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Zona Rossa 2021 - La Playlist [06-11/03]


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#1 PinkFreud

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Inviato 12 marzo 2021 - 16:32

ASCOLTI E RIASCOLTI VARI

 

Eric Burdon & The Animals - Winds of Change / The Twain Shall Meet (2002) 7m.png

Compilation di due dischi usciti tra il 1967 e il 1968 , all'apice della prima ondata del rock psichedelico.

Ascolto piacevole  , con il secondo disco per me un pelo meglio del primo.

 

Steady Holiday - Take the Corners Gently (2021) 7m.png

Disco ino-ino [24 minuti , quasi un Ep] di indie pop/dream pop zuccheroso , sì , ma non nauseabondo, con un pizzico di elettronica per fare digerire il tutto anche agli intolleranti.

 

Pohgoh - In Memory Of Bab (1997) 10m.png

Indie rock + midwest emo con voce femminile per un disco straordinario. Chitarre noisy  certo , ma anche tanta melodia e chorus catchy  Livello nostalgia fuori scala. Worst Case Scenario pezzo della vita

 

Antena - Camino del sol (1982) 8m.png

Bossa nova  più dream pop e sintetizzatori, un mix bizzarro ma affascinante. Originariamente concepito come EP , successivamente verrà ampliato con altri brani  più ortodossi al genere . ma non per questo meno degbni di nota.

 

altri ascolti

 

Worm Is Green - Push Play (2005) [ indietronica, trip hop] 8m.png

Antenne - #2 (2002) [trip hop] 8m.png

Colour - The Dark Year (2006)[ shoegaze]  7m.png

Flying Saucer Attack - Flying Saucer Attack [Rural Psychedelia] (1993) [shoegaze,] 7m.png


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Ja196z8.jpg

superstereo!

*lastfm*

 

 


#2 cool as kim deal

    Utente contro le bonus track

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Inviato 12 marzo 2021 - 16:46

Archers of Loaf – Archers of loaf vs the greatest of all time 87/100

17 minuti ispirati tanto quanto Icky mettle, di cui è fondamentalmente una costola. In ambito indie anni 90, tra i pesi massimi

Blue Oyster Cult – Blue Oyster Cult 91/100

Meno ricordati e meno appariscenti di altri dinosauri hard rock, ma assolutamente tra i capisaldi del genere. Brutti come la fame, rozzi ma potenti e capaci di momenti persino dolci (Redeemed, l’intermezzo semijazzato in Before the kiss, a Redcap).

Eleventh dream day – Lived to tell 90/100

Minchia quant’è rovente sto disco, non me l’aspettavo. Estremamente chitarristico, chitarre che paiono andare in fiamme tra slide e assoli. Se mi concedete una metafora indegna, sembrano una versione Gunclubiana dei Low

Lonnie Holley – MITH 83/100

La sua vita è un film. Questo disco, mastodontico, è complesso e stratificato e difficile, molto difficile da metabolizzare, ancor più difficile da inquadrare. Una sorta di soul sperimentale, che assembla, mastica e sputa elementi come synth, batterie jazz, percussioni e bassi spessi, però non esiste un genere che possa inquadrare il tutto. In realtà, il focus totale è la voce di Holley, una sorta di Van Morrison  - attenzione, paradossalmente il confronto è al contrario: è Van che è negro dentro pur essendo un irlandese bianco come una scamorza - Black Lives Matter (album spirituale e molto, molto politico) coperto da troppa cenere e fumo di tubi di scappamento che semplicemente fa di tutto:intona, sputa, fischia, piange, ride, vive

ILL – We are ILL 79/100

Band giovanissima, inglese, tutta al femminile. Esordio che tre anni fa The Quietus mise nelle posizioni alte, e quindi l’ho preso. Un interessante esercizio punk funk/B52s che unisce puntini apparentemente lontani come certi fuzz dei Cramps e certe distorsioni no wave.Quel che manca  forse è il guizzo totale, in quanto pare un po’ tutto già sentito e pedissequo, ma hanno stoffa.

IOSONOUNCANE – DIE 84/100

Ok è sardo, ma è uno di quei casi in cui ascolti e vedi ed odori la Sardegna: le pecore puzzolenti, le montagne selvagge, gli sprazzi di natura selvaggia ancora intatti, il mare e il vento tra i rovi, il sole accecante. Un flusso di coscienza onirico ed abbagliato, sicuramente un figlio interrotto di Anima Latina continuamente staffilato da complicazioni ed ingarbugliamenti prog (più mentali che reali). Una bella esperienza.

Pink Fairies – Never never land 92/100

Disco bellissimo, travolgente ma trasognato.

Rolling Blackouts Coastal Fever – Hope downs 84/100

Esercizio power pop stilisticamente perfetto. Un difetto se devo trovarlo è il non osare troppo con la chitarra: nel mio pezzo preferito, Exclusive grave, invece si lasciano andare e si vede che ci sanno fare.

Ben Seretan – Youth pastoral 78/100

Sempre più lontane le reminiscenze Dinosaur Jr del disco d’esordio a favore di un indie rock molto più liquido e ragionato, pur non venendo meno l’uso della chitarra. La voce è sempre ai limiti della stonatura, l’equilibrio è sottile ma c’è: Ben Seretan continua ad essere il bravo ragazzo amico del mondo ed uno da seguire (pare che Pitchfork l’abbia fatto).

Tv on the radio – Seeds 73/100

Ridendo e scherzano, non li ho mai abbandonati. Il loro disco meno bello, la sensazione di pilota automatico è forte. Si penda Winter: azzeccano il riff super rock super saturo, e lo perpetuano dall’inizio alla fine invece di piazzarci una cazzo di chiusa tipo assolo stratosferico o coda noise (avete presente Monomania dei Deerhunter?). Vabbè, gli voglio bene, e comunque non deludono.

Mothers of invention – Uncle Meat 95/100

Probabilmente il picco di contaminazione tra l’emisfero destro (l’art rock ridicolo, lo sbeffeggio continuo della musica americana, l’assoluta non volontà di essere lineari) e quello sinistro (la musica bandistica). Due considerazioni: a) Zappa se solo lo avesse voluto, sarebbe potuto essere un Gershwin, un genio compositore “classico”; b) usa fin troppo poco la chitarra, mi piacerebbe ascoltare un suo disco basato su questa; se c’è me lo consigliate?

Bugo – Golia & Melchiorre 75/100

Un disco elettr(on)ico fatto di pura idiozia e però tanto ispirato e godibile, sempre col santino di Beck sul comodino, ed uno acustico troppo altalenante, in certi momenti ai limiti dell’amatorialità, che semplicemente alterna cosa brutte (Hyperblues, Amen) ad altre belle (Che diritti ho su di te?, Quando vai via). Pensare che all’epoca ospitava gente come Rico degli Uochi Toki e Bruno Dorella mentre ora son due anni che va a Sanremo a rendersi ridicolo, beh, fa male.


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Adescatore equino dal 2005

#3 wago

    FURTHERMORE

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Inviato 12 marzo 2021 - 19:05

Wow, mi sa che non faccio una playlist da anni!

Butto dentro un po' di ascolti e riascolti recenti, sarò contro ogni mia consuetudine parco di commenti che sennò mi parton via le ore:

 

Molta roba metà Settanta/inizio Ottanta, sul genere "dischi tardi di artisti che conoscevo, di cui per qualche ragione avevo letto male anni fa e che quindi non m'ero mai degnato di ascoltare per bene" + nuove vecchie scoperte perfettamente in linea col mio andare per gli -anta. Insomma sì, soft rock, prog-pop, vago aor, zolo e altra musica bollita a puntino.

Genesis - ...And Then There Were Three... (1978) ★★★★ tranquillamente al livello dei precedenti, col vantaggio che ha più pezzi

Genesis - Duke (1980) ★★★☆ ci sono pezzi che adoro e altri che mi fan cagare, sono anni che sono combattuto ma ora grossomodo ci ho fatto l'abitudine

Genesis - Abacab (1981) ★★★ meno vette ma anche più uniformità qualitativa. Negli episodi più prog è molto bello

Genesis - Genesis (1983) ★★☆ "Mama" è strutturalmente impeccabile ma mi lascia freddino. Tra gli altri pezzi, mi piacciono "That's All" e moderatamente le due "Home by the Sea".

Genesis - Invisible Touch (1986) ★★★ anche questo ha un buon livello mediano, e alcuni pezzi formidabili come la Domino suite e "The Brazilian"

Genesis - Three Sides Live (1982) ★★★★ il migliore tra i loro live ufficiali del periodo 70-80. È la versione pienamente prog dei loro primi dischi virati pop

 

Al Stewart - Past, Present and Future (1973) ★★★★
Al Stewart - Modern Times (1975) ★★★★

Al Stewart - Year of the Cat (1976)  ✪✪✪✪✪
Al Stewart - Time Passages (1978) ★★★★☆
Al Stewart - 24 Carrots (1980) ★★★☆

Vedi thread

 

Led Zeppelin - Presence (1976) ★★★★

 

Gentle Giant - s/t (1970) ★★★☆

Gentle Giant - Acquiring the Taste (1971) ★★★★

Gentle Giant - Three Friends (1972) ★★★
Gentle Giant - Octopus (1973) ★★★★☆

Gentle Giant - In a Glass House (1974) ★★★★☆

tbc sui successivi. certo che il fatto che i GG dopo Octopus diventassero ancora più fighi (non lo sarei mai stato a sentire ma) qualcuno poteva pure dirmelo, io ero rimasto a quel pirletta del Rizzi che manco li recensisce più

 

Manfred Mann Chapter Three - s/t (1969) ★★☆

Manfred Mann's Earth Band - The Roaring Silence (1976) ★★★

Manfred Mann's Earth Band - Angel Station (1979) ★★★★

 

(Rupert Hine è il tizio dei Quantum Jump, band para-canterburiana di jazz-rock/fusion, ha suonato anche con Caravan e Camel. Da solista ha fatto robe art/sperimentali)

Rupert Hine & David Maciver - Pick Up a Bone (1971) ★★ ammazza che noia, e che voce poco interessante

Rupert Hine - Immunity (1981) ★★★ la voce resta mediocre ma almeno ci sono le idee

 

Fields - Fields (1971) ★★★☆ early prog divertente e incisivo, con scopiazzature classicheggianti innestate in un contesto proto-hard. sì lo so detto così è una merda ma in realtà il sound è molto più a fuoco della norma

 

10cc - Sheet Music (1974) ★★★★☆

10cc - The Original Soundtrack (1975) ★★★

10cc - How Dare You! (1976) ★★★★☆

10cc - Deceptive Bends (1977) ★★★☆
so che il voticino a The Original Soundtrack suona come una bestemmia, ma semplicemente è quello coi pezzi che mi pigliano meno

 

The Tubes - s/t (1975) ★★★★

City Boy - Dinner at the Ritz (1976) ★★★★

Charlie - No Second Chance (1977) ★★★★

Aviator - s/t (1979) ★★★

Chris De Burgh - Crusader (1979) ★★★★☆ tronfio, piovosissimo e debitamente parsonesco, stupendo

Shot in the Dark - s/t (1981) ★★☆

Landscape - From the Tea-Rooms of Mars.... ....To the Hell Holes of Uranus (1981) ★★★★ assurdo questo, sembra un mischiotto di Godley&Creme, Numan e YMO. bei pezzi, oltre che sound curioso e ipnoticamente (retro)futuristico

Chicago 17 (1984) ★★★★ primi ascolti, forse un po' entusiastico


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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#4 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 12 marzo 2021 - 19:08

10cc - Sheet Music (1974) ★★★★☆

10cc - The Original Soundtrack (1975) ★★★

10cc - How Dare You! (1976) ★★★★☆

10cc - Deceptive Bends (1977) ★★★☆

 

Hai dimenticato la trollface.


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7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

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#5 paloz

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Inviato 12 marzo 2021 - 19:14

Gentle Giant - s/t (1970) ★★★☆

Gentle Giant - Acquiring the Taste (1971) ★★★★

Gentle Giant - Three Friends (1972) ★★★
Gentle Giant - Octopus (1973) ★★★★☆

Gentle Giant - In a Glass House (1974) ★★★★☆

tbc sui successivi. certo che il fatto che i GG dopo Octopus diventassero ancora più fighi (non lo sarei mai stato a sentire ma) qualcuno poteva pure dirmelo, io ero rimasto a quel pirletta del Rizzi che manco li recensisce più

 

 

 

Diciamo che i dischi dopo "In a Glass House" sono stati molto sottovalutati da tutti, invece contengono gran perle e tecnicamente rimangono a tratti sbalorditivi. Ma io faccio anche fatica a concepire una preferenza dei primi tre a "Octopus", mio inscalfibile preferito sotto ogni aspetto.


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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#6 bosforo

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Inviato 12 marzo 2021 - 20:42

Grazie per le stellette. Faccio copia-incolla se permettete.

 

Edie Brickell & New Bohemians - Shooting Rubberbands at the Stars (1988, college rock) ★★★☆

Conoscevo solo una canzone che non avrete problemi a indovinare; proprio per questo pensavo che fosse(ro) una one hit wonder. Falso, anche e' vero che il resto non e' all'altezza del capolavoro. Musica solida, un misto di jangle pop, jazz e folk suonato da un'ottima band, molto coesi. Molto figlio del suo tempo nella produzione (sembra una risposta college rock a Solitude Standing di Vega), e' anche vero che lei anticipa e incarna certi lati dello stile grunge-slacker anni '90 ma senza la depressione del genere di Seattle. C'e' un che di manic pixie dreamgirl nel cantato ma il candore southern di Brickell me lo fanno tollerare.

 

Thomas Dolby - The Flat Earth (1984, new wave) ★★★★

Lui e' senz'altro un minore, o se vogliamo uno che ha fatto molte cose di valore ma sempre dietro le quinte quindi ha si' evitato la sovraesposizione, ma neanche ha mai ricevuto il riconoscimento che gli spetta. Gli preferisco il debutto ma qui riesce a cambiare genere pur mantenendo un feeling "dolbyano" che torna forte in "Hyperactive", molto nevrotica. Il resto e' piu' alla Gabriel o vicino a quelle cose tra world, new wave, funky e synth pop, senza mai suonare troppo radiofonico ne' troppo cervellotico. La mia preferita e' forse la cover di "I Scare Myself", che fa sembrare l'originale un demo.

 

Spanky & Our Gang - s/t (1967, pop barocco) ★★★

Il disco, come tanti dell'epoca, non regge la lunghezza ma il punto debole e' proprio la produzione molto sottile che intacca le voci. Due assi nella manica pero' li ha, "Sunday will never be the same" e "Lazy day".

 

Robert Palmer - Clues (1980, new wave) ★★★★☆

Il mio preferito di RP, penso. Tesissimo, quadrato - la cover di Numan bella ma non aggiunge molto all'originale (capo).


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#7 Cliff

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Inviato 12 marzo 2021 - 21:20

2021:

Ad Nauseam - Imperative Imperceptible Impulse (avantgarde/death metal) 6,5
파란노을 - To See the Next Part of the Dream (emo/shoegaze) 4
LOREM IPSUM - Vivre Encore (screamo/folk) 4,5
Empyrium - Über den Sternen (folk metal/dark folk) 7

Robe vecchie:

Vigin Steele - Invictus (1998, power metal) 8,5
Riot - Thundersteel (1988, power metal) 8
Saxon - Wheels of Steel [1980, NWOBHM) 7,5


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Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


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#8 Tom

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Inviato 13 marzo 2021 - 16:34

alison-mosshart-0.jpg
disegnavo la gnocca e mi e' venuto da riascoltarla
 
The Kills
2003 Keep on Your Mean Side
Un piccolo classico con ripieno di droga dei primi 2000s. Un bel mucchietto di inni stoldidi e stordite danzette tribali per fattoni del nuovo millennio, amareggiati di aver perso il treno della Storia per cui morire di overdose era di moda. Di tipicamente anni zero c'e' un che di masturbatorio, forse anche perche' l'album fu registrato con lui a suonare e mixare in UK e lei a cantare in USA, tenendosi in contatto telefonicamente: inevitabile un certo sapore da hot line. I riferimenti vertiginosi e impossibili a Velvet Underground e Stooges sono messi in scena con un fare da striscia a fumetti, tanto che mi viene da affiancarli agli altrettanto “disegnati” King of Convenience, se quelli erano i Simon & Garfunkel della generazione IKEA loro erano i New York Dolls da ''That '70s Show''. Poi, chiaro, erano della genia del revival garage di inizio 2000, e infatti il confronto con nomi come White Stripes e Black Keys li ha sempre un po' penalizzati.
 
2005 No Wow
Continuano sulla stessa strada piena di cose da strada con un disco meno diretto dell'esordio, piu' obliquo e tagliente. Dietro la solita ricercata semplicita' musicale e lirica (ma i loro testi scheletrici sanno spesso buttar li' slogan e frasi che lasciano il segno), forse cercano un distacco cantautorale che non possono reggere fino in fondo, ma e' un altro gran bel disco di accogliente perdizione e di marciapedi notturni, dove tutto scorre via bene e con almeno due pezzi ammaglianti: il blues col dimonio di ''Dead Road 7'' e la dolcezza loureediana di ''Rodeo Town''.
 
2008 Midnight Boom
Fanno un po' di lavatrici per darsi una ripulita, forse per presentarsi agli appuntamenti con pubblicitari e curatori di soundtrack per serie tv, categorie che avevano gia' fatto la loro fortuna. Anche se poi una ''Black Baloon'' da ricaduta nei vecchi vizi ancora gli scappa; non a caso la migliore del lotto e una specie di addio alle vecchie atmosfere. Continuando i perigliosi rimandi si puo' dire che la loro "fumetizzazione" dell'alt arrivi in quota Sonic Youth, magari impegnati in cover di Runaways e Buggles. Forse una DEVOluzione, ma il disco e' uno spasso: 35 sveltissimi minuti per 12 gommose e appicicose canzoni: it's only rock'nroll ecc...


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#9 paloz

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Inviato 13 marzo 2021 - 21:09

2021:

파란노을 - To See the Next Part of the Dream (emo/shoegaze) 4

 

 

:(

A me questo è piaciuto abbastanza, anche se devo risentirlo per un giudizio più ponderato: se non altro dimostra che TWIABP e Hotelier hanno già fatto scuola nella nuova ondata emo-punk.


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#10 Cliff

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Inviato 13 marzo 2021 - 21:32

 

2021:

파란노을 - To See the Next Part of the Dream (emo/shoegaze) 4

 

 

:(

A me questo è piaciuto abbastanza, anche se devo risentirlo per un giudizio più ponderato: se non altro dimostra che TWIABP e Hotelier hanno già fatto scuola danni nella nuova ondata emo-punk.

 

 

(scherzo, mi piacciono)

 

Magari non ero in vena per queste cose (che ammetto aver un po' accantonato almeno per ora). voto di pancia


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#11 Gozer

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Inviato 13 marzo 2021 - 21:39

Na, hai fatto bene, la musica non anglofona per occidentali va sempre punita.


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#12 hexen

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Inviato 13 marzo 2021 - 23:32

2021:

Ad Nauseam - Imperative Imperceptible Impulse (avantgarde/death metal) 6,5

 

un 7.5 almeno, dai, che è sto nice/for fans?

 

quello dei suffering hour è il vero hype buono però, è un bel capetto, nel primo pezzo quando parte il riff deathrock storto verso 2:00 mi esalto sempre

 

 


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#13 Cliff

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Inviato 13 marzo 2021 - 23:38

2021:

Ad Nauseam - Imperative Imperceptible Impulse (avantgarde/death metal) 6,5

 
un 7.5 almeno, dai, che è sto nice/for fans?


Il death tecnico/avanguardistico di questo tipo non mi fa troppo impazzire, per dire 7,5 forse lo darei ai Gorguts asd
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#14 il mistico

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Inviato 13 marzo 2021 - 23:42

2021:



Robe vecchie:

Vigin Steele - Invictus (1998, power metal) 8,5
 

bellissimo, avevo il cd edizione limitata; power metal di classe


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#15 hexen

    the nameless uncarved user

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Inviato 13 marzo 2021 - 23:57

 

 

2021:

Ad Nauseam - Imperative Imperceptible Impulse (avantgarde/death metal) 6,5

 
un 7.5 almeno, dai, che è sto nice/for fans?

 


Il death tecnico/avanguardistico di questo tipo non mi fa troppo impazzire, per dire 7,5 forse lo darei ai Gorguts asd

 

ok, sei perdonato :monk:  però prova il disco dei suffering hour, è un blackened death molto punk, può piacerti

 

 

 

2021:



Robe vecchie:

Vigin Steele - Invictus (1998, power metal) 8,5
 

bellissimo, avevo il cd edizione limitata; power metal di classe

 

 

grandissimo signor mistico, non conviene anche lei nel considerare il power metal americano di molto superiore all'orrido power europeo alla helloween/blind guardian?


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#16 Cliff

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Inviato 14 marzo 2021 - 00:06

Suffering Hour ascoltato una volta ma non mi ha troppo ispirato, sul fronte black invece mi è piaciucchiato il disco solista di Vindsval (Forhist)

 

Anche per me power americano > power europeo 


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#17 il mistico

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Inviato 14 marzo 2021 - 00:10

haxan, i virgin steele avevano un tocco europeo notevole, c'era un altra band che andava forte ai tempi sempre americana, ma non mi ricordo il nome. dei guardian avevo solo nightfall ma dopo un po' lo vendetti, degli helloween avevo better than raw che ancora oggi si mangia due fili di pasta, ma mai seguiti. stavo più sui gamma ray :unsure: e stratovarius ( come album in cd vision e il successivo che non mi piacque molto) e avevo i 2 primi degli hammerfall  asd

 

per farla breve i virgin steele facevano parte di quel filone power ma li ho sempre considerati un gruppo metal, senza etichette ovvero per i cazzi loro


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#18 hexen

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Inviato 14 marzo 2021 - 00:21

Suffering Hour ascoltato una volta ma non mi ha troppo ispirato, sul fronte black invece mi è piaciucchiato il disco solista di Vindsval (Forhist)

 

Anche per me power americano > power europeo 

 

lo metto in wishlist forhist, non ho ascoltato ancora (in generale non ho seguito neanche le ultime cose a nome BaN anche se il penultimo sembrava interessante, quello con la cope psichedelica)

 

haxan, i virgin steele avevano un tocco europeo notevole, c'era un altra band che andava forte ai tempi sempre americana, ma non mi ricordo il nome. dei guardian avevo solo nightfall ma dopo un po' lo vendetti, degli helloween avevo better than raw che ancora oggi si mangia due fili di pasta, ma mai seguiti. stavo più sui gamma ray :unsure: e stratovarius ( come album in cd vision e il successivo che non mi piacque molto) e avevo i 2 primi degli hammerfall  asd

 

per farla breve i virgin steele facevano parte di quel filone power ma li ho sempre considerati un gruppo metal, senza etichette ovvero per i cazzi loro

 

better than raw l'ho totalmente rimosso, lo riascolterò in questi giorni in suo onore, vediamo se se li mangia davvero questi due fili di pasta.

 

una band che andava forte ai tempi forse i manilla road?


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#19 Cliff

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Inviato 14 marzo 2021 - 00:22

David DeFeis cantante straordinario, nel finale (da 6;07 in poi) di mind, body, spirit secondo me ricorda Fish (anche tutta la parte finale del pezzo è molto Marillion)


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Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..


non vorrei sembrare pedante


#20 il mistico

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Inviato 14 marzo 2021 - 01:01

 

Suffering Hour ascoltato una volta ma non mi ha troppo ispirato, sul fronte black invece mi è piaciucchiato il disco solista di Vindsval (Forhist)

 

Anche per me power americano > power europeo 

 

lo metto in wishlist forhist, non ho ascoltato ancora (in generale non ho seguito neanche le ultime cose a nome BaN anche se il penultimo sembrava interessante, quello con la cope psichedelica)

 

haxan, i virgin steele avevano un tocco europeo notevole, c'era un altra band che andava forte ai tempi sempre americana, ma non mi ricordo il nome. dei guardian avevo solo nightfall ma dopo un po' lo vendetti, degli helloween avevo better than raw che ancora oggi si mangia due fili di pasta, ma mai seguiti. stavo più sui gamma ray :unsure: e stratovarius ( come album in cd vision e il successivo che non mi piacque molto) e avevo i 2 primi degli hammerfall  asd

 

per farla breve i virgin steele facevano parte di quel filone power ma li ho sempre considerati un gruppo metal, senza etichette ovvero per i cazzi loro

 

better than raw l'ho totalmente rimosso, lo riascolterò in questi giorni in suo onore, vediamo se se li mangia davvero questi due fili di pasta.

 

una band che andava forte ai tempi forse i manilla road?

 

li ho cercati su wiki per ricordarmeli, iced earth

 

 

 

dimenticavo di dire che il miglior gruppo power sono i running wild (anche se non li reputo cosi' e va bè


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#21 Narostium

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Inviato 15 marzo 2021 - 13:04

I miei ascolti tangibili del 2021 ad ora:

Black Country, New Road - For the First Time

Nick Cave and Warren Ellis - Carnage

Visionist - A Call to Arms

 

Da notare come presentino tutti tonalità affini.

 

Riascoltone:

 

Brian Eno - Another Green World

Che dire, già l' avevo sentito in passato diverse volte. del primo periodo è per me il suo migliore a mani basse, riesco ad apprezzarlo più ora.

Sunto di quello che poi diventerà con Before and After Science fino all' esperimento ambient  , è già presente in questo disco, ed è Golden Hours.

Pezzo molto raffinato, tanto quanto rispecchia la personalità creativa e polivalente del produttore. Al riascolto oggi, questo pezzo è per me il vero genio della fase glam di Eno, che lo scavalca in vista della sua piena espressione a seguire. Gigante della musica di ieri e di oggi, meritava questo riascolto.

 

Va bè, mi era cascato l'occhio sulla Best 70's 100 di Pitchfork e questo c'è molto prima di altri Eno...discutibile. Che è un disco della madonna è fuori da ogni dubbio. Sulla classifica, ma..che aggiungere. Apprezzo comunque la posizione alta di Funhouse degli Stooges, ma l'avrei messi ancora più in alto.


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