4 replies to this topic

[Moonchild]

Non so se qualcuno di voi ha questo dvd, o ha avuto la possibilità di vederlo, o meglio, di esplorarlo...
Per chi non sapesse di cosa si tratta, cerco di riassumere: 77 Million Paintings è un'opera che utilizza
la capacità del computer di generare un'enorme quantità di combinazioni visive a partire da un certo
numero di "pezzi" dipinti a mano, i quali vengono assemblati in modo casuale tra loro, in tempi e colori
sempre diversi, risultanti in uno schermo che è in costante mutamento e non somiglia mai a se stesso.
L'immagine iniziale viene scelta random dal software all'avvio del programma, ed evolve con estrema
lentezza in altre immagini, altri colori, altri effetti. Viene offerta la possibilità di modificare la velocità
dell'evoluzione, ma non di bloccarla: in modo tale che ogni pezzo "originale" non sia nel luogo, ma nel
tempo, nel singolo momento della trasformazione; la cosa particolare è che, essendo le combinazioni
possibili tantissime, sarà estremamente difficile che due persone partendo dallo stesso dvd (che tra
l'altro è stato diffuso solo in 10.000 copie) ottengano le stesse immagini e men che mai lo stesso
percorso. Lo stesso meccanismo vale per la musica di sottofondo: è pressochè impossibile arrivare ad
sentire due volte una stessa sequenza di suoni, anche ascoltando il dvd 24 ore su 24.
A prescindere dall'interesse e dalla bellezza dell'idea di fondo, quella di utilizzare giochi e combinazioni
di luce per dipingere (nata in precedenza dalla visione di Eno della TV come "sintetizzatore per la luce"),
quello che secondo me è interessante notare è proprio lo slittamento del concetto di originale da una
questione di luogo e di unicità, a una di tempo, e in un certo senso di molteplicità... si potrebbe forse dire
che i 77 Million Paintings sono un'opera, nessuna, e centomila... una come l'idea di fondo, il generatore di
immagini; nessuna di esse tangibile e riproducibile, e centomila le possibilità, ognuna delle quali si
concretizza in un'originale, ma per un attimo solo. Per come siamo abituati noi a considerare l'oggetto
d'arte, può essere abbastanza straniante il pensiero di un'opera che l'autore stesso non ha neanche mai
visto, che è nata soltanto nell'occhio di qualcuno per poi svanire! Ma è anche molto affascinante...
Insomma, mi piacerebbe sapere che ne pensate di tutto questo, o di altri che abbiano fatto qualcosa di simile....

[InTheBasement]

77 Million Paintings è un'opera multimediale che fa proprie le regole della musica aleatoria (vedi ad es. Imaginary Landscape No. 4 di Cage), in cui ovviamente il concetto di originale "classico" ne esce a prima vista a brandelli.
In questo genere di opere è l'insieme delle istruzioni composizionali (in questo caso quelle che stanno alla base del software di Brian Eno) il referente più vicino al tradizionale concetto di opera originale (già messa in crisi ben prima, e su altri versanti, dall'avvento della riproducibilità seriale, in tutte le arti).

Passando a 77 Million Paintings nello specifico, mi ha affascinato ma non mi ha esaltato, e in parte credo che abbia con ciò raggiunto il suo scopo: forse troppo romanticamente, mi piace pensare che così come molta della musica del nostro, questa sia un'opera multimediale ambient, come un quadro che hai in casa e cambia di continuo, una tappezzeria un po' più colorata (e meno monotona) del solito.

[Moonchild]

Bene, benissimo! già progettavo una capatina a Napoli a luglio