Vai al contenuto


Foto
* * * * - 1 Voti

Massimo Volume


  • Please log in to reply
125 replies to this topic

#1 bebo

    this modern love

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8006 Messaggi:

Inviato 13 marzo 2007 - 19:48

Immagine inserita
Picciotto, complice Pomini di Rumore, mi spinge di nuovo dopo molto tempo verso questo gruppo. Verso le parole di fuoco di Clementi, le tensioni di Sommacal e la cupezza della Burattini.
Massimo Volume, come andrebbero ascoltate le loro canzoni, parole che scorrono dentro letti stretti e impervi prima, sfumati e larghi poi; parole e musica che trasportano emozioni fortissime ed in alcuni momenti sono la cosa più toccante mai apparsa, in altri sono l'indolenza e la farraginosità della vita.
Sono sono strade di emozioni, fortissime e chiare, quelle che dipingono Mimì e compagni in dischi come "Lungo i Bordi", dentro al quale ci si può perdere e riconoscere mille volte, un disco immenso e bello, malinconico ma mai tristemente compiaciuto ma fore incompleto, di un gioiello che Clementi ha scritto solamente all'ultimo.
"Dopo che" è il colpo di coda, lo scatto del ciclista ormai a fine carriera, che con un'epica distruttiva commuove, non facendo altro che descrivere una fine che, come ogni fine, in qualche modo racconta tutte le conclusioni: amare.
  • 0
Do you wanna come over and kill some time?
Tell me facts, tell me facts, tell me facts
Tell me facts
Throw your arms around me
Do you wanna come over and kill some time?
Throw your arms around me


a beast caged
u
nderwater dancehall

#2 darc said

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 414 Messaggi:

Inviato 13 marzo 2007 - 20:00

Spesso mi viene di ascoltare i Massimo Volume.
Ci sono delle sonorità, degli artisti che associo mentalmente appena li ascolto ad una città determinata. Battisti mi fa venire in mente Milano, gli Almamegretta Napoli, i Massimo Volume costruiscono Bologna nella mia stanza. Si tratta di uno di quei gruppi così carichi di emotività da disegnarti intorno tutta l'atmosfera di quella città, di notte, con i portici e gli universitari a bere sotto per ripararsi dalla pioggia.

Lungo i Bordi è un disco fantastico, bebozzo, hai proprio ragione!
  • 0

#3 Kid Jong-il

    a bighe dure no si resone

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7796 Messaggi:

Inviato 13 marzo 2007 - 20:15

Immagine inserita
Picciotto, complice Pomini di Rumore, mi spinge di nuovo dopo molto tempo verso questo gruppo. Verso le parole di fuoco di Clementi, le tensioni di Sommacal e la cupezza della Burattini.
Massimo Volume, come andrebbero ascoltate le loro canzoni, parole che scorrono dentro letti stretti e impervi prima, sfumati e larghi poi; parole e musica che trasportano emozioni fortissime ed in alcuni momenti sono la cosa più toccante mai apparsa, in altri sono l'indolenza e la farraginosità della vita.
Sono sono strade di emozioni, fortissime e chiare, quelle che dipingono Mimì e compagni in dischi come "Lungo i Bordi", dentro al quale ci si può perdere e riconoscere mille volte, un disco immenso e bello, malinconico ma mai tristemente compiaciuto ma fore incompleto, di un gioiello che Clementi ha scritto solamente all'ultimo.
"Dopo che" è il colpo di coda, lo scatto del ciclista ormai a fine carriera, che con un'epica distruttiva commuove, non facendo altro che descrivere una fine che, come ogni fine, in qualche modo racconta tutte le conclusioni: amare.

c'e' forza nelle tue parole.
considero Lungo i Bordi uno degli album italiani piu' belli di sempre, ed i Massimo Volume uno dei pochissimi gruppi degli anni 90 che mi rimangono nel cuore(ma anche l'unico).
  • 0

#4 astrodomini

    ...

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 9181 Messaggi:

Inviato 13 marzo 2007 - 20:19

Ho amato per molto tempo i Massimo Volume. Oltre il gusto di ognuno Lungo I Bordi è uno dei dischi più belli mai scritti e composti dalle nostre parti in ambito rock ma anche Stanze e Club Privè non scherzano.
Poi in un colpo solo hanno iniziato ad annoiarmi e ora resta solo la stima per un progetto fondamentale e di valore assoluto, non riesco però ad ascoltarli.
Qualche volta sento però quella voce recitata e greve che mi viaggia nella testa, quasi come un fantasma. Magari prendo spunto da questo thread per un bel riascolto generale.
  • 0

the music that forced the world into future


#5 Guest_recensore_*

  • Guests

Inviato 13 marzo 2007 - 20:21

sarà una coincidenza o telepatia? lo stavo riascoltando proprio oggi! disco perfetto - riepilogativo forse di certo post-rock (slint) - che ha marchiato a caratteri di fuoco la scena indie italiana. degno di stare accanto ai classici del post-rock e del post-hardcore, con quella strumentazione, quella chitarra impazzita e feroce, la sezione ritmica finalmente affrancata dal tabù dei king crimson. la batteria è degli slint ma ha una sua originalità. ma c'è anche il nero poetico, oltre quello che potrebbe essere dei joy division, e d è quello raccontato da quei testi tanto evocativi quanto ocmpiuti nel loro linguaggio cinematografico. sul versante più sperimentale, passando per i fugazi, mi sembra che i massimo volume siano stati fra coloro che meglio abbiano attuato gli insegnamenti del rumorismo dei pere ubu. siccome gli sturfuckers di infrantumi sono troppo estremi (e la musica oltre che sperimentazione deve essere anche comunicazione), secondo me è il capolavoro del rock italiano
  • 0

#6 khonnor

    xy

  • Validating
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 16866 Messaggi:

Inviato 13 marzo 2007 - 20:49

Lungo I Bordi e Da Qui sono fra i dischi imprescindibili della musica mondiale. Due capolavori assoluti, sia per melodia che per testi. Trovo i testi di Clementi vere e proprie paranoie del quotidiano, lampi disillusi di una persona che cerca nel suo subconscio la riposta, senza peraltro trovarla. Chi nega l'immensa portata storica del gruppo è, secondo me, miope.
  • 0

noncuranti della fine, del calore, di poterci sciogliere.

or | mail


#7 music won't save you

    reprobo

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8758 Messaggi:

Inviato 13 marzo 2007 - 20:54

Ho amato per molto tempo i Massimo Volume. Oltre il gusto di ognuno Lungo I Bordi è uno dei dischi più belli mai scritti e composti dalle nostre parti in ambito rock


Una band che ha avuto l'enorme merito di creare una propria forma espressiva, partendo da un moderno tessuto noise e arricchendolo di una poetica ruvida e senza compromessi.
Ricordo ancora con emozione un loro trascinante concerto (poteva essere il '96 o il '97) in un festival estivo del profondo sud: un'esperienza emozionante, nella quale la band riusciva non solo a impressionare con la sua musica ma anche a coinvolgere pienamente nelle sue storie di ordinario disagio emotivo.
Peccato che, da "Club Privé" in poi, siano rimasti un po' prigionieri della formula, disperdendo in un'eccessiva autoreferenzialità la splendida immediatezza comunicativa degli esordi.
  • 0
in eremitaggio su http://musicwontsaveyou.com

#8 ucca

    CRM

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23625 Messaggi:
  • LocationRome

Inviato 13 marzo 2007 - 21:02

Lungo I Bordi e Da Qui sono fra i dischi imprescindibili della musica mondiale. Due capolavori assoluti, sia per melodia che per testi. Trovo i testi di Clementi vere e proprie paranoie del quotidiano, lampi disillusi di una persona che cerca nel suo subconscio la riposta, senza peraltro trovarla. Chi nega l'immensa portata storica del gruppo è, secondo me, miope.


vero. I primi due dischi sono stranianti, Ororo resta una delle canzoni più belle che abbia mai sentito..per me rappresenta l'altrove definitivo..un pò come univers dei litfiba. poche note, lontanissime..anche inverno dell'84 "mi sento come il soffitto di una chiesa bombardata"..i massimo volume sono fondamentali nell'adolescenza di un alienato. E' anche vero che lo stile non poteva durare. O diventavano ancora più estremi, magari verso il jazz!..davvero, qualcosa che veramente osasse l'inudibile invece si sono seduti con lui che ha cominciato a parlare con calma..e alla fine hanno rotto i coglioni.
la parabola di ogni band che si rispetti.

  • 0

www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#9 D.VAN VLIET-parte terza

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 379 Messaggi:

Inviato 13 marzo 2007 - 21:17

"Sono gli adesivi sulle pareti..."

L'enigma più lucido della storia della musica: un disco che mette i brividi, tanto è carico di tensione emotiva e tanto è perfetta l'osmosi tra musica e liriche. Egidio Clementi è un poeta con le parole; i suoi compagni lo sono con le note. Non ho mai visitato Bologna e quindi non sono in grado di raffrontare l'immaginario di Lungo I Bordi con quello del capoluogo romagnolo; tuttavia la mia idea è che gli scenari evocati dai Massimo Volume abbiamo qualcosa di universale, di astratto e di esistenziale (nonostante i molti riferimenti concreti e narrativi). Pathos, atmosfera, fatalismo, ansia: capolavoro assoluto.

"Leo, è questo che siamo?"
  • 0

#10 Eva

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 51 Messaggi:

Inviato 13 marzo 2007 - 22:07

sarà una coincidenza o telepatia? lo stavo riascoltando proprio oggi!

Anche tu?
A me alcuni testi mettono letteralmente i brividi.
  • 0

#11 vandergraaf

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 295 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 13 marzo 2007 - 22:26

Gruppo unico nel panorama musicale , non solo italiano...
Musica e testi di tensione assoluta, poche note e parole cariche di emozioni  declamate con apparente distacco,da gelare il sangue...
Hanno chiuso la loro storia forse troppo in fretta per chi li ha amati, ma nei giusti tempi per non diventare una parodia di loro stessi, perche' non potevano essere nient'altro e niente di diverso da quello che erano... 
  • 0

#12 Plozzer

    Haddaway

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5394 Messaggi:

Inviato 14 marzo 2007 - 08:18

Clementi purtroppo non lo sopporto più come lettore, preferisco leggerlo, ma pure io mi levo il cappello di fronte a un autore di testi tra i migliori che abbiamo avuto in un periodo cruciale di cambiamento e svolta nella 'terra di mezzo' tra underground e mainstream italiano (qualcuno ricorda la copertina di Rumore con Massimo Volume e La Crus?). Oltre alle qualità della penna c'era pure un gruppo, dietro, magnifico - Sommacal penso sia stato uno dei primi italiani, in un certo giro, a fare bene certe cose con la chitarra.

Secondo me hanno fatto un album di troppo, il tris "Stanze" (acerbo) / "Lungo i bordi" (eccelso, per me una delle fotografie del decennio Novanta) / "Da qui" (idem come sopra ma con una punta di amarezza) ha pochi rivali.

Sì sì, è iniziato il Revival 90  asd


  • 0

Whatever you do, don't


#13 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18302 Messaggi:

Inviato 14 marzo 2007 - 08:35

mi unisco al coro unanime di eleogio per questa band, uno dei progetti più belli che il rock italiano abbia prodotto in tanti anni.
le loro canzoni sono emotività distillata, nei loro testi e nella loro musica si percepisce un universo profondissimo costruito con poco; il senso di rinuncia, disagevole ma necessario, che veste le loro parole e le loro note di un drappo oscuro, al ghiaccio secco, è la caratteristica poetica più importante della loro arte.
inutile sottolineare l'importanza di un disco come Lungo i bordi, nonché la sua bellezza; mi ricordo di come, al rpimo ascolto, rimasi estasiato da quella musica così evocativa, quasi cinematografica (tra l'Antonioni de La notte e il Lyne di Jacob's ladder), e quelle parole che lasciano pensare a un Brecht strafatto di codeina.
la magia di quel disco non s'è ripetuta ma tutta la loro produzione è contraddistina da una qualità che, se pensiamo a un certo panorama musicale nostrano, diventa davvero imbarazzate.

è vero che Sommacal suona con gli Ulan Bator?
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#14 Plozzer

    Haddaway

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5394 Messaggi:

Inviato 14 marzo 2007 - 08:37

è vero che Sommacal suona con gli Ulan Bator?


Ci ha suonato, e pure con Moltheni. C'è una breve intervista su Blow Up di questo mese.
  • 0

Whatever you do, don't


#15 LaGramigna

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 253 Messaggi:

Inviato 14 marzo 2007 - 10:36

Gruppo unico nel panorama musicale , non solo italiano...
Musica e testi di tensione assoluta, poche note e parole cariche di emozioni  declamate con apparente distacco,da gelare il sangue...
Hanno chiuso la loro storia forse troppo in fretta per chi li ha amati, ma nei giusti tempi per non diventare una parodia di loro stessi, perche' non potevano essere nient'altro e niente di diverso da quello che erano... 

e nient'altro si può aggiungere a queste tue parole vander
  • 0

#16 Guest_gneo_*

  • Guests

Inviato 14 marzo 2007 - 13:36

Lungo i Bordi è tesissimo, buio, metropolitano e graffiante, il tipo di disco che piace a me.
Poi conosco Da Qui, ma è un po' più noioso, nonostante la classe abbondi comunque.
  • 0

#17 Guest_Guy Picciotto_*

  • Guests

Inviato 14 marzo 2007 - 14:29

Credo che in quel periodo...la mia vita fosse tutta lì.

:-*
  • 0

#18 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18302 Messaggi:

Inviato 14 marzo 2007 - 14:48

ecco, per esempio, Pizza Express è una canzone che ancora oggi mi fa tanta impressione
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#19 dick laurent

    ...

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13337 Messaggi:

Inviato 14 marzo 2007 - 16:01

dopo tante lodi sperticate, io lodo ma non mi spertico. Hanno fatto cose notevoli (stanze, ma soprattutto lungo i bordi e da qui, club privè lo trovo un discreto scivolone)  ma il capolavoro mai imho.


  • 0

dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#20 vandergraaf

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 295 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 14 marzo 2007 - 16:37


Gruppo unico nel panorama musicale , non solo italiano...
Musica e testi di tensione assoluta, poche note e parole cariche di emozioni  declamate con apparente distacco,da gelare il sangue...
Hanno chiuso la loro storia forse troppo in fretta per chi li ha amati, ma nei giusti tempi per non diventare una parodia di loro stessi, perche' non potevano essere nient'altro e niente di diverso da quello che erano... 

e nient'altro si può aggiungere a queste tue parole vander


Grazie... e non aggiungo altro...
  • 0

#21 D.VAN VLIET-parte terza

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 379 Messaggi:

Inviato 14 marzo 2007 - 16:48

ecco, per esempio, Pizza Express è una canzone che ancora oggi mi fa tanta impressione


quoto
quando Clementi ripete per due vote la frase "e rise della sua battuta" mi corre sempre un brivido per la spina dorsale...
poi quel finale così enigmatico: "I riflessi delle luci sui vetri
non permettevano di distinguere nulla all'interno"


  • 0

#22 Guest_Guy Picciotto_*

  • Guests

Inviato 14 marzo 2007 - 17:33

Massimo Volume,
vale a dire un insieme di visioni e suoni che difficilmente riesco a paragonare al resto della musica italiana.
ogni canzone, ogni testo, ogni storia è una luminosa anomalia.
chiusi e oscuri, sempre, ma capaci di toccare i cuori e i cervelli.
i Massimo Volume non sono un gruppo, sono una cura.
  • 0

#23 Panfilo Maria Lippi

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3117 Messaggi:

Inviato 14 marzo 2007 - 18:58

Uno dei gruppi della mia vita. Ricordo quando li conobbi. Avevo letto la pietra miliare su ondarock (grazie Frankie) e avevo trovato la descrizione interessante, ma non riuscivo a trovare nulla da "assaggiare" per vedere se approfondire. Poi riuscii a scaricare "Meglio di uno specchio"... mi fece cagare e la cestinai immediatamente. Poi, alcuni mesi dopo, quel brano mi tornò in mente e, preso come da una sorta di folgorazione, mi precipitai a comprare "Lungo i bordi" (miracolosamente presente dalla Feltrinelli) e me innamorai perdutamente.
Adesso sono uno dei miei gruppi preferiti di sempre, e considero "Lungo i bordi" uno dei migliori dischi rock (e non solo) italiani di sempre.
Quasi quasi procedo a un riascoltino generale.
  • 0

#24 Mr telefax

    dendrite

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2502 Messaggi:

Inviato 14 marzo 2007 - 20:11

Il mio gruppo italiano preferito. Mi sono innamorato di loro nel '97, quando, ospiti di un programma di Red Ronnie per Mtv, eseguirono "Atto definitivo". Semplicemente differenti. Quello che preferisco di loro è il modo con cui le parole sono usate, come ho d'altronde ribadito nel piccolo omaggio a loro dedicato su questo sito: testi decisamente cinematografici, oppure perfettamente conchiusi a descrivere modi, mood, situazioni in poche bilanciatissime parole.
Il disco che preferisco è Da Qui, che è anche il disco in lingua italiana che preferisco. Ora è da un po' che non li sento, ma sono sempre uno splendido ricordo... Anzi, è quasi inutile che li riascolti, ho metabolizzato ogni singola nota dei primi tre album.
  • 0
I personaggi e i fatti narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce

#25 arancino

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4375 Messaggi:
  • LocationBologna

Inviato 16 marzo 2007 - 12:49

Amo alla follia questo gruppo.
Album preferito sicuramente lungo i bordi
Canzone preferita meglio di uno specchio: mi fa MORIRE.. è un crescendo di emozioni.. Amo anche c'è questo stanotte
Ho avuto la fortuna, perchè per me lo è, di vedere clementi dal vivo ocn gli el muniria (piuttosto, cosa ne pensate di loro). FAVOLOSO.. La sua voce è così bella dal vivo che non si può non restare affascinato da quello che dice.. :-*

  • 0

#26 Ukrainian Roulette

    populista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7262 Messaggi:

Inviato 16 marzo 2007 - 12:50

Credo che i Massimo Volume siano stati..... "Corridoi male illuminati"
  • 0
<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#27 Colonna Infame

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 453 Messaggi:

Inviato 16 marzo 2007 - 18:48

Mi manca "Stanze", ma possiedo gli altri tre. Che dire...avete già detto tanto su questo splendido gruppo.
Parlando personalmente, nonostante ritenga "Lungoi I bordi" un disco fantastico e altamente toccante, il mio preferito resta "Da qui" perchè legatosi ad un certo momento della mia pur breve esistenza e mi resterà sempre nel cuore. Ogni volta che ascolto "C'è questo stanotte" o "Viking Express"! mi cummuove  :-*

  • 0

#28 Köhntarkösz

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 267 Messaggi:

Inviato 02 febbraio 2008 - 15:30

ecco, per esempio, Pizza Express è una canzone che ancora oggi mi fa tanta impressione

quoto
quando Clementi ripete per due volte la frase "e rise della sua battuta" mi corre sempre un brivido per la spina dorsale...
poi quel finale così enigmatico: "I riflessi delle luci sui vetri
non permettevano di distinguere nulla all'interno"


Ecco mi stavo chiedendo: qualcuno conosce esattamente il significato di quella canzone? Nel senso se hanno mai rilasciato interviste in cui spiegavano i testi...

Chi c'è dentro la Ford? Quali sono le parole che non escono fuori dalla bocca del più vecchio? Cosa dicono sul suo conto? E perchè erano gli ultimi istanti della 'sua vita precedente?'.

Se nessuno sa mi vanno anche bene interpretazioni personali!
  • 0

#29 arancino

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4375 Messaggi:
  • LocationBologna

Inviato 02 febbraio 2008 - 19:05

Emidio Clementi appare come ospite alla voce in Il Punto Sulla Vita, brano incluso nel CD allegato al romanzo Hotel Lamemoria di Tibe

Ascoltatela qui.
Solo una parola: favolosa  :-*
  • 0

#30 Shammgod

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1335 Messaggi:

Inviato 07 febbraio 2008 - 19:02

ecco, per esempio, Pizza Express è una canzone che ancora oggi mi fa tanta impressione

quoto
quando Clementi ripete per due volte la frase "e rise della sua battuta" mi corre sempre un brivido per la spina dorsale...
poi quel finale così enigmatico: "I riflessi delle luci sui vetri
non permettevano di distinguere nulla all'interno"


Ecco mi stavo chiedendo: qualcuno conosce esattamente il significato di quella canzone? Nel senso se hanno mai rilasciato interviste in cui spiegavano i testi...

Chi c'è dentro la Ford? Quali sono le parole che non escono fuori dalla bocca del più vecchio? Cosa dicono sul suo conto? E perchè erano gli ultimi istanti della 'sua vita precedente?'.

Se nessuno sa mi vanno anche bene interpretazioni personali!


Io non penso che ci sia molto di piu' di quello che dice nel testo.
Piu' volte Clementi ha spiegato come una delle sue massime fonti di ispirazione, il poeta Emanuel Carnevali (notare - piccola curiosita' - che ha le stesse iniziali del nostro) gli abbia insegnato a far emergere la poesia dalla narrazione di fatti quotidiani apparentemente semplici.

La sua vita precedente puo' significare qualunque cosa, quello che di certo emerge e' la contemporaneita' tra il breve, lacunoso episodio narrato ed una svolta importante nella vita del protagonista/autore, anzi forse addirittura un punto di non ritorno, come sembra suggerire l'espressione che hai evidenziato.

Alla base di questa interpretazione sta il principio secondo cui spesso degli episodi centrali della nostra vita ricordiamo anche particolari (apparentemente?) insignificanti con una nitidezza inusuale, particolari che normalmente non tratterremmo.
Alla luce di queste considerazioni, lo stesso titolo "Pizza Express" appare come un espediente letterario: pizza express non e' importante in se', ma in quanto simbolo di quel preciso momento della vita del protagonista, o forse teatro di avvenimenti fondamentali e di natura tragica.
La marca dell'automobile e' il particolare che il narratore mette in primo piano, ma ovviamente cruciale per lui e' "chi c'e' dentro la Ford": e' la tua primissima domanda per farti nascere la quale Clementi articola tutta la costruzione narrativa.

Poi se vuoi me la risento e ti so dire meglio cosa mi suggerisce,

Emidio Clementi appare come ospite alla voce in Il Punto Sulla Vita, brano incluso nel CD allegato al romanzo Hotel Lamemoria di Tibe

Ascoltatela qui.
Solo una parola: favolosa  :-*


E' piaciuta anche a me, grazie davvero per il link.
  • 0

#31 Köhntarkösz

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 267 Messaggi:

Inviato 07 febbraio 2008 - 21:44

Interessante! Quello che mi chiedevo davvero è se ci sono riferimenti autobiografici in quel testo (visto che in altri ce ne sono), per questo volevo sapere se ne aveva mai parlato in qualche intervista..
  • 0

#32 Shammgod

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1335 Messaggi:

Inviato 08 febbraio 2008 - 12:16

Interessante! Quello che mi chiedevo davvero è se ci sono riferimenti autobiografici in quel testo (visto che in altri ce ne sono), per questo volevo sapere se ne aveva mai parlato in qualche intervista..


Su questo non so aiutarti, prova a fare qualche ricerca sul web, ma come suggerivo mi sembra strano.
A meno che non esista un libro sui testi dei MV un po' come per altre band, ma anche di questo dubito.
Comunque e' proprio per andare oltre la sintesi e l'ermetismo propri della forma canzone che Clementi ha cominciato a scrivere in prosa.
  • 0

#33 Panfilo Maria Lippi

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3117 Messaggi:

Inviato 08 febbraio 2008 - 12:19

In realtà pare che Clementi abbia cominciato a scrivere in prosa ben prima di pensare di fare il paroliere per un gruppo musicale, o almeno così sostiene ne "L'ultimo dio".
  • 0

#34 Shammgod

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1335 Messaggi:

Inviato 08 febbraio 2008 - 12:48

In realtà pare che Clementi abbia cominciato a scrivere in prosa ben prima di pensare di fare il paroliere per un gruppo musicale, o almeno così sostiene ne "L'ultimo dio".


In un'intervista pero' ho letto proprio quel tipo di discorso: esigenza di una forma piu' libera per la narrazione vera e propria.
  • 0

#35 Panfilo Maria Lippi

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3117 Messaggi:

Inviato 08 febbraio 2008 - 13:22

Probabilmente si tratta di una sorta di "ritorno" alla prosa proprio per assecondare queste esigenze che dici.
  • 0

#36 Guest_authcelestial_*

  • Guests

Inviato 08 febbraio 2008 - 16:20

Senza ombra di dubbio, una delle più grandi band italiane di sempre. In pochi, pochissimi testi si trova la classe e la poesia di Clementi: i Massimo Volume mi hanno tenuto compagnia a lungo, molto a lungo. Una band notturna: amo in particolar modo Stanze e Lungo i bordi.
  • 0

#37 fra Roberto

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 784 Messaggi:

Inviato 08 febbraio 2008 - 20:09

Riferimenti biografici al periodo ascolano-sambenedettese si trovano nel primo "Gara di resistenza" e nell'"Ultimo Dio". Ne "La notte del Pratello" l'ambiente e gli amici sono quelli incontrati a Bologna. Se non li hai letti ti consiglio di iniziare da "La notte del Pratello".
  • 0
Abortisti non si nasce, si diventa. Se ti fanno nascere. (Clericetti)

#38 Köhntarkösz

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 267 Messaggi:

Inviato 03 luglio 2008 - 19:41

Per caso qualcuno ha mai ascoltato il loro primo demo?

http://rateyourmusic...mo_volume/demo/

Se si' com'e'?
  • 0

#39 Aurora

    born slippy

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1210 Messaggi:
  • LocationMilano

Inviato 03 luglio 2008 - 20:03

#1 ti sto cercando
#2 il tuo corpo affamato
#3 dopo che
sono le mie preferite-ite-ite.

non vedo l'ora di vederli al traffic-torino ,  :-* .

  • 0

#40 Köhntarkösz

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 267 Messaggi:

Inviato 03 luglio 2008 - 20:45

#1 ti sto cercando
#2 il tuo corpo affamato
#3 dopo che
sono le mie preferite-ite-ite.

Ma conosci solo Club Prive' oppure e' un caso che le tue preferite siano proprio di quell'album?
In caso ti consiglio di procurarti anche gli altri album visto che vai pure a vederli!  ;)
  • 0

#41 BlackiceLORDofSILENCE

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3036 Messaggi:

Inviato 03 luglio 2008 - 21:09

grande mimì...
il mio coinquilino dorme 3 notti da lui e una da me.
  • 0
<a href="http://rateyourmusic...ofSILENCE"><img border=0 src="http://rateyourmusic...DofSILENCE.png" width=250 height=72></a>

http://rateyourmusic...ceLORDofSILENCE
http://www.anobii.com/people/moro/
http://www.lastfm.it...r/BlackiceLORD/

la mamma dei sottogeneri del metal è sempre incinta

Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.


#42 Köhntarkösz

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 267 Messaggi:

Inviato 03 luglio 2008 - 21:13

O_O


Fatti invitare qualche volta! :P
  • 0

#43 giampaz

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 649 Messaggi:

Inviato 03 luglio 2008 - 21:31

devo assolutamente ascoltarmeli! vengono qua a torino al traffic festival (riformati per l'occasione, ho letto) e a sto punto me li andrò a vedere di fisso.

  • 0

#44 Grulletta

    Utente non ancora abituata al nuovo forum

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 229 Messaggi:

Inviato 17 luglio 2008 - 21:09

Ascoltato per la prima volta Lungo i Bordi...è bellissimissimissimissimissimo!!! :-*

Tra l'altro avevo scaricato questo disco un annetto fa credo, ignara che fosse recitato e insomma non era per niente quello che pensavo, infatti ascoltai sì e no 2 pezzi poi tanti saluti.
L'ho rimesso sul lettore in questi giorni, così tanto per, e giuro folgorazione!
Ecco oltre ad aver ascoltato un disco bellissimo ed emozionante mi sono sentita pure "cresciuta".

  • 0

#45 Panfilo Maria Lippi

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3117 Messaggi:

Inviato 17 luglio 2008 - 21:12

Ascoltato per la prima volta Lungo i Bordi...è bellissimissimissimissimissimo!!! :-*

Tra l'altro avevo scaricato questo disco un annetto fa credo, ignara che fosse recitato e insomma non era per niente quello che pensavo, infatti ascoltai sì e no 2 pezzi poi tanti saluti.
L'ho rimesso sul lettore in questi giorni, così tanto per, e giuro folgorazione!
Ecco oltre ad aver ascoltato un disco bellissimo ed emozionante mi sono sentita pure "cresciuta".


Non ci crederai, ma il mio rapporto con questo disco è stato molto simile.
Ascoltai "Meglio di uno specchio" perchè era l'unico brano che riuscii a trovare su internet e mi fece schifissimo, lo cancellai e mi dimenticai della esistenza di questo gruppo di cialtroni. Poi, di botto, alcuni mesi dopo riaffiorò prepotentemente dalla mia memoria e in preda ad un raptus comprai "Lungo i bordi" che mi guarda ammiccando da uno scaffale della Ricordi.
Di lì fu amore.
  • 0

#46 Grulletta

    Utente non ancora abituata al nuovo forum

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 229 Messaggi:

Inviato 18 luglio 2008 - 14:45

Già, è da crederci, proprio il fatto di essere recitato, così diverso...lascia spiazzati al primo colpo.

Adesso sto ascoltando Club Privè. E mi sto incazzando.
Non mi sta piacendo più di tanto grrrr.
  • 0

#47 Panfilo Maria Lippi

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3117 Messaggi:

Inviato 18 luglio 2008 - 14:52

Adesso sto ascoltando Club Privè. E mi sto incazzando.
Non mi sta piacendo più di tanto grrrr.


In realtà Club Privè è diversissimo e proprio per questo magari non è da ascoltare subito dopo lo scoppio d'amore per "Lungo i bordi" (quando magari ti piacerebbe un disco-fotocopia). In realtà Club Privè è effettivamente sotto tono rispetto agli altri tre dischi dei MV, ma vanta anche degli episodi da lacrimuccia ("Dopo che", cazzuola, "Dopo che").
Ti consiglio di provare prima con "Da qui" e magari anche "Stanze" e ritornare poi più tardi su "Club Privè", se ti va di approfondire la loro produzione.
  • 0

#48 Grulletta

    Utente non ancora abituata al nuovo forum

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 229 Messaggi:

Inviato 18 luglio 2008 - 14:57

Ok grazie, vedrò prima gli altri due (o se no finisco addirittura di drogarmi di Lungo i Bordi).
Comunque sì Dopo Che è bellissima, ma a sentir cantare Clementi nei pezzi successivi... ::)
  • 0

#49 EverythingEnds

    pivello

  • Members
  • Stelletta
  • 12 Messaggi:

Inviato 18 luglio 2008 - 15:27

Io preferisco leggermente "Da qui" a "Lungo i bordi"... Molto bravi.
  • 0

#50 Guest_justin_timberlake_*

  • Guests

Inviato 18 luglio 2008 - 15:55

hanno fatto tutto gli Slint, insieme a Eno

asd
  • 0




0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi