Ciao a tutti, perdonatemi se non seguo assiduamente il Forum, però ho letto con grande curiosità questo thread, e mi è venuta voglia di scrivere qualcosa, visto che vengo chiamato spesso in causa.
Anzi tutto volevo dire a Michele Palozzo, penna straordinaria che purtroppo non sta più contribuendo al sito, che credo di non aver tradito nessuno scrivendo approfondimenti su Taylor Swift. Il mio percorso su Onda Rock è stato sempre decisamente trasversale, posso scrivere di Metz, Uzeda o Fugazi, perchè i miei generi preferiti sono noise e shoegaze, così come ho scritto di jazz, di elettronica e di tanta musica italiana, ma ho sempre ascoltato moltissimo pop, e credo d conoscerlo meglio di tanti che oggi se ne professano insegnanti, anche perchè a partire dagli anni Ottanta (io ho 54 anni) ho lavorato in molte radio private e per anni sono stato anche dj, nel mio piccolo, quindi traffico con la musica pop da ragazzino, ne conosco tantissima, e per me Taylor Swift è il fenomeno pop più straordinario di sempre. La osservo attentamente, leggo le classifiche di tutto i mondo e io queste cose (quelle che sta facendo la Swift) non le ho viste fare mai a nessuno, non a Madonna, non a Michael Jackson e nemmeno ai Beatles. Per mesi, mesi e mesi 10 album nelle prime 50 posizioni in USA e UK. OK. Lo sapete, ma in altri paesi i numeri sono ancor più straordinari: in Australia o in Nuova Zelanda quelle 10 posizioni sono state anche l'intera Top Ten!
Capirei questi punti esclamativi se beccassi una percentuale, ma mi sembra persino banale sottolineare che la qualità e la popolarità, soprattutto nella musica popolare non sono minimamente direttamente correlate, mentre contano un'infinità di fattori extramusicali: immagine (tantissimo), promozione (sia quella normale sia fenomeni tipo payola), educazione musicale degli ascoltatori sempre più carente che spinge il grande pubblico a preferire cose sempre più basilari, fattori come l'essere "per famiglie" e anche "per ragazze" che aiutano il successo, il fenomeno di una reazione a catena che si autoalimenta (se tutti ascoltano quel che è popolare, anche chi non conosce vorrà conoscere/comprare dischi/vedere concertI/compare magliette o merce varia, la cosiddetta fomo è una brutta bestia), ill fatto che con decine di autori a scriverti il materiale puoi stare sempre in tour ed ampliare il tuo successo ulteriormente, o anche la semplice venerazione per il capitalismo (a me i concerti della Swift sembrano in fondo eventi per la celebrazione del denaro e del successo, lei fa soldi e ha successo per cui è adorata per quello, la musica è probabilmente il fattore meno importante, è una sacerdotessa di fama e soldi).
Ma in tutto questo, dal punto di vista dell'appassionato di musica e non del resto fatico davvero a capire l'entusiasmo.
Ritengo sia da evidenziare giusto il fatto che il materiale che canta è (o almeno così ci vogliono far credere) scritto da lei, è un fiume in piena, e di volta in volta, secondo i momenti della sua carriera si è affidata a un produttore piuttosto che a un altro, giusto perchè cercava (o il suo management cercava, ognuno lo legga come preferisce) un suono.
Folklore ed Evermore sono suoi testi arrangiati con il determinante contributo di Dessner, ma credo lo sappiate tutti.
Insomma, stiamo parlando di una ragazza che a 14 anni era stata messa sotto contratto dalla RCA in qualità di autrice...
Ma anche se tutto questo fosse una favola, anche se ce lo raccontassero soltanto per farcelo credere, state affermando che tutte le altre popstar si trovino in situazioni diverse?
Andatevi a leggere l'infinito elenco di autori e producer dietro gli album di Britney Spears.
E' durata tre dischi, e lei si che era un'interprete, non una cantautrice.
E via di seguito con (quasi) tutte le altre.
Ma magari mi sbaglio.
Ci fosse qualcuno che dice: eh, ma la Eilish senza il fratello varrebbe zero.
No, è soltanto contro la Swift che si crea questa tendenza a sminuirne il valore.
Io ritengo che dietro la Swift ci sia un talento di gran lunga superiore a tutto il resto del pop contemporaneo.
Ha fatto tutto molto bene e lo fa da tantissimo tempo.
Ha vinto 4 Grammy con Fearless, a 18 anni, insomma, già all'epoca c'era una cospirazione per avvantaggiarla?