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Le Metamorfosi: "ma È Davvero Lo Stesso Gruppo?"


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16 replies to this topic

#1 Connacht

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Inviato 01 aprile 2025 - 16:45

Topic dedicato a tutti quei casi in cui degli artisti musicali a un certo punto della loro carriera hanno cambiato genere o stile al punto da sembrare irriconoscibili o quasi rispetto al passato. Esempi celebri sul forum sono i Radiohead, Taylor Swift, i Talk Talk, o forse il caso più clamoroso e stupefacente gli Ulver.

 

Postate pure gli esempi che vi incuriosiscono maggiormente, più sono sbalorditivi meglio è! Il cambiamento però deve essere davvero netto se non imprevedibile: un gruppo che da un hard rock malinconico e bluesy passasse a un heavy metal tiratissimo si noterebbe, ma mai quanto il caso in cui passasse al synth pop o al reggae.

 

Non valgono ovviamente canzoni isolate, come il classico pezzo acustico tra tanti distorti, o le parentesi di tastiera. Il cambiamento deve essere a livello di album.

 

Un po' al limite i progetti paralleli o le carriere soliste rispetto al gruppo principale (anche se magari interessanti come confronti), spesso questi casi vengono sfruttati proprio per evitare l'effetto estraniante di un cambiamento drastico nella discografia di provenienza - e questo topic si vuole incentrare proprio su cotale effetto.

 

Esistono tante variazioni sul tema, anche combinate tra loro:

 

  1. l'artista si evolve in modo costante e deciso, si può tracciare un filo conduttore di album in album, ma inevitabilmente i primi suoneranno diversissimi dagli ultimi prendendo due canzoni a caso;
  2. l'artista sembrava avesse consolidato uno stile di riferimento abbastanza inquadrabile, per poi mutare all'improvviso;
  3. l'artista cambia genere o stile di continuo, anche senza coerenza;
  4. l'artista ha avuto una "sbandata" passeggera per poi tornare sui propri passi, magari per via della reazione negativa dei fan, o comunque il cambiamento è stato dal principio una parentesi temporanea senza intento di proseguirla;
  5. l'artista è stato più mutevole agli inizi di carriera, prima di trovare finalmente delle coordinate su cui adagiarsi;
  6. l'artista più o meno esplicitamente ha rinnegato il proprio passato e ha voluto cambiare pelle e voltare pagina del tutto per varie ragioni;
  7. l'artista segue le mode o di volta in volta esplora stilemi che nel frattempo divengono popolari, integrandoli nelle proprie composizioni;
  8. i cambiamenti sono dovuti a cambi di formazione, anche drastici, o pressioni da parte della casa discografica.

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Sister of night
When the hunger descends
And your body's a fire
An inferno that never ends
An eternal flame
That burns in desire's name

 

C'era una volta un automobilista per strada, a un certo punto la moglie lo chiama al telefono allarmata: "tesoro, fai attenzione, c'è un folle che sta andando contromano in autostrada!" e lui: "uno? qui vanno tutti contromano!"


#2 Gozer

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Inviato 01 aprile 2025 - 16:59

Taylor Swift? Ma che diamine? ashd

 

Comunque, sono letteralmente centinaia le risposte possibili, a partire dai nostri Battisti e Battiato.

 

Qualsiasi artista con un minimo di talento e una carriera abbastanza lunga tende a farlo. 


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RYM ___ i contenuti

"SOVIET SAM" un blog billizzimo


7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#3 The Careless Whisper

    Classic Rocker

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Inviato 01 aprile 2025 - 18:33

Alan Sorrenti (dal prog alla disco music)

The Shamen (dalla neo psichedelia alla dance)

John Grant (dal cantautorato vintage al synth-pop)

Michele Zarrillo (dal prog alla musica leggera)

Young Signorino (dal rap alla dark wave degli ultimi 4 singoli)

 

 

 

 

Qualsiasi artista con un minimo di talento e una carriera abbastanza lunga tende a farlo. 

 

Anche Le Orme si sono evolute abbastanza, da fine anni '60 ai primi anni '80.

Lo hanno fatto anche New Trolls, PFM etc. ma secondo me con punti bassi più bassi, specie a fine anni '70/primi '80 (diventando a volte imbarazzanti, mentre Le Orme hanno retto meglio a mio avviso).


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https://www.decandiamauro.com

 

Instagram

 

 

"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)

"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)

"Oggi è tutto elettronico ma fa anche tutto schifo" (Alberto Radius)

 

 


#4 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 01 aprile 2025 - 20:03

https://www.youtube....h?v=QooCN5JbOkU

 

https://www.youtube....h?v=xwTPvcPYaOo

 

C'è da dire che pure il gruppo si era stravolto nel mentre.


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Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."

#5 Reynard

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Inviato 01 aprile 2025 - 20:25

Un caso molto molto minore, ma che mi piace citare, è quello degli ungheresi Beatrice.

 

Hanno esordito alla fine degli anni '60 suonando cover di Hendrix, Shocking Blue, Joe Cocker ecc. 

 

Nel corso degli anni '70 passano a coverizzare canzoni glam rock, Sweet, Suzi Quatro ecc.

 

Nel '77 c'è la svolta disco: Beatrice - Gyere kislány, gyere (Moog funk, Hungary 1977)

 

Qualche anno dopo adottano un suono più duro, tra hard rock e punk: Beatrice - Minek él az olyan...

Jerikó

 

Si sciolgono nell'81 e si riformano nell'88 con un suono pop-rock più tranquillo:

Beatrice - Azok a boldog szép napok

Azok a boldog, szép napok


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#6 Gozer

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Inviato 01 aprile 2025 - 21:02


 

Qualsiasi artista con un minimo di talento e una carriera abbastanza lunga tende a farlo. 

 

 

Tanto per dire, fra i grandi eclettici solitamente uno non immagina i cantautori alla Leonard Cohen, eppure: questo sotto è davvero lo stesso artista di "So Long Marianne"? 

 

 

E si può fare davvero con chiunque il gioco, basta che la carriera sia abbastanza lunga e ci trovi dentro i tipi di sound più diversi. Thread a mio avviso un po' sconclusionato.


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#7 Mr. Atomic

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Inviato 01 aprile 2025 - 21:05

nessuno a citato Battiato dunque posto veloce il suo nome 


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#8 Mr. Atomic

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Inviato 01 aprile 2025 - 21:15

ah no l'ha già detto Gozer

 

cmq sono veramente in molti, calcolando poi anche quelli che han dato vita a mille progetti, cambiando o no il nome: Fripp, Zorn, Plotkin o Mick Harris su tutti

 

due nomi meno scontati/ più azzardati: i PIL e i Cocteau Twins: quest'ultimi li ho riascoltati in queste giornate, andate a risentite i primi Ep e Garlands, c'entrano veramente pochissimo con Heaven or Las Vegas


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#9 Mr. Atomic

    Classic Rocker

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Inviato 01 aprile 2025 - 21:33

Un caso molto molto minore, ma che mi piace citare, è quello degli ungheresi Beatrice.

 

Hanno esordito alla fine degli anni '60 suonando cover di Hendrix, Shocking Blue, Joe Cocker ecc. 

 

Nel corso degli anni '70 passano a coverizzare canzoni glam rock, Sweet, Suzi Quatro ecc.

 

Nel '77 c'è la svolta disco: Beatrice - Gyere kislány, gyere (Moog funk, Hungary 1977)

 

Qualche anno dopo adottano un suono più duro, tra hard rock e punk: Beatrice - Minek él az olyan...

Jerikó

 

Si sciolgono nell'81 e si riformano nell'88 con un suono pop-rock più tranquillo:

Beatrice - Azok a boldog szép napok

Azok a boldog, szép napok

storia pazzesca 

 

la loro carriera potrebbe tranquillamente rappresentare la storia dei processi culturali nello spazio magiaro 

 

lasciando stare il genere musicale, sul finire degli anni settanta erano lo zoccolo duro dell'underground. Ogni "deviante", anti-comunista, reietto della società, etc ascoltava i Beatrice, e i testi van detto che erano anche molto espliciti, infatti non furono mai tollerati da Aczèl, il "dittatore della cultura" del regime Kàdàr. 

 

Il cantante e uomo simbolo, Nagy Ferò, dopo esser stato in galera e ripudiato anche dai colleghi musicisti, è entrato a far parte dei Bikini, gruppo avant-punk che musicalmente non c'entrava un cazzo con i Beatrice, testi dada e anche pezzoni clamorosi come questo

 

 

quando cade in regime Nagy Ferò ricompone i Beatrice ma abbandona completamente la matrice underground per diventare LA band nazionalpopolare del paese per eccellenza, diventando di fatto la band più famosa d'Ungheria. 

 

finita la storia? no, attualmente infatti Nagy Fero ancora in attività è diventato il cantante preferito di Orbàn, e Nagy Fero stesso non ha mai tenuto nascosto la grande ammirazione per il primo ministro, con tanto di endorsement in ogni campagna elettorale 

 

per non parlare della fase disco pre-svolta underground già citata da Reynard das.gif

 

ahah non posto per decenza ma se cercate su google trovate diverse foto con lui già vecchissimo che si limona tipe di quindici anni 

 

26735495.jpg

 

old_90632.jpg

 

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Nagy-Fero-e1716280931929.jpg


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#10 diegopunk

    Groupie

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Inviato 01 aprile 2025 - 22:05

Ministry 1983

 

Ministry 1988


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#11 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 02 aprile 2025 - 07:58

Sinceramente se nella metamorfosi non ci sento una traccia comune, un tocco personale inconfondibile che mi fa comunque riconoscere tale artista io non ci sto.
Il caso dei Fleetwood Mac mi pare paradigmatico, da ispida e acida british blues band a campione del pop rock americano. Non ci trovo tratti comuni se non nell'uso intrigante della batteria di mister Mick.
Interessanti le evoluzionindei Pink Floyd o di altri gruppi progressive, ma lo dice la parola stessa del genere in cui appartengono tali gruppi: "progressive" che vuol dire in cambiamento, evoluzione.
In fin dei conti è più calzante una metamorfosi nell'egotisno del solista: Bowie è sempre Bowie nei mille generi, così Madonna. Un caso piuttosto riuscito è quello dei Queen, sempre molto Queen, ma piuttosto sempre molto Mercury e degli Stones che peró non hanno mai compiuto una metamorfosi, semmai era il mondo intorno che l'ha compiuta mentre loro si divertivano.
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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#12 cool as kim deal

    Utente contro le bonus track

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Inviato 13 aprile 2025 - 10:12

I Pere Ubu da Song of the bailing man a Cloudland con The tenement year come ibrido tra i due periodi
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Adescatore equino dal 2005

#13 Connacht

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Inviato 13 aprile 2025 - 14:03

Sono sicuro che ora reallytongues non ci starà.

 

Vi piacciono i Depeche Mode del periodo di Songs of Faith and Devotion e di Ultra?

Magari con qualche punta di Zooropa degli U2, Is This Desire? di PJ Harvey, dei Curve e volendo dei Cardigans, ma soprattutto quei Depeche Mode lì, in modo plateale.

 

Se sì, allora prima di tutto provate l'album Host degli inglesi Paradise Lost, uscito nel 1999.

Se no, ascoltate giusto i primi 30 secondi delle canzoni che vi propongo per farvi un'idea generale.

 

Ecco per esempio il brano di apertura, "So Much Is Lost":

 

 

Adoro gli effetti in stereo, il sintetizzatore che pervade l'etere, le chitarre d'accompagnamento che mi ricordano "Barrel of a Gun" e "Mercy in You", il basso così in evidenza, la voce profonda e pulita di Nick Holmes...

 

Oppure la title track di chiusura, "Host", con le sue atmosfere notturne e suadenti tra strings e battito quasi downtempo che fanno tanto un incrocio tra "Home" e "Insight":

 

 

Fatto?

 

Inquadrato più o meno il disco?

 

Bene, ora ascoltate questo brano, "Breeding Fear", dall'album di esordio Lost Paradise del 1990. Anzi, non serve che sentiate il brano per intero, bastano i primi dieci secondi, che vi capisco se lo ritenete inascoltabile. Stesso gruppo eh, soprattutto stesso cantante:

 

https://www.youtube.com/watch?v=vlYxnYDfnn0

 

das.gif


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#14 John Trent

    Genio incomprensibile

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Inviato 13 aprile 2025 - 15:37

Peccato che poi siano vigliaccamente tornati indietro, alla faccia dell'essere tacciati di essersi venduti con la svolta pop elettronica. Così come tutti gli altri true che ci avevano provato in quegli anni ad allargare gli orizzonti, tornati a mungere mamma metallo. E già: venduti.
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#15 Connacht

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Inviato 13 aprile 2025 - 16:40

Oddio non esageriamo, conta che le bollette le dovevano pur pagare. das.gif

A me sarebbero piaciuti tantissimo altri album come Host ma prima che Nick Holmes e Greg Mackintosh si riprendessero dallo shock per le reazioni subite sono letteralmente passati oltre vent'anni. Durante la pandemia hanno messo in piedi un progetto chiamato per l'appunto Host e nel 2023 hanno pubblicato "l'esordio" IX, purtroppo non riprende la stessa freschezza melodica del disco del 1999, ma possiamo ben sperare per il futuro

 

Comunque tra i gruppi dalle origini affini che poi si sono evoluti in altro, Anathema e Gathering sono proseguiti su lidi alternative/progressive rock e non si sono rimessi a "mungere" le cose passate. I secondi si sono quasi dovuti sciogliere per il boicottaggio e le resistenze subite che intorno al 2000 li oppressero economicamente, ma decisero di proseguire per la strada che avevano intrapreso e fondare un'etichetta indipendente per tirare a campare.


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#16 Frank Pisciobbomba

    utente blasonato

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Inviato 15 aprile 2025 - 15:43

in tal senso i primi a venirmi in mente sono i Bee Gees, che prima dei successi disco hanno fatto cose tipo questa

 


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Mi chiamo Ash, reparto ferramenta


#17 mr_tankian

    diesel_tankian

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Inviato 17 aprile 2025 - 15:19

 

 

Qualsiasi artista con un minimo di talento e una carriera abbastanza lunga tende a farlo. 

 

 

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E si può fare davvero con chiunque il gioco, basta che la carriera sia abbastanza lunga e ci trovi dentro i tipi di sound più diversi. Thread a mio avviso un po' sconclusionato.

 

 

Gran bel pezzo. L'avrei visto bene in un album dei Sisters of Mercy.


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