Oh, v'ho messo nel thread calderone nonostante ne meritassero uno il francese Lomepal, il coreano 250 e gli ungheresi Carson Coma, però caspita se non se ne può aprire uno manco per un'artista che in Italia un giro anche se di culto lo ha, o almeno lo ha avuto (il suo album del 2015, "Hasta la raíz", pur senza entrare nella top 50 accumulò abbastanza da ottenere il disco d'oro)...
Parliamo della più importante cantautrice messicana attuale, ma che per quanto mi riguarda finora aveva espresso il proprio potenziale solo in parte, soprattutto con gli ultimi quattro album, composti tutti da cover e/o duetti, molto interlocutori per quanto ben curati.
Ma quest'anno la musica è cambiata, con un disco interamente autografo, coprodotto da Adan Jodorowsky (sì, è il figlio), arrangiato dall'enfant prodige Emiliano Dorantes (vent'anni, già affermato polistrumentista e orchestratore), che vi suona anche il piano, e con la partecipazione di Marc Ribot (noto gregario per Tom Waits e John Zorn), Sebastian Steinberg (contrabbassista dei Soul Coughing) e Cyril Atef (uno dei più richiesti batteristi francesi, già al soldo di cantautori del calibro di -M- e Bernard Lavilliers).
Si viagga fra folk contemporaeno, jazz, musica da camera e musica regionale iberoamericana, con testi che sono autentiche poesie su morte e rinascita. Ne ho tradotto qualcuno per la rece:
https://www.ondarock...aslasflores.htm
Un paio di assaggi: