Simeone non avrebbe mai potuto vincerla perché non avrebbe mai ribaltato una partita come il ritorno col City segnando due gol nel recupero, per dirne una.
E infatti non l'ha vinta.
(Gol segnati dall'Atletico nella doppia sfida col City: 0; gol segnati dal Real: 6).
C'è un bel po' di culo in questa vittoria, ma fermarsi a quello sarebbe abbastanza ridicolo. C'è anche la capacità di vincere un torneo partendo da sfavorita in tutti i turni a eliminazione diretta. C'è la capacità di soffrire e anche di rinunciare ad attaccare in certi casi avendo la consapevolezza che prima o poi arriverà un'occasione e in quel momento bisognerà colpire. Il Real è stato chirurgico nello sfruttare le occasioni che ha avuto, francamente non ricordo un cammino in una competizione di questo tipo caratterizzato da una simile concretezza offensiva, anche perché le difese che hanno affrontato sono state tutte eccellenti. Immagino si tratti semplicemente di dna vincente, del killer instinct che ha chi ha già vinto e che sa come si fa a farlo. Più di una volta ho visto arrivare un pallone nei pressi di Benzema e ho avuto la sensazione di sapere già come sarebbe andata a finire, lui in particolare è stato una sentenza.
E' un po' come capita in certe partite di Djokovic, quando è sotto di 2 set, in difficoltà nel terzo, poi salva un paio di palle break e da là in poi sai già come finirà la partita. Quando il Real ha fatto l'1 a 1 col City al ritorno e mancavano tipo 5 minuti di recupero e ancora 1 gol da recuperare, per me la partita era già segnata.