poterne parlare.
Però condivido il fatto che ci siano numerosi artisti italiani, più di quanti si è soliti pensare, che hanno fatto dei dischi molto molto interessanti.
Confermo il consiglio di Mattia di ascoltarsi Lino Capra Vaccina (bello e con dei suoni stupendi, soprattutto se si considera il periodo in cui è stato registrato e che è un cd con una piccola produzione, il suo primo disco), il qui pluriosannato Cilio, Giusto Pio (per chi non lo sapesse è il violinista di Battiato) e un disco che è una mia personale fissazione e cioè quello dei Trans Vita Express chiamato Racconto Psicofonico.
Poi vabbè, gente come Battiato, Area, Stormy Six sono praticamente famosi in confronto a Cilio o a Lino Capra Vaccina (che suonava negli Aktuala, altro gruppo consigliato con un giovanissimo Trilok Gurtu), che mi sembra quasi inutile ribadire la loro importanza.

Io mi riascolterò Cacciapglia al più presto.
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#7 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 24 maggio 2007 - 15:02

in effetti è vergognoso che musicisti e artisti così importanti e seminali siano praticamente sconosciuti non solo al grande pubblico (il che c'è da aspettarselo) ma anche agli addetti ai lavori; mi riferisco soprattutto a quelli che, autoinvestitisi del ruolo di guru o critici che abbondano sui giornali e nella tv, non fanno altro che tacere sulla reale portata innovativa che anche la musica italiana ha avuto sullo sviluppo della musica recente.
non per voi, ma per me è un DELITTO tacere su Cilio, tanto per fare un esempio.
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#8 Guest_Mattia_*

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Inviato 24 maggio 2007 - 15:19

(...)


Un altro esempio sono gli InsiemeMusicaDiversa, collettivo abruzzese che - negli anni Settanta - si propose di contaminare il rock con l'alea Cage-iana. Le loro performance erano dominate da un concetto che, in quegli anni, nemmeno gli statunitensi mostrarono di aver digerito appieno (fatti salvi i gruppi-satellite che orbitarono attorno al negozio di dischi Pooh-Bah di Pasadena e che generarono la scena della Los Angeles Free Music Society). I loro pentagrammi vuoti esposti al cielo, per permettere alle gocce di rugiada di depositarsi su di essi e di creare così serie di partiture "naturali", sono quanto di più splendidamente ingenuo e indimenticabile mi sia mai capitato di apprezzare...
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#9 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 24 maggio 2007 - 18:07

I loro pentagrammi vuoti esposti al cielo, per permettere alle gocce di rugiada di depositarsi su di essi e di creare così serie di partiture "naturali", sono quanto di più splendidamente ingenuo e indimenticabile mi sia mai capitato di apprezzare...


questa mi mancava... :D

(fatti salvi i gruppi-satellite che orbitarono attorno al negozio di dischi Pooh-Bah di Pasadena e che generarono la scena della Los Angeles Free Music Society)


te lo dicevo o no che i Pooh sono una band seminale? O_O
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molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#10 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

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Inviato 24 maggio 2007 - 21:48

Cosa cavolo devo cliccare per scaricare il Leprino???  :(
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#11 Guest_Oyuki_*

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Inviato 24 maggio 2007 - 22:27

Io mi permetto di farvi ascoltare tal
Franco Leprino, altra piacevole scoperta 'solo vinile' (ehm)


Io posso permettermi di quotarti per rimarcare il suggerimento?
Ringraziandoti pubblicamente, per di più, per avermi passato il suddetto (meraviglioso) disco?  :-*
Credo sia un vero peccato che sia così misconosciuto. Io lo consiglio a chiunque mi capiti a tiro!
Dici che si trova in giro per comprarlo?


Frankie: devi cliccare nella colonnina dove c'è scritto "Free", poi ti si apre una pagina con un codice da inserire e il gioco è fatto.  ;)


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#12 Guest_Mattia_*

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Inviato 18 giugno 2007 - 17:32

Milesi e Leprino un vero spettacolo: grazie per i consigli!

Torno in argomento, però, per segnalarvi che domenica 1 luglio p.v. Cacciapaglia suonerà al Teatro Dal Verme di Milano nel contesto della rassegna organizzata da La Milanesiana. Magari un salto lo faccio...
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#13 Norman Bombardini

    Enciclopedista

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Inviato 01 gennaio 2010 - 11:22

grandioso Cacciapaglia (bravo Mattia!), ieri ho trovato il suo Sei note in logica (1979) cercando altro e son rimasto di stucco...per questa musica è perfetto il riferimento minimale a Steve Reich (volendo anche Glass), che rimane uno dei miei preferiti di sempre, addirittura butto lì unThe Books due decadi e passa prima: l'inizio di Sei note mi fa proprio pensare a loro (The Lemon Of Pink), anche se poi lo sviluppo è poi molto (e solo) Reich, dall'impiego degli strumenti ai vocalizzi in loop, alla reiterazione delle note e al resto. Notevolissimo in quanto coevo di Reich e non successivo!
Ora mi sento anche Sonanze che da quello che ho letto dovrebbe essere più cosmico e synthoso.


anche un link per chi si fosse perso 'sta meraviglia minimal-seriale con inserti elettronici:
media§ire.com/?jgzn1cjywrq
(mettere una f al posto della §)


però è un delitto non mettere la copertina di 'sto bellissimo cd, che è davvero azzeccata:


Immagine inserita
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#14 Uma

    Praxis Makes Perfect

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Inviato 02 gennaio 2010 - 13:39

Penso di essere l'unica al mondo che invece preferisce "The Ann Steel Album", un disco avant-weird-synth-pop (O_O) e totalmente diverso dalle altre cose, che apprezzo ma mi ascolto una volta l'anno q.b.

Questa Ann Steel pare fosse una modella, che presta voce e forse testi, questi ultimi assolutamente impareggiabili:

The Eiffel tower has a height you should know
Can't you tell volumes exact?
Don't you reckon the diarnetre of apples?
Don't you want to know the size of streaked bananas?

Tell me now, don't you think that technology is great?
Trought feed back we control all your
actions and thoughts
Screens are alluring, like mermaid songs
Electronic beeps, scan a graceful rithm
Romantic poems just lack
Stained glass windows never glowes aaaas yuor TVs
Time and space are lovely and simoultaneous

Joy's measurable, this is glad art
And emotions are distilled
Joy's measurable, this is glad art
Hide behind an open smile


Questo quello che scrive Cacciapaglia sul suo sito riguardo al disco:

Nella mia musica non c??è niente da capire. E' talmente superficiale che non trovo nulla da dire. La mia musica e' ingenua, non c'e' niente dietro, ed e' per questo che mi piace. Si puo' ascoltare bevendo un the, guardando la televisione o parlando con un amico, oppure in un momento in cui non si ha nulla da fare o si è annoiati la si può ascoltare attentamente e scoprire mille piccoli cambiamenti. Non è certo la musica ideale, è solo un tipo di musica.
Il computer è stato indispensabile, è uno strumento meravigliosamente poetico che evoca le bellezze del nuovo ambiente tecnologico e dà al tutto un bel sapore artificiale di grande attualità. Questa musica può essere utilizzata in molti modi e ascoltata da persone diverse e ciò mi rende felice perche' mi piace che sia accessi bile a tutti. Vorrei che potesse essere ancora piu' semplice, infatti la mia aspirazione e' di poterla scoprire un giorno leggera, leggera fini a volare via come un palloncino.


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Nancy: "How should I sing this?"
Lee: "Like a 16 year old girl who's been dating a 40 year old man, but it's all over now"

#15 woody

    Classic Rocker

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Inviato 02 gennaio 2010 - 18:56

Cazzo leggendo sto thread ho scoperto questo Milesi, che a quanto pare poi così sconosciuto non è se ha lavorato con De Andrè per Anime Salve e con Ligabove (si deve pur caNpare).
Però il suo disco Modi dopo un primo ascolto mi è sembrato piuttosto ben fatto, al livello di questo Sei Note in Logica (che mi sto riascoltando appunto adesso dopo secoli).
La cosa bella è che molti di questi dischi li scoprii eoni fa bazzicando siti prog, nei siti prog erano nominati ma poi considerati come minori in quanto non prog o troppo poco prog (più o meno stesso destino di Cilio e di Leprino e altri ancora).
In effetti questi dischi dovrebbero un pò uscire dallo strettissimo culto per pochissimi, ovviamente non è musica per le masse, ma è un peccato che spesso siano sconosciuti anche agli ascoltatori più curiosi. Voglio dire se uno ha mai ascoltato La Monte Young questa in confronto è roba da MTV.

Sonanze me lo ricordo palloso, magari mi riascolto anche quello, sull'onda dell'entusiasmo per Sei note e Modi.
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#16 Norman Bombardini

    Enciclopedista

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Inviato 03 gennaio 2010 - 09:50

Sonanze me lo ricordo palloso, magari mi riascolto anche quello, sull'onda dell'entusiasmo per Sei note e Modi.


Sonanze, come dicevo sopra, è più kraut-cosmico, quasi per nulla minimalista. Io lo preferisco per le sue atmosfere, davvero molto dense.


io preferisco di netto Sei Note in logica, ma son gusti, di certo in Sonanze si capisce come abbia potuto collaborare con Battiato in Pollution, mentre il reichiano Sei Note non c'entra proprio nulla con quel genere musicale.
Mi sentirò anche quello citato da Uma.
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#17 lamonteyoung

    Cazzaro

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Inviato 03 gennaio 2010 - 19:33

grande, immenso Cacciapaglia :)
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"Se ci si vuole opporre all'ordine vigente, è cosa saggia, quando si presenta l'occasione, provocare il caos” (Walter Marchetti)

 

Vendo dischi ---> http://forum.ondaroc...66-vendo-cdcdr/


#18 lamonteyoung

    Cazzaro

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Inviato 18 febbraio 2010 - 18:51

ed oggi l'ho trovato abbandonato usato a 6 euro sei note...
Come si fa ad abbandonare un disco del genere?
Naturalmente l'ho addottato subito :)

Lino Capra Vaccina l'ho ascoltato ma mi sa che ho beccato l'album sbagliato: avevo trovato Sulla corda di luce ma non mi è piaciuto... mi è sembrato banalotto
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#19 Stefano AbulQasim

    pivello

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Inviato 22 gennaio 2015 - 18:38

magari a qualcuno interesseranno queste due nuove uscite "a sorpresa" di Cacciapaglia:

l'inedito lavoro di qualche tempo fa "Transarmonica"
http://www.btf.it/ca...ca/category/22/

e una incisione dello storico capolavoro "In C" insieme al grande vecchio
Terry Riley
http://www.btf.it/ca...-c/category/22/


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Stefano AbulQasim
http://abulqasim63.wordpress.com




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