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Massimo Volume


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125 replies to this topic

#101 cool as kim deal

    Utente contro le bonus track

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Inviato 09 ottobre 2010 - 11:03

Sì, Francesco e gli ha dato 6


Nessun'altro? ;)
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#102 La Fata

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Inviato 09 ottobre 2010 - 11:18

io. e per me è il disco dell'anno.  :-*
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Io non ho sentimenti... solo situazioni...

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#103 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 09 ottobre 2010 - 13:03

Apprendo solo ora la notizia che è uscito il loro disco.
Coma mai così tanto silenzio?
Io come molti li ho adorati negli anni '90 poi mi hanno stufato, perchè la mancanza del "cantato" irrimediabilmente porta un po' alla noia.
Vorrei sentire altri commenti, quel seino ad disco di un gruppo così importante mi insospettisce un po'
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#104 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 09 ottobre 2010 - 13:12

Primissima impressione, ascolto disattento giusto per sapere cosa mi attendeva.
Mi pare che in quanto a strumentazione le cose siano rimaste ferme a "Da Qui".
Purtroppo la voce mi è sembrata poco ispirata, i testi un po' "distratti"... Temo che non riuscirò ad amarlo.  :(
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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#105 William Blake

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Inviato 09 ottobre 2010 - 13:15


Io intanto sono inciampato in Da qui,sono solo al secondo ascolto ma è roba pesante,va metabolizzata non poco.Un paio di riflessioni a  bruciapelo:
1)Sembrano gli Slint
2)Gli Offlaga,per quanto grandi,sono inclusi in queste note


"Da qui" è un capolavoro, forse il loro disco più perfetto e pensato, il più cupo. Da anni si dice che sembrano gli Slint però alla fin fine sono contemporanei, ma onore al merito ai Massimo volume che hanno creato una proposta musica di un'originalità senza precedenti almeno qui in Italia.
Adesso cercherò il nuovo album ;D
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#106 scirocco

    mainstream Star

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Inviato 09 ottobre 2010 - 13:31

Con imperdonabile ritardo, li ho scoperti solo l'anno scorso :-[, grazie alla favolosa sonorizzazione del muto di Epstein "La caduta della casa Usher" per cui hanno effettuato un tour. Spero vivamente che pubblichino quei pezzi, perchè sono di una bellezza indescrivibile! Ascolterò a breve il nuovo cd e certamente non mancherò alla data milanese di dicembre ;).
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#107 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 18 maggio 2011 - 20:27

Oggi per caso ho scoperto il film a cui si riferisce la canzone "Meglio di uno specchio": "Mishima - Una vita in quattro capitoli." Una palla assurda, pare.

http://it.wikipedia....uattro_capitoli

ed ho trovato sul tubo un filmato che riproduce la scena del film in contemporanea alla descrizione di Clementi:

http://www.youtube.c...h?v=akoe7vnZ_yA

bellissimo, no?


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#108 Mr telefax

    dendrite

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Inviato 05 settembre 2011 - 19:14

Sabato scorso sono andato a vedere i Massimo Volume in un paesino vicino Oristano, Ales. Erano ospiti della rassegna Rock per Gramsci, in quanto il paese è il luogo dove è nato il grande pensatore.
Purtroppo nonostante la buona volontà ci sono stati alcuni contrattempi, il più grande dei quali, la pioggia, ha fatto sì che il concerto si tenesse sotto un loggiato a tre lati, anziché nella piazza a fianco. Non c'era molta affluenza di pubblico, nonostante il concerto fosse grautito; il paese si trova infatti in una zona interna mal servita dalle strade, e me ne sono reso conto al ritorno, quando ho rischiato seriamente di finire fuori strada, andando a 30 orari sotto la pioggia, in una mulattiera o poco più che osano chiamare "strada provinciale". Ancora, c'era qualche problema con il sonoro, e una delle canzoni (La bellezza violata) è stata iniziata tre volte e poi interrotta causa fischi tremendi proventienti dal microfono e, l'ultima volta, per la rottura di due corde del basso di Clementi.
Con tutto questo, è stato un grande concerto: i Massimo Volume del 2011 sono un gruppo compatto, estremamente affiatato, dove risaltano tutte le individualità e allo stesso tempo il suono è coeso, pieno, ricco di particolari e di emotività.
Questo noise che vive di fraseggi melodici e di frasi declamate con voce strozzata è semplicemente uno dei suoni più belli che ho sentito sinora, l'alchimia che si crea tra le chitarre di Egle e Stefano, la batteria essenziale e vivace, che dà il ritmo sempre nel modo migliore, quella voce (e quel basso, anche se sovente coperto dagli altri) che declama stati d'animo e tormenti e paesaggi evocativi, tutto testimonia la loro grande intesa, il loro amore per un suono così potente, e così raffinato nelle partiture dei due strumenti che corrono senza mai fermarsi, dialogano, si impennano a turno. Loro hanno una presenza scenica semplice, con Clementi al centro, Egle (misurato, quasi catatonico) a sinistra, Stefano a destra, lui invece invasato nel maltrattare (anche con l'archetto) la sua chitarra, e Vittoria dietro, una macchina da guerra, una vera colonna dorsale del gruppo.
Di Cattive Abitudini (di cui dirò le mie impressioni in un altro intervento) è stato fatto metà album, privilegiando i pezzi più tirati, con menzione speciale per La bellezza violata, Robert Lowell, In un mondo dopo il mondo, una Fausto da cardiopalma. Del repertorio precedente, mi ha stupito la scelta di non inserire nulla da Da Qui, forse la pecca peggiore per me che ho amato tantissimo quell'album. In compenso hanno entusiasmato i presenti con un paio di pezzi di Lungo i Bordi (acclamatissime Il primo Dio e Fuoco Fatuo, poi Inverno '85 e una Meglio di uno specchio a velocità dimezzata), Seychelles '81 da Club Privé, e soprattutto tre pezzi da Stanze: In nome di Dio, la cover di Cinque Strade (unico brano cantato da Vittoria), e soprattutto una in-cen-dia-ria e strabiliante Ororo con cui hanno chiuso il concerto. Dopo un'ora e un quarto, saluti e baci a tutti. Se vi piacciono almeno un minimo, sono da vedere senza se e ma e forse.
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I personaggi e i fatti narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce

#109 arancino

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Inviato 05 settembre 2011 - 19:23

Confermo, visti 1 mesetto fa all'hana-bi e ho avuto le tue stesse impressioni: dal vivo non deludono mai, stefano ed egle penso siano due dei migliori chitarristi che abbiamo oggi in italia. Ho trovato favolosa Ororo. Poca roba invece Meglio di uno specchio, troppo lenta, non decolla mai. Peccato.

Mercoledì me li rivedo qui a Bologna
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#110 Norman Bombardini

    Enciclopedista

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Inviato 05 settembre 2011 - 19:47

miglior live 2010 il loro concerto al Leoncavallo...
PS in "concerti" ci sono vari interventi
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#111 Guest_pinkfloyd86_*

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Inviato 05 settembre 2011 - 22:01

A Bologna ci sarò anch'io a vederli. Dal vivo hanno un equilibrio sonoro da fare invidia alla maggior parte dei gruppi che ho sentito suonare (band estere comprese). Oltre ad essere dei grandi artisti, sono degli ottimi musicisti e live rendono il triplo che su disco. Considerando il basso costo ( 6 - 7 euro) non me li farò scappare.
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#112 Fallen Angel

    Zoolander

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Inviato 06 settembre 2011 - 07:33

Band magnifica. Il loro ultimo disco, Cattive abitudini, era una delle cose migliori uscite lo scorso anno.
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#113 Iras

    pivello

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Inviato 04 ottobre 2011 - 18:36

Una boccata d'aria fresca nel panorama indiofilo italiaco. Gli voglio un gran bene.
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#114 cool as kim deal

    Utente contro le bonus track

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Inviato 05 ottobre 2011 - 07:11

Come dimostra il mio attuale avatar, Lungo i bordi è stratosferico,ad oggi la miglior cosa italiana che abbia ascoltato
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Adescatore equino dal 2005

#115 Guest_Resp Into_*

    Maledettooo! Maledetooo! Maledettooo!

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Inviato 12 ottobre 2013 - 21:14

Sarò superficiale, ma rabbrividisco al pensiero che Vittoria Burattini sia una donna

Allega File(s)

  • Allega file  erma 2.jpg   80,8K   10 Numero di downloads

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OBIETTIVO MEDIA DI ALMENO UN + A POST RAGGIUNTO ;)

 

 

raramente ho visto un'immagine più autenticamente devastante dell'inermis dell'uomo contemporaneo occidentale


#116 white_riot

    Groupie

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Inviato 22 ottobre 2013 - 12:58

tannenrecords ha ristampato "lungo i bordi" in vinile

http://www.tannenrec...ungo-i-bordi-2/
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#117 fra Roberto

    Roadie

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Inviato 22 ottobre 2013 - 15:55

Dell'ultimo disco non ne parla nessuno?
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Abortisti non si nasce, si diventa. Se ti fanno nascere. (Clericetti)

#118 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 22 ottobre 2013 - 19:25

Toh:

http://forum.ondaroc...07#entry1642807

Dì la tua
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#119 PinkFreud

    Jung Last

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Inviato 04 febbraio 2019 - 10:42

http://www.ondarock....ilnuotatore.htm

 

io devo ancora ascoltarlo,  qualche opinione? ^_^


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Ja196z8.jpg

superstereo!

*lastfm*

 

 


#120 tonysuper

    Classic Rocker

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Inviato 15 febbraio 2019 - 17:14

Non sono pratico del genere, ma mi sembra un grande album.


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#121 Claudio

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Inviato 15 febbraio 2019 - 18:49

A me è piaciuto molto, uno dei migliori degli ultimi. Pezzo preferito: Fred

 


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#122 unkle

    you fucking people make me sick

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Inviato 16 febbraio 2019 - 13:05

Boh, a me pare un po "stanco".

Magari sarò troppo severo per un gruppo che amo particolarmente, sicuramente svetta su ogni altra produzione musicale italiana recente, ma mi sembra ci siano molti pezzi "medi/mediocri" sia lato prosa sia lato musicale.

Una sorta di Club Privè degli anni '10.


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#123 Lou_Cherry

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Inviato 24 febbraio 2019 - 08:52

veramente un buon disco, tutto sommato. annunciata la formazione a tre mi aspettavo una cosa diversa, più scarna e meno post prodotta ma il risultato a livello sonoro non delude. mimì ci ha preso gusto con le rimette a partire da Sorge e questo inevitabilmente sottrae spontaneità. pezzi deboli secondo me: amica prudenza, vedremo domani, nostra signora del caso; il resto fra il molto buono e l'eccellente. 


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#124 pooneil

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Inviato 22 maggio 2019 - 18:18

mi vergogno un po' a fare questa domanda ma...

 

qual è la canzone che contiene il verso "tengo un calendario nel portafoglio dove ho cerchiato una data"

 

EDIT: Ronald, Tomas e Io


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#125 Tom

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Inviato 04 luglio 2020 - 10:22

*
POPOLARE

Esponendomi a numerose "tragiche soddisfazioni".

 

Dopo aver scoperto/riscoperto i Marlene Kuntz, mi sono detto che era dovuta almeno una risentita anche al mio "vero" gruppo italiano dei 90s. Non che loro li avessi ascoltati tanto di piu' dei MK, anzi, mai avuto un loro disco, neanche registrato, me li imprestava un mio amico che c'aveva la fissazione di comprarseli in vinile. Pero', appunto, ogni volta che usciva qualcosa di loro me li facevo imprestare e li ascoltavo. Era come leggere un libro, o vedere un film, o meglio ancora assistere a un reading poetico. E avevo l'impressione, almeno per i primi tre dischi, che segnassero delle tappe di non so cosa.

 

Mi mettevano a disagio i MV, e mi piacevano anche per quello naturalmente. La vita apatica e di merda che spesso descrivevano nelle loro canzoni era esattamente la mia di quegli anni, tanto che diverse canzoni quasi mi imbarazzavano. Non che oggi sia tanto diversa. Anzi, almeno quella di quegli anni li' posso rivestirla di qualche patetico romanticismo da ventenne.

 

A ripensarci e risentirli erano parecchio "horror" i MV, con quel loro senso di solitudine claustrofobica, con quei loro ambienti desolati e svuotati sempre carichi di tensione e di un continuo senso di minaccia indefinita. Era un po' la roba che trovavo nei romanzi di Sclavi. Ce lo vedo un Francesco Dellamorte (almeno quello del libro) che ascolta uno dei loro dischi nella sua casa nel cimitero, annoiandosi tra uno zombi e l'altro.

 

Massimo-volume-stanze-ristampa-2019.jpg

 

1993 Stanze

Ecco, il tizio dell'ultra-iconica copertina potrei essere io in quel periodo, felice e spensierato. Meno male che almeno non ho avuto mai i baffi. Sempre stato e continua ad essere il mio disco preferito dei loro. Il piu' duro e in bianco e nero, anche il piu' grezzo e forse proprio per questo il piu' lucido e tagliente. Lo associo a Repulsion di Polanski.

 

R-879494-1465768101-5057-jpeg.jpg

 

1995 Lungo i bordi

Praticamente un sequel/remake a colori del primo. Una cosa tipo Evil Dead 1 e 2 per restare ai riferimenti dell'horror. Il tempo immobile di Stanze si mette in moto e regala goia di vivere anche al passato, mentre il futuro si annuncia ottimisticamente con un testa di maiale nel giardino (ah no questa e' sul disco dopo, va beh, il mood e' quello). La narrazione tronca di "Pizza Express" esempio perfetto e geniale di quel senso di minaccia che dicevo.

 

Massimo-volume-da-qui.jpg

 

1997 Da qui

Lo sguardo si amplia, i suoni si rilassano, a dispetto della copertina e' forse un album diurno dopo due album notturni. Ma non e' che la luce del sole porti esattamente la spensieratezza. E' una luce da giorno invernale e quel che si perde in angoscia si ritrova in desolazione. Non so come mi ero dimenticato del puro genio di "Manhattan di notte", una canzone basata sulla descrizione di un poster in un locale cinese, che indicherei come esempio perfetto di riuscita minimalista.

 

Massimo-Volume-1999-Club-Priv-3-1024x101

 

1999 Club privé

Non l'avevo mai ascoltato, credo. Per me un buon album, piu' classicamente cantautorale e allo stesso tempo piu' "pop". Lo avessi ascoltato allora probabilmente ci avrei trovato assonanze con la roba di Cohen in cui ai tempi ero immerso fino al collo. Elegante.

 

L'amico che dicevo che mi prestava i vinili li adorava sul serio e scriveva racconti ispirati allo stile di Clementi. Ogni tanto mi chiedeva di illustrarglieli. Alcune di quelle illustrazioni ce le ho ancora, forse le ho pure gia' postate una volta. Indirettamente possono valere come esempio del mood che ci trovavo...

 

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#126 paloz

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Inviato 04 luglio 2020 - 11:15

Massimo-volume-stanze-ristampa-2019.jpg

 

 

Risentito bene con il remaster dell'edizione deluxe uscita l'anno scorso: forse il vero capolavoro dei MV e dell'indie italiano anni 90.

Violento, disilluso, poetico e banale al tempo stesso. Il disco che, in altre forme e con diversa efficacia, avrebbero continuato a scrivere per tutta la vita.


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I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)





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