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Frank Gehry - Creatore di Sogni


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5 replies to this topic

#1 Guest_vegeta_*

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Inviato 10 maggio 2007 - 22:31

Sidney Pollack alle prese con il primo documentario della sua carriera ci porta nel mondo del noto architetto Frank Gehry, autore di celebri edifici come il museo Guggenheim di Bilbao.
Attraverso interviste a vari critici, artisti e celebrità (tra cui Dennis Hopper e Bob Geldof) e allo stesso Gehry, Pollack non vuole raccontarci la vita di questo singolare personaggio, quanto mostrarci un modo diverso di concepire e creare l'arte.
Le creazioni di Gehry non seguono nessuno schema preciso, a volte partono da un semplice schizzo, da un'idea fuggevole, dall'influenza di un dipinto, ed è incredibile assistere a come anche l'edificio più "folle" poggi su solidissime basi tecniche (nel nuovo millennio grazie ai computer è stato possibile "scannerizzare" i bozzetti di Gehry in modo che uno staff tecnico potesse elaborarli).
Un piccolo bellissimo film, che dice cose non banali, e universali, sul potere liberatorio di ogni processo creativo (il parallelo architettura-cinema è sempre dietro l'angolo).

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#2 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 11 maggio 2007 - 08:18

non l'ho visto ma credo che sia davvero un film interessante.
colgo l'occasione, visto l'accenno fatto da vegeta sul rapporto cinema/architettura, per ricordare un film molto interessante uscito una ventina d'anni fa: Il ventre dell'architetto di Peter Greenaway, che oltre a essere un film che parla di architettura (ma non in maniera esplicita e documentaristica come il film oggetto del thread) esso gode anche di una bella colonna sonora, composta da Wim Mertens.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#3 Guest_eustache_*

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Inviato 11 maggio 2007 - 12:04

il rapporto cinema archittetura è molto interessante e sottolineato da carl theodor dreyer, gli elementi comuni sono:
la progettualità,
il rapporto con la società e la neccesità della referenzialità (verso il reale).

più che quello di greenaway il film di pollack è vicino a La fonte meravigliosa di king vidor  ispirato a wrught
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#4 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 11 maggio 2007 - 13:07

più che quello di greenaway il film di pollack è vicino a La fonte meravigliosa di king vidor  ispirato a wrught


ho citato il film di Greenaway non perché ci fosse una vicinanza con quello di Pollack (che, ripeto, non ho ancora visto) ma semplicemente perché trovo interessante il rapporto cinema/architettura.

in questo senso credo che anche in alcuni film di Hitchcock vi sia un'attenzione particolare verso l'architettura; lo stesso dicasi per Kubrick.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#5 King Of Woolworths

    Roadie

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Inviato 21 maggio 2007 - 18:58

Il documentario è molto interessante, nel suo spiegare tutto il processo creativo - purtroppo, io non sono un amante di Frank Gehry e del suo sensazionalismo architettonico.
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#6 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 21 maggio 2007 - 20:40

Mi ispira molto, soprattutto dopo aver visto l'estate scorsa il Guggheneim a Bilbao ( :-* ).
Solo che, ovviamente, non è praticamente passato in sala.  :(
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"





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