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Veleno (La Serie E Il Caso Giudiziario)


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37 replies to this topic

#1 Claudio

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Inviato 09 giugno 2021 - 10:17

In due giorni mi sono sparato d'un fiato i 5 episodi di "Veleno", la docu-serie di Amazon che racconta il caso dei cosiddetti "Diavoli della Bassa Modenese", collegando i fatti giudiziari con l'inchiesta giornalistica dell'omonimo podcast di Pablo Trincia. Serie molto ben costruita e congegnata, con una narrazione che procede in modo incalzante, aggiungendo via via nuovi tasselli del mosaico senza svelare la fine (anche perché forse la fine e la verità non si sapranno mai).

 

Per chi non la conosce, la storia è questa:

 

Nel 1997 una tranquilla comunità di provincia viene sconvolta da una serie di casi di pedofilia e satanismo. Le indagini portano alla scoperta di una presunta setta guidata da un prete della zona. Sedici bambini vengono allontanati per sempre dalle loro famiglie. Quattordici persone tra genitori e parenti finiscono in carcere. Venti anni dopo un’inchiesta giornalistica mette in dubbio l’intera vicenda.

 

Sarei curioso di sapere che idea vi siete fatti soprattutto della vicenda giudiziaria, che per me è ormai irrimediabilmente inficiata dalla nascita delle due tifoserie contrapposte (innocentisti vs. colpevolisti) che finisce sempre con l'inquinare casi analoghi (parliamo di Bibbiano? ;D )

Al di là della clamorosa inadeguatezza delle indagini e della faciloneria con cui sono state prese per buone testimonianze a dir poco improbabili da parte dei bambini, a me alla fine resta il dubbio profondo che quegli abusi siano stati effettivamente commessi, seppur in forme diverse, meno scenografiche, ma forse non meno devastanti dal punto di vista psicologico. Più che i racconti univoci dei bambini, mi ha colpito la loro ferma determinazione nel non voler tornare alle loro case, alle loro famiglie: possibile provare questo per chi non ha mai subito neanche un graffio tra le mura domestiche? E quale motivazione potrebbe aver spinto psicologi e assistenti sociali a far costruire ai bambini questo incredibile castello di menzogne e a distruggere le loro famiglie?

 

veleno-stagione-1-serie-tv-amazon-prime-


  • 4

#2 lazlotoz

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Inviato 09 giugno 2021 - 12:51

Storia abbastanza incredibile. 

Come al solito in queste storie pare che molti siano colpevoli di qualcosa, ma che non si sa di cosa. Di certo c'è che il lato delle indagini è davvero inquietante. Come abbiano, con tale fermezza, tolto dei figli dalle famiglie fa immaginare situazioni comunque pesanti (la parte delle messe nere ovviamente non regge manco un po', ma il resto rimane). L'idea che dopo così tanti anni non si sia fatta chiarezza è inquietante.

 

La serie, e il podcast prima, per quanto mi riguarda è irricevibile per lo stile di Trincia, che comunque viene fuori da Le Iene, e si vede.

Ovviamente tutt'altra storia, ma per dire, Polvere è un'indagine portata avanti con una professionalità che qui si sognano.


  • 2

#3 Tom

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Inviato 09 giugno 2021 - 13:00

I casi di isteria collettiva che arrivano a contagiare anche le autorita' ci sono sempre stati e sempre ci saranno.

Che ci debba sempre essere un fondamento anche minimo per scatenarle e' una pia illusione rassicurante. A volte c'e' a volte non c'e'. TUTTI ci potremmo finire in quei buchi neri della ragione quando si innescano certi meccanismi sociali.


  • 2

#4 Claudio

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Inviato 09 giugno 2021 - 13:06

La serie, e il podcast prima, per quanto mi riguarda è irricevibile per lo stile di Trincia, che comunque viene fuori da Le Iene, e si vede.

Ovviamente tutt'altra storia, ma per dire, Polvere è un'indagine portata avanti con una professionalità che qui si sognano.

 

Da non estimatore dello stile-Iene, però, devo dire che Trincia ha fatto un lavoro enorme, un'inchiesta vecchio stampo, di quelle che sui giornali non leggiamo più da eoni. Certo, a volte il suo stile affiora un po' troppo, ma nella serie è ben contrappuntato dalle voci dei bambini e degli psicologi che fanno da contraddittorio alla tesi innocentista. E se alla fine la serie lascia il dubbio è proprio per via di questa contrapposizione.

 

Un filo inquietante, in ogni caso, il profilo di Foti, personaggio a metà tra paladino anti-violenze sui bambini e guru di una setta di esaltati.

 

il-comune-di-trieste-ha-organizzato-un-i


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#5 lazlotoz

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Inviato 09 giugno 2021 - 13:19

Sì, sicuramente c'è un gran lavoro dietro, quello emerge chiaramente.

Il problema è che io a Pablo Trincia non credo manco per un secondo. Non viene intaccato il racconto, che rimane comunque notevole. Ma il fatto audiovisivo. Che poteva essere pure interessante, ma che invece rimane davvero poca cosa.

 

Ovvio che se uno non ce l'ha così in culo come ce l'ho io, sicuramente può apprezzare di più.


  • 0

#6 Claudio

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Inviato 09 giugno 2021 - 13:29

Ma io non la butterei sul personale. In realtà non trovo un solo personaggio davvero credibile in tutta la storia, Trincia incluso, che per me ha sposato troppo la tesi innocentista (anche su Bibbiano dopo). Però credo che lo scopo di questa serie non sia convincere, quello semmai poteva essere lo scopo del podcast di Trincia, qui c'è una contrapposizione che lascia solo vittime sul campo da una parte e dall'altra. Non c'è un solo protagonista della vicenda che non sia rimasto definitivamente devastato, tra morti, suicidi, bambini traumatizzati, famiglie distrutte e psicologi con la vita professionale segnata per sempre. Credo che la particolarità della storia sia proprio questa, unita alla sconcertante gestione giudiziaria. Sarei curioso di leggere le motivazioni di certe sentenze, perché mi pare che il livello di pressapochismo sia stato davvero inaudito. Gli unici che ci hanno guadagnato sono i soliti sciacalli alla Giletti che l'hanno strumentalizzata per ingrassare l'audience.


  • 0

#7 lazlotoz

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Inviato 09 giugno 2021 - 14:09

Certo hai ragione. È che proprio non mi piace il modo di raccontare le cose.

 

Però astraendoci dal fatto serie tv, e invece vedendo la vicenda reale... Sì, la sensazione è proprio come dici tu, di pressapochismo inaudito. Ed è la cosa più incredibile viste le conseguenze.

Ci han perso tutti, e non so manco dire chi è messo peggio, se i genitori senza figli o i figli senza genitori (si fa per dire, ovviamente uno strazio per entrambi). E tutto l'intorno davvero desolante.

Ma sul modo di operare per le indagini si sa, non è che in italia si brilli in certe cose (se non l'hai ancora sentito, come sopra, consiglio Polvere).

Alla fine manca un po' il racconto corale, che a pensare che quelli son poi dei paesini del cavolo, chissà come questo fatto abbia devastato pure il tessuto sociale.

 

Davvero una storia da brividi.


  • 0

#8 Claudio

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Inviato 09 giugno 2021 - 16:25

Ho fatto un salto anche sulla pagina Facebook creata dalle (presunte) vittime e mi ha messo un disagio enorme: https://www.facebook.com/vocivere/

Chissà quanto nella loro granitica convinzione vi sia di ricordo effettivo e quanto di difesa disperata della vita che si sono ricostruiti nelle famiglie affidatarie. Alcuni comunque alla fine hanno incontrato i genitori naturali, tipo il figlio di Federico Scotta, incontro raccontato qui.


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#9 Duck

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Inviato 09 giugno 2021 - 16:29

Mi avete convinto, la vedo.


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«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#10 Merlo

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Inviato 09 giugno 2021 - 16:57

Io ho ascoltato il podcast ed è stata una bella botta, non so se ho la voglia/coraggio di vedere anche una serie.


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"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#11 dirac

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Inviato 09 giugno 2021 - 18:20

Ho ascoltato il podcast. Era interessante la questione "epistemologica" degli interrogatori dei bambini. Gli psicologi li interrogavano cercando conferme alla teoria e le trovavano immancabilmente. Poi pero' mi pare ci fosse un medico che cercava le prove fisiche dei maltrattamenti e li trovava sempre anche lei, allora ti chiedi se non sia dolo più che confirmation bias.

 

Sul resto la vedo come lazlotoz.


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#12 Claudio

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Inviato 09 giugno 2021 - 18:52

Ho ascoltato il podcast. Era interessante la questione "epistemologica" degli interrogatori dei bambini. Gli psicologi li interrogavano cercando conferme alla teoria e le trovavano immancabilmente. Poi pero' mi pare ci fosse un medico che cercava le prove fisiche dei maltrattamenti e li trovava sempre anche lei, allora ti chiedi se non sia dolo più che confirmation bias.

 

Ecco, questa delle prove fisiche dei maltrattamenti mi sembra una questione centrale, ma che dai processi emerge in modo piuttosto fumoso, ricorre l'espressione "compatibili con" ma mai qualcosa di più, men che meno tracce di sangue o resti umani o animali di qualsiasi sorta nei presunti luoghi delle messe nere (e infatti quella storia sul piano processuale è crollata completamente). Però, ripeto, pur con tutte le distorsioni e manipolazioni, a me risulta molto difficile credere che non vi siano mai stati maltrattamenti o abusi, anche solo tra le mura di casa.


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#13 Jazzbo Brown

    Roadie

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Inviato 09 giugno 2021 - 20:21

 

Ho ascoltato il podcast. Era interessante la questione "epistemologica" degli interrogatori dei bambini. Gli psicologi li interrogavano cercando conferme alla teoria e le trovavano immancabilmente. Poi pero' mi pare ci fosse un medico che cercava le prove fisiche dei maltrattamenti e li trovava sempre anche lei, allora ti chiedi se non sia dolo più che confirmation bias.

 

Ecco, questa delle prove fisiche dei maltrattamenti mi sembra una questione centrale, ma che dai processi emerge in modo piuttosto fumoso, ricorre l'espressione "compatibili con" ma mai qualcosa di più, men che meno tracce di sangue o resti umani o animali di qualsiasi sorta nei presunti luoghi delle messe nere (e infatti quella storia sul piano processuale è crollata completamente). Però, ripeto, pur con tutte le distorsioni e manipolazioni, a me risulta molto difficile credere che non vi siano mai stati maltrattamenti o abusi, anche solo tra le mura di casa.

 

 

 

Ho cominciato a vederla anche io, ricordavo poco e male della vicenda. Una bella merda.

Prima puntata e prima incongruenza nelle testimonianze dei genitori: quando gli Scotta parlano delle fratture multiple riscontrate sulla bambina tirando in ballo la misteriosa thailandese che avrebbe cercato di convincere la moglie a prostituirsi, Kaempet dice chiaramente "Non voglio più farlo" ben due volte per poi correggersi e dire "Non lo faccio". Quindi nel mondo della prostituzione c'era invischiata eccome e non si tratta di problemi di lingua ma di lapsus vero e proprio. Iniziamo male. Pure quella famiglia di disgraziati dei Galliera mi convincono pochissimo. Mi sa che hai ragione Claudio.


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#14 Claudio

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Inviato 10 giugno 2021 - 10:17

 

 

Ho ascoltato il podcast. Era interessante la questione "epistemologica" degli interrogatori dei bambini. Gli psicologi li interrogavano cercando conferme alla teoria e le trovavano immancabilmente. Poi pero' mi pare ci fosse un medico che cercava le prove fisiche dei maltrattamenti e li trovava sempre anche lei, allora ti chiedi se non sia dolo più che confirmation bias.

 

Ecco, questa delle prove fisiche dei maltrattamenti mi sembra una questione centrale, ma che dai processi emerge in modo piuttosto fumoso, ricorre l'espressione "compatibili con" ma mai qualcosa di più, men che meno tracce di sangue o resti umani o animali di qualsiasi sorta nei presunti luoghi delle messe nere (e infatti quella storia sul piano processuale è crollata completamente). Però, ripeto, pur con tutte le distorsioni e manipolazioni, a me risulta molto difficile credere che non vi siano mai stati maltrattamenti o abusi, anche solo tra le mura di casa.

 

 

 

Ho cominciato a vederla anche io, ricordavo poco e male della vicenda. Una bella merda.

Prima puntata e prima incongruenza nelle testimonianze dei genitori: quando gli Scotta parlano delle fratture multiple riscontrate sulla bambina tirando in ballo la misteriosa thailandese che avrebbe cercato di convincere la moglie a prostituirsi, Kaempet dice chiaramente "Non voglio più farlo" ben due volte per poi correggersi e dire "Non lo faccio". Quindi nel mondo della prostituzione c'era invischiata eccome e non si tratta di problemi di lingua ma di lapsus vero e proprio. Iniziamo male. Pure quella famiglia di disgraziati dei Galliera mi convincono pochissimo. Mi sa che hai ragione Claudio.

 

Sì, quella vicenda non è chiara per nulla e più si cerca di approfondire, più spuntano dubbi.

 

Per dire, il comitato pro-vittime, in occasione della mancata revisione del processo a Scotta, ha tirato fuori questa ricostruzione dei fatti basata su ulteriori precedenti:

 

Pablo Trincia si occupa in questa parte di Federico Scotta e della moglie thailandese Kaempet Lahmab, ai quali vengono tolti due figli, Elisa, nata nel 1993 e Nick di pochi mesi, a seguito delle dichiarazioni di Dario, che riconosce Federico Scotta con la figlia Elisa e Francesca Ederoclite, con la figlia Marta, come presenti in più occasioni nelle quali venivano compiuti abusi su bambini.Qui si registrano varie omissioni e distorsioni della storia, piuttosto rilevanti.
Pablo Trincia descrive gli Scotta quasi come una famiglia da Mulino Bianco: il padre di Federico, vedovo, compie frequenti viaggi in Thailandia e una volta porta con sé il figlio allora sedicenne. In tale occasione Federico conosce quella che diventerà sua moglie, compiuti i diciotto anni. Hanno due bambini e vivono felici e contenti; diventano amici con Francesca Ederoclite, separata con una bambina, Marta, che abita nello stesso stabile. Tutti insieme si vedono spesso e fanno allegre gite ai lidi ferraresi.
L’idillio viene interrotto da un episodio, così riferito da Pablo Trincia: la moglie di Federico ha una lite con un’amica anch’essa thailandese che vuole costringerla alla prostituzione. Nel corso della lite, l’amica afferra la piccola Elisa, di appena un mese, e la scaraventa contro il muro. La bambina viene portata il giorno dopo in ospedale dove le riscontrano una frattura e varie ecchimosi. L’amica viene denunciata, ma nel frattempo i servizi sociali sospendono la potestà genitoriale e affidano la bambina a una famiglia della zona.
Le cose non stanno esattamente così: Elisa Scotta, nata nel 1993, è seguita fin quasi dalla nascita dai servizi sociali; a dieci giorni dalla nascita, viene ricoverata all’ospedale di Mirandola per lesioni al volto, alle orecchie e agli occhi; dopo una settimana, è ancora al Pronto soccorso per ematoma cranico; un mese dopo, è ricoverata in pediatria per circa venti giorni dove le vengono riscontrate fratture al cranio, al femore, al radio sinistro e nove fratture costali, per un totale di 12 fratture, non una sola come riporta Pablo Trincia. Dell’ultimo fatto è vero che fu accusata e processata un’amica di famiglia, che, a dire degli Scotta, avrebbe fatto del male alla bimba nel corso di un litigio con Kaempet Lamhab, per storie attinenti all’esercizio della prostituzione. L’amica patteggerà la pena. Nel corso del primo processo tali fatti vengono esaminati e si rilevano diverse incongruenze, come il fatto che la bambina fu portata al P.S. solo dopo 24 ore e nessuna denuncia fu fatta dagli Scotta contro l’amica. Le indagini porteranno alla luce anche altri fatti sulla famiglia di Federico Scotta: a casa del padre Giovanni Battista Scotta verrà trovato materiale pedo-pornografico (per cui sarà accusato anche di ricettazione), e si accerterà che per anni ha abusato dell’altra figlia Giovanna, che in un diario, aveva scritto che il padre abusava di lei da quando aveva 5 anni (il procedimento contro G.B. Scotta si conclude con l’estinzione per prescrizione). Lo stesso Federico Scotta parlerà nel processo di abusi subiti dalla sorella. Durante uno dei viaggi “culturali” in Thailandia, anche il padre conosce una donna del posto e si risposa: hanno un figlio, Singa, che accuserà poi il padre di abusi sessuali, e ciò sarà oggetto di un separato procedimento penale.
Il 30 aprile 1997, dopo un percorso sorvegliato di graduale riavvicinamento ai genitori naturali, il Tribunale dei minori dispone la sperimentazione del rientro stabile di Elisa in famiglia.
Il 5 luglio 1997, a seguito delle indagini avviate sulla base dei racconti di Dario, Elisa viene allontanata dai genitori e ricollocata in affido. Anche il fratello Nick, nato da pochi mesi, viene allontanato e affidato al Cenacolo Francescano di Reggio Emilia. Il 13 agosto 1997, la visita ginecologica e medico legale conferma sospetti di abuso sessuale. Per la tenera età Elisa non viene sottoposta ad esami testimoniali.

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#15 Garga Charrua

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Inviato 10 giugno 2021 - 10:46

Sinceramente non so cosa pensare. Gli Scotta hanno l'aria di essere dei bei lordoni. Quello che parla di "erezione spontanea" quando la figlia si è messa accanto a lui per guardare i cartoni è pure un bel soggetto. Però però... ci sono troppe cose che non tornano. Posto che la storia dei riti satanici era una palese fregnaccia, anche nei singoli casi di violenze in famiglia c'è molta nebbia e pochi fatti certi. 


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#16 Jazzbo Brown

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Inviato 10 giugno 2021 - 12:46

Sinceramente non so cosa pensare. Gli Scotta hanno l'aria di essere dei bei lordoni. Quello che parla di "erezione spontanea" quando la figlia si è messa accanto a lui per guardare i cartoni è pure un bel soggetto. Però però... ci sono troppe cose che non tornano. Posto che la storia dei riti satanici era una palese fregnaccia, anche nei singoli casi di violenze in famiglia c'è molta nebbia e pochi fatti certi. 

 

Trincia è stato bravissimo a scoperchiare i metodi inverecondi e dilettantistici con cui assistenti sociali e psicologi hanno portato i bambini a dire quello che volevano loro plagiandoli in maniera inaccettabile. Foti è un personaggio abbastanza inquietante: da un lato ti viene voglia di credere alla sua buona fede quando sostiene con forza che il fenomeno degli abusi intrafamiliari è sottovalutatissimo e cova nel silenzio generale perché realtà intollerabile nella sua gravità, dall'altro vai a leggerti i magheggi che combinava in altri lidi nell'inchiesta Angeli e Demoni e ti accorgi che il cavaliere senza macchia protettore dei bambini abusati lucrava su quegli stessi strappando ricchi appalti a compiacenti amministrazioni locali a botte di sedute da 135€ l'ora.

La storia dei riti satanici nel cimitero con contorni di massacri di decine di bambini e persone era poi talmente ridicola che fossi stato il magistrato a capo delle indagini avrei ordinato la perquisizione della casa della Donati: chissà quanti libri su sette sataniche e diavolacci cornuti assetati di sangue minorenne avrebbero trovato, ci scommetto. Forse abbiamo rimosso che nei decenni 80-90 ci fu una vera e propria follia collettiva con episodi satanici praticamente in ogni dove, reportage "giornalistici" a cadenza settimanale in tutte le tv sul dilagare di messe nere e profanazioni assortite e in quel contesto culturale demenziale vuoi che questa fantomatica e diabolica insidia non abbia suggestionato decine e decine di assistenti sociali e psicologi (categoria in cui molto più spesso di quanto dovremmo ci ritroviamo sempliciotte anime belle o veri e propri crociati della purezza dei bimbi)?

Bestie di Satana, Bambini di Satana, sacrifici a Satana, chiese di Satana, Marilyn Manson erano tutti argomenti su cui i media premevano con risultati molto spesso catastrofici. Una lettura utile a capire lo spirito del tempo di allora è il libro dei Luther Blisset Lasciate che i bimbi.

Trincia però sorvola con sufficienza,, da bravo ex Iena, sulle versioni di quei ragazzi che non hanno ritrattato e sui lati oscuri, minori e meno eclatanti della vicenda come sottolineato dal post del comitato delle vittime riportato da Claudio più su.

O ci sono Angeli o ci sono Demoni e in mezzo a questo dualismo naif cavalcato dai media la verità, come spesso accade, si perde nell'oblio.

Ma del resto:


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#17 Claudio

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Inviato 14 giugno 2021 - 08:33

Repubblica oggi rilancia la tesi innocentista con intervista al "bambino zero" (orribile termine, ma tant'è) il quale sostiene di aver inventato tutto:

Il caso Veleno. “Né abusi né riti satanici, 16 bimbi tolti ai genitori per le mie accuse inventate”
Parla Davide, il bambino zero dell'inchiesta sui "Diavoli della Bassa Modenese": "Ricordo diversi colloqui anche di 8 ore. Psicologa e assistenti sociali non smettevano finché non dicevo quello che volevano loro. Mi dicevano che ero coraggioso"

 

di Valeria Teodonio

Davide ha un sorriso disarmante. All’inizio è un po’ imbarazzato, ma poi si fa coraggio: "Sono pronto". Ha 31 anni, è un ragazzo alto e magro, la voce profonda e gli occhi verde acqua, appena velati da un'ombra scura. Ha deciso di raccontare per la prima volta la sua storia. La sua verità. Rivelazioni sconcertanti su fatti che hanno distrutto la vita di decine di persone alla fine degli anni '90.
Era uno scricciolo biondo quando, nel 1997, le assistenti sociali e la psicologa che lo seguivano iniziarono a fargli tante domande sulla sua famiglia. In quei colloqui Davide raccontò di aver subito abusi sessuali da parte di suo padre e di suo fratello, nella loro casa nella campagna di Massa Finalese, in provincia di Modena. Non solo. Disse che nei cimiteri della sua zona avvenivano delle strane cerimonie, parlò di messe sataniche in cui i grandi facevano del male ai piccoli. In cui i bambini venivano violentati ed erano costretti perfino a uccidere altri bambini.

I racconti di Davide - il "bambino zero" di questa storia - diedero il via a un'inchiesta che durerà anni, quella sui "Diavoli della Bassa Modenese". Un'inchiesta su cui "Veleno", il podcast firmato da Pablo Trincia e pubblicato da Repubblica nel 2017 (su cui Amazon ha realizzato una docu-serie), ha gettato nuova luce. L'indagine, dopo le testimonianze di altre presunte vittime, portò 16 bambini ad essere allontanati dai loro genitori. Alcuni imputati, tra cui i familiari di Davide, vennero condannati a molti anni di carcere per pedofilia. Altri vennero assolti. In ogni caso i genitori non riebbero mai più i loro figli. E una mamma si suicidò.
Prima d'ora Davide non aveva mai rilasciato un'intervista. Ha deciso di farlo "perché - ha spiegato - non può più tenersi dentro la verità".

Quando iniziarono i colloqui? E perché?
"Iniziarono quando avevo 7 anni. I miei genitori erano poveri e venni affidato a un'altra famiglia. Ogni tanto però, come prevedeva la prassi, tornavo dalla mia famiglia d'origine. Una volta vidi mia madre naturale molto triste. E divenni cupo anche io. Così, quando tornai dalla famiglia affidataria, la donna che poi diventò la mia mamma adottiva mi chiese se fossi stato maltrattato. Ha insistito tanto che alla fine le dissi di sì. Anche perché avevo paura di essere abbandonato, se non la avessi accontentata. Senza rendermi conto delle conseguenze di quello di quello che stavo facendo".

Cosa succedeva durante i colloqui?
"La psicologa Valeria Donati e le assistenti sociali che mi seguivano iniziarono a martellarmi di domande. Ricordo diversi colloqui anche di 8 ore. Non smettevano finché non dicevo quello che volevano loro. Mi chiesero di dire dei nomi e io inventai dei nomi a caso, su un foglio. Per disperazione. Ho inventato che mio fratello aveva abusato di me, che c'erano delle persone che facevano dei riti satanici. Ma non c'era nulla di vero. Mi sono inventato tutto. Perché se dicevo che stavo bene non mi credeva nessuno. A forza di insistere ho detto quello che si volevano sentir dire".

E cosa successe dopo quei colloqui?
"Vennero convocati altri bambini e anche loro fecero quei racconti. Loro mi dicevano che ero coraggioso, che ero il primo a parlare. "Coraggioso" era la loro parola preferita. Un giorno la psicologa mi fece fare un incontro con gli altri ragazzi, e lei disse che li avevo salvati. Ma io non avevo salvato proprio nessuno. Mi sono sentito morire dentro. Una volta cercò anche di farmi accusare una donna che mi aveva accolto quando ero piccolo, Oddina Paltrinieri. Ma non lo feci".

Sua madre per prima era convinta che gli abusi fossero reali?
"La mia mamma affidataria era sicura che mi facessero del male, ma non era vero. Mio fratello è andato in galera, ma in realtà eravamo molto legati, avevamo un ottimo rapporto. Guardavamo la televisione. Non riesco ad accettare di aver detto queste cose sulla mia famiglia. Mi dispiace tanto".

Perché lei era così convinta?

"Secondo lei è impossibile che un bambino possa inventarsi cose del genere. Ma vi assicuro che dopo determinate domande un bambino dice quello che vuoi. Se a un bambino dici dieci volte che i genitori facevano cose brutte, alla fine lui dice, sì, facevano cose brutte".

Cosa ha provato quando è uscito Veleno?
"Quando è uscito Veleno ho sentito il bisogno di chiedere scusa. Mi sentivo in colpa da una vita. Ho voluto riallacciare i rapporti con quello che resta della mia famiglia, i miei fratelli. Visto che i miei genitori sono morti dopo essersi ammalati in carcere. Ma mia madre adottiva ha detto che dovevo scegliere: o noi o loro. E ci sono stato molto male".

Lei è stato ricoverato più volte in questi anni, perché sentiva di non stare bene psicologicamente.
"Mia madre mi ha portato anche dallo psicologo Claudio Foti, a Bibbiano. Anche lui ha provato a farmi dire che avevo subito gli abusi. E di stare lontano dai giornalisti. Nel mio ultimo ricovero, invece, sono entrato volontariamente. Perché io continuavo a dire che quegli abusi non erano mai avvenuti mentre la mia madre adottiva continuava a sostenere che invece erano avvenuti e che dovevo farmi curare. Non sapevo dove sbattere la testa e ho chiesto di essere ricoverato per qualche giorno. Ma invece mi hanno tenuto 41 giorni contro la mia volontà. Un avvocato mi ha aiutato a uscire".

Perché altri bambini parlarono anche loro di abusi e riti satanici?
"Credo perché anche loro furono pressati, martellati con domande infinite".

E perché alcuni di loro, da grandi, continuano ad affermare di essere stati abusati?
"Perché nelle loro menti si è ormai creato un falso ricordo. O perché è difficile raccontare la verità adesso, dopo tanti anni. Hai paura che se la possano prendere con te per tutte le bugie che hai detto. Anche io avevo paura di dire la verità".

Cosa vuole dire a sua madre? E ai ragazzi che sono nella sua situazione?
"Vorrei dire a mia mamma che anche se non mi crede io le voglio bene. Ai ragazzi voglio dire di farsi forza, e di dire la verità. Perché nessuno ce l'ha con noi. Siamo vittime".

Ora come sta?
"Sono contento, rivedo i miei fratelli. Avevo paura a ricontattarli. Pensavo che l'avessero con me. Non era così".

E da quanto non era contento?
"Da quando avevo 7 anni".


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#18 Garga Charrua

    Dal fiume al mare

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Inviato 14 giugno 2021 - 11:08

Ho voluto riallacciare i rapporti con quello che resta della mia famiglia, i miei fratelli. Visto che i miei genitori sono morti dopo essersi ammalati in carcere. Ma mia madre adottiva ha detto che dovevo scegliere: o noi o loro. E ci sono stato molto male".

 

 

Che schifo.

 

 

ps: noto che l'associazione Voci Vere ancora non ha fiatato. 


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#19 il nostro caro angelo

    Anello di Saturno

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Inviato 14 giugno 2021 - 11:30

Una storia che edifica tracce come supporti per ridescrivere un passato intollerabile.

 

Uno degli elementi centrali di tutta la vicenda è - a mio avviso - il parallelo con Bibbiano: la differente modalità di elaborazione del sensemaking (capovolta a seconda delle prospettive) fornisce il significato dei casi giudiziari, influenzando in maniera permanente e oggettiva lo sguardo degli inquirenti, delle vittime e della stessa opinione pubblica.

Per il resto mi sembra una serie davvero ben congegnata, da divorare effettivamente in un paio di giorni.


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#20 Perfect Prey

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Inviato 14 giugno 2021 - 12:11

A suo tempo avevo ascoltato il podcast, rimanendone impressionato non troppo positivamente, per il taglio eccessivamente innocentista proposto da Pablo Trincia e l'impressione netta che il giornalista facesse cherry picking nell'esporre i fatti.
Che gli inquirenti e gli psicologi, a partire dall'incommentabile Foti, abbiano commesso porcherie immani è un dato di fatto, così come permangono evidenti dubbi sulla colpevolezza di gran parte degli imputati. Le storie riguardanti messe nere erano da escludere in prima istanza, senza dover tornarci sopra.
Però, da tutto quello che ho letto sul caso e su situazioni analoghe (Mc Martin School in testa) che negli ultimi anni sono state sottoposte a un lavoro di debunking in senso inverso (il monumentale The Witch Hunt Narrative del professor Ross Cheit smonta in modo dettagliato, servendosi di una documentazione impressionante, il mito della "caccia alle streghe" nei daycare center americani negli anni Ottanta, mito mandato avanti da soggetti interessati e a volte inquietanti), ritengo che un fondo di verità da cui sono partite quelle indagini rimanga e che qualcuno di quei bambini sia stato effettivamente abusato. Peccato che inquirenti e psicologi abbiano usato metodi di indagine ampiamente superati già all'epoca perché suggestivi e deformanti dei fatti. Così quelli che sarebbero stati alcuni casi di abuso che purtroppo possono accadere diventarono un circo e uno scandalo mediatico in un momento in cui, dopo i fatti di Marcinelle e la nascita della pedopornografia in rete, era sorto da un giorno all'altro l'isterismo sociale sulla pedofilia in ogni angolo, con i bambini strappati dai giochi per strada e la nascita dello helicopter parenting, nonostante già all'epoca tutte le statistiche dicessero che nove volte su dieci l'abusante è un conoscente se non un membro della famiglia, altro che stranger danger.
Non so se vedrò la serie, a me Trincia piace poco, anche se ha fatto un lavoro notevole, questo è innegabile.
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L'amour physique
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#21 Claudio

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Inviato 14 giugno 2021 - 12:55

ritengo che un fondo di verità da cui sono partite quelle indagini rimanga e che qualcuno di quei bambini sia stato effettivamente abusato. Peccato che inquirenti e psicologi abbiano usato metodi di indagine ampiamente superati già all'epoca perché suggestivi e deformanti dei fatti. Così quelli che sarebbero stati alcuni casi di abuso che purtroppo possono accadere diventarono un circo e uno scandalo mediatico in un momento in cui, dopo i fatti di Marcinelle e la nascita della pedopornografia in rete, era sorto da un giorno all'altro l'isterismo sociale sulla pedofilia in ogni angolo, con i bambini strappati dai giochi per strada e la nascita dello helicopter parenting, nonostante già all'epoca tutte le statistiche dicessero che nove volte su dieci l'abusante è un conoscente se non un membro della famiglia, altro che stranger danger.
Non so se vedrò la serie, a me Trincia piace poco, anche se ha fatto un lavoro notevole, questo è innegabile.

 

Il punto fermo mi pare questo: quei bambini vivevano generalmente contesti familiari degradati, situazioni difficilmente sostenibili, con, in alcuni casi, già altri casi di violenze (fisiche o psicologiche) subite tra le mura domestiche. Questo probabilmente spiega perché non abbiano avvertito con forza il desiderio di tornare alle loro famiglie e abbiano in qualche modo ceduto alla pressione di psicologi e assistenti sociali. Forse c'è anche chi ha trovato nelle famiglie affidatarie una serenità nuova che gli ha consensito di ricostruirsi una vita. Ma questo ovviamente non è detto che valga per tutti i protagonisti della vicenda e soprattutto questo non giustifica l'opera mistificatoria portata avanti da alcuni, che, partendo dalle loro certezze sugli abusi, hanno spinto affinché venissero confessate anche cose mai accadute. In questo groviglio di vere violenze e falsi ricordi, si è consumata tutta la vicenda fino ad arrivare alla parossistica evoluzione satanista.


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#22 keith

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Inviato 13 luglio 2021 - 14:26

Ho finito la serie ieri sera; onestamente, sarà che ho due figli piccoli di 4 e 1 anno (sto invecchiando, non ero così una volta :facepalm: ), comunque in tanti momenti mi sono commosso e ho pianto come un vitello. 

Non so cosa dire, è una storia straziante, sia per i bambini sia per i genitori, c'è una sofferenza incredibile dietro, famiglie e vite distrutte. Non oso immaginare cosa voglia dire vedersi portare via un figlio di 3 anni e non vederlo più.

 

Alcune considerazioni:

  • Probabilmente alcuni abusi ci sono stati, per esempio i Galliera o il tizio con l'erezione spontanea sono personaggi particolari, non mi stupirebbe se fossero stati autori di violenze verso figli/fratelli
  • Altri invece probabilmente no, e gli abusi sono stati indotti nella mente dei bambini da psicologi non preparati e non sufficientemente esperti, psicologi a loro volta influenzati da quanto avevano sentito
  • Federico Scotta è il personaggio che più mi genera effetti contrastanti. Da un lato mi sembra un povero cristo finito in una storia sfigata e che gli ha rovinato la vita, dall'altro boh, la cosa della bimba che già da piccola è finita in ospedale più la moglie con i lapsus sul passato da prostituta... boh
  • Il tema satanico mi sembra una puttanata clamorosa, non capisco come possa essere stato sostenuto in tribunale in modo serio
  • Quello che non capisco della teoria innocentista è quale sia il beneficio di Foti e psicologi vari nell'aver generato questo casino: davvero stiamo parlando di qualche consulenza/assegnazione di appalto? Boh, secondo me è un punto che (anche con il caso di Bibbiano) resta molto oscuro e il documentario non lo tocca minimamente
  • In generale la miniserie è ben fatta ma troppo sbilanciata sull'innocenza delle famiglie. Nonostante questo, non riesce a togliermi tutti i dubbi
  • Pablo Trincia e le Iene in generale sono la merda, ça va sans dire

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#23 solaris

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Inviato 17 luglio 2021 - 22:54

Finita, bella (preferita al podcast per la presenza dell'altra campana) nonostante l'enfasi di Trincia, insostenibile. Non so se per suggestione (qualsiasi serie finisce per spingerti dove vuole) ma mi ritrovo di più negli innocentisti.

 

ps. per chi avesse in culo Trincia, consiglio questa intervista con Paternò che lo supera di slancio asd

 

 

 

pps. se qualcuno se lo fosse chiesto, il tono enfatico e sofferto di Trincia è ovviamente tutto staged, è pieno di interviste dove parla al naturale. Potrebbe essere squalificante asd


  • 1

#24 Tony Randine

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Inviato 18 luglio 2021 - 12:41

Io ho seguito tutti i podcast poco dopo la loro pubblicazione sul sito di Repubblica, e ricordo che mi aveva preso malissimo e benissimo allo stesso tempo. Ad accanirsi gli si trovano una marea di difetti però boh...nel complesso ne è valsa assolutamente la pena per quanto mi riguarda.
Questa docu-serie ce l'ho in wishlist da tempo e ancora (per svariati motivi) non riesco ad iniziarla. Regge e/o supera il confronto con i podcast?
  • 0

#25 neuro

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Inviato 18 luglio 2021 - 17:19

so che qui non sono amati, ma sull'aspetto satanista della faccenda ha scritto bene Wu Ming 1 in "la Q di qomplotto"
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apri apri, apri tutto!

#26 solaris

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Inviato 19 luglio 2021 - 11:21

A integrazione

 

 


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#27 John Trent

    Genio incomprensibile

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Inviato 19 luglio 2021 - 12:20

Giudizio parziale perché mi manca l'ultima puntata che, visto il terribile finale autocelebrativo della terza, penso sarà quella che butterà il carico innocentista. Perché finora, nonostante i trucchetti del Trincia, a parte il parroco e la famiglia napoletana non ne viene fuori pulito proprio nessuno... Scagionati dai crimini rituali ma tutti condannati per abusi all'interno del nucleo famigliare. Anche i genitori dei 4 bambini, che a pelle mi sembrano brave persone, con la combo Giovanardi più gravidanza a fatti caldi (con fuga in Francia) mi han fatto subito venire in mente la Franzoni.
  • 0

#28 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 19 luglio 2021 - 12:28

Finita, bella (preferita al podcast per la presenza dell'altra campana) nonostante l'enfasi di Trincia, insostenibile. Non so se per suggestione (qualsiasi serie finisce per spingerti dove vuole) ma mi ritrovo di più negli innocentisti.

 

ps. per chi avesse in culo Trincia, consiglio questa intervista con Paternò che lo supera di slancio asd

 

 

 

pps. se qualcuno se lo fosse chiesto, il tono enfatico e sofferto di Trincia è ovviamente tutto staged, è pieno di interviste dove parla al naturale. Potrebbe essere squalificante asd

Scopro che Trincia è quello delle Iene. Diciamo che l'interesse verso la serie mi è drasticamente calato asd


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#29 John Trent

    Genio incomprensibile

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Inviato 19 luglio 2021 - 12:53

A me resta oscura una cosa invece: perché partite dal presupposto che bambini di 8 anni dicano bugie del genere? Cioè voi a 8 anni, anche sotto pressione dico, vi sareste inventati robe del genere contro i vostri genitori? A me l'equazione bambini = deficienti senza cognizioni spazio temporali mi fa incazzare di brutto e proprio perché sono padre anch'io (ho una bimba di 3 anni). Io a mia figlia spiego tutto e le parlo seriamente senza gne gne e versetti che non è mica una mongoloide e infatti lei si ricorda tutto e fa già ragionamenti complessi e associazioni di idee bellissime.

Che quei bambini a un certo punto abbiano esagerato e ampliato la realtà ci sta, ma che si siano inventati tutto proprio no.

Quindi tutta la tesi innocentista si basa sul pregiudizio che un bambino dice solo favole e cazzate, liquidata la cosa così in 2 minuti a inizio documentario poi è facile trovare tutti i difetti di 'sto mondo all'indagine ma sarebbe come escludere una confessione più un testimone oculare da una qualsiasi vicenda criminale.

Ripeto che mi manca l'ultima puntata, poi magari mi rimangio tutto.
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#30 solaris

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Inviato 19 luglio 2021 - 13:02

Arriva alla fine, riguarda bene i video dei bimbi che parlano e come, guardati i video che ho messo qui sopra, non c'è un riscontro uno mentre il metodo H&G si espande a più casi in Italia, tutti col medesimo pattern. Incredibile la sofferenza che son riusciti a creare dal nulla, quanta ne han sulla coscienza...


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#31 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 19 luglio 2021 - 13:31

Che quei bambini a un certo punto abbiano esagerato e ampliato la realtà ci sta, ma che si siano inventati tutto proprio no.

É possibilissimo elicitare false memorie o avere memorie distorte anche negli adulti. Per false memorie e distorsioni non intendo cretinate tipo "il giorno tot ero al ristorante x" mentre ero al ristorante y, intendo anche cose assurde come il fatto di credere che da bambini si è assistito a un esorcismo che non è mai stato eseguito o confondere la faccia del proprio stupratore con quella di un tipo visto poco prima in televisione*.

 

 

 

Figuriamoci nei bambini che sì, sono molto più malleabili degli adulti e anche più timorati dalla loro autorità. Per dire, nei colloqui con i bambini bisogna anche fare attenzione a come si pongono le domande visto che se parti da determinati presupposti che non sono necessariamente veri, c'è il rischio che il bambino risponda in un determinato modo solo per accondiscendere all'adulto. Discorso generico eh, poi magari quelle testimonianze di cui parli tu erano vere (come detto prima non ho ancora visto questa serie), ma resta il fatto che è tutto tranne una novità il fatto che in passato ci siano stati bambini che hanno effettivamente raccontato cose che non erano vere: https://www.tandfonl...19.2016.1230924

 

*Questo fra l'altro è stato un caso veramente ai limiti del comico:


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#32 Merlo

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Inviato 19 luglio 2021 - 16:39

A me resta oscura una cosa invece: perché partite dal presupposto che bambini di 8 anni dicano bugie del genere? Cioè voi a 8 anni, anche sotto pressione dico, vi sareste inventati robe del genere contro i vostri genitori? A me l'equazione bambini = deficienti senza cognizioni spazio temporali mi fa incazzare di brutto e proprio perché sono padre anch'io (ho una bimba di 3 anni). Io a mia figlia spiego tutto e le parlo seriamente senza gne gne e versetti che non è mica una mongoloide e infatti lei si ricorda tutto e fa già ragionamenti complessi e associazioni di idee bellissime.

 

Si chiama plagio e lo subiscono anche agli adulti fragili, eh: vedi la Alletto nel processo Marta Russo.


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"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#33 solaris

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Inviato 19 luglio 2021 - 18:26

Si parla di colloqui di ore e ore con bambini sottratti alle famiglie e durati decine d'anni. Vai a distinguere il vero dall'inception...

 

 

Tra l'altro quando scoppiò il caso Bibbiano fu ridimensionato da molti (me per primo) per la connotazione politica risibile che gli diedero i 5S, ma la scena è la medesima.


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#34 Tony Randine

    Utente misofono

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Inviato 24 luglio 2021 - 08:56

A me resta oscura una cosa invece: perché partite dal presupposto che bambini di 8 anni dicano bugie del genere? Cioè voi a 8 anni, anche sotto pressione dico, vi sareste inventati robe del genere contro i vostri genitori? A me l'equazione bambini = deficienti senza cognizioni spazio temporali mi fa incazzare di brutto...

Talvolta i bambini per compiacere gli adulti lo fanno. Il discorso bambini = deficienti... Non c'entra nulla. È ben più articolata e complessa la cosa.
Lasciamo stare poi tutte le registrazioni dei colloqui con i vari psicologi del caso dove ai bambini venivano promesse cose in cambio di risposte, fatti sedere sulle ginocchia, costretti a parlare nonostante il loro evidente rifiuto e indotti in modo subdolo a dare determinate risposte.
L'abc di tutto ciò che NON si dovrebbe fare in questi casi. Vergognoso.
(mi riferisco ai podcast. Non so se nella serie compaiano. Io non l'ho ancora vista)
Quella che i bambini siano la bocca della verità a prescindere è un luogo comune (per non dire una stronzata vera e propria) tanto radicato quanto pericoloso, che frega ancora oggi molti.
C'è stato un caso più o meno simile diversi anni fa, non ricordo nè dove nè quando, forse in Liguria... Boh. Dove dei bidelli (o maestri) furono accusati di molestie e abusi. Furono proprio questi ultimi a parlarne, salvo poi rivelarsi tutta una montatura architettata dai genitori degli stessi. Non ricordo altro,se non che ci fu una trasmissione dedicata appunto al caso (quando ancora era in fase di processo) e condotta da quella testa di minchia della Leosini. Che ovviamente si schierò palesemente per l'ipotesi che i bambini non mentono mai. Nonostante un contraddittorio ospite in studio che la smerdava ogni 2x3

Edit.
Trovato. La Liguria non c'entrava nulla

https://www.avvenire...ignano-flaminio
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#35 John Trent

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Inviato 24 luglio 2021 - 09:25

Ho finito la serie. Innanzitutto nota di merito per aver mantenuto fino in fondo (a differenza del podcast) un certo equilibrio tra le parti con interviste anche a chi riafferma con certezza e durezza gli abusi subiti. E poi che dire? Vicenda di una miseria e di uno squallore desolanti. Squallore in cui rientra anche la riesumazione del caso da parte di Trincia. Se è ovvio che molte cose sono frutto della fantasia dei bambini (la parte rituale) è altrettanto ovvio che gli abusi in famiglia siano avvenuti e solo un paio di persone sono sicuramente innocenti.
Squallido il Trincia perché poi come sempre in queste vicende sono i più abbietti, meschini e criminali a reclamare giustizia, in questo caso lo Scotta, un tizio che menava fino a fratturarli i figli e al quale io non darei in custodia manco un pesce rosso o l'altro che stava col cazzo duro sul divano con la figlia e la moglie psicopatica... O ancora quei due mezzi tossici fratelli di Davide, condannati perché hanno confessato eh... Certo nel documentario dicono che se la sono inventata la confessione e allora vale tutto.
Per me è invece scandaloso che questi bambini ormai adulti debbano di nuovo urlare e piangere davanti ad una telecamera per difendersi dai loro stupratori applauditi in comizi davanti a un paese intero grazie ad un inviato delle iene (con la sua terrificante assistente che con dieci tatuaggi pensa di nascondere il fatto che si è laureata allo IED e che il maggior disagio che ha subito è stato quello dell'imbarazzo della scelta tra una Barbie e l'altra).

Domanda a chi ne sa: d'accordo i plagi, i falsi ricordi ecc, ma non sono eventi in realtà rarissimi? Qui pare che tutti (bambini e adulti) ne soffrano come si parlasse di un raffreddore invernale.
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#36 Claudio

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Inviato 25 luglio 2021 - 11:23

Sì, ma ora mi pare che si stia esagerando in senso opposto. Trincia sarà pure discutibile, ma ha fatto un'inchiesta giornalistica vecchio stampo, scavando molto a fondo in una storia in cui le incongruenze mi sembrano enormi, comunque la si pensi. Io sono stato il primo a dire che non credo appieno alla tesi innocentista, anzi... però da qui a dire che è stato turpe riesumare questi casi perché è tutto solare ed evidente, mi pare che ce ne passi.

Qui stiamo parlando di magistrati che hanno preso per buone teorie su fantomatiche messe nere, preti omicidi e sacrifici umani di bambini di cui nessuno ha mai avuto prova. Non trovo così abietto cercare di fare luce su queste incongruenze, poi può darsi che Trincia si muova sempre con la logica morbosa (che pure a me risulta urticante) delle Iene, ma anche senza Trincia il clamore del caso e l'assurdità di certe decisioni giudiziarie sarebbero rimasti e sarebbe stato giusto smascherarli.


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#37 solaris

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Inviato 25 luglio 2021 - 12:02

Io dopo l'intervista a Davide non sarei invece così timido nell'abbracciare la tesi innocentista. Tanti di loro oramai hanno ritrattato riavvicinandosi alle famiglie di origine. Quanto agli altri, l'accostamento fra l'atteggiamento giocoso e leggero durante i colloqui dell'epoca e la disperazione con cui oggi ci si attacca a storie completamente senza senso e senza alcun riscontro (le messe nere, i bambini uccisi a 5 alla volta, mavvia!) rinforza ancora di più l'impressione.

Non mi metterei neanche a sparar sentenze sulle persone in base all'aspetto o altri pregiudizi, ciò che conta sono i riscontri e qui a fronte di prove debolissime c'è gente che s'è fatta 10 anni in carcere, gente che è dovuta emigrare, oltre a tutto il dolore dei figli allontanati (loro e delle famiglie).

Da notare anche che dopo tutti i danni fatti in giro (a Modena ma non solo) quel gruppetto lì di psicologi non mostri il minimo segno di ripensamento. Tra l'altro con ragazzi che tutto mi sembrano fuorché recuperati.

 

Tutto questo lasciando fuori la personalità di Trincia e i collegamenti politici (v. Bibbiano).


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#38 John Trent

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Inviato 25 luglio 2021 - 14:42

Beh però nessun riscontro perché il documentario è abile a farli passare in secondo piano. 1- Nessuno è stato condannato per le messe nere, ma per violenze domestiche però Trincia dello Scotta non è che ti dice "Appurato che lanciavi i tuoi figli sui muri e li portavi al PS il giorno dopo, adesso raccontiamo di come stavi per finire incastrato in un'accusa di messe nere e sacrifici umani". 2 - Il fratello di Davide dice che ha confessato all'epoca per evitare 7 anni di carcere. Bene. Peccato che più avanti nel doc si sente la lettura della condanna ( messa qualche minuto dopo e senza commento) e il tizio viene condannato a 5 anni invece che 7. Normalissimo autoaccusarsi di pedofilia (che è peggio che dichiararsi genocida nazista) per schivare due anni di carcere.
3 - La famosa "compatibilità con" dei segni di violenza è quella dichiarata da uno dei due medici, che non si capisce bene come, ad un certo punto nel doc è l'unica che viene continuamente riportata, l'altro medico dice chiaramente (e riconferma) che non aveva mai visto uno scempio del genere su dei genitali di una bambina. 4 - (ma andava per primo) mi aspettavo minuti e minuti dei filmati dei colloqui, ma se ne vedranno sì e no un paio effettivi su 4 ore di documentario, un po' difficile credere che non sia stata fatta una cernita chirurgica per portare acqua al proprio mulino.

Così com'è mi pare difficile non insinuare che il documentario sia comunque molto lacunoso, l'ideale sarebbe ci facessero un po' di puntate di un giorno in pretura per farsi un'idea più chiara.

Ovvio che io non abbia pretese di oggettività, si fa per parlare anche perché è chiaro che la serie mi abbia intrigato e me la sia divorata.
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