La De Filippi e il complotto...
#1
Inviato 31 marzo 2007 - 19:58
Al di là del fatto che il discorso in se presenta, pur essendo sostanzialmente condiviso dal sottoscritto, parecchi crismi delle stantie discussioni da bar tra pensionati brontoloni c'è un dettaglio che mi ha colpito.
L'utente Rimbaud a un certo punto dice: "Se non ci fosse stata la De Filippi ci sarebbero stati altri".
Penso che abbia fondamentalmente ragione, in quanto in generale dubito che una singola persona (pur coadiuvata da uno staff e magari da un direttivo con obiettivi precisi) possa da sola avere la responsabilità di determinare simili trend sociali come quello dell'instupidimento (che prendo per buono).
Però c'è un però.
Se ci penso sono veramente incalcolabili i danni che Costanzo e la De Filippi hanno provocato da soli, direttamente o per imitazione, alla qualità della Tv italiana. Molto maggiori di quelli di un Fede, per dirne uno, o di un Carlo Conti o di un Amadeus e nemmeno la Ventura ci si avvicina. Proprio non c'è paragone. Anche più dell'intero sistema reality, al quale quasi certamente i due presero parte da dietro le quinte e la cui (dei reality) strepitosa affermazione in terra italiana certamente trova una buona fetta di spiegazione nel sostrato subculturale creato proprio dalla De Filippi.
Insomma, ho due ipotesi contrastanti, ovvero da una parte l'idea che prendo a prestito dall'utente Rimbaud secondo cui un'intero trend sociale non è imputabile a un sol uomo (tempo fa aprii altrove un thread chiedendomi se Berlusconi fosse più causa o prodotto dell'Italia che lo sostiene) e dall'altra il fatto che a Costanzo e la De Filippi da soli (ok, col loro staff) sono effettivamente imputabili la gran parte dei mali della Tv di oggi.
Come la mettiamo?
Una delle due premesse deve cadere oppure è verosimile che dietro a Costanzo e alla De Filippi esista un piano più complesso, quasi un complotto, ordito da parecchie persone con parecchio potere alle quali magari fa comodo iconizzare Costanzo e la De Filippi facendo figurare che l'abbruttimento televisivo dipenda tutto da loro, così da dare agli intellettuali un paio di streghe da bruciare, mentre chi sta dietro si nasconde in mezzo ai fumi?
Questa è l'ipotesi pynchoniana-complottista. Altri spiegherebbero quello che è accaduto alla nostra Tv semplicemente con la legge del mercato: il popolo vuole questo e la De Filippi l'ha colto prima e meglio degli altri.
Mettiamo che sia così, ma allora al suo posto ci sarebbe stata un'altra figura o più altre figure?
Voglio capire se la De Filippi sia veramente una persona tacciabile di eccezionalità (perchè sembrerebbe esserlo non essendoci altri paragonabili a lei per capacità di abbruttimento televisivo).
Nel caso contrario, ovvero se la De Filippi non è un genio, allora non si spiega la mancanza di concorrenti alla sua altezza in fatto di abbruttimento televisivo (proprio non ha rivali) se non ipotizzando che la sacra regola della concorrenza, corollario irrinunciabile della logica mercantile, sia stata violata da qualche potere superiore, ed ecco rispuntare il complotto.
Dove sta l'errore?
Probabilmente anche solo nel fatto che se avessi avuto mezz'ora in meno sarei già uscito di casa senza imbrattare il forum...
#2
Inviato 31 marzo 2007 - 20:39
Capitolo De Filippi: alla gente piace roba leggera, stupida e il più possibile voyeuristica? Gli piace vedere tette e culi di fuori? Vuole un continuo scontro verbale? Vuole vedere la donna-oggetto e l'uomo-nerchia?
Bene, lei gli da uomini( nerchia)) e donne (oggetto). Ossia trash purissimo.
In questo non vedo niente di particolare. Evidentemente è quanto si merita il pubblico televisivo italiano. Però, come ho scritto anche nell'altro topic, a me questo non mi pare il male della televisione italiana. Perchè tutti, bene o male, lo guardano consapevoli che sia merda. Trash purissimo appunto.Lo guardavo pure io ogni tanto. Comunque a mio avviso uomini e donne è il risultato dell'incontro tra un determinato pubblico e una mente visionaria (ahahah). Insomma la De Filippi è una che ha saputo capire fino in fondo quali fossero gusti e bisogni del pubblico televisivo italiano. Ma la sua è una manovra a volto scoperto.
Molto, molto peggio roba alla Costanzo comunque, che è molto più subdola.
Comunque il discorso da fare è questo: la televisione deve seguire le esigenze e le leggi del mercato, o deve suggerire dei canoni morali e culturali validi a costo di essere impopolare?
#3
Inviato 31 marzo 2007 - 22:50
Comunque il discorso da fare è questo: la televisione deve seguire le esigenze e le leggi del mercato, o deve suggerire dei canoni morali e culturali validi a costo di essere impopolare?
Chi deve essere impopolare è lo stato ma siccome l'economia conta più dell'attuale politica prona vince il mercato (che fa anche in modo che la qualità, vedi Sky, tu te la debba pagare).
Non spetta alla TV privata fare "educazione", potrebbe semmai spettare a quella pubblica sotto precisi indirizzi politici. La politica avrebbe poi anche il potere di limitare illiberalmente le scelte contenutistiche della TV privata. sarebbe illiberale. In questo momento non sarei contrario (ovviamente sarebbe difficile poi tornare a un regime liberale in futuro, ne sono consapevole).
#4
Inviato 31 marzo 2007 - 23:16
Insomma, basterebbero modesti sacrifici economici, a mio avviso. Perchè secondo me tanta gente guarda certe cose anche per mancanza di alternative. Basta vedere l'enorme successo di Sky, che tu hai già citato.
Invece si procede solo a colpi di share.
E, ripeto, la televisione ha un'importanza primaria il giorno d'oggi. Per cui non è detto che una scelta lungimirante non potrebbe portare, in futuro, perfino benefici economici.
Che poi per cambiare le cose, a mio avviso, non servono necessariamente " precisi indirizzi politici", basterebbe far lavorare in televisione gente con un minimo di passione e privarla dell'inquietante e pericoloso scoglio dello share.
#5
Inviato 01 aprile 2007 - 07:41
Nel caso contrario, ovvero se la De Filippi non è un genio, allora non si spiega la mancanza di concorrenti alla sua altezza in fatto di abbruttimento televisivo (proprio non ha rivali) se non ipotizzando che la sacra regola della concorrenza, corollario irrinunciabile della logica mercantile, sia stata violata da qualche potere superiore, ed ecco rispuntare il complotto.
Dove sta l'errore?
La cosa più verosimile credo sia questa che ho quotato, ma senza il potere superiore e il complotto. Suppongo che l' "errore" sia nella "sacra regola della concorrenza, corollario irrinunciabile della logica mercantile". Non è così sacra la regola della concorrenza in un paese in cui il "baronismo" è prassi ovunque, dalle università sino al gruppo di dipendenti di una pompa di benzina. Ti risulta difficile immaginare che Costanzo, il "barone" in questione, forte di una qualche forma di potere all'interno di Mediaset (la cui enorme influenza sul popolo italico è a sua volta un altro bel mostro della "sacralità della concorrenza" all'italiana...) possa aver avuto modo di occupare con la sua mole tutti gli spazi di guadagno sui neuroni dei telespettatori?
#6
Inviato 01 aprile 2007 - 08:12
Chi deve essere impopolare è lo stato
Vado parzialmente OT (magari potrebbe discutersene più approfonditamete in Vota la Trippa), ma secondo me uno dei punti che lega televisione, politica e società è proprio questo: è lo Stato per primo che ha smesso di dover essere impopolare, da quando in politica sono entrate logiche di "audience", da quando il cittadino non viene più messo con consapevolezza davanti ai problemi reali del Paese, ma viene blandito, come un qualsiasi target pubblicitario, solo per accaparrarne il voto.
Ciò premesso, rifiutando anch'io alla logica del complotto, credo che la verità stia un po' nel mezzo, ovvero che certa televisione dà né più né meno che ciò di cui gran parte dei suoi fruitori si accontenta (ma non necessariamente vuole), ma anche che forse non ci rendiamo conto che a tutt'oggi in Italia le possibilità culturali e critiche di trovarsi delle alternative non sono in possesso che di una minoranza della popolazione. Per fortuna qui siamo tutte persone giovani, con una certa apertura mentale, un minimo di capacità critica e la possibilità di utilizzare certi strumenti per valutare ciò che vediamo, ma purtroppo non è ancora così per tutti. Purtroppo, bisogna pensare a quanti si pongono acriticamente davanti alla televisione, sorbendosi tutto quelloche viene loro propinato e spesso facendolo subire ai figli, i quali, in assenza di alternative, diventano vittime più o meno inconsapevoli di De Filippi e simili.
#7
Inviato 01 aprile 2007 - 11:02
Non è così sacra la regola della concorrenza in un paese in cui il "baronismo" è prassi ovunque,
Certo, ma se ci pensi si tratta di una specie di complotto programmatico, diffuso e alla luce del sole, un'epidermica logica tutta italiana che "complotta" contro le regole che ad alta voce si dà il mercato, vantandosene pure, salvo poi comportarsi in tutt'altro modo.
Ti risulta difficile immaginare che Costanzo, [...] possa aver avuto modo di occupare con la sua mole tutti gli spazi di guadagno sui neuroni dei telespettatori?
No, no, anzi, ho nominato anche lui. Non so dire che il pur ampio potere di Costanzo sia sufficiente a fare tutto questo ma di certo le cose funzionano più o meno così (a scanso di equivoci io per primo parlo di complotto con una certa ironia.
Mediaset (la cui enorme influenza sul popolo italico è a sua volta un altro bel mostro della "sacralità della concorrenza" all'italiana...)
Beh, nei fatti probabilmente si, ma se non ci sono altre TV al livello di Rai e Mediaset non si può dare la colpa a Berlusconi (se poi mi si dimostra che lui lì c'è arrivato con agganci politici che a loro volta hanno impedito a concorrenti di fare altrettanto è un altro paio di maniche, ma finchè non me lo si dimostra le cose ci stanno. Rimane aperta, per quanto mi riguarda, l'opzione di una politica illiberale dello stato su queste materie ma al momento è molto remota).
il cittadino non viene più messo con consapevolezza davanti ai problemi reali del Paese, ma viene blandito, come un qualsiasi target pubblicitario, solo per accaparrarne il voto.
certa televisione dà né più né meno che ciò di cui gran parte dei suoi fruitori si accontenta (ma non necessariamente vuole)
D'accordo su ambo i punti, sul primo per ovvi motivi e anche sul secondo che è più o meno quanto avrei detto nella discussione su Scamarcio, ovvero che parecchia gente lo vada a vedere per semplice curiosità di vedere cosa va di moda ma poco più (poi ci sono anche i fanatici, ok, ma sono sempre una minoranza).
Il successo crescente di Sky dimostra che tanta gente si rende conto che la tv gratuita di oggi (pubblica e privata) è semplicemente inguardabile per oltre il 90% della programmazione.
Quello che è aberrante è che la TV di stato sia stata ridota a becera macchina da soldi e insegua i peggiori trend (talvolta superandoli, vedi certe robe su raidue) lanciati dalla TV privata.
#8
Inviato 01 aprile 2007 - 11:52
come buona parte delle discussioni presenti su tutti i forum del mondo.Al di là del fatto che il discorso in se presenta, pur essendo sostanzialmente condiviso dal sottoscritto, parecchi crismi delle stantie discussioni da bar tra pensionati brontoloni c'è un dettaglio che mi ha colpito.
il fatto è che internet ha preso il posto del bar e l'età dei "pensionati brontoloni" si è drammaticamente abbassata.
ma bisognerebbe aprire un apposito thread dove brontolare in proposito...
saluti a tutte/i.
#9
Inviato 01 aprile 2007 - 12:14
avrebbe evitato di rifilarci a noi le altre...
#10
Inviato 01 aprile 2007 - 13:03
in quanto insegna la nobile arte del corteggiamento.
#11
Inviato 01 aprile 2007 - 13:26
Se Costanzo avesse avuto la pazienza di tenersi la prima moglie
avrebbe evitato di rifilarci a noi le altre...
c.v.d.
il fatto è che internet ha preso il posto del bar e l'età dei "pensionati brontoloni" si è drammaticamente abbassata.
#12
Inviato 01 aprile 2007 - 19:25
a mio avviso questi programmi sono totalmente innocui, e le persone che li vedono (capita anche a me peraltro..) li ritengono poco più che un passatempo o un modo per divertirsi, imitando quello o quell'altro beniamino. Chi invece fa danni spesso irreversibili nel mindset di una persona, spesso ancora nella fase di formazione, sono certi organi di comunicazione che spingono a pensare in un certo modo (e che quel modo sia l'unico corretto), culturalmente e di conseguenza politicamente, in modo da creare personaggi la cui unica funzione è convincere gli altri ad uscire dalla "massa" e di abbracciare la loro cultura, che non è meno massificata e ipocrita di quella che combattono, e peraltro ancora ispirata a modelli di decenni orsono.
3 a 0 in 26 minuti contro il LECCE. Vado a fare la spesa.
#13
Inviato 01 aprile 2007 - 20:09
io non capisco come questi programmi sembrano essere un problema solo "italiano", quando la maggior parte sono format diffusi in europa e spesso anche nel mondo (e guardacaso altrove non sono ritenuti i soli o principali responsabili di quello o quell'altro fantomatico calo culturale generazionale che sembra essere rinnovato ogni lustro)
a mio avviso questi programmi sono totalmente innocui, e le persone che li vedono (capita anche a me peraltro..) li ritengono poco più che un passatempo o un modo per divertirsi, imitando quello o quell'altro beniamino.
Anche stasera ho due morettoni nello stomaco . Non so se è per questo o che, ma faccio a fatica a capire il tuo post. Ad ogni modo spero di scrivere un post decente.
Ok che queste schifezze sono diffuse ovunque, ma bisognerebbe vedere se hanno la stessa importanza che hanno in Italia. E poi che me ne frega a me sapere come stanno altrove? Se stanno male, non è mica una giustificazione per star male pure qui.
Oppure può darsi che sia un problema generalizzato.
Poi anche io penso che sta roba sia innocua. Ma non nelle proporzioni in cui ci viene propinata. E non per tutti. Tutta questa merda finisce per influenzare negativamente un sacco di gente. Fidati. Molta gente trae dalla televisione, dal gossip, dai Costantino, la maggior parte della propria linfa vitale. Se qualcuno gli impedisse di autocastrarsi, sarebbe una bella cosa.
Non tutti hanno le capacità, culturali e non, per cercarsi certi spazi indipendenti, un pò più stimolanti. La maggior parte di gente si comporta esattamente come le moda e i media consigliano. E traggono dalla tv molte cordinate fondamentali per la loro vita.
#14
Inviato 01 aprile 2007 - 20:10
Chi invece fa danni spesso irreversibili nel mindset di una persona, spesso ancora nella fase di formazione, sono certi organi di comunicazione che spingono a pensare in un certo modo (e che quel modo sia l'unico corretto), culturalmente e di conseguenza politicamente, in modo da creare personaggi la cui unica funzione è convincere gli altri ad uscire dalla "massa" e di abbracciare la loro cultura, che non è meno massificata e ipocrita di quella che combattono, e peraltro ancora ispirata a modelli di decenni orsono.
Ecco. Questa è la parte che non capisco. Sarà per la birra ma proprio non capisco quali sarebbero questi organi di comunicazione così pericolosi.
#15
Inviato 01 aprile 2007 - 20:29
La Tv, spesso, dovrebbe rimanere spenta!
Tannen, io ti maledico.
#16
Inviato 02 aprile 2007 - 00:20
#17
Inviato 02 aprile 2007 - 00:26
#18
Inviato 02 aprile 2007 - 00:32
#19
Inviato 02 aprile 2007 - 02:17
La Tv, spesso, dovrebbe rimanere spenta!
molto spesso....
#20
Inviato 02 aprile 2007 - 09:10
Concordo ma, se quello di trovare posizioni "professionali" ricoperte da persone ignoranti in vari ruoli artistici è stato sicuramente uno sdoganamento da parte della famiglia Costanzo, mi chiedo come si chiedeva Fede a proposito di Berlusconi, se questo risultato non sia stato in verità innescato al di fuori del circolo di "Amici", quanto da quei personaggi che cercano il sensazionalismo piuttosto che le capacità, mi viene in mente come esempio Claudio Cecchetto, che del lancio del fenomeno ne ha sempre fatto una ragione di vita. Più in generale nella società c'è il mal costume di preferire il nome conosciuto, consigliato dall'amico\collega\parente, un perfetto sconosciuto che viene proposto di investitura dall'alto di un collegamento che con le capacità non ha nulla a che fare: Costanzo e DeFilippi usano questo criterio dando credito a personaggi che altrimenti finirebbero giustamente falliti, concedendogli un precedente che fa da propulsore verso questo sistema amicale (appunto...) piuttosto che meritocratico.Concordo nell'imputare la maggior parte dei mali della televisione generalista (in particolare mediaset) a Maurizio Costanzo, ma secondo me più che entrare nel merito dei programmi che hanno fatto lui e Maria, sui quali si può sempre essere in disaccordo perchè possono piacere o non piacere, quello che proprio non si può negare e che è una cosa veramente schifosa è questa tecnica che va avanti da anni del riciclaggio continuo di personaggi che non sono niente, che non sanno fare niente, che sono quelli dei reality che prima erano quelli che facevano le comparse e ora fanno i vip, e la cosa secondo me più grave di tutte è che Costanzo, applicando questa tecnica anche in campo "artistico" (es. i balletti fatti dagli amici di Maria invece che da ballerini professionisti, Dennis Fantina ospite invece di Ron), ha praticamente in tutto il suo universo televisivo ammazzato delle professionalità artistiche di cui riesce a fare a meno perchè è riuscito a radicare nello spettatore la convinzione che l'arte sia quella mediocre dei debuttanti o dei ballerini vecchi e falliti dei musical di Raffaele Paganini che sarebbe bene si ritirassero proprio invece.
Mi sembra che la coppia sia specchio di quello che succede anche al di fuori del tubo catodico, ma che ovviamente ingigantisca ed inneschi dei processi ben più potenti, proprio perchè nati dentro il propulsore televisivo.
Accoppiato al complotto dei Costanzo's c'è poi il decadimento della tv di stato, per logiche di concorrenza già spiegate sopra, e l'avanzamento di un altro modello diseducativo: Mtv, che propone gli stessi meccanismi, gli stessi canoni di built-in-man, che vediamo dentro Mediaset, con un taglio molto più aggressivo in funzione della nascita americana di molti programmi. Perciò vediamo esaltato il ragazzino ricco ed obeso che spende 200mila dollari per una festa, quello che vuole diventare alla propria star preferita o il povero pirla che diventa superfico, e tutti rimangono esattamente al punto di partenza: incapaci esaltati.
La narrazione per canali stereotipici è necessaria perchè parlare alla singola casistica è concretametne impossibile, il punto dev'essere la presa di coscienza, da parte di chi la tv la fa, che il potere che ha nelle mani è ben maggiore delle responsabilità a cui formalmente risponde e cosa determina mandare in onda un'immagine piuttosto che un'altra. Fermo restando che la tv è un mezzo necessario, seppur con segnali di invecchiamento, che rappresenta il modo più facile con cui fare passare un'idea.
Tell me facts, tell me facts, tell me facts
Tell me facts
Throw your arms around me
Do you wanna come over and kill some time?
Throw your arms around me
a beast caged
underwater dancehall
#21
Inviato 02 aprile 2007 - 11:47
#22
Inviato 02 aprile 2007 - 12:44
... che il suo datore di lavoro è "fratello" burlesconi (tessera p2 n. 1816)...
... che diversi suoi colleghi in mediaset sono anche loro "fratelli" come roberto gervaso (tessera p2 n. 1815) e fabrizio trecca (tessera p2 n. 1748)...
... ma io sono un complottardo... :-\
buon proseguimento a tutte/i.
#23
Inviato 02 aprile 2007 - 14:33
gervaso presentò sia burlesconi che costanzo... trecca non ho idea come arrivò a gelli...
Mai notata questa "vicinanza": tutti insieme appassionatamente, insomma.
1819... 1816... 1815...
... ma l'italiano è smemorato...
ciao.
p.s.: anche altri dell'entourage burlesconiano sono "fratelli", fabrizio cicchitto (tessera p2 n. 2222) in primis..., massimo donelli (tessera p2 n. 2207) direttore di "sorrisi canzoni & tv), roberto ciuni (tessera p2 n. 2101) giornalista de "il giornale" e "panorama"...
p.p.s.: cito, come stimolo alla riflessione, quanto il "piano di rinascita democratica" si prefiggeva in materia di stampa e tv:
- obiettivi: la stampa, escludendo ogni operazione editoriale, che va sollecitata al livello di giornalisti attraverso una selezione che tocchi soprattutto: Corriere della Sera, Giorno, Giornale, Stampa, Resto del Carlino, Messaggero, Tempo, Roma, Mattino, Gazzetta del Mezzogiorno, Giornale di Sicilia per i quotidiani; e per i periodici: Europeo, Espresso, Panorama, Epoca, Oggi, Gente, Famiglia Cristiana.
- Nei confronti della stampa (o, meglio, dei giornalisti) l'impiego degli strumenti finanziari non può, in questa fase, essere previsto nominatim. Occorrerà redigere un elenco di almeno 2 o 3 elementi, per ciascun quotidiano o periodico in modo tale che nessuno sappia dell'altro. L'azione dovrà essere condotta a macchia d'olio, o, meglio, a catena, da non più di 3 o 4 elementi che conoscono l'ambiente.
Ai giornalisti acquisiti dovrà essere affidato il compito di ??simpatizzare? per gli esponenti politici come sopra prescelti in entrambe le ipotesi alternative 1c e 1d.
In un secondo tempo occorrerà:
- acquisire alcuni settimanali di battaglia;
- coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso una agenzia centralizzata;
- coordinare molte TV via cavo con l'agenzia per la stampa locale;
- dissolvere la RAI-TV in nome della libertà di antenna ex art.21 della Costituzione.
qualche analogia con la situazione presente?
ai più perspicaci ricchi premi e cotillon.
#24
Inviato 06 aprile 2007 - 10:18
uno degli aspetti più lampanti e negativi del superpotere Costanzo - DeFilippi è non solo lo sdoganamento ma anche la spinta del dilettantismo in ambito artistico.
Da una parte c'è la De Filippi e dall'altra ci sono io con la fiera del CD-R Home-made. Siete circondati! O_O
#25
Inviato 06 aprile 2007 - 21:52
p.p.s.: cito, come stimolo alla riflessione, quanto il "piano di rinascita democratica" si prefiggeva in materia di stampa e tv:
- obiettivi: la stampa, escludendo ogni operazione editoriale, che va sollecitata al livello di giornalisti attraverso una selezione che tocchi soprattutto: Corriere della Sera, Giorno, Giornale, Stampa, Resto del Carlino, Messaggero, Tempo, Roma, Mattino, Gazzetta del Mezzogiorno, Giornale di Sicilia per i quotidiani; e per i periodici: Europeo, Espresso, Panorama, Epoca, Oggi, Gente, Famiglia Cristiana.
- Nei confronti della stampa (o, meglio, dei giornalisti) l'impiego degli strumenti finanziari non può, in questa fase, essere previsto nominatim. Occorrerà redigere un elenco di almeno 2 o 3 elementi, per ciascun quotidiano o periodico in modo tale che nessuno sappia dell'altro. L'azione dovrà essere condotta a macchia d'olio, o, meglio, a catena, da non più di 3 o 4 elementi che conoscono l'ambiente.
Ai giornalisti acquisiti dovrà essere affidato il compito di ??simpatizzare? per gli esponenti politici come sopra prescelti in entrambe le ipotesi alternative 1c e 1d.
In un secondo tempo occorrerà:
- acquisire alcuni settimanali di battaglia;
- coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso una agenzia centralizzata;
- coordinare molte TV via cavo con l'agenzia per la stampa locale;
- dissolvere la RAI-TV in nome della libertà di antenna ex art.21 della Costituzione.
Beh, mi pare che qui si sia decisamente a buon punto...
#26
Inviato 07 aprile 2007 - 11:19
#27
Inviato 08 aprile 2007 - 01:19
perciò,se i giovani vedono la de filippi e amici,è perché viene offerto solo quel modello di rappresentazione dell'adolescenza. Le alternative non esistono,visto che programmi con giovani appena maggiorenni alla stessa ora,in concorrenza alla de filippi,non ce ne stanno. E i vari discorsi sull'auditel,con un solo uomo al telecomando, vanno a farsi fottere.
#28
Inviato 08 aprile 2007 - 10:46
semplice: si abolisce il regime di duopolio in cui si trova la tv italiana per creare un mercato concorrenziale in cui si cerca di soddisfare varie fascie di telespettatori con programmazione eterogenea e competitiva. Se le reti tv si spartiscono il pubblico come vogliono (soprattutto a vantaggio di una delle due parti coinvolte),il consumatore ne perde,perché non avendo un offerta varia non può esercitare il proprio potere decisionale (nei limiti del possibile,leggete chomsky) come avverrebbe in libero mercato o anche solo con un concorrente che sia tale(senza cartelli).
perciò,se i giovani vedono la de filippi e amici,è perché viene offerto solo quel modello di rappresentazione dell'adolescenza. Le alternative non esistono,visto che programmi con giovani appena maggiorenni alla stessa ora,in concorrenza alla de filippi,non ce ne stanno. E i vari discorsi sull'auditel,con un solo uomo al telecomando, vanno a farsi fottere.
Hai ragione, infatti il problema prima che televisivo è come al solito italiano.
#29
Inviato 08 aprile 2007 - 19:14
Comunque ho deciso: Uomini e Donne è un programma altamente educativo,
in quanto insegna la nobile arte del corteggiamento.
Si, quello all'incontrario, quello che ribalta il corteggiamento classico della gran parte dei mammiferi compreso l'0uomo, dove la donna si circonda di ammiratori e sceglie.
E via con orde di ragazzine convinte di andar dietro agli uomini tipo zerbino, salvo poi lamentarsi per "essere state usate".
Insopportabile.
#30
Inviato 16 maggio 2007 - 08:17
il problema è il messaggio che questo tipo di programmi manda: basta essere bellli e parlare dei cazzi propri in tv per essere meritevoli di uno spazio mediatico,perché indipendentemente da quello che si dice o si fa,si intrattiene la gente,che lavora tutto il giorno e che non vuole essere sovraccaricata con informazioni culturalmente rilevanti,ma vuole solo divertirsi e appassionarsi. Questi messaggi impliciti fedeli al "pensiero" della palombelli,in realtà non fanno che sminuire la funzione educatrice della televisione, nonché il fatto che,visto che i telespettatori lavorano per gran parte della giornata (perché non campano di ospitate da vespa e da buona domenica) sarebbe carino a pranzo e a cena proporre qualcosa di edificante (eccetto blob,report e i simpson),visto che solo in queste fasce orarie hanno tempo di informarsi e che in italia si legge poco.
E,soprattutto,proporre programmi quotidiani satirici e giornalistici definibili come tali.
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