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CONTROL il film su Ian Curtis


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156 replies to this topic

#1 Guest_eustache_*

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Inviato 21 maggio 2007 - 13:32

presentato a cannes il film di anton corbijn su Ian curtis (suicidatosi proprio il 18 maggio, 1980):
Corbijn è fotografo e videoclipparo, suo il video atmosphere dei joy division, oltre a molti altri dei depeche mode.
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#2 Guest_vegeta_*

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Inviato 21 maggio 2007 - 14:28

si sa quando uscirà da noi?
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#3 Guest_eustache_*

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Inviato 21 maggio 2007 - 14:36

si sa quando uscirà da noi?

chissà se uscirà

http://youtube.com/watch?v=SzWLpW99vyE
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#4 Guest_eustache_*

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Inviato 21 maggio 2007 - 14:38

gli attori sono tutti inglesi, sono musicisti e le canzoni non sono in playback ma live (presa diretta), l'unica star è samantha morton (anche lei inglese), il film è in bianco e nero, e corbijn sembra essere la persona più adatta per un film del genere
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#5 Guest_Mia_*

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Inviato 21 maggio 2007 - 14:45

gli attori sono tutti inglesi, sono musicisti e le canzoni non sono in playback ma live (presa diretta), l'unica star è samantha morton (anche lei inglese), il film è in bianco e nero, e corbijn sembra essere la persona più adatta per un film del genere


:-*  :-*  :-*
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#6 Guest_eustache_*

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Inviato 21 maggio 2007 - 14:56


gli attori sono tutti inglesi, sono musicisti e le canzoni non sono in playback ma live (presa diretta), l'unica star è samantha morton (anche lei inglese), il film è in bianco e nero, e corbijn sembra essere la persona più adatta per un film del genere


:-*  :-*  :-*


va beh, ok. sicuramente sarà una roba ultratrendy, fighettina ecc. ma io voglio essere speranzoso
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#7 Guest_vegeta_*

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Inviato 21 maggio 2007 - 15:03



gli attori sono tutti inglesi, sono musicisti e le canzoni non sono in playback ma live (presa diretta), l'unica star è samantha morton (anche lei inglese), il film è in bianco e nero, e corbijn sembra essere la persona più adatta per un film del genere


:-*  :-*  :-*


va beh, ok. sicuramente sarà una roba ultratrendy, fighettina ecc. ma io voglio essere speranzoso


non è detto dai, sono speranzoso pure io. Alcuni videoclip di Corbjn (tipo quello di "Heart Shaped Box" per i Nirvana) sono decisamente notevoli.
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#8 Guest_Mia_*

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Inviato 21 maggio 2007 - 15:09

E poi c'è Samantha Morton...
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#9 Guest_eustache_*

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Inviato 21 maggio 2007 - 23:24

ecco il trailer

http://www.youtube.c...h?v=3JHQkoGHcx4
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#10 Guest_LoriVarney_*

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Inviato 22 maggio 2007 - 07:10

non vedo davvero l'ora che esca...
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#11 Guest_Mia_*

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Inviato 22 maggio 2007 - 09:04


http://www.youtube.c...h?v=3JHQkoGHcx4


Mah, mi sembra il solito banale film biografico, dove le vite degli artisti sembrano tutte uguali (magari lo sono). Il bianco e nero fa sempre la sua figura.


In effetti il trailer non ha fatto impazzire nemmeno me. Staremo a vedere.
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#12 Guest_eustache_*

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Inviato 22 maggio 2007 - 10:03



http://www.youtube.c...h?v=3JHQkoGHcx4


Mah, mi sembra il solito banale film biografico, dove le vite degli artisti sembrano tutte uguali (magari lo sono). Il bianco e nero fa sempre la sua figura.


In effetti il trailer non ha fatto impazzire nemmeno me. Staremo a vedere.


invece a me ha sorpreso. pensavo di vedermi ua serie di effettacci melò e compiaciuti e invece guardando il trailer mi è venuto in mente il free cinema inglese annni '60. i film sociali ecc
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#13 arancino

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Inviato 26 maggio 2007 - 23:49

non è detto dai, sono speranzoso pure io. Alcuni videoclip di Corbjn (tipo quello di "Heart Shaped Box" per i Nirvana) sono decisamente notevoli.


io adoro più il Corbin fotografo  :-*
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#14 Guest_eustache_*

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Inviato 27 maggio 2007 - 00:57


non è detto dai, sono speranzoso pure io. Alcuni videoclip di Corbjn (tipo quello di "Heart Shaped Box" per i Nirvana) sono decisamente notevoli.


io adoro più il Corbin fotografo  :-*


cnoscendo corbijn dai clip e dalle fotografie mi aspettavo un adattamento visionario, compiaciuto ed estetizzante (alla th doors per intenderci). invece il trailer mi sembrava un film molto documentarista, gli attori tutti inglesi sono anche musicisti quindi suonano dal vivo, non c'è playback, un approccio altrettanto realista (nella tradizione del free cinema inglese anni '60 come ho già detto). e sembra parlare non di una super band, ma di un gruppo di provincia che non ha mai sfondato, esattamente come era.
corbijn pare che andò in inghilterra da giovane proprio per conoscere i joy division di cui era fan (nonostante la poca fama che li seguiva). sua la foto più significativa del gruppo e il video ufficiale (postumo) atmosphere
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#15 glissando

    Groupie

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Inviato 27 maggio 2007 - 16:52

Control ha vinto due premi nella sua sezione, tra cui quello per miglior film europeo
  • 0

#16 Querelle

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Inviato 27 maggio 2007 - 17:22

Amo i Joy Division, lo vedrò se possibile.
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#17 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 27 maggio 2007 - 20:02


si sa quando uscirà da noi?

chissà se uscirà

http://youtube.com/watch?v=SzWLpW99vyE


Nah, è in bianco e nero, in Italia è sinonimo di vecchiume e muffa, non avrà successo secondo i distributori locali. E poi, i genitorunchi del Moige, che sembra abbiano potere su tutto, spaventati dal fatto che i figli adolescenti li stanno mandando affanculo e vogliono diventare indipendenti, protesteranno perché mette in mostra la vita d'un giovane suicida. Chissà se uscirà, appunto.
  • 0

#18 Guest_vegeta_*

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Inviato 27 maggio 2007 - 20:04



si sa quando uscirà da noi?

chissà se uscirà

http://youtube.com/watch?v=SzWLpW99vyE


Nah, è in bianco e nero, in Italia è sinonimo di vecchiume e muffa


io da Cannes dell'anno scorso sto ancora aspettando "Paris Je T'Aime" :'(
  • 0

#19 sibylvain

    pivello

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Inviato 27 maggio 2007 - 21:44

Sono certa che uscirà, magari non in tutte le città, ma uscirà!!
Non aspetto altro da un anno, non possono fare proprio ora i moralisti, del resto ci hanno propinato quella gran cosa inutile di "last days" ed anche Cobain è un suicida.
No, Curtis non può essere tagliato fuori, ne sono certa.
  • 0

#20 OldfieldReturn

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Inviato 27 maggio 2007 - 22:03

ma c'era pure bisogno di un film ? Dopo Cobain pure Curtis ? bah...
  • 0

#21 Guest_eustache_*

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Inviato 27 maggio 2007 - 22:26

Sono certa che uscirà, magari non in tutte le città, ma uscirà!!
Non aspetto altro da un anno, non possono fare proprio ora i moralisti, del resto ci hanno propinato quella gran cosa inutile di "last days" ed anche Cobain è un suicida.
No, Curtis non può essere tagliato fuori, ne sono certa.


abche io lo aspetto. last days non lo definirei proprio una cosa inutile
  • 0

#22 sibylvain

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Inviato 27 maggio 2007 - 22:28

Credo che il tipo di film sta volta sia nettamente diverso, niente drammatizzazione (ci spero), niente fatti poeticizzati :)
Anche se all'inizio ero contrarissima a questa mercificazione dei Joy Division, tuttosommato, forse questo film vale qualcosa di più...
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#23 Guest_eustache_*

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Inviato 27 maggio 2007 - 22:31

Credo che il tipo di film sta volta sia nettamente diverso, niente drammatizzazione (ci spero), niente fatti poeticizzati :)
Anche se all'inizio ero contrarissima a questa mercificazione dei Joy Division, tuttosommato, forse questo film vale qualcosa di più...


in questo sono totalmente daccordo, un film in stile free cinema inglese anni '60 (come ho già detto). anche in last days non c'era una drammatizzazione ma una trafigurazione.
  • 0

#24 OldfieldReturn

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Inviato 27 maggio 2007 - 22:38

per la cronaca io non criticavo i film ma i personaggi in questione  asd
  • 0

#25 Guest_vegeta_*

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Inviato 27 maggio 2007 - 22:56


Non aspetto altro da un anno, non possono fare proprio ora i moralisti, del resto ci hanno propinato quella gran cosa inutile di "last days" ed anche Cobain è un suicida.


"Last Days" è un film sicuramente "difficile", ma a mio parere diventa più bello dopo ogni visione.
  • 0

#26 iancurtis80

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Inviato 27 maggio 2007 - 23:38

No, non serviva. Non è nella storia dei Joy Division essere per il "pubblico" e il gruppo (la loro vita) non è da film.
Non credo di che andrò a vederlo. Lo vedrò più in là. Fuori dai giudizi delle prime visioni.
  • 0

#27 sibylvain

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Inviato 28 maggio 2007 - 12:42

Probabilmente erano nati per essere un gruppo di nicchia, sicuramente ci sarà molto da ridire sulla scelta dei personaggi (sopratutto su quello che è stato scelto per fare Ian) ma ancora non si può esserne sicuri...
  • 0

#28 Guest_eustache_*

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Inviato 28 maggio 2007 - 13:09

Probabilmente erano nati per essere un gruppo di nicchia, sicuramente ci sarà molto da ridire sulla scelta dei personaggi (sopratutto su quello che è stato scelto per fare Ian) ma ancora non si può esserne sicuri...


l'impressione che ho avuto dal trailer è che il film tratta i joy division esattamente come un gruppo di nicchia, non una super rock band (come in the doors di stone). questo mi fa ben sperare
  • 0

#29 Francis

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Inviato 28 maggio 2007 - 13:55

Mah, secondo me invece la storia di Curtis e dei Joy Division è assolutamente meritevole di un film biografico, molto più delle pappette kolossal/agiografiche tipo The Doors di Oliver Stone o il film su Johnny Cash.

Tra l'altro, dai 4 minuti e mezzo di trailer, non mi sembra che sia una pellicola che strizzi l'occhio al grande pubblico, anzi.....(menzione speciale per gli attori scelti che sono UGUALI ai musicisti).

Ora, la speranza principale è che nessuno OSI fare il doppiaggio, rovinando i toni sommessi e glaciali dei dialoghi con la melodrammaticità tipica dei nostri doppiatori.
  • 0

#30 Guest_Cannibal Ox_*

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Inviato 28 maggio 2007 - 15:31


Ora, la speranza principale è che nessuno OSI fare il doppiaggio, rovinando i toni sommessi e glaciali dei dialoghi con la melodrammaticità tipica dei nostri doppiatori.


E già che ci sono, per la versione italiana cloneranno Ian Curtis cosicchè possa ridoppiare il suo personaggio asd
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#31 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 28 maggio 2007 - 15:46

Effettivamente L'amore diviso è forte...strano che non esista ancora un film con quel titolo..
  • 0

#32 nim

    Roadie

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Inviato 03 giugno 2007 - 20:17

O anche "Divisioni d'amore"  asd
  • 0

#33 nim

    Roadie

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Inviato 05 giugno 2007 - 18:30

Comunque Control sarà in programmazione a Roma durante le anteprime (7-13 giugno) del Festival di Cannes ai cinema Alcazar e Nuovo Sacher.

  • 0

#34 Guest_Noir_*

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Inviato 08 giugno 2007 - 14:44

Mah, secondo me invece la storia di Curtis e dei Joy Division è assolutamente meritevole di un film biografico, molto più delle pappette kolossal/agiografiche tipo The Doors di Oliver Stone o il film su Johnny Cash.

Tra l'altro, dai 4 minuti e mezzo di trailer, non mi sembra che sia una pellicola che strizzi l'occhio al grande pubblico, anzi.....(menzione speciale per gli attori scelti che sono UGUALI ai musicisti).

Ora, la speranza principale è che nessuno OSI fare il doppiaggio, rovinando i toni sommessi e glaciali dei dialoghi con la melodrammaticità tipica dei nostri doppiatori.

quoto

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#35 nim

    Roadie

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Inviato 10 giugno 2007 - 11:12

L??ho visto ieri sera al cinema, in lingua originale. A me è piaciuto un sacco, è un film molto riuscito, per svariati motivi. E?? un film lontano anni luce dal film di Stone sui Doors: tanto quello era spettacolare, estetizzante, barocco, visionario, qui abbiamo il bianco e nero, dialoghi banalmente quotidiani, recitazione scarna e quasi teatrale (su tutti mostruosa la Morton, la moglie di Ian nel film), nessun ammiccamento al pubblico. E?? un dramma borghese, in cui domina il problematico matrimonio di Curtis (la sceneggiatura è tratta dal libro biografico della moglie, che è anche co-produttrice) e il tetro sobborgo di Manchester dove si svolge praticamente tutto il film, che tra l??altro è girato quasi tutto in interni.
Stupende le scene dei live, tutte in piccoli club, forse la cosa migliore del film, bravo l??attore, praticamente identico.



Spoiler






Il film non è la storia dei Joy Division ma la storia di Curtis, dall??adolescenza fino al maggio ??80, dove il gruppo è ??solamente? una degli aspetti della vita del protagonista. Anzi il tema dominante del film è la malattia di Ian, l??epilessia, e i suoi tentativi ?? vani ?? di riuscire a ??controllarla?, a conviverci. Da qui, oltre che ovviamente dalla canzone ??she??s lost control? il titolo del film.
Mentre la storia del gruppo, molto fedele, ??classico? gruppetto di provincia di studenti, è una sorta di scalata verso il paradiso ?? l??anonimato, i fiaschi, i primi successi locali, il disco, il contratto, e poi il tour (che non avverrà mai) negli Stati Uniti, la parabola di Curtis è una discesa agli inferi, discesa che appunto comincia quando gli viene diagnosticata la malattia. Altro tema fondamentale del film è quello dell??impossibilità che ha il protagonista di scendere dai ??treni? che prende: il matrimonio, la figlia, appunto la band proiettata verso la notorietà, la sua relazione extra-coniugale dal quale non riesce a liberarsi: sono tutti eventi della sua vita in cui lui si lancia all??inizio con entusiasmo (è lui che decide di sposarsi presto e di avere un figlio, è lui che cerca di entrare nella band, è lui che cerca la giornalista-amante) ma che poi non riesce ad abbandonare quando non ne può più, perché ??devono? far parte della sua vita per forza, e di cui lui ha invece perso il ??controllo?.
Le uniche scene del film che non mi hanno molto convinto: Debbie (la moglie di Ian) scopre che il marito ha un??altra rovistando tra le sue carte e notando il numero di telefono di Annik, la giornalista belga, il tutto condito dal sottofondo di ??Love will tear us apart?: una scena troppo scontata e quasi da fiction;
l??altra, l??unica molto simile al film sui Doors di Stone, quando i JD devono esibirsi all BBC: il conduttore raccomanda di non dire stronzate in diretta, gli altri ci scherzano sopra, dicendo tipo ??ma culo è una parolaccia?? e il conduttore dice sì, e allora il bassista rilancia dicendo ??e grande cazzo di cane è una parolaccia?? etc.. La scena è divertente ma troppo simile al film dei Doors (dove veniva chiesto al gruppo di modificare un verso di ??Light my fire? perchè osceno e Morrison rilanciava etc).
L??unico che sembra piombato dritto dritto da Hollywood è l??attore che interpreta il manager dei JD, ha una recitazione completamente diversa dagli altri, ma probabilmente così era il suo personaggio: fa sbellicare dalle risate ogni volta che parla, comunque.



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#36 corey

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Inviato 11 giugno 2007 - 09:57

a me invece non ha entusiasmato. difetta di sottrazione ed eccede in autocoscienza, per usare una formula che vuol dire poco o nulla. di fatto mi ha spesso lasciato indifferente, raramente divertito, sostanzialmente annoiato.
la tela è quella di un biopic abbastanza tradizionale ma con sfumature sulfuree e grigiastre. mi ha evocato svariati riferimenti cinematografici (garrel, molto vagamente alan clarke, addirittura qualcosa di impalpabilmente bertolucciano) e deliziato gli occhi per alcune immagini di innegabile talento visivo. potabile ma nulla di più (sulle performance musicali non mi pronuncio perché filologicamente impreparato, anche se mi sono sembrate piuttosto convincenti). ovviamente rispetto alle cagate uscite ultimamente sui vari ray charles, johnny cash e edith piaf qui siamo su un altro pianeta, Control un suo perché ce l'ha senz'altro. la morton è davvero stratosferica, impossibile non esserne irretiti.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#37 Guest_eustache_*

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Inviato 11 giugno 2007 - 12:04

a me invece non ha entusiasmato. difetta di sottrazione ed eccede in autocoscienza, per usare una formula che vuol dire poco o nulla. di fatto mi ha spesso lasciato indifferente, raramente divertito, sostanzialmente annoiato.
la tela è quella di un biopic abbastanza tradizionale ma con sfumature sulfuree e grigiastre. mi ha evocato svariati riferimenti cinematografici (garrel, molto vagamente alan clarke, addirittura qualcosa di impalpabilmente bertolucciano) e deliziato gli occhi per alcune immagini di innegabile talento visivo. potabile ma nulla di più (sulle performance musicali non mi pronuncio perché filologicamente impreparato, anche se mi sono sembrate piuttosto convincenti). ovviamente rispetto alle cagate uscite ultimamente sui vari ray charles, johnny cash e edith piaf qui siamo su un altro pianeta, Control un suo perché ce l'ha senz'altro. la morton è davvero stratosferica, impossibile non esserne irretiti.


lo vedo venerdì.io pensavo molto free cinema inglese, ma se mi tiri fuori il nome di garrel (il migliore regista francese contemporaneo insieme a civeyrac e guirodie) accresce (se possibile) il mio interesse
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#38 corey

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Inviato 11 giugno 2007 - 13:49


a me invece non ha entusiasmato. difetta di sottrazione ed eccede in autocoscienza, per usare una formula che vuol dire poco o nulla. di fatto mi ha spesso lasciato indifferente, raramente divertito, sostanzialmente annoiato.
la tela è quella di un biopic abbastanza tradizionale ma con sfumature sulfuree e grigiastre. mi ha evocato svariati riferimenti cinematografici (garrel, molto vagamente alan clarke, addirittura qualcosa di impalpabilmente bertolucciano) e deliziato gli occhi per alcune immagini di innegabile talento visivo. potabile ma nulla di più (sulle performance musicali non mi pronuncio perché filologicamente impreparato, anche se mi sono sembrate piuttosto convincenti). ovviamente rispetto alle cagate uscite ultimamente sui vari ray charles, johnny cash e edith piaf qui siamo su un altro pianeta, Control un suo perché ce l'ha senz'altro. la morton è davvero stratosferica, impossibile non esserne irretiti.


lo vedo venerdì.io pensavo molto free cinema inglese, ma se mi tiri fuori il nome di garrel (il migliore regista francese contemporaneo insieme a civeyrac e guirodie) accresce (se possibile) il mio interesse


il free cinema lo conosco pochissimo, quindi è anche probabile ci sia a palate e che non me ne sia minimamente accorto. garrel l'ho percepito qua e là, forse anche (scioccamente) nella somiglianza di Annik (Alexandra Maria Lara) con Clotilde Hesme. magari è una mezza allucinazione e non c'entra nulla, non lo escluderei. quanto al cinema di philippe garrel, diamine, chiunque non sia esente dai travagli dell'intelligenza lo adora. personalmente venero tutto quello che sono riuscito a vedere dell'autore di j'entends plus la guitare e la naissance de l'amour. comuqnue diffida di quello che dico perché ho un modo tutto mio di vedere il cinema e di concepire riferimenti intertestuali, somiglianze, analogie e quant'altro. probabilmente non c'era neanche bisogno di dirlo, ma così mi sembra tutto più chiaro. figurati che in un dato momento ho pensato addirittura allo skolimowski di deep end. forse la mia immaginazione aveva preso il volo...
la cosa che personalmente non mi ha convinto in definitiva è che questi piccoli (e preziosi certo) richiami cinematografici restino per così dire in superficie e non lavorino il cuore del film, che rimane intatto nella sua "anonimità" stilistica. donde la noia. sono impressioni un po' casuali e improvvisate, il film merita senz'altro una seconda visione e uno sguardo più attento. intanto mi sono limitato ad esprimere una valutazione complessiva che sento sostanzialmente solida.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#39 nim

    Roadie

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Inviato 11 giugno 2007 - 18:01



a me invece non ha entusiasmato. difetta di sottrazione ed eccede in autocoscienza, per usare una formula che vuol dire poco o nulla. di fatto mi ha spesso lasciato indifferente, raramente divertito, sostanzialmente annoiato.
la tela è quella di un biopic abbastanza tradizionale ma con sfumature sulfuree e grigiastre. mi ha evocato svariati riferimenti cinematografici (garrel, molto vagamente alan clarke, addirittura qualcosa di impalpabilmente bertolucciano) e deliziato gli occhi per alcune immagini di innegabile talento visivo. potabile ma nulla di più (sulle performance musicali non mi pronuncio perché filologicamente impreparato, anche se mi sono sembrate piuttosto convincenti). ovviamente rispetto alle cagate uscite ultimamente sui vari ray charles, johnny cash e edith piaf qui siamo su un altro pianeta, Control un suo perché ce l'ha senz'altro. la morton è davvero stratosferica, impossibile non esserne irretiti.


lo vedo venerdì.io pensavo molto free cinema inglese, ma se mi tiri fuori il nome di garrel (il migliore regista francese contemporaneo insieme a civeyrac e guirodie) accresce (se possibile) il mio interesse


il free cinema lo conosco pochissimo, quindi è anche probabile ci sia a palate e che non me ne sia minimamente accorto. garrel l'ho percepito qua e là, forse anche (scioccamente) nella somiglianza di Annik (Alexandra Maria Lara) con Clotilde Hesme. magari è una mezza allucinazione e non c'entra nulla, non lo escluderei. quanto al cinema di philippe garrel, diamine, chiunque non sia esente dai travagli dell'intelligenza lo adora. personalmente venero tutto quello che sono riuscito a vedere dell'autore di j'entends plus la guitare e la naissance de l'amour. comuqnue diffida di quello che dico perché ho un modo tutto mio di vedere il cinema e di concepire riferimenti intertestuali, somiglianze, analogie e quant'altro. probabilmente non c'era neanche bisogno di dirlo, ma così mi sembra tutto più chiaro. figurati che in un dato momento ho pensato addirittura allo skolimowski di deep end. forse la mia immaginazione aveva preso il volo...
la cosa che personalmente non mi ha convinto in definitiva è che questi piccoli (e preziosi certo) richiami cinematografici restino per così dire in superficie e non lavorino il cuore del film, che rimane intatto nella sua "anonimità" stilistica. donde la noia. sono impressioni un po' casuali e improvvisate, il film merita senz'altro una seconda visione e uno sguardo più attento. intanto mi sono limitato ad esprimere una valutazione complessiva che sento sostanzialmente solida.


Per me il film non è stilisticamente anonimo: i riferimenti sono chiari e passano dal free cinema alla fotografia di Corbijn, che è riuscito nella doppia impresa di non svendere nè Curtis e i JD nè se stesso.
I riferimenti da te citati io personalmente non li ho visti, forse solo un po' bertolucci nella primissima parte.
La pellicola è l'onesto biopic di Curtis, recitato bene, girato meglio e con scene live molto coinvolgenti: abbastanza per definire Control un ottimo film. Perchè Corbijn avrebbe dovuto perdersi dietro a citazioni metacinematografiche che tra l'altro non c'entravano niente con la storia narrata?
Poi la critica "difetta di sottrazione ed eccede in autocoscienza" non l'ho proprio capita come frase, ma a quanto pare ha poco senso anche per te.

  • 0

#40 corey

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Inviato 11 giugno 2007 - 19:01




a me invece non ha entusiasmato. difetta di sottrazione ed eccede in autocoscienza, per usare una formula che vuol dire poco o nulla. di fatto mi ha spesso lasciato indifferente, raramente divertito, sostanzialmente annoiato.
la tela è quella di un biopic abbastanza tradizionale ma con sfumature sulfuree e grigiastre. mi ha evocato svariati riferimenti cinematografici (garrel, molto vagamente alan clarke, addirittura qualcosa di impalpabilmente bertolucciano) e deliziato gli occhi per alcune immagini di innegabile talento visivo. potabile ma nulla di più (sulle performance musicali non mi pronuncio perché filologicamente impreparato, anche se mi sono sembrate piuttosto convincenti). ovviamente rispetto alle cagate uscite ultimamente sui vari ray charles, johnny cash e edith piaf qui siamo su un altro pianeta, Control un suo perché ce l'ha senz'altro. la morton è davvero stratosferica, impossibile non esserne irretiti.


lo vedo venerdì.io pensavo molto free cinema inglese, ma se mi tiri fuori il nome di garrel (il migliore regista francese contemporaneo insieme a civeyrac e guirodie) accresce (se possibile) il mio interesse


il free cinema lo conosco pochissimo, quindi è anche probabile ci sia a palate e che non me ne sia minimamente accorto. garrel l'ho percepito qua e là, forse anche (scioccamente) nella somiglianza di Annik (Alexandra Maria Lara) con Clotilde Hesme. magari è una mezza allucinazione e non c'entra nulla, non lo escluderei. quanto al cinema di philippe garrel, diamine, chiunque non sia esente dai travagli dell'intelligenza lo adora. personalmente venero tutto quello che sono riuscito a vedere dell'autore di j'entends plus la guitare e la naissance de l'amour. comuqnue diffida di quello che dico perché ho un modo tutto mio di vedere il cinema e di concepire riferimenti intertestuali, somiglianze, analogie e quant'altro. probabilmente non c'era neanche bisogno di dirlo, ma così mi sembra tutto più chiaro. figurati che in un dato momento ho pensato addirittura allo skolimowski di deep end. forse la mia immaginazione aveva preso il volo...
la cosa che personalmente non mi ha convinto in definitiva è che questi piccoli (e preziosi certo) richiami cinematografici restino per così dire in superficie e non lavorino il cuore del film, che rimane intatto nella sua "anonimità" stilistica. donde la noia. sono impressioni un po' casuali e improvvisate, il film merita senz'altro una seconda visione e uno sguardo più attento. intanto mi sono limitato ad esprimere una valutazione complessiva che sento sostanzialmente solida.


Per me il film non è stilisticamente anonimo: i riferimenti sono chiari e passano dal free cinema alla fotografia di Corbijn, che è riuscito nella doppia impresa di non svendere nè Curtis e i JD nè se stesso.
I riferimenti da te citati io personalmente non li ho visti, forse solo un po' bertolucci nella primissima parte.
La pellicola è l'onesto biopic di Curtis, recitato bene, girato meglio e con scene live molto coinvolgenti: abbastanza per definire Control un ottimo film. Perchè Corbijn avrebbe dovuto perdersi dietro a citazioni metacinematografiche che tra l'altro non c'entravano niente con la storia narrata?
Poi la critica "difetta di sottrazione ed eccede in autocoscienza" non l'ho proprio capita come frase, ma a quanto pare ha poco senso anche per te.


che dire? abbiamo visto film diversi. non metto in dubbio tu abbia ragione e che il tuo punto di vista sia assolutamente pertinente (senz'altro più del mio, che è del tutto improvvisato), solo che a me non ha entusiasmato. forse perché non ho colto i riferimenti giusti e forse perché non conosco bene né la figura di corbijn né la musica dei jd. è probabile che abbia applicato codici eccentrici e sballati a un film che ne richiedeva altri. resta il fatto che secondo me il film non è un granché. guardabile e apprezzabile in alcuni momenti ma sostanzialmente non mi è parso questo capo d'opera. piacerà senza dubbio a molti e questo per me non è affatto un problema o una preoccupazione.
però a dire il vero non comprendo l'ostilità nei confronti di chi esprime idee e opinioni magari un po' balorde e raccogliticce (non sostengo che le mie siano di natura diversa da quella appena esposta), ma che vengono presentate come tali e non come citazioni di verità o sentenze altisonanti. io non la penso come te e non ho trovato Control "un ottimo film". poi provo ad argomentare come meglio mi riesce o come mi va di fare in quel momento, ma quello che mi sembra fondamentale è che non si stigmatizzi chi la pensa e si esprime diversamente. se tu l'hai trovato un ottimo film e lo motivi dicendo che è "recitato bene, girato meglio e con scene live molto coinvolgenti" mica me la prendo perché la pensi diversamente da me e adoperi espressioni che io non impiegherei. bon!
quanto alle presunte "citazioni", non ho usato questo termine. ho parlato di riferimenti. il termine che avrei voluto e dovuto usare sarebbe stato "stilemi", vale a dire elementi di stile. ma sarei senz'altro andato incontro ad accuse di tecnicismo, così ho ripiegato sul più ordinario "riferimenti", andando evidentemente incontro al fraintendimento. e quanto ai suddetti stilemi, un cineasta può utilizzarli a prescindere dalle citazioni che avrebbero attinenza con la storia narrata, dal momento che appartengono ad un livello semantico superiore, ovvero quello del linguaggio. ciò non toglie che anche su questi io possa aver equivocato, cosa che del resto ho immediatamente precisato. resta il fatto che se a qualcun altro durante la visione venissero in mente i "cinemi" che sono venuti in mente a me forse dal solipsismo si potrebbe passare al dialogo anche su questi punti. ho messo carne al fuoco insomma. troppa? può darsi.
la formula che mi contesti non è che sia un granché, lo ammetto. tuttavia se la leggi alla luce delle mie affermazioni ti sembrerà meno crptica di quanto appare a prima vista. quel "difetta di sottrazione" (dal mio punto di vista ovviamente) si riferisce al fatto che la vicenda rappresentata spesso assume accenti drammatici e melodrammatici che cozzano con altri momenti più "soffocati" e "abrasivi" (sono quelli che mi sono piaciuti di più, come l'inquadratura finale, il primo incontro tra ian e debbie, il momento in cui ian esce dal reparto di ostetricia per fumarsi la sigaretta, il dialogo in camera con annik, quello del blue city per intenderci). la mia impressione insomma è stata che nei momenti in cui toglie corbjin raggiunge maggiore intensità estetica, cosa che invece non ottiene rappresentando direttamente e "frontalmente" altre situazioni (che non cito per non spoilerare). sicché "difetta di sottrazione", inaspettatamente, un suo senso ce l'ha. "eccede in autocoscienza" illustra lo stesso limite del film, ma dalla parte opposta, nel senso che una rappresentazione rabbiosa, impetuosa, veemente della vicenda è inibita da una consapevolezza nella gestione delle emozioni che  ne impedisce il libero dipanarsi. la messa in scena, insomma, è eccessivamente controllata per abbandonarsi alla completa adesione con la materia rappresentata. spero di essere stato sufficientemente involuto :-)
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#41 nim

    Roadie

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Inviato 11 giugno 2007 - 21:28





a me invece non ha entusiasmato. difetta di sottrazione ed eccede in autocoscienza, per usare una formula che vuol dire poco o nulla. di fatto mi ha spesso lasciato indifferente, raramente divertito, sostanzialmente annoiato.
la tela è quella di un biopic abbastanza tradizionale ma con sfumature sulfuree e grigiastre. mi ha evocato svariati riferimenti cinematografici (garrel, molto vagamente alan clarke, addirittura qualcosa di impalpabilmente bertolucciano) e deliziato gli occhi per alcune immagini di innegabile talento visivo. potabile ma nulla di più (sulle performance musicali non mi pronuncio perché filologicamente impreparato, anche se mi sono sembrate piuttosto convincenti). ovviamente rispetto alle cagate uscite ultimamente sui vari ray charles, johnny cash e edith piaf qui siamo su un altro pianeta, Control un suo perché ce l'ha senz'altro. la morton è davvero stratosferica, impossibile non esserne irretiti.


lo vedo venerdì.io pensavo molto free cinema inglese, ma se mi tiri fuori il nome di garrel (il migliore regista francese contemporaneo insieme a civeyrac e guirodie) accresce (se possibile) il mio interesse


il free cinema lo conosco pochissimo, quindi è anche probabile ci sia a palate e che non me ne sia minimamente accorto. garrel l'ho percepito qua e là, forse anche (scioccamente) nella somiglianza di Annik (Alexandra Maria Lara) con Clotilde Hesme. magari è una mezza allucinazione e non c'entra nulla, non lo escluderei. quanto al cinema di philippe garrel, diamine, chiunque non sia esente dai travagli dell'intelligenza lo adora. personalmente venero tutto quello che sono riuscito a vedere dell'autore di j'entends plus la guitare e la naissance de l'amour. comuqnue diffida di quello che dico perché ho un modo tutto mio di vedere il cinema e di concepire riferimenti intertestuali, somiglianze, analogie e quant'altro. probabilmente non c'era neanche bisogno di dirlo, ma così mi sembra tutto più chiaro. figurati che in un dato momento ho pensato addirittura allo skolimowski di deep end. forse la mia immaginazione aveva preso il volo...
la cosa che personalmente non mi ha convinto in definitiva è che questi piccoli (e preziosi certo) richiami cinematografici restino per così dire in superficie e non lavorino il cuore del film, che rimane intatto nella sua "anonimità" stilistica. donde la noia. sono impressioni un po' casuali e improvvisate, il film merita senz'altro una seconda visione e uno sguardo più attento. intanto mi sono limitato ad esprimere una valutazione complessiva che sento sostanzialmente solida.


Per me il film non è stilisticamente anonimo: i riferimenti sono chiari e passano dal free cinema alla fotografia di Corbijn, che è riuscito nella doppia impresa di non svendere nè Curtis e i JD nè se stesso.
I riferimenti da te citati io personalmente non li ho visti, forse solo un po' bertolucci nella primissima parte.
La pellicola è l'onesto biopic di Curtis, recitato bene, girato meglio e con scene live molto coinvolgenti: abbastanza per definire Control un ottimo film. Perchè Corbijn avrebbe dovuto perdersi dietro a citazioni metacinematografiche che tra l'altro non c'entravano niente con la storia narrata?
Poi la critica "difetta di sottrazione ed eccede in autocoscienza" non l'ho proprio capita come frase, ma a quanto pare ha poco senso anche per te.


che dire? abbiamo visto film diversi. non metto in dubbio tu abbia ragione e che il tuo punto di vista sia assolutamente pertinente (senz'altro più del mio, che è del tutto improvvisato), solo che a me non ha entusiasmato. forse perché non ho colto i riferimenti giusti e forse perché non conosco bene né la figura di corbijn né la musica dei jd. è probabile che abbia applicato codici eccentrici e sballati a un film che ne richiedeva altri. resta il fatto che secondo me il film non è un granché. guardabile e apprezzabile in alcuni momenti ma sostanzialmente non mi è parso questo capo d'opera. piacerà senza dubbio a molti e questo per me non è affatto un problema o una preoccupazione.
però a dire il vero non comprendo l'ostilità nei confronti di chi esprime idee e opinioni magari un po' balorde e raccogliticce (non sostengo che le mie siano di natura diversa da quella appena esposta), ma che vengono presentate come tali e non come citazioni di verità o sentenze altisonanti. io non la penso come te e non ho trovato Control "un ottimo film". poi provo ad argomentare come meglio mi riesce o come mi va di fare in quel momento, ma quello che mi sembra fondamentale è che non si stigmatizzi chi la pensa e si esprime diversamente. se tu l'hai trovato un ottimo film e lo motivi dicendo che è "recitato bene, girato meglio e con scene live molto coinvolgenti" mica me la prendo perché la pensi diversamente da me e adoperi espressioni che io non impiegherei. bon!
quanto alle presunte "citazioni", non ho usato questo termine. ho parlato di riferimenti. il termine che avrei voluto e dovuto usare sarebbe stato "stilemi", vale a dire elementi di stile. ma sarei senz'altro andato incontro ad accuse di tecnicismo, così ho ripiegato sul più ordinario "riferimenti", andando evidentemente incontro al fraintendimento. e quanto ai suddetti stilemi, un cineasta può utilizzarli a prescindere dalle citazioni che avrebbero attinenza con la storia narrata, dal momento che appartengono ad un livello semantico superiore, ovvero quello del linguaggio. ciò non toglie che anche su questi io possa aver equivocato, cosa che del resto ho immediatamente precisato. resta il fatto che se a qualcun altro durante la visione venissero in mente i "cinemi" che sono venuti in mente a me forse dal solipsismo si potrebbe passare al dialogo anche su questi punti. ho messo carne al fuoco insomma. troppa? può darsi.
la formula che mi contesti non è che sia un granché, lo ammetto. tuttavia se la leggi alla luce delle mie affermazioni ti sembrerà meno crptica di quanto appare a prima vista. quel "difetta di sottrazione" (dal mio punto di vista ovviamente) si riferisce al fatto che la vicenda rappresentata spesso assume accenti drammatici e melodrammatici che cozzano con altri momenti più "soffocati" e "abrasivi" (sono quelli che mi sono piaciuti di più, come l'inquadratura finale, il primo incontro tra ian e debbie, il momento in cui ian esce dal reparto di ostetricia per fumarsi la sigaretta, il dialogo in camera con annik, quello del blue city per intenderci). la mia impressione insomma è stata che nei momenti in cui toglie corbjin raggiunge maggiore intensità estetica, cosa che invece non ottiene rappresentando direttamente e "frontalmente" altre situazioni (che non cito per non spoilerare). sicché "difetta di sottrazione", inaspettatamente, un suo senso ce l'ha. "eccede in autocoscienza" illustra lo stesso limite del film, ma dalla parte opposta, nel senso che una rappresentazione rabbiosa, impetuosa, veemente della vicenda è inibita da una consapevolezza nella gestione delle emozioni che  ne impedisce il libero dipanarsi. la messa in scena, insomma, è eccessivamente controllata per abbandonarsi alla completa adesione con la materia rappresentata. spero di essere stato sufficientemente involuto :-)


non volevo criticare quello che hai detto, ma secondo me ogni film almeno decente ha bisogno di una seconda o anche terza visione per essere analizzato in profondità come vuoi fare tu. io mi sono limitato a riportare l'impressione della prima visione, che ripeto è ottima. il confronto "linguistico" di cui parli non l'ho fatto, mi avrebbe portato forse su altri territori quando invece in quel momento volevo restare lì incollato alla pellicola, forse anche perchè la vicenda, la musica e il personaggio mi hanno coinvolto di più per la maggiore conoscenza che ho dei JD.
quando rivedrò il film ti saprò dire, e comunque adesso che ti sei spiegato sono parzialmente d'accordo almeno sul "difetto di sottrazione": almeno un paio scene sono troppo telefonate e convenzionali, ma questo l'avevo messo nel mio spoiler (che credo tu abbia letto); sulla mancanza di rabbia non sono d'accordo, ha fatto bene Corbijn a "controllarsi" altrimenti avrebbe falsificato troppo, probabilmente.
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#42 corey

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Inviato 11 giugno 2007 - 22:03

credo anch'io che siano indispensabili più visioni e l'ho già affermato. lo ribadisco. personalmente, e contrariamente alla stragrande maggioranza degli spettatori, provo più piacere a "rivedere" che a vedere i film. la nuova visione - ovviamente se il film la merita, sopporta o addirittura esige - moltiplica il piacere della prima anziché negarla come succede a molti. ma qui si tratta di attitudini, inclinazioni e anche - perché no? - manie.
quando dici che per te il film è ottimo e che la tua maggiore conoscenza dei jd  ha inciso sulla visione trovo non ci sia davvero nulla da eccepire. qualche riserva invece ce l'ho quando parli di "confronto linguistico" e "pellicola" come se fossero due cose distinte. non so, forse mi sbaglio (e ti invito a dirmelo chiaramente se è così) ma mi sembra il riflesso di una dicotomia nascosta, quella tra "film" e "linguaggio". che, in ultima analisi, altro non sarebbe che quella tra contenuto e forma.
il tuo spoiler non l'avevo letto, lo faccio subito dopo aver postato il messaggio. anche sulla presunta "mancanza di rabbia" ("eccesso di autocoscienza") forse non mi sono spiegato bene: non ho detto che avrei desiderato il film fosse più rabbioso (anzi, a dirla tutta avrei preferito esattamente il contrario). ho detto che alcune esplosioni di pathos vengono prima rappresentate in modo trasparente e diretto (sono certo che capisci a quali parti mi riferisco) e successivamente "castigate" da sezioni smorzatissime e ultraconsapevoli. a dirla così (e probabilmente anche a leggerla) può sembrare una cosa bella disturbante e dislocante, ma a vederla nel film a me è parsa un po' impacciata.
grazie per la distensione dei toni.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#43 nim

    Roadie

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Inviato 12 giugno 2007 - 18:15

credo anch'io che siano indispensabili più visioni e l'ho già affermato. lo ribadisco. personalmente, e contrariamente alla stragrande maggioranza degli spettatori, provo più piacere a "rivedere" che a vedere i film. la nuova visione - ovviamente se il film la merita, sopporta o addirittura esige - moltiplica il piacere della prima anziché negarla come succede a molti. ma qui si tratta di attitudini, inclinazioni e anche - perché no? - manie.


su questo siamo simili, il profondo piacere di rivedere un film (al pari di rileggere un libro) che lo merita a volte supera quello della prima visione.


quando dici che per te il film è ottimo e che la tua maggiore conoscenza dei jd  ha inciso sulla visione trovo non ci sia davvero nulla da eccepire. qualche riserva invece ce l'ho quando parli di "confronto linguistico" e "pellicola" come se fossero due cose distinte. non so, forse mi sbaglio (e ti invito a dirmelo chiaramente se è così) ma mi sembra il riflesso di una dicotomia nascosta, quella tra "film" e "linguaggio". che, in ultima analisi, altro non sarebbe che quella tra contenuto e forma.


hai colto bene. distinguo nettamente tra forma e contenuto quando penso ad un film, e sinceramente durante e dopo (anche adesso) la visione di control sono concentrato essenzialmente sul secondo, per interesse mio personale per le "storie" (la sceneggiatura, in fin dei conti) e per il caso particolare di una vicenda che mi coinvolgeva più di altre, causa affetto per la musica dei JD e la figura di Curtis.

il tuo spoiler non l'avevo letto, lo faccio subito dopo aver postato il messaggio. anche sulla presunta "mancanza di rabbia" ("eccesso di autocoscienza") forse non mi sono spiegato bene: non ho detto che avrei desiderato il film fosse più rabbioso (anzi, a dirla tutta avrei preferito esattamente il contrario). ho detto che alcune esplosioni di pathos vengono prima rappresentate in modo trasparente e diretto (sono certo che capisci a quali parti mi riferisco) e successivamente "castigate" da sezioni smorzatissime e ultraconsapevoli. a dirla così (e probabilmente anche a leggerla) può sembrare una cosa bella disturbante e dislocante, ma a vederla nel film a me è parsa un po' impacciata.
grazie per la distensione dei toni.


adesso ho capito cosa vuoi dire, comunque resto della mia idea, a parte un paio di scene troppo convenzionali (troppo pensate, poco "di pancia") il resto mi ha convinto quasi del tutto. ma anche qui, è necessario rivedere.
per quanto riguarda i toni, se ti sono sembrati accesi mi spiace perchè non avevo nessuna intenzione di essere polemico, purtroppo in virtuale è facile prendere un colpetto di tosse per un ruggito.


  • 0

#44 Guest_carmelo bene_*

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Inviato 19 giugno 2007 - 22:49

Questo film e'l'ennesima speculazione su un bravo cantante inglese molto sopravvalutato.
l'unico che poteva filmare una non vita come quella di Curtis e'sicuramente Derek Jarman.qualsiasi tipo di trasposizione dal libretto scritto dalla vedova condanna questa pellicola nel mortificante cinema della rappresentazione.

  • 0

#45 Guest_vegeta_*

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Inviato 20 giugno 2007 - 07:49

Questo film e'l'ennesima speculazione su un bravo cantante inglese molto sopravvalutato.
l'unico che poteva filmare una non vita come quella di Curtis e'sicuramente Derek Jarman.qualsiasi tipo di trasposizione dal libretto scritto dalla vedova condanna questa pellicola nel mortificante cinema della rappresentazione.


l'hai visto? cosa vuoi dire?
  • 0

#46 Guest_Figazzo_*

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Inviato 20 giugno 2007 - 08:26

Questo film e'l'ennesima speculazione su un bravo cantante inglese molto sopravvalutato.
l'unico che poteva filmare una non vita come quella di Curtis e'sicuramente Derek Jarman.qualsiasi tipo di trasposizione dal libretto scritto dalla vedova condanna questa pellicola nel mortificante cinema della rappresentazione.


in effetti nelle mani di Jarman (RIP) sarebbe diventato un capolavoro d'arte, come lo sono senza dubbio il suo caravaggio e edoardo II ma pure wittgenstein
  • 0

#47 Guest_eustache_*

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Inviato 20 giugno 2007 - 12:27

http://www.delrock.i...oy_division.php

è l'unica recensione che ho trovato on line
non male
  • 0

#48 corey

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Inviato 20 giugno 2007 - 15:29

http://www.delrock.i...oy_division.php

è l'unica recensione che ho trovato on line
non male


vedi caso anche costui tira in ballo garrel. mah, non sono l'unico ad avere le allucinazioni...
comunque è soprattutto lo skolimowski di deep end a non essere lontano. anzi.
  • 0
i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#49 Guest_vegeta_*

  • Guests

Inviato 01 ottobre 2007 - 17:52

riporto a galla il thread per segnalare che nei negozi è uscita la colonna sonora di "CONTROL".

Si trova quasi ovunque, io l'ho presa oggi al Mediaworld, e non posso che consigliarla a tutti gli amanti del rock e dei Joy Division.

Oltre alle musiche originali dei New Order (brevi frammenti sparsi nel disco) e a dialoghi dal film, la raccolta comprende una cover (sorprendentemente buona) di "Shadowplay" ad opera dei Killers, più brani originali dei Joy Division ("Dead Souls" e "Transmissions" tra le varie) e canzoni più o meno note di Sex Pistols, Buzzcocks, David Bowie, Iggy Pop, Kraftwerk, Roxy Music e Velvet Underground.

ecco la tracklist:

1 New Order - Exit 
2 The Velvet Underground - What Goes On 
3 Buzzcocks - Boredom (Live) 
4 The Killers - Shadowplay 
5 Joy Division - Dead Souls 
6 Supersister - She Was Naked 
7 Iggy Pop - Sister Midnight 
8 Joy Division - Love Will Tear Us Apart 
9 Sex Pistols - Problems (Live) 
10 New Order - Hypnosis 
11 David Bowie - Drive In Saturday 
12 John Cooper Clarke - Evidently Chickentown 
13 Roxy Music - 2HB 
14 Joy Division - Transmission (Cast Version) 
15 Kraftwerk - Autobahn 
16 Joy Division - Atmosphere 
17 David Bowie - Warszawa 
18 New Order - Get Out


a proposito...nessuna news sull'uscita in Italia del film di Corbijn? L'uscita della colonna sonora fa ben sperare...
  • 0

#50 Guest_carmelo bene_*

  • Guests

Inviato 01 ottobre 2007 - 18:03

riporto a galla il thread per segnalare che nei negozi è uscita la colonna sonora di "CONTROL".

Si trova quasi ovunque, io l'ho presa oggi al Mediaworld, e non posso che consigliarla a tutti gli amanti del rock e dei Joy Division.

Oltre alle musiche originali dei New Order (brevi frammenti sparsi nel disco) e a dialoghi dal film, la raccolta comprende una cover (sorprendentemente buona) di "Shadowplay" ad opera dei Killers, più brani originali dei Joy Division ("Dead Souls" e "Transmissions" tra le varie) e canzoni più o meno note di Sex Pistols, Buzzcocks, David Bowie, Iggy Pop, Kraftwerk, Roxy Music e Velvet Underground.

ecco la tracklist:

1 New Order - Exit 
2 The Velvet Underground - What Goes On 
3 Buzzcocks - Boredom (Live) 
4 The Killers - Shadowplay 
5 Joy Division - Dead Souls 
6 Supersister - She Was Naked 
7 Iggy Pop - Sister Midnight 
8 Joy Division - Love Will Tear Us Apart 
9 Sex Pistols - Problems (Live) 
10 New Order - Hypnosis 
11 David Bowie - Drive In Saturday 
12 John Cooper Clarke - Evidently Chickentown 
13 Roxy Music - 2HB 
14 Joy Division - Transmission (Cast Version) 
15 Kraftwerk - Autobahn 
16 Joy Division - Atmosphere 
17 David Bowie - Warszawa 
18 New Order - Get Out


a proposito...nessuna news sull'uscita in Italia del film di Corbijn? L'uscita della colonna sonora fa ben sperare...


te credo che l'hai trovata da mediaworld:era in offerta speciale.compilation piu'l'ultimo disco di tullio de piscopo e una fetta di pizza alla crema
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