Si chiamava Maria?
Boh non glielo chiesi
Inviato 03 agosto 2020 - 10:53
Si chiamava Maria?
"Chi vuol brillare, si metta in ombra"
Alice: "Quanto tempo è per sempre?"
Bianconiglio: " A volte solo un secondo"
Inviato 03 agosto 2020 - 10:56
E lì ci stava di osservare che in quegli anni il socialismo era come l'Universo
Inviato 03 agosto 2020 - 12:24
Momento Pathos 2
Un pomeriggio entra in negozio una ragazza, sicuramente dell'est, probabilmente polacca o Ucraina. Mi chiede di poter ascoltare un CD (non ricordo quale), nel bancone avevamo dei lettori CD che usavamo per questo scopo. Mentre ascoltava si mise a sfogliare un espositore di quelli con dei fogli metallici a girandola dove tenevamo una parte dei CD in offerta, ad un certo punto si sofferma su una pagina contenente gran parte della discografia dei CCCP.
Comincio a notare il suo cambio di espressione davanti a quei CD come di sgomento, ad un certo punto mi fa:
"cosa è questo?"
Io: "è un gruppo italiano degli anni 80,fanno punk"
"ma si chiamano in quel modo? "
"si"
"E perché? “
" Hanno simpatie filo comuniste, credo per quello"
"Si ma... PERCHÉ?!?"
Era visibilmente stranita, la sua espressione era un misto di sbigottimento e ribrezzo. Comincio a sentirmi a disagio, non sapevo cosa risponderle, alla fine me ne esco con un "non saprei ad ogni modo non sono più in attività".
Finisce di ascoltare il CD, si alza e se ne va.
A proposito di CCCP, una volta ero in un negozio di dischi (il vecchio Disfunzioni Musicali a Roma), mi si avvicina un ragazzino americano che avrà avuto sì e no otto anni e mi chiede se conoscevo qualche disco di punk italiano (non so perché chiese a me e non ai commessi) ... io gli ho indicato "affinità divergenze" e "epica, etica" precisando che il primo era sicuramente più punk, mentre il secondo era meno punk ma aveva una commistione di suoni più variegata e interessante ... prende "affinità divergenze" e va a pagare ... da lontano, i genitori guardavano divertiti.
Inviato 03 agosto 2020 - 12:52
E lì ci stava di osservare che in quegli anni il socialismo era come l'Universo
avevamo la più grande discografia comunista dell'Europa Occidentale
Inviato 03 agosto 2020 - 13:01
Negozi di dischi anti-nostalgici e progressivi.
Basta con le lacrime e diciamo la verità: quelli che passavano il sabato pomeriggio a ciondolare nei negozi di dischi erano dei gran sfigati.
io ci passavo le mattinate anche, tipo da Nannucci, quando facevo forca (che avveniva spesso). quindi ipersfigato.
da qui a dire però che tutti i negozi erano delle oasi ce ne vuole. ricordo di diverse teste di cazzo dietro il bancone
fortunatamente dove sto io (FI) un paio di negozi validi - sia per la qualità, sia per il piacere di passarci un po' di tempo - ancora ci sono
Inviato 03 agosto 2020 - 13:08
l'unico negozietto (sfornitissimo) di musica dalle mie parti era gestito da una tipa anche parecchio caruccia, che mi aveva preso pure in simpatia perchè un paio di volte avevo comprato dei dischi di Caetano Veloso. Peccato fosse caruccio pure il negozio. Il Nannucci (il catalogo) era il modo in cui con gli amici si compravano i dischi in gran parte.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
Inviato 03 agosto 2020 - 13:13
A proposito di CCCP, una volta ero in un negozio di dischi (il vecchio Disfunzioni Musicali a Roma), mi si avvicina un ragazzino americano che avrà avuto sì e no otto anni e mi chiede se conoscevo qualche disco di punk italiano (non so perché chiese a me e non ai commessi) ... io gli ho indicato "affinità divergenze" e "epica, etica" precisando che il primo era sicuramente più punk, mentre il secondo era meno punk ma aveva una commistione di suoni più variegata e interessante ... prende "affinità divergenze" e va a pagare ... da lontano, i genitori guardavano divertiti.
"Affinita' e divergenze" posso anche immaginarmelo ascoltato da un non-italiano, in fondo sono quasi tutte canzoni brevi, con strofe e ritornelli nei posti "giusti". Ma una roba come "Epica Etica" sarebbe stata una bella trollatona.
Mi hai fatto tornare in mente questa: Mediaworld di Rozzano quasi vent'anni anni fa, mi aggiro tra gli scaffali dei CD. Mi avvicina un signore con un ragazzino poco lontano: "Chiedo a lei che e' giovane [oggi non correrei il rischio ] e magari lo conosce... mio nipote li' cercava quella canzone... di quel tipo la'...coi ricci... quello che parla piu' che cantare..." capisco che sta girando intorno a qualcosa che lo imbarazza: "...ma si', dai... quello che canta... ehm..." si guarda intorno: "...puttana la maestra!"
Per altro li' sul momento non mi volle venire in mente il nome di Tricarico e non fui di grande aiuto.
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