Forse l'ho già raccontato ma è giusto ricordare in questa sede come ho conosciuto questo disco.
Inverno 2001, periferia di Hannover, sono a casa della mia ragazza tedesca e andiamo a trovare una sua amica polacca che abita nello stesso circondario.
Enormi condomini popolari grigi e marroni, una spessa coltre di neve. Entriamo in camera, mi siedo sul bizzarro letto ricoperto di un lenzuolo di raso rosso, loro su un divanetto con tavolino dove ci offre del tè caldo. Dall'altro lato della stanza una toeletta da trucco stracolma di cose e per terra, buttati un po' a caso, un'enorme quantità di vinili.
La ragazza è un filo problematica, ha 20 anni, sta con un tossico e ha già abortito (forse più di una volta, non ricordo).
Dicevo, un'enorme quantità di vinili per terra e uno di questi è sul piatto che gira. Loro due chiacchierano in crucco, io non capisco niente ma vengo rapito abbastanza velocemente da quella musica che va in sottofondo. Chiedo informazioni e la polacca mi passa la copertina con la donna nuda di profilo, colpo di fulmine e disco poi consumato al rientro in patria.