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[Austerlitz]

Ho scoperto che stasera suona al "Barfly" di Ancona e cercherò di andarci.
M'incuriosisce molto; conoscevo solo "Finora" che a me pare un vero gioiellino. In generale lo trovo molto intrigante, anche se lo conosco poco.

[Austerlitz]

Appena tornato dal live set acustico di Riccardo. Due righe al volo. Non ho parole, anzi si, una: meraviglioso! Peccato non aver riconosciuto alcun vecchio forumista.  Vi siete persi qualcosa di prezioso. Un'ora secca, non un minuto di più. Saletta dell'Arci strapiena, pubblico caldissimo (strano per una città come Milano), elettricità palpabile. Salgono in due sul palco. Riccardo al piano e chitarra acustica; suo fratello alla chitarra elettrica. Un mare di applausi che il cantautore romano accoglie con emozione fortissima. Una manciata di canzoni dal nuovo album (bellissima "Laura") e qualche perla da quello precedente (tra cui una "Bellamore" da pelle d'oca) alternando piano e chitarra. E' incredibile come questo ragazzo riesca a "muovere" un intero universo di sfumature emotive solamente con lievissimi scostamenti. Accordi "obliqui", geniali giri di piano che sfiorano la cerebralità di certe architetture sperimentali, soffici arpeggiati venati di ariosa malinconia. Sposta le dita sui tasti e immediatamente lo scenario muta: da periferie urbane, a spiagge assolate, da una finestra a una scalinata di notte, da un autobus a un aeroporto. Viaggi con lui, con le sue parole e quando riapri gli occhi ti sembra di aver visto un film. D'improvviso un'altra onda di applausi. Si commiata troppo presto, non prima d'aver annunciato l'imminente tour con la band al completo. Non vedo l'ora.

Sono stato stasera a sentire Riccardo Sinigallia al "Barfly" di Ancona. Devo dire che è stato al di là delle migliori aspettative. Il concerto è stato breve (un'ora con due bis, il primo dei quali bellissimo ma non conosco il pezzo). Inizio con lui da solo al pianoforte che esegue "Finora", molto bella nella sua toccante sobrietà. Poi "Se potessi incontrarti ancora", "Laura", "Amici nel tempo" e altre che non conoscevo. Molto bella "La descrizione di un attimo". Tra le altre ho riconosciuto "Bellamore". Il gruppo comprende il fratello e poi un altro chitarrista, una bassista e un batterista.

Sinigallia eccede nelle "ballate" alla "Finora", ma c'è anche qualche pezzo più tirato e rockeggiante che non stona. Ho avuto l'impressione di trovarmi davanti ad un artista originale e profondo. Il prezzo era molto modico. Quanto prima comprerò i suoi due album.

Unica nota stonata: il pubblico era veramente scarso, tra le cinquanta e le cento persone. Mi è dispiaciuto molto, e credo che anche lui ci sia rimasto un po' male (ci ha ringraziato più volte per essere venuti, forse si sentiva in imbarazzo).

Ad ogni modo, secondo me vale la pena, e quelli che non sono venuti hanno perso un'ottima occasione per ascoltare musica di buon livello. Sinigallia si meriterebbe di avere più successo.