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Periferie, degrado e rivolte urbane in Italia


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35 replies to this topic

#1 Guest_soul crew_*

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Inviato 12 aprile 2007 - 15:03

http://www.repubblic...lta-cinesi.html

che sia solo l' inizio di una stagione calda nelle metropoli italiane?
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#2 juL fu Sig.M.

    Utente paraolimpionico

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Inviato 12 aprile 2007 - 15:17

A Prato facessero una roba del genere conosco gente che prenderebbe i lanciafiamme. Le risse italiani-cinesi sono già all'ordine del giorno.
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#3 Guest_soul crew_*

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Inviato 12 aprile 2007 - 15:19

A Prato facessero una roba del genere conosco gente che prenderebbe i lanciafiamme. Le risse italiani-cinesi sono già all'ordine del giorno.

infatti ce n' è stata una grossa due giorni fa, se non sbaglio.
ma a parte la "questione cinese", secondo te alla fine i quartieri popolari delle metropoli scoppieranno come in francia? io credo di sì, queste sono le prime avvisaglie
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#4 juL fu Sig.M.

    Utente paraolimpionico

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Inviato 12 aprile 2007 - 15:29


A Prato facessero una roba del genere conosco gente che prenderebbe i lanciafiamme. Le risse italiani-cinesi sono già all'ordine del giorno.

infatti ce n' è stata una grossa due giorni fa, se non sbaglio.
ma a parte la "questione cinese", secondo te alla fine i quartieri popolari delle metropoli scoppieranno come in francia? io credo di sì, queste sono le prime avvisaglie


Per fortuna non vivo nè frequento abitualmente metropoli, non sono quindi in grado di sentire il polso della situazione.
Di sicuro, per quello che vedo a Prato (che comunque è la seconda città della toscana e quindi un paesello non è), si è fatto poco per l'integrazione degli immigrati ed il gradino tra persone abbienti e persone non abbienti si alza con una velocità impressionante...quello sì...
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#5 Kim Il-sung

    Enciclopedista

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Inviato 12 aprile 2007 - 15:40

Di sicuro [...] si è fatto poco per l'integrazione degli immigrati

Questo, secondo me, è il problema maggiore. Non si fa nulla per l'intergazione. Spesso sono anche gli immigrati a non fare nulla per integrarsi (soprattutto i cinesi).

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#6 del piero

    aspirante indie

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Inviato 12 aprile 2007 - 16:27

gli immigrati non hanno alcuna intenzione di integrarsi e se passa la linea del ministro ferrero(ossia porte aperte in modo indiscriminato) di episodi come quello di milano ce ne saranno sempre piu'.
ogni giorno che passa il numero degli immigrati aumenta in maniera consistente e si stima che entro il 2050 l'italia sara' il quarto paese del mondo per numero di immigrati.
io ieri mattina ho preso l'autobus e posso dire che su circa 40 passeggeri almeno 30 erano immigrati quasi tutti indiani,dello sry lanka e del bangladesh,mentre di italiani eravamo non piu' di una decina,se continuiamo a non mettere al mondo dei figli mentre gli immigrati hanno famiglie numerose non passera' molto tempo in cui saremo minoranza a casa nostra e saranno cavoli amari.............

http://www.ilgiornal....pic1?ID=170355

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#7 Guest_soul crew_*

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Inviato 12 aprile 2007 - 16:31


io ieri mattina ho preso l'autobus e posso dire che su circa 40 passeggeri almeno 30 erano immigrati quasi tutti indiani,dello sry lanka e del bangladesh,mentre di italiani eravamo non piu' di una decina,se continuiamo a non mettere al mondo dei figli mentre gli immigrati hanno famiglie numerose non passera' molto tempo in cui saremo minoranza a casa nostra e saranno cavoli amari.............

questo non c' entra niente e poi c' è già una discussione sull' immigrazione.
qui piuttosto parliamo della fantastica urbanistica delle metropoli, dove interi quartieri sono privi dei servizi, anche i più elementari, che costringono le persone che ci vivono a spostarsi di km per mandare a scuola i figli, per assistere ad un evento di qualsiasi tipo, per socializzare. secondo me il problema delle metropoli è più questo che non quello dell' immigrazione. è chiaro che i due aspetti si sommano, in quanto è più faccile che gli immigrati vivano proprio nelle zone più degradate, ma per parlare della composizione etnica dell' autobus che hai preso stamani, utilizza l' altro topic per favore, così come per mettere il link che hai appena messo.
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#8 Guest_Cannibal Ox_*

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Inviato 12 aprile 2007 - 17:46



io ieri mattina ho preso l'autobus e posso dire che su circa 40 passeggeri almeno 30 erano immigrati quasi tutti indiani,dello sry lanka e del bangladesh,mentre di italiani eravamo non piu' di una decina,se continuiamo a non mettere al mondo dei figli mentre gli immigrati hanno famiglie numerose non passera' molto tempo in cui saremo minoranza a casa nostra e saranno cavoli amari.............

questo non c' entra niente e poi c' è già una discussione sull' immigrazione.
qui piuttosto parliamo della fantastica urbanistica delle metropoli, dove interi quartieri sono privi dei servizi, anche i più elementari, che costringono le persone che ci vivono a spostarsi di km per mandare a scuola i figli, per assistere ad un evento di qualsiasi tipo, per socializzare. secondo me il problema delle metropoli è più questo che non quello dell' immigrazione. è chiaro che i due aspetti si sommano, in quanto è più faccile che gli immigrati vivano proprio nelle zone più degradate, ma per parlare della composizione etnica dell' autobus che hai preso stamani, utilizza l' altro topic per favore, così come per mettere il link che hai appena messo.


Sì, ma l'articolo in questione non parla di questo, Paolo Sarpi non è una zona di periferia,
e sto cazzo di problema di milano dei furgoncini che consegnano i prosciutti e i gelati quando cazzo gli pare esiste in tutta la città,
perchè, a differenza delle grandi città d'europa, a milano il traffico deve essere congestionato da un cretino che alle 2
blocca il tram per consegnare i fusti di birra, invece che farlo negli orari consentiti? E i cinesi a milano sono dei mafiosi,
pochi cazzi lì non si tratta dei poveri immgrati senza cittadinanza, il problema, al massimo, è che dovrebbero multare in tutta la città.
Certo il fatto che Paolo Sarpi e dintorni siano tra le zone meno praticabili in auto e dove praticamente sempre c'è qualcuno che blocca
la strada per scaricare le merci non aiuta

Il mio liceo era lì di fronte, in bastioni di porta volta, e molti dei miei amici abitavano tra via Montello e Paolo Sarpi,
i cinesi ai negozianti italiani facevano saltare le saracinesche ogni notte finchè non vendevano a loro,
parliamo del quartiere filippino se vogliamo discutere di problemi di integrazione,
che Chinatown viene comoda per i problemi della criminalità organizzata, e non certo perchè costretti dalle neccesità

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#9 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 12 aprile 2007 - 18:27

Occorre assistere a scene simili per capire che abbiamo sbagliato tutto ?
Intenzionalmente aggiungerei.
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#10 Alive

    Groupie

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Inviato 12 aprile 2007 - 18:49

gli immigrati non hanno alcuna intenzione di integrarsi e se passa la linea del ministro ferrero(ossia porte aperte in modo indiscriminato) di episodi come quello di milano ce ne saranno sempre piu'.
ogni giorno che passa il numero degli immigrati aumenta in maniera consistente e si stima che entro il 2050 l'italia sara' il quarto paese del mondo per numero di immigrati.


ma ti da tanto fastidio vivere in una società multiculturale e multirazziale???

io ieri mattina ho preso l'autobus e posso dire che su circa 40 passeggeri almeno 30 erano immigrati quasi tutti indiani,dello sry lanka e del bangladesh,mentre di italiani eravamo non piu' di una decina



e poi bisogna anche vedere che autobus hai preso, in che zona, a che ora, perchè se prendi un autobus all'ora in cui si va a lavorare in una zona abitata principalmente da immigrati mi pare ovvio che gli italiani sono pochissimi, ma magari ci sono altri 1000 autobus con solo italiani a bordo.. e poi bisogna vedere in che città vivi

se continuiamo a non mettere al mondo dei figli mentre gli immigrati hanno famiglie numerose non passera' molto tempo in cui saremo minoranza a casa nostra e saranno cavoli amari.............

http://www.ilgiornal....pic1?ID=170355

Mi pare di notare un "sottile" filo di razzismo e xenofobia...
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#11 stalker

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Inviato 12 aprile 2007 - 19:21


ogni giorno che passa il numero degli immigrati aumenta in maniera consistente e si stima che entro il 2050 l'italia sara' il quarto paese del mondo per numero di immigrati.



questa stronzata da dove arriva? dal sito della padania?
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#12 Guest_Cannibal Ox_*

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Inviato 12 aprile 2007 - 19:21


io ieri mattina ho preso l'autobus e posso dire che su circa 40 passeggeri almeno 30 erano immigrati quasi tutti indiani,dello sry lanka e del bangladesh,mentre di italiani eravamo non piu' di una decina

e poi bisogna anche vedere che autobus hai preso, in che zona, a che ora, perchè se prendi un autobus all'ora in cui si va a lavorare in una zona abitata principalmente da immigrati mi pare ovvio che gli italiani sono pochissimi, ma magari ci sono altri 1000 autobus con solo italiani a bordo.. e poi bisogna vedere in che città vivi


Si ma non dovete dargli corda con tutte le cagate che spara
Come se fosse un problema che i mezzi pubblici sono quasi tutti "formati" da immigrati, soprattutto al mattino presto all'andata
e la sera tardi al ritorno, come tutte le persone oneste vanno a lavorare, ma lui non ci pensa gli dà proprio fastidio
il colore della pelle e che magari entra e trova tutto pieno e si deve schiacciare contro uno del Benin
Il vero problema sono le signore grasse che becchi il pomeriggio, per quelle devi pure alzarti per farle sedere e non fanno mai un cazzo,
fosse per loro il paese andrebbe a rotoli, meno male che ci sono i polli dal Bangladesh che pagano i milioni per gli affitti

E poi non vedo l'ora di avere un sindaco immigrato, che tanto meno della Moratti un sindaco non potrebbe fare

Resta il fatto che nessuno nel topic ha capito che il problema di Chinatown è la famiglia Ju Bin, non c'è nessuna rivolta,
tutto organizzato per alzare un polverone
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#13 Haggard

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Inviato 12 aprile 2007 - 23:00

ma a parte la "questione cinese"


No. Non puoi mettere da parte la questione cinese e usare il thread per parlare d'altro: quella di Milano non è stata una generica rivolta della periferia degradata. E' stata una rivolta della città cinese contro le forze dell'ordine. Questi lavorano senza rispettare alcuna legge (previdenza, assicurazione, ecc), senza permessi, non emettono lo scontrino, NON PAGANO UN CAZZO DI TASSE: però i figli nelle scuole pubbliche ce li mandano, vanno in ospedale a curarsi. Usufruiscono dei diritti senza adempiere ai propri doveri di cittadini: e appena gli si fa una multa si ribellano in 300. Non c'entra la periferia degradata.
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#14 astrodomini

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Inviato 12 aprile 2007 - 23:11

vanno in ospedale a curarsi


Ne sei sicuro?

Io avevo sentito di medici irregolari e di una gestione anche della sanità molto interna alla loro comunità. Cose da inorridire.

Per non parlare del giro di soldi (mafiosi) che sono entrati nel nostro paese; mi hanno raccontato di tranquille famiglie cinesi appena arrivate in Italia e subito pronte a prendere case in contanti (con le macchine piene di soldi) e di vere e proprie razzie nell'ambito degli ambulanti.
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#15 Haggard

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Inviato 12 aprile 2007 - 23:12

Io ne ho visti, specialmente al pronto soccorso. Di sicuro esistono anche quelli che dici tu...
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#16 astrodomini

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Inviato 12 aprile 2007 - 23:27

Io ne ho visti, specialmente al pronto soccorso. Di sicuro esistono anche quelli che dici tu...


Certo è che si tratta di una comunità chiusa e piuttosto inquietante per molti versi.

Sul problema periferie non lo so, non ho mai vissuto in una metropoli e nelle due città che frequento la situazione sembra essere piuttosto calma (Padova è sempre sulle prime pagine per la questione di Via Anelli ma è un esagerazione assurda; Via Anelli è un complesso di case e la zona attorno è abbastanza degradata ma nel complesso la città vive più che bene).
Certo è che questa immigrazione senza senso e con scarso controllo non porterà da nessuna parte se non a peggiorare le condizioni degli immigrati stessi, di integrazione vera poi non se ne parla, è un miraggio (almeno su larga scala). Da un lato la diffidenza degli italiani (il nuovo e il non conosciuto fa paura da sempre) e dall'altro la tendenza a chiudersi di moltissime comunità straniere.
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#17 del piero

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Inviato 13 aprile 2007 - 07:11

allora un po' di precisazioni.
non ho fatto l'esempio dell'autobus per razzismo o perche'mi da fastidio strusciarmi con una persona di colore,ma solo per sottolineare che ormai il numero degli immigrati sta diventando enorme.
l'autobus in questione l'ho preso in via liberta' via principale di palermo ossia il numero 806 che collega piazza sturzo in pienissimo centro con mondello,quindi non una periferia degradata ma la zona piu' ricca e benestante della citta'.
oltretutto nella zona in cui vivo io ossia zona via sammartino,xx settembre,principe di villafranca ecc lavorano moltissimi immigrati dello sry lanka,del bangladesh e posso dire che sono persone oneste e che lavorano,solo che sono gruppi molto chiusi e poco propensi all'integrazione.
a me non da fastidio la societa' multietnica,mi da fastido l'immigrato che a casa nostra vuole comandare come ad esempio togliere i crocifissi da scuola,non far cantare le canzoni di natale ai bambini,non voler pagare una multa per divieto di sosta come a milano,non rispettare le regole che rispettano i commercianti milanesi ecc,questa non è integrazione questo è mancare di rispetto alle usanze e alle leggi di un paese che ti sta accogliendo quando poi tu ad un occidentale che si reca nel tuo paese lo costringi ad adottare delle usanze contro la sua volonta' come le donne che sono costrette a mettere il velo.
infine il fatto che entro il 2050 l'italia sara' il quarto paese al mondo per numero di immigrati non l'ho letto sulla padania ma su un giornale amico dell'unione,ossia il corriere della sera.

http://www.corriere....ri_italia.shtml
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#18 popten

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Inviato 13 aprile 2007 - 07:26

ho appreso con curiosità e interesse questa notizia.
specialmente, le dichiarazioni della Moratti, che afferma che a Milano non devono esistere zone franche.
Vivendo in provincia di Napoli, posso dire che sono circondato da zone franche. La differenza è che qui non si tratta di extracomunitari ma di connazionali,per lo più.
Sostanzialmente, quindi, è evidente che tutto nasce dal degrado urbano, con cui qui conviviamo noi italiani, altrove per lo più stranieri.
Qui poi le istituzioni di fatto si fanno da parte, la Iervolino chissà se un giorno dirà le stesse parole della Moratti boh.
Una provocazione(mica tanto) : che sia più facile scagliarsi contro lo straniero, dando magari anche sfogo a un pizzico di razzismo?
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#19 Haggard

    mainstream Star

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Inviato 13 aprile 2007 - 08:40

Una provocazione(mica tanto) : che sia più facile scagliarsi contro lo straniero, dando magari anche sfogo a un pizzico di razzismo?


Chiaro: in realtà molti degli elettori della Moratti ( o della Lega ) sono quelli che fanno lavorare i cinesi regolarmente in nero, e sono italianissimi. Ma i cinesi, col passare degli anni, hanno messo su attività proprie e, fiutato il clima di rispetto della legalità che c'è in Italia (condoni! indulti! depenalizzazione del falso in bilancio! giudici comunisti!), ne hanno approfittato.
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#20 Guest_Number 5_*

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Inviato 13 aprile 2007 - 09:52



A Prato facessero una roba del genere conosco gente che prenderebbe i lanciafiamme. Le risse italiani-cinesi sono già all'ordine del giorno.

infatti ce n' è stata una grossa due giorni fa, se non sbaglio.
ma a parte la "questione cinese", secondo te alla fine i quartieri popolari delle metropoli scoppieranno come in francia? io credo di sì, queste sono le prime avvisaglie


Per fortuna non vivo nè frequento abitualmente metropoli, non sono quindi in grado di sentire il polso della situazione.
Di sicuro, per quello che vedo a Prato (che comunque è la seconda città della toscana e quindi un paesello non è), si è fatto poco per l'integrazione degli immigrati ed il gradino tra persone abbienti e persone non abbienti si alza con una velocità impressionante...quello sì...

La mia fidanzta (immigrata da 14 anni) e quindi praticamente io, viviamo a cento metri dalla zona Via Martini-Via PIstoiese, ossia dalla Chinatown pratese. Prato, terza città del centro Italia e seconda comunità cinese italiana dopo Milano, con strettissimi rapporti tra le due. Le notizie di ieri mi preoccupano, perciò, in maniera quasi ovvia. Mi scoccierebbe trovarmi la macchina ribaltata o altri problemi.
In realtà proprio lì, lì a Chinatown intendo, la situazione è tranquilla almeno in apparenza e tensioni non se ne vedono a occhio nudo. La comunità cinese in quei luoghi è di una tranquillità solare, ci si passa tranquillamente a piedi o in auto, non ci sono auto in doppia fila (come quella che ha provocato gli scontri milanesi) se non di Italiani. C'è una scuola superiore proprio all'inizio della via di Chinatown, ci passano tutti (me compreso) senza problemi.
Io non ho nessuna difficoltà en on ho paura per l'incolumità della mia fidanzata, anzi... perché i cinesi di Via Pistoiese di noia non ne danno assolutamente da questo punto di vista. Lei stessa mi dice che quando tornando dal lavoro la sera arriva a vedere i cinesi si sente al sicuro e ho parlato con altre persone dei dintorni ed è la stessa cosa.
La tensione è più fra imprenditori italiani e cinesi, non so se mi spiego. I primi accusano i secondi di non rispettare le regole e di fare concorernza sleale, con manodopera a nero, uso di immigrati clandestini, non rispetto delle regole di igiene e quant'altro. In parte ciò è vero ed è sotto gli occhi di tutti ma anche gli italiani dovrebbero guardare quanto rispettano loro le regole... Per il resto non si può certo accusare la gente di lavorare troppo, quando era il pratese fino a quindici-venti anni fa a lavorare giorno e notte sette giorni su sette con i telai a tutta manetta che facevano un casino d'inferno sotto casa di chiunque.
La generazioe attuale di giovani pratesi non ha certo voglia di lavorare come i padri che hanno fatto i soldi, e si vede. Loro i soldi voglio goderseli, ed ecco che nascono le tensioni.

Per me gli scontri di Milano sono solo il primo frutto di una campgana ottusa di "legge e ordine" del Sindaco Moratti, che si è risolta in multe a senso unico, controlli a senso unico, vessazioni a senso unico. Fare incazzare una delle comunità storicamente più tranqille ovunque si sia insediata era davvero difficile, la Moratti c'è riuscita.
E' ovvio che anche un santo se fai le multe solo a lui e non a chi lavora a nero cento metri più in la, fai le multe per sosta in doppia fila a lui quando ovunque in centro a milano sono TUTTI, e dico tutti, in doppia fila tranquillamente ignorati dai Vigili Urbani, fai le chiusure paer mancata emissione dello scontrino a senso unico, allora si incazza. la campagna della Moratti si risolve, appunto, in una vessazione solo per alcuni (gli immigrati e nella fattispecie quelli cinesi) e non per altri.
Prima gli hanno dato tutti i permessi posssibili e adesso li tartassano. Che razza di discorso è? Semmai bisognava pensarci prima e fare i controlli prima.
Prima gli hanno detto che c'era il libero mercato e potevano comprare tutto; l'hanno comprato e adesso li tartassano e addirittura c'è un assessore nella giunta Moratti (non ricordo il nome) che propone di "deportare" le attività altrove, attraverso ordinanze di chiusura e spostamento dellel attività perché sono lì sono tutti cinesi. Olé... bella soluzione per distruggere ogni possibilità di pacifica convivenza, per provocare incidenti strasicuri in tutta Italia. A parte l'essere un'assurdità che verrebbe segata da qualsiasi Tar d'Italia.

Oggi sul Sole 24 Ore c'è una lunga intervista all'assessore all'integrazione del Comune di Prato, di Rifondazione Comunista, che dice chiaro e tondo che le tensioni ci sono, che molti non rispettano le regole, per esempio non pagano le tasse locali (e questo si sa) e che però molti pure lo fanno (e questo lo vedo). Dice che è preoccupato ma che il Comune sta facendo ogni sforzo per l'integrazione e la pacificazione. Per esempio nelle vie che dicevo la pulizia strade avviene due volte alla settimana, anziché una sola e i cassonetti vengono svuotati due volte al giorno. Anche nella mia strada sono stati affissi manifesti bilingui per invitare a usare la raccolta diferenziata e i frutti si sono visti, (li ho visti anch'io).

Non sarà tutto tranquillissimo nella China town diPrato, non per nulla doopo Milano tutti ovunque guardano con apprensione proprio a Prato, però i segnali per adesso io non li vedo a Chinatown. Semmai, ripeto, li vedo altrove, dove ci sono i capannoni dei cinesi che magari piantano i chiodi con decine di migliaia di euro di insoluti, oppure impiegano i bambini per cucire le borse, fanno griffes false, mangiano, dormono e gettano rifiuti nel posto stesso dove lavorano e quant'altro. E poi il pratese medio si lamenta del lavoro per principio, perciò va preso con le molle. In ogni caso non si può pretendere di continuare a fare per cinquant'anni le stesse cose, estremamente di base ed estremamente in piccolo, e rimanere sempre immuni da crisi per sempre. E' ovvio che arriva qualcuno che fa le stesse cose a costi minori e ti monta in testa. Però qui tuti vorrebbero fare esattamente come trent'anni fa: il telaio, la filatura, la rifinzione, il tutto in due o tre rigorosamente della stessa famiglia per ogni passggio, e mangiarci tutti. Magari comprarsi anche la villetta e due o tre macchine. Molti hanno un deficit culturale imprenditoriale, c'è poco da fare e il cinese è solo un babau.
poi, ripeto, molti cinesi le regole non le rispettano: pagano quando vogliono chi vogliono, fanno un nero spaziale (anche moltissimi italiani, comunque), usano gli irregolari. va un po' meglio ultimaente circa il lavoro minorile, grazie a numerosi controlli delle forse dell'ordine.
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#21 Guest_Number 5_*

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Inviato 13 aprile 2007 - 09:59

P.s.
Una cosa che mi urta sono le insegne solo in lingua straniera. Dovrebbero essere obbligatoriamente almeno bilingui.
Anche lasciando da parte certe attività specificamente rivolte alla comunità immigrata, è ovvio che se vedo un negozio di telefonia (ne ho diversi vicino) o un'agenzia immobiliare con l'insegna in cinese, con scritte in vetrina solo in cinese, cartelli esposti solo in cinese, c'è qualcosa che non va.
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#22 stalker

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Inviato 13 aprile 2007 - 10:30


infine il fatto che entro il 2050 l'italia sara' il quarto paese al mondo per numero di immigrati non l'ho letto sulla padania ma su un giornale amico dell'unione,ossia il corriere della sera.

http://www.corriere....ri_italia.shtml


da quello che avevi scritto avevo capito per il numero di immigrati totali. perche rispetto a francia germania gran bretagna e forse anche spagna per restare in europa ce ne sono meno.
a me piu che togliere i crocifissi etc è che molti effettivamente rompono il cazzo. è maggiormente colpa dell'occidente capitalista ma in parte anche loro (vedi i cinesi).
per rivolte tipo banlieus francesi non è ancora tempo. quelli sono 40 anni che sono li ne hanno 7 volte tanti sono seconde-terze generazioni e ci sono troppi fattori in più. da un mese vivo a parigi e la situazione degradata che ho visto girando un pochino nei quartieri caldi in italia non c'è ancora
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#23 stregaccia

    Roadie

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Inviato 13 aprile 2007 - 11:00

il problema di Milano, zona Sarpi, ormai è risaputo da anni!
Ora la simpaticissima sindaco fa la spavalda e vuole mettere ordine in questa città, solo per una campagna elettorale bieca!
Non difendo i cinesi, che fanno lavorare le donne in una situazione allucinante, vista con i miei occhi! Non difendo neppure l'amministrazione perchè il problema non si risolve mandando i vigili a dare multe, quando i soldi delle licenze se le sono intascati e zitti.
La gente che abitava lì s'è presa pure i soldi per lasciar spazio ai cinesi, ora visto che la zona è in centro secondo me c'è tutto un risvolto economico!

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#24 Guest_wowiezowie_*

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Inviato 13 aprile 2007 - 11:14

Per il resto non si può certo accusare la gente di lavorare troppo, quando era il pratese fino a quindici-venti anni fa a lavorare giorno e notte sette giorni su sette con i telai a tutta manetta che facevano un casino d'inferno sotto casa di chiunque.


Angiolino tessitore
Tu lavori sedici ore
T'hai la macchina targata "PO" !

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#25 Guest_Number 5_*

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Inviato 13 aprile 2007 - 11:51


Per il resto non si può certo accusare la gente di lavorare troppo, quando era il pratese fino a quindici-venti anni fa a lavorare giorno e notte sette giorni su sette con i telai a tutta manetta che facevano un casino d'inferno sotto casa di chiunque.


Angiolino tessitore
Tu lavori sedici ore
T'hai la macchina targata "PO" !


Ah ah ah! :D Uno di loro è mio carrisimo amico. E il mio assicuratore! ???
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#26 Guest_Cannibal Ox_*

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Inviato 13 aprile 2007 - 17:11


Posto fondamentalmente per contraddire quello che avevo scritto ieri,
dopo aver parlato oggi con un mio amico che abita in via Niccolini, epicentro degli scontri.

Quello che è successo non è stato frutto nè di una strategia del Comune di Milano per far salire la tensione,
nè di una piano della mafia cinese della famiglia Ju Bin, per fare la parte delle vittime in tv e far capire chi comanda a chinatown.
E' stato tutto frutto del peggior caso, che senz'altro è stato possibile solo grazie alla bella politica del sindaco

In pratica il vigile in questione è un individuo conosciuto in zona per via della sua violenza e stronzaggine,
che si è piazzato a fare una multa ad una signora cinese di fronte a lei, mentre scaricava dall'auto;
alla normale reazione della cinese, che ognuno di noi avrebbe avuto, il vigile è scattato, con il risultato che sia lei
che la sua bambina di 2 anni sono ricoverate in ospedale. Di fronte alla scena, tutti i cinesi attorno si sono scagliati contro di lui,
che a questo punto ha fatto venire i rinforzi. Il problema è stato che, prima delle camionette, sono arrivate 30 volanti,
dalle quali sono scese numerosi poliziotti, molti in borghese, che, senza alcuna coordinazione tra di loro,
si sono messi a pestare tutti i cinesi raccolti (cinesi a mani nude, senza mazze da baseball o manganelli, a differenza delle forze dell'ordine).
I cinesi, a pestaggio avvenuto, si sono raccolti in corteo, e a questo punto sono arrivate 4 camionette,
e sono iniziate le scene che avete tutti visto in tv (con altri pestaggi subiti)

Piccoli dettagli a lato:
1)gli italiani della zona per tutto il tempo si sono adoperati per fermare la polizia e proteggere i cinesi,
e non a gridare "siii! ammazzateli tutti che li odiamo!" come sembra abbiano fatto, dando retta a tv e giornali.
Anche il più stronzo quando vede uno sbirro con mazza da baseball picchiare uno in un angolo capisce da chi ha ragione

2)I Vigili di Milano sono noti per la loro corruzione e inettutudine, anche le multe vengono tutte fatte dagli ausiliari della sosta,
la maggior pare dei vigili esce dagli uffici solo per ritirare le mazzette. No, non ho articoli di giornale a supporto di questo,
spero vi basti la mia parola ed esperienza; insomma, sono quasi tutti dei grandissimi stronzi

3)Il problema di Chinatown è l'illegalità fiscale della zona, e forse lo sfruttamento del lavoro minorile in ipotetiche fabbriche nascoste.
Ora questo è un lavoro per la guardia di finanza, che non si è MAI fatta vedere in zona. E Chinatown esiste dal 1930
Come spera il sindaco di combattere il sommerso con i vigili urbani? Perchè da anni non si vedono i finanzieri?
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#27 Guest_Number 5_*

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Inviato 13 aprile 2007 - 17:24

Tanto "casuale" non mi sembra. Stai parlando di una vigile urbano che ha picchiato un cittadino e di pestaggi organizzati di persone inermi, roba da Cile di Pinochet. Mi pare storia molto grossa: sarà vero?
Purtroppo non sapremo mai la verità perchè all'immigrato non si crede per principio (fidatevi, so quel che dico per esperienza personale ripetuta).
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#28 Guest_Cannibal Ox_*

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Inviato 13 aprile 2007 - 18:04

Tanto "casuale" non mi sembra. Stai parlando di una vigile urbano che ha picchiato un cittadino e di pestaggi organizzati di persone inermi, roba da Cile di Pinochet. Mi pare storia molto grossa: sarà vero?
Purtroppo non sapremo mai la verità perchè all'immigrato non si crede per principio (fidatevi, so quel che dico per esperienza personale ripetuta).


Beh non voglio costringerti a prendere la mia verisione come La Verità, ma il ragazzo con cui ho parlato ha assistito a tutto
fin dall'inizio, e come detto il vigile in questione era famoso per essere stronzo, violento e fondamentalmente mezzo pazzo

I pestaggi della polizia sono la solita merda, capitano a chi va allo stadio, come a chi va in manifestazione,
senz'altro scandalosi e sintomo di un sistema malato, ma almeno pare che non si sia trattato di un oscuro disegno
per trasformare la tranquillissima chinatown in un ghetto sotto assedio

Si perchè non è ancora stato detto che Paolo Sarpi è tra le zone meglio tenute  e più tranquille della città,
tranne per qualche "strano" avvenimento tra cinesi che ogni tanto viene visto per errore da italiani di passaggio
(conosco certe storie da "grosso guaio a Chinatown" da quanto sono assurde...)

Resta il fatto che bisogna vedere fino a dove vogliono cavalcare l'onda dell'intolleranza quelli dell'amministrazione,
anche perchè come detto in verità non hanno mai fatto nulla per combattere l'illegalità di Chinatown, mai un finanziere dico uno.
E avranno le loro ottime motivazioni per tenersi buono un polo dello smazzo di merci sottocosto nel centro di milano,
e per non fare i controlli più ovvi
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#29 del piero

    aspirante indie

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Inviato 14 aprile 2007 - 07:34

un attimo qui c'è qualcosa che non quadra,state parlando di un vigile stronzo,mentre i negozianti milanesi intervistati alla tv hanno parlato di un alterco nato tra la cinese e una vigilessa.
chi è che sta mentendo?
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#30 Guest_Cannibal Ox_*

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Inviato 14 aprile 2007 - 10:14

un attimo qui c'è qualcosa che non quadra,state parlando di un vigile stronzo,mentre i negozianti milanesi intervistati alla tv hanno parlato di un alterco nato tra la cinese e una vigilessa.
chi è che sta mentendo?


Cos'è, una vigilessa non è un vigile, o fanno due lavori diversi?
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#31 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 14 aprile 2007 - 15:14

Qui Sassari: si parla tanto di mafia cinese (e in parte è vero, basta avventurarsi in Piazza Tola e chiedere a chi sa, il barista in primis), ma le pochissime bombe contro i cinesi nella mia città sono state messe da quei lobbisti mafiosissimi dei commercianti locali, che dopo aver affamato famiglie per anni coi loro prezzi del cazzo si son sentiti rodere il culo quando è arrivata la concorrenza a basso prezzo; salvo poi, servirsi a loro volta dai soliti cinesi in nero nei sotterranei dei magazzini di Predda Niedda. Alcuni finalmente sono arrivati a capire l'antifona e hanno comprato i locali dai cinesi asd .
Non credo che il caso di Sassari ("imprenditori" locali che sotto sotto son più criminali degli immigrati, ma poi si lamentano, pobareddi) sia l'unico, ovviamente. Come credo che negli scontri di Milano quanto fatto dalla sempre poco eroica polizia italiota sia stato determinante nel'escalation degli scontri e che chi sta a lamentarsi della presenza di indiani, cinesi ecc,[CUT] che per secoli sono stati culturalmente e tecnologicamente avanti a noi e che sono arrivati a livelli di povertà talmente tali da richiedere il bisogno di emigrare grazie prima al colonialismo occidentale depauperante (India, Pakistan ecc...), poi alle sollecitazioni dovute all'ingerenza di un certo colosso d'oltreoceano nella politica ed economia mondiale e nella creazione di bisogni inutili nella gente e di capitalsmo "a vuoto" (l'odierna Cina capitalizzata; e non mi si venga a dire che è solo a causa del fallimento e blah blah della politica di Mao e successori che l'hanno portata a fare ciò: se la Cina è industralizzata molto lo si deve a loro, in fondo, pur coi loro errori e abusi),[/CUT] e poi li sfrutta pesantemente magari in comunella col boss locale della triade dovrebbe nascondersi la faccia in culo.
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#32 Guest_soul crew_*

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Inviato 18 aprile 2007 - 08:59

Alcune considerazioni dopo la rivolta dei cinesi di via Paolo Sarpi.
La deriva rambista della polizia locale
Uso ed abuso dei poteri delle forze di polizia

Da sempre le forze di polizia usano e abusano della discrezionalità insita nei loro poteri, a fin di bene dicono alcuni: sino alle discriminazioni razziste e all'arbitrario violento, raccontano tante vittime e testimoni (anche fra gli stessi agenti). Dall'inizio degli anni '80 in quasi tutte le polizie municipali delle grandi città è invalsa la moda di creare unità speciali per perseguitare rom e nomadi in genere, gli ambulanti abusivi (in nome della lotta alla contraffazione e in combutta con polizie private assoldate dai grandi marchi forniti dagli stessi produttori che alimentano il mercato delle cosiddette contraffazioni) e per accanirsi contro quanti non soddisfano i profili graditi ai cittadini zelanti. All'interno della cornice sicuritaria ormai consolidata nella fortezza Europa, le polizie pubbliche e private, nazionali e locali, fanno a gara sul terreno del rambismo, della pulizia etnica della città o della «caccia al negro» (espressione usata da alcuni agenti dell'apposita squadra della polizia municipale bolognese voluta dall'allora sindaco PdS Vitale).

Come raccontano alcuni agenti, in un tale contesto gli agenti democratici sono stati costretti al silenzio, a volte marginalizzati o messi in «quarantena». I più sensibili alle sollecitazioni razziste hanno creduto di avere nuove grandi opportunità, ovviamente ancora di più con le amministrazioni locali e nazionali di destra. Non solo la loro impunità è stata sempre assicurata, ma non sono mancate neanche le gratificazioni in termini di premiazioni, passaggi di carriera o tacito assenso alle bustarelle, alle estorsioni o persino all'appropriazione di merci e soldi sequestrati ai potenziali perseguitati. Ovviamente in questo andazzo si sono riciclate le pratiche abituali di alcuni addetti al rilascio delle licenze, di alcuni dell'annonaria e di qualcuno che fa controllo del territorio. Chirivì (l'ex comandante dei vigili milanesi), De Corato e l'ex-sindaco Albertini sono sicuramente al corrente di queste pratiche come sono sempre stati attenti a non far mancare alle casse del comune l'enorme contributo derivante da multe di ogni sorta (circolano voci sull'istituzione di «premi di produzione» e non solo a Milano). I lavoratori autonomi cinesi sono sempre stati particolarmente prediletti dagli agenti che devono «fare cassa» (alcuni in parte per se stessi e in parte per il comune), così come dai commercianti che vogliono vendere a peso d'oro attività ormai fallimentari o proprietari di locali o abitazioni fatiscenti che trovano così un «terno al lotto».

Adesso la signora Moratti pretende di fare l'integerrima oppure si profila qualche grande affare immobiliare consigliato da qualcuno vicino alla giunta? Qual è la vera posta che vuole giocare il governo della città? E' questa la domanda da farsi ben conoscendo che a Milano non si fa nulla senza che ci siano in ballo affari. La «rivolta» dei cinesi di Milano è palesemente l'esito della rottura della «gestione del disordine» da parte delle forze di polizia locale; un disordine voluto non già dai cinesi, ma da chi trae profitto dal mettere il nuovo arrivato in condizioni di essere sempre sul filo dell'infrazione. La ribellione cinese è palesemente una reazione di esasperazione provocata da vessazioni continue e insopportabili ma è stata possibile perché questi immigrati non solo hanno una certa coesione ma hanno anche la fortuna di avere alle spalle un paese che li difende (non è certo il caso di tanti paesi che sono pronti a svendere come carne da macello i propri connazionali all'estero, non perché sono poveri e senza voce, ma perché disprezzano gli emigrati, come faceva l'Italia coi suoi espatriati sino agli anni '70).

Negli ultimi mesi, alcuni agenti delle polizie sono stati inquisiti a Genova, a Torino e in altre città. Quasi tutti questi casi sono accomunati dalla pratica di abusi, appropriazioni indebite e altri reati a danno di stranieri (classico il caso dei poliziotti che su indicazione di un confidente straniero andavano a casa di qualche compatriota di questi con la scusa di una perquisizione, sapendo di trovare danaro che sequestravano per loro stessi). Se si vuole tentare un po' di risanamento sarebbe utile che qualche democratico delle forze di polizia collaborasse con gli immigrati contro ogni pratica razzista.
Salvatore Palidda (Professore di sociologia all'Università di Genova)
Genova, 14 aprile 2007
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#33 Guest_soul crew_*

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Inviato 18 aprile 2007 - 16:42

Milano, 16:09
CHINATOWN: DECINE CINESI IN PIAZZA DUOMO, ALTRI ATTESI

Diverse decine di cinesi si sono radunati in Piazza del Duomo a Milano, nonostante il presidio organizzato dalla comunita' cinese di Milano sia stato annullato nella tarda serata di ieri. Sono gia' oltre una cinquantina e si sono seduti per terra gridando slogan. Molti sono studenti, alcuni arrivano da Verona, Piacenza e altri anche da Roma. Quasi tutti erano a conoscenza del rinvio del presidio ma hanno deciso di essere lo stesso in piazza, quasi a voler dare un segnale della loro convinzione. Uno studente che e' arrivato da Verona, spiega che molti suoi amici erano gia' in viaggio o avevano gia' comprato il biglietto del treno, quando hanno saputo che la manifestazione era stata annullata. In piazza ci sono anche alcuni commercianti che pero' hanno poca voglia di rilasciare dichiarazioni. Dicono solo che tra non molto altri connazionali li raggiungeranno da Paolo Sarti per recarsi davanti a Palazzo Marino.
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#34 Rez

    Groupie

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Inviato 18 aprile 2007 - 23:27

infine il fatto che entro il 2050 l'italia sara' il quarto paese al mondo per numero di immigrati non l'ho letto sulla padania ma su un giornale amico dell'unione,ossia il corriere della sera.

http://www.corriere....ri_italia.shtml


Magari leggiamoli gli articoli prima di postarli.
Quarto paese per numero di arrivi e non per numero totale di immigrati. Sono due concetti differenti.
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#35 Guest_soul crew_*

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Inviato 04 maggio 2007 - 09:25

Da Il manifesto del 3/05/2007
Una strategia per affrontare le trasformazioni delle città
Sandro Medici
Non c??era solo il sentimento disperato per quella ragazza chiusa in una bara. Non c??era solo lo sperdimento, non c??era solo lo strazio per un??ingiustizia così profonda. Ieri mattina ai funerali di Vanessa Russo c??era anche quel miscuglio velenoso di rancore sociale e istinto di vendetta, quel rifiuto al perdono richiamato invano tra le pareti di una chiesa. C??era anche quell??insieme di cupe pulsioni che può trasformare una sofferenza collettiva in una protesta tanto animosa quanto indifferenziata. Contro gli immigrati, i romeni, gli «zingari», contro chi sottrae e arraffa quel poco che c??è da sottrarre e arraffare: contro chi, più povero ed escluso, cerca di diventare come gli altri, di somigliare agli altri, anche a quelli che diffondono odio e rivalsa. Borgata Fidene, nord-est romano, periferia di una città che immemore di sé continua a espandersi, stratificando segmenti urbani anonimi e così creando ogni volta luoghi destinati alla marginalità. Luoghi dove si consuma poco più che la propria sussistenza, dove i bisogni sociali crescono ma restano spesso inevasi, dove non succede quasi niente, se non l??accartocciarsi in se stesse di inquietudini e insufficienze. Dove la povertà si estende inesorabile. Dove i servizi sociali sono sempre in affanno, le scuole sono sempre poche, i centri anziani sempre sovraffollati. Dove c??è sempre qualcosa che non funziona, le strade piene di buche, gli autobus che arrivano in ritardo, il verde è spelacchiato e latitano le occasioni per fare cultura, per divertirsi, per raccogliere quella vitalità sociale che pure e sistema che nessuno valorizza, nessuno ritiene di dover curare e coltivare. C??era anche collera politica, ieri mattina durante quei funerali. Inutile far finta di niente, o prendersela con quelli che cavalcano le insicurezze sociali, che organizzano paludate conferenze come gruppi d??agitazione per spiegare che bisogna smetterla con feste e concerti, sorrisi e divertimenti. Roma comincia a essere una città a rischio: vittima di se stessa, della propria generosità di città che accoglie e assorbe, con la sua una millenaria tradizione di spugnosa ospitalità. Roma comincia purtroppo a scricchiolare: sotto il peso di un??immigrazione che non si ferma e che non sempre trova possibilità d??innestarsi nel tessuto urbano o integrarsi nel modello economico. Sono migliaia e migliaia gli stranieri che si sistemano dove possono, sotto i ponti, sugli argini dei fiumi, nei grandi parchi cittadini, negli stabili dimessi e pericolanti, nei cantieri abbandonati, ma anche e perfino in quel labirinto di cavità che si distende nel sottosuolo, nelle cave in disuso sparse nell??agro. E tutta questa gente cerca di lavorare, campando alla giornata. Se va bene, vendendo merce di risulta nelle piazze. Se va male, vendendo le proprie braccia nei cantieri o il proprio corpo sui marciapiedi. E?? inevitabile che tutto ciò finisca per creare stridore sociale. Si determina un sovraccarico di bisogni su una condizione che di bisogni ne esprime già tanti. E il passaggio da sovrapposizione a contrapposizione non è solo breve ma anche agevole. Può succedere allora che un diverbio in metropolitana che si trasforma in una tragedia diventi l??occasione per minacciare rappresaglie, o che una disagevole convivenza di quartiere spinga a incendiare un bar. E l??impressione è che episodi del genere possano ripetersi e incarognirsi sempre più. Non è facile per nessuno misurarsi con un mondo che accelera la sua globalizzazione e che supera confini e travolge identità. Altre città, altre capitali soffrono di contraddizioni anche maggiori. Parigi o Londra vivono da decenni condizioni di meticciato ben più avanzate, ma non sembrano affrontarle e gestirle con successo. Anzi. Forse da noi, con i processi ancora in stato iniziale, si può fare qualcosa di meglio e di più. Ma c??è bisogno intanto di maggiore consapevolezza, cosa che non sempre si riscontra in chi governa e amministra. E poi, soprattutto, c??è bisogno di una strategia politica che accompagni e regoli questa grande trasformazione sociale del nostro paese, delle nostre dolenti città.


Da La Repubblica del 3/05/2007, pag. 17
IL RACCONTO
La paura nata dal degrado. Nelle strade di Fidene fra scritte sui muri e rabbia contro gli immigrati
Quella voglia di vendetta nella borgata "Troppe prostitute, qui è uno schifo"
Ma vicino scorre torbida la Salaria delle lucciole straniere e dei loro sfruttatori
Una periferia che vive una sua esistenza separata, per certi aspetti tranquilla
MARCO LODOLI
Parrocchia di Santa Felicita e figli Martiri, un nome che sembra quasi una profezia, che pare contenga una premessa serena e un finale tragico: qui, nel cuore della Borgata Fidene, sono stati contestati con fischi e urla i rappresentanti della Regione venuti per il funerale di Vanessa Russo, qui si sono alzate grida di vendetta contro le assassine rumene. Eppure solo poche settimane fa, in questa stessa chiesa affollatissima di fedeli entusiasti, Papa Ratzinger, con il suo tono suadente, aveva affermato che «ogni comunità è chiamata a fare del perdono e dell??amore il cuore pulsante della propria vita». Poche settimane e tutto è cambiato. La punta di un ombrello in un occhio e dentro al cervello di una povera ragazza ha cancellato ogni ipotesi d??amore e di perdono. Ma è proprio così? Davvero la gente di Fidene ha scoperto di vivere malamente il rapporto con la gente arrivata da fuori? Davvero si è scatenata un??ostilità verso un potere centrale che trascura i bisogni e le ansie della borgata? Già nel 436 a. C. i Fidenati, o i Fideni, dichiararono guerra a Roma, insieme agli Etruschi la attaccarono e, naturalmente, furono aspramente sconfitti, tanto che la loro patria venne per sempre distrutta. Siamo di nuovo ai ferri corti? Fidene si alza su un colle di tufo a fianco del Tevere, della Salaria e della ferrovia, è come un borgo arroccato, che vive una sua esistenza separata e, per tanti aspetti, tranquilla. Per arrivare lassù bisogna scavalcare un paio di ponticelli alti sui binari, che sembrano ponti levatoi, percorrere una stradina tortuosa. Il mondo non passa facilmente di qui, deve chiedere permesso. In cima, però, non si incontra affatto degrado e caos, anzi si ha l´impressione di trovarsi in una periferia piacevole, a dimensione umana, quasi in un nuovo paesetto umbro o toscano. Case basse, vialetti alberati, stradine che corrono in discesa e in salita, tanta gente che passeggia per via Radicofani, il corso della borgata, e si saluta e si sorride. Un alimentari rivendica la sua paciosa romanità nel nome stampato sul tendalino: "Il pizzicagnolo". E poi tanti bar affollati, coi tavolini all??aperto, dove gli anziani e gli operai sorseggiano un caffè o una birretta, e tante pizzerie, negozi di giocattoli, di telefonini, di scarpe e vestiti, ma anche orafi e profumerie niente male. E ancora: un mercato all??aperto e parecchi supermercati, un bell??asilo nido, un centro anziani, una bocciofila, le Poste. In piazza della Vocazione, il centro di Fidene, ben tre banche e un Pizza-Kebab che porta il nome di "Alì Baba, Roma" e pare quasi il simbolo di una simpatica integrazione tra indigeni e forestieri. Del resto in mezzo alla piazza spicca la statua di Don Giustino Russorillo, candida come la neve, ma che fu dipinta di biancazzurro quando la Lazio vinse l´ultimo scudetto, nel 2000, e l´anno dopo di giallorosso, per festeggiare la vittoria della Roma: tutto nell´allegria e nel rispetto reciproco. Insomma: non sembra proprio di stare in un posto lacerato dalle tensioni razziali. Però tante scritte sui muri fanno capire che sotto questa quiete apparente arde un fuoco pericoloso. Già ai primi ponticelli si legge Ultras Lazio Spranga, Banda Noantri all´assalto, e altre minacciose affermazioni teppistico-sportive. Ma più avanti il discorso si precisa. Mussolini per mille anni; Difendi i tuoi valori e la tua tradizione: no all´immigrazione; No negri; Ieri oggi e domani sempre con Mussolini; Via i Rumeni, e tanti manifesti di Forza Nuova aggrappati rabbiosamente ai muri. «Ma hai visto cosa c´è qui sotto, sulla Salaria?», mi dice un ragazzetto dall´aria torva e dai capelli rasati, e una mamma con la carrozzina si ferma a rispondere: «Uno schifo, un vero schifo, puttane di sedici anni a centinaia, fin dalla prima mattina e per tutta la notte». E in effetti sotto questa rocca che negli ultimi anni ha trovato la sua piccola forma di benessere e di organizzazione, scorre torbida e tumultuosa la Salaria delle prostitute rumene e moldave, albanesi e russe, belle e giovanissime come miss, mezze nude anche nel freddo dell´inverno, sfruttate da bande di criminali senza pietà. Il Comune ha promesso più volte di debellare questa piaga, ha piazzato le telecamere per scoraggiare i clienti, ha fatto passare avanti e indietro le macchine della polizia, ma non è cambiato nulla. Le ragazzine continuano a battere, stanno lì, in gruppetti di quattro o cinque ogni trenta metri, persino di fronte al grande edificio di Sky, davanti all´aeroporto dell´Urbe, alle tante concessionarie di automobili, e nessuno riesce a mandarle via. Ognuna di loro potrebbe essere Doina Matei, la ventenne che ha sferrato il colpo mortale con l´ombrello: lei batteva sulla Tiburtina, ma che di sicuro ha tante amiche qui sulla Salaria. Questo fiume zozzo erode il tufo della collina di Fidene, la sua sicurezza, la sua tranquillità. Gli abitanti sentono quelle povere ragazzine scosciate come una minaccia terribile, si sentono assediati dal peggio. E ora che è stata uccisa una ragazza di Fidene, una che ha avuto una vita più complessa e dolorosa di quanto la stampa abbia raccontato, la borgata si ribella, dimentica i suoi miglioramenti, il suo calore umano, e chiede vendetta. D´improvviso la paura della violenza e del degrado striscia in ogni pensiero, sbriciola le sicurezze e apre spazi inaspettati a chi sui muri scrive fuoco agli immigrati, e sempre viva l´Italia e Mussolini.


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#36 Guest_soul crew_*

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Inviato 12 luglio 2007 - 11:19

altro aggiornamento da roma, dove sembra essere tornato in pieno il clima degli anni '70.


Respinto l'assalto fascista all'occupazione abitativa di Casal Bertone
La notte tra l'11 e il 12 luglio è avvenuta l'ennesima aggressione fascista a Roma, nel quartiere di Casal Bertone.
Un gruppo proveniente dal Circolo Futurista, sede del gruppo ultras Padroni di Casa, appartenenti a Fiamma Tricolore, al termine dell'attacchinaggio di manifesti, ha tentato di assaltare l'occupazione abitativa di Via De Dominicis, dove vivono da anni decine di famiglie dei movimenti di lotta per la casa. La prontezza degli occupanti e la risposta degli abitanti del quartiere ha respinto l'attacco e messo in fuga la squadraccia, che si è dileguata sotto gli occhi indifferenti delle forze dell'ordine, sopraggiunte nel frattempo.
L'attacco è stato premeditato e vigliacco. Armato di mazze, catene, coltelli il gruppo, guidato da Gianluca Iannone, dirigente di Fiamma Tricolore, riconosciuto perché a volto scoperto, non ha avuto remore a colpire donne e uomini, ferendo gravemente 6 persone, di cui una accoltellata all'inguine.
In pochi minuti centinaia di persone sono scese in strada per difendere l'occupazione e reagire all'aggressione, praticando il legittimo diritto di resistenza.
L'aggressione è avvenuta nel quartiere di Casal Bertone, dove da mesi i cittadini, le associazioni, i movimenti sociali denunciano e contrastano l'apertura del sedicente circolo Futurista, in via degli Orti di Malabarba 15, covo fascista sito all'interno di un palazzo di proprietà dell'Inps, che inneggia all'odio e al razzismo, attraverso, scritte, manifesti e intimidazioni. Nei mesi è cresciuta la protesta del quartiere, abitato da molti studenti fuori sede e con una lunga tradizione di lotte sociali, di associazionismo, e di iniziative culturali.
Questa è la campagna per il mutuo sociale di Fiamma Tricolore: da una parte inneggiano alla ??casa agli italiani? e ??più case meno calabresi?, dall'altra provano a colpire chi nei fatti conquista il diritto alla casa per tutti.
Tutto ciò avviene a due settimane esatte dall'assalto squadrista a Villa Ada e dopo centinaia di aggressioni avvenute negli ultimi due anni nei confronti di chi lotta per i diritti sociali e di cittadinanza, chi libera spazi di socialità e cultura, o chi semplicemente frequenta concerti e iniziative culturali.
Come hanno denunciato con forza le migliaia di persone scese in piazza sabato scorso nel quartiere Trieste-Salario non è più possibile accettare la presenza e la diffusione di ideologie e pratiche fasciste, coperte dalla destra istituzionale e favorite dalla colpevole ??equidistanza? del sindaco Veltroni, del governo e delle amministrazioni locali, che hanno concesso sedi e agibilità politica, tollerando e lasciando impunite nella ??democratica? città di Roma le scorribande dell'estrema destra.
Le antifasciste e gli antifascisti di Roma (da http://indy-rm.ortiche.net)


"dall'altra parte" invece si piangono addosso
Questa notte (tra l'11 e il 12 Luglio) 15 militanti della Fiamma Tricolore armati di secchio scopa colla e manifesti, sono stati aggrediti da 150 compagni armati di tutto punto. Dopo aver tenuto testa a queste merde, l'arrivo della polizia ha disperso i contendenti. Dopo questo fatto nel cuore della notte è stata divelta la serranda del Circolo Futurista di Casalbertone ed è stato distrutto il locale.

Seguono i nostri comunicati... da notare che Il Messaggero di oggi nella cronaca di Roma a pag.43 titola "Assalto alla scuola occupata: 30 i contusi" - Casalbertone: blitz degli estremisti di destra con le spranghe e le magliette "estate nera"...



ROMA: VILE AGGRESSIONE COMUNISTA A MILITANTI DELLA FIAMMA TRICOLORE

"Questa sera, nel corso di una affissione di manifesti di partito, circa 15 militanti della Fiamma Tricolore sono stati fatti oggetto di una aggressione premeditata per modalità, numero di partecipanti e armi improprie utilizzate".

A denunciare il fatto è Gianluca Iannone, componente della Segreteria Nazionale del Movimento Sociale - Fiamma Tricolore. "Circa 100 appartenenti ai centri sociali romani, coadiuvati nell'eroico gesto da decine di immigrati, hanno aspettato che i ragazzi della Fiamma arrivassero a piazza De Cristoforis, nel quartiere popolare di Casal Bertone, per farli oggetto di una fitta sassaiola e di una aggressione fisica armati di pale, spranghe e armi da taglio, protetti da caschi e a volto coperto".

Continua Giuliano Castellino, presidente provinciale della Fiamma romana "condannando i veri mandanti di questa aggressione; tutti quei politici che hanno invocato lo sgombero di strutture occupate da militanti dediti all'attività politica e non alla violenza; tutti quegli esponenti di istituzioni - Veltroni compreso - che dovrebbero garantire una equidistanza ed un equilibrio atto ad evitare l'instaurarsi di una logica di reazione".

Conclude Iannone augurandosi che "venga chiesto un resoconto dell'accaduto ai numerosi cittadini del quartiere, i quali hanno assistito ad una scena stile anni '70 e che non hanno esitato ad esprimere solidarietà ai ragazzi aggrediti e che ci sia una mobilitazione delle forze politiche analoga a quella organizzata in occasione dei fatti di Villa Ada".

*****************************************************

DEVASTATA SEDE FIAMMA TRICOLORE A ROMA

??Dopo la vile aggressione in 150 ai danni di nostri 15 militanti, sempre nella nottata esponenti dei centri sociali hanno assaltato e devastato la sezione della Fiamma Tricolore di Casal Bertone. Non possiamo che assistere, ancora una volta, come attivisti comunisti agiscono coperti dalla notte e dalle istituzioni? Queste le parole di Gianluca Iannone, componente della segreteria nazionale della Fiamma Tricolore, che ha aggiunto: ??I figliocci del sindaco Veltroni tentano di togliere l??agibilità politica a chi da tempo li ha sostituiti nelle lotte sociali, in primis quella per il diritto alla proprietà della casa. Mentre noi occupiamo, diamo casa a centinaia di famiglie italiane, proponiamo la battaglia del Mutuo Sociale e rigettiamo assistenzialismo e pietismo, i cari compagni dei centri sociali assaltano le nostre sedi, tra l??altro rubando denaro, computer e motorini?.

Ha continuato Iannone: ??La nostra presenza, attiva e ben voluta, nei quartieri popolari infastidisce chi da anni ha venduto e tradito i cittadini romani, favorendo gli interessi economici di palazzinari e banche. Ma la violenza comunista non fermerà le nostre lotti sociali?. Ha concluso il dirigente della Fiamma Tricolore: ??Difenderemo in ogni sede le nostre strutture, le nostre famiglie a cui abbiamo dato un tetto e le nostre battaglie, certi di avere dalla nostra parte la cittadinanza?.

Anche Giuliano Castellino, segretario romano della Fiamma Tricolore ha condannato la devastazione della sede del partito sita nel quartiere Casal Bertone, in via degli Orti di Malabarba 15: ??I veri mandanti sono tutti quei politici che nei giorni scorsi invece di abbassare i toni hanno gettato benzina sul fuoco. I veri mandanti sono tutti quelli che hanno chiesto la chiusura e gli sgomberi delle strutture occupate dalla destra romana, unici avamposti di libertà, cultura e lotte sociali. Esprimo la totale solidarietà ai militanti della Fiamma di Casal Bertone ed invito tutti quelli che, all??indomani dei fatti di Villa Ada hanno gettato fango su tutta un??area, a condannare l??episodio e portare la loro solidarietà a chi oggi si vede una struttura devastata?.

Ha concluso Castellino: ??Speriamo che il Campidoglio la smetta di essere un comitato d??affari e la smetta di seminare odio e veleno e che cominci a risolvere i veri problemi della capitale, ad iniziare dal problema casa?.

*****************************************************

ASSALTATA SEDE GRUPPO ULTRAS DELLA AS ROMA

??Mentre noti esponenti delle Istituzioni e del mondo dello spettacolo, a braccetto con il sindaco Veltroni, cercano addirittura di cambiare la data della fondazione della nostra amata As Roma per favorire l??apertura di un museo storico della squadra capitolina gestito da un noto centro sociale dell??Ostiense, (ma la politica non doveva restare fuori dagli stadi?) nella nottata gli sgherri di questa amministrazione comunista hanno assaltato e devastato la nostra sede?.

Questo il duro attacco di Sergio Fois, leader del gruppo romanista ??Padroni di Casa?, che ha continuato: ??Con una mano criminalizzano il mondo ultras, i tifosi ed una sedicente infiltrazione di destra nelle curve, con l??altra mettono il cappello su tutto il mondo del calcio, ad iniziare dal tifo. Non è casuale la presenza di noti esponenti politici dell??estrema sinistra all??interno del mondo ultras. Da tempo, i vari Costanzo, Paolo Cento, i centri sociali e tanti altri stanno cercando di manipolare per scopi elettorali ed economici la curva sud e tutto il tifo romanista?.

Ha concluso Fois: ??Il gruppo Padroni di Casa da qualche mese ha aperto una sede nel quartiere popolare di Casal Bertone, dando uno spazio di aggregazione sociale a tutta la cittadinanza. In una zona della nostra città assediata da clandestini, studenti che giocano alla guerriglia proletaria, la nostra sede rappresenta un avamposto di libertà, identità e socialità.

Forse proprio questo ha dato fastidio ai nostalgici dell?? antifascismo.

Ora ci auguriamo che lo stesso metro di giudizio avuto per altri fatti di violenza venga usato per questo ignobile e vile gesto. Una cosa è certa, Padroni di Casa continuerà ad essere presente in curva sud e nel quartiere, alla faccia di chi vuole scipparci anche l??amore per la squadra della capitale. Anzi, invitiamo tutti i romani a partecipare alla festa organizzata da noi per gli 80 anni della As Roma che si svolgerà presso la nostra sede, sita in via degli Orti di Malabarba, il giorno venerdì 27 luglio dalle ore 17?.

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