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[Connacht]

Ho scoperto dell'esistenza di un genere chiamato "black midi", che consiste in brani (soprattutto reinterpretazioni e remix) realizzati tramite formato midi per ottenere milioni di note: https://en.wikipedia...wiki/Black_MIDI

 

Di seguito un esempio. Ritengo che chi faccia queste cose sia un pazzo furioso in senso buono:

 

 

L'esperienza è anche visiva oltre che auditiva.

[DeadManDriver]

Il video non risulta disponibile:mi ha incuriosito perché ha(anche) il titolo di un pezzo metal che ascoltavo da Ggiovane(Savatage album con lo stesso titolo del pezzo)

[Gozer]

Molto fico devo dire, il pezzo sopra mi ha ricordato certe cose del grande Zun.

[sfos]

+ anche per la trollata ai black midi (la band), il cielo ce ne liberi.

[Connacht]

Il video non risulta disponibile:mi ha incuriosito perché ha(anche) il titolo di un pezzo metal che ascoltavo da Ggiovane(Savatage album con lo stesso titolo del pezzo)

 

In the Hall of the Mountain King un'opera di Edvard Grieg, compositore dell'800. Quella dei Savatage era una citazione/tributo.
Il video non consente il link ma basta cliccare su "guarda questo video su YouTube" per aprirlo.

[peppe trotta]

pazzo di certo.
sta cosa a tratti diventa urticante eheheheh

[Gozer]

Davvero grazione per il thread, ci sono delle cose stupende. Questa qui per esempio (sì, in effetti anche visivamente), ed è una composizione originale (ha detto di averci metto 280 ore per ultimarla, fra midi e video):

 

 

 

E soprattutto, confermo l'opinione scritta a caldo: si sente tantissimo l'influenza di Zun, non mi stupirei se il fenomeno fosse stato ispirato dalle sue composizioni o fosse direttamente nato dalle innumerevoli cover del suo materiale. Certo sarebbe ben difficile da investigare vista la natura interamente digitale e volatile del fenomeno. 

[wago]

Molto interessante, non conoscevo questa cosa. Francamente non la capisco molto. I mean, non capisco come faccia a suonare decentemente visto il bordello che ha dentro. Quando compaiono certi clusterazzi, mi dico, dovrebbe percepirsi una dissonanza del tutto disorientante, ma non è così.

Ho due ipotesi, la prima credo sia quella corretta, la seconda però è quella più figa e che spero almeno qualcuno faccia:

a) le note riprodotte differiscono molto per volume e durata, e conseguentemente molte di quelle cascate di suoni dissonanti in realtà si percepiscono più visivamente che acusticamente

b) gli ammassi compatti di note off-key sono studiati perché tra le loro composizioni armoniche si generino pattern di interferenza costruttiva/distrutizza che rafforzi gli elementi armonicamente coerenti e sopprima quelli dissonanti.

Palesemente molta roba è introdotta per puro gusto grafico, quindi escludo che la b abbia una sua valenza analitica rispetto alle cose qui postate. Però è un'idea che potrebbe essere interessante sviluppare, anzi immagino che qualcuno possa già averlo fatto, magari in altri contesti (sembra un po' l'inverso di quello che Grisey ha tentato di fare con Partiels, ricostruire il suono di uno strumento X utilizzando quelli di altri n strumenti).

[dick laurent]

Molto interessante, non conoscevo questa cosa. Francamente non la capisco molto. I mean, non capisco come faccia a suonare decentemente visto il bordello che ha dentro. Quando compaiono certi clusterazzi, mi dico, dovrebbe percepirsi una dissonanza del tutto disorientante, ma non è così.

Ho due ipotesi, la prima credo sia quella corretta, la seconda però è quella più figa e che spero almeno qualcuno faccia:

a) le note riprodotte differiscono molto per volume e durata, e conseguentemente molte di quelle cascate di suoni dissonanti in realtà si percepiscono più visivamente che acusticamente

b) gli ammassi compatti di note off-key sono studiati perché tra le loro composizioni armoniche si generino pattern di interferenza costruttiva/distrutizza che rafforzi gli elementi armonicamente coerenti e sopprima quelli dissonanti.

Palesemente molta roba è introdotta per puro gusto grafico, quindi escludo che la b abbia una sua valenza analitica rispetto alle cose qui postate. Però è un'idea che potrebbe essere interessante sviluppare, anzi immagino che qualcuno possa già averlo fatto, magari in altri contesti (sembra un po' l'inverso di quello che Grisey ha tentato di fare con Partiels, ricostruire il suono di uno strumento X utilizzando quelli di altri n strumenti).

 

ho avuto lo stesso identico dubbio, ci sono un sacco di punti dove praticamente su tutte le ottave (e anche più di otto, mi sa che nel pezzo messo da Gozer a un certo punto si allarga manco si fosse arrivati al secondo livello in un videogioco) sembra vengano suonate assieme tutte le note, e quei megacluster di solito suonano tipo l'inizio di Volumina di Ligeti (cioè una massa di suono difficilmente distinguibile dal rumore) dove l'organista si appoggia alla tastiera con gli avambracci o se non ricordo male anche con un metro o insomma robe per premere un sacco di tasti assieme.

 

Mi sembra però di ricordare (non ne sono neanche sicuro, memoria alle porte di It's just a burning memory) un esperimento sonoro con la musica classica dove in pratica si suonava quello che potrebbe essere definito il negativo della musica (del tipo: se in un certo momento vengono suonate due note, si suonano tutte le altre note tranne quelle due, subito dopo anzichè per esempio le tre note sullo spartito tutte le note tranne quelle tre) e sostanzialmente si riusciva a riconoscere il pezzo. Mi sa che era pure su youtube. Però l'effetto (sempre che non mi sia sognato sta roba) era diverso.

Comunque questo tipo di massimalismo è interessante, soprattutto certi effetti sonori (poi vabbè il contanote fa ridere), soprattutto dovuti alla velocità. Mi ha fatto tornare in mente anche le cose di Conlon Nancarrow, anche se per lui l'ossessione era soprattutto sulla complessità dei ritmi impossibili dovuta alla sovrapposizione delle varie voci/linee 

[Gozer]

Che i volumi non siano uguali è ovvio, in parti in cui stanno suonando migliaia di note in contemporanea si sentono distintamente melodie di poche note. Tuttavia secondo me anche la seconda ipotesi è sensata, conta da che quanto ho capito non sono semplici smanettoni quelli che realizzano queste cose ma effettivi musicisti alcuni dei quali suonano al conservatorio (almeno così traspare dai loro commenti).

[wago]

Direi che qualcosa del genere che dico c'è:

 

 

(Arrivate al ritornello se non cogliete subito il senso)

[atlas]

L'esperienza è anche visiva oltre che auditiva.

 

in questo senso mi sembra un'estensione della demoscene, con la differenza che il focus è sulla musica e non sul codice e la sua rappresentazione visuale (lì la musica era qualcosa di dato intorno al quale costruire e sincronizzare gli effetti). hanno in comune anche l'idea di spingere l'hardware al limite, il virtuosismo, l'ottimizzazione della scrittura, e il fatto che il gesto risulti fondamentalmente vano ma sottintende una skill tale da affermare l'autore come il migliore sulla scena.

[gwoemul]

interessante.. non è proprio la stessa cosa, ma tempo fa mi ero imbattuto nella midi art

 

 

[Connacht]

Davvero grazione per il thread, ci sono delle cose stupende. Questa qui per esempio (sì, in effetti anche visivamente), ed è una composizione originale (ha detto di averci metto 280 ore per ultimarla, fra midi e video):

 

 

 

E soprattutto, confermo l'opinione scritta a caldo: si sente tantissimo l'influenza di Zun, non mi stupirei se il fenomeno fosse stato ispirato dalle sue composizioni o fosse direttamente nato dalle innumerevoli cover del suo materiale. Certo sarebbe ben difficile da investigare vista la natura interamente digitale e volatile del fenomeno. 

 

Qui la fonte d'ispirazione per il titolo, che penso piacerà a chi è appassionato di matematica, è questa: https://www.ilpost.i...o-del-pi-greco/

 

Per quanto riguarda Zun, Wikipedia lo conferma: "Black MIDI was first employed in Shirasagi Yukki at Kuro Yuki Gohan's rendition of "U.N. Owen Was Her?", an extra boss theme from the Touhou Project shooter video game The Embodiment of Scarlet Devil.^[2] "

 

@gwoemul: mi sembra molto bello!

[Gozer]

Per quanto riguarda Zun, Wikipedia lo conferma: "Black MIDI was first employed in Shirasagi Yukki at Kuro Yuki Gohan's rendition of "U.N. Owen Was Her?", an extra boss theme from the Touhou Project shooter video game The Embodiment of Scarlet Devil.^[2] "

 

 

Ecco, c'era la pagina Wikipedia. Mi sembrava talmente improbabile esistesse che neanche ci sono andato a controllare.

 

Felice di vedere che non mi sbagliavo, ma del resto è davvero evidente. A mio avviso ci sarebbe arrivato Zun stesso all'epoca, se non fosse che vent'anni fa non era possibile fare questa roba.

[Connacht]

 

 

Ecco, c'era la pagina Wikipedia. Mi sembrava talmente improbabile esistesse che neanche ci sono andato a controllare.

 

L'ho linkata nel primo post.

[Gozer]

Il mio cervello l'ha completamente bypassata, sarà stato lo stupore per il video sottostante*. O forse dovrei fare un accertamento sull'Alzheimer. 

 

*La scoperta mi ha davvero infervorato, miglior thread dell'anno per distacco.