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The French Dispatch (Wes Anderson, 2021)


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20 replies to this topic

#1 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 18 novembre 2021 - 17:48

Decimo lungometraggio di Wes Anderson, "The French Dispatch" appare pensato come un atlante e organizzato nella forma di diorama, con una precisa legenda tale da potersi orientare nel migliore dei modi all'interno del mondo andersoniano. Il regista coccola il proprio pubblico con queste short stories in un nostalgico epitaffio del proprio mondo autoriale

 

the-french-dispatch-locandina.jpg

 

https://www.ondacine...h-dispatch.html


  • 0
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#2 Incidente

    Feudo

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Inviato 19 dicembre 2021 - 20:04

Ho guardato questo The French Dispatch a ridosso del ventennale de i Tenembaum. E così non ho potuto fare a meno di pensare che già in quella pellicola e in tutte quelle successive tutto era sistemato minuziosamente, cromaticamente, geometricamente. Fino al più piccolo gingillo.
Mai però dopo aver visto i Tenembaum o, avvicinandoci un po' più ai nostri giorni, l'altro capolavoro Moonrise Kingdom, la prima cosa a venirmi in mente sarebbe stata l'estetizzazione totalizzante applicata dal regista. Piuttosto avremmo sottolineato come la palette dei colori e l'architettura della scenografia fossero funzionali alla sottolineatura delle emozioni dei personaggi.
Decisamente diverso è quello che succede invece in Grand Budapest Hotel. Dove l'estetica e gli ospiti illustri al chilo del film schiacciano tutto il resto, la trama esile, il dolore appena percettibile dei protagonisti - facendo registrare così quella che è probabilmente la peggiore prova del regista americano.
Va un po' meglio in questo gigantesco omaggio ai tempi d'oro del New Yorker e delle sue mitiche illustrazioni, dove almeno l'eccezionale lavoro di cesello scenografico e costumistico è funzionale alla celebrazione.
Una cosa va infatti detta, la perfezione formale raggiunta da Anderson e il suo team in questo film non ha precedenti, tutto è perfetto. I quadri (ora a colori ora in bianco e nero) sono a tutti gli effetti dei quadri di quelli che si potrebbero appendere in un museo, l'utilizzo dell'animazione e dei set teatrali per conferire ulteriore dinamismo alle scene è semplicemente geniale. Anderson si conferma dunque regista di livello altro.
Manca però qualcosa, un bel po' invero, dal punto di vista della sceneggiatura. Va bene l'omaggio, va bene la divisione in capitoli immaginati come articoli, ma due terzi della storia fanno letteralmente cilecca - con uno solo dei tre episodi capace di intrigare e colpire il bersaglio (il secondo).
L'unica cosa che funziona davvero nella maniera in cui è stato scritto il film è il ruolo dei giornalisti come parte viva delle storie che raccontano, tocco questo capace di innescare la nostalgia verso la carta stampata di un tempo.
Inutile tessere le lodi del solito cast, al solito composto sia da aficionados del cineasta che da new entries. Tutti quelli cui è stato assegnato un minutaggio decente lo hanno onorato. Quelli apparsi per comparire un solo fotogramma, invece, c'era bisogno davvero di chiamarli?

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#3 Tom

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Inviato 20 dicembre 2021 - 06:42

Everybody Wants Some!! - Richard Linklater
The Nice Guys - Shane Black
Moonwalkers - Antoine Bardou-Jacquet
Hail, Caesar! - Joel e Ethan Coen
Under the Silver Lake - David Robert Mitchell
Roma - Alfonso Cuarón
Summer - Kirill Serebrennikov
Bad Times at the El Royale - Drew Goddard
Once Upon A Time in Hollywood - Quentin Tarantino
A Rainy Day in New York - Woody Allen
Mank - David Fincher
I'm Thinking of Ending Things - Charlie Kaufman
Last Night in Soho - Edgar Wright
The French Dispatch - Wes Anderson

e anche se non li ho visti...
E' stata la mano di Dio - Paolo Sorrentino
Licorice Pizza - Paul Thomas Anderson
 
Questo elenco verra' capito e studiato tra vent'anni dai sopravvissuti alla variante Godzilla, ma noi non ci saremo.


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#4 woody

    Classic Rocker

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Inviato 22 dicembre 2021 - 12:57

Everybody Wants Some!! - Richard Linklater
The Nice Guys - Shane Black
Moonwalkers - Antoine Bardou-Jacquet
Hail, Caesar! - Joel e Ethan Coen
Under the Silver Lake - David Robert Mitchell
Roma - Alfonso Cuarón
Summer - Kirill Serebrennikov
Bad Times at the El Royale - Drew Goddard
Once Upon A Time in Hollywood - Quentin Tarantino
A Rainy Day in New York - Woody Allen
Mank - David Fincher
I'm Thinking of Ending Things - Charlie Kaufman
Last Night in Soho - Edgar Wright
The French Dispatch - Wes Anderson

e anche se non li ho visti...
E' stata la mano di Dio - Paolo Sorrentino
Licorice Pizza - Paul Thomas Anderson
 
Questo elenco verra' capito e studiato tra vent'anni dai sopravvissuti alla variante Godzilla, ma noi non ci saremo.


Interessante lista, mi manca Roma (non so perchè non l'abbia ancora visto) e Summer. Gli altri non saranno tutti sullo stesso livello ma mi son piaciuti, alcuni parecchio.
Under a silver lake l'unico con cui sono in disaccordo, mi ricordo che partiva curioso, proseguiva palloso, mi risvegliò con una scena interessante e metacinematografica su un compositore di musica per cinema e poi risprofondava nella noia. Può darsi benissimo che sia un film che non ho capito, ma vista durata e prima impressione difficilmente riproverò a guardarlo.

Vergognosa la distribuzione che ha avuto, almeno qui a Firenze, il film di Wright. Passato al cinema per pochi giorni in pochissime sale, sempre e solo come ultimo spettacolo intorno alle 11, come se fosse uno slasher di serie C per adolescenti. Pure a me è piaciuto, apsetto la seconda visione per capire se sia un passo avanti o indietro rispetto ai film precedenti.

Per quanto riguarda Mank credo sia effettivamente un bel film, ben girato, ben recitato e con dialoghi intelligenti. Il difetto secondo me è che in alcuni casi diventava difficile da seguire e/o capire l'ironia di certe situazioni pure per me che sono appassionato di cinema e che un minimo di conoscenza della Hollywood anni 40 ce l'ho. Alcuni miei conoscenti infatti ci si sono rotti le palle a dismisura, molte delle cose di cui parlano non sono interessanti per lo spettatore medio, che poco è interessato ai retroscena dei film figuriamoci ai retroscena di film di un secolo fa. Stesso problema in parte l'ho sentito sull'ultimo Tarantino, la gente si annoiava un po' nella parte iniziale in cui parla di registi italiani, film inventati etcetc. Me ne resi conto io stesso durante la prima visione al cinema, pensai che certe cose piacevano di sicuro a me che conosco gli argomenti con cui sta "giocando", ma difficilmente sarebbero piaciute allo spettatore meno cinefilo e questo mi è stato confermato da alcuni amici. Poi certo Tarantino ormai è un regista famoso e apprezzato, il film pullula di star che attirano il pubblico, ci sono un par di scene che al pubblico piaceranno di sicuro e quindi fa successo anche fra i meno invasati, ma insomma è un eccezione


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#5 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 25 dicembre 2021 - 18:56

Questo elenco verra' capito e studiato tra vent'anni dai sopravvissuti alla variante Godzilla, ma noi non ci saremo.

Spiegamelo!

 

 

Visto, ridefinisce il concetto di borghese. La forma è di un controllo e di una perfezione rare, il ritmo a 3000 e i mille dettagli riempiono i diorami e distraggono dall'assenza di un film.


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#6 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 25 dicembre 2021 - 20:15

Visto cosa, Godzilla?
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#7 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 25 dicembre 2021 - 21:02

Visto cosa, Godzilla?

Il titolo del topic – scusa, se era una gag non sono in formissima.


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#8 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 26 dicembre 2021 - 12:16

Questo elenco Gli interventi di Piersa verranno capiti e studiati tra vent'anni dai sopravvissuti alla variante Godzilla, ma noi non ci saremo.


  • 1

#9 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 26 dicembre 2021 - 13:21

Se mi va di culo, forse ci sarò, e mi godrò la legge Bacchelli asd
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#10 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

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Inviato 28 dicembre 2021 - 01:48

 

Questo elenco verra' capito e studiato tra vent'anni dai sopravvissuti alla variante Godzilla, ma noi non ci saremo.

Spiegamelo!

 

 

Visto, ridefinisce il concetto di borghese. La forma è di un controllo e di una perfezione rare, il ritmo a 3000 e i mille dettagli riempiono i diorami e distraggono dall'assenza di un film.

 

 

Esatto l'assenza di un film in quello che poi dovrebbe essere un film. Molto masturbatorio ma nel complesso estroverso quanto basta. Promosso, al netto di qualche passaggio a vuoto, ossia di qualche eiaculazione di troppo. Léa Seydoux nuda vale assai. Ma questa è un'altra storia.  


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"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#11 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 28 dicembre 2021 - 09:34

 

Questo elenco verra' capito e studiato tra vent'anni dai sopravvissuti alla variante Godzilla, ma noi non ci saremo.

Spiegamelo!

 

 

 

Io l'ho inteso come un elenco di film di oggi che guardano al passato più o meno prossimo (con relativa fascinazione, a volte magari basata su una rappresentazione riletta e mitizzata, per esso). A latere (ma questo credo sia solo un fatto accidentale), molti sono film considerati dai più minori di registi affermati.

 

Per altro film quasi tutti tra il bello e il fichissimo. 


  • 3

#12 Tom

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Inviato 28 dicembre 2021 - 15:36

Pensavo proprio una cosa del genere, un C'era una volta il 900 e/o il suo immaginario (o le sue scorie "esuaste": quello di cui secondo me parla il per me incompreso Under the Silver Lake), un po' come negli anni 10 e 20 del 900 si comincio' a cristallizzare l'idea di "ottocentesco" come la consideriamo oggi.

 

Fermo restando che il capire e studiato tra 20 anni e' una cazzata tanto per, mi sembra che, rispetto ad altre operazioni analoghe del passato, questi film (e se ne potrebbero aggiungere molti altri) non si pongono tanto come semplici rievocazioni, infatti il senso di nostalgia e' solo una delle componenti e puo' anche non esserci proprio, ma come vere e proprie "capsule del tempo", ovviamente falsissime*, e anche come delle specie di Stele di Rosetta di codici ormai decaduti, da qui il frequente senso di noia e vacuita' che possono suscitare a chi (legittimamente) non frega niente di quei codici.

 

Questo film di Anderson e' esemplare: un saggio sulle atmosfere francesi dai 30 ai 60 in forma di caleidoscopio quasi stordente, fatto di suoni, musiche, immagini, visioni, quadri, figurine, diorami, colori, non-colori, che o ami incodizionatamente la materia (e ti interessa vedertela frullata e ri-sparata in faccia in questa maniera) o sei fuori.

 

*e quindi piu' vere del vero: vedendo la prima puntata di Get Back (figata, eh) mi ha colpito il paradossale poco senso di "60s" che mi trasmettono le immagini. Forse rispetto al tasso di 60s-tudine che uno si aspetta da un'operazione di quel genere, forse per via della pulizia digitale delle immagini, o forse il 1969 "reale" non potra' mai giocarsela con un "1969" finto. 


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#13 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 28 dicembre 2021 - 16:16

vedendo la prima puntata di Get Back (figata, eh) mi ha colpito il paradossale poco senso di "60s" che mi trasmettono le immagini. Forse rispetto al tasso di 60s-tudine che uno si aspetta da un'operazione di quel genere, forse per via della pulizia digitale delle immagini, o forse il 1969 "reale" non potra' mai giocarsela con un "1969" finto. 

 

 

Vabé ma 7 ore su 8 sono girate dentro un capannone o uno studio di registrazione, mi pare normale che non trasudi la vita vissuta nei tardi 60s.


  • 0

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#14 Kerzhakov91

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Inviato 06 febbraio 2022 - 11:19

Everybody Wants Some!! - Richard Linklater
The Nice Guys - Shane Black
Moonwalkers - Antoine Bardou-Jacquet
Hail, Caesar! - Joel e Ethan Coen
Under the Silver Lake - David Robert Mitchell
Roma - Alfonso Cuarón
Summer - Kirill Serebrennikov
Bad Times at the El Royale - Drew Goddard
Once Upon A Time in Hollywood - Quentin Tarantino
A Rainy Day in New York - Woody Allen
Mank - David Fincher
I'm Thinking of Ending Things - Charlie Kaufman
Last Night in Soho - Edgar Wright
The French Dispatch - Wes Anderson

 

Ero venuto qui per chiederti di aggiungere anche "Ultima notte a Soho" all'elenco e invece vedo che ci avevi già pensato tu  :P
 
Mi è piaciuto comunque, a differenza di "The French Dispatch". Che bello scoprire che Diana Rigg ( :ossequi: ) ha chiuso la sua carriera con questo film e con una di quelle interpretazioni che non si dimenticano tanto in fretta.

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#15 Tom

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Inviato 06 febbraio 2022 - 12:10

Dopo averlo visto non tirerei piu' dentro nel discorso invece E' stata la mano di Dio, che appartiene a un filone piu' classico del cinema sulla memoria.


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#16 Kerzhakov91

    Born too late

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Inviato 20 marzo 2022 - 12:13

"Licorice Pizza", visto ieri al cinema (*), nel discorso invece ci sta di brutto. Non che ci fossero molti dubbi a riguardo.

 

 

* no comment sulle reazioni a caldo del pubblico in sala, ma ormai è una causa persa. 


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#17 lazlotoz

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Inviato 21 marzo 2022 - 08:09

Recuperato ieri, direi che è il primo di Anderson a non piacermi.

Non perché è manierista (e dico io, è da parecchio che c'è l'ha spiegato che il suo cinema è fatto di microvariazioni, quindi se non piace è meglio lasciar stare), anzi, l'aspetto tecnico è forse l'unica cosa entusiasmante del film. Il suo linguaggio raggiunge qui delle vette di astrazione che è una meraviglia (per poi comunque cadere con la parte animata, davvero poco a fuoco sul film). Questa volta è l'aspetto narrativo, la storia per così dire, a fare cilecca. Se funziona la struttura episodica, son gli episodi a lasciare delusi. Il primo è l'unico riuscito, dove il suo sottile umorismo pervade una storia non-sense di arte/amore/morte.

Il secondo davvero tremendo. 

Il terzo così così.

 

Un po' poco per i miei gusti.

 

Voto 6


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#18 Tom

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Inviato 09 aprile 2022 - 21:17

"Licorice Pizza", visto ieri al cinema (*), nel discorso invece ci sta di brutto. Non che ci fossero molti dubbi a riguardo.

 

 

* no comment sulle reazioni a caldo del pubblico in sala, ma ormai è una causa persa. 

 

Assolutamente da aggiungere anche Diabolik, che e' persino uno dei casi piu' estremi e "ostici" della tendenza che tentavo di inquadrare, e Apollo 10½: A Space Age Childhood di Linklater, che e' allo stesso tempo il piu' didascalico degli amarcord e un manifesto di questa tendenza a creare delle capsule del tempo di codici audiovisivi. 

 

Si potrebbe forse aprire un topic sull'argomento, ma visto i chiari di luna del forum non c'ho voglia e non credo valga molto la pena.


  • 0

#19 Claudio

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Inviato 09 aprile 2022 - 22:02

Recuperato ieri, direi che è il primo di Anderson a non piacermi.

Non perché è manierista (e dico io, è da parecchio che c'è l'ha spiegato che il suo cinema è fatto di microvariazioni, quindi se non piace è meglio lasciar stare), anzi, l'aspetto tecnico è forse l'unica cosa entusiasmante del film. Il suo linguaggio raggiunge qui delle vette di astrazione che è una meraviglia (per poi comunque cadere con la parte animata, davvero poco a fuoco sul film). Questa volta è l'aspetto narrativo, la storia per così dire, a fare cilecca. Se funziona la struttura episodica, son gli episodi a lasciare delusi. Il primo è l'unico riuscito, dove il suo sottile umorismo pervade una storia non-sense di arte/amore/morte.

Il secondo davvero tremendo. 

Il terzo così così.

 

Un po' poco per i miei gusti.

 

Voto 6

 

Sì, io l'ho visto proprio stasera e concordo in pieno, a me era piaciuto molto anche "Grand Budapest Hotel", per dire, già accusato di un certo manierismo, ma qui mancano proprio le storie.

Comunque suggerisco la lettura della recensione di OndaCinema che aggiunge molti spunti di analisi interessanti (confermando però alcune perplessità riscontrate da molti): https://www.ondacine...h-dispatch.html


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#20 Kerzhakov91

    Born too late

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Inviato 10 aprile 2022 - 09:29

Si potrebbe forse aprire un topic sull'argomento

 

Moderatori, dove siete? Spostate i messaggi in questione, da bravi  :)


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#21 William Blake

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Inviato 10 aprile 2022 - 11:30

Si potrebbe forse aprire un topic sull'argomento


Moderatori, dove siete? Spostate i messaggi in questione, da bravi :)
A occhio ci sono 2-3 messaggi da spostare, il resto mi pare in topic. Aprite il thread (anche solo per il titolo), poi a spostarli non ci vuole niente.
Comunque non penso sia mai accaduto che un film di Wes Anderson (ma pure quello di Paul Thomas Anderson) passassero così in sordina sul forum
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"




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