Ma invece mi stavo chiedendo: quanto peso hanno le etichette discografiche israeliane? rappresentano solo band/artisti underground? i big da come vedo erano/sono tutti sottocontratto con etichette multinazionali.
Campionato Non Anglofono: Saluti E Baci!
#51
Inviato 30 aprile 2020 - 10:15
#52
Inviato 30 aprile 2020 - 10:22
Ma invece mi stavo chiedendo: quanto peso hanno le etichette discografiche israeliane? rappresentano solo band/artisti underground? i big da come vedo erano/sono tutti sottocontratto con etichette multinazionali.
Mica vero, quasi tutti i big sono stati sotto contratto per le etichette locali.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#53
Inviato 30 aprile 2020 - 10:48
#54
Inviato 30 aprile 2020 - 10:51
Ah! Ma dunque nel contesto locale israeliano come funzionava? Massima libertà al big oppure c'era qualche caratteristica che rispecchiava l'etichetta e che in parte minima andava soddisfatta?
Non hanno mai avuto direttive dall'altro o problemi di censura che io sappia, se non - credo - quelli che avrebbero potuto aver in qualsiasi altro stato con cose davvero estreme (tipo che so, Giorgio Gaber in Italia con "Io se fossi Dio" ).
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Tra due anni torniamo per vincere.
#55
Inviato 30 aprile 2020 - 12:08
Grazie a tutti per i voti, onestamente non avrei molto da aggiungere ai brani schierati di quanto non avete ( e meglio ) gia' fatto voi. Posso dire solo che se nel turno spagnolo ho faticato abbestia per mettere insieme 4 pezzi che mi piacessero in questo turno Israeliano ho avuto letteralmente l'imbarazzo della scelta, davvero tanta tanta roba. Arik Einstein come avrete capito è una celebrita' in patria, questo brano un po' alla Donovan mi ha colpito per la sua raffinatezza. Su Tamouz mi sono documentato nell'approfondimento di OR sul prog, ovviamente non li conoscevo .Gelbetz & Virtzberg sono stati una autentica sorpresa , leggo dai vostri commenti che tutto l'album è molto bello, io non l'ho ancora ascoltato anche perche' appena sentito il brano che ho poi schierato non ci ho pensato due volte a postarlo pero' il disco intero me lo voglio sentire per bene. Di Ehud Banai stavo inizialmente per giocare un brano dell suo repertorio piu' folk ma alla fine mi sono reso conto che le cose piu' interessanti stanno nel suo periodo wave, anche qui c'era parecchia roba interessante da scegliere. Mi spiace solo non aver potuto schierare qualcosa di Klezmer che è un genere che vorrei un po' approfondire anzi se qualcuno mi puo' dare qualche consiglio su cosa ascoltare gliene sarei grato, vanno bene anche compilation .
"Chi vuol brillare, si metta in ombra"
Alice: "Quanto tempo è per sempre?"
Bianconiglio: " A volte solo un secondo"
#56
Inviato 30 aprile 2020 - 12:12
Occhio che klezmer = ebraismo nell'Europa dell'est. Non Israele. Anzi in Israele non è particolarmente popolare.
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#57
Inviato 30 aprile 2020 - 12:32
Shalom Hanoch – Mechakim la'Mashiach (1985)
Non sono un fan del disco col posacenere di Hanoch. Belle canzoni ma i suoni sono quelli generici da turnisti anni '80 che nel 1985 gia' erano ovunque. Qui la canzone e' addirittura molto bella, ma ha quella patina che la rovina in parte.
// 3 stelle
Mah, con questo discorso si dovrebbero stroncare anche le cose coeve di Tom Petty.
"Don't Come Around Here No More" ha suoni da turnisti? Averceli 'sti turnisti.
Ma è un accusa che puoi lanciare a qualsiasi gruppo rock dell'epoca a questo punto, a partire dai tuoi amati Big Country, per dire.
Don't come around ha un arrangiamento geniale, gli strumenti ben spaziati e di bruttino c'è solo il suono dei tamburi che però ha la "scusa" di avere l'eco quindi ci sta. Il disco di Hanoch è ovattato e ha un suono di chitarra presettoso e piatto (infatti i pezzi più incentrati su piano e tastiere sono meglio). Pure la voce non suona bene. Per me davvero uno dei dischi più rovinati da un suono non all'altezza, sembra il disco anni 80 di un cantautore italiano anni 70, hanno aggiornato il suono al comune denominatore dell'epoca ma niente di originale.
I big country avevano alcuni dei suoni più unici almeno fino al secondo album, quindi difficile fossero triti.
#58
Inviato 30 aprile 2020 - 12:39
Occhio che klezmer = ebraismo nell'Europa dell'est. Non Israele. Anzi in Israele non è particolarmente popolare.
in effetti l'avevo notato anche io... però in teoria molta della gente che vive adesso in Israele dovrebbe provenire proprio dall'est europa...
#59
Inviato 30 aprile 2020 - 12:47
@Bosforo: il suono della batteria ha il gated drum in Petty, ce l'ha in Hanoch, e ce l'ha nei Big Country.
Le chitarre "presettose" non vuol dire niente: ti basterebbe ascoltare il disco per constatare che suonano diverse praticamente in ogni brano.
In "Ze le Noach" (liquide come in molta new wave che ami) sono diverse da "Mechakim la'Mashiach" (suono heartland ripreso di peso dai War On Drugs appunto), in "Lo otzer beadom" sono diverse ancora (raffiche di chitarra ritmica Aor + armonie acustiche), e idem in "Choco" (chitarra blues senza effetti).
Se fossero presettose in tutto il disco, suonerebbero tutte uguali, invece suonano diverse in ogni brano: l'unica cosa che si nota è che sono suoni anni Ottanta, e non vedo perché non dovrebbe notarsi. Nei Big Country appunto si nota abbestia, idem in Petty.
Semplicemente ti sei fissato con questa teoria e devi portarla avanti contro ogni evidenza.
in effetti l'avevo notato anche io... però in teoria molta della gente che vive adesso in Israele dovrebbe provenire proprio dall'est europa...
Gli ebrei israeliani provengono da un po' ovunque. Poi una volta lì, le radici con le origini si perdono, credo anche abbastanza velocemente.
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Tra due anni torniamo per vincere.
#60
Inviato 30 aprile 2020 - 14:19
#61
Inviato 30 aprile 2020 - 14:52
Occhio che klezmer = ebraismo nell'Europa dell'est. Non Israele. Anzi in Israele non è particolarmente popolare.
in effetti l'avevo notato anche io... però in teoria molta della gente che vive adesso in Israele dovrebbe provenire proprio dall'est europa...
OK ma qualche nome?
"Chi vuol brillare, si metta in ombra"
Alice: "Quanto tempo è per sempre?"
Bianconiglio: " A volte solo un secondo"
#62
Inviato 30 aprile 2020 - 15:26
Occhio che klezmer = ebraismo nell'Europa dell'est. Non Israele. Anzi in Israele non è particolarmente popolare.
in effetti l'avevo notato anche io... però in teoria molta della gente che vive adesso in Israele dovrebbe provenire proprio dall'est europa...
OK ma qualche nome?
c'è l'album proposto qualche turno fa di Chava Alberstein e The Klezmatic (che non conoscevo). I Klezmatatic da soli hanno fatto molti album carini.
poi ci sono molto belli i The Cracow Klezmer Band che sono polacchi.
Da Israele ci sono i Koby Israelite.
Non troppo di facile ascolto, ma mi piacciono molto, sono i Kruzenshtern i Parohod che mischiano Klezmer e Avant Prog
Poi ovviamente John Zorn infila molto klezmer nei suoi lavori.
#63
Inviato 30 aprile 2020 - 15:53
Occhio che klezmer = ebraismo nell'Europa dell'est. Non Israele. Anzi in Israele non è particolarmente popolare.
in effetti l'avevo notato anche io... però in teoria molta della gente che vive adesso in Israele dovrebbe provenire proprio dall'est europa...
OK ma qualche nome?
Poi ovviamente John Zorn infila molto klezmer nei suoi lavori.
Ci sono tutti i Book of Angels, ogni disco è una band diversa di adepti che fa cover di materiale zorniano. Il mio preferito è il primo [2008] dei Secret Chiefs 3.
The core principle of freedom
Is the only notion to obey
#64
Inviato 30 aprile 2020 - 16:07
Ci sono tutti i Book of Angels, ogni disco è una band diversa di adepti che fa cover di materiale zorniano. Il mio preferito è il primo [2008] dei Secret Chiefs 3.
si anche a me piacciono molto e in particolare quello dei Secret Chiefs, ma non è Klezmer nel senso più tradizionale del termine.
Altro gruppo che adoro che mette molto Klezmer nella loro musica sono gli Estradasphere
#65
Inviato 30 aprile 2020 - 16:29
Sento la mancanza delle mezze stelle in un paio di casi, ora vedo come arrotondare.
#66
Inviato 30 aprile 2020 - 17:25
*spero non mi meniate troppo, ma non ci ho trovato molto di speciale, per quanto il brano fosse buono.
Est sans issue
#67
Inviato 30 aprile 2020 - 21:36
Risultati ISRAELE quarto turno
utente: Sfos
voti: 28
media voto: 3,91
Shalom Hanoch – Mechakim la'Mashiach (1985) 4
Eviatar Banai – Matay nitnashek (1997) 3,5
Berry Sakharof – Eir shel kayitz (1998) 3,892
Aviv Guedj – Kol ha’chomot ha’gvohot (2016) 4,25
Classifica parziale Israele
1. Aviv Guedj – Kol ha’chomot ha’gvohot (2016) 4,25
2. Ehud Banai & the Refugees – Ir miklat (1987) 4,166
3. Rami Fortis & Berry Sakharof – Nitzotzot (1990) 4,148
4. Rockfour – Chor belevana (1994) 4,111
5. Shimon Gelbetz & Ilan Virtzberg – Shir kdamshnati (1982) 4,041
6. Shalom Hanoch – Mechakim la'Mashiach (1985) 4
7. Shlomo Gronich – Ish kash (1982) 3,962
8. Berry Sakharof – Eir shel kayitz (1998) 3,892
9. Melechesh – The Scribes of Kur (2006) 3,818
10. Arik Einstein & Shalom Hanoch – Layla shel kochavim (1970) 3,708
11. Orphaned Land – Norra el Norra (2004) 3,59
12. Eviatar Banai – Matay nitnashek (1997) 3,5
13. Tamouz – Panas ha’rechov (1976) 3,416
14. Astral Projection – Kabalah (1996) 3,136
15. Chava Alberstein & the Klezmatics – Di krenitse (1998) 2,962
16. Salem – Ha’ayara bo’eret (1994) 2,772
Classifica parziale utenti ISRAELE
1. Sfos 3,91
2. Maladiez 3,833
3. Terminator87 3,795
4. Pancakes 3,329
#68
Inviato 30 aprile 2020 - 22:41
QUINTO TURNO ISRAELIANO
(Shakshuka)
Itzhak Klepter – Dimyon chofshi (1988)
Korin Allal – Yemi ha’perach ve’ha’ahava (1992)
Eifo ha'Yeled – Nafalta chazak (1992)
Assaf Amdursky – Shitafon naki (1999)
#69
Inviato 30 aprile 2020 - 22:55
Itzhak Klepter è un cantautore in salsa rock sulla scia di Shalom Hanoch, e anche lui come Hanoch è diventato famoso durante gli anni Ottanta scrivendo pezzi per Arik Einstein, per poi avere successo anche come solista.
Sa essere molto raffinato, come dimostra in questo pezzone con splendide chitarre presettose.
5 stelle
Assaf Amdursky è un altro cantautore in salsa rock diventato famoso durante i Novanta. Sì, in Israele è pieno di cantautori in salsa rock e sono tutti bravi.
Il pezzo in gara non è particolarmente noto, ma mostra Amdursky nelle vesti di spericolato sperimentatore elettronico (giustamente, siamo pur sempre nel periodo in cui in Italia usciva "Gommalacca" e in Argentina "Bocanada").
5 stelle
Sugli altri due non mi dilungo: di Korin Allal non reggo la voce (sembra che abbia una patata in gola), mentre gli Eifo ya'Heled sarebbero pure interessanti, se non fosse per il refrain corale veramente sguaiato, in qualche modo persino proto-Oasis.
3 stelle a entrambi, primo perché non sono scelte scontate (motivo che da sé quasi basta per evitare la stroncatura) e poi perché pur non facendomi impazzire sono comunque dignitosissimi.
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Tra due anni torniamo per vincere.
#70
Inviato 01 maggio 2020 - 09:19
Korin <3
buon per lei(sembra che abbia una patata in gola)
"Chi vuol brillare, si metta in ombra"
Alice: "Quanto tempo è per sempre?"
Bianconiglio: " A volte solo un secondo"
#71
Inviato 01 maggio 2020 - 09:46
Gozer è stato sin troppo gentile con questa Korin .
Est sans issue
#72
Inviato 01 maggio 2020 - 12:37
Due parole sui pezzi che ho giocato ieri.
La parola chiave della mia selezione è stata "continuità". Spesso nell'approcciarci a una cultura musicale a noi sconosciuta si finisce per apprezzarne i tratti peculiari, che ci fanno andare fuori dalla nostra comune rotazione di ascolti. Con Israele, invece, riesco a trovare un corrispettivo perfetto e finanche superiore di quelli che sono i miei gusti abituali. Ho voluto perciò proporre dei pezzi del tutto affini e assimilabili a robe coeve che ho sempre adorato:
Shalom Hanoch e il suo heartland-rock à la Tom Petty, con sentori di War On Drugs ante-litteram.
Il gioiello malinconico di Eviatar Banai, in scia Radiohead (stesso anno di Ok Computer, di cui condivide l'atmosfera dei pezzi più eterei).
L'art-rock misto a trip-hop di Berry Sakharof nel suo disco del 1998 (il brano scelto grida fine anni Novanta da tutti i pori).
Il brano di Aviv Guedj è quello più atemporale, ma ci sento echi di "Angel" dei Massive Attack + il pop orchestrale drammatico del miglior Patrick Wolf.
Insomma, connessioni e rimandi a cose che ho sempre amato.
#73
Inviato 01 maggio 2020 - 14:47
Trovo molto azzeccato l'accostamento di Gommalacca/ Bocanada al disco di Amdursky fatto da Gozer, per me per adesso tra i pezzi migliori tra quelli giocati.
Su Itzhak Klepter: faceva parte di due dei gruppi psych-prog più importanti d'Israele: gli Apocalypse (hanno fatto un solo album psych) e successivamente dei Kaveret (gruppo prog-pop pazzesco) tutti con base a Tel-Aviv mentre Klepter è nativo di Haifa. Su Haifa: ci sono stato due volte in Israele, entrambe le volte mi hanno parlato della città come l'esempio perfetto di integrazione tra ebrei e arabi, in 2 giornate ho colto poco ma sicuramente i prezzi (alimenti, svago, ecc) sono più bassi rispetto Tel-Aviv. Boh, c'entra poco ma ho apprezzato molto l'andatura wave-orientaleggante, chissà se c'entra qualcosa la provenienza, nulla probabilmente. Certo che sembra quasi un pezzo dei Kino.
il terzo pezzo pure mi è piaciuto parecchio, per'altro l'algoritmo youtubiano mi ha consigliato di conseguenza una marea di altre band alternative anni 90', tante sembrano meritare molto, insomma scena da approfondire.
non mi è dispiaciuta neanche la Allal, la voce non mi infastisce ma il pezzo è un po' anonimo.
#74
Inviato 01 maggio 2020 - 15:17
Su Itzhak Klepter: faceva parte di due dei gruppi psych-prog più importanti d'Israele: gli Apocalypse (hanno fatto un solo album psych) e successivamente dei Kaveret (gruppo prog-pop pazzesco)
Vero, ma in entrambi era appena un gregario. Negli Apocalypse era seconda chitarra e non ha firmato un singolo pezzo, nei Kaveret poco più. Le ossa se le è fatte dopo grazie a Einstein.
Riguardo ad Haifa, ho un amico di lì e sì, mi diceva anche lui che è la città dove ebrei e arabi sono meglio integrati.
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Tra due anni torniamo per vincere.
#76
Inviato 01 maggio 2020 - 19:48
Due parole sui pezzi che ho giocato ieri.
La parola chiave della mia selezione è stata "continuità". Spesso nell'approcciarci a una cultura musicale a noi sconosciuta si finisce per apprezzarne i tratti peculiari, che ci fanno andare fuori dalla nostra comune rotazione di ascolti. Con Israele, invece, riesco a trovare un corrispettivo perfetto e finanche superiore di quelli che sono i miei gusti abituali. Ho voluto perciò proporre dei pezzi del tutto affini e assimilabili a robe coeve che ho sempre adorato:
Shalom Hanoch e il suo heartland-rock à la Tom Petty, con sentori di War On Drugs ante-litteram.
Il gioiello malinconico di Eviatar Banai, in scia Radiohead (stesso anno di Ok Computer, di cui condivide l'atmosfera dei pezzi più eterei).
L'art-rock misto a trip-hop di Berry Sakharof nel suo disco del 1998 (il brano scelto grida fine anni Novanta da tutti i pori).
Il brano di Aviv Guedj è quello più atemporale, ma ci sento echi di "Angel" dei Massive Attack + il pop orchestrale drammatico del miglior Patrick Wolf.
Insomma, connessioni e rimandi a cose che ho sempre amato.
Ho sentito il disco di Aviv Guedj ed è gran musica, grazie.
Alla fine sono soddisfatto anche di scoprire 1-2 album di questo calibro per tornata.
#77
Inviato 01 maggio 2020 - 21:33
Risultati ISRAELE quinto turno
utente: Bosforo
voti: 23
media voto: 3,651
Itzhak Klepter – Dimyon chofshi (1988) 4
Korin Allal – Yemi ha’perach ve’ha’ahava (1992) 3,086
Eifo ha'Yeled – Nafalta chazak (1992) 3,652
Assaf Amdursky – Shitafon naki (1999) 3,869
Classifica parziale Israele
1. Aviv Guedj – Kol ha’chomot ha’gvohot (2016) 4,25
2. Ehud Banai & the Refugees – Ir miklat (1987) 4,166
3. Rami Fortis & Berry Sakharof – Nitzotzot (1990) 4,148
4. Rockfour – Chor belevana (1994) 4,111
5. Shimon Gelbetz & Ilan Virtzberg – Shir kdamshnati (1982) 4,041
6. Shalom Hanoch – Mechakim la'Mashiach (1985) 4
6. Itzhak Klepter – Dimyon chofshi (1988) 4
8. Shlomo Gronich – Ish kash (1982) 3,962
9. Berry Sakharof – Eir shel kayitz (1998) 3,892
10. Assaf Amdursky – Shitafon naki (1999) 3,869
11. Melechesh – The Scribes of Kur (2006) 3,818
12. Arik Einstein & Shalom Hanoch – Layla shel kochavim (1970) 3,708
13. Eifo ha'Yeled – Nafalta chazak (1992) 3,652
14. Orphaned Land – Norra el Norra (2004) 3,59
15. Eviatar Banai – Matay nitnashek (1997) 3,5
16. Tamouz – Panas ha’rechov (1976) 3,416
17. Astral Projection – Kabalah (1996) 3,136
18. Korin Allal – Yemi ha’perach ve’ha’ahava (1992) 3,086
19. Chava Alberstein & the Klezmatics – Di krenitse (1998) 2,962
20. Salem – Ha’ayara bo’eret (1994) 2,772
Classifica parziale utenti ISRAELE
1. Sfos 3,91
2. Maladiez 3,833
3. Terminator87 3,795
4. Bosforo 3,651
5. Pancakes 3,329
#78
Inviato 01 maggio 2020 - 22:01
SESTO TURNO ISRAELIANO
(Shmuel Yosef Agnon)
Svika Pick – Ahava be'sof ha'kayitz (1978)
Shlomo Artzi – Shinuyey mezeg ha'avir (1979)
Chaverim shel Natasha – Lo shever. Mashber. (1991)
Berry Sakharof – Kama Yossi (1993)
#79
Inviato 01 maggio 2020 - 22:04
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#80
Inviato 02 maggio 2020 - 07:47
Grandissimo turno, il migliore per me assieme al secondo.
Il pezzo di Sakharof è il migliore dei tre proposti finora, anche se erano tutti ottimi. Svika Pick funk rock un po' piacione, ma sicuramente trascinante. Shlomo Artzi è uno dei brani più belli ascoltati finora, stavo ascoltando anche l'album ed è tutto su livelli altissimi. Friends of Natasha sono più convenzionali e meno sorprendenti, ma la canzone è perfetta.
Voti
4,5-6-4,5-5
#81
Inviato 02 maggio 2020 - 08:50
Non ho modo di ascoltare i nuovi pezzi per ora, ma commento le mie scelte di ieri.
Ero convinto che avrebbero preso piu' voti Korin Allal e Eifo ha'Yeled invece gli altri due sono stati molto piu' popolari (di Korin Allal volevo mettere un pezzo piu' art rock ma ho finito per scegliere il singolo jangle pop per venire incontro al gusto del forum. la nicchia che vota qui pero' sembra deviare dalla maggioranza).
Itzhak Klepter – Dimyon chofshi (1988)
Lui ha una grossa discografia e spazia da collaborazioni con artisti a ottimi dischi solisti. Quello da cui e' tratta questa non e' il suo migliore ma ha una gran dose di pezzi post-wave cristallini e super malinconici.
Korin Allal – Yemi ha’perach ve’ha’ahava (1992)
Lei ha una lunga carriera di cui conosco i dischi "centrali". Consiglio quello del 1992, traslitterato Zan Nadir. C'e' solo un altro pezzo simile a quello giocato, il resto e' un art rock misterioso, desertico e notturno, ma con qualche scheggia rock (i due jangle pop citati sopra, ma anche un pezzo post-punk e un funk rock). Il precedente, Antarctica, e' ottimo e contiene quella che credo sia la sua canzone piu' famosa (la title track "Antarctica"). Nei tardi '90 si e' spostata piu' sul trip hop ma non sono un fan di quello stile.
Eifo ha'Yeled – Nafalta chazak (1992)
Bomba che anticipa il brit pop (e non e' l'unica, hanno praticamente azzeccato la formula di OK Computer qualche anno prima) ma come gruppo hanno spaziato moltissimo restando in un indie rock chitarristico (dalla ballata space a pezzi piu' aggressivi).
Si sono sciolti a fine anni '90 e riformati a fine '00. Consiglio tutto quello che hanno fatto nei Novanta, meglio ancora partire dal best of del 1998 "Mishehu Shomea Oti", praticamente una sequenza di classici del rock israeliano.
Assaf Amdursky – Shitafon naki (1999)
Non conosco bene tutti i suoi lavori perche' ne ha tanti (mi sembra si sia un po' perso negli anni 2000), ma quello da cui e' tratta Shitafon naki e' un discone (Silent Engines il titolo). Molto figlio del suo tempo, ha arrangiamenti figli dell'elettronica di fine '90 ma molto rock nell'impostazione - pero' diverso dal tocco urbano e multietnico del trip hop.
Ho scelto un pezzo non da 90 all'interno del disco, anche se ce n'erano di piu' giocabili e famosi. Per me e' il migliore nettamente: arrangiamento smembrato, con gli strumenti distantissimi e filtrati come se fossero mandati a mo' di segnali dallo spazio, ritornello quasi grunge ma stiracchiato e filtrato, voce enigmatica. Mi ricorda un po' White Car in Germany degli Associates in un certo senso.
#82
Inviato 02 maggio 2020 - 14:33
Est sans issue
#83
Inviato 02 maggio 2020 - 17:03
Quella di Sakharof è da top 3 sue e il disco il mio preferito.
4, 5, 4, 5
#84
Inviato 02 maggio 2020 - 19:04
Tornata davvero eccellente. Presto mi diletterò anch'io con i commenti ai brani.
#85
Inviato 02 maggio 2020 - 21:36
Risultati ISRAELE sesto turno
utente: Captino
voti: 26
media voto: 4,182
Svika Pick – Ahava be'sof ha'kayitz (1978) 4,115
Shlomo Artzi – Shinuyey mezeg ha'avir (1979) 4,346
Chaverim shel Natasha – Lo shever. Mashber. (1991) 3,769
Berry Sakharof – Kama Yossi (1993) 4,5
Classifica parziale Israele
1. Berry Sakharof – Kama Yossi (1993) 4,5
2. Shlomo Artzi – Shinuyey mezeg ha'avir (1979) 4,346
3. Aviv Guedj – Kol ha’chomot ha’gvohot (2016) 4,25
4. Ehud Banai & the Refugees – Ir miklat (1987) 4,166
5. Rami Fortis & Berry Sakharof – Nitzotzot (1990) 4,148
6. Svika Pick – Ahava be'sof ha'kayitz (1978) 4,115
7. Rockfour – Chor belevana (1994) 4,111
8. Shimon Gelbetz & Ilan Virtzberg – Shir kdamshnati (1982) 4,041
9. Shalom Hanoch – Mechakim la'Mashiach (1985) 4
9. Itzhak Klepter – Dimyon chofshi (1988) 4
11. Shlomo Gronich – Ish kash (1982) 3,962
12. Berry Sakharof – Eir shel kayitz (1998) 3,892
13. Assaf Amdursky – Shitafon naki (1999) 3,869
14. Melechesh – The Scribes of Kur (2006) 3,818
15. Chaverim shel Natasha – Lo shever. Mashber. (1991) 3,769
16. Arik Einstein & Shalom Hanoch – Layla shel kochavim (1970) 3,708
17. Eifo ha'Yeled – Nafalta chazak (1992) 3,652
18. Orphaned Land – Norra el Norra (2004) 3,59
19. Eviatar Banai – Matay nitnashek (1997) 3,5
20. Tamouz – Panas ha’rechov (1976) 3,416
21. Astral Projection – Kabalah (1996) 3,136
22. Korin Allal – Yemi ha’perach ve’ha’ahava (1992) 3,086
23. Chava Alberstein & the Klezmatics – Di krenitse (1998) 2,962
24. Salem – Ha’ayara bo’eret (1994) 2,772
Classifica parziale utenti ISRAELE
1. Captino 4,182
2. Sfos 3,91
3. Maladiez 3,833
4. Terminator87 3,795
5. Bosforo 3,651
6. Pancakes 3,329
#86
Inviato 02 maggio 2020 - 21:51
SETTIMO TURNO ISRAELIANO
(Haifa)
David Broza, Gidi Gov & Yoni Rechter – Hey, ani kvar lo tinok (1979)
Alon Oleartchik – Tenasi ba'kayitz ha'ba (1987)
Nosei ha'Migba'at – Kol shel elohim acher (1988)
Liron Amram – Halom yashan (2016)
#87
Inviato 02 maggio 2020 - 22:12
Wow, è il turno preferito fin'ora questo. Ottima la scelta dei brani, tutti con suoni distinti e interessanti: folk, synth, wave (il terzo brano mi ha ricordato un pochino i Fall, il che è buono) e qualunque cosa sia l'ultimo. Quattro ottimi pezzi x 4 stelline, complimenti al misterioso selezionatore!
#88
Inviato 02 maggio 2020 - 22:12
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#89
Inviato 02 maggio 2020 - 22:28
David Broza, Gidi Gov & Yoni Rechter - Hey, ani kvar lo tinok (1979)Dall'album "The Sixteenth Lamb", il più famoso disco di musica per bambini israeliano.Stupendo perché non c'è neanche l'ombra di un coro di bambini e le canzoni potrebbero essere quelle di un disco d'autore: i bambini non sono trattati come dementi.
Incredibile, non l'avrei mai detto! Ho provato a tradurre il testo con google (non l'ho trovato già tradotto da nessun altra parte):
"Ehi, non sono più un bambino
Mi vesto da solo
E si diffonde da solo
E solo cibo
E ridere da solo e piangere da solo e sognare da solo
Per ogni genere di cose, farò da solo
Quando sarò grande
Ehi, non sono più un bambino
La mamma dice che devo mangiare molto
Perché ora continuo a crescere
Ma questo non è vero
Quando nessuno vede
Mi fermo
E riposati per un po '
E di nuovo in crescita
Ehi, non sono più un bambino"
e avevi ragione Gozer, è molto maturo per essere un disco per bambini, niente male davvero.
#90
Inviato 02 maggio 2020 - 22:58
#91
Inviato 03 maggio 2020 - 06:34
Est sans issue
#92
Inviato 03 maggio 2020 - 11:44
David Broza, Gidi Gov & Yoni Rechter – Hey, ani kvar lo tinok (1979)
Sembra gli Style Council agli inizi, ma un po' piu' veloci e senza soul (insomma la musica perfetta). Pop barocco naif e non databile, superbo.
// 5 stelle
Alon Oleartchik – Tenasi ba'kayitz ha'ba (1987)
Una delle highlights di un gran disco: manna dal cielo per chi ama il world pop alla Bill Nelson, Masami Tsuchiya, YMO, Japan, ecc. (ma anche, perche' no, il Peter Gabriel di IV).
// 5 stelle
Nosei ha'Migba'at – Kol shel elohim acher (1988)
Cavalcata tra post punk e noise rock con voce non melodica. Un disco cosi' forse non lo reggerei ma il pezzo ha una carica elettrizzante e non lo vedo cosi' distante da certe cose dei Savage Republic.
// 5 stelle
Liron Amram – Halom yashan (2016)
#93
Inviato 03 maggio 2020 - 13:25
Personalmente Liron Amram lo amo proprio perché delicatissimo invece (non che il canto arabeggiante non mi piaccia anche quando più chiassoso).
In questa versione acustica l'aspetto emerge anche di più (anche se ovviamente lo splendido arrangiamento originale non lo cambierei di una virgola):
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#94
Inviato 03 maggio 2020 - 21:49
Risultati ISRAELE settimo turno
utente: Gozer
voti: 24
media voto: 4,291
David Broza, Gidi Gov & Yoni Rechter – Hey, ani kvar lo tinok (1979) 4,291
Alon Oleartchik – Tenasi ba'kayitz ha'ba (1987) 4,458
Nosei ha'Migba'at – Kol shel elohim acher (1988) 4,291
Liron Amram – Halom yashan (2016) 4,125
Classifica parziale Israele
1. Berry Sakharof – Kama Yossi (1993) 4,5
2. Alon Oleartchik – Tenasi ba'kayitz ha'ba (1987) 4,458
3. Shlomo Artzi – Shinuyey mezeg ha'avir (1979) 4,346
4. Nosei ha'Migba'at – Kol shel elohim acher (1988) 4,291
4. David Broza, Gidi Gov & Yoni Rechter – Hey, ani kvar lo tinok (1979) 4,291
6. Aviv Guedj – Kol ha’chomot ha’gvohot (2016) 4,25
7. Ehud Banai & the Refugees – Ir miklat (1987) 4,166
8. Rami Fortis & Berry Sakharof – Nitzotzot (1990) 4,148
9. Liron Amram – Halom yashan (2016) 4,125
10. Svika Pick – Ahava be'sof ha'kayitz (1978) 4,115
11. Rockfour – Chor belevana (1994) 4,111
12. Shimon Gelbetz & Ilan Virtzberg – Shir kdamshnati (1982) 4,041
13. Shalom Hanoch – Mechakim la'Mashiach (1985) 4
13. Itzhak Klepter – Dimyon chofshi (1988) 4
15. Shlomo Gronich – Ish kash (1982) 3,962
16. Berry Sakharof – Eir shel kayitz (1998) 3,892
17. Assaf Amdursky – Shitafon naki (1999) 3,869
18. Melechesh – The Scribes of Kur (2006) 3,818
19. Chaverim shel Natasha – Lo shever. Mashber. (1991) 3,769
20. Arik Einstein & Shalom Hanoch – Layla shel kochavim (1970) 3,708
21. Eifo ha'Yeled – Nafalta chazak (1992) 3,652
22. Orphaned Land – Norra el Norra (2004) 3,59
23. Eviatar Banai – Matay nitnashek (1997) 3,5
24. Tamouz – Panas ha’rechov (1976) 3,416
25. Astral Projection – Kabalah (1996) 3,136
26. Korin Allal – Yemi ha’perach ve’ha’ahava (1992) 3,086
27. Chava Alberstein & the Klezmatics – Di krenitse (1998) 2,962
28. Salem – Ha’ayara bo’eret (1994) 2,772
Classifica parziale utenti ISRAELE
1. Gozer 4,291 (24 votanti)
2. Captino 4,182 (26 v.)
3. Sfos 3,91 (28 v.)
4. Maladiez 3,833 (24 v.)
5. Terminator87 3,795 (27 v.)
6. Bosforo 3,651 (23 v.)
7. Pancakes 3,329 (22 v.)
#95
Inviato 03 maggio 2020 - 22:06
OTTAVO TURNO ISRAELIANO
("Valzer con Bashir" di Ari Folman)
Mashina – Karim Abdul Zamar (1985)
Charlie Megira – Machar kvar avar (2001)
#96
Inviato 03 maggio 2020 - 22:15
Alon Oleartchik - Tenasi ba'kayitz ha'ba (israele, 1987) 2,655
Alon Oleartchik – Tenasi ba'kayitz ha'ba (1987) 4,458
Oh, direi che così va molto meglio.
Venendo al nuovo turno invece...
Meir Ariel – Erol (1978)
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#97
Inviato 04 maggio 2020 - 06:02
ottimo turno, il mio preferito finora.
#98
Inviato 04 maggio 2020 - 06:25
Le altre sono 3-5-4.
Est sans issue
#99
Inviato 04 maggio 2020 - 09:24
Neanche male, ma mi sa che senza capire il testo mi perdo troppo. Inoltre dura una quaresima.
// 2 stelle
Piacevole e buona voce. Temevo fosse senza sezione ritmica ma mi piace quando l'arrangiamento si ingrossa con basso, batteria. Cori ok, un po' pesanti.
// 3 stelle (sasrebbero state 4 con un altro arrangiamento)
Mashina – Karim Abdul Zamar (1985)
Gran pezzo. Ha veramente tutto: strofa contrattissima con un gran senso d'urgenza, ritornello epico che si solleva, chitarra orientale, ritmica quasi synth-funk, e che voce. I suoni sono molto compressi ma ci stanno nel genere.
// 5 stelle
Charlie Megira – Machar kvar avar (2001)
Troppo malinco-indie strimpellata. Un po' di riverbero e voce sospirata non fanno una canzone.
// 2 stelle
#100
Inviato 04 maggio 2020 - 11:48
Eccomi!
Tra questi l'unico che non conoscevo prima della battle era Megira, conosciuto abbastanza per caso dopo questo video-pezzo simpatico. Su di lui si sa pochissimo per non dire nulla: pare sia emigrato a Berlino dove divenne un piccolo cult nel ambiente indie, registrando due album per lo più sempre sintonizzate su queste sonorità retro-melanconiche. Poi in qualche modo è morto, tutt'ora non si è capito quanto fosse effettivamente conosciuto in patria. L'apprezzamento per il pezzo in questione può dipendere anche molto da stati d'animo, il genere di norma non farebbe per me ma mi son fatto conquistare dalla chitarra + voce minimale. Preso dalla curiosità ho voluto metterlo alla prova su OR, vediamo se può piacere.
Su Meir Ariel: amatissimo in patria, la prima volta che giravo per Israele me ne parlavano tutti come il songwriter principale e più apprezzato del paese. Ovvio che qua la componente testo si fa più importante, di fatto si sapeva che si andava rischiando. L'album in questione ve lo consiglio molto, come punto di forza (oltre i testi, che restano un rebus) c'è la versatilità, per dire, questo è uno dei pezzi principali molto più cantautorato-standard rispetto il brano scelto, che però mi sembra più ispirato.
Vado veloce perchè qua stanno urlando tutti (siamo in 6 in una stanza minima): Ruhama Raz: una giocata un po' alla Filippo, che scelse i brani spagnoli a mo di soundtrack delle proprie esperienze. Questo pezzo andava in heavy-rotaion sul pulman con il quale giravamo per Israele per due settimane, fu da subito apprezzatissimo. A furor di popolo dovette essere giocato anche dal DJ locale. Voce bellissima, arrangiamenti forse non all'altezza ma comunque giustamente sottomesse alla voce che fa da padrone.
Mashina: ha già detto tutto Gozer, loro sono la band new-wave principale. L'album del 85' è senza dubbio quello considerato come maggiore, loro comunque hanno continuato con grande continuità, fino alla svolta noise-alt degli anni 90'.
menzione d'onore per l'utente Maladiez che scelse questo brano di grande impatto, tra i principali singoli della formazione, qua la componente ska prevale su quella orientaleggiante.
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