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[Pietra Miliare] Hank Thompson - Songs For Rounders (1959)


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6 replies to this topic

#1 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 08 gennaio 2024 - 17:54

Terza pietra country dopo Cash e Nelson.

Questo di Hank Thompson per quanto mi riguarda è il miglior disco country degli anni Cinquanta. Lui fu un artista visionario che fece fare passi da gigante al genere sotto più aspetti, sia a livello stilistico, sia a livello tecnologico, coadiuvato dal chitarrista monstre nonché autore Merle Travis e dallo storico produttore Ken Nelson (non parente di Willie).

C'è anche una delle più belle copertine di sempre.

 

Buona lettura: https://www.ondarock...forrounders.htm

 

 

 


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#2 Mr. Atomic

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Inviato 08 gennaio 2024 - 20:20

domanda off topic: oggi potrebbe mai uscire una raccolta di cover ri-arrangiati con queste ambizioni e/o risultati? calcolando chiaramente qualsiasi genere


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#3 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 08 gennaio 2024 - 21:01

"Songs for Rounders" ha in effetti solo due brani originali su dodici, il resto sono tradizionali o cover, tutti arrangiati in maniera piuttosto ardita. 

 

Se oggi avrebbe senso una cosa del genere? Forse non nel senso classico del termine: da quel punto di vista l'ultimo album che mi sembra avere retto è "American IV" di Johnny Cash e parliamo ormai del 2002, più di vent'anni fa. Curiosamente, ma forse non troppo, sempre in ambito country. 

 

Però volendo, la vaporwave ha aperto nuovi scenari alla musica con delle "riletture ardite", ottenute non coverizzando ma manipolando direttamente le originali.

L'importante, sia che si coverizzi, sia che si manipoli, è raggiungere quell'equilibrio in cui da un lato il materiale originale rimane riconoscibile / rispettato, dall'altro il risultato finale riesce a essere tanto distante da tagliare il cordone ombelicale e assumere dignità propria: che non è facile perché con la preoccupazione di distaccarsi il più possibile il rischio di cadere nel ridicolo è dietro l'angolo (penso agli orripilanti Nouvelle Vague). 

 

Ne consegue, in base al ragionamento di cui sopra, la seguente equazione:

"Songs for Rounders" : country = "Floral Shoppe" : ambient & vapor

 

(Ok, il finale era semiserio, ma la parte precedente no tongue.png ).


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#4 AvatarNull

    aspirante indie

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Inviato 12 gennaio 2024 - 16:23

Splendido album, andrebbe  fatto uno speciale anche sull'altro Hank (Williams) che è stato una delle figure seminali del Country. Per altro anche i suoi discendenti (soprattutto il III) non sono malaccio!


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#5 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 12 gennaio 2024 - 16:46

Williams è molto importante, ma anche appesantito da un mito fortemente distorto dal fatto che spesso chi lo loda come artista seminale del country conosce praticamente solo lui, Cash e se proprio va benissimo Willie Nelson. In realtà nel country ci sono un sacco di artisti importanti quanto lui. Se vuoi saperne di più ti invito a comprare il mio libro sul country: https://forum.ondaro...22-2022-arcana/ biggrin.png


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#6 AvatarNull

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Inviato 12 gennaio 2024 - 17:59

Che interessante il libro, grazie del consiglio ho sempre voluto approfondire questa genere..

 

Comunque ho citato Hank Williams soprattutto per l'assonanza con Thompson. Capisco che è uno dei nomi più "pubblicizzati", ma penso che comunque rimanga assieme a Rodgers e la Carter Family uno dei fondatori del genere o sbaglio?


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#7 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 13 gennaio 2024 - 10:12

Pensa che non ci va manco vicino a essere fra i fondatori del genere. Il country per convenzione nasce nel 1927, mentre Hank Williams ha debuttato nel 1947, esattamente vent'anni dopo. 

Addirittura, non è neanche il fondatore della specifica corrente del country di cui faceva parte, l'honky tonk, che per convenzione si fa risalire al 1941 con questo pezzo di Ernest Tubb:

 


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