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Iosonouncane - Ira (2021)


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176 replies to this topic

#151 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

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Inviato 03 giugno 2021 - 19:43

mattonazzi indigesti ... il triplo dei Magnetic Fields

 

sgrano gli occhi.


  • 2

“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#152 Tom

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Inviato 04 giugno 2021 - 10:37

Sulla carta doveva/dovrebbe piacermi, ma e' insostenibile anche per me. 69 Songs, dico. Ma non perche' pesante, ma all'inverso perche' in troppi momenti ci avverto un senso di futilita' e cazzeggio gratuito, sostenuto piu' dal narcisismo che dal talento.

 

Comunque, visto che ci sono, non ho trovato pesante manco 'sto IRA, a cui mi sono approcciato credendo di trovarmi di fronte La Trota dell'indie italiano. Invece e' un bel disco di elettro-rock, che scivola via bene e con una sua eleganza freakettona. L'ingombrante presenza dei Radiohead primi 2000 e' nettissima. Anche i brani che non li ricordano mi sembrano comunque costruiti guardando a quell'attitudine e a quelle intuizioni. Per me tutt'altro che un difetto. In definitiva mi e piaciuto molto piu' di DIE, il che e' strano perche' essendo quello piu' "italiano" dovrebbe piacermi piu' di questo ostentatamente internazionalista - forse quello era piu' prog (cosi' leggo in giro, in realta' non me lo ricordo) e questo e' piu' psycho. Non che per altro manchino aspetti italiani, nel finale di una canzone c'ho sentito echi (immagino involontari) del Celentano "corale" a cavallo dei 70 e 80. Giuro che non sto provvoggando.

 

Non so se ci tornero' mai su, ma bel disco. 


  • 2

#153 Tony Randine

    Utente misofono

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Inviato 04 giugno 2021 - 12:12

I rimandi a certe atmosfere vecchie anche di 50 anni ci sono. O perlomeno, ce li sento anche io. Tipo in Soldiers verso metà mi ricorda vecchie soundtrack alla Morricone, ecc... In alcuni passaggi ci sento anche Yann Tiersen, figuriamoci asd


  • 0

#154 SalvaDiMeo92

    Spirit of Eden

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Inviato 04 giugno 2021 - 14:04

Ciao a tutti, sono nuovo! Da circa un mese, con il passare degli ascolti, posso considerare questo disco come un mezzo capolavoro per me.

Bellissime Nuit, Prison e Piel


  • 4

#155 cool as kim deal

    Utente contro le bonus track

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Inviato 05 giugno 2021 - 08:16

https://thequietus.c...cane-ira-review
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#156 Vatar

    Narigiatt

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Inviato 20 giugno 2021 - 08:09

Con la premessa che non avevo mai ascoltato niente del signor Incani, quando ho visto la recensione di Ira ho pensato che poteva essere l'occasione buona per conoscerlo ma, leggendo tra le righe "quasi due ore di musica, 17 brani" ho pensato: Non arriverò mai in fondo, stava prendendo forma lo spettro di NTS Session 1_4 degli Autechre...invece sin dalle prime note mi ha catturato in modo molto convincente, penso ormai di essere arrivato al 15° ascolto, mai un cedimento, un concentrato di idee geniali che non danno tregua, in poche parole un grandissimo disco, non so se si potrà definire un capolavoro questo solo il tempo darà il verdetto ma al momento sicuramente disco dell'anno.


  • 5

#157 Feynman

    Homeless

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Inviato 24 giugno 2021 - 10:06

Cmq per me è un gran disco, l'ho ascoltato un po' di volte e continua a crescere (anche se i passaggi a vuoto ci sono). Molto diverso da die e molto più ambizioso.
  • 1
Without examples, without models, I began to believe voices in my head – that I was a freak, that I am broken, that there is something wrong with me, that I will never be lovable… Years later I find the courage to admit that I am transgender and this doesn’t mean that I am unlovable… So that this world that we imagine in this room might be used to gain access to other rooms, to other worlds previously unimaginable.”

#158 Tony Randine

    Utente misofono

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Inviato 25 giugno 2021 - 19:43

Concordo. È dall'uscita che gli dedico una mezz'ora/ora, ogni giorno. Non ha perso mezzo colpo. Anzi. L'unica che proprio non riesco a digerire è Nuit.
  • 0

#159 Tony Randine

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Inviato 11 luglio 2021 - 09:13

Visto ieri live.
Concerto piuttosto breve,circa un'ora e mezza. Ma la scaletta serrata, le pochissime pause, zero chiacchiere e zero bis forse me l'hanno fatto percepire ancora più breve di ciò che è stato in realtà. I brani eseguiti saranno stati una dozzina - se non ricordo male 7 da IRA, 2 da Die + 3 robe strumentali che non conoscevo, ma che credo non abbia nemmeno mai registrato -
I brani di IRA live risultano molto più prepotenti e tosti, e a volte lasciano quasi senza fiato.
Prison, Niran e Jabal da sturbo.
Incani sfodera una potenza e una versatilità vocale veramente notevole (micidiale su Hajar) E pensare che tra le tante "inesattezze" lette in giro negli ultimi mesi c'è stato anche chi gli suggeriva di affidarsi ad un cantante vero. LoL.
Concerto comunque da non perdere se capita dalle vostre parti.
Nota dolente per la location: suggestiva ma un'umidita che mi ha spaccato in due.
  • 0

#160 Mr telefax

    dendrite

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Inviato 12 luglio 2021 - 09:39

Eri a Riola? Ci sarei voluto andare, ma alla fine niet, non ho potuto.


  • 0
I personaggi e i fatti narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce

#161 Tony Randine

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Inviato 12 luglio 2021 - 09:54

Eri a Riola? Ci sarei voluto andare, ma alla fine niet, non ho potuto.


Sì. Se riesci comunque (ripeto) non lasciartelo scappare.
  • 1

#162 RogerCrimson

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Inviato 13 luglio 2021 - 02:22

Chi viene domani sera a Pistoia?


  • 0

#163 Unison

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Inviato 13 luglio 2021 - 08:43

Chi viene domani sera a Pistoia?


Io, ma non per vedere iosonouncane asd
  • 0

“Looking forward is only an imagination of your brain.

It’s what you want to imaginate.

I can honestly say what I think now, ‘cause I’m in the time now, is what I can tell you.

So, giving you a story of the future is just an imagination.”


#164 RogerCrimson

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Inviato 15 luglio 2021 - 02:12

Visto ieri live.
Concerto piuttosto breve,circa un'ora e mezza. Ma la scaletta serrata, le pochissime pause, zero chiacchiere e zero bis forse me l'hanno fatto percepire ancora più breve di ciò che è stato in realtà. I brani eseguiti saranno stati una dozzina - se non ricordo male 7 da IRA, 2 da Die + 3 robe strumentali che non conoscevo, ma che credo non abbia nemmeno mai registrato -
I brani di IRA live risultano molto più prepotenti e tosti, e a volte lasciano quasi senza fiato.
Prison, Niran e Jabal da sturbo.
Incani sfodera una potenza e una versatilità vocale veramente notevole (micidiale su Hajar) E pensare che tra le tante "inesattezze" lette in giro negli ultimi mesi c'è stato anche chi gli suggeriva di affidarsi ad un cantante vero. LoL.
Concerto comunque da non perdere se capita dalle vostre parti.
Nota dolente per la location: suggestiva ma un'umidita che mi ha spaccato in due.

 

Un po' meno entusiasta dopo averlo visto stasera al Pistoia Blues. Ero e resto suo fan senza condizioni, Die e Ira sono due capolavori e "Il corpo del reato" dal primo disco uno dei brani italiani più geniali di sempre. Ira in particolare è tutto tranne che un mattone indigesto, è semplicemente un disco molto lungo, ma dove non c'è una sola nota di troppo, basta avere la pazienza di ascoltarlo ripetutamente.

Il problema di questi live (credo che la formula - o quanto meno la scaletta - muterà almeno parzialmente nei prossimi mesi) è che sembrano destinati solo agli iniziati al culto di Incani, il quale si diverte a proporre una formula musicale e artistica estrema, con lui e altri due soli musicisti sul palco, soltanto tre sintetizzatori e nessun altro strumento.

Tutto elettronico, quasi tutto (per lo più brani da Ira, due da Die e qualche divagazione strumentale, come diceva sopra Tony Randine) mixato come in un'unica lunga sinfonia, una pausa a metà di due secondi in cui Incani dice "buonasera" (unico contatto col pubblico di tutta la sera), pochissimo spazio per ottenere applausi.

Hajar finale con il suo crescendo pazzesco, ma che viene lasciata finire mentre i tre si allontanano dal palco, uno alla volta, lasciando che i sintetizzatori terminino il brano da soli, con il palco vuoto.

Poi tutto si placa, le luci si riaccendono, nessuno esce per gli applausi e tanto meno per i bis.

Ora, io frequento i teatri dalla fine degli anni '80 e ho visto ogni genere possibile di teatro di avanguardia e quindi posso trovare la cosa audace e intrigante e probabilmente coerente con la filosofia di Ira, ma questa ostentata mancanza empatia con il pubblico mi pare un modo un po' estremo di proporre una musica già abbastanza di nicchia.

In parole povere, son contento di averlo visto dal vivo, ci ritornerei, ma volendo avvicinare qualcuno alla musica di Incani a questo punto gli consiglierei caldamente di ascoltare e riascoltare i dischi e ci penserei due volte prima di portarlo a un concerto così impostato, senza averlo adeguatamente preparato prima.

Anche perché nei concerti successivi all'uscita di Die c'era tanta elettronica, ma anche un basso, una chitarra, una brava cantante che lo raddoppiava nelle note più acute e quando eseguiva Tanca erano in due a pestare di brutto con le percussioni. Con ben altro effetto (anche se il brano bello era e bello rimane) rispetto alla versione tutta campionata e con la sola sua voce proposta qui.  


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#165 Tony Randine

    Utente misofono

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Inviato 15 luglio 2021 - 07:03

Capisco cosa intendi. Il poco, per non dire inesistente, contatto con il pubblico non mi ha disturbato particolarmente,al contrario di tanti.
La line up sapevo già come fosse impostata, quindi ero pronto e consapevole di ciò che mi aspettava. Sul discorso dei suoni campionati ci si potrebbe aprire un discorso a parte, però ho apprezzato ad esempio che alcuni passaggi presenti su disco ha evitato comunque di riproporli "taroccati". Cito ad es l'assolo di chitarra alla fine di Ojos.
Il tour di Die se non ricordo male ha avuto due chiamiamole "impostazioni". Una con tutta la band, come ricordi tu, e un'altra con solo lui e i synth. Correggetemi se sbaglio.
Probabilmente farà la stessa cosa con questo di tour. Magari questo autunno/inverno proponendo i brani di Ira lasciati fuori precedentemente
  • 0

#166 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 16 luglio 2021 - 22:05

Lo scarso contatto col pubblico - per non dire un certo fastidio verso lo stesso - lo ricordo già dal tour di Die. Non che sia mai stato un compagnone, per quel che mi risulta, ma da quando non suona più nei centri sociali credo si sia andato un po' montando la testa. Dei due live suoi cui ho assistito, quello in solo a supporto de La macarena su Roma fu certamente il migliore (e si era ancora poche decine di astanti).


  • 0

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#167 RogerCrimson

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Inviato 17 luglio 2021 - 00:13

Capisco cosa intendi. Il poco, per non dire inesistente, contatto con il pubblico non mi ha disturbato particolarmente,al contrario di tanti.
La line up sapevo già come fosse impostata, quindi ero pronto e consapevole di ciò che mi aspettava. Sul discorso dei suoni campionati ci si potrebbe aprire un discorso a parte, però ho apprezzato ad esempio che alcuni passaggi presenti su disco ha evitato comunque di riproporli "taroccati". Cito ad es l'assolo di chitarra alla fine di Ojos.
Il tour di Die se non ricordo male ha avuto due chiamiamole "impostazioni". Una con tutta la band, come ricordi tu, e un'altra con solo lui e i synth. Correggetemi se sbaglio.
Probabilmente farà la stessa cosa con questo di tour. Magari questo autunno/inverno proponendo i brani di Ira lasciati fuori precedentemente

 

Ho letto qualcosa del genere infatti riguardo ai prossimi concerti.

Ma lo scarso contatto con il pubblico non mi dà nessun fastidio, figurati. Non mi aspetto, né anelo a "Ciao Pistoia", "Siete fantastici", "Che bello essere di nuovo dal vivo" o cose del genere da nessuno e tanto meno da lui. Al concerto vado per ascoltare la musica.

Il problema è che suonata tutta con sintetizzatori quella musica appare più fredda e timbricamente uniforme. La butto lì: dopo la scaletta con durata-classica-indie da un'ora e mezzo, seppure faticosa (non dal punto di vista vocale però), due bis suonati solo con la chitarra, magari "Il corpo del reato" e "Carne" (che in versione acustica è bella quanto quella superprodotta di Die), ci sarebbero stati bene. Almeno per me.


  • 0

#168 cool as kim deal

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Inviato 18 marzo 2022 - 15:21

IOSONOUNCANE – IRA 84/100
È più di un mese che vorrei dire qualcosa su IRA ma alla fine non l’ho fatto.
 
Seguono assolutismi del tutto fuori luogo che non potrei permettermi:
 
IRA è un disco divisivo e contraddittorio.
Suona come qualcosa di mai sentito, ma non mi stupirei se quelli bravi trovassero almeno una ventina di dischi negli anni 80 o 90 che potrebbero esserne il padre. È un disco ragionatissimo e complesso e con mille cose e momenti e dettagli ma allo stesso tempo è come se fosse coperto da una coltre spessissima di cenere che cancella i colori e diventa tutto monolitico, impalpabile, uniforme. Idea ben rappresentata dalla copertina.
Incani inventa un esperanto di lingue (da cui esclude la propria) che solo Dio solo sa quanta passione e sudore ci abbia messo a crearla e a tradurre i pensieri in forma e poi lo fa affogare nel suono e a malapena si capisce che ci sia una voce (ancora la copertina, questo ammasso nero che pare ingoiare l'uomo /linguaggio nudo). 
Un disco che è figlio della società post internet, perché l'avrebbe potuto creare un tedesco o un francese o uno svedese con la sua elettronica apolide e i suoi rimandi extra UE eppure si sente che è il frutto di un figlio dello spazio Schengen. Ed è un'inversione ad U clamorosa come non se ne vedeva dal Battisti dei dischi bianchi: DIE è tutt'altro che il parto di una pro loco, eppure urla vento e sole e mare e montagne sarde da ogni poro, IRA rinuncia al passaporto e si pone qui ed oggi, accessibile a tutti e suonabile senza cambiare una nota a Cagliari come a New York.
 
Un gran disco, non un capolavoro nemmeno limitandosi all'Italia, ma veramente imponente ed importante, che lascia in bocca una buona salivazione col pensiero di quale mai potrebbe essere il prossimo step, giacché ripetere questi stessi passi sarebbe un suicidio ed un fallimento quasi annunciato. Io mi gioco le mie fiches su un disco che riprenda l'inattesa folata di vento del singolo Novembre (capolavoro) che ha aperto la porta e così è rimasta, aperta: cantautorato "classico" antico ma moderno, contemporaneo ma analogico, un po' come fatto magistralmente da Laszlo De Simone col suo Uomo donna.
 
84/100, per i pitchforkiani/scaruffiani.

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#169 Patrono

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Inviato 23 marzo 2022 - 12:19

Per me il prossimo lavoro di Incani sarà una cosa più ridotta all'osso, o meglio, più immediata e meno ragionata. Una sorta di reazione ad IRA - che reputo un grandissimo disco. 


  • 0

#170 Bara dei pupi_

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Inviato 23 marzo 2022 - 22:18

Per me il prossimo lavoro di Incani sarà una cosa più ridotta all'osso, o meglio, più immediata e meno ragionata. Una sorta di reazione ad IRA - che reputo un grandissimo disco.


Speriamo proprio all'osso, l'ideale sarebbe un disco di 15/20 secondi
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 PANCAROTTO +  KUEDO = PERFEZIONE


#171 markmus

    cui prodi

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Inviato 23 marzo 2022 - 23:01

 

Per me il prossimo lavoro di Incani sarà una cosa più ridotta all'osso, o meglio, più immediata e meno ragionata. Una sorta di reazione ad IRA - che reputo un grandissimo disco.


Speriamo proprio all'osso

 

lo spera senza dubbio anche iosonouncane


  • 5

#172 Patrono

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Inviato 14 aprile 2022 - 10:03

Concerto pazzesco, quello a Mestre.


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#173 Sleepyhead

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Inviato 12 giugno 2022 - 10:41

Visto ieri a Prato e ad un certo punto all'incirca del penultimo brano in scaletta ho dovuto mollare un po'l'ascolto, quasi come quando ho ascoltato il suo disco ma per le ragioni opposte perché tanto impalpabile l'ho avvertito su disco quanto totalizzante ed estremo l'ho sentito dal vivo.

Mi sono tornate in mente le sensazioni che ho provato nei film più "indigeni" di Mallick ma pure Baraka di Fricke ma con sensazione tangible di assaporare i paesaggi nostrani, simili a quelli di Die ma più sulfurei e marcescenti.
Ho ritrovato anche i limiti di un impasto sonoro che alla lunga si ripete e si rincorre intenzionalmente un po'troppo, ma l'impatto dal vivo è stato totalmente coinvolgente, trasparente, essenziale e lucido. Quantomeno consiglio l'esperienza.
  • 3

"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."


#174 Tony Randine

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Inviato 03 agosto 2022 - 07:46

Visto questa domenica con la line up completa. Decisamente superiore a quello dell'anno scorso. Se la scaletta in questi mesi è rimasta intatta, il pezzo a cui fa riferimento @Sleepyhead è probabilmente Hajar che ci ha letteralmente spazzato via. Complici anche i volumi al limite della legalità...e finalmente aggiungerei.
Comunque mostruoso.
  • 1

#175 Fidelio

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Inviato 05 agosto 2022 - 06:41

https://www.youtube....3_G5QslcpHFZwD4


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#176 Fidelio

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Inviato 10 agosto 2022 - 17:02

Arrivato il vinile. Una bomba a tutti gli effetti, non lo ascoltavo da un po' ma l'ascolto analogico è ancora più caldo e coinvolgente. Prison resta la mia preferita.


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#177 Tony Randine

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Inviato 10 agosto 2022 - 17:52

I miei rumoreggiano un pochino troppo per i miei gusti. Peccato.
Prison rischia di diventare un "classico" irremovibile dalle scalette dei suoi concerti. Un po' come sta succedendo con Tanca.
Al suo ultimo live ne ho approfittato per acquistare quello de La macarena su Roma. L'unico che mi mancava e che a quello dell'anno scorso non era disponibile
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