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Il Governo Del Centenario - Meloni I (2022 - 8 Settembre 2043)


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1717 replies to this topic

#1701 Trickster017

    Rocker statale

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Inviato 13 aprile 2024 - 07:06

“La maggioranza di governo ha deciso di trasformare la Rai nel proprio megafono. Lo ha fatto attraverso la Commissione di Vigilanza che ha approvato una norma che consente ai rappresentanti del governo di parlare nei talk show senza vincoli di tempo e senza contraddittorio. Non solo, Rainews24 potrà trasmettere integralmente i comizi politici, senza alcuna mediazione giornalistica, preceduti solamente da una sigla. Questa non è la nostra idea di servizio pubblico, dove al centro c'è il lavoro delle giornaliste e dei giornalisti che fanno domande (anche scomode), verificano quanto viene detto, fanno notare incongruenze. Per questo gentili telespettatori vi informiamo che siamo pronti a mobilitarci per garantire a voi un'informazione indipendente, equilibrata e plurale”.

Lo sentite questo profumo di ventennio nell'aria?


Criticare a destra è una cosa che ci viene sempre molto facile, troppo facile. Purtroppo il problema sta molto anche dall'altra parte. L'area di sinistra ha sempre avuto una egemonia culturale, che io ricordi. Da adolescente avrei potuto prendere tutti i media ad esempio e constatare che il 90% dei suoi protagonisti non aveva nulla da spartire con l'area di destra. Questo perché? Perché, che fosse rappresentata o meno da partiti, l'area potenziale della sinistra aveva dei riferimenti, degli interpreti e una molteplicità di identità.
Queste identita si sono o suicidate da sole, o non hanno più trovato interpreti e rappresentanti e si sono inaridite fino all'estinzione, o non hanno retto la prova dei fatti, a confronto con un mondo in rapido cambiamento globale di fronte al quale o non sono state date risposte adeguate o nemmeno chiavi di lettura credibili.
Non vale solo in Italia, ma certo in Italia e in qualche altro Paese questo avrà conseguenze culturali più gravi.
Berlusconi provò a sfoltire un po' aggredendo l'egemonia culturale dell'area di centrosinistra e ci riuscì, ma c'era talmente tanta offerta a sinistra o comunque antidestra che, a parte lo scandalo e il clamore del momento, si andò avanti comunque con il dominio di certi presidi. E quando si imponeva qualcuno di destra in una certa posizione apicale, costoro risaltavano per la loro inadeguatezza e comicità (penso a diversi direttori generali della RAI). Ora invece l'inconsistenza inizia sempre di più ad accomunare destra, sinistra e moderati vari.

Ci sono personaggi, in Italia e in tutto il mondo occidentale, che hanno tentato di ridurre l'impatto di questa involuzione e non ne farò i nomi perché nascerebbe una diatriba che, per quanto mi riguarda, sarebbe inutile e una perdita di tempo rispetto al punto su cui focalizzarsi. La sostanza è che l'area di centrosinistra non è mai stata culturalmente povera come oggi. E con lo scoppio della guerra in Ucraina e a Gaza, le posizioni prese o le interpretazioni date hanno dimostrato che è ancora più inconsistente, confusa e inadeguata di quanto si potesse pensare: asseconda i trend della destra perché ha perso gli strumenti per orientarsi. I problemi migratori e le questioni dei cambiamenti climatici (e dunque economici) hanno dato il colpo di grazia: se non sai cosa sono, se non hai risposte, se sai dare forma e peso alla tua voce, come puoi sopravvivere culturalmente e politicamente nella società?
Quindi le destre man mano abbattono quelli che erano capisaldi antidestra.
Non ne voglio fare nemmeno una questione di fascismi perché è un tic facile, guardando a destra partendo da altre aree culturali. È proprio che le destre, qualunque cosa siano, oggi si muovono più agevolmente in una landa desolata.

Soffermandoci un attimo sul centrosinistra politico italiano (quindi focalizzandoci un attimo su un aspetto piccolo di un problema grande), stiamo constatando che gli attuali leader - parlo di una ventina di persone, non di due o tre leader) sembrano parecchio inadeguati a livello non solo di preparazione culturale ma anche di carattere.
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#1702 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 13 aprile 2024 - 08:17

Cosa c'entra tutto questo col nuovo regolamento Rai?
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#1703 dirac

    mainstream Star

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Inviato 13 aprile 2024 - 08:35

Su un piano più nazional tragicomico, Amadeus che, e dai Povia e dai Mogol, sul pranzo con Pino Insegno non ce l'ha proprio fatta più

https://www.corriere...84ea33xlk.shtml
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#1704 Mr. Atomic

    Classic Rocker

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Inviato 13 aprile 2024 - 08:52

Ahaha ma dunque Amadeus nuovo eroe della sinistra? L'ho sempre visto come un viscidone, chissà come mai all'improvviso questa grande botta d'orgoglio
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#1705 Trickster017

    Rocker statale

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Inviato 13 aprile 2024 - 09:43

Cosa c'entra tutto questo col nuovo regolamento Rai?


Hai ragione. Ho dato per scontato che si sapesse che cos'è la Commissione di vigilanza Rai e da chi è composto il consiglio d'amministrazione Rai. Occupandomene da due decenni tendo a darlo per scontato, ma sbaglio. Comunque si recupera facile su Google.
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#1706 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 13 aprile 2024 - 09:55

Integro: siamo tutti d'accordo che questa sx sia debole, direi. E che quindi lasci spazio alle destre.

Ciò che ne risulta però è che le destre sono sempre deresponsabilizzate. Fanno così perché possono, e possono perché la sx è debole. Ho visto poche volte fare il ragionamento speculare.


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#1707 Man-Erg

    Quando sulla riva verrai

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Inviato 13 aprile 2024 - 10:10

Su un piano più nazional tragicomico, Amadeus che, e dai Povia e dai Mogol, sul pranzo con Pino Insegno non ce l'ha proprio fatta più

https://www.corriere...84ea33xlk.shtml

 

ahahahah mi fa troppo ridere 'sta cosa di Pino Insegno cardine inamovibile della televisione meloniana.


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Though we've been denied
Too much hope in our lives
Let tonight be the night
Let tonight be the night when it ends

#1708 Trickster017

    Rocker statale

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Inviato 13 aprile 2024 - 11:05

Integro: siamo tutti d'accordo che questa sx sia debole, direi. E che quindi lasci spazio alle destre.
Ciò che ne risulta però è che le destre sono sempre deresponsabilizzate. Fanno così perché possono, e possono perché la sx è debole. Ho visto poche volte fare il ragionamento speculare.

Condivido senza difficoltà alcuna. Soprattutto in una democrazia.
Però lo lascio ad altri questo, perché provare a responsabilizzare un asino (non me ne abbiano quelli di destra se sono così scorretto e grossolano, facciamo finta che sto parlando di Trump) lo ritengo un compito doveroso ma limitato a quello che, secondo me, è il 10 per cento di una questione ampia.

Intanto non è questione di oggi, ma un lungo processo di evaporazione del patrimonio culturale della sinistra - e mi interrogherei profondamente su questo, perché si va ben oltre il concetto vago e passeggero di sinistra "debole" - e poi perché, anche volendo rimanere all'oggi senza guardarci alle spalle, ognuno deve fare il proprio. E se la destra non si riesce a responsabilizzarla (sempre che sia questo il punto), io comunque ritengo compito dell'area di sinistra quello di limitarla. Pure che fosse responsabilizzata, ce la dobbiamo tenere in eterno anche una volta che non governerà, perché si sarà infilata culturalmente ovunque in Europa, com'è stato per la sinistra? Chi è di sinistra si interroghi allora sul perché non la si contrasta e vedrà che ci sono magagne profonde.

Ciò premesso, temo molto di più uno sfacelo culturale generale che la questione della destra momentaneamente al potere, i fascismi e compagnia. Perché poi, quando al governo tocca all'altro, cosa ha da offrire se non ha né cultura, né visione, né coraggio?
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#1709 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 13 aprile 2024 - 13:12

 

Su un piano più nazional tragicomico, Amadeus che, e dai Povia e dai Mogol, sul pranzo con Pino Insegno non ce l'ha proprio fatta più

https://www.corriere...84ea33xlk.shtml

 

ahahahah mi fa troppo ridere 'sta cosa di Pino Insegno cardine inamovibile della televisione meloniana.

 

 

il busto di pino insegno


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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#1710 Mr Repetto

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Inviato 13 aprile 2024 - 14:54

Non sono molto d’accordo con la tua analisi Trick: se parliamo di èlite culturale a me la sinistra sembra ancora egemone in Italia, magari più nella sua componente liberale e socialdemocratica che in quella più massimalista. Parlo delle università, dei giornali, delle case editrici etc.. L’élite economica nelle università rimane più divisa, forse con dei liberali di destra prevalenti. E largamente il centrodestra vagamente liberale, schiettamente liberista, che prevale nelle élite economiche.
Il problema è tra la gente comune, non tra le élite. E questo solco qua tra professoroni e popolo che si è ingigantito. E, certo, la rappresentanza in Parlamento ne risente. Complice anche il fatto che essere eletti è diventata una faccenda sempre meno meritocratica, ti trovi in Parlamento dei cani con poche, confuse e stereotipate idee come non ne hai viste in 20 anni.
Per dirla in un altro modo: i professori ci sono ancora, solo che non se li incula nessuno, figuriamoci votarli. E loro stessi probabilmente si chiedono chi glielo fa fare di umiliarsi con questa politica.
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#1711 Zimmerman

    Groupie

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Inviato 13 aprile 2024 - 19:25

 

“La maggioranza di governo ha deciso di trasformare la Rai nel proprio megafono. Lo ha fatto attraverso la Commissione di Vigilanza che ha approvato una norma che consente ai rappresentanti del governo di parlare nei talk show senza vincoli di tempo e senza contraddittorio. Non solo, Rainews24 potrà trasmettere integralmente i comizi politici, senza alcuna mediazione giornalistica, preceduti solamente da una sigla. Questa non è la nostra idea di servizio pubblico, dove al centro c'è il lavoro delle giornaliste e dei giornalisti che fanno domande (anche scomode), verificano quanto viene detto, fanno notare incongruenze. Per questo gentili telespettatori vi informiamo che siamo pronti a mobilitarci per garantire a voi un'informazione indipendente, equilibrata e plurale”.

Lo sentite questo profumo di ventennio nell'aria?


Criticare a destra è una cosa che ci viene sempre molto facile, troppo facile. Purtroppo il problema sta molto anche dall'altra parte. L'area di sinistra ha sempre avuto una egemonia culturale, che io ricordi. Da adolescente avrei potuto prendere tutti i media ad esempio e constatare che il 90% dei suoi protagonisti non aveva nulla da spartire con l'area di destra. 

 


Egemonia culturale? In Rai?
Sei sicuro?
Quando eri adolescente tu non c'era questa e l'altra parte. 
C'era anche una parte di mezzo, il Centro, melmoso, radicatissimo, un po' reazionario e un po' no, che ha governato la più importante azienda pubblica di questo  a suo piacimento per almeno 30 anni.
L'egemonia, semmai, era altrove. Certo non in Rai.
Dimmi il governo più a "sinistra" che abbia avuto l'Italia, e ti recito un rosario/palinsesto di quel tempo da far accapponare la pelle.
Per non parlare degli abitanti del Carrozzone, quelli dietro e quelli davanti la telecamera, dai dirigenti fino all'ultima soubrettina.


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#1712 Trickster017

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Inviato 15 aprile 2024 - 11:26

Non sono molto d’accordo con la tua analisi Trick: se parliamo di èlite culturale a me la sinistra sembra ancora egemone in Italia, magari più nella sua componente liberale e socialdemocratica che in quella più massimalista. Parlo delle università, dei giornali, delle case editrici etc.. L’élite economica nelle università rimane più divisa, forse con dei liberali di destra prevalenti. E largamente il centrodestra vagamente liberale, schiettamente liberista, che prevale nelle élite economiche.

 

 

Verissimo. Basta accendere la TV e vedere come gli opinionisti siano ancora di area liberale/socialdemocratica ecc. Non parliamo poi di magistrati, professori universitari ecc. Ma sono tutti piuttosto vecchi o comunque soggetti la cui formazione culturale è avvenuta anni e anni fa. Dopodiché nel XXI secolo la faccenda si fa parecchio diversa e io ne vedo i segni (o almeno penso di vederli in base alla mia limitata esperienza) un po' ogni giorno, quando noto che prima i vertici legati alla destra erano delle mosche bianche ed erano anche parecchio imbranati e buffi, mentre oggi o lo sono/sembrano tutti imbranati o comunque si muovono in un magma indistinto privo di una base culturale che prima era scontato che avesse una certa derivazione o appartenenza. 

Continuo sotto altrimenti mi ripeto.

 

Sei sicuro?

Quando eri adolescente tu non c'era questa e l'altra parte. 
C'era anche una parte di mezzo, il Centro, melmoso, radicatissimo, un po' reazionario e un po' no, che ha governato la più importante azienda pubblica di questo  a suo piacimento per almeno 30 anni.
L'egemonia, semmai, era altrove. Certo non in Rai.
Dimmi il governo più a "sinistra" che abbia avuto l'Italia, e ti recito un rosario/palinsesto di quel tempo da far accapponare la pelle.
Per non parlare degli abitanti del Carrozzone, quelli dietro e quelli davanti la telecamera, dai dirigenti fino all'ultima soubrettina.

 

Ne sono relativamente sicuro (relativamente perché non ho un modo di pensare fondato sulle certezze). Non voglio assolutamente correre il rischio di mitizzare il passato, perché appunto quel centro melmoso c'era e peraltro era fonte di sprechi, lottizzazioni selvagge ecc. E tuttavia quell'organismo melmoso nel servizio pubblico l'ho visto parecchio resistente e ostile, sia pur in modo silenzioso e sotterraneo, quando la destra berlusconiana è arrivata al Governo e ha provato a prendere il controllo della Rai. Non parlo solo dei conduttori (ne epuravi tre, ne rimanevano trenta), ne infilavi due della tua area e avevano zero audience. Parlo dei dirigenti: la Rai era ed è ancora in buona parte gonfia di dirigenti cresciuti in un contesto in cui la destra non esisteva proprio: stava in un angolo in forma coreografica marginale. Molti di questi erano professori o si erano formati con professionisti con una formazione culturale anche molto alta fatta di Foa, Ginzburg, Bobbio. 

Ma ti dico di più: i ministeri. Prendi il numero dei dirigenti della Rai e moltiplicati per trenta. La Ragioneria Generale, il Consiglio di Stato, la Corte dei conti ecc. si reggono su dirigenti che poi avevano forti legami coi sindacati e le magistrature varie. C'era gente che nel tempo libero gestiva compagnie teatrali o scriveva saggi su Il Mulino, Einaudi, Laterza ecc. Ci sono ancora, ma sono di una generazione in uscita. Non è questione di governo della sinistra; avevano un'area politica di riferimento forte, che stava all'opposizione o anche fuori dal Parlamento (magari avevano il Quirinale) o comunque in centro altri luoghi. Persino l'ambasciata americana sapeva di avere degli interlocutori forti a sinistra e al centro(sinistra). Si facevano una chiacchierata con Napolitano e avevano un quadro della situazione completo nell'arco di un colloquio. Oggi modifichi il contratto Rai e al massimo se ne parla su Ondarock (!). Esagero, lo so; è ovvio che se ne parlerà altrove e si farà magari un certo baccano, però certe aree di appartenenza stanno sbiadendo. A presiedere la Commissione di vigilanza c'era gente come Sergio Zavoli. Ora, invece, sì che comincia a esserci davvero una melma, ma davvero insulsa. La destra rischia di metterci casa, e non è che io veda io il pericolo fascista o estremismi del genere che mette in scacco una sinistra devole. E' che semplicemente l'alternativa al formarsi di una nuova melma (non de-ideologizzata, ma de-acculturata, priva di riferimenti) non sembra avere molti contenuti da offrire da un paio di decenni.


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#1713 ravel

    mon cœur est rouge

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Inviato 15 aprile 2024 - 12:19

 

Non sono molto d’accordo con la tua analisi Trick: se parliamo di èlite culturale a me la sinistra sembra ancora egemone in Italia, magari più nella sua componente liberale e socialdemocratica che in quella più massimalista. Parlo delle università, dei giornali, delle case editrici etc.. L’élite economica nelle università rimane più divisa, forse con dei liberali di destra prevalenti. E largamente il centrodestra vagamente liberale, schiettamente liberista, che prevale nelle élite economiche.

 

 

Verissimo. Basta accendere la TV e vedere come gli opinionisti siano ancora di area liberale/socialdemocratica ecc. Non parliamo poi di magistrati, professori universitari ecc. Ma sono tutti piuttosto vecchi o comunque soggetti la cui formazione culturale è avvenuta anni e anni fa. Dopodiché nel XXI secolo la faccenda si fa parecchio diversa e io ne vedo i segni (o almeno penso di vederli in base alla mia limitata esperienza) un po' ogni giorno, quando noto che prima i vertici legati alla destra erano delle mosche bianche ed erano anche parecchio imbranati e buffi, mentre oggi o lo sono/sembrano tutti imbranati o comunque si muovono in un magma indistinto privo di una base culturale che prima era scontato che avesse una certa derivazione o appartenenza. 

Continuo sotto altrimenti mi ripeto.

 

Sei sicuro?

Quando eri adolescente tu non c'era questa e l'altra parte. 
C'era anche una parte di mezzo, il Centro, melmoso, radicatissimo, un po' reazionario e un po' no, che ha governato la più importante azienda pubblica di questo  a suo piacimento per almeno 30 anni.
L'egemonia, semmai, era altrove. Certo non in Rai.
Dimmi il governo più a "sinistra" che abbia avuto l'Italia, e ti recito un rosario/palinsesto di quel tempo da far accapponare la pelle.
Per non parlare degli abitanti del Carrozzone, quelli dietro e quelli davanti la telecamera, dai dirigenti fino all'ultima soubrettina.

 

Ne sono relativamente sicuro (relativamente perché non ho un modo di pensare fondato sulle certezze). Non voglio assolutamente correre il rischio di mitizzare il passato, perché appunto quel centro melmoso c'era e peraltro era fonte di sprechi, lottizzazioni selvagge ecc. E tuttavia quell'organismo melmoso nel servizio pubblico l'ho visto parecchio resistente e ostile, sia pur in modo silenzioso e sotterraneo, quando la destra berlusconiana è arrivata al Governo e ha provato a prendere il controllo della Rai. Non parlo solo dei conduttori (ne epuravi tre, ne rimanevano trenta), ne infilavi due della tua area e avevano zero audience. Parlo dei dirigenti: la Rai era ed è ancora in buona parte gonfia di dirigenti cresciuti in un contesto in cui la destra non esisteva proprio: stava in un angolo in forma coreografica marginale. Molti di questi erano professori o si erano formati con professionisti con una formazione culturale anche molto alta fatta di Foa, Ginzburg, Bobbio. 

Ma ti dico di più: i ministeri. Prendi il numero dei dirigenti della Rai e moltiplicati per trenta. La Ragioneria Generale, il Consiglio di Stato, la Corte dei conti ecc. si reggono su dirigenti che poi avevano forti legami coi sindacati e le magistrature varie. C'era gente che nel tempo libero gestiva compagnie teatrali o scriveva saggi su Il Mulino, Einaudi, Laterza ecc. Ci sono ancora, ma sono di una generazione in uscita. Non è questione di governo della sinistra; avevano un'area politica di riferimento forte, che stava all'opposizione o anche fuori dal Parlamento (magari avevano il Quirinale) o comunque in centro altri luoghi. Persino l'ambasciata americana sapeva di avere degli interlocutori forti a sinistra e al centro(sinistra). Si facevano una chiacchierata con Napolitano e avevano un quadro della situazione completo nell'arco di un colloquio. Oggi modifichi il contratto Rai e al massimo se ne parla su Ondarock (!). Esagero, lo so; è ovvio che se ne parlerà altrove e si farà magari un certo baccano, però certe aree di appartenenza stanno sbiadendo. A presiedere la Commissione di vigilanza c'era gente come Sergio Zavoli. Ora, invece, sì che comincia a esserci davvero una melma, ma davvero insulsa. La destra rischia di metterci casa, e non è che io veda io il pericolo fascista o estremismi del genere che mette in scacco una sinistra devole. E' che semplicemente l'alternativa al formarsi di una nuova melma (non de-ideologizzata, ma de-acculturata, priva di riferimenti) non sembra avere molti contenuti da offrire da un paio di decenni.

 

 

 

Non si capisce neanche cosa scrivete...

 

Sembrate i teologi di Bisanzio nel 1453, a discettare della realtà ontologica della trinità divina mentre i turchi assediavano la città.

 

Anzi non "sembrate"... lo siete proprio.


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«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)

 

Moriremotuttista


#1714 Mr Repetto

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Inviato 15 aprile 2024 - 14:13

Eh sì il mondo universitario è molto meno presente nelle istituzioni e specie nel Parlamento. Tantissimi leader politici della Prima Repubblica erano professori, nella DC, nel Partito Repubblicano. Anche nel PCI e nel PSI, a parte il rilievo che hanno avuto i professori nei vertici, si dava comunque per scontato che quella del politico fosse una professione intellettuale.
Chiaramente non è stato più così per la destra da molti anni. Intanto perché è sempre più diventata una parte politica che ha nel “preferire il fare alle chiacchiere” una propria bandiera. In parte perché ovviamente, dopo Tangentopoli, il qualunquismo da fenomeno marginale è diventato pervasivo. I professori berlusconiani sono durati lo spazio di un mattino e gli unici a fare una professione intellettuale in senso lato di cui FI/PdL ha riempito il Parlamento sono stati gli avvocati. I quadri della Lega erano dentisti, ingegneri, commercialisti e provenienti dalle professioni più svariate.
Fino all’apoteosi grillina, ovviamente. Ma qui il Mondo intero era cambiato e l’ondata anti-intellettuale è diventata un fenomeno mondiale. Ad esempio, è vero che uno dei politici più carismatici degli ultimi anni, cioè Obama, era un professore, ma quello di essere “troppo professorale” è in pratica considerato un punto debole della sua comunicazione. E qua anche a Sinistra abbiamo visto travestimenti con giacche di pelle, elmetti e ogni tipo di scenografie per provare a togliersi una supposta aria elitaria. Ma poi elitaria de che, mi chiedo io, visto che i più presentabili sembrano impiegatucci rampanti e quelli meno, che però prendono i voti, giocano a fare gli sbruffoni arruffapopolo.
Quindi in sintesi secondo me tu chiami “crisi della sinistra” quella che io chiamerei più che altro ondata anti-intellettuale nelle preferenze degli elettori, che naturalmente influenza la rappresentanza in Parlamento.
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#1715 Trickster017

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Inviato 15 aprile 2024 - 14:50

Quindi in sintesi secondo me tu chiami “crisi della sinistra” quella che io chiamerei più che altro ondata anti-intellettuale nelle preferenze degli elettori, che naturalmente influenza la rappresentanza in Parlamento.

 

Io però della rappresentanza in parlamento e dell'orientamento degli elettori non ho proprio parlato. Parlo di dirigenti Rai, direttori generali e funzionari dei ministeri, vertici di una marea di agenzie. (I sindacati e le case editrici ormai hanno un peso e un rilievo sempre più marginali). Tutto un mondo che prima la destra faceva fatica a penetrare per insediarsi e che ora rischia di avere un volto completamente nuovo senza trovare la minima resistenza. L'area di centrosinistra mi pare evaporata, e mi sembra essere un processo che mi diventa più evidente solo ora perché un po' di barriere sono crollate, ma che evidentemente viene da lontano.

Non è che la sinistra è momentaneamente debole. Mi sembra che culturalmente si sia dissolta.


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#1716 Mr Repetto

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Inviato 15 aprile 2024 - 15:21

Quindi in sintesi secondo me tu chiami “crisi della sinistra” quella che io chiamerei più che altro ondata anti-intellettuale nelle preferenze degli elettori, che naturalmente influenza la rappresentanza in Parlamento.


Io però della rappresentanza in parlamento e dell'orientamento degli elettori non ho proprio parlato. Parlo di dirigenti Rai, direttori generali e funzionari dei ministeri, vertici di una marea di agenzie. (I sindacati e le case editrici ormai hanno un peso e un rilievo sempre più marginali). Tutto un mondo che prima la destra faceva fatica a penetrare per insediarsi e che ora rischia di avere un volto completamente nuovo senza trovare la minima resistenza. L'area di centrosinistra mi pare evaporata, e mi sembra essere un processo che mi diventa più evidente solo ora perché un po' di barriere sono crollate, ma che evidentemente viene da lontano.
Non è che la sinistra è momentaneamente debole. Mi sembra che culturalmente si sia dissolta.
Sì, nel caso dei vertici della Pubblica Amministrazione credo, almeno spero, che l’anti-intellettualismo sia più indiretto: i nuovi barbari eletti nominano nuovi barbari nelle PA. Ma lo sai meglio te. Io seguo e anche male solo le nomine ai vertici di alcune grandi aziende (para)statali, ma quelle sono un discorso diverso. Sulla RAI ho visto vagamente un allegro deteriorarsi della qualità della massima dirigenza con il deteriorarsi della qualità di chi li ha messi lì. Foa era un impresentabile.
Poi ecco, Presidenza e Direzione Generale sono due cose diverse. Almeno sulla seconda sarebbe anche normale che non ci fosse qualcuno connotato politicamente, ma un manager e basta. Non seguo, ripeto, ma mi sembra che l’esperimento Campo Dall’Orto ai tempi di Renzi si risolse malissimo. Ti ricordi perchè? (Forse proprio perché questo eccesso di indipendenza non fu preso bene dal Presidente del Consiglio “che voleva separare la RAI dai partiti”)
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#1717 Kim Il-sung

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Inviato 17 aprile 2024 - 06:40

Gli studenti dovrebbero imparare a travestirsi da contadini o fascisti se vogliono fare cortei senza essere caricati dai celerini.


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#1718 LM

    Sono un uomo non sono un fake.

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Inviato 17 aprile 2024 - 18:20

I documenti del ponte sullo Stretto inviati al ministero e definiti illeggibili sono letteralmente illeggibili

 

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