[Monografia] Porcupine Tree
#51
Inviato 17 luglio 2007 - 08:42
#52
Inviato 17 luglio 2007 - 08:50
nei precedenti la componente metal era molto meno marcata, se non addirittura del tutto assente (dischi precedenti a Signify); forse è per questo che li trovi mosci. Comunque anche nei loro lavori "peggiori" è disseminata qualche perla: penso ad esempio a "Lightbulb sun", dove in mezzo a tanto pop leggero fatto di chitarrozze acustiche suonate con plettrone e rocchettoni mid-tempo salta improvvisamente fuori quel capolavoro che è "Russia on ice"...Mah, io l'ultimo ancora non l'ho sentito davvero per bene: le prime impressioni sono state di un disco un po' sbrodolato e fuori fuoco, senza gran pezzi. Pero' dal punto di vista delle preferenze sembro essere (qui) un pesce fuor d'acqua: i miei preferiti sono "In Absentia" e "Deadwing", i precedenti li trovo spesso mosci.
#53
Inviato 17 luglio 2007 - 09:47
Mah, io l'ultimo ancora non l'ho sentito davvero per bene: le prime impressioni sono state di un disco un po' sbrodolato e fuori fuoco, senza gran pezzi. Pero' dal punto di vista delle preferenze sembro essere (qui) un pesce fuor d'acqua: i miei preferiti sono "In Absentia" e "Deadwing", i precedenti li trovo spesso mosci.
No..non sei cosi' malato: c'e' qualcuno che addirittura reputa questo ultimo disco..un disco da 9 in pagella (sono io.. )!
Ma forse..e' come ha detto VRUMMEL: io alla fine non sono un fan della prima ora o comunque un fan di qualche anno fa!
Li ho scoperti da poco! E per me questo disco vale tanto!
Ma probabilmente..procurandomi i dischi che Vrummel ha consigliato (e lo ringrazio..) andro' a scoprire che i Porcupine erano ben migliori!
#54
Inviato 23 dicembre 2007 - 18:26
chiedo a chi legge di andarsi a vedere la home page di prog archives e vedere.
Un conto è la linea editoriale (dare 6 è legittimo) ma un altro è essere ciechi:
questo disco è da più parti considerato fondamentale e a me sembra che soprattutto nel forum sia tenuto in scarsa considerazione da redattori e utenti (3 pagine di topic per uno dei casi discografici dell'anno).
Il gusto è una cosa,non voglio far partire una polemica su gusti,soggettività,oggettività e altro del genere,ma solamente far notare che alle volte bisogna guardare e soprattutto ascoltare un po'di più di ciò che avviene fuori dal proprio recinto.
#55
Inviato 23 dicembre 2007 - 23:28
Soprattutto le canzoni piu' lente..le trovo azzeccate!
Reputo questo album molto meglio dell'inconcludente "Deadwing", ad esempio..
#56
Inviato 23 dicembre 2007 - 23:45
ma guarda focus, io sono un grande estimatore dei Porcupine Tree, ma considero questo disco uno dei peggiori della loro carriera, al pari solo di "Deadwing". Dopo "In Absentia" mi sembra che Wilson sia stato abbandonato dalla propria musa, ed il risultato sono dischi in cui si ripetono all'infinito i cliché che han fatto la fortuna dei Porcupine Tree nell'ultimo decennio (cioè da quando c'è il gruppo assieme a Wilson). L'unica cosa che salverei di questo disco è la lunga suite di 17 minuti, il resto è noioso e, in alcuni punti, al limite dell'auto-plagio.Riporto su il topic e stavolta penso sia davvero il caso di farlo più di altre:
chiedo a chi legge di andarsi a vedere la home page di prog archives e vedere.
Un conto è la linea editoriale (dare 6 è legittimo) ma un altro è essere ciechi:
questo disco è da più parti considerato fondamentale e a me sembra che soprattutto nel forum sia tenuto in scarsa considerazione da redattori e utenti (3 pagine di topic per uno dei casi discografici dell'anno).
Il gusto è una cosa,non voglio far partire una polemica su gusti,soggettività,oggettività e altro del genere,ma solamente far notare che alle volte bisogna guardare e soprattutto ascoltare un po'di più di ciò che avviene fuori dal proprio recinto.
#57
Inviato 24 dicembre 2007 - 09:48
io personalmente lo ritengo superiore a Deadwing (che vidi fare in alcune parti dal vivo) e considero Stupid dream l'apice della prima parte della loro carriera (o forse di tutta?) ma in quest'ultimo album,la tecnica è aumentata in modo spaventoso e così la composizione si è avvicinata moltissimo agli Opeth che Wilson ha prodotto in 3 album.
Questa è una vera e propria rivoluzione:
fino ad ora quasi nessun gruppo di psichedelia (seppur particolare come quella dei Tree) aveva ammiccato smaccatamente al prog metal senza diventare COMPLETAMENTE ripetitiva (Vrummel,tu riconosci la bontà della suite,in genere la suite è il momento culminante e il tema portante dell'album che la contiene).
Il mio era un invito rivolto a tutto il forum,ben sapendo (E NON è UNA LECCATA DI CULO) della presenza di persone pronte ad un'interpretazione un po'diversa dalla media della musica,ad una riconsiderazione di una certa scena direi molto bistrattata.
#58 Guest_Sassicaia1980_*
Inviato 24 dicembre 2007 - 10:19
ma guarda focus, io sono un grande estimatore dei Porcupine Tree, ma considero questo disco uno dei peggiori della loro carriera, al pari solo di "Deadwing". Dopo "In Absentia" mi sembra che Wilson sia stato abbandonato dalla propria musa, ed il risultato sono dischi in cui si ripetono all'infinito i cliché che han fatto la fortuna dei Porcupine Tree nell'ultimo decennio (cioè da quando c'è il gruppo assieme a Wilson). L'unica cosa che salverei di questo disco è la lunga suite di 17 minuti, il resto è noioso e, in alcuni punti, al limite dell'auto-plagio.
Riporto su il topic e stavolta penso sia davvero il caso di farlo più di altre:
chiedo a chi legge di andarsi a vedere la home page di prog archives e vedere.
Un conto è la linea editoriale (dare 6 è legittimo) ma un altro è essere ciechi:
questo disco è da più parti considerato fondamentale e a me sembra che soprattutto nel forum sia tenuto in scarsa considerazione da redattori e utenti (3 pagine di topic per uno dei casi discografici dell'anno).
Il gusto è una cosa,non voglio far partire una polemica su gusti,soggettività,oggettività e altro del genere,ma solamente far notare che alle volte bisogna guardare e soprattutto ascoltare un po'di più di ciò che avviene fuori dal proprio recinto.
d'accordo al 100% con vrummel
aggiungo che i porcupine tree ormai ambiscono a una determinata fetta di pubblico cui prima hanno solo strizzato l'occhio, ora piano piano l'han fatto proprio, ed è più o meno lo stesso tipo di pubblico dei dream theater e degli opeth. Per me i veri porcupine tree finiscono con il fiasco di metanoia. Quello che è venuto dopo lo trovo piuttosto banale, salvando solo in absentia che è l'unico ispirato di questa seconda fase, molto più commerciale. E anche in In Absentia ci sono avvisaglie dello scempio che verrà poi con deadwing e fear of a blank planet: sentite che porcheria è Strip the soul (il singolo). Ha più senso ascoltarsi gli oceansize, gli amplifier o i dredg allora.
#59
Inviato 24 dicembre 2007 - 10:32
ma guarda focus, io sono un grande estimatore dei Porcupine Tree, ma considero questo disco uno dei peggiori della loro carriera, al pari solo di "Deadwing". Dopo "In Absentia" mi sembra che Wilson sia stato abbandonato dalla propria musa, ed il risultato sono dischi in cui si ripetono all'infinito i cliché che han fatto la fortuna dei Porcupine Tree nell'ultimo decennio (cioè da quando c'è il gruppo assieme a Wilson). L'unica cosa che salverei di questo disco è la lunga suite di 17 minuti, il resto è noioso e, in alcuni punti, al limite dell'auto-plagio.
Riporto su il topic e stavolta penso sia davvero il caso di farlo più di altre:
chiedo a chi legge di andarsi a vedere la home page di prog archives e vedere.
Un conto è la linea editoriale (dare 6 è legittimo) ma un altro è essere ciechi:
questo disco è da più parti considerato fondamentale e a me sembra che soprattutto nel forum sia tenuto in scarsa considerazione da redattori e utenti (3 pagine di topic per uno dei casi discografici dell'anno).
Il gusto è una cosa,non voglio far partire una polemica su gusti,soggettività,oggettività e altro del genere,ma solamente far notare che alle volte bisogna guardare e soprattutto ascoltare un po'di più di ciò che avviene fuori dal proprio recinto.
d'accordo al 100% con vrummel
aggiungo che i porcupine tree ormai ambiscono a una determinata fetta di pubblico cui prima hanno solo strizzato l'occhio, ora piano piano l'han fatto proprio, ed è più o meno lo stesso tipo di pubblico dei dream theater e degli opeth. Per me i veri porcupine tree finiscono con il fiasco di metanoia. Quello che è venuto dopo lo trovo piuttosto banale, salvando solo in absentia che è l'unico ispirato di questa seconda fase, molto più commerciale. E anche in In Absentia ci sono avvisaglie dello scempio che verrà poi con deadwing e fear of a blank planet: sentite che porcheria è Strip the soul (il singolo). Ha più senso ascoltarsi gli oceansize, gli amplifier o i dredg allora.
Così però si fa sembrare quella di Wilson uan scelta commerciale,mentre il boom del prog metal fu all'incirca dieci anni fa...
#62
Inviato 07 giugno 2019 - 13:06
Momento un po' di merda dal punto di vista personale, che mi ha portato a riascoltare con orecchie diverse il suddetto FoaBP e Lightbulb Sun.
Il primo non mi aveva mai veramente convinto, e a livello di scrittura lo trovo ancora un po' carente, ma è ricco di pathos e l'equilibrio tra componenti psych e metal giunge a una maturità che da sola vale l'ascolto.
Lightbulb Sun forse non l'avevo mai ascoltato con attenzione dal lato testi: parla molto di solitudine, abbandono, superamento del trauma, e molti pezzi risuonano molto con la mia sensibilità. Contiene diversi brani inestimabili del loro catalogo, da adesso gli sono affezionato almeno quanto a The Sky Moves Sideways e al solista Hand Cannot Erase.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#63
Inviato 01 novembre 2021 - 18:59
L'anno prossimo il ritorno ufficiale con un nuovo album e tour in trio: Wilson / Barbieri / Harrison.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#64
Inviato 02 novembre 2021 - 14:36
Che testo piatto però, sembra fatto con un generatore. Ok che i Porcupine Tree non si ascoltano per i testi, però un minimo di sforzo in più...
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#65
Inviato 02 novembre 2021 - 14:45
Comunque anche la musica non mi pare niente di memorabile
#66
Inviato 02 novembre 2021 - 14:46
Di fronte a un pezzo così potente non riesco a lamentarmi del testo, in tutta onestà.
#67
Inviato 02 novembre 2021 - 14:47
#68
Inviato 02 novembre 2021 - 14:50
Credo riusciranno a vivere lo stesso anche senza la tua approvazione i Porcupine Tree.
#69
Inviato 02 novembre 2021 - 14:54
#71
Inviato 02 novembre 2021 - 17:55
Beh ovvio, ci mancherebbe. Ma anche con la tua approvazione eh. Non piccarti però, non mi sembra il caso.
Sei tu che hai sentito il bisogno di ribadire un parere negativo già espresso non appena ho scritto qualcosa di positivo a riguardo io.
#72
Inviato 02 novembre 2021 - 18:26
Concordo che non ci sia nulla di particolarmente memorabile in questo pezzo, ma aspettiamo di sentirlo nel contesto dell'album. Certo, bisogna sperare che il materiale sia stato scritto tutto a sei mani e prima della fase The Future Bites
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#73
Inviato 12 maggio 2022 - 07:07
Oggi sono trent'anni dall'uscita di "On the Sunday of Life...". Nonostante l'8 del Direttore a me il disco non ha mai detto granché; non sono questi i "miei" Porcupine Tree e per quanto mostri delle chiare inclinazioni pop questo tipo di psichedelia resta al mio orecchio troppo sbrodolata e alla ndo coio coio per risultarmi davvero coinvolgente. Risentendo il disco comunque mi son parecchio divertito col giochetto quasi-Wall of Voodoo di "Linton Samuel Dawson":
#74
Inviato 12 maggio 2022 - 09:23
E' un esordio troppo confuso, ancora di stampo amatoriale rispetto a ciò che sarebbe venuto dopo. Radioactive Toy e poi via verso il resto della discografia.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#76
Inviato 27 giugno 2022 - 10:22
Torniamo dunque sull'affaire Porcupine, con l'intervista di Claudione e la rece di Cristiano Orlando.
Partiamo dalle parole, perché questa volta Wilson mi ha fatto storcere il naso: se nell'intervista dichiara candidamente che i PT non erano "mai davvero finiti" e il progetto era stato solo messo in standby, io di certo non posso dimenticare una diretta AMA (ask me anything, ndr) dove alla classica domanda del fan "quando esce il prossimo disco dei PT?" rispose in 0 secondi con tono tagliente "mi sa che sei rimasto indietro, quella band non esiste più ("that band doesn't exist anymore", mi è rimasto scolpito nella memoria), come se si trattasse qualcosa che non gli apparteneva affatto.
Ebbene, questo C/C l'ho ascoltato due volte per intero (qualche volta di più i singoli, prima dell'uscita), e non posso fare a meno di percepirlo come i PT che cercano di imitare se stessi, di "confezionarsi" un ritorno soddisfacente per la gioia dei fan e per loro illusione che in fondo non sia davvero successo niente. Ma i riffoni heavy non bastano a fare un buon pezzo, e il tutto suona estremamente slavato e insincero. I lenti che intermezzano i brani da 6+ minuti sono il Wilson "intimista" più banale che io ricordi ("Of the New Day" mi è diventata quasi insopportabile) e se riascolto certi episodi di appena cinque anni fa il raffronto è impietoso.
Se si è abbastanza riccardoni c'è un solo vero motivo per ascoltarsi C/C e trarne qualcosa di buono, ed è ovviamente Gavin Harrison. Non che servisse confermarlo, ma dopo gli ultimi anni di militanza con i King Crimson è diventato se possibile ancora più esatto nella "scrittura" con cui si impone spontaneamente come forza motrice dell'insieme.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#77
Inviato 27 giugno 2022 - 10:34
Concordo anche io, il disco non è malvagio (in questo senso ammetto di preferirlo a buona parte della "fase metal" della band) ma è essenzialmente un album Gavin Harrison & Friends. Non tanto perché l'apporto compositivo di Harrison sia preponderante (non credo proprio), ma perché circa tutti i momenti sorprendenti e appaganti vengono dalla sua batteria.
#78
Inviato 27 giugno 2022 - 10:49
Non conoscendo né il gruppo né lui, ma sapendo del loro valore riconosciuto, mi sono soffermato su questo nuovo loro brano. Non capisco se è lui ad aver ispirato la maggioranza del nuovo rock pop dalle pretese classiche (pop classico inteso come sofisticato postmoderno) o è lui ad ispirarsi alle nuove tendenze di questi due o tre lustri:
Starsailor per esempio o Ashcroft e similia, cose che tendenzialmente non mi gustano molto
http://youtu.be/AY148yblJdg
Suggestivo
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#80
Inviato 27 giugno 2022 - 13:57
Quali sono i dischi da consigliare della fase psych e quali quelli della fase metal?
(Per me)
Fase psych: The Sky Moves Sideways, Signify, magari anche un bel compendio di rarità e versioni alternative come Stars Die;
Fase "metal": Lightbulb Sun (che in realtà per me fa da ideale ponte tra le due fasi), In Absentia, Deadwing
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#81
Inviato 27 giugno 2022 - 14:30
Come dicevo negli status ( ) per me poi "In Absentia" e "Deadwing" non sono mica per davvero dischi metallici, anzi sono l'apice in fatto di scrittura pop. In mezzo tra i due periodi psych e metal infatti ce ne se sta a mio avviso uno sostanzialmente pop-prog, che per inciso trovo il loro migliore. I due titoli segnalati da Paloz sono quelli che preferisco.
#82
Inviato 27 giugno 2022 - 15:23
Aggiornata e rinominata come discussione generale sui PT. Se potete, riportate qui alcuni dei fatidici status che si sono già persi nel vuoto cosmico.
#83
Inviato 27 giugno 2022 - 19:45
Non credo che il recensore si offenda
#84
Inviato 28 giugno 2022 - 06:34
Quali sono i dischi da consigliare della fase psych e quali quelli della fase metal?
fase psych : The Sky Moves Sideways , Up The Downstairs, e la sottovalutata compilation On The Sunday Of Life
fase intermedia : Signify, Stupid Dream , Lightbulb Sun In Absentia
fase metal : Deadwing, Fear Of A Blank Planet ( il più vicino a quelle sonorità)
altri ascolti belli sono il live Coma Divine registrato a Roma e Recordings.
#85
Inviato 28 giugno 2022 - 07:05
Mi pare di capire che nemmeno loro abbiamo un disco perfetto, ma una serie di dischi diversi tra loro che siano tutti tra il "buono" e l' "ottimo". Ho ascoltato un sacco di loro brani in questi anni ma mai un disco dall'inizio alla fine, l'ultimo LP mi sembra molto molto valido (vista anche la merda che circola in giro)
#86
Inviato 28 giugno 2022 - 08:54
Mi pare di capire che nemmeno loro abbiamo un disco perfetto, ma una serie di dischi diversi tra loro che siano tutti tra il "buono" e l' "ottimo". Ho ascoltato un sacco di loro brani in questi anni ma mai un disco dall'inizio alla fine, l'ultimo LP mi sembra molto molto valido (vista anche la merda che circola in giro)
Proprio questo è quello che mi ha sempre frenato nell'esplorazione, il non aver trovato un disco di riferimento da cui partire.
#87
Inviato 28 giugno 2022 - 08:59
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#88
Inviato 28 giugno 2022 - 09:32
Come dicevo negli status ( ) per me poi "In Absentia" e "Deadwing" non sono mica per davvero dischi metallici, anzi sono l'apice in fatto di scrittura pop. In mezzo tra i due periodi psych e metal infatti ce ne se sta a mio avviso uno sostanzialmente pop-prog, che per inciso trovo il loro migliore. I due titoli segnalati da Paloz sono quelli che preferisco.
Io ho sempre pensato che la parte più pop, che è anche la mia preferita, fosse rappresentata da Stupid dream e Lightbulb sun; da In absentia si apre la fase metallara. Che poi coincide, per una periodizzazione più concreta, con l'arrivo di Gavin Harrison al posto di Maitland e con l'inizio della collaborazione di Steven Wilson con gli Opeth in Blackwater park.
Pietre miliari però, boh (l'ha detto qualcuno negli status mi sembra), sono un fans sin da adolescente ma per me sarebbe una rivalutazione eccessiva.
#89
Inviato 28 giugno 2022 - 09:34
Deep Purple > Television.
Che paragone da status legolasiano
#90
Inviato 28 giugno 2022 - 09:58
Quali sono i dischi da consigliare della fase psych e quali quelli della fase metal?
fase psych : The Sky Moves Sideways , Up The Downstairs, e la sottovalutata compilation On The Sunday Of Life
fase intermedia : Signify, Stupid Dream , Lightbulb Sun In Absentia
fase metal : Deadwing, Fear Of A Blank Planet ( il più vicino a quelle sonorità)
altri ascolti belli sono il live Coma Divine registrato a Roma e Recordings.
Se citi 9-11 dischi ovvio che uno si spaventa
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#91
Inviato 28 giugno 2022 - 10:24
In effetti sembra il classico testo di un artista non madrelingua che vuole scrivere e cantare in inglese.
Comunque anche la musica non mi pare niente di memorabile
Si concordo il testo non darebbe alcun fastidio se non fosse evidenziato dal video. La musica non è male ma molto telefonata, troppo pulita, alla fine è il solito difetto dei porcupine tree bravissimi ma poco viscerali
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#92
Inviato 28 giugno 2022 - 10:27
Quali sono i dischi da consigliare della fase psych e quali quelli della fase metal?
fase psych : The Sky Moves Sideways , Up The Downstairs, e la sottovalutata compilation On The Sunday Of Life
fase intermedia : Signify, Stupid Dream , Lightbulb Sun In Absentia
fase metal : Deadwing, Fear Of A Blank Planet ( il più vicino a quelle sonorità)
altri ascolti belli sono il live Coma Divine registrato a Roma e Recordings.
Se citi 9-11 dischi ovvio che uno si spaventa
, beh in effetti parlo da quasi-fan , io ero partito proprio da FOABP e poi sono andato a ritroso nella discografia. i dischi prettamente più psichedelici ci ho messo un bel po' ad apprezzarli
#93
Inviato 28 giugno 2022 - 11:08
#94
Inviato 28 giugno 2022 - 11:14
Unpopular opinion: Gavin Harrison non mi ha mai fatto impazzire, trovo anzi che nei PT gli sia sempre stato eccessivamente concesso di esprimersi a briglie sciolte.
Non discuto la tecnica, oggettivamente mostruosa, ma lo trovo un musicista quasi sempre sovrabbondante, ritengo abbia una tendenza a strasuonare che alla lunga mi produce l'effetto contrario all'intento, che penso sia quello di esorcizzare l'effetto noia con un movimento batteristico perpetuo. Con questo non nego il suo apporto fondamentale in canzoni dove le sue parti sono da masterclass della batteria (The Sound of muzak su tutte), ma ecco considerarlo tipo il miglior batterista di tutti i tempi come succede presso molti musicisti di mia conoscenza anche no.
Per quanto riguarda il disco nuovo, non l'ho ancora ascoltato per intero, la produzione mi piace più delle ultime cose che avevano pubblicato, non so se la scrittura sia destinata a lasciare il segno, vedremo.
#95
Inviato 28 giugno 2022 - 11:24
Per non sovraccaricare un neofita io lo farei cominciare dai due classici: The Sky Moves Sideways, emblema della fase progressive/psichedelica/ambient, e In Absentia, il loro disco più celebrato e che fornisce un buon compendio sia della loro vena prog pop, sia delle sfuriate metalliche che son valse loro le prime importanti consacrazioni di pubblico.
#96
Inviato 28 giugno 2022 - 11:58
Come dicevo negli status ( ) per me poi "In Absentia" e "Deadwing" non sono mica per davvero dischi metallici, anzi sono l'apice in fatto di scrittura pop. In mezzo tra i due periodi psych e metal infatti ce ne se sta a mio avviso uno sostanzialmente pop-prog, che per inciso trovo il loro migliore. I due titoli segnalati da Paloz sono quelli che preferisco.
Io ho sempre pensato che la parte più pop, che è anche la mia preferita, fosse rappresentata da Stupid dream e Lightbulb sun; da In absentia si apre la fase metallara. Che poi coincide, per una periodizzazione più concreta, con l'arrivo di Gavin Harrison al posto di Maitland e con l'inizio della collaborazione di Steven Wilson con gli Opeth in Blackwater park.
Pietre miliari però, boh (l'ha detto qualcuno negli status mi sembra), sono un fans sin da adolescente ma per me sarebbe una rivalutazione eccessiva.
Massì, con In Absentia iniziano a farsi evidenti i link metallico/alternativi, che si amplificano ulteriormente in Deadwing (che però poi contiene "Lazarus" che è tipo la migliore canzone che i Coldplay non hanno scritto). Però sono album di transizione, le schitarrate pesanti sono un elemento e non the thing, come invece a me pare nei dischi dopo. Al centro ci sono ancora le canzoni, con una dinamica e una gamma timbrica, ritmica, armonica maggiore che in passato, il che mi pare solo che un bene.
Su Harrison: a me di decretare chi sia il miglior batterista della terra importa poco e non avrei nemmeno i parametri per individuarlo; secondo me lui non è un buon autore (episodi solistici ahime trascurabili) ma in presenza di un songwriting a fuoco è un valore aggiunto che può davvero far brillare le composizioni. Anche nei Pineapple Thief, che fin dalle iniziali sono un po' stati gli eredi spirituali dei Porcupine Tree mentre loro mancavano dalle scene, ha reso una bomba dischi che già partivano con ottime carte (il mio preferito è "Your Wilderness"), mentre con cose meno entusiasmanti tipo l'ultimo non è che abbia saputo fare miracoli.
#97
Inviato 28 giugno 2022 - 13:10
Migliori momenti di Wilson cantautore intimista.
Con i PT:
Trains
How Is Your Life Today?
Stars Die
Collapse the Light Into Earth
Waiting
Shesmovedon
Lazarus
Da solista:
The Raven That Refused to Sing
Deform to Form a Star
Pariah
Happy Returns
Drive Home
Veneno para las hadas (in realtà una specie di reprise di The Sky Moves Sideways)
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#98
Inviato 28 giugno 2022 - 13:41
oltre a quelle che hai citato ( tutte bellissime) aggiungerei queste due,
Buying New Soul
Way Out Of Here (i'm trying to forget you/and you know that i will/in a thousand years/or maybe a week)
su Wilson solista ho grosse lacune , non conosco molto.
#99
Inviato 28 giugno 2022 - 13:58
Buying New Soul
Sì, volevo menzionarla stamane, la versione estesa in "Recordings" è una full immersion nella nostalgia factory dei Porcospini.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#100
Inviato 23 settembre 2022 - 22:26
PANCAROTTO + KUEDO = PERFEZIONE
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