J Dilla aka Jay Dee - Donuts (Stones Throw, 2006)
#1 Guest_bebo_*
Inviato 30 giugno 2006 - 14:18
Donuts di J Dilla è un disco incredibile, ma così incredibile che la prima volta difatti non ci credevo. L'hiphop ha così due problemi: a) provare a fare meglio di questo disco, compiangere la prematura scomparsa del suddetto Jay Dee. Perchè le cose belle sembra che non debbano durare mai abbastanza e a causa del lupus, una malattia che colpisce il sistema immunitario per la cui prevenzione la madre di Jay Dee ha creato una fondazione che porta proprio il suo nome, il nostro è recentemente scomparso.
In pieno stile Stone Throw destruttura l'hiphop a suon di campioni e modificazioni, con molto più ordine di Madlib, con una coscienza del proprio operato spiccatissima, che gli permette di creare quello che è impossibile non definire bozzetti, 2 minuti al massimo per canzone, 30 spunti folgoranti che potrebbero diventare canzoni meravigliose o forse delle ciofeche, ma che così si installano nel cervello e non vogliono più uscirne. ? una rapida sequenza di pastrocchi black, loop, campionamenti preistorici e ricostruzioni da beni culturali del funk.
Uno che al groove gli dava del tu, che con un disco del genere ha deliberatamente deciso di affondare tutto l'underground hiphop e farlo risorgere dalle proprie ceneri. Il problema più grosso è che non potrà indicare la strada dove dirigere le sue intuizioni. A noi non resta che godere di questo meraviglioso spettacolo.
#2
Inviato 30 giugno 2006 - 15:57
dopo i visioneers, mi addentro nell'ascolto di questa opera.
ambiziosa, pretenziosa e pure sfrontata.
30 "canzoni" monche e volutamente incompiute, schizzi di genialità impazziti..
non sono un espertissimo di hip-hop ma credo che ci ricorderemo e, sopratutto, gli artisti futuri si ricorderanno di questo disco e ne sfrutteranno l'anima, l'essenza e la potenza.
#3 Guest_gneo_*
Inviato 30 giugno 2006 - 21:28
Come avete sottolineato più che pezzi compiuti questi sono sprazzi di canzoni, schizzi, bozze a matita, nell'insieme "Donuts" è un graunde puzzle cui manca l'ultimo pezzo per essere completato... per questo può risultare ostico, ma continuare nell'ascolto serve, e la sua bellezza sta nella sua non-completezza, il suo equilibrio nel non avere un equilibrio...
"Airworks" forse il pezzo che meglio rappresenta l'arte di questo "Donuts". Mi spiace proprio per J Dilla, scomparso prematuramente, tre giorni dopo la pubblicazione di questo suo diario sonoro, o meglio, di questo blocco note, dove appuntava ogni sua fantasia, ogni suo ghirigoro musicale...
#4
Inviato 30 giugno 2006 - 21:51
Brano preferito The Factory.
#5 Guest_gneo_*
Inviato 30 giugno 2006 - 22:12
Brano preferito The Factory.
si, insieme a "Workinonit" e "Airworks" (per ora almeno )
#6 Guest_bebo_*
Inviato 30 giugno 2006 - 22:35
Play me, play me, buy me, buy me, workin on it, workin on it!si, insieme a "Workinonit"
Che canzone molestissima, la adoro.
#7 Guest_gneo_*
Inviato 30 luglio 2006 - 12:02
ma l'abbiamo ascoltato solo in quattro qui? pensavo avesse seguito questo ragazzo (che ho scoperto essere stato un polistrumentista)
#8
Inviato 30 luglio 2006 - 13:25
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#9
Inviato 30 luglio 2006 - 22:35
Ho una domanda tecnica, da ignorante in materia. Donuts è completamente costituito da cut 'n' paste oppure J Dilla ne ha prodotto anche le basi?
#10
Inviato 30 luglio 2006 - 22:39
the music that forced the world into future
#11 Guest_gneo_*
Inviato 31 luglio 2006 - 09:56
Questo non è un grande ma bensì un grandissimo disco che è stato per mesi in heavy rotation nei miei ascolti, un lascito degno di chi ce lo ha lasciato.
a me sta crescendo in progressione geometrica... rischia di diventare uno dei primi 2-3 di quest'anno, se non il primo.
#12
Inviato 31 luglio 2006 - 10:55
#13
Inviato 03 ottobre 2006 - 11:40
Fermo restando che lo ritengo un buon ascolto (ma l'ho anche appena iniziato a far girare), mi restano i dubbi sulla reale portata 'rivoluzionaria' di dischi del genere, dopo che c'è stata gente come John Oswald o lo stesso Shadow che ha aperto la breccia più di dieci anni fa. Dubbi che non riesco a chiarirmi più di tanto, peraltro, da ascoltatore ormai molto saltuario di hip hop o di musiche basate sul taglia-e-cuci.
Whatever you do, don't
#14
Inviato 03 ottobre 2006 - 11:43
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三生石
#15
Inviato 03 ottobre 2006 - 14:10
#16
Inviato 03 ottobre 2006 - 14:12
Capisco bene anche quello che dice il ploz, dopo opere come Endtroducing o Let Us Play! dei Coldcut e tutti '90s il cut'n'paste possa risultare stucchevole. Il problema è secondo me a servizio di cosa questo metodo viene utilizzato; se prendiamo Madlib è tutta un'altra storia, i frammenti sono così tanti che vanno a costituire quasi interamente la struttura delle canzoni, mentre nei disci succitati vengono presi in funzione di completamento. Badate bene poi che J Dilla in Donuts fa uso del campionamento, ma non così impetuoso come si crede, le canzoni "profumano" di patchwork, ma è un patchwork di idee proprie.
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#17 Guest_Julian_*
Inviato 03 ottobre 2006 - 14:32
Concordo con chi lo trova una delle uscite più interessanti dell'anno, e non solo in ambito hip-pop.
#18
Inviato 03 ottobre 2006 - 15:24
Badate bene poi che J Dilla in Donuts fa uso del campionamento, ma non così impetuoso come si crede, le canzoni "profumano" di patchwork, ma è un patchwork di idee proprie.
Ma infatti, senza farla troppo difficile, quel che volevo dire (ma forse non sono ancora ben riuscito a chiarirlo a me stesso :-)) è che dischi del genere mettono di fronte a un'esperienza di ascolto diversa, concentrandosi puramente sul suono e sul groove, come enormi ingrandimenti di dettagli che normalmente sfuggono.
Poi, sì, in effetti J Dilla si concentra su campioni ultra-black e densissimi del groove di cui parlo, e il fascino del disco sta anche in quello.
Whatever you do, don't
#19
Inviato 03 ottobre 2006 - 16:49
Resta il fatto che siamo davanti a un prodotto di una qualità strabiliante, di un suono black che vede realizzazione proprio nel cut'n'paste e nella grandissima abilità di Jay Dee a racchiudere in un solo disco una montagna di sonorità, di spunti, di canzoni, di voci e strumenti e farlo suonare assolutamente personale, di scavare (digging non a caso) nella storia e riportare a galla suoni che nelle sue mani hanno ripreso modernità e fascino, questo disco è un monumento ai neri, alla loro importanza che spesso passa in secondo piano, è un epitaffio stupendo che Jay Dee ha voluto lasciare a quello che è stata la sua vita (e scusate i toni pomposi).
Per non parlare di una tecnica che spesso viene snobbata e trascurata (copiano, non sono loro a suonare etc.) e che invece ha secondo me una difficoltà compositiva pari o superiore ai prodotti creati da zero oltre a richiedere un immersione vera e propria nelle altre musiche, nella cultura con orecchio e capacità. Jay Dee ci ha lasciato questo, un regalo stupendo, un piccolo gioiello, un mazzo di groove sulla sua carriera, il saluto più bello.
the music that forced the world into future
#20
Inviato 03 ottobre 2006 - 16:55
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#21 Guest_gneo_*
Inviato 03 ottobre 2006 - 17:28
Credo che nessuno abbia parlato di rivoluzione causata da questo disco. O almeno non ne ho parlato io che ho redatto la recensione. Come dissi invece, e come sottolinea il buon Micheledomini, questo è un disco che chiude al suo interno un grandissimo patrimonio, riletto e aggiornato in maniera magistrale e geniale, ed è qui che sta la grandiosità. Qua dentro c'è proprio tutto, ma tuttotutto.
già, oltre ad essere onnicomprensivo, e abbracciare anni di black music, questo disco di scarabocchi suona estremamente sincero, autobiografico, spontaneo... questo per me ne fa il disco dell'anno.
#22
Inviato 03 ottobre 2006 - 18:01
Credo che nessuno abbia parlato di rivoluzione causata da questo disco.
Ma infatti sono io che ho frainteso ed esagerato nel mio ultimo post, per poca lucidità. Non sto a riscriverlo :-) Lieto comunque di avere sollecitato risposte tanto dense.
Whatever you do, don't
#23
Inviato 03 ottobre 2006 - 23:48
Sì, ma a dirla tutta c'è quel "The Beat Konducta" di Madlib che gli sta diverse spanne sopra e che, molto più del (pure bel) disco di J Dilla racchiude davvero cento anni di musica nera, cosa che il buon Jay Dee non fa veramente, restando maggiormente legato a hip hop e dintorni. Secondo me è un aspetto fondamentale del'opera e un suo limite importante. Ho l'impressione che fra 10 anni si ricorderanno i lavori di Otis Jackson Jr., non tanto "Donuts"...Credo che nessuno abbia parlato di rivoluzione causata da questo disco. O almeno non ne ho parlato io che ho redatto la recensione. Come dissi invece, e come sottolinea il buon Micheledomini, questo è un disco che chiude al suo interno un grandissimo patrimonio, riletto e aggiornato in maniera magistrale e geniale, ed è qui che sta la grandiosità. Qua dentro c'è proprio tutto, ma tuttotutto.
P.S.: Quella frase sulla pubblicità, Bebo!
#24
Inviato 04 ottobre 2006 - 08:34
P.S. Si, me ne sono scordato!
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#25 Guest_Pablito_*
Inviato 04 ottobre 2006 - 08:43
EH? ???Probabilmente si riduce tutto a preferire le doti di loopdigga di uno al beatmaking dell'altro e viceversa.
#26
Inviato 04 ottobre 2006 - 11:12
Beh Nicola, The Beat Konducta è un enorme collage di 100 anni di musica, è un dj kicks malato se vogliamo, ma mi è parso pure un filino troppo confusionario (oddio non che Jackson sia mai particolarmente lineare). Donuts quei 100 anni di musica li fa suoi, e nonostante il risultato sia probabilmente più virato sull'hiphop le radici ci sono e si sentono. Probabilmente si riduce tutto a preferire le doti di loopdigga di uno al beatmaking dell'altro e viceversa.
P.S. Si, me ne sono scordato!
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Concordo. Per me Donuts è decisamente una spanna sopra il disco di Madlib sia come idee che come suono, molto più fresco e diretto anche se resta un confronto fra due grandissimi fuoriclasse.
the music that forced the world into future
#27
Inviato 04 ottobre 2006 - 14:20
Ho appena fatto io!P.S. Si, me ne sono scordato!
#28
Inviato 22 ottobre 2006 - 12:34
#29
Inviato 13 novembre 2006 - 11:16
Applausi.
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三生石
#30
Inviato 13 novembre 2006 - 11:28
#31 Guest_gneo_*
Inviato 13 novembre 2006 - 14:21
Mi sono preso un pò di tempo, ma alla fine l'ho riascoltato, due volte di fila. Devo ricredermi: trattasi di un gran bel disco... non so se rivoluzionario (forse, no)... ma è comunque una giostra di colori sonori che spiazza dall'inizio alla fine.
Applausi.
Son contento che ti sia piaciuto, vecchio. Pure io ho dovuto dargli tempo, ma mi ha ampiamente soddisfatto. Dopo col passare dei mesi mi è calato appena appena (forse perché ho letteralmente consumato il suo "puzzle" sonoro)
#32
Inviato 14 novembre 2006 - 00:25
E poi devi dire qual è il più bello (quello di Madlib).mi è arrivato da poco, proprio insieme a Beat Konducta di Madlib ed a Expression di Madlib e Dudley Perkins; ascolterò e spero che sia bello come dite.
#34
Inviato 14 febbraio 2008 - 13:07
The Greatest Dilla Moments Never Told, una raccolta di episodi riguardanti il buon Jay Dee (dovrei scrivere un po' sul suo passato, ha prodotto dischi immensi).
Il 10 febbraio è stato il secondo anniversario della scomparsa di Dilla, J Rocc della Stones Throw ha rilasciato 3 mixtapes di j dilla music. Li trovate qui
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#35
Inviato 03 dicembre 2009 - 14:52
Sotto spinte trasversali mi stavo riascoltando tramite youtube cose sparse a nome suo, prodotte da lui o che in qualche modo gli vanno dietro.
La rockstar dell'anno. Tutti gli anni.
Per ribadire il concetto.
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#36
Inviato 03 dicembre 2009 - 15:37
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#37
Inviato 04 dicembre 2009 - 11:43
??ehi, andiamo indietro nella carriera di Jay Dee, ribecchiamo qualcosa che ha fatto quando ancora non era Dilla?.Che te lo dico a fare. [cit.]
Nell??elenco di produzioni di JD è saltato fuori un disco (Labcabincalifornia) e nel particolare una delle canzoni che mi tiro dietro da una vita: Runnin?? dei Pharcyde. Runnin?? dei Pharcyde è stata prodotta da Dilla, è stata la sua prima produzione importante ed è quel piccolo gioiello di sampling che poi guiderà tutta la sua carriera fino al colosso citato all??inizio. JD entra in contatto con i Pharcyde perchè questi, volendo produrre il disco con Q-Tip, non riuscivano a trovare una sintonia giusta con l??ex A Tribe Called Quest e Q-Tip, nella sua enormità, introdusse un giovanotto su cui puntava molto al gruppo di Los Angeles. James si presentò al primo turno di prove con il suo campionatore e quello che sarebbe diventata questa roba qua:
http://www.youtube.c...h?v=1hZKN4AZ63g
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#38
Inviato 04 dicembre 2009 - 13:12
edit per gradire: http://www.youtube.c...feature=channel
#39
Inviato 04 dicembre 2009 - 15:08
Certi post ti costringono davvero a uscire dal lurking. Che bel lavoro, l'album che mi ha convinto definitivamente che ero un idiota a snobbare l'hip-hop di principio :'( E secondo me lì Dilla e Tre Hardson (con She Said e Hey You :Q__) fanno la gara senza esclusioni di colpi alla base più figa.
E Donuts è ottimo, anche dal putno di vista di uno che nella blackness deve ancora entrarci bene. Ma davvero una giostra, per rubare parole a Frankie O_O
#40
Inviato 10 febbraio 2010 - 09:11
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#42
Inviato 10 febbraio 2010 - 10:51
Questa mi è piaciuta proprio poco.Sei Berlusconi con Eluana.
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#44
Inviato 10 febbraio 2010 - 11:31
E' tutta melassa che mi esce dagli occhi e spinaci dalle dita.
Questa mi è piaciuta proprio poco.
Sei Berlusconi con Eluana.
E' colpa dell'amore e dei tuoi deliranti post sugli zero assoluto e muccino.
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#45
Inviato 03 maggio 2012 - 08:46
Questlove on Dilla: http://pitchfork.com...15-20-uestlove/
E poi c'è un bellissimo articolo uscito ieri sempre su Pitchfork sul collezionare dischi e il disco come "oggetto culturale": http://pitchfork.com...ic-as-artifact/
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#46
Inviato 07 febbraio 2013 - 18:51
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#47
Inviato 09 febbraio 2013 - 14:57
J Dilla non lo conoscevo per cui grazie per la dritta!!!
Ho sentito anche l'album The Shining che è notevole..
#48
Inviato 09 febbraio 2013 - 15:21
J Dilla changed my life.
#49
Inviato 26 marzo 2013 - 10:55
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#50
Inviato 11 giugno 2013 - 10:27
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