joey, non giramoci intorno... Daniele ha cominciato a fare schifo (e poi pena) nel momento in cui la sua ispirazione è venuta meno. ora, che tale evento sia dovuto a questa o a un'altra ragione ha un'importanza relativa ma che purtuttavia non è da trascurare.
il fatto, poi, che a Pino Daniele (come a tanti altri cantautori della sua generazione o anche precedente) sia venuta meno l'ispirazione non implica necessariamente che prima di allora fosse sopravvalutato.
non so ma a me il tuo discorso sembra folle... non me ne volere.
A me invece la tua terminologia sembra un pò ottocentesca... addirittura ora parli di "ispirazione" (come se fosse una specie di illuminazione divina)... ma non ho ben capito perchè mai (se fosse stato un altro) non avrebbe potuto continuare a realizzare dischi di buona fattura. Ripeto: per come la vedo, un artista può continuare ad esprimere il proprio talento anche in diverse condizioni... anzi, è proprio il saper esprimere anche il cambiamento (sia sotto forma di accettazione che di rifiuto) una delle sue doti.
Forse cambia il risultato della misurazione, ma non l'unità di misura...perché secondo te Mozart e Pino Daniele vanno valutati secondo le stesso metro di giudizio?
Ammetterai che nella tua valutazione estetica giocano fattori molto legati alla tua terra di nascita, alla tua età, al tipo di cultura a cui sei legato. Fattori alquanto soggettivi, quindi...
e hai detto niente, cavolo!
perché quando ascolti un disco che ha segnato una fase della tua vita (e di tantissimi altri tuoi coetanei) non ti emozioni?
cacchio, i miei giudizi tengono conto delle mie emozioni, non ti pare?
Secondo me, il tipo di emozioni di cui parli non rientrano quasi per nulla nella sfera estetica. Quelle che rientrano sono le emozioni più universali, non le emozioni più soggettive. Altrimenti, dovrei considerare un'opera d'arte la vecchia pubblicità dei bastoncini Findus solo perchè quando la guardo mi emoziono? A dimostrazione che questo tipo di emozioni non sono veramente estetiche, ti puoi emozionare anche per un certo profumo o per un certo sapore. Oppure, ti puoi emozionare per una vecchia fotografia. Questa è anche la ragione per cui mi convincono ben poco i recenti "sdoganamenti" di robe anni '80... mi sembrano soltanto "vecchie fotografie" che piacciono in quanto tali. Il giudizio estetico, insomma, è confuso con quelle che sono invece emozioni soggettive e passeggere (magari inter-soggettive, ovvero comuni ad altri della stessa generazione, ma senza fondamento nella vera struttura dell'opera in quanto tale; e perciò, destinate a durare ben poco).
Il che, è come dire che non ne è stato capace...diciamo che anche lui, bontà divina, s'è reso conto del baratro nel quale stava sprofondando... l'aggravente è che pur essendo stato cosciente di ciò non ha fatto praticamente nulla per evitarlo.