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[Monografia] Pino Daniele


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218 replies to this topic

#1 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 01 maggio 2007 - 11:53

da alcune settimane è uscito il nuovo lavoro di questo "mito" della musica pop italiana e della napoletanità; un disco ancora lontano, forse per sempre, dai fasti del taramblù, quel misto di tradizione partenopea (identificata nella tarantella) e idiomi musicali d'oltreoceano (il blues e il jazz-rock), immortalati in dischi entrati nell'immaginario collettivo della Napoli moderna che, lacerata dalla più sanguinosa guerra di camorra mai conosciuta (fine anni 70-80) e dallo stratificarsi di atavici drammi sociali, tentava di lasciarsi alle spalle la cecità della "cartolina" per affacciarsi alla modernità industriale, economica e sociale tentando di conservare, anzi ribadire le sue peculiarità e la sua ecletticità. un esperimento fallito, come tutti possono vedere.
al di là dei meriti o meno di quest'ultimo disco (leggermente più grintoso dei loffi prodotti che Pinuccio ha spacciato negli ultimi 10 anni), l'occasione potrebbe essere utile per parlare di questo artista, la figura più rappresentativa (insieme a Senese) di quel vasto movimento musicale che sdoganava la napoletanità della canzone classica per impiantarla nel jazz, nella fusion, nel rock.
un movimento variegato, che va dal jazz-rock "cafone" dei Napoli Centrale all'etnica della NCCP, dal rock'n'roll alla pummarola di Bennato alla lounge pop di Avitabile; un movimento che annovera musicisti del calibro di Esposito, Amoruso, Cercola, De Piscopo, ecc. ecc. e che attorno a Pino Daniele hanno dato vita alla cosiddetta "scuola partenopea" che ha contribuito in maniera fondamentale allo svecchiamento della canzone italiana.

listone:
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1977 - Terra mia 8,5/10
il capolavoro di Daniele, un disco nel quale il pathos cantautorale è mescolato perfettamente con gli idiomi della canzone popolare napoletana; una mescolanza che genera episodi di grande spessore artistico, di forte emozione e che, nel giro di pochi anni, diventa una sorta di colonna sonora della Napoli moderna così come O sole mio o Torna a Surriento lo erano state per la Napoli di fine 800. Canzoni come Terra mia, 'Na tazzulella 'e cafè e Napule è erano talmente rappresentative dell'epoca che non hanno faticato molto per entrare nell'umore collettivo di un'intera città, per trasmetterlo all'ascoltatore. La Napoli in cui le periferie, tanto quelle legate al porto (S. Giovanni a Teduccio, Barra, Portici e S. Giorgio) che quelle legate all'Italsider (Bagoli, Campi flegrei), riempirono le nicchie artistiche lasciate vuole dalla Napoli del centro storico, ancorata a un passato esotico ma divenuto sterile. un capolavoro, appunto.

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1979 - Pino Daniele 8/10
grazie a Senese, leader dei Napoli Centrale nei quali aveva militato come bassista, Daniele comincia a guardare a ovest e incorporare lievi elementi fusion, soprattutto per gli arrangiamenti che si arrischiscono del fender e dell'elettroacustica pur non rinunciando alle sonorità della canzone popolare. Tecnicamente è anche superiore al precedente ma mancano quei due-tre capolavori. Je so' pazzo e Je sto vicino a te sono canzoni che farebbero la fortuna di qualunque cantautore.

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1980 - Nero a metà 8/10
quando in un disco c'è una canzone come Quanno chiove non si può far altro che inginocchiarsi. il disco è bello, suonato superbamente e finalmente si delinea quella schiera di musicisti (quelli della "parlesia") che faranno la fortuna del primo Daniele, il quale finalmente approda a quella taramblù che rappresenta il maggior lascito musicale di questo cantautore.

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1981 - Vai mò 7,5/10
grazie alla hit Yes I know my way anche il grande pubblico si accorge di Pino Daniele. E' dopo l'uscita di questo disco che Daniele intraprende un tour che lo porterà in tutta Italia e che parte proprio da Napoli, proprio da piazza del Plebiscito, che per l'occasione si riempie di 200.000 ragazzi e ragazze e recupera la sua vera funzione urbanistica, ben 15 anni prima di Bassolino, anche se per una sola notte... ma una notte rimasta nella memoria di ogni giovane napoletano di allora.

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1982 - Bella 'mbriana 7,5/10
ancora un disco di grande qualità artistica; Daniele e il suo entourage vive un momento di grazia e ormai sono diventati una certezza nel panorama pop italiano. per questo disco vengono scomodati addirittura Alphonso Johnson e Wayne Shorter, inaugurando quella stagione di partecipazione di nomi di grido stranieri nei dischi italiani. Daniele per la prima volta varca i confini italiani e si fa apprezzare in tutta Europa: in Francia e Svizzera è letteralmente idolatrato (nell'83 registra un epico live per la televisione della svizzera italiana).

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1984 - Musicante 7/10
questo disco, sempre di grande fattura, ha il difetto di scorrere troppo liscio; Daniele è talmente padrone del suo taramblù che ormai non si sforza nemmeno più di tanto. la sua band suona, come sempre, da padreterno e per l'occasione annovera tra le fila nientemenoché Nana Vasconcelos, all'epoca il più grande percussionista in circolazione.

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1984 - Sciò live (live, 2cd) 8/10
questo E' il live per eccellenza di Pino Daniele; formazione in gran spolvero, canzoni strappapplausi, pubblico in delirio... insomma un successone garantito in partenza. Sull'onda di questo vasto movimento musicale, anche nel cinema (Troisi), nel teatro, e nella cultura in generale Napoli sembra vivere una stagione incredibile ed entrerà di diritto nelle pagine della storia recente, dando continuità artistica alla stagione degli Eduardo e dei Murolo.
ecco, questo live ne è la colonna sonora.


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1985 - Ferryboat 7/10
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1987 - Bonne soirée 6,5/10
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1988 - Schizzichea With Love 6,5/10
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1989 - Mascalzone latino 6/10
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1991 - Un uomo in blues 5/10
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1991 - Sotto 'o sole 6,5/10
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1993 - Che Dio ti benedica 5,5/10
Pino Daniele è ormai uno standard; i suoi dischi si susseguono con regolarità e altrettanto regolarmente regala ancora canzoni di grande emozione (Bonne soire, Jesce juorno, Anna verrà, Femmena, O ssaje comme fa 'o core, su testo di Troisi, Sicily, su musica di Corea) ma la verve blues-fusion dei dischi fino a Sciò sembra aver lasciato il posto a un pop più di maniera e che guarda a certi modelli mediterranei.

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1995 - Non calpestare i fiori nel deserto 5,5/10
l'incontro con il mentore Pat Metheny, a parte una bella tournee, purtroppo non partorisce grandi risultati artistici. questo disco che gode del sound del Metheny Group, forse pure troppo, colleziona uan serie di banalità pop che lasciano intravvedere il baratro nel quale sta per cadere Pinuccio. Sebbene canzoni come O cammello 'nnammurato, Anima e Oasi siano a loro modo dignitose e ironiche, robaccia come Io per lei, Se mi vuoi, Bambina (uno dei punti più bassi della sua carriera) fanno pensare più a un ultraquarantenne invasato che cerca di sottrarre giovanissime fan a Nek e Ramazzotti piuttosto che a uno stimato cantautore che appena 15 anni prima aveva regalato capolavori assoluti come Terra mia. c'è da rimanere senza fiato...

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1997 - Dimmi cosa succede sulla terra 4,5/10
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1999 - Come un gelato all'equatore 3/10
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2001 - Medina 4/10
senza parole... dischi del genere non dovrebbero mai vedere la luce, nemmeno sotto tortura; soprattutto se poi sopra ci stampano il nome di Pino Daniele. uno schiaffo a tutto ciò che ha fatto, a tutte le Napule è della sua carriera... ma che cazz' è fatt pinù!!? t'ammeritass nu caucio 'n culo!

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2004 - Passi d'autore 6/10
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2005 - Iguana cafè 5/10
qualcuo deve averglielo fatto notare oppure se n'è accorto da solo... fatto sta che Pino Daniele tenta, seppur goffamente, di cambiare rotta e abbandonare certe pose. per l'occasione cambia pure nome (Pino Daniele Project) ma musicalmente le cose non è che migliorino di molto. tra qualche timida sortita nel madrigale napoletano, farcita dalla perizia tecnica del Peter Erskine Trio, in fondo anche leggermente piacevole e l'obrobrio di una presleyana It's now or never (versione star&stripes di O sole mio... cose 'e pazz), insomma tra piccoli alti e grandi tonfi, Daniele cerca di ricucirsi una verginità musicale.

http://us.ent1.yimg....02/43002716.jpg
2007 - Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui 6/10
insomma, considerando la munnezza precedente, questo disco non suona proprio malvagio. Pino ancora non sa (non vuole) rinunciare del tutto a certe cazzate da pop contemporaneo che, come direbbe Di Pietro, "ma che c'azzeccano" con lui? boh... si fa fare compagnia da Giorgia (aaah... aaaaahh... aaaaahahahahahaa) e dall'Art Lounge Ensemble e confezionano 10 canzoni 10 che, sostenuti da arrangiamenti anche simpatici, propongono un mix di ritmi latini e mediterranei che, sebbene siano a tratti anche ridicoli, per lo meno tengono lontano Pinuccio da quel pop di merda alla Ramazzotti che l'aveva, chissà per quale arcana e recondiota ragione, rapito.
  • 2
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#2 norb

    mainstream Star

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Inviato 01 maggio 2007 - 13:02

wow!
perchè non trasformni il tuo bel post in una scheda (che ne pensi Claudio?)?

un mio amico al tempo lo chiamva il Prince italiano, volendone sottolineare il lato funk e pop.
  • 0

#3 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 01 maggio 2007 - 13:13

un mio amico al tempo lo chiamva il Prince italiano, volendone sottolineare il lato funk e pop.


curioso ma forzato accostamento. il funk sghembo di Prince si addice più a un certo Dalla che a Daniele.
il riferimento principe del sound di Daniele (almeno da Nero a metà a Non calpestare i fiori nel deserto) è Pat Metheny; se si ascoltano Pat Metheny Group, American Garage, Offramp e First Circle si rimane stupiti per quanto Daniele abbia letteralmente "saccheggiato" quei dischi.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#4 norb

    mainstream Star

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Inviato 01 maggio 2007 - 13:17


un mio amico al tempo lo chiamva il Prince italiano, volendone sottolineare il lato funk e pop.


curioso ma forzato accostamento. il funk sghembo di Prince si addice più a un certo Dalla che a Daniele.
il riferimento principe del sound di Daniele (almeno da Nero a metà a Non calpestare i fiori nel deserto) è Pat Metheny; se si ascoltano Pat Metheny Group, American Garage, Offramp e First Circle si rimane stupiti per quanto Daniele abbia letteralmente "saccheggiato" quei dischi.


..e più tardi quelli della Chick Corea Elektric Band da cui saccheggiò anche qualche musicista. Si, Daniele è sempre stato innamorato della fusion. Ma non avevo mai colto la similitudine tra American Garage e Nero a metà.
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#5 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 01 maggio 2007 - 13:20



un mio amico al tempo lo chiamva il Prince italiano, volendone sottolineare il lato funk e pop.


curioso ma forzato accostamento. il funk sghembo di Prince si addice più a un certo Dalla che a Daniele.
il riferimento principe del sound di Daniele (almeno da Nero a metà a Non calpestare i fiori nel deserto) è Pat Metheny; se si ascoltano Pat Metheny Group, American Garage, Offramp e First Circle si rimane stupiti per quanto Daniele abbia letteralmente "saccheggiato" quei dischi.


..e più tardi quelli della Chick Corea Elektric Band da cui saccheggiò anche qualche musicista. Si, Daniele è sempre stato innamorato della fusion. Ma non avevo mai colto la similitudine tra American Garage e Nero a metà.


sì e tieni conto che anche Amoruso, secondo me, era innamorato di Lyle Mays... anche più di Daniele verso Metheny.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#6 Guest_kobaia_*

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Inviato 01 maggio 2007 - 13:22

fino a sciò li ho tutti
stupendi davvero...ne abbiamo parlato tante volte
lo amavo alla follia per tutta una serie di motivi
i primi 3 sono spettacolari
avrei dato 8.5 al secondo: ma come mancano i capolavori??  ??? ???
sono tutti capolavori
  1. Je sto vicino a te
  2. Chi tene 'o mare
  3. Basta 'na jurnata 'e sole
  4. Je so' pazzo
  5. Ninnananinnanoè
  6. Chillo è nu buono guaglione
  7. Ue man!
  8. Donna Cuncetta
  9. Il mare
  10. Viento
  11. Putesse essere allero
  12. E cerca 'e me capi'


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#7 Guest_JackNapier_*

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Inviato 01 maggio 2007 - 13:29

proprio adesso ne stavo parlando con mio cugino di napoli  O_O...
Grande, Pino Daniele è stato uno degli artisti che più ho ascoltato durante la mia infanzia (prima dell'emigrazione asd)... Ho consumato all'inverosimile Terra Mia e il live "E sona mò"...
dopo, con calma mi leggo il tuo post...

[EDIT] :-[ Gagà, leggendo il tuo messaggio mi sono venute le lacrime agli occhi... Terra mia, Pino Daniele, Nero a metà... tutti dischi che ho ascoltato e riascoltato durante gli anni della mia infanzia napoletana. Leggendo questi commenti mi sono commosso...grande pino, spero che riprenda a suonare come un tempo, perché da dopo "Non calpestare i fiori del deserto" (compreso) ho odiato tutti i suoi dischi :-X
  • 0

#8 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 01 maggio 2007 - 13:52

avrei dato 8.5 al secondo: ma come mancano i capolavori??  ??? ???
sono tutti capolavori


ma certo che sono canzoni stupende! non ho scritto il contrario. è solo che le tre canzoni citate dal primo disco sono davvero diventate dei classici senza tempo; tutto qua. :)
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#9 Guest_kobaia_*

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Inviato 01 maggio 2007 - 14:47

Musicalmente 'Na tazzulella 'e cafè non mi è mai piaciuta  :)
unica nota "stonata" di quel disco
hai scritto "mancano quei due tre capolavori" ( che poteva riscriverli? )e per me questi lo sono

  1. Je sto vicino a te
  2. Chi tene 'o mare
  3. Basta 'na jurnata 'e sole
  4. Je so' pazzo
 
  9. Il mare
  10. Viento
  11. Putesse essere allero
  12. E cerca 'e me capi'

questi pezzi non hanno nulla di inferiore ai tre da te citati per terra mia anche se magari non sono entrati nell'immaginario collettivo napoletano e della napoletanità
daniele guarda già oltre e meno male che avrebbe rischiato di ripetersi (anche se quel disco a dire il vero passò inosservato a molti e recuperarto più tardi sulla scia dei successivi che ebbero più diffusione radio)
non solo è tecnicamente migliore ma anche come sequenza di canzoni a mio avviso è superiore al primo: chi tene 'o mare, il mare e viento parlano del lato oscuro più introspettivo dell'animo partenopeo ( Daniele come Thomas Hardy per intenderci speriamo  :D) certamente quello meno vistoso e sguaiato della Napoli standardizzata che comunque già il primo lavoro aveva contribuito a demolire ed era ora...


  • 0

#10 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 01 maggio 2007 - 15:25

...


ho aumentato di mezzo punto, da 7.5 a 8 (non chiedermi di più :D ), il voto dato all'omonimo del 79... contento????? O_O
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#11 Guest_JackNapier_*

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Inviato 01 maggio 2007 - 15:29


...


ho aumentato di mezzo punto, da 7.5 a 8 (non chiedermi di più :D ), il voto dato all'omonimo del 79... contento????? O_O

secondo me l'otto è perfetto. anche se odio i voti.
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#12 Guest_kobaia_*

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Inviato 01 maggio 2007 - 15:48

mah non so per mia natura tendo ad essere sempre insoddisfatto e scontento quindi
la mia risposta è no  :D :D

dai non era il voto in sè il motivo per discutere
alla fine i primi album si equivalgono nelle rispettive differenze
sono tutti eccezionali

da sciò in poi per me Pino Daniele è morto

Come un gelato all'equatore : che copertina tamarra!!!
non voglio sapere altro di questo disco


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#13 Malato_del_vinile

    Roadie

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Inviato 01 maggio 2007 - 18:13

1. Je sto vicino a te
  2. Chi tene 'o mare
  3. Basta 'na jurnata 'e sole
  4. Je so' pazzo
  5. Ninnananinnanoè
  6. Chillo è nu buono guaglione
  7. Ue man!
  8. Donna Cuncetta
  9. Il mare
  10. Viento
  11. Putesse essere allero
  12. E cerca 'e me capi'

Solo 1 cosa... :-*

Comunque,il primo lavoro non l'ho mai ascoltato a fondo (tranne i soliti capolavori come la Title-Track e "Napul'è"...mi sembra che nella line-up ci sia anche la partecipazione di Enzo Avitabile se non sbaglio),il 2 e il 3 sono semplicemente  :-* :-*
L'altro giorno su nannucci volevo prendere "Live Sciò" ma lo sbattevano a più di 16 ? e siccome non ho molte finanze ho preferito risparmiare (x ora).
Non ho mai ascoltato "Vai Mò" e "Bella Mbriana" ma ne ho sentito parlare molto bene...credo che approfondirò in futuro.

  • 0

#14 Guest_Pablito_*

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Inviato 01 maggio 2007 - 18:16

Beh ha scritto tutto talmente perfettamente notker/gagà che non ho altro da aggiungere se non che forse, almeno per le impressioni che avevo io a Roma all'epoca, Pino Daniele divenne un successo su scala nazionale prima di "Vai mò", per quel che ricordo io Pino Daniele era amatissimo anche a Roma e comunque un artista stimatissimo.
E' bello poi il parallelo che fai con Troisi, perchè sono stati davvero due artisti capaci di coniugare rinnovamento, tradizione e successo popolare in tutti i sensi, se non fosse stato per loro la Napoli popolare sarebbe stata Totò/Peppino per sempre, e con tutto il rispetto, sarebbe stato il segno di un'aridità preoccupante... piuttosto è triste vedere come ora in Italia ora non ci siano più personaggi del genere di tale spessore.
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#15 vandergraaf

    Groupie

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Inviato 01 maggio 2007 - 22:59

Beh ha scritto tutto talmente perfettamente notker/gagà che non ho altro da aggiungere se non che forse, almeno per le impressioni che avevo io a Roma all'epoca, Pino Daniele divenne un successo su scala nazionale prima di "Vai mò", per quel che ricordo io Pino Daniele era amatissimo anche a Roma e comunque un artista stimatissimo...


Assolutamente vero...
A scuola si duplicavano come pazzi cassette di "Pino Daniele", il secondo,album che considero il migliore, e poi di "Nero a Meta" che fu il primo vinile di Daniele che ho acquistato.
Altro disco che mi e' rimasto nel cuore e' "Musicante", album che mi ha fatto  immaginare , sentire e amare Napoli, pur non essendoci mai stato...
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#16 lux

    Groupie

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Inviato 03 maggio 2007 - 09:29

Penso che i primi 3 album di Pino Daniele siano più o meno sullo stesso livello, ma, dovessi sceglierne uno, opterei per "Nero e metà": oltre ad essere quello meglio suonato, riesce a fuoriuscire dalla "napoletanità" a tutti i costi. I testi, per la prima volta, non risentono di quell'obbligo indissolubile di mare, vento e Donna Cuncetta e guardano ad una visione generale di stati d'animo ("Alleria" è il suo capolavoro). Forse è la prima raccolta di canzoni pop nel senso più "internazionale" del termine, ferma restando la grande incisività del dialetto partenopeo.

La scrittura di Pino Daniele è fluida e popolare: non riesco a non sorridere compiaciuto quando ascolto i suoi vecchi brani, non riesco a non strimpellare qualcosa di suo durante ogni "reunion" dilettantistica alla chitarra. Pino Daniele è stato uno di quei fenomeni aggreganti positivi della Napoli moderna, riuscendo a coniugare prospettiva e riguardo delle tradizioni in ogni suo scampolo di composizione. La sua città era giustificata nelle proprie nefandezze, sempre con un po' di scelleratezza e ironia. Le fotografie dei personaggi hanno sempre messo in risalto il "valore" e l'eclettismo dello scugnizzo che diventa ora ladro, ora spinellaro, ora "buono guaglione", ora pazzo. 

Terra mia (Emi, 1977). 7,5/10
Pino Daniele (Emi, 1979). 8/10
Nero a metà (Emi, 1980). 9/10
Vai Mò (Emi, 1980). 7/10
Bella 'mbriana (Emi, 1982). 7/10
Musicante (Emi, 1984). 6,5/10
Sciò - Live (2XCD Emi, 1984). 6/10
Ferryboat (Emi, 1985). 6/10
Bonne Soirée (Emi, 1987). 5/10
Schizzechea With Love (Emi, 1988). 6/10
Mascalzone latino (Emi, 1989). 5/10
Un uomo in blues (CGD, 1991). 5,5/10
Che Dio ti benedica (CGD, 1993). 6/10
E sona mo' - Live (CGD, 1993). 6,5/10
Non calpestare i fiori del deserto (CGD, 1995). 5/10
Dimmi cosa succede sulla terra (CGD, 1997). 4/10
Come un gelato all'equatore (CGD, 1999). 2/10
Medina. 3/10
Poi basta, non ce l'ho fatta più.


  • 0

#17 mr.paradise

    Roadie

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Inviato 03 maggio 2007 - 09:50

esistono nordisti a cui piace la musica di pino daniele?
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soldato witt: lei non si sente mai solo?
sergente welsh: solo in mezzo alla gente

mi sono innamorato di un'attrice hard

Non morite come me

#18 forced_to_smile

    mi piace Elena.

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Inviato 03 maggio 2007 - 10:12

io non vorrei essere blasfemo, ma qualsiasi cosa ascolti del buon Pino mi causa sofferenze atroci... mi farò curare.
  • 0

#19 Guest_kobaia_*

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Inviato 03 maggio 2007 - 10:26

piaceva pure tanto in Svizzera più nordisti di così!
avevo un amico di Zurigo che tra krokus e altra robaccia simile poi andava matto per Pino...
mi ricordo che quando lo vidi dal vivo (Brindisi campo comunale estate 1984) c'erano incredibilmente tanti stranieri del nord quelli che insomma vengono ad insozzare le stupende spiaggie pugliesi e poi ci chiamano quando ritornano su terroni di merda ...
mah misteri della fede

testi, per la prima volta, non risentono di quell'obbligo indissolubile di mare, vento e Donna Cuncetta ...

si lux ma l'approccio non è oleografico in quei testi come forse tu intendi
o forse fraintendo io

nero a metà è un altro grande disco ma nei testi non raggiunge il secondo
per introspezione ed analisi e incazzatura
diventa più leggero e meno intenso il che non è un demerito eh
semplicemente già un altro lavoro diverso
  • 0

#20 Bateman

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Inviato 03 maggio 2007 - 10:27

Gran topic Notker, complimenti.
Io sono tra coloro che fatica a trovare il capolavoro di Daniele nei dischi che vanno da Terra Mia a Bella 'mbriana. Certo, forse, Terra Mia e Vai Mò, si stagliano qualcosina al di sopra degli altri. Comunque tutti i primi 5 album (beh, anche Musicante non scherza: che canzone è Lassa che vene?) mettono in luce un percorso straordinario in quanto a chiarezza e ambizione degli intenti. Percorso musicale che non deve essere discinto da quello strettamente correlato ai testi. Spesso sottovalutati, li ritengo, in alcuni casi, straordinari, talvolta astratti, criptici, arcani, ma in grado di segnare il loro passaggio nella mente dell'ascoltatore in maniera quasi post moderna (talvolta ho quasi intravisto una scrittura alla La Capria).
Inoltre, la capacità che ha avuto il nostro di convogliare in maniera stimolante e rinnovatrice quel gruppo di musicisti napoletani di grande calatura tecnica ha del miracoloso. Peccato per la deriva pop-italiota degli anni successivi nella quale, tuttavia, è spesso emerso un talento melodico di tutto rispetto.  
  • 0
“La poesia del lirico non può dire nulla che nella sua più immensa universalità e validità assoluta non sia stato già nella musica che costringe il lirico a parlare per immagini. Appunto perciò il simbolismo cosmico della musica non può essere in nessun modo esaurientemente realizzato dal linguaggio, perché si riferisce simbolicamente alla contraddizione e al dolore originari nel cuore dell’uomo primordiale, e pertanto simboleggia una sfera che è al di sopra di ogni apparenza e anteriore a ogni apparenza. Rispetto a tale sfera ogni apparenza è piuttosto soltanto un simbolo: quindi il linguaggio, come organo e simbolo delle apparenze, non potrà mai e in nessun luogo tradurre all’esterno la più profonda interiorità della musica, ma rimarrà sempre, non appena si accinga ad imitare la musica, solo in un contatto esteriore con la musica, mentre neanche con tutta l’eloquenza lirica potremo avvicinarci di un solo passo al senso più profondo di essa.”
F.Nietzsche, La nascita della tragedia

#21 Notker

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Inviato 03 maggio 2007 - 10:43

Penso che i primi 3 album di Pino Daniele siano più o meno sullo stesso livello, ma, dovessi sceglierne uno, opterei per "Nero e metà": oltre ad essere quello meglio suonato, riesce a fuoriuscire dalla "napoletanità" a tutti i costi. I testi, per la prima volta, non risentono di quell'obbligo indissolubile di mare, vento e Donna Cuncetta e guardano ad una visione generale di stati d'animo ("Alleria" è il suo capolavoro). Forse è la prima raccolta di canzoni pop nel senso più "internazionale" del termine, ferma restando la grande incisività del dialetto partenopeo.


la ragione per cui ho ritenuto di dare maggior credito al primo disco che non ai successivi è una ragione abbastanza semplice: le canzoni di Terra mia sembrano canzoni che guardano oltre ma che mantengono ben salde le radici in una napoletanità che non sta scritto da nessuna parte che debba essere tenuta a margine.
per parlar chiaro, i testi di quelle canzoni sembrano la necessaria e naturale prosecuzione di quanto un Eduardo (mamma mia che riferimento, eh?) aveva intrapreso. Napoli non sarà più (ma lo è mai stata?) la cartolina del "mare, vento e Donna Cuncetta" ma quelli sono in quegli elementi si trovano le radici della napoletanità.
tutte le Italsider di questo mondo sembrano non aver scalfito quel nocciolo di compiaciuta strafottenza che alberga nell'animo di ogni buon napoletano :)
la nuova (fuori) e vecchia (dentro) Napoli di Eduardo, in fondo, proprio nei primi film di Troisi ha sembrato trovare una nuova casa: e quei film, a guardar bene, sono assolutamente popolari, quasi minimalisti, e fanno leva su quegli antichi caratteri di Napoli, anche se trasfigurati dai tempi che avanzano.
le canzoni di Terra mia io così le sento...
ciò non toglie che dischi come Pino Daniele piuttosto che Nero a metà, ecc. siano dischi meravigliosi, con canzoni che giustamente hanno segnato un'epoca.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#22 scirocco

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Inviato 03 maggio 2007 - 22:53

esistono nordisti a cui piace la musica di pino daniele?

Eccome! ;) Vabbè, sono un mezzosangue nord-sud, ma va bene lo stesso... :)
Comunque, condivido gli elogi per i primi tre dischi e in generale i primi tempi ("Alleria", "Putesse essere allero", "I say I'sto ccà"... :-* :-* :-*). Ma tengo nel cuore anche "Mascalzone latino" (con quel capolavoro che è "Anna verrà") che mi ricorda soprattutto un Pino STRAORDINARIO alla chitarra: in quel periodo suonava davvero da dio e certe riprese live di quel tour mettono ancora i brividi. Andate a ripescarvelo!
  • 0

#23 darc said

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Inviato 04 maggio 2007 - 03:40

con tutti i dischi che ho ascoltato di pino daniele
il mio ricordo resta sempre quello di quando avevo sei anni
e mio padre metteva quelle due cassettine nell'autoradio
"che dio ti benedica" e "schizzichea" , e poi un misto
comprate prima di partire per il mare da don gennaro
uno che aveva una gloriosa duna bianca con l'ombrellone aperto sul cofano posteriore stracolmo di musicassette registrate dal figlio
ora si è riciclato con i film e i giochi, ma adorava le cassette
e mio padre per 5000 mila lire ne prendeva 4, mettendocele in continuazione
mentre andava sull'autostrada con i finestrini calati,
nella nostra fiat uno blu...
appucundria me scuppia ogni minut mpieeett
pecchè passann forte hai scuncecat o'liett

un grandissimo artista, pino daniele.
la collaborazione con troisi è qualcosa di commovente,
dalle colonne sonore dei suoi film alle canzoni scritte insieme,
dove si delinea una simbiosi tra cinema e musica che per me è agli stessi livelli di morricone e sergio leone. Con il pregio di essere molto più personale, innovativa, napoletana.
Il suo disco più bello per me è "Nero a Metà", alla pari con "Live Sciò" e "Pino Daniele". Per motivi affettivi resto legatissimo però a "Che Dio ti benedica", dove c'è la mia canzone preferita di Pino, "Sicily".

  • 0

#24 j.so_far

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Inviato 04 maggio 2007 - 17:46

...anche se non mi hai mai esaltato
non posso non riconoscere che pino daniele è stato un artista molto importante
sia perche ha rinnavato la tradizione melodica napoletana
rappresentando un po il cambiamento che era avvenuto nella citta...
non a caso la fusione americo/napoletano usata per le sue canzone
rispecchia un po l'americanizzarsi della nostra societa avvenuta dopo il dopoguerra, con l'insediamento della nato e la presenza fissa di americani in citta
non dimentichiamo che la base NATO di napoli è la piu grande d'europa
ha scritto cose molte bella...
ma onestamente vista la sua DEVOluzione e una scrittura che oggi è davvero irriconoscibile
ho delle perplessita...possibile che vai mo è scritto dallo stesso autore di come un gelato all'equatore????
AIUTOOOOOOOOOOOOO

pero chissa...
magari perche geograficamente piu vicino ai campi flegrei (nonostante sia nato nei famigerati quartieri spagnoli)
ho sempre preferito i dischi di edoardo bennato...
ironici...taglienti...esplosivi vetriolo a 12 corde one man band
armonica...tamburello e dinamite


  • 0

#25 Notker

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Inviato 04 maggio 2007 - 20:31

magari perche geograficamente piu vicino ai campi flegrei


[OT]
ma che geograficamente!? Pianura sta dall'altra parte del corno d'africa, altro che i Campi Flegrei ;D ;D :D
[/OT]
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#26 Guest_kobaia_*

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Inviato 04 maggio 2007 - 21:05

...anche se non mi hai mai esaltato
non posso non riconoscere che pino daniele è stato un artista molto importante
sia perche ha rinnavato la tradizione melodica napoletana
rappresentando un po il cambiamento che era avvenuto nella citta...
non a caso la fusione americo/napoletano usata per le sue canzone
rispecchia un po l'americanizzarsi della nostra societa avvenuta dopo il dopoguerra, con l'insediamento della nato e la presenza fissa di americani in citta
non dimentichiamo che la base NATO di napoli è la piu grande d'europa
ha scritto cose molte bella...
ma onestamente vista la sua DEVOluzione e una scrittura che oggi è davvero irriconoscibile
ho delle perplessita...possibile che vai mo è scritto dallo stesso autore di come un gelato all'equatore????
AIUTOOOOOOOOOOOOO

pero chissa...
magari perche geograficamente piu vicino ai campi flegrei (nonostante sia nato nei famigerati quartieri spagnoli)
ho sempre preferito i dischi di edoardo bennato...
ironici...taglienti...esplosivi vetriolo a 12 corde one man band
armonica...tamburello e dinamite



te la meriti kaiwanna  :D
mah...bennato si no non so non ha rinnovato na pippa però
comunque si è una bella lotta anche i primi cinque di bennato non scherzano!!

  • 0

#27 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 05 maggio 2007 - 06:48

ho sempre preferito i dischi di edoardo bennato...
ironici...taglienti...esplosivi vetriolo a 12 corde one man band
armonica...tamburello e dinamite



te la meriti kaiwanna  :D
mah...bennato si no non so non ha rinnovato na pippa però
comunque si è una bella lotta anche i primi cinque di bennato non scherzano!!


Bennato ha seguito una strada totalmente diversa da Daniele. Innanzitutto ha trovato nel folk e nel rock'n'roll la sua strada e, infine, non ha tentato di fondere idiomi d'oltreoceano conquelli della canzone napoletana; certo, gli elementi della tradizione melodica partenopea fanno parte un po' del dna di tutti i musicisti che provengono da quella città ma Bennato li ha utilizzati senza mai pensare a una vera e propria fusione.
inoltre Bennato è musicalmente cresciuto un po' lontano da Napoli: a Londra come one-man-band, a Milano (dove studia pure Architettura) lavora per l'etichetta di Mogol-Battisti (e scrive canzoni con Pagani)
comunque, come per Daniele, la prima produzione di Bennato è favolosa; dischi come I buoni e i cattivi, Sono solo canzonette, La torre di Babele (con Roberto Ciotti alla chitarra) e, soprettutto, Burattino senza fili ed E' arrivato un bastimento, che io considero i suoi capolavori, sono dischi davvero importanti e godibilissimi ancora oggi.
Da Kaiwanna in poi non l'ho più capito né seguito.
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molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#28 Plozzer

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Inviato 04 ottobre 2007 - 10:58

Vedo stamane che anche Gonzales (cit.) spende un paio di pagine (da mal di testa tanto sono dense e quasi deliranti) su Pino, su Blow Up di questo mese.
  • 0

Whatever you do, don't


#29 frankie teardrop

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Inviato 04 ottobre 2007 - 11:01

Ah, Gonzales dei miei stivali!  asd
Sempre più ridicolo, secondo me.
  • 0

#30 Guest_kobaia_*

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Inviato 04 ottobre 2007 - 11:15

Vedo stamane che anche Gonzales (cit.) spende un paio di pagine (da mal di testa tanto sono dense e quasi deliranti) su Pino, su Blow Up di questo mese.


e che dice in sostanza?
  • 0

#31 vrummel

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Inviato 04 ottobre 2007 - 12:24

Ho sempre amato visceralmente i suoi primi dischi, fino a Musicante compreso, anche se non li ascolto più da un bel pezzo (non per snobismo, ma per mancanza di stimoli). Di questo splendido periodo vorrei citare un capolavoro raramente ricordato: Maggio se ne va, dall'album Bella m'briana, con Wayne Shorter al sax soprano a "doppiare" la voce di Pino Daniele. Brividi lungo la schiena.
Dalla metà degli anni '80 in poi, a mio avviso, ha fatto quasi esclusivamente dischi tra lo scarso e il pietoso, con poche eccezioni rappresentate per lo più da live (E sona mo') o rifacimenti di vecchi pezzi (Sotto o' sole), anche se sparse qua e là, nella bruttura generale, ha prodotto ancora qualche grande canzone (soprattutto negli album dei primi anni '90).
L'ultimo suo lavoro che ho ascoltato è Dimmi cosa succede sulla terra, dopo il quale ho pensato fosse meglio lasciare perdere.


P.s. sono della provincia di Pavia, e garantisco che di estimatori di Pino Daniele qui ce ne sono sempre stati abbastanza.
  • 0

#32 Guest_kobaia_*

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Inviato 04 ottobre 2007 - 12:41

Ho sempre amato visceralmente i suoi primi dischi, fino a Musicante compreso, anche se non li ascolto più da un bel pezzo (non per snobismo, ma per mancanza di stimoli). Di questo splendido periodo vorrei citare un capolavoro raramente ricordato: Maggio se ne va, dall'album Bella m'briana, con Wayne Shorter al sax soprano a "doppiare" la voce di Pino Daniele. Brividi lungo la schiena.
Dalla metà degli anni '80 in poi, a mio avviso, ha fatto quasi esclusivamente dischi tra lo scarso e il pietoso, con poche eccezioni rappresentate per lo più da live (E sona mo') o rifacimenti di vecchi pezzi (Sotto o' sole), anche se sparse qua e là, nella bruttura generale, ha prodotto ancora qualche grande canzone (soprattutto negli album dei primi anni '90).
L'ultimo suo lavoro che ho ascoltato è Dimmi cosa succede sulla terra, dopo il quale ho pensato fosse meglio lasciare perdere.


P.s. sono della provincia di Pavia, e garantisco che di estimatori di Pino Daniele qui ce ne sono sempre stati abbastanza.


e grazie so tutti calabresi a Pavia  :D
  • 0

#33 Plozzer

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Inviato 04 ottobre 2007 - 13:36


Vedo stamane che anche Gonzales (cit.) spende un paio di pagine (da mal di testa tanto sono dense e quasi deliranti) su Pino, su Blow Up di questo mese.


e che dice in sostanza?


Tutto il bene possibile, della prima parte di carriera.
La mia comunque era una mera segnalazione, non un giudizio di merito, eh.
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#34 Notker

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Inviato 17 maggio 2008 - 09:21

Immagine inserita
da poco è uscita l'ennesima raccolta di questo cantautore.
che palle! direte voi... e l'ho detto anch'io, quando l'ho saputo.
invece e fa nu disco bbuono, stu chiavic' 'e Pinuccio...
poi ho letto il titolo: Ricomincio da 30... uhm, un chiaro omaggio al mito moderno di napoli, quel Massimo Troisi con il quale ha spesso collaborato... vabè...
poi ho letto la track-list: 4 inediti e una quindicina di vecchie glorie riarrangiate... azz... speriamo che non le abbia distrutte
poi ho letto la line-up: a facc ddo cazz... la band di Vai Mo!!! De Piscolo, Esposito, Amoruso, Senese, Zurzolo!! uè uè, ma che succede?
e poi ho letto del tour (Vai Mò Live 2008), che vedrà la riedizione della band storica a milano, roma, torino e, ovviamente, napoli... stadio san paolo (basta con i ramazzotti e i vasco dei miei coglioni al san paolo!)

ho pure ascoltato qualche canzone: le voci sono invecchiate (soprattutto quella di Pinuccio), e gli strumneti sembrano faticare più del solito. la scioltezza taramblù di 25 anni fa è lontana... 'o tiempo passa pe' tutti quanti; il tutto ha il sapore del vecchio cofano che si apre e lascia intravvedere i capolavori del passato.
musicalmente sono sempre ineccepibili (la miglior band pop/fusion italiana di sempre?), ma i nervi e il sudore non ci sono.
operazione nostalgia, appucundria napoletana? lui... LUI si affretta a dire ??Non è un??operazione nostalgia ma un atto d??amore per Napoli e la sua gente?... ma va bene così; alla fine non si può che ringraziarli, questi "ragazzi" qua... quanto meno per averci risparmiato, almeno per questa volta, le schifezze degli ultimi anni.

Pino, da sempre restio ad interviste e monologhi (??nei miei pezzi scrivo sempre meno parole?) confida di credere ancora nei sogni e regala ricette di disciplina artistica.

??Bisogna amare la musica e viverla, io ne ho fatto la mia ragione di vita con la famiglia. Fare musica per me significa entrare in un??altra dimensione ma ci vuole costanza e allenamento nello studio degli strumenti?.

Cosa ascolti oggi?
??Di tutto, dalla classica al jazz anche se i miei preferiti restano Miles Davis e Santana. C??è così tanta offerta musicale che è quasi impossibile non recepirla?.

Perché così tanto tempo per questo Cd?
??E?? vero si doveva fare prima ma ci sono stati sempre problemi organizzativi che me lo hanno impedito? confessa Daniele ??mancava quel vento di passione che ho finalmente risentito grazie all??incontro coi miei vecchi amici musicisti. Non vogliamo dimostrare come siamo bravi ma soltanto sensibilizzare con la nostra musica?. 

E sulla momentanea crisi dell??industria discografica, ecco il pensiero di Daniele: ??Sono i supporti in crisi non la musica. Il mercato deve adeguarsi per poter investire su nuovi talenti. Oggi funzionano e vendono solo i grandi e per i giovani è quasi impossibile poter emergere?.

Infine un ricordo di Massimo Troisi al quale il triplo Cd è dedicato: ??Non ho mai voluto pubblicizzare il mio affetto per lui, sono un tipo geloso dei sentimenti ma adesso ho capito che la mia amicizia con lui andava oltre il lato umano. Per me Massimo era fondamentale anche artisticamente e dopo la sua scomparsa ho perso tanto. Insieme a lui mi sentivo forte e in grado di combattere contro chiunque per le nostre idee facendo opinione?.


AUGURI PINU'!!!! :-*

Immagine inserita
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#35 Notker

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Inviato 17 maggio 2008 - 09:29

intanto beccatevi il video dell'inedito Anema e Core
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#36 Notker

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Inviato 17 maggio 2008 - 09:33

... e l'intervista
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#37 Notker

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Inviato 17 maggio 2008 - 10:24

in questo caso, fabio, non è che sei antipatico, semplicemente sei rancoroso (forse per i miei insulti a un tuo mito... ma ognuno ha il mito che si merita no?).
se ti fossi dato la pena di leggere il primo mio post (vabè che è un po' vecchiotto), avresti potuto evincere con estrema semplicità la mia distanza assoluta dai prodotti di Daniele degli ultimi 15 anni almeno.
inutile, dunque, citare proprio Io per Lei, oltrechè dannoso per uno degli utenti più simpatici del forum, quale sei tu.
in fondo, avresti potuto semplicemente scrivere, "se Mogol è un mafioso, Daniele è un camorrista" e ci saremmo fatti tutti una bella risata.
ti dirò, sospetto che il tuo intervento sia "istigato" se non proprio "pilotato"... ma lasciamo perdere...
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#38 Notker

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Inviato 07 agosto 2008 - 20:06

ogni tanto tiro su questo topic... mi dovete scusare.

ho ascoltato (non ne potevo fare a meno) il triplo cd uscito da qualche mese e che avevo segnalato.
ne avevo ascoltato solo qualche brano, invece ora l'ho ascoltato tutto.

nel cd trovano spazio canzoni di cd precedenti, canzoni storiche "new version" e inediti (quattro).
la scelta delle canzoni del primo blocco lascia un po' interdetti, visto che non si limitano ai primi dischi ma coinvolgono le schifezze che Pino Daniele ha rifilato negli ultimi 10 anni.
meglio decisamente con le canzoni del secondo blocco.
i riarrangiamenti dei brani storici sono qualitativamente altalenanti: se da un lato trovano spazio delle eccellenti versioni di Quanno chiove, I say I'sto cca' e A me me piace 'o blues, dall'altro ho ascoltato a versioni deludenti di 'Na tazzulella 'e caffé, Vento di passione, Pigro. purtroppo anche Napule è rende pochino ed è un vero peccato.
dei 4 inediti, invece, 2 sono robaccia (L'ironia di sempre e 'O munn va) mentre Anema e core, testo a parte, è un simpatico blues funkeggiante che richiama un po' i "vecchi tempi", e Acqua 'e rose è una ballata cantautorale di buona qualità, sia musicale che poetica.
riporto il testo di quest'ultima:

Che te ne 'mporta 'e me
'E chello ca nun faccio
Che te ne 'mporta 'e me,
'e chesta faccia
Che te ne 'mporta 'e 'llati
'E chi nun ha maje dato
'E chi nun fa maje niente pe' niente

Amica mia nun è chiù cosa,
nun è chiù cosa
è tutto all'acqua 'e rose
è tutto all'acqua 'e rose

Che me ne 'mporta 'e te
Si staje vestuta o annure
'O ssaje me 'mporta 'e te
sulo quanno giuro
Biato a chi s'addorme
e crede ancora 'e suonne
pecché 'e suonne fanno parte d'a gente

Amica mia nun è chiù cosa,
nun è chiù cosa
è tutto all'acqua 'e rose
è tutto all'acqua 'e rose

si fa fatica a credere alla proprie orecchie; si fatica a credere che in questo Pino Daniele che ha perso tutto il meglio di sè da molti anni a questa parte, esista ancora un briciolo del cantore popolare che ha sublimato l'anima della città di Napoli; città alla quale certamente Daniele ha pensato mentre scriveva questa piccola ballata malinconica, a suo modo un piccolo gioiello.
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#39 Notker

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Inviato 31 agosto 2008 - 07:16

segnalo le guest star presenti nei brani inediti o rivisitati di Ricomincio da 30:

Napule è, O munn va - Rita Marcotulli al piano
Appocundria, Viento, Acqua ??e rose - Al Di Meola alla chitarra
Donna Cuncetta - Juan Carlos Albelo Zamora al violino
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#40 Joey

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Inviato 31 agosto 2008 - 11:51

Io faccio questo ragionamento:

Purtroppo, vale per Daniele quello che vale per molti altri: prima ha sfornato qualche (presunto) capolavoro, poi ha inanellato una serie di immondizia musicale paragonabile solo a quella che ha invaso Napoli nei mesi scorsi. Pino Daniele si è rivelato solo un tamarro come tanti (anzi peggio di altri suoi colleghi): dobbiamo pensare che ad un certo punto della sua vita è impazzito? O piuttosto è vero che la sua personalità (e la sua sensibilità) è stata sempre questa, sin dagli esordi? Dato che la seconda ipotesi mi sembra la più probabile, allora io sostengo: ogni suo lavoro, anche precedente, dovrebbe essere giudicato (e dunque ridimensionato) anche alle luce dei lavori successivi. Mi sembra assurdo che qualcuno prima scriva dei capolavori, e poi dell'immondizia. Se scrive dei capolavori, allora è un vero artista. Ma se è un vero artista, non si riduce così... Se si riduce così, allora rivela di non aver mai avuto nessuna autentica vena artistica. Lo stesso ovviamente vale per Vasco e tanti altri.
  • -2

#41 Moreno Saporito

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Inviato 31 agosto 2008 - 11:54

Io faccio questo ragionamento:

Purtroppo, vale per Daniele quello che vale per molti altri: prima ha sfornato qualche (semi) capolavoro, poi ha inanellato una serie di immondizia musicale paragonabile solo a quella che ha invaso Napoli nei mesi scorsi. Pino Daniele si è rivelato solo un tamarro come tanti (anzi peggio di altri suoi colleghi): dobbiamo pensare che ad un certo punto della sua vita è impazzito? O piuttosto è vero che la sua personalità (e la sua sensibilità) è stata sempre questa, sin dagli esordi? Dato che la seconda ipotesi mi sembra la più probabile, allora io sostengo: ogni suo lavoro, anche precedente, dovrebbe essere giudicato (e dunque ridimensionato) anche alle luce dei lavori successivi. Mi sembra assurdo che qualcuno prima scriva dei capolavori, e poi dell'immondizia. Se scrive dei capolavori, allora è un vero artista. Ma se è un vero artista, non si riduce così... Se si riduce così, allora rivela di non aver mai avuto nessuna autentica vena artistica. Lo stesso ovviamente vale per Vasco e tanti altri.

sai vero che questo tanti altri comprende anche i Rolling Stones, i Pink Floyd e altri fantastici gruppi minori?

sei andato a lavorare o stai ancora viaggiando col cervello in un tuo personale mondo di minchiate?


Io faccio questo ragionamento:

asd asd asd asd asd
  • 0

 


#42 dick laurent

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Inviato 31 agosto 2008 - 12:00

Io faccio questo ragionamento:

Purtroppo, vale per Daniele quello che vale per molti altri: prima ha sfornato qualche (presunto) capolavoro, poi ha inanellato una serie di immondizia musicale paragonabile solo a quella che ha invaso Napoli nei mesi scorsi. Pino Daniele si è rivelato solo un tamarro come tanti (anzi peggio di altri suoi colleghi): dobbiamo pensare che ad un certo punto della sua vita è impazzito? O piuttosto è vero che la sua personalità (e la sua sensibilità) è stata sempre questa, sin dagli esordi? Dato che la seconda ipotesi mi sembra la più probabile, allora io sostengo: ogni suo lavoro, anche precedente, dovrebbe essere giudicato (e dunque ridimensionato) anche alle luce dei lavori successivi. Mi sembra assurdo che qualcuno prima scriva dei capolavori, e poi dell'immondizia. Se scrive dei capolavori, allora è un vero artista. Ma se è un vero artista, non si riduce così... Se si riduce così, allora rivela di non aver mai avuto nessuna autentica vena artistica. Lo stesso ovviamente vale per Vasco e tanti altri.


Joey, io ti stimo e ti rispetto (non dico tanto per), ma questa è una cazzata sesquipedale eh
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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#43 Joey

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Inviato 31 agosto 2008 - 12:09


Io faccio questo ragionamento:

Purtroppo, vale per Daniele quello che vale per molti altri: prima ha sfornato qualche (semi) capolavoro, poi ha inanellato una serie di immondizia musicale paragonabile solo a quella che ha invaso Napoli nei mesi scorsi. Pino Daniele si è rivelato solo un tamarro come tanti (anzi peggio di altri suoi colleghi): dobbiamo pensare che ad un certo punto della sua vita è impazzito? O piuttosto è vero che la sua personalità (e la sua sensibilità) è stata sempre questa, sin dagli esordi? Dato che la seconda ipotesi mi sembra la più probabile, allora io sostengo: ogni suo lavoro, anche precedente, dovrebbe essere giudicato (e dunque ridimensionato) anche alle luce dei lavori successivi. Mi sembra assurdo che qualcuno prima scriva dei capolavori, e poi dell'immondizia. Se scrive dei capolavori, allora è un vero artista. Ma se è un vero artista, non si riduce così... Se si riduce così, allora rivela di non aver mai avuto nessuna autentica vena artistica. Lo stesso ovviamente vale per Vasco e tanti altri.


sai vero che questo tanti altri comprende anche i Rolling Stones, i Pink Floyd e altri fantastici gruppi minori?


1) In primo luogo, Rolling Stones e Pink Floyd sono a mio avviso due gruppi alquanto sopravvalutati. I Rolling Stones erano degli eccezionali performers, ma non applicherei loro la categoria di "artista". Anche in loro l'istinto tamarro era in agguato. 
2) In secondo luogo, in una rock-band c'è un lavoro di equipe quindi le responsabilità individuali sono minori. Intendo dire che non è musica cantautoriale come nel caso di Pino Daniele (il metro di paragone sarebbe semmai un David Bowie).  
3) In terzo luogo, nessuno di questi due gruppi è sceso così in basso come il soggetto in questione in questo thread. Nemmeno lontanamente, a mio avviso.

sei andato a lavorare o stai ancora viaggiando col cervello in un mondo di minchiate?

E tu non sei ancora andato a quel paese? Se vuoi ti ci mando io...

Joey, io ti stimo e ti rispetto (non dico tanto per), ma questa è una cazzata sesquipedale eh

Può darsi. Ma argomenta.
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#44 aries

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Inviato 31 agosto 2008 - 12:11

Se c'è aperto un thread su Pino Daniele comincio a capire il senso del thread su Scatman... quello su Apicella dov'è?
  • 1
Electro alt-kraut ambient dreamy wave post worldgazer.
Immagine inserita

Questo sopra è un fumetto che ho appena pubblicato. Più info qui.
Qui c'è il mio Rym. Il sito coi miei lavori è invece qui.

#45 Moreno Saporito

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Inviato 31 agosto 2008 - 12:14

...un mucchio di cagate come sempre...

Joey non ti faccio l'esempio dei tuoi (e miei) amati Clash perchè diresti che il guppo era al 50% della formazione originale (tra l'altro a me Cut the Crap piaciucchia) ma metti che Brian Wilson, invece di fare un altro disco bello, avesse tirato fuori nel 2008 una (o più) minchiata al livello di quelle di Pino Terrone Daniele (dischi che non conosco ma mi fido), ecco, cosa penseresti di lui?

cosa pensi degli Who allora?


   
3) In terzo luogo, nessuno di questi due gruppi è sceso così in basso come il soggetto in questione in questo thread. Nemmeno lontanamente, a mio avviso.


il tuo ragionamento dovrebbe valere comunque


I Rolling Stones erano degli eccezionali performers, ma non applicherei loro la categoria di "artista". Anche in loro l'istinto tamarro era in agguato.

altro che in agguato, erano tamarrissimi ma un artista non può essere tamarro?
  • 0

 


#46 Joey

    Classic Rocker

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Inviato 31 agosto 2008 - 12:25

...un mucchio di cagate come sempre...

...a cui tu non sai nemmeno cosa rispondere, come vedo. Quindi reagisci con la tua solita maleducazione. 

Joey non ti faccio l'esempio dei tuoi (e miei) amati Clash perchè diresti che il guppo era al 50% della formazione originale (tra l'altro a me Cut the Crap piaciucchia)


Fammelo invece, l'esempio. Come sai, considero Mick Jones la maggiore anima (musicale) dei Clash. E si spiega perchè "Cut The Crap" è nettamente inferiore agli altri. Ma, nonostante tutto, è ben lungi dall'essere immondizia.


altro che in agguato, erano tamarrissimi ma un artista non può essere tamarro?

Forse, nel caso degli Stones, sì. Ed è per questo che, nonostante tutto, restano dei grandi. Sono tra i pochi che hanno saputo trasformare quel "tamarro" in arte. Senza che però nessuno di loro avesse (a mio avviso) una spiccata sensibiltà artistica.

ma metti che Brian Wilson, invece di fare un altro disco bello, avesse tirato fuori nel 2008 una (o più) minchiata al livello di quelle di Pino Terrone Daniele (dischi che non conosco ma mi fido), ecco, cosa penseresti di lui?

Non mi sembra un esempio valido, dato che così non è. Certo, Brian Wilson ha scritto alcune cose non sempre all'altezza del suo passato, ma si tratta sempre di lavori con una loro rispettabilità e una loro coerenza all'interno della sua carriera. Ogni artista (compreso Mozart) ha realizzato alcuni lavori migliori e altri meno, fin qui ci può stare. Ma non si è mai sentito che un artista, ad un certo punto della carriera, ha cominciato a realizzare immondizia.
  • 0

#47 Moreno Saporito

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Inviato 31 agosto 2008 - 12:29


...un mucchio di cagate come sempre...

...a cui tu non sai nemmeno cosa rispondere, come vedo. Quindi reagisci con la tua solita maleducazione. 

Joey non ti faccio l'esempio dei tuoi (e miei) amati Clash perchè diresti che il guppo era al 50% della formazione originale (tra l'altro a me Cut the Crap piaciucchia)


Fammelo invece, l'esempio. Come sai, considero Mick Jones la maggiore anima (musicale) dei Clash. E si spiega perchè "Cut The Crap" è nettamente inferiore agli altri. Ma, nonostante tutto, è ben lungi dall'essere immondizia.


altro che in agguato, erano tamarrissimi ma un artista non può essere tamarro?

Forse, nel caso degli Stones, sì. Ed è per questo che, nonostante tutto, restano dei grandi. Sono tra i pochi che hanno saputo trasformare quel "tamarro" in arte. Senza che però nessuno di loro avesse (a mio avviso) una spiccata sensibiltà artistica.

ma metti che Brian Wilson, invece di fare un altro disco bello, avesse tirato fuori nel 2008 una (o più) minchiata al livello di quelle di Pino Terrone Daniele (dischi che non conosco ma mi fido), ecco, cosa penseresti di lui?

Non mi sembra un esempio valido, dato che così non è. Certo, Brian Wilson ha scritto alcune cose non sempre all'altezza del suo passato, ma si tratta sempre di lavori con una loro rispettabilità e una loro coerenza all'interno della sua carriera. Ogni artista (compreso Mozart) ha realizzato alcuni lavori migliori e altri meno, fin qui ci può stare. Ma non si è mai sentito che un artista, ad un certo punto della carriera, ha cominciato a realizzare immondizia.


ti ho detti metti che, ipotizza insomma

prova a farlo e dimmi cosa penseresti di lui
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#48 Panfilo Maria Lippi

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Inviato 31 agosto 2008 - 12:29

Io faccio questo ragionamento:
...


Ma, poniamo il caso (restando nell'esempio di PD e ragionando per assurdo) che dopo "Vai mò" fosse improvvisamente morto... in tal caso i dischi fino ad allora usciti sarebbero rimasti capolavori perchè non seguiti da una caterva di pupù?
Posso capire il ragionamento se ci si ferma al giudizio sull'artista (posso capirlo, ma condividerlo molto di meno), ma il valore (positivo o negativo) di un singolo album per me si giudica in se' stesso... poi inquadrarlo nel contesto può essere utile per farsi un'idea più chiara sull'artista o che altro, ma se "Have you seen my shoes?" mi piace continuerà a piacermi anche se dopo un po' Pinone si metterà a cantare "Che Dio ti benedica, che fica".
  • 0

#49 Panfilo Maria Lippi

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Inviato 31 agosto 2008 - 12:30

Se c'è aperto un thread su Pino Daniele comincio a capire il senso del thread su Scatman... quello su Apicella dov'è?


Che ti ha fatto Pino Daniele?
Lui il mellotron non lo usava.
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#50 Guest_Incidente_*

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Inviato 31 agosto 2008 - 12:31



Io faccio questo ragionamento:

Purtroppo, vale per Daniele quello che vale per molti altri: prima ha sfornato qualche (semi) capolavoro, poi ha inanellato una serie di immondizia musicale paragonabile solo a quella che ha invaso Napoli nei mesi scorsi. Pino Daniele si è rivelato solo un tamarro come tanti (anzi peggio di altri suoi colleghi): dobbiamo pensare che ad un certo punto della sua vita è impazzito? O piuttosto è vero che la sua personalità (e la sua sensibilità) è stata sempre questa, sin dagli esordi? Dato che la seconda ipotesi mi sembra la più probabile, allora io sostengo: ogni suo lavoro, anche precedente, dovrebbe essere giudicato (e dunque ridimensionato) anche alle luce dei lavori successivi. Mi sembra assurdo che qualcuno prima scriva dei capolavori, e poi dell'immondizia. Se scrive dei capolavori, allora è un vero artista. Ma se è un vero artista, non si riduce così... Se si riduce così, allora rivela di non aver mai avuto nessuna autentica vena artistica. Lo stesso ovviamente vale per Vasco e tanti altri.


sai vero che questo tanti altri comprende anche i Rolling Stones, i Pink Floyd e altri fantastici gruppi minori?


1) In primo luogo, Rolling Stones e Pink Floyd sono a mio avviso due gruppi alquanto sopravvalutati. I Rolling Stones erano degli eccezionali performers, ma non applicherei loro la categoria di "artista". Anche in loro l'istinto tamarro era in agguato. 
2) In secondo luogo, in una rock-band c'è un lavoro di equipe quindi le responsabilità individuali sono minori. Intendo dire che non è musica cantautoriale come nel caso di Pino Daniele (il metro di paragone sarebbe semmai un David Bowie).  
3) In terzo luogo, nessuno di questi due gruppi è sceso così in basso come il soggetto in questione in questo thread. Nemmeno lontanamente, a mio avviso.

sei andato a lavorare o stai ancora viaggiando col cervello in un mondo di minchiate?

E tu non sei ancora andato a quel paese? Se vuoi ti ci mando io...

Joey, io ti stimo e ti rispetto (non dico tanto per), ma questa è una cazzata sesquipedale eh

Può darsi. Ma argomenta.


Allora secondo te tanti figli dei... Come ad esempio i Radiohead o i Nirvana siccome han fatto meno album e hanno avuto minor possibilità di floppare son più grandi degli Stones e dei Floid?
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