Io non ho detto di aver scoperto niente, sei tu che l'hai messa sul piano dell'acqua calda dando per scontato che io l'avessi scoperta oggi, ho solo detto che Corona mi fa schifo - consapevole di quanto fosse banale dirlo - e ti ho chiesto perché lo consideri un grandissimo.
Beh, penso di avere risposto in maniera esauriente a quella domanda
per me ci sei dentro fino al collo
sbagli, le ambizioni professionali e sociali del target di ragazzi cui vorresti associarmi sono lontane dalle mie a distanze siderali...io mi limito solo a vedere quello che succede e a ridacchiare di come la gente sbraiti a caso senza interrogarsi minimamente sul perchè si è arrivati a certe spettacolarizzazioni, cercando capri espiatori per giustificare un malessere generazionale che hanno coltivato e appoggiato con pieno compiacimento
continui a parlare come una specie di Maurizio Costanzo che, con piglio intellettuale, continua l'opera di convincimento degli italiani che devono pensare che quella merda se la sono cercata loro, nel momento stesso in cui è lui ad occupare uno slot per proporla, quella merda.
Uhmm...e quale sarebbe la merda che proporrei? Ripeto, non guardo la TV commerciale, non compro "Chi", non mi faccio lampade e non mando SMS per decidere chi scegliere tra una barista lesbochic padana e un pompiere misogino genovese.
Infatti l'ambiente in cui viene inquadrato Corona non può essere più distante da quello che fa Corona stesso: Corona non è inserito in quel mondo, Corona
ricatta e
sputtana i personaggi infimi che popolano quel mondo.
Sono due cose profondamente diverse, e sono così lampanti che mi sembra a dir poco scontato evidenziarle , ma probabilmente sopravvaluto la capacità degli italiani di ragionare per conto proprio e non farsi muovere le rotelle da qualche guru mediatico.
Io penso che Corona dia fastidio perchè mostra la "faccia brutta" dei divi, delle starlette, dei calciatori, di personaggi idolatrati, che piacciono al papà alla mamma e alla nonna, mostrati come copertina per nascondere i problemi ben più gravi che affliggono questo paese...una volta che viene sputtanato questo meccanismo anche tramite i "gossip" di Corona, ecco che il "sistema" reagisce addossando sul "cattivone" la responsabilità di tali "diffamazioni", cercando di salvare la patina necessaria per controllare le teste di molti italiani, letteralmente centrifugati e lobotomizzati e che non possono che rispondere con un "signorsì" al tiro al bersaglio.
Che Corona faccia tutto questo per il suo interesse, ribaltando ulteriormente la situazione a proprio vantaggio ricalcando in modo caricaturale la sua figura di "cattivo" con tatuaggi e pose da duro, con tutti i massmediologi che si incazzano, per me è ancora più straordinario. Dovrebbero dargli una laurea ad honorem in Scienze della Comunicazione, altro che Valentino Rossi.
Io appartengo alla tua stessa generazione, ma ne ho piene le scatole di gente che considera puerile e inutile preoccuparsi delle cose che la circondano, anche quando, come dici tu, non ti riconosci in queste cose che però accetti senza fare una piega, addirittura elogiandole per noia.
Non lo elogio per noia, elogio il modo in cui ha utilizzato l'arroganza reazionaria dei media e l'ottusità latente di molti italiani per smascherarle entrambe.
Fino a sei mesi fa, nessuno sapeva che faccia avesse: una volta che hanno tentato di mettergliela nel culo, i media (cioè il potere) lo hanno indicato come ricettacolo dei mali del paese, istigando l'opinione pubblica a prenderlo come bersaglio su cui sfogare vari stadi di frustrazione sociale...e lui di risposta ha dato proprio quello che il pubblico voleva, rendendosi ancora più spaccone e odioso, e più fa l'odioso e più la gente sbrocca e abbocca blo blo blo quando fondamentalmente è chiaro che stia prendendo per il culo tutti quanti, guadagnandoci pure.
Lo so bene quanto faccia figo nella nostra generazione essere cinici e superiori a tutto, e come il dissenso verso qualcosa sia ammissibile solo quando espresso attraverso una breve e tagliente battuta di spirito. Anch'io sono un po' cinica ma ho comunque voglia di far sapere quello che penso senza fare sfoggio di ironia e superiorità a tutti i costi.
Non mi sembra di essere stato ironico, nè voglio esserlo, altrimenti sarei stato molto più breve: sto scrivendo papiri....per quanto riguarda la seconda "accusa" la rifiuto energicamente, ma se proprio vuoi la soddisfazione di una risposta che possa darti qualche altro alibi per contestarmi sì, mi ritengo una persona piuttosto intelligente.
Detto questo, voglio entrare nel merito dei reality show, che per te sembrano essere la causa di tutti i mali. La colpa di questo degrado del costume italiano non può essere imputata al reality, che non è altro che un genere televisivo. Il reality è un macro-genere televisivo che può avere molte declinazioni diverse da quelle che imperano in Italia, in altri paesi la maggior parte dei reality sono fatti di persone di tutte le età che arrivano, fanno vedere un aspetto della propria vita o si prestano a un gioco, e poi se ne tornano da dove sono venuti, senza pretendere di galleggiare come stronzi nel mare dello spettacolo. Quindi la colpa va ricercata altrove. La verità è che la gente che in Italia ha il potere di scegliere cosa mettere in tv, nell'ambito dell'intrattenimento soprattutto, è gente con nome e cognome che va a cena insieme e si mette d'accordo su questo e su quello, si scopa quella, e uno la fa lavorare e l'altro si impegna a trovarne un'altra (e questo è l'ambiente di Corona), e forse non è così diversa da tutte le persone comuni che vanno dietro a questi maiali, sperando di farselo anche loro un nome, così, per il semplice fatto di respirare e di essere disposti a tutto. Anche in Italia ci sono SOS Tata e Cambio Moglie, e in altri paesi ormai il reality si è sviluppato quasi tutto in quella direzione, decine di reality di questo genere convivono con un paio di reality show più simili ai nostri. E se ci fosse un'offerta molto varia, ben venga anche un po' di trash, in tal caso non avrei niente di cui lamentarmi. E basta anche con il mito che per le capre ci sono i reality e per gli intellettuali c'è raitre, questo mito è ciò che fa comodo ad un sistema ben preciso di persone che non sanno proporre e non vogliono lasciare spazio a modelli nuovi, perché preferiscono dividersi la torta tra di loro e nutrirsi di gente che si serve loro su piatti d'argento, popolando la classe sempre più numerosa di neovip della porta accanto o vecchi vip riciclati, quasi tutti senza arte nè parte, che ormai possono essere sfruttati come precari anche loro, e che contribuiscono ad alimentare il mito del successo facile presso una gioventù senza modelli che vive di casting (se va bene, solo di quelli) e non vede l'ora di offrire la propria carne a questo grande macello.
In questo intervento non vedo cosa ci sia di contradditorio con quello che ho scritto io in questi post, anche se dalla premessa mi volevi dimostrare il contrario: la gente vuole questo, la gente sceglie questo, la gente "vuole sognare"? E allora non si lamenti, la gente, di tutte le deformazioni generate dalla rincorsa verso certi status symbol, o almeno, non si stupisca. Non perchè sia sbagliato, ma perchè è stupido e inappropriato.
Ridi pure, si sa dove abbonda il riso.
Olè, vogliamo andare avanti per citazioni e proverbi? Ok:
ridere fa bene al cuore
E nulla di quello che hai scritto giustifica i pareri positivi che hai espresso su Corona, anche in precedenza
E allora bon, tanto non ho certo la pretesa di inculcare agli altri i miei pareri nè posso organizzare un tour guidato dentro la mia testa per spiegare meglio il mio modo di ragionare.
Non vedo sotto una luce migliore Corona neanche se me lo confronti con La vita in Diretta e con il servizio sulle "gemelle inconsolabili", sempre merda è, forse per un target più anziano e benpensante, ma non vedo in che modo una merda possa nobilitare l'altra, più fresca, che si aggiunge nella stessa discarica a cielo aperto.
Bene. Allora che si prendano posizioni altrettanto dure e veementi contro chi la realtà la nasconde o la rende addomesticabile per favorire i viaggi mentali degli italioti.