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[Monografia] Ridley Scott


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244 replies to this topic

#201 eastwood

    Groupie

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Inviato 06 maggio 2017 - 18:31

Film sottovalutato che non meritava quell'accoglienza. Botta e risposta da cineteca in alcuni punti...per te i migliori di Scott nel nuovo secolo
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#202 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 06 maggio 2017 - 18:36

A me è piaciuto molto alla prima visione e non me lo ricordo così criptico.

Se/quando sarà disponibile una extended version, la recupererò volentieri.

 

ma è disponibile, no? se non sbaglio, l'ho visto proprio nella sua extended version (e non è che l'abbia molto apprezzato)


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#203 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 06 maggio 2017 - 19:37

Io ho letto la sceneggiatura originale ed è stupenda, potente e nerissima, la versione cinematografica sfronda parecchio ma alla fin fine niente di veramente imprescindibile.

Come dice Cine il punto debole è semmai proprio la regia di Scott* chiaramente in soggezione nel portare sullo schermo il testo di un gigante come McCarthy e dunque fin troppo rispettoso della pagina scritta sino ad arrivare a un neutro illustrativismo che un po' depotenzia un film comunque veramente ottimo.

Certo per rendere giustizia al vecchio Cormac ci sarebbe voluto Peckimpah redivivo.

 

* A onor del vero bisogna dire che un paio di grandi scene il buon Riddley le azzecca, in particolare quella della morte di Brad Pitt, splendida e terribile.


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#204 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 06 maggio 2017 - 19:46

la morte di pitt e la spaccata della diaz sono da antologia

non che i film siano una gara a chi li capisce prima, ma anche a me era sembrato subito chiaro come si volesse mostrare quale fosse l'inevitabile prezzo da pagare per mantenere lo stile di vita del protagonista.


il senso del film l'avevo capito anche alla prima visione ashd semmai non mi era chiarissima la vicenda. ma ricordo di non esser stato l'unico, all'epoca il topic del film pullulava di scritte in giallo che neanche il thread di lost
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#205 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 06 maggio 2017 - 20:03

molte delle parti migliori sono dette direttamente dalla penna di MCCarthy, attraverso telefonate, lunghi monologhi, dialoghi fatti con l'a-capo di word. D'altra parte, quello scrittore è qualcuno...


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#206 Tom

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Inviato 07 maggio 2017 - 03:18

Io ho letto la sceneggiatura originale ed è stupenda, potente e nerissima, la versione cinematografica sfronda parecchio ma alla fin fine niente di veramente imprescindibile.
Come dice Cine il punto debole è semmai proprio la regia di Scott* chiaramente in soggezione nel portare sullo schermo il testo di un gigante come McCarthy e dunque fin troppo rispettoso della pagina scritta sino ad arrivare a un neutro illustrativismo che un po' depotenzia un film comunque veramente ottimo.

 

Bisogna dire che la sceneggiatura di McCarthy non e' una vera sceneggiatura, ma piuttosto un (bellissimo) romanzo breve, che alla fine vive la sua vera vita nell'astrazione della pagina scritta. L'eccesso di descrizioni, la sovrabbondanza di dialoghi letterali, il disinteresse per i ritmi cinematografici sono errori che in genere nessun produttore e regista accetta da parte di uno sceneggiatore qualsiasi.

Ad esempio, McCarthy inizia tutto descrivendo una soluzione visiva molto intrigante: i protagonisti sotto le lenzuola che fanno l'amore e mormorano talmente piano da volerci i sottotitoli per capirli. Bello. Solo che una sceneggiatra cinematografica non deve MAI suggerire idee visive, che sono il campo a gioco del regista, che non vuole suggerimenti non richiesti. Infatti poi quell'idea non viene ripresa nel film.

Diamo atto quindi a Scott di essersi messo al servizio di McCarthy stesso, prima ancora che della sceneggiatura.

Il risultato e' una regia impersonale, ma efficace, da parte di un regista da anni impersonale, a volte efficace a volte no.


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#207 ucca

    CRM

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Inviato 13 maggio 2017 - 16:24

è da rivalutare soldato jane? per me si.

 
Fammi capire, non ti convince American gangster e poi chiedi a noialtri se sono da rivalutare i bicipiti scolpiti di uno tra i peggiori film mai girati da Scott? Perfetto. asd
 
Molto originale il trailer del "nuovo" Alien. Non vedo l'ora di non entrare in sala.
io purtroppo sono andato ieri mi ha ricordato per il soggetto un bel film sulla evoluzione dei robots con protagonista banderas...non mi ricordo il titolo. La differenza è che li c era uno sceneggiatore assente purtroppo in questo ultimo alieni. Sembra una parodia. Si comportano tutti come deficienti imbranati. Tra l altro sono anche tutti parenti. Un disastro. Sto alieni poi non ha senso come specie a noi superiore perché anche lui si comporta senza cervello.
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#208 Tom

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Inviato 13 maggio 2017 - 18:07

E invece io Alien: Covenant l'ho trovato, se non bello, interessante. Molto. Tanto che mi sono rivisto persino Prometheus e l'ho rivalutato, almeno in parte. I difetti per entrambi ci sono e sono enormi: gli stupidi personaggi scritti stupidamente, la banalita' e ripetitivita' degli schemi, le velleita' "filosofiche" al limite del ridicolo.
 
Eppure, eppure (da qui in poi qualche SPOILER se siete suscettibili, ma secondo me non anticipo nulla di clamoroso)...
 
Per quanto Scott, e non certo da ora, sia un regista totalmente asservito alle convenzioni, e' comunque un dittico visivamente molto potente, con alcune sequenze direi persino "rischiose", che spesso affondano nel kitsch, ma comunque tra le piu' genuinamente fantascientifiche viste nel cinema da pareccio tempo a questa parte. E' un cinema largo e imponente.
Ma soprattutto in totale controtendenza alle mode attuali Scott sta portando avanti una saga mega-mainstream nerissima, profondamente nichilista e senza speranza.
Altro che astronauti che tornano dai buchi neri per farsi la birretta e passare per un saluto alla figlia.
Infatti Scott ribalta una delle ossessioni del cinema recente: incentrare la storia sul ritorno del protagonista, che deve a tutti i costi tornare a casina. Dallo spazio, dal mare, da una guerra, dal tempo, da qualsiasi cosa.
Questa invece e' vecchia cara fantascienza di traiettorie che si perdono nello spazio, dove il senso della favola non e' tornare ma comunque andare alla scoperta, anche se e' verso la morte.
 
Ma l'iconoclastia non e' solo "filosofica", e' anche cinematografica. Non a caso i fan della serie sono per lo piu' inviperiti. A loro dire Scott avrebbe annullato i capitoli successivi al suo Alien, "invalidando" in particolar modo l'Aliens di Cameron (di cui Covenant a tratti sembra quasi una parafrasi). A parte che secondo me non e' vero, anche fosse mi chiedo: chi se ne frega? Erano quattro film completamente diversi, di registi completamente diversi, che raccontano quattro storie dai toni diversi, scritte da mani diverse in periodi molto diversi. E ora c'e' questo dittico (probabile futura trilogia) che fa ancora piu' storia a se'. Perche' dovrebbero tornare i conti tra un film e l'altro? Perche' dovrebbe essere una cosa importante e un merito far tornare quei conti?
In ogni caso il vecchio Ridlerone che piscia sopra alla continuty ha tutta la mia stima.
 
Ulteriore aggravante agli occhi dei fan e punto a favorissimo per il sottoscritto (ok qui vero SPOILER): il vero protagonista di questa serie non sono gli alieni ne le intercambiabili final girl di turno, ma l'androide David di Fassbender. Ed e' decisamente uno dei protagonisti di un franchise mainstream piu' neri e ambigui mai visti. Io sono molto intrigato al pensiero di vedere cosa combinera' nel terzo episodio.
 
Covenant a momenti sembra quasi una correzione di Prometheus. Il primo era forse un film concettualmente piu' interessante, piu' aperto a nuove strade e meno legato allo schema-Alien, ma era scritto da cani da quel cane di Lindelof. Il secondo e' piu' quadrato e compatto, ha gli stessi difetti, ma parecchio smusssati. A tratti si pone quasi come contraltare critico del film precedente, vedi un po' il differente valore simbolico e uso dei ciondoli al collo delle protagoniste (uno degli elementi simbolici piu' imbarazzati di Prometheus).
 
E infine la trama di fondo che mi pare emergere e' sfiziosa (e qui si dai ancora SPOILER): la Terra come pianeta cavia degli alieni culturisti. Dovevamo essere gli incubatori delle mutazioni aliene. Gli alien che hanno accopato tutti sul pianeta laboratorio hanno salvato l'umamita'. Vediamo se il buon David nel prossimo capitolo rimediera' al mancato sterminio dell'umamita'... per come il vecchio Scott la sta mettendo nera, non mi stupirebbe piu' di tanto un finale del genere.
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#209 ucca

    CRM

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Inviato 13 maggio 2017 - 18:38

Si il soggetto è buono e la regia buonissima, purtroppo è la sceneggiatura ad essere scritta coi piedi. Non puoi fare un film di fantascienza con persone che agiscono in modo totalmente irragionevole. L'equipaggio sembra composto dai cinque stelle. 


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#210 cinemaniaco

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Inviato 14 maggio 2017 - 13:24

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sotto certi aspetti thelma & louise resta un film abbastanza atipico nella filmografia di scott ancora oggi che lo abbiamo visto cimentarsi in qualsiasi genere e tipo di cinema. sicuramente nel 1991 era qualcosa di inedito per lui. se ci pensiamo all'epoca la sua filmografia era assai più organica e compatta, e fino a quel momento l'unica eccezione era rappresentata da chi protegge il testimone?, tentativo di scott dopo i flop di blade runner e legend di staccarsi dalla fantascienza e di provare a raccontare le persone comuni e i loro problemi in un setting contemporaneo. parentesi non felicissima e presto dimenticata, e infatti il film successivo è il maggiormente più consono alle sue corde black rain (ed altro classico scottiano)

thelma & louise è un film riuscito anche perché scott lo gira con l'entusiasmo e la freschezza di un esordiente, stimolato da un film che per mood e temi gli è distante e come tale si configura come una sfida. è il suo film più americano tra i suoi film americani, una declinazione al femminile di un immaginario tipicamente maschile ma soprattutto tipicamente americano. dai film on the road ai western, passando per le storie di fuorilegge braccati dalla polizia, di cowboys vs indiani. ma soprattutto thelma & louise nonostante le tematiche "forti" è un film energico, vitale, persino comico e divertente in alcuni frangenti, qualcosa che non ti aspetteresti dal regista di film cupi ed "atmosferici" come blade runner ed alien. sbandierato come un film femminista d'assalto, in realtà la sua visione del mondo maschile non è così misandrica come certi commentatori dell'epoca avevano sottolineato (a parte la figura negativa dello stupratore, gli uomini sono perlopiù bonariamente ridicolizzati e sbeffeggiati come dimostrano le figure del marito di thelma, del camionista e del poliziotto piagnone, oppure conservano intatto il loro onesto fascino virile come nei personaggi di michael madsen, harvey keitel e pure nello sbarazzino e giovanissimo brad pitt). a ben vedere l'elemento più scottiano di tutti, al di là della cura per la parte visivo-uditiva (musiche di hans zimmer), è la fascinazione nichilista che emerge lampante nel finale, nonostante non si configuri come un finale deprimente perché l'elegia neoromantica che lo avvolge trasforma un gesto disperato in un atto di gioia (e il freeze frame che sfuma sul bianco ovviamente va in quella direzione anche sul piano formale; in realtà scott aveva girato un finale più lungo con una ripresa che mostrava l'auto sfracellata al suolo, ma i produttori erano già sulle spine per il finale originale ed ovviamente scartarono l'opzione di mettere quella scena in più)
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#211 The Joker

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Inviato 15 maggio 2017 - 08:03

Non so proprio se andarlo a vedere 'sto Covenant oppure no. Da un lato la curiosità è tanta, dall'altra temo i commenti sulla stupidità di personaggi, dialoghi, situazioni e quant'altro. Prometheus mi era piaciuto assai da un punto di vista registico/visivo, poco o nulla sul piano della storia e dei personaggi. Qualcosa mi dice che con questo andrà in maniera identica.


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#212 ucca

    CRM

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Inviato 15 maggio 2017 - 10:29

Guarda regge fino a che non entra in gioco il "Nuovo pianeta" (quindi 20 minuti perfetti). Li deve essere iniziata a circolare roba troppo buona.

Non voglio spoilerare ma hai presente i film horror quando dicono "dove andiamo? non lo so, ma dividiamoci!" ecco una cosa del genere. 


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#213 The Joker

    mainstream Star

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Inviato 15 maggio 2017 - 10:37

Apposto. asd


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#214 Giubbo

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Inviato 16 maggio 2017 - 07:50

 
E infine la trama di fondo che mi pare emergere e' sfiziosa (e qui si dai ancora SPOILER): la Terra come pianeta cavia degli alieni culturisti. Dovevamo essere gli incubatori delle mutazioni aliene. Gli alien che hanno accopato tutti sul pianeta laboratorio hanno salvato l'umamita'. Vediamo se il buon David nel prossimo capitolo rimediera' al mancato sterminio dell'umamita'... per come il vecchio Scott la sta mettendo nera, non mi stupirebbe piu' di tanto un finale del genere.

 

Tom, le tue analisi sono sempre ottime, soprattutto il concetto di fantascienza di esplorazione e traiettorie, e non di ritorno a casa.

 

riguardo alla trama di fondo da te evidenziata...

 

Spoiler

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#215 Tom

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Inviato 16 maggio 2017 - 10:46

Per lo piu' sono solo mie ipotesi e cose che ho letto in giro, assolutamente niente di certo e inattaccabile.

 

Rivedendo Promethues tenendo presente l'ipotesi che per i gigantoni bianchi siamo solo delle cavie su cui testare armi biologiche mi e' sembrato che la trama scorresse bene, pur comunque con dei bei buchi. Ho letto in giro che esiste una versione per dvd piu' lunga con scene tagliate (tipo un breve dialogo tra David e il bello addormentato risvegliato che poi gli stacca la testa) che rafforzerebbe tale ipotesi. Pero' non sono cosi' intrigato per andare a vedermela.    

 

Di alcuni indizi "alla Lindelof" (tipo perche' proprio 2000 anni fa la strage sul pianeta laboratorio?) sono abbastanza sicuro che non avremo mai una risposta, anche perche' appunto Covenant si pone quasi come una revisione di Prometheus, piu' che un sequel.

Poi alcuni buchi li si puo' riempire anche con un po' di fantasia: tipo che non sappiamo quanto vivano i pelatoni (si', sto usando qualsiasi sinonimo ironico pur di non chiamarli "Ingegneri").

 

Un'altra cosa che notavo: mettendo insieme Prometheus e Covenant si trovano notevoli similitudini con la trama di 2001 di Kubrick. Scott e i suoi sceneggiatori sembrano voler dipingere in nero la visione, se non ottimista, aperta alla  speranza del film di Kubrick. Abbiamo un prologo dell'alba dell'uomo (le scimmie / l'autosacrificio), un "richiamo" simbolico (il monolite / la pittura rupestre), la tappa intermedia (la luna / il pianeta laboratorio), il viaggio nello spazio con la maggior parte dell'equipaggio dormiente, e soprattutto l'essere artificiale che impazzisce (Hal 9000 / David).

Un confronto che accentua la visione atea e pessimistca della saga, dato che mentre gli invisibili alieni di Kubrick e Clarke avevano comunque un che di divino e, pur per scopi misteriori, si adoperavano per l'evoluzione dell'uomo, qui ci troviamo al loro esatto contrario: degli alieni totalmente fisici (fin quasi al ridicolo), umani piu' dell'umano, incazzosi e per nulla affezionati all'uomo.

 

Poi va beh, le speranze di un finale apocalittico e tenebroso che auspicavo nel post precedente so bene che saranno frustrate. Scott chiudera', noiosamente e lucasianamente (sinonimi ormai), ricollegandosi meccanicamente al primo Alien, pobabilmente con qualche giochetto temporale del cazzo. Pero' un David - Kurtz in un cuore di tenebra alieno spero di vederlo.   


  • 0

#216 Matthew30

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Inviato 16 maggio 2017 - 11:28

Parlando di Scott (Ridley), confesso di aver scorto questo dettaglio solo leggendo con attenzione la pagina di wikipedia relativa al primo Alien:

 

Scott avrebbe inoltre voluto concludere il film con la morte di Ripley e con l'alieno che annunciava il suo arrivo nello spazio aereo terrestre imitando la voce della donna, ma l'idea venne respinta dalla casa di produzione a causa del suo eccessivo pessimismo.

 

:shifty:  :shifty: 


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#217 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 16 maggio 2017 - 12:25

È così horror come dicono?
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#218 Giubbo

    Classic Rocker

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Inviato 16 maggio 2017 - 12:35

È così horror come dicono?

 

secondo me abbastanza (a parte il solito equipaggio - armata Brancaleone, che rende tutto involontariamente comico)


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#219 Gonzalo Pirobutirro

    Tony Nelli

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  • LocationMaledetta Toscana

Inviato 16 maggio 2017 - 12:50

Se vedo un altro film in cui c'è uno/a che scivola sul sangue comincio a smadonnare in sala.

 

Comunque a me non è dispiaciuto (Alien: Covenant), malgrado la sceneggiatura scritta dalle scimmie e i personaggi tagliati a dir poco con l'accetta. Ridley dietro la macchina da presa però ha ancora la sua da dire, poco da fare; e infatti secondo me è proprio lui a salvare il tutto, dirigendo bene anche il cast.


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#220 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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  • LocationLa Callaretta della Colla

Inviato 16 maggio 2017 - 12:58

Ridley dietro la macchina da presa però ha ancora la sua da dire


Preciso che purtroppo non ha mai avuto altro da dire asd visto che avrebbe diretto anche le sceneggiature di Muk e Simon se gliele avessero mandate.
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E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.


#221 cinemaniaco

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Inviato 16 maggio 2017 - 14:18

apriteci il topic o finirà che quando lo apriranno con i loro tempi biblici i redattori la discussione si sarà esaurita e nessuno avrà voglia di ripetersi. la recensione di ondacinema c'è

io spero di riuscire a vederlo entro questa settimana
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#222 ucca

    CRM

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Inviato 16 maggio 2017 - 14:33

Se vedo un altro film in cui c'è uno/a che scivola sul sangue comincio a smadonnare in sala.

 

Comunque a me non è dispiaciuto (Alien: Covenant), malgrado la sceneggiatura scritta dalle scimmie e i personaggi tagliati a dir poco con l'accetta. Ridley dietro la macchina da presa però ha ancora la sua da dire, poco da fare; e infatti secondo me è proprio lui a salvare il tutto, dirigendo bene anche il cast.

 

ma perchè quello che sceso su un pianeta sconosciuto si mette ad annusare i funghi? o quell'altro che si apre un bocciolo e si ostina (dopo 5 puntate precedenti) a metterci la testa dentro?


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#223 nobody

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Inviato 20 maggio 2017 - 09:27

Secondo me il grande problema di "Alien Covenant" è che non fa paura.


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#224 Reynard

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Inviato 22 maggio 2017 - 15:48

 "invalidando" in particolar modo l'Aliens di Cameron 

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Comunque ribadisco il mio giudizio: cagatina.


  • 0
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#225 eastwood

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Inviato 22 maggio 2017 - 22:55

Secondo me il grande problema di "Alien Covenant" è che non fa paura.


Quoto in pieno. L'alieno è mostrato troppo e per ovvie ragioni il pathos del capostipite va a farsi benedire. In realtà i problemi del film mi sembrano comunque altri rispetto al livello di paura provocato
  • 0

#226 Tom

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Inviato 22 maggio 2017 - 23:05

 

 "invalidando" in particolar modo l'Aliens di Cameron 

Spoiler

 

 

Non credo proprio. Anche se non credo alla teoria che voglia consapevolmente tagliarli fuori dal "canone" della saga, a Scott non gliene frega niente degli Alien successivi al suo. Non ha mai nascosto anzi il fastidio per il sovvertimento estetico dell'Aliens di Cameron rispetto al primo film (curioso che poi Scott fara' un cinema piu' simile a quello di Aliens che non di Alien). Si riallaccera' solo al primo e buonanotte.

 

Poi io sogno che non si ricolleghi a un bel nulla e crei una trilogia autonoma, ma so di sognare invano.


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#227 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 03 dicembre 2017 - 10:48

trova l'intruso ashd




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#228 Tom

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Inviato 03 dicembre 2017 - 11:11

asd

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Alcune considerazioni sparse:
 
1. La Williams che fa la mamma dolente di un figlio gia' adulto mi fa sentire vecchissimo
 
2. dai/l trailer sembra un thriller, ma essendo cronaca nera nostrana ben nota mi chiedo che razza di suspence possa avere il tutto.
 
3. i luoghi comuni cromatici con cui gli americani (Scott e' inglese, lo so - non cambia) sembrano esserci tutti, a cominciare quindi dal filtro giallino per i paesi latini.
 
4. considerando il punto 3 e che anche li' si parlava di ricchi vs "poveri" e anglossassoni vs latini, mi e' venuta la strana idea che potrebbe essere la versione nera e drammatica di..."Un'ottima annata". Che poi li', almeno, il reparto figa era di gran livello.
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#229 cinemaniaco

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Inviato 12 gennaio 2019 - 11:02

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curioso, nel 2018 sono usciti un film e una serie tv sul rapimento getty, entrambi lavori di due registi inglesi – rispettivamente, ridley scott e danny boyle – eppure pur essendo quasi sovrapponibili nelle vicende narrate, due prodotti così diversi. non è tanto il differente medium a renderli diversi quanto la “mano”, il registro del regista: la serie tv adotta un registro sopra le righe e grottesco, focalizzandosi molto sulle eccentricità da miliardario alla howard hughes; il film invece ha lo stile del suo regista, quindi serio, cupo (nei colori e nei toni), sobriamente realistico, indubbiamente più convenzionalmente hollywoodiano con nessun accenno al sesso e pochissimi rimandi alla droga (non a caso il personaggio di getty jr rimane fuori scena). qual è il migliore? è una questione di affinità personali, secondo me: personalmente non ho concluso la visione della serie tv e ho apprezzato abbastanza il film, in linea di massima mi sento più affine a scott che a boyle. ma entrambi i prodotti hanno pro e contro

all the money in the world ha gli stessi limiti di molti film dello scott degli ultimi 20 e più anni in forza all’industria hollywoodiana. da una parte c’è l’autore, che porta avanti un proprio discorso sia estetico che contenutistico, dall’altra c’è il professionista, poco interessato a mettersi contro l’industria. e così anche questo film è stretto tra stereotipi hollywoodiani (vedasi la figura del mafioso “buono” o “redento” che aiuta paul; il discorso deus ex machina di chace a getty sr con il quale ottiene i soldi del riscatto facendo leva sul moralismo da favola per cui anche i “cattivi” alla fine della storia hanno un cuore… e poi ovviamente muoiono) e ambizioni autoriali, perché con questo film scott porta avanti la tendenza nichilista sempre presente sin dall’inizio nel suo cinema, ma che è emersa ancor più prepotentemente nell’ultimo decennio (con il capolavoro della vecchiaia che è the counselor). la battuta chiave del film l’hanno messa in bocca ad un brigatista, il quale risponde all’obiezione “politica” di chace (“pensavo che voi foste superiori al denaro”) con la frase: “nessuno è al di sopra del denaro”. comunisti, capitalisti, musulmani (da tenere a mente anche l’episodio iniziale in arabia saudita), giornalisti, mafiosi, le puttane: nessuno è al di sopra del denaro. il denaro è il grande burattinaio che muove i fili di ciascuno, in un mondo freddo e costantemente dominato dalle ombre. questa visione è parzialmente anestetizzata da uno svolgimento convenzionale che tende poi ad “eroicizzare” alcune figure, come quella di gail harris, ma alla fine scott non enfatizza neppure lo scontro tra il vecchio satiro avaro e la giovane “povera” ma forte donna/madre

in italia il film è stato parecchio criticato per la rappresentazione del nostro paese. roma è quella cristalizzata da fellini nell’immaginario mondiale privata però del surrealismo, con il suo caos babilonico, i paparazzi in vespa e le mignotte pasoliniane. in verità roma si vede davvero poco, in un film dominato da ombre, colori scuri, dalla notte. i mafiosi oscillano tra la rappresentazione da “contadino con la lupara” (per i criminali “semplici”) e quella cool hollywoodiana (per i boss). ma non ho trovato nessuno di questi stereotipi cinematografici particolarmente irritante, francamente dagli americani ho visto di peggio

ancora una parola sulla piccola grande impresa , o forse scommessa, di scott nella lavorazione di questo film: rigirare una ventina di scene in 8 giorni per sostituire christopher plummer ad un kevin spacey caduto in disgrazia nel ciclone metoo. missione più che riuscita: plummer era la prima scelta di scott per il ruolo (del resto getty aveva 80 anni ai tempi del fatto, plummer ne aveva 88, mentre spacey ne aveva 58 ed era stato invecchiato di quasi 30 anni), kevin spacey era stata una imposizione dei produttori che poi senza pensarci troppo ci hanno messo tre secondi a dare l’okay a scott per i reshoots e a mettere sul piatto altri 10 milioni di dollari (a proposito di business e denaro…). dopo aver visto plummer faccio fatica ad immaginarmi spacey nel ruolo – in effetti troppo giovane – ma soprattutto la sua è una interpretazione all’altezza di quella di donald sutherland nella serie tv trust, seppur anche queste due interpretazioni molto diverse, ma quasi speculari (da una parte il miliardario austero, plummer, dall’altra quello eccentrico, sutherland)
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#230 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 12 gennaio 2019 - 11:10

 

 

dopo aver visto plummer faccio fatica ad immaginarmi spacey nel ruolo – in effetti troppo giovane – ma soprattutto la sua è una interpretazione all’altezza di quella di donald sutherland nella serie tv trust, seppur anche queste due interpretazioni molto diverse, ma quasi speculari (da una parte il miliardario austero, plummer, dall’altra quello eccentrico, sutherland)

 

Non ho visto il film di Scott, ma uno dei motivi che mi ha fatto apprezzare la serie tv è stata l'interpretazione gigantesca di Sutherland, vero fuoriclasse. 


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#231 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 18 giugno 2019 - 12:50

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viene naturale chiedersi a distanza di parecchi anni, quando un film diventa o viene percepito come un classico. è il caso di gladiator? viene da dire tranquillamente di sì, però a rivederlo ridimensionato sul piccolo schermo non è che faccia più questa grande impressione. diciamocelo chiaramente: ha tutti i difetti del blockbusterone hollywoodiano dei nostri tempi. la scrittura è imbarazzante, di una sciatteria senza pari, immagino soprattutto a causa delle riscritture, degli intoppi di produzione (russell crowe ha detto che al momento dell'inizio delle riprese lo script non era finito, che durante la lavorazione lui stesso apportò parecchie modifiche, e che poi in seguito alla morte improvvisa di reed venne addirittura riscritto il finale). se il film ebbe il successo strepitoso che tutti ricordiamo, lo si deve alla direzione di scott - che volente o nolente ha riscritto le regole del kolossal storico: fotografia desaturata tutta grigi e blu; montaggio sincopato nelle scene di battaglia; maggiore realismo rispetto ai classici peplum; musica iconica di hans zimmer - e all'interpretazione di crowe, come dico sempre, più che un uomo, un toro

il film ha questi scarti di tono vistosi, dal melodramma serioso e pomposo kitsch in pieno stile hollywoodiano (in pratica tutto l'inizio in germania, le scene soffertone di confronto tra maximus e lucilla, il dolore di maximus) alla furia cazzara da b-movie delle lotte tra gladiatori (ancora oggi però veramente divertenti e ben coreografate) e tutto il corollario di eventi/frasi cringe (da dove inizio? dal fatto che maximus cavalca senza mangiare, bere e dormire dalla germania alla spagna e arriva alla sua casa con la cenere ancora calda del rogo? che per quanto commodo adorasse per davvero combattere nei giochi al colosseo, è totalmente privo di senso che un imperatore rischiasse la vita in un combattimento per dimostrare che cosa? di essere il più forte? già lo sei, sei l'imperatore… oppure il capovolgimento di ogni logica nel momento in cui la folla invoca a gran voce la morte di tigris delle gallie, ma maximus decide di risparmiarlo ed un secondo dopo diventa "massimo il misericordioso" per la folla schizofrenica… e vabbè grandi pagine di scrittura creativa)

i personaggi sono basici nella caratterizzazione: massimo è l'eroe per eccellenza, valoroso, onorevole, giusto, adorato dai propri commilitoni; commodo è arrogante, debole, tirannico, piagnucoloso ed ovviamente incestuoso. è un film fantastico non per le libertà storiche e le sviste linguistiche, ma perché il popolo acclama l'uomo giusto ed onorevole, con il corpo ancora caldo del povero commodo che non viene degnato di uno sguardo neanche dalla sorella ashd

nel genere che ha rilanciato per me ci sono poi stati esempi migliori (personalmente preferisco troy e il bistrattato alexander), ma resta un film godibile, uno scott che a volte preferisco nelle vesti caciarone piuttosto che in quelle seriose
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#232 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 18 giugno 2019 - 14:13

Rivisto anch'io qualche mese fa, è proprio un filmaccio eh, concordo sulla netta superiorità sia dell'avventuroso, visionario, millusiano e scentrato Alexander e sia su quella del tanto bistrattato Troy che può vantare l'efficace ed elegante scrittura di David Benioff, semplicemente su altro pianeta rispetto al pasticciaccio che sorregge malamente l'opera di Scott.


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#233 aomame

    Groupie

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Inviato 21 ottobre 2021 - 11:39

Non sono d'accordo con l'insufficienza data dal recensore a The Last Duel. Tralasciando il fatto che sia molto incompleta, sembra quasi che l'elemento basilare su cui una recensione ormai si poggi sia:

il film contiene retorica (bocciato) / il film non contiene retorica (coraggioso).


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#234 rudic

    mainstream Star

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Inviato 21 ottobre 2021 - 12:41

Non sono d'accordo con l'insufficienza data dal recensore a The Last Duel. Tralasciando il fatto che sia molto incompleta, sembra quasi che l'elemento basilare su cui una recensione ormai si poggi sia:

il film contiene retorica (bocciato) / il film non contiene retorica (coraggioso).

 

Ciao, 

 

l'ho recensito io, se vuoi ne discutiamo.

Chiarisco giusto un paio di cose:

 

1) sulla "retorica": non è una questione di coraggio o meno, ma puramente formale. 

molte arti seguono un principio di economia, il classico "less is more". un film che insiste con tono argomentativo e in maniera enfatica su un dato tema o messaggio diventa schematico e facilmente leggibile (come ho scritto, un manifesto), che è esattamente il motivo per cui ci piace leggere Carver e non ci piace leggere Veltroni. 

è un po' vero in tutte le arti se ci fai caso, e per quanto riguarda TLD l'ho trovato enfatico e ripetitivo in fase di montaggio, sceneggiatura e contenuto. penso magari anche all'inquadratura finale in cui Scott riprende le donne che festeggiano; è una scena che parla, e ribadisce quanto sia importante per l'intera comunità che una donna rivendichi i propri diritti e la propria dignità di fronte a un sopruso. messaggio lodevole, ma il medium è ovvio, didascalico, e un po' irritante - almeno a mio gusto (e ovviamente non posso recensire con il gusto di qualcun altro)

 

2) sull'insufficienza: pour parler, per me poteva anche essere un 6 stiracchiato, ma ammiro talmente scott che non gli perdono nulla. in particolare trovo che i difetti maggiori siano il montaggio, che avrebbe dovuto ridurre i segmenti in progressione e non ripetere informazioni già note, e soprattutto la sceneggiatura. non ha proprio senso optare per la frequenza ripetitiva del racconto, per usare una categoria di Genette, e poi andare a ripetere o accostare informazioni ed eventi congruenti. si poteva e doveva lavorare di più sullo sviluppo di contraddizioni, buchi... 


  • 2

#235 Bernardus

    Roadie

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Inviato 30 ottobre 2021 - 00:39

Allora, stavolta sono più combattuto del solito...ho avviato parecchie discussioni sulla Hollywood contemporanea ed altre ne aprirò...di Scott sono addirittura in dubbio se valga la pena dedicargli un thread ed il motivo è presto detto...

Possiamo considerare un grande autore un regista che in vita sua ha infilato un tris fenomenale in partenza (I Duellanti, Alien, Blade Runner) e poi nient'altro? Come spiegare tutto ciò? E' dovuto forse al fatto che Scott sia un regista su commissione per eccellenza, che non scrive manco una riga dei soggetti che poi dirige? O si è semplicemente trattato di impigrimento dovuto ai milioni dollari guadagnati?

Io personalmente una risposta non ce l'ho...fatto sta che dopo il suo ultimo ennesimo, patetico lavoro, quel Un'ottima annata uscito da noi a Natale, non so più se aspettarmi ancora qualcosa di buono da ridley...certo è che, mentre decidevo di aprire questo thread, e ripensavo alla sua filmografia post-blade runner mi sono venuti i brividi..

Per quanto mi riguarda è ottimo anche l'ultimo "The Last Duel". Quel trittico d'esordio lì invece, beh vale più di intere carriere. I duellanti è un film che ho amato follemente, tra i miei preferiti.


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#236 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 05 dicembre 2021 - 23:11

(spoiler)

 

Rudic, sembra tu l'abbia guadato con una certa superficialità. Le informazioni non sono ripetute, variano ogni volta ed il punto sta tutto lì. Anche la presunta retorica è meno ovvia di quanto dici. Far dire a lei "se avessi saputo cosa m'aspettava avrei fatto come tutte le altre" non è roba da poco.

 

Per me film interessante e intelligente. Non oltre il 7 ma per altri motivi, formali innanzitutto (quel cazzo di color grading svilente...), di effettiva mancata asciuttezza e, riprendendo molto parzialmente un tuo appunto, il fatto che a visione conclusa il film sia piuttosto risolto.


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#237 An Absent Friend

    We're happening

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Inviato 06 dicembre 2021 - 19:26

 

 

Le informazioni non sono ripetute, variano ogni volta ed il punto sta tutto lì. Anche la presunta retorica è meno ovvia di quanto dici.

 

Il twist manicheo che sorregge il film ha comunque una sua genialità rozza. Ma è più importante come, all'interno delle singole verità, chi racconta non faccia sempre per forza la figura migliore. Che Driver si venda non come un santo, ma come un libertino, per esempio. Da non sottovalutare anche la descrizione molto salutare, soprattutto all'inizio, di un Medioevo completamente basato su rapporti prima di tutto economici, poi di fedeltà, famigliari, di privilegio in senso legale, tutti costantemente in conflitto.

Io ne sono uscito indeciso e con un po' di amaro in bocca, ma con la voglia di ripensarci, e di rivederlo.


  • 0

 

Talmente brutto che e' da considerare 90

 

 
In pratica vogliono il magical negro senza i poteri magici, sai che palle.

 

 

I voti sono sull'attività svolta e sulle iniziative dichiarate o parzialmente avviate

 


#238 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 06 dicembre 2021 - 20:29

A me ha dato noia il giochino grafico su la

Spoiler
di lei.


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#239 An Absent Friend

    We're happening

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Inviato 06 dicembre 2021 - 20:43

A me ha dato noia il giochino grafico su la

Spoiler
di lei.

 

Sì, certo, un tocco così è appunto molto rozzo, però ha anche una sua sfacciataggine perfida che non me lo fa condannare del tutto.


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Talmente brutto che e' da considerare 90

 

 
In pratica vogliono il magical negro senza i poteri magici, sai che palle.

 

 

I voti sono sull'attività svolta e sulle iniziative dichiarate o parzialmente avviate

 


#240 rudic

    mainstream Star

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Inviato 07 dicembre 2021 - 14:05

Rudic, sembra tu l'abbia guadato con una certa superficialità. Le informazioni non sono ripetute, variano ogni volta ed il punto sta tutto lì. Anche la presunta retorica è meno ovvia di quanto dici. Far dire a lei "se avessi saputo cosa m'aspettava avrei fatto come tutte le altre" non è roba da poco.

 

Per me film interessante e intelligente. Non oltre il 7 ma per altri motivi, formali innanzitutto (quel cazzo di color grading svilente...), di effettiva mancata asciuttezza e, riprendendo molto parzialmente un tuo appunto, il fatto che a visione conclusa il film sia piuttosto risolto.

 

ciao Solaris,

 

ovviamente non sono d'accordo :) provo ad argomentare.

 

le variazioni ovviamente ci sono, come ho scritto nella rece [Tranne che per poche battute e dettagli marginali, le informazioni si ripetono e per lo più combaciano. A partire dalla seconda parte, gli eventi sono più candidi di una tazza di latte rovesciata sulla neve], ma non sono (a mio modesto parere) tanto significative da giustificare il ricorso a quel tipo di struttura narrativa. banalmente, perchè è tutto molto chiaro.

 

le variazioni sono poco più che dettagli nella prospettiva generale del film:

uno salva la vita all'altro, l'altro all'uno, forse se la salvano a vicenda.

Carrouges è comprensivo con Marguerite nel suo segmento, molto meno negli altri 2.

in tutti e 3 Marguerite viene stuprata (anche se con minore resistenza in quello di Le Gris).

nell'incontro pubblico, il primo a parlare offrendo una pacificazione è Damon, poi Driver, poi nel terzo segmento un terzo personaggio (sono stato attento, vedi ? ;) ) .

 

in rashomon, per riprendere l'esempio, le incongruenze sono tali e tanto significative da sfociare in aperte contraddizioni, ed è praticamente impossibile trarne una cronaca precisa degli eventi. TLD invece aspira proprio a rendere manifesto un messaggio sociale, politico (in questo può dirsi riuscito), ma scade in un didascalismo soffocante. per me la retorica è davvero pesante: i personaggi maschili sembrano caricature, non sono persone a tutto tondo ma funzioni narrative costruite ad hoc per veicolare un senso di oppressione sulla povera vittima. sono narratologicamente due villains.

 

forse ho già citato questa scena, ma la ri-cito: dopo il duello, piano ravvicinato sulle donne che festeggiano sugli spalti, ai margini dell'arena. messaggio ---> le donne, tenute ai margini dell'arena sociale, pure spettatrici dei giochi violenti che si fanno tra uomini, si identificano con Marguerite il cui onore è stato riscattato ponendo una temporanea, ma liberatoria fine a uno dei tanti soprusi degli uomini. e festeggiano.

è un'inquadratura che fa comprendere come sia importante, per la comunità femminile, denunciare anche quando si ha tutto da perdere - eco del dialogo tra Marguerite e la madre di Carrouges, donna che ha subito la violenza senza denunciare, e che si è ridotta a una caricatura della morte nel settimo sigillo [la parte della donna asservita al patriarcato spetta immancabilmente alla suocera - truccata cerea, nerovestita e con vistoso crocefisso al collo, pare quasi una macchietta ekerotiana.]

 

insomma, varie scene, varie trovate di trucco e costumi, mi suonano un po' come il bacio lesbo in Rise of Skywalker, sono quelle enunciazioni grossolane che accetto in una tesi di scuola cinema, non in una produzione multimilionaria di un regista affermato 


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#241 Gozer

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Inviato 10 maggio 2023 - 16:18

Volessi rivedere "Blade Runner" visto che ormai l'ho completamente dimenticato, quale delle 75mila edizioni dovrei vedere? 

Ho letto che Scott ha avuto più libertà artistica in alcune edizioni che in altre, ma anche che non c'è unanimità riguardo al loro valore perché alcuni preferiscono le versioni con le forzature della produzione in quanto blablabla. Ditemi pure.

 

(Non ho voglia di rileggermi tutta la discussione, magari ne avete già parlato, nel caso segnalate dove). 


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RYM ___ i contenuti

"SOVIET SAM" un blog billizzimo


7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#242 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 10 maggio 2023 - 17:42

Versione Director's cut (poi con modifiche ininfluenti diventata Final cut) oltre a essere quella originale voluta da Scott è anche quella di gran lunga migliore.
Probabilmente adesso arriverà Tom a sostenere la prima versione dell'82 con voce narrante e finale shinning ma tu non ascoltarlo asd
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#243 lazlotoz

    Enciclopedista

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Inviato 11 maggio 2023 - 07:45

Versione Director's cut (poi con modifiche ininfluenti diventata Final cut) oltre a essere quella originale voluta da Scott è anche quella di gran lunga migliore.
Probabilmente adesso arriverà Tom a sostenere la prima versione dell'82 con voce narrante e finale shinning ma tu non ascoltarlo asd

 

Non ricordo, che differenza c'è fra DIrector's e Final?

 

 

Comunque sì, senza dubbio meglio la versione senza Kubrick! Quindi Director's cut tutta la vita.


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#244 solaris

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Inviato 11 maggio 2023 - 07:48

Alcune piccole incongruenze furono riviste (il viso della replicante fra i vetri) e ha un look un po' più ricco e digitale (lucine in più negli sfondi), nulla di drammatico o troppo invasivo.


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#245 ucca

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Inviato 11 maggio 2023 - 07:58

anche secondo me la director's cut è la migliore


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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.





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