Emma Ruth Rundle - Engine Of Hell
#1
Inviato 09 novembre 2021 - 19:43
https://emmaruthrund.../engine-of-hell
Per questi lavori si dice sempre che è un disco intimo, a cuore aperto, e altri concetti triti e ritriti e quindi dev'essere bello per forza etc etc... a me ha dato l'idea di un disco che trema a ogni nota (poche) che compone, spesso si aggrappa solo a un giro melodico, alle pause tra l'una e l'altra e lo fa con una prova vocale che oscilla senza mezzi termini tra il precario e la limpidezza più cristallina, i toni e la produzione sbiaditi e volutamente opachi ma che emanano anche un vuoto non del tutto inospitale, anzi. I temi trattati nei testi sono inequivocabili e su cui non mi pronuncio.
Una catarsi inevitabile.
Qualcuno la conosce? Non è al suo primo disco perciò conosco veramente poco su di lei.
"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."
#2
Inviato 09 novembre 2021 - 21:14
#3
Inviato 10 novembre 2021 - 08:22
conosco tutti i dischi precedenti ( compreso il progetto "Marriages") e devo ammettere di essere rimasto abbastanza spiazzato da Engine Of Hell , visto anche il disco dell'anno scorso in collaborazione con Thou (dove si viaggiava in territori doom/sludge metal con tanto di growl assortiti). Forse era anche prevedibile una svolta soft visto che almeno da "Some Heavy Ocean" la Rundle non ha mai lesinato sonorità più heavy.
#4
Inviato 10 novembre 2021 - 09:22
#5
Inviato 10 novembre 2021 - 16:38
Per me sin dall'inizio ERR fa parte della categoria dei neutri (come da topic omonimo), mai un guizzo che me la faccia piacere più di tanto. Per quanto neanche lei mi abbia fatto impazzire, quest'anno ho apprezzato di più il lirismo di Anna B Savage, a tratti eccessivamente enfatica ma comunque in grado di scuoterti dal torpore dell'ascolto casuale. Rundle la sento da tempi non sospetti, dieci anni fa, e ancora non mi ha tirato fuori una perla che sia una (imesho).
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#6
Inviato 10 novembre 2021 - 16:51
a me questa voce il brividino lo provoca. provo il disco
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#7
Inviato 10 novembre 2021 - 22:59
Io il disco l'ho ascoltato due/tre volte e mi è piaciuto molto, ma devo ammettere anche che mi è caduto a fagiolo in un periodo in cui sentivo proprio il bisogno di un disco del genere, scheletrico e disfatto. Vediamo se continuerà a piacermi con altri ascolti prossimi e se terrà alla prova del tempo, ma per il momento mi sento di dargli fiducia. Condivido i paragoni con PJ Harvey e Anna B Savage, gli ci metto vicino (ma non troppo) anche il disco solista di Elena Tonra dei Daughter. La voce mi ricorda vagamente quella dei Lamb.
Lei prima l'avevo solo sentita nominare in giro, mai ascoltato nulla.
"I think I just feel how everyone feels, which is I have three or four really great folk albums in me."
"Small critically acclaimed movies about lesbians learning how to recycle"
#8
Inviato 11 novembre 2021 - 16:12
Rece OR
https://www.ondarock...ngineofhell.htm
E Vassilios sta con me, tiè
Viene in mente la spoliazione gotica di "White Chalk"? Il paragone non è peregrino, ma forse è meglio gravitare dalle parti della Shannon Wright più essenziale, quella di "Let In The Light" e "Providence", per meglio decrittare il potere di un'estetica così disadorna, ma ancora capace di trascinarci con sé, se tocca le corde opportune.
Mi è venuta in mente la Shannon Wright più introversa come anche - e soprattutto - l'austerità di un "White Chalk"
#9
Inviato 11 novembre 2021 - 21:32
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#10
Inviato 12 novembre 2021 - 08:52
A proposito di dischi asciutti, ricordate il buon debutto di Mirel Wagner?
All'epoca mi era abbastanza piaciuto, un approccio molto piu' roots della Rundle. Comunque non l'ho piu' ripreso.
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