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Annette (Carax, 2021)


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12 replies to this topic

#1 William Blake

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Inviato 20 novembre 2021 - 13:29

Premiato a Cannes 2021 con la Palma per la miglior regia, arriva in sala l'ultima fatica di Leos Carax, una delle grandi singolarità del cinema europeo. Più che un musical hollywoodiano, un film cantato nel solco della tradizione tutta francese di Jacques Demy, sulle musiche firmate dagli Sparks (autori anche del soggetto originale). Melodramma di amore e odio sullo sfondo di Los Angeles e dello star system hollywoodiano, "Annette" illustra l'immagine di un mondo diventato favola

 

annette-locandina.jpg

 

https://www.ondacine...ette-carax.html


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#2 paloz

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Inviato 20 novembre 2021 - 15:07

Un film che sembra tentarle tutte per farsi odiare: le canzoni, quando non brutte, sono semplicemente pietose, gli attori per nulla a loro agio al di fuori delle (poche) sequenze recitate, l'ascesa della starlet con l'ombra dello sfruttamento minorile vecchia di un secolo. Una produzione di livello soffocata dal cringe, che mi ha quasi portato allo spegnimento per l'intera durata, resistendo tanto male ai primi quindici minuti come agli ultimi. Ma mi pare di capire che, a parte i cinefili più di parte, non sia piaciuto praticamente a nessuno.


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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#3 William Blake

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Inviato 20 novembre 2021 - 15:36

Un film che sembra tentarle tutte per farsi odiare: le canzoni, quando non brutte, sono semplicemente pietose, gli attori per nulla a loro agio al di fuori delle (poche) sequenze recitate, l'ascesa della starlet con l'ombra dello sfruttamento minorile vecchia di un secolo. Una produzione di livello soffocata dal cringe, che mi ha quasi portato allo spegnimento per l'intera durata, resistendo tanto male ai primi quindici minuti come agli ultimi. Ma mi pare di capire che, a parte i cinefili più di parte, non sia piaciuto praticamente a nessuno.

 

per me ha il prologo e l'epilogo probabilmente più belli dell'anno, con tanti gran bei momenti. capisco il senso dell'opera e dell'operazione - volutamente respingente - e sono abbastanza evidente anche i motivi personali per cui Carax si è sentito coinvolto. l'esito complessivo è pero frammentario, è un film che vice di accensioni e alla lunga le canzoni risultano indigeribili. la difesa a spada tratta da parte di certa critica (in Italia praticamente tutta la cricca di FilmTv) è abbastanza ridicola: è vero che Carax è stato in passato maltrattato e che il suo cinema vada difeso, ma non c'è niente di male ad ammettere che sia un film di gran lunga inferiore a "Holy Motors" e che non possa sempre fare capolavori 


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#4 paloz

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Inviato 20 novembre 2021 - 16:13

Uno come Carax con "Holy Motors" ha detto e mostrato tutto quello che poteva in un'intera carriera, lanciarsi in questi numeri da weird-Broadway rischia di mettere in un'altra luce o persino screditare anche i film precedenti. Ci sono dei bei momenti (gli stand-up, per intenderci) e anche a me il finale è piaciuto, ma per il resto ho sofferto proprio.


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#5 ucca

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Inviato 20 novembre 2021 - 16:27

Holy motors cosa aveva da dire? Mi deve essere sfuggito, l ho sofferto a cinema poi ho detto basta, mai più i francesi in generale.
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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#6 simon

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Inviato 20 novembre 2021 - 16:41

Anche la più brutta opera di CARAX si mangia a colazione il tre quarti del panorama mondiale del cinema. CARAX in ogni tipo di occasione dimostra tre cose:

 

a) il cinema per essere definito tale deve inseguire le liminali risonanze della Poesia

 

b) il cinema è un sogno ad occhi aperti, che ci libera definitivamente da ciò che continuiamo a chiamare coscienza

 

c) il cinema è fottutamente europeo, non colonizzabile da dischi volanti serial killer ed adolescenti depressi che ingoiano quintali di droghe.


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#7 simon

    Scaruffiano

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Inviato 20 novembre 2021 - 17:47

CARAX è l'erede dei più grandi registi francesi di sempre e lui lo sa benissimo. Ma la sua arte è talmente grande (e ovviamente non capita, soprattutto da coloro che prostituiscono le loro virtuali potenzialità intellettiva vedendo porcate para amatoriali) e.. libera che ogni sua inquadratura è pregna di spiritualità, di vita. 

 

LES AMANTES DU PONT-NEUF non potrà mai ritornare anche perché era nonostante tutto figlio più eletto del 1991. Teniamoci stretti questi registi che non hanno mai venduto l'anima alla dittatura del capitalismo.

 

LES AMANTES DU PONT-NEUF è libero quanto lo era Marsilio Ficino. 


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

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#8 simon

    Scaruffiano

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Inviato 20 novembre 2021 - 19:34

... come saprai anche tu in realtà nei festival europei (soprattutto il più prestigioso: Cannes), parallelamente alla rassegna e alle proiezioni vengono effettuate transazioni di film da distribuire la cui somma è piuttosto considerevole... Anche Carax viene prodotto, il budget dei suoi film probabilmente è il più alto dell'industria europea tutta (a naso, potrei sbagliare). In confronto il budget delle porcate para amatoriali (desumo ti riferisca a Rohmer, se mi sbaglio chiedo scusa ma il tuo linguaggio non è proprio chiarissimo) è risibile...

Anche in Holy Motors il cachet della Minogue, le scenografie... Insomma non è che sia costato proprio due pistacchi, ecco.

 

 

ROHMER è uno dei registi che più amo, ci mancherebbe altro. Per porcate para amatoriali mi riferisco alle commedie italiche e a film americani disgustosi basati esclusivamente sul sesso (fine a se stesso) a una violenza gratuita. Siamo colonizzati dalle croste americane e i francesi dovrebbero capire visto che hanno creato una strada autoctona talmente valida sul piano estetico (come poteva essere diversamente?) che cosa sia il vero cinema da tutto quello che non lo è. 


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#9 ucca

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Inviato 20 novembre 2021 - 23:50

Da ragazzo andavo pazzo anche per mauvais sang, lo trovavo geniale tanto quanto les amants du pont neuf. Ma poi più niente, solo quei due film.
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#10 simon

    Scaruffiano

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Inviato 21 novembre 2021 - 08:56

Comunque su Holy Motors devo rettificare... Effettivamente i fantasmi del cinema vanno visti sul (possibilmente) grande schermo, però ci sono francesi che lo fanno in maniera un po' meno accademica (spiattellata in faccia come se fosse una tesi) mi verrebbe da dire - Assayas il primo che mi viene in mente - o anzi direi che riescono ad essere consapevoli teoricamente senza farti sbadigliare troppo.

 

Pure ai tempi no Godard e Truffaut litigarono proprio per questo motivo... Con il primo che accusava il secondo di essere troppo democristiano diremmo in Italia e il secondo che gli rispondeva di essere un cagacazzi.

 

Che poi pure dire francese significa tutto e niente, la Pathé e la Gaumont sono nate ben prima di Hollywood, i film di Abel Gance avevano con ogni probabilità un budget simile se non superiore ai film americani del periodo.

 

Per essere veramente radicali dovremmo fare come dice Debord.

 

 

La PSICOGEOGRAFIA di DEBORD è appunto la nuova onda francese che ha ereditato questo metodo "pragmaticamente" dal neorealismo con o senza biciclette del cinema neorealista italiano: apice assoluto "Il Grido" di Michelangelo.

 

Sull'industria culturale rimando senz'altro a questo libro, più che essenziale di BAUDRILLARD: "Lo scambio simbolico e la Morte".

 

Per non dimenticare..

 

 

 

FONDAMENTALE

 

https://etd.adm.unip...cted/4.TESI.pdf


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#11 William Blake

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Inviato 22 novembre 2021 - 15:36

Il controcampo dello Spettacolo sono gli Spettatori, in Holy Motors (quindi del cinema contemporaneo, emblematica la sequenza d'apertura) degli zombie addormentati persi nei meandri del post-post-post-iper-intra-infra-meta modernismo (direi in una parola internet, quindi post-storici), quelli di Annette sono più vivi che mai, nel bene e nel male, ridono, si arrabbiano, applaudono, si indignano. Ma appunto almeno sono tornati nella Storia (del teatro, dello spettacolo).
 

 

Rispondo a entrambi i messaggi. Allora anche per me "Holy Motors" era una risposta a uno "stato del cinema" e pertanto era un cinema più vitale e creativo che mai. Mi pare al contrario che questo sia cinema che cerca di sopravvivere all'imbalsamazione e teoricamente questa cosa esce fuori, diventando manifesta nel bellissimo finale (in qualche altra scena sparsa nel film) come ho già avuto modo di scrivere. Vero che gli spettatori sono svegli, ma che vivano non direi: fanno parte dello spettacolo, reagiscono agli stimoli in modo pavloviano (battuta->risata; provocazione->incazzatura/scherno, infine aperta contestazione), peraltro seguendo uno schema che imita l'interazione contemporanea tra fanbase e star nell'epoca #metoo. Il subplot relativo allo star system è tutt'altro che secondario e finisce per essere sviluppato in modo farraginoso (o forse un po' banale: le accuse vere o sognate, l'incidente etc.). Più che una evoluzione del medesimo discorso "Annette" è una chiosa: con accensioni geniali sì, però, per me anche con tanti problemi interni.


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#12 Garga Charrua

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Inviato 22 novembre 2021 - 15:43

P.S. Fra i credits ho notato che c'è anche Natalia Lafourcade, interpreta una poliziotta (desumo nella scena del l'interrogatorio).

 

Ecco perchè il film mi era piaciuto subito. C'era la Madonna e nemmeno lo sapevo.  :wub:


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"Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Gargamella."


#13 Garga Charrua

    Dal fiume al mare

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Inviato 22 novembre 2021 - 21:45

 

Garga Natalia appare tipo per 20 secondi mi sa, purtroppo.

 

 

Si, l'ho beccata. La nanetta è inconfondibile:

 

adam-driver-marion-cotillard-trailer-fin


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