Vai al contenuto


Foto
* * * - - 1 Voti

A History of violence


  • Please log in to reply
42 replies to this topic

#1 Homer

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3019 Messaggi:
  • LocationBoston

Inviato 14 giugno 2006 - 16:14

Ciao!
Che ne pensate dell'ultimo film di Cronenberg?
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#2 mr.paradise

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 808 Messaggi:

Inviato 14 giugno 2006 - 18:21

ogni volta sono lì che non so mai decidermi se noleggiarlo o meno, come se si trattasse di un pornetto ed io stessi richiando lo sgammo. di che cosa parla questo film? vale i tre euro del nolleggio?
  • 0
soldato witt: lei non si sente mai solo?
sergente welsh: solo in mezzo alla gente

mi sono innamorato di un'attrice hard

Non morite come me

#3 strangelove

    Scaruffiano

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12568 Messaggi:

Inviato 14 giugno 2006 - 18:35

Ne avevamo già ampiamente parlato sul vecchio forum (e non credo tornerò a discuterne).
Ma, dato che una delle pochissime recensioni scritte quest'anno, riporto ciò che avevo già scritto (che contiene SPPOILER, se può interessare):

C??è tutto il sogno americano nelle prime sequenze di ??A History of Violence?: una tranquilla famiglia che vive in una tranquilla città, una bella mogliettina che gioca ad interpretare una ragazza pon pon prima e durante un rapporto sessuale, due figli dai comportamenti esemplari. Poi il padre di famiglia sventa una rapina ai danni del suo locale, e qualcosa cambia.
Dopo la visione della montata pacatezza della cittadina americana (un sogno che non c??è) emergono due temi scaturiti dall?? avvento in scena dei mass media nella vita di Tom Stall: un novello Trevis Bickle (da ??Taxi Driver?) trattato come un grande eroe americano, con conseguente attenzione riservata all??individuo "bravo" perché apparso in tv e sui giornali. Ma con l??entrata in scena del ??mafioso di città? i mass media si tramutano oltremodo in vera e propria arma mortale. Ed è questa una delle prime questioni portate alla ribalta dal film: l??arma di distruzione di massa chiamata tv, pronta a consumarci.
A questo punto si introducono, dapprima sottilmente, mutazioni umane; ma non, come accadeva nei precedenti film di Cronenberg (??M.Butterfly? escluso) direttamente sulla carne: semmai è la devastazione psichica che squarcia gli equilibri di tre personaggi (marito-moglie-figlio). La moglie, Edie, mette in discussione la sua stessa vita (e si percepiscono riflessioni della donna circa le scelte fondamentali della propria esistenza). Il figlio, in precedenza non abbastanza in grado di evadere da un??educazione perfettamente civile, scopre i volti della vita adulta che prima o poi ogni adolescente incontrerà sulla propria strada: la menzogna e la stessa violenza.
Vi troviamo importanti incontri/scontri padre-figlio perfetti per riassumere le contraddizioni personali dei due, incapaci di esporsi del tutto all??altro.
La seconda scena di sesso rappresenta invece la totale rottura di quel sogno americano di cui si parlava, ed arriva dopo una frantumazione chirurgica dell??individuo, sintetizzando l??intero percorso narrativo: e li?? che la violenza nascosta si espande irrevocabilmente sui rapporti interpersonali, anche se familiari. Il mondo fasullamente innocente è stato infettato ??dentro? e ??fuori?.
Il fugace ritorno alla casa d??origine corrisponde all??unico momento davvero ironico del film (riconducibile alle eccessive atmosfere delle più classiche black comedy moderne), a meno che non divertano anche i singolari volti spappolati, che pure sembrano dire allo spettatore che non si sta raccontando semplicemente una storia di violenza, ma tutte le storie violente, o meglio: gli innumerevoli percorsi in cui la stessa violenza si aggira. Un film dalla portata altamente tragica, dunque, che l??ultima scena suggella in una visione niente affatto aperta alla speranza: più che l??accettazione della violenza, la consapevolezza che essa sia ineluttabilmente presente in ogni dove, ma solo in casi ??estremi? il diretto interessato ne prende atto, dopodichè ??nulla sarà più come prima?, e finzione si sostituirà a finzione.
??La violenza del titolo è la società stessa?.
In quest??opera, che tratta ovviamente ricerca, perdita, riacquisizione dell??identità (uno dei temi più cari a Cronenberg), l??autore rifiuta la stilizzazione dell??immagine, abbandona la graphic novel di John Wagner da cui è tratto il film, ed ingabbia i propri personaggi in primissimi piani che scolpiscono la tensione sui propri volti (per poi allontanarsi con la mdp e rendere i protagonisti come ??dispersi? e ??alla ricerca di??) e costringendo lo spettatore a rispecchiarsi nelle loro menti, inducendolo ad aprire gli occhi sottoponendolo alla disamina dello scheletro cattivo che (ri)troveranno una volta usciti dalla sala.
Attori in stato di grazia assolutamente straordinari: nessuno escluso.
Una pellicola necessaria, e probabilmente la più matura sfornata dal suo autore.
Per il modo di insinuarsi in una ??normale? famiglia americana, ??A History of Violence? riusulta essere il film più spaventoso e agghiacciante di David Cronenberg.
  • 0

#4 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23095 Messaggi:

Inviato 14 giugno 2006 - 18:52

Strangelove colgo l'occasione per fare ammenda di ben due film della stagione in cui ero stato in disaccordo col tuo parere positivo. Uno è "The new world" e l'altro è proprio Cronenberg...mantengo solo l'idea che in entrambi qualcosa che non so identificare bene non ha funzionato...ma se non vale i 3 euro del noleggio "A history of violence" è meglio che in videoteca non ci mettiamo più piede..
  • 0

#5 Guest_eustache_*

  • Guests

Inviato 14 giugno 2006 - 23:50

senza alcuna riserva considero A history of violence e The new world capolavori
  • 0

#6 strangelove

    Scaruffiano

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12568 Messaggi:

Inviato 15 giugno 2006 - 11:22

Strangelove colgo l'occasione per fare ammenda di ben due film della stagione in cui ero stato in disaccordo col tuo parere positivo. Uno è "The new world" e l'altro è proprio Cronenberg...mantengo solo l'idea che in entrambi qualcosa che non so identificare bene non ha funzionato...ma se non vale i 3 euro del noleggio "A history of violence" è meglio che in videoteca non ci mettiamo più piede..


Non solo Jules, ma questi rimangono i miei due film preferiti della stagione cinematografica che sta giungendo a conclusione. Subito dopo una new entry (il nuovo Altman).
Mi dici le tue preferenze... cosi' mi faccio un'idea?
  • 0

#7 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23095 Messaggi:

Inviato 15 giugno 2006 - 14:21

Al momento mi cogli impreparato...c'è ancora qualcosa che voglio andare a vedere, la mia stagione non la considero conclusa...però mi butto anche se forse non ho ponderato bene...

Bubble  (S. Soderbergh)
Il Caimano  (N. Moretti)
Il gusto dell'anguria  (T. Ming-Liang)
King Kong  (P. Jackson)
Munich  (S. Spielberg)
Il regista di matrimoni  (M. Bellocchio)
Il sole  (A. Sokurov)
La sposa cadavere  (T. Burton)
Le tre sepolture  (T. Lee Jones)

Questi sono quelli visti da settembre a maggio che meritano un giudizio che va dal buonissimo in su..
  • 0

#8 Gong

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 218 Messaggi:

Inviato 15 giugno 2006 - 22:15

Si per me vale i tre euro del noleggio senza alcun dubbio. non ho fatto le stesse riflessioni di strangelove sul film ( che cmq mi sembrano azzecate), però vi dico che a me il film è piaciuto, e solo apparentemente si tratta di un Cronenberg minore o diverso dal solito. Questo regista per me ha confermato ancora una volta di essere uno dei migliori in questo momento a Hollywood.
  • 0

#9 charley_ellroy

    pivello

  • Members
  • Stelletta
  • 31 Messaggi:

Inviato 16 giugno 2006 - 14:19

Saranno tre euro spesi in modo ottimo: per me non è un capolavoro, ma è indubbiamente un film complesso e profondo, sotto la patina da b-movie.
  • 0

#10 strangelove

    Scaruffiano

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12568 Messaggi:

Inviato 16 giugno 2006 - 15:37

Al momento mi cogli impreparato...c'è ancora qualcosa che voglio andare a vedere, la mia stagione non la considero conclusa...però mi butto anche se forse non ho ponderato bene...

Bubble  (S. Soderbergh)
Il Caimano  (N. Moretti)
Il gusto dell'anguria  (T. Ming-Liang)
King Kong  (P. Jackson)
Munich  (S. Spielberg)
Il regista di matrimoni  (M. Bellocchio)
Il sole  (A. Sokurov)
La sposa cadavere  (T. Burton)
Le tre sepolture  (T. Lee Jones)

Questi sono quelli visti da settembre a maggio che meritano un giudizio che va dal buonissimo in su..


Non hai mica cattivi gusti, e film come "Il sole" e "La sposa cadavere" sono anche tra i miei favoriti della stagione. Non per questo un film come "The New World" mi sembra andare ancora oltre un'idea di cinema che vuol rompere ogni possibile schema. ;)
  • 0

#11 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23095 Messaggi:

Inviato 16 giugno 2006 - 15:50


Al momento mi cogli impreparato...c'è ancora qualcosa che voglio andare a vedere, la mia stagione non la considero conclusa...però mi butto anche se forse non ho ponderato bene...

Bubble  (S. Soderbergh)
Il Caimano  (N. Moretti)
Il gusto dell'anguria  (T. Ming-Liang)
King Kong  (P. Jackson)
Munich  (S. Spielberg)
Il regista di matrimoni  (M. Bellocchio)
Il sole  (A. Sokurov)
La sposa cadavere  (T. Burton)
Le tre sepolture  (T. Lee Jones)

Questi sono quelli visti da settembre a maggio che meritano un giudizio che va dal buonissimo in su..


Non hai mica cattivi gusti, e film come "Il sole" e "La sposa cadavere" sono anche tra i miei favoriti della stagione. Non per questo un film come "The New World" mi sembra andare ancora oltre un'idea di cinema che vuol rompere ogni possibile schema. ;)


Beh si dà il caso che vado molto fiero del mio modo di vedere e giudicare il cinema... se dovessi aggiungere un paio di titoli direi proprio "The new world" e anche "Broken flowers"...e visto che siamo quasi a luglio bisognerebbe aprire un thread anche per eleggere le più grandi schifezze dell'anno..
  • 0

#12 strangelove

    Scaruffiano

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12568 Messaggi:

Inviato 16 giugno 2006 - 15:54

Beh si dà il caso che vado molto fiero del mio modo di vedere e giudicare il cinema... se dovessi aggiungere un paio di titoli direi proprio "The new world" e anche "Broken flowers"...e visto che siamo quasi a luglio bisognerebbe aprire un thread anche per eleggere le più grandi schifezze dell'anno..


Non vorrei andare fuori discussione: ti dico soltanto che ioo sono solito evitare accuratamente le schifezze (al cinema: le recupero poi su sky, dato che vedo di tutto), ma ieri sono stato trascinato a vedere "Il Codice di m....". Dannazione: raramente si vedono film tanto brutti! ;)
  • 0

#13 Pierrot le fou

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 645 Messaggi:

Inviato 16 giugno 2006 - 15:59

Non vorrei andare fuori discussione: ti dico soltanto che ioo sono solito evitare accuratamente le schifezze (al cinema: le recupero poi su sky, dato che vedo di tutto), ma ieri sono stato trascinato a vedere "Il Codice di m....". Dannazione: raramente si vedono film tanto brutti! ;)


Come si fa ad evitare (addirittura accuratamente) di vedere una schifezza prima di vederla?
  • 0

#14 strangelove

    Scaruffiano

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12568 Messaggi:

Inviato 16 giugno 2006 - 16:04


Non vorrei andare fuori discussione: ti dico soltanto che ioo sono solito evitare accuratamente le schifezze (al cinema: le recupero poi su sky, dato che vedo di tutto), ma ieri sono stato trascinato a vedere "Il Codice di m....". Dannazione: raramente si vedono film tanto brutti! :D


Come si fa ad evitare (addirittura accuratamente) di vedere una schifezza prima di vederla?


Innanzitutto evitare fracassoni e blockbuster americani. Evitare poi i film di autori che credi non ne abbiano azzeccata una. Dare, per concludere, un po' di credibilità ad un gruppo di 4-5 critici che condividono il più delle volte le tue idee cinematografiche. Non per questo finisci con l'evitare ad ogni costo il "pacco". Capiterà ancora.
  • 0

#15 Guest_Pablito_*

  • Guests

Inviato 16 giugno 2006 - 20:20

Si ma questo, Strangelove, non ti impedirà mai di perderti buoni film che non provengono da fonti di cui ti fidi.

Per quanto riguarda il film di Cronenberg, mi ha deluso molto, l'ho trovato banale nella storia, abbastanza noioso e con un finale che rasenta il comico involontario. Io rispetto le interpretazioni ben più profonde della mia, perchè presumo provengano da un tipo di preparazione ben più affidabile, ma sinceramente gli aspetti sociologici e psicologici del film mi hanno lasciato indifferente e li ho trovati abbastanza scontati.
  • 0

#16 strangelove

    Scaruffiano

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12568 Messaggi:

Inviato 17 giugno 2006 - 08:02

Si ma questo, Strangelove, non ti impedirà mai di perderti buoni film che non provengono da fonti di cui ti fidi.


Ma sai Pablito, il mio commento era un po' superficiale: al cinema guardo mediamente una cinquantina di film all'anno, e ne recupero un'ulteriore cinquantina grazie a dvd e tv.
Dunque si può dire che alla fin fine perdo poco di interessante.  ;D
  • 0

#17 Pierrot le fou

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 645 Messaggi:

Inviato 19 giugno 2006 - 15:31

Si ma se già sai che sono schifezze sei pazzo che le recuperi dopo? Abbiamo talmente poco tempo nella nostra vita che non basterebbe a guardare tutti film bellissimi, a che pro reperire le schifezze quando si è sicuri che lo siano?  boh

History of Violence l'ho già dimenticato, dovrei rivederlo.
  • 0

#18 Guest_verdoux_*

  • Guests

Inviato 22 giugno 2006 - 09:18

Ciao!
Che ne pensate dell'ultimo film di Cronenberg?



di Croneneberg ho visto solo la mosca e poi lo ho eliminato; non lo reggo;

i miei film della stagione:

l'enfant Dardenne ottimo
il sole Sokurov ottimo
radio america Altman ottimo
il cane giallo della Mongolia Byambasuren Davaa buono
il regista di matrimoni Bellocchio buono
cacciatore di teste Costa Gravas buono
Shangai dreams Xiaoshuai Wang buono
l'arco Kim Ki-duk buono
il gusto dell'anguria Tsai Ming-Liang buono
il caimano Moretti discreto
match point Allen discreto
false verità Egyan discreto
viva zapatero Guzzanti discreto
il grande silenzio Philip Groning discreto
the new world Malick cazzata d'autore (da rivedere anche se lo ho visto 2 volte)
Oliver Twist Polanski film di maniera
  • 0

#19 Guest_Oyuki_*

  • Guests

Inviato 22 giugno 2006 - 09:27

Cercate di mantenervi in topic, per piacere. Questo è un thread sull'ultimo film di Cronenberg, non sui film della stagione che più avete gradito.
  • 0

#20 nick

    pivello

  • Members
  • Stelletta
  • 22 Messaggi:

Inviato 23 giugno 2006 - 13:13

Bah, a me non ha impressionato molto.
E' come se tentasse di oltrepassare i limiti del film di genere, per produrre qualcosa di piu' profondo, senza riuscirci. Anzi, perde la leggerezza di un film di genere standard e non raggiunge la profondita' di un film d'autore.
Porto come esempio una "operazione" simile ma ben riuscita: Inside Man di Spike Lee
  • 0

#21 Homer

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3019 Messaggi:
  • LocationBoston

Inviato 23 giugno 2006 - 13:24

Secondo me c'è molto di Cronenberg in questo suo ultimo film, ma allo stesso tempo sembra tanto lontano dal suo modo di fare cinema, data l'apparente semplicità, e a tratti linearità, della storia raccontata e del modo stesso in cui la racconta. Un film che mi ha colpito positivamente, molto secco, asciutto, diretto, che lascia ben poco spazio alla speranza. Forse non un capolavoro, come qualcuno ha sottolineato, ma certamente l'opera di un ottimo regista.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#22 Gong

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 218 Messaggi:

Inviato 23 giugno 2006 - 15:38

Secondo me c'è molto di Cronenberg in questo suo ultimo film, ma allo stesso tempo sembra tanto lontano dal suo modo di fare cinema, data l'apparente semplicità, e a tratti linearità, della storia raccontata e del modo stesso in cui la racconta. Un film che mi ha colpito positivamente, molto secco, asciutto, diretto, che lascia ben poco spazio alla speranza. Forse non un capolavoro, come qualcuno ha sottolineato, ma certamente l'opera di un ottimo regista.

Quoto in tutto e per tutto!
  • 0

#23 whitekross

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 156 Messaggi:

Inviato 27 giugno 2006 - 18:30

cronemberg è uno dei miei registi preferiti...e l'ultimo, anche se molto diverso rispetto al passato, è forse uno dei suoi sguardi più lucidi sulla società. Intanto è già geniale sin dal titolo: la "storia" di violenza non è quella raccontata dalla trama, ma la storia passata del protagonista (che tra l'altro senza barba e spada neanche riconoscevo... ;D). E una storia, per definizione, è qualcosa che appartiene al passato...quindi titolo più azzeccato non poteva esserci, per un film che racconta del cambiamento, o del tentativo, frustrato, di cambiamento.
Geniali gli squarci di violenza che si insinuano nella normalità della provincia e della vita familiare, che mostrano l'interno violentato dei corpi (ricordare anche la scena di sesso sulle scale). Se ripenso a tutto il cinema di cronemberg, la sua costante ricerca della mutazione e contaminazione corporale, credo che in questo film sia finalmente riuscito a conciliarla con la "immutabilità" dell'aggressività umana, dell'interiore violenza di una società che nasconde ciò che nasce dentro di sè. E il finale, il ritorno ad un mera apparenza di normalità, non fa che confermarlo.
  • 0

#24 Homer

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3019 Messaggi:
  • LocationBoston

Inviato 28 giugno 2006 - 15:38

cronemberg è uno dei miei registi preferiti...e l'ultimo, anche se molto diverso rispetto al passato, è forse uno dei suoi sguardi più lucidi sulla società. Intanto è già geniale sin dal titolo: la "storia" di violenza non è quella raccontata dalla trama, ma la storia passata del protagonista (che tra l'altro senza barba e spada neanche riconoscevo... ;D). E una storia, per definizione, è qualcosa che appartiene al passato...quindi titolo più azzeccato non poteva esserci, per un film che racconta del cambiamento, o del tentativo, frustrato, di cambiamento.
Geniali gli squarci di violenza che si insinuano nella normalità della provincia e della vita familiare, che mostrano l'interno violentato dei corpi (ricordare anche la scena di sesso sulle scale). Se ripenso a tutto il cinema di cronemberg, la sua costante ricerca della mutazione e contaminazione corporale, credo che in questo film sia finalmente riuscito a conciliarla con la "immutabilità" dell'aggressività umana, dell'interiore violenza di una società che nasconde ciò che nasce dentro di sè. E il finale, il ritorno ad un mera apparenza di normalità, non fa che confermarlo.


Credo che la ricerca della propria identità, che spesso si scontra con l'immutabilità di ciò che siamo o siamo stati sia proprio uno dei temi centrali nel cinema di Cronenberg, regista che -soprattutto dopo la visione di Inseparabili- inizio ad apprezzare moltissimo.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#25 Guest_Swampcamel_*

  • Guests

Inviato 30 giugno 2006 - 20:30

di Croneneberg ho visto solo la mosca e poi lo ho eliminato; non lo reggo


La Mosca è il peggiore del regista, come puoi buttare la spugna dopo quello?

Per quanto riguarda AOV, bello. Altro che Sin City, QUESTO è uno dei film più violenti della scorsa stagione, non quella mattanza di gnocca.
  • 0

#26 Homer

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3019 Messaggi:
  • LocationBoston

Inviato 03 luglio 2006 - 07:53

di Croneneberg ho visto solo la mosca e poi lo ho eliminato; non lo reggo


La Mosca è il peggiore del regista, come puoi buttare la spugna dopo quello?


Prova a guardare La zona morta e soprattutto Inseparabili...se non ti piaccino quei due film, allora sì che puoi accantonare Cronenberg.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#27 Guest_verdoux_*

  • Guests

Inviato 03 luglio 2006 - 09:03

intendevo dire che mi ha fatto troppa impressione; ci sono registi come Park, Takashi, Kitano che non riesco a guardare; reggo a fatica Tsukamoto;
  • 0

#28 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23095 Messaggi:

Inviato 03 luglio 2006 - 15:17

intendevo dire che mi ha fatto troppa impressione; ci sono registi come Park, Takashi, Kitano che non riesco a guardare; reggo a fatica Tsukamoto;


Mannaggia sai che spettacolo per gli occhi ti stai perdendo..
  • 0

#29 Guest_Swampcamel_*

  • Guests

Inviato 05 luglio 2006 - 09:16

intendevo dire che mi ha fatto troppa impressione; ci sono registi come Park, Takashi, Kitano che non riesco a guardare; reggo a fatica Tsukamoto;


Sì, ha fatto un paio di gangster movie iper-violenti, ma da "Sonatine" (seppur anch'esso violento ma non eccessivamente) in poi non ha fatto altro che sfornarne capolavori dove la violenza è efficace perchè risiede nella poesia, non perchè estremizzata ("Hana-Bi" per esempio) e anche film privi di violenza ma colmi di malinconia (il capolavoro "Il Silenzio Sul Mare", quella favola  estiva di "L'Estate di Kikujiro" o la pura espressione di "Dolls").

Ricordo che però a mio avviso il migliore è "Sonatine", meraviglioso. (La scena della mitragliatrice scaricata al vento vi dice nulla?)

intendevo dire che mi ha fatto troppa impressione; ci sono registi come Park, Takashi, Kitano che non riesco a guardare; reggo a fatica Tsukamoto


Non reggerlo vuol dire perdersi uno degli autori in cui il feticismo per il connubio tra carne e metallo, tra sesso e morte .. tocca livelli impensabili. I suoi film disturbano e offendono la nostra quiete, come potrebbero non essere capolavori? Non ha niente da invidiare a Lynch, basta vedersi "A Snake Of June" o il plurimenzionato "Tetsuo".
  • 0

#30 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23095 Messaggi:

Inviato 05 luglio 2006 - 09:27

intendevo dire che mi ha fatto troppa impressione; ci sono registi come Park, Takashi, Kitano che non riesco a guardare; reggo a fatica Tsukamoto;


Sì, ha fatto un paio di gangster movie iper-violenti, ma da "Sonatine" (seppur anch'esso violento ma non eccessivamente) in poi non ha fatto altro che sfornarne capolavori dove la violenza è efficace perchè risiede nella poesia, non perchè estremizzata ("Hana-Bi" per esempio) e anche film privi di violenza ma colmi di malinconia (il capolavoro "Il Silenzio Sul Mare", quella favola  estiva di "L'Estate di Kikujiro" o la pura espressione di "Dolls").

Ricordo che però a mio avviso il migliore è "Sonatine", meraviglioso. (La scena della mitragliatrice scaricata al vento vi dice nulla?)

intendevo dire che mi ha fatto troppa impressione; ci sono registi come Park, Takashi, Kitano che non riesco a guardare; reggo a fatica Tsukamoto


Non reggerlo vuol dire perdersi uno degli autori in cui il feticismo per il connubio tra carne e metallo, tra sesso e morte .. tocca livelli impensabili. I suoi film disturbano e offendono la nostra quiete, come potrebbero non essere capolavori? Non ha niente da invidiare a Lynch, basta vedersi "A Snake Of June" o il plurimenzionato "Tetsuo".


O anche "Tokyo Fist" o anche "Gemini"...avevamo discusso, forse qualcuno ricorda, del carattere di genialità di alcuni autori contemporanei...ebbene Verdoux hai citato tutta gente che si aggira da queste parti..
  • 0

#31 Guest_verdoux_*

  • Guests

Inviato 05 luglio 2006 - 12:51

  Non reggerlo vuol dire perdersi uno degli autori in cui il feticismo per il connubio tra carne e metallo, tra sesso e morte .. tocca livelli impensabili. I suoi film disturbano e offendono la nostra quiete, come potrebbero non essere capolavori? Non ha niente da invidiare a Lynch, basta vedersi "A Snake Of June" o il plurimenzionato "Tetsuo". 



a snake of june mi è piaciuto moltissimo
  • 0

#32 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3667 Messaggi:

Inviato 02 ottobre 2006 - 22:45

Ho visto il film in questione con un ritardo inqualificabile.
Così a caldo direi che lo considero ennesimo capolavoro del regista, che assurge così a divinità contemporanea.

Rileggendo topic e commenti mi sembra di poter aggiungere questo.

Ho l'impressione che Cronenberg abbia voluto adottare diversi stilemi del cinema americano d'azione per celebrarne l'effettivo tratto seduttivo. La perfezione  tecnica ed estetica delle scene di violenza (a prova di slow-motion) e la volontà di mostrare tutto (senza per questo scadere nello splatter, eccessivo per definizione) sono funzionali alla sensualità della violenza. Cronenberg è artista in fuga da ogni possibile morale in questo: non ha paura di rendere omicidi e mutilazioni affascinanti e catartici (ad esclusione della strage iniziale dei due rapinatori, prima nemesi di Tom Stall). Ed è questo aspetto che rende il film diverso dalle altre opere cronenberghiane sotto il profilo stilistico, ma parallelo se consideriamo la portata concettuale. In lavori come La mosca, Inseparabili, Videodrome, Il Pasto nudo o Crash il regista vuole mostrare ciò che non vorremmo mai vedere (questa è un po' anche la sua idea di artista in generale). Penso alla scena di "sesso" con la cicatrice della gamba in Crash, le mutazioni di Goldblum in La mosca o gli strumenti deviati di Irons in Inseparabili. Ciò che ci ripudia è l'immagine stessa, ciò che ci affascina sono i suoi risvolti concettuali e metaforici. In A history of violence la dinamica è rovesciata: ciò che ci affascina è l'immagine (la violenza estetizzante), ciò che ci ripudia è la nostra catarsi (possibile grazie ad una regia impeccabile nel descrivere un american dream credibile di provincia, corroborata da interpretazioni efficacissime). E' ovvio che è tale catarsi (reazione solipsistica, ok, ma cosa non lo è) che differenzia il capolavoro di Cronenberg da centinaia di film che affrontano la violenza con risultati estetici similari.

Film eccellente. Voglio lasciarlo macerare per vedere che succede.
  • 0

#33 FrankDrebin

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 71 Messaggi:

Inviato 08 gennaio 2007 - 12:01

Sono daccordo con quei pochi a cui non è piaciuto, soprattutto con Pablito.
L'ho trovato noiso e banale.
La prima mezzora sembrava promettere bene: la famiglia (Padre e Figlio) tranquilla che si scontra con la violenza e deve inevitabilmente relazionarsi con essa. Tanto che mi è subito venuto in mente Cane Di Paglia con Dustin Hoffman. Poi secondo me si è un pò perso tutto, la storia di lui come ex-criminale redento mi ha veramente deluso e annoiato. Dal momento in cui c'è il sospetto della sua vera identità, Viggo Mortensen non fa altro che pistare di botte tutti mantenendo la faccia da buono e pentito, in più c'è la seconda scena di sesso. Non lo so, nella seconda metà del film mi è sembrata la solita "americanata", se non c'è il SuperEroe un buon film non sa da fare? :-)
  • 0

#34 Homer

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3019 Messaggi:
  • LocationBoston

Inviato 08 gennaio 2007 - 14:09

Non c'è nessun Supereroe in questo film, anzi.
Secondo me il protagonista è più un anti-eroe, la cui vera identità/personalità non può fare altro che riemergere.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#35 FrankDrebin

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 71 Messaggi:

Inviato 08 gennaio 2007 - 22:33

Estingue tutta la banda di Ed Harris in due round, nel primo ne fa fuori due, nel secondo tre incluso il capo. Entra nella villa del fratello mafioso e ne esce solo dopo averli sterminati tutti...ed è pure disarmato...ma dai! Ma chi è? Muhammed Ti Spacco Il Culo Bruce Lee? (tratto da The Snatch) :-)
La sua personalità non mi sembra cosi complicata, anzi è fin troppo banale; è un super criminale che ha smesso l'attività e ogni tanto se qualcuno gli fa girare i coglioni gli parte la brocca...mi sembra molto normale e coerente con la sua vita passata. E l'introspezione psicologica dei personaggi mi sembra veramente poco seria e dettagliata

  • 0

#36 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23095 Messaggi:

Inviato 09 gennaio 2007 - 12:24

Eh Franck...la fai un pò troppo facile..
  • 0

#37 Guest_eustache_*

  • Guests

Inviato 09 gennaio 2007 - 16:11

a me ha fattp pensare a certi noir anni 40:
i gangster di siodmak (tratto dagli uccisori di hemingway) e le catene della colpa di tourneur

il criminale che ha cambiato vita nella profonda provincia americana, perseguitato dal passato. qui però qualsiasi alone romantico viene dissipato e quel che ne rimane è uno scarno essenziale (come un film di boetticcher) crudo apalogo
  • 0

#38 Diamond_Sea

    Glooming in the wind

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2469 Messaggi:

Inviato 02 febbraio 2007 - 10:36

Visto ieri.

Un Cronenberg atipico che abbraccia Scorsere e Tarantino ma senza rinunciare al suo stile. Bellissimo!
  • 0

#39 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23095 Messaggi:

Inviato 02 febbraio 2007 - 20:50

Se Cronenberg leggesse che lo accosti a Tarantino, ti squarterebbe vivo..
  • 0

#40 Homer

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3019 Messaggi:
  • LocationBoston

Inviato 03 febbraio 2007 - 09:40

Se Cronenberg leggesse che lo accosti a Tarantino, ti squarterebbe vivo..


Anche perchè la morte/l'omicidio in Tarantino è più fine a se stessa.
E poi il paragone non regge proprio: Cronenberg è ben altra cosa.

  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#41 Diamond_Sea

    Glooming in the wind

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2469 Messaggi:

Inviato 03 febbraio 2007 - 09:49

Se Cronenberg leggesse che lo accosti a Tarantino, ti squarterebbe vivo..


Lui di persona no... mi manderebbe il demone sotto la pelle!

;D
  • 0

#42 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23095 Messaggi:

Inviato 03 febbraio 2007 - 13:12


Se Cronenberg leggesse che lo accosti a Tarantino, ti squarterebbe vivo..


Anche perchè la morte/l'omicidio in Tarantino è più fine a se stessa.
E poi il paragone non regge proprio: Cronenberg è ben altra cosa.


Sì Cronenberg è ben altra cosa nel senso che fa un cinema che è agli antipodi...perdersi in una graduatoria è quanto di più deleterio possa esserci, dato che entrambi hanno da dire moltissimo nel campo in cui giocano..
  • 0

#43 Homer

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3019 Messaggi:
  • LocationBoston

Inviato 03 febbraio 2007 - 13:52



Se Cronenberg leggesse che lo accosti a Tarantino, ti squarterebbe vivo..


Anche perchè la morte/l'omicidio in Tarantino è più fine a se stessa.
E poi il paragone non regge proprio: Cronenberg è ben altra cosa.


Sì Cronenberg è ben altra cosa nel senso che fa un cinema che è agli antipodi...perdersi in una graduatoria è quanto di più deleterio possa esserci, dato che entrambi hanno da dire moltissimo nel campo in cui giocano..


Ma infatti sono due registi del tutto diversi, il paragone non ha molto senso.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"





0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi