Ricordo che quando lo avevo ascoltato la prima volta (forse su Radio Freccia in TV che lo metteva su parecchio) avevo pensato a un (cog)nome d'arte...
Secondo me e' bravo, niente da dire, ma concordo con chi dice che è un po' pesante, perché la sua adolescenza difficile si sente nel come canta e non è strano, ma forse spinge troppo. Che tenga su il rock in UK da solo mi sa di affermazione esagerata, dai. Anche nella musica c'è ogni tanto un cambio generazionale, basta aspettare e arriveranno anche altri.
Sui confronti con altri, beh dirò un paio di banalità : Springsteen poteva essere nostalgico nella sua musica, ma più che arrabbiato/disperato, come mi sembra Fender, era solo arrabbiato. Adams disperato non mi è mai sembrato, anzi era proprio l'energia a distinguerlo.
Non c'è esagerazione, se osservi la situazione. Un disco rock che rimane in classifica a lungo di questi tempi è un mezzo miracolo.
Il picco non è indicativo, anche i Black Country entrano alti (ok non al numero 1 come lui, ma comunque in top 5), ma rimangono fra i primi cento esclusivamente per quella prima settimana: chi li segue si fionda di botto a comprare il disco, ma già alla seconda settimana non lo compra più nessuno e i risultati in streaming sono troppo fiacchi per sorreggerli ulteriormente.
Fender invece ha sia le vendite effettive della prima settimana che lo mandano al numero 1, sia la resistenza nel tempo data dallo streaming.
Ma va ancora oltre: piazza addirittura una hit nella top 10 dei singoli per quattordici settimane. In quest'epoca per un pezzo rock di estrazione alternativa è sorprendente. Per questa generazione rock significa roba tronfia e commerciale alla Imagine Dragons, non certo l'heartland rock proletario di Fender.
A livello sotterraneo ci sono molte band (che a me fanno tutte indistintamente ribrezzo perché hanno un modo di comporre anti-melodico e tendente al parlato che mi disgusta e che trovo una squallida semplificazione), e se uno se la fa bastare ovviamente non ho niente da ridire.
Ma il rock è anche musica che fino a un tot di tempo fa aveva saputo impattare l'immaginario collettivo e non solo quello di quattro nerd in croce: da questo punto di vista Sam Fender in momento lo sta davvero tenendo in vita da solo in GB (potrei fare eccezione parziale per un altro nome, ma è da parlarne altrove semmai).
Ecco gli album che al momento occupano la top 40 britannica da almeno dieci settimane, per capirsi (ho escluso le raccolte o i vecchi classici tipo "Rumours" o "Nevermind"):
Ed Sheeran "=" pop
Olivia Rodrigo "Sour" pop
Dave "We are all alone in this together" rap
Dave "Psychodrama" rap
Little Mix "Between us" pop
Adele "30" pop
Doja Cat "Planet her" rap, pop
D Block Europa "Home alone 2" rap
Dua Lipa "Future nostalgia" pop
Weeknd "Dawn Fm" pop
Lewis Capaldi "Divinely uninspired..." pop
Drake "Certified lover boy" pop, rap
Harry Styles "Fine line" pop
In mezzo a tutti questi resiste da 23 settimane anche "Seventeen Going Under". Tutti gli altri dischi rock, anche se entrano alti, calano a piombo subito dopo. E aggiungi che se prendiamo la top 40 dei singoli la situazione addirittura peggiora.
Insomma dimmi se non è qualcosa di notevole - forsanche epocale - l'impatto che sta avendo in GB in un contesto così ostile. Se poi in futuro la scuola rock locale rinascerà, vorrà dire che ci sarà stato un cambio di contesto, e quindi nessuno potrà togliere a Fender di essere riuscito quando nessun altro riusciva.