I sindacati da almeno due anni avrebbero dovuto mobilitarsi (e dopo due anni, se necessario, alzare le barricate nelle strade con dei blocchi feroci) per chiedere ai governanti di turno e alla classe dirigente generale una sola cosa: salari più alti. No, non il salario minimo, ma salari più alti. E' la cosa più sentita dalla popolazione di qualunque paese, ed è il problema n.1 in Italia. Se non hai nemmeno un salario in crescita nella media europea non ti senti più cittadino, covi odio per chiunque venga qui, te ne sbatti della forma di governo democratica e diventi disponibile anche a soluzioni alternative alla democrazia, ti deprimi, magari emigri, e il paese diventa vecchio, pesante e con sempre minori prospettive e vitalità.
Ricordo che nella magnificenza del suo pontificato a vari livelli all'interno del consesso europeo, Mario Draghi ha sempre dispensato encicliche in chiave di necessità della contrazione del salario a favore della capacità di export made in UE.
Più comodo per i sindacati addossare responsabilità all'avverso governo di turno ( guarda il caso di centroderstra ) piuttosto che rivendicare una utopistica strategia europea. O addirittura una strutturale inadeguatezza del nostro paese rispetto alla media europea... se non alle farneticazioni del suddetto faccendiere.