Con tutte 'ste mancanze di dubbi state facendo passare Miles Davis per un quaquaraqua.
Posto che se prendiamo solo la fase acustica possono anche venirmi i dubbi che Coltrane fosse più talentuoso (il disco con Ellington e "Olé Coltrane" mi piacciono più di qualsiasi album del Davis coevo), rimane il fatto che - certo non a causa sua poveretto - la carriera di Coltrane si interrompe dopo pochi anni di attività, mentre quella di Davis continua e come continua: praticamente rivoluzionando il concetto stesso di jazz con una serie di album epocali (che non necessariamente mi piacciono tutti peraltro, ma epocali).
E anche nella fase acustica, comunque, Davis era stato più influente.
La storia del jazz senza Coltrane in sostanza riesco a immaginarla, magari sarebbe più povera, ma non credo ne uscirebbe sconvolta (anche la sua fase pernacchiosa, importante quanto si vuole, arrivava con buon ritardo sul resto del jazz più estremo).
Senza Davis invece rischiano di crollare tre quarti del post-Ellington. Insomma preferire Coltrane ok, son gusti e non si discutono, ma andiamoci piano con le mancanze di dubbi.